venerdì 20 marzo 2015

Il momento delle cover



Buongiorno!
I malvagi e sgraditi dolori muscolari degli ultimi giorni stanno pian piano lasciando le mie povere e provate spalle, la primavera è alle porte e oggi è una bella giornata.
Cosa volere di più dalla vita? ^_^

Iniziamo la giornata sul blogghetto con la rubrica "Anche l'occhio vuole la sua parte" e che riguarda le cover che mi son piaciute di più.

Sono tutte di romanzi pubblicati in italiano e già presenti in libreria. Cliccando sui titoli potrete leggere info e trama, ma come sempre vi chiedo:

VI PIACCIONO? VE NE PIACE UNA IN PARTICOLARE?
NON VI PIACE NESSUNA E VOLETE CONDIVIDERE 
CON ME LA VOSTRA COVER DELLA SETTIMANA? ^_-

Non siate timidiiiiiiiiii :-D

A me piace molto la terza - LE PIENE DI GRAZIA - 
la trovo particolare e originale!






giovedì 19 marzo 2015

Recensione: REYKJAVIK CAFE' di Sólveig Jónsdóttir



Come anticipato, ecco la recensione di un romanzo molto carino!

REYKJAVIK CAFE'
di Sólveig Jónsdóttir


Ed. Sonzogno
trad. di Silvia Cosimini
320 pp
17.50 euro
in libreria:
12 MARZO 2015

Hervòr, Mia, Silja e Karen: quattro donne giovani e diverse per carattere e scelte professionali, ma tutte accomunate da una simile condizione sentimentale.

Tutte e quattro, infatti, sono appena state "mollate" dal loro partner.

Hervor è una ragazza vivace, intelligente, con una laurea che però non ha mai "sfruttato", finendo per lavorare come barista al Reykjavik Cafè; lavoro che, in fondo, non le dispiace, perchè le permette di stare in contatto con tanti tipi di persone (certo, non tutte piacevoli...), e poi ha un collega - Georg - davvero socievole, simpatico, comprensivo e colto.

Hervor, da un po' di tempo, ha una tresca con il suo ex-professore universitario, un certo Tryggvi, un 50enne che non sembra dare un grande peso alla sua relazione con la giovane, che comunque non si sente di certo innamorata.


Eppure, quando lui la lascia per un'altra... ad Hervor sembra crollare tutto addosso.


E il mondo crolla addosso anche a Mìa, anche lei con una laurea nel cassetto, che ha abbandonato ogni ambizione e adesso lavora come commessa in un negozio di abbigliamento; convive con il suo compagno già da un po' e ok che ultimamente qualcosa sembrava essersi raffreddato, ma mai avrebbe pensato che lui le dicesse di non essere più innamorato. Eh sì, Danìel le vuol bene ma l'amore è un'altra cosa.
Non sarà il caso di lasciare l'appartamento e portar via le tue cosette da casa mia, grazie?

E poi c'è l'efficiente e laboriosa dottoressa Silja, sempre impegnata in ospedale, che un giorno torna a casa e coglie suo marito Baldur in flagrante adulterio; non solo, ma i suoi occhi incrociano pure quelli imbarazzati della squallida donnaccia che s'è portata a letto, e che s'affretta a lasciare l'appartamento in cui s'è consumato il tradimento.

Ma la più squinternata delle quattro è Karen.
Anche lei attorno ai 30, magra come un giunco, dal fisico fragile, accanita fumatrice e bevitrice; passa da un letto all'altro, spesso non ricorda neanche il nome dell'amante di turno e di certo non è intenzionata a intrecciare relazioni serie.
Non perchè non ne abbia bisogno o voglia, ovvio, ma in quanto erroneamente convinta di non essere in grado di amare e di non essere degna di essere amata.
E così, preferisce buttare la propria vita in bagordi notturni per poi rifugiarsi nell'unico posto in cui si sente sicura e protetta: a casa, con i premurosi e anziani nonni che si prendono cura di lei da sempre.

Quattro storie certamente non felici, anzi in un certo senso drammatiche, ma narrate con un tono leggero, tanto da frenare un qualsivoglia moto di compassione da parte del lettore.

Quattro donne giovani e desiderose di felicità, che hanno investito molto in rapporti che forse non meritavano tanta dedizione.
Quattro donne che si sentono sole e disperate, una volta che i loro uomini le hanno lasciate per un'altra donna.
Scattano immediati i sensi di colpa, le mille domande, aumentano le insicurezze circa il proprio aspetto fisico (l'altra è più bella di me?) o il proprio carattere (forse sono io che l'ha spinto a molarmi?) e sembra inevitabile rinchiudersi tra le mura di casa a piangersi addosso.

Ritrovarsi un po' in ognuna di loro non è poi così difficile, perchè Hervòr, Mìa, Karen e Silja sono quattro donne normalissime, con fragilità, desideri e paure che appartengono quasi sicuramente anche a chi legge (chiaramente, mi riferisco principalmente a lettrici).
Non ci appaiono patetiche o deboli, non ci vien voglia nè di disprezzarle nè di compatirle, perchè lo sappiamo tutti: una vita abitudinaria - che ci dà certezze e sicurezza (non necessariamente vera felicità o entusiasmo o soddisfazione, ahimè) - quando crolla, da un momento all'altro e senza preavviso, ci fa sembrare ogni altra cosa negativa, inutile, insipida.

Ma le quattro protagoniste - le cui vite e vicende si intrecceranno in diversa misura - non sono donne senza personalità, anzi sanno tirar fuori determinazione e voglia di ricominciare al momento opportuno, proprio quando il baratro da cui bisogna risalire sembrava troppo profondo.

In una Islanda fredda, nevosa e piovosa, in cui si cerca un po' di ristoro e quiete al tavolino di un bar, tenendo fra le mani una tazza calda di caffè, leggendo un giornale o semplicemente perdendosi nei propri pensieri mentre la pioggia familiare picchietta contro i vetri, le nostre donne cercheranno di ricomporre le tessere del puzzle incasinato che è la loro vita; per qualcuna sarà un tantino più semplice buttarsi il recente "fallimento sentimentale" alle spalle, per qualcun'altra sarà necessario un po' più di coraggio e di autostima, ma certo è che l'Autrice ci regala una storia - anzi quattro - tutt'altro che triste, e che nasconde in sè una bella e positiva dose di speranza, di voglia di riprendere in mano la propria esistenza, di non rinunciare alle piccole e piacevoli sorprese che questa vita a volte ci riserva (dopo averci dato qualche batosta...!).

Una narrazione scorrevolissima, attraversata da una ironia leggera e mai esagerata, che non si burla dei problemi delle sue protagoniste ma neanche ce le "rende pesanti", anzi, c'è un che di brioso e piacevole in questo romanzo al femminile che mostra sì le fragilità di tante di noi ma al contempo sottolinea la forza e la voglia di andare avanti.

Mi è piaciuta l'ambientazione, questa Reykjavik freddina, troppo spesso uggiosa o spruzzata di neve, in cui il "Reykjavik Cafè" diventa una sorta di punto di riferimento e un luogo familiare.

Parere positivo per l'esordio di questa giornalista islandese.

Cito e canto: "Scrivi qualcosa per me" (Reykjavik Cafè)



Sto per terminare la lettura di un romanzo brillante ed ironico, tutto al femminile, che spero di recensire nel pomeriggio.
Vi lascio un altro passaggio di "Reykjavik Cafè", con canzone annessa ^_-

Quale? Eh, una molto bella cantata dall'indimenticabile Alex Baroni: "Scrivi qualcosa per me".

"Silja si carezzò con riguardo la mano e si avvolse nel piumino che adesso era diventato troppo grande per lei, o almeno così le sembrava. Cercò di riaddormentarsi, ma i rami degli alberi che sbattevano ritmicamente contro la finestra della camera da letto glielo rendevano molto difficile. Pensò alla lettera che le aveva lasciato. Era l’unica lettera che le avesse mai scritto. Spesso aveva desiderato che le scrivesse qualche biglietto. Niente di particolarmente appassionato, né lettere d’amore drammatiche, ma dei piccoli messaggi, per esempio quando si svegliava dopo il turno di notte e lui era già uscito per andare al lavoro. Qualcosa come, per esempio, che l’amava, o quanto la trovasse bella. Che non vedeva l’ora di rivederla quella sera. Magari una frase scribacchiata dietro lo scontrino del supermercato, o su un pezzo di carta altrettanto insignificante. Qualcosa che l’avesse fatta sorridere e sentire bene. Che le assicurasse che lui la stava pensando."



mercoledì 18 marzo 2015

Dedicato a te (Le mille luci del mattino)



Ho trovato in ebook l'ultimo libro di Clara Sanchez: "Le mille luci del mattino"; non c'è una citazione  ad introdurre la storia - per la mia rubrica ""Parole d'Autore prima che la storia abbia inizio" (ex-Epigrafe) -, bensì una dedica molto carina, che vi riporto:

"Nel mondo del lavoro ho conosciuto le più grandi miserie e grandezze.
Dedico questo romanzo a chi è riuscito a sopravvivere a entrambe".


Anche il libro/i libri che state leggendo voi, c'è una dedica o una citazione iniziale? ^_-



Frammenti da "Reykjavik Cafè"



Un piccolo ma dolcissimo teaser tratto da "Reykjavik Cafè":


«Ho imparato a non dare mai per scontato 
la presenza delle persone amate. 
Se potessi rivivere di nuovo quel poco tempo 
che abbiamo trascorso insieme, 
la bacerei più spesso. 
L’abbraccerei più spesso.
Non andrei sempre via. 
Non vale la pena rimandare. 
Il tempo può essere tiranno, la vita ti può essere tolta 
quando meno te l’aspetti.»



Segnalazione urban fantasy: "Keep Waiting" di Tessa M. Salice



Buongiorno cari amici e lettori!
Iniziamo la giornata con una segnalazione urban fantasy!

Keep Waiting
di Tessa M. Salice


(primo libro)
urban fantasy romance
Autopubblicazione con youcanprint/amazon
1.99 euro
Pagine: ebook (epub, mobi) 295 circa
cartaceo: 352 pp

Trama

Quando due esseri alati si scontrano, Nina è l’unica a poterli vedere.
Chi sono i Veglianti, i misteriosi viaggiatori in grado di trascendere il tempo e lo spazio? E perché quegli esseri chiamati Unseelie le danno la caccia?
Le ombre di un passato a lei sconosciuto e i pericoli di un futuro incerto, non le impediscono di lottare per conquistare un amore perduto e ritrovato, quello per Allan, disposto a tutto pur di difenderla.
Perché nulla, quando viaggia nel tempo, è come sembra. Tutto può cambiare.





Dal libro: 

«Desidereresti rinunciare a questo momento?» le sue mani risalivano dalle spalle al mio viso, accarezzandomi. «Farò in modo di mantenere le distanze, desiderarti mentre non sono osservato. Ti salverò, anche a costo di dannarmi.»
«Tutto bene oggi?»

Il nonno aggrottò la fronte.
«Nessuna muffa tossica in negozio, nessun giro di acidi, droghe, spaccio di cibo avariato, fughe di gas… no?» Mi feci più vicina. «Tutto regolare?»
«Ti sei ammattita?»

martedì 17 marzo 2015

Libri in anteprima Rizzoli (marzo 2015)



Un paio di romanzi che hanno catturato la mia attenzione: il primo, da poco disponibile in libreria, è di una scrittrice mia corregionale (e co-provinciale); l'altro, in arrivo tra un paio di giorni, è di un autore francese molto amato.

 - Le piene di grazia di Carmen Totaro: in una lingua asciutta e aspra, capace di guardare alla tragedia con quieta disperazione, Carmen Totaro ci racconta una storia ancestrale e attualissima. Ci descrive un mondo costellato da donne, sempre in bilico tra grazia e orrore, ma le cui leggi sono ancora brutalmente stabilite dagli uomini.

- Più forte della paura di Marc Levy: Marc Levy ci trascina in una nuova indagine che da Manhattan si sposta in Norvegia e al Polo Nord, scortandoci negli asfissianti corridoi dei palazzi del potere: luoghi oscuri e cinici, dove la sola legge che conta è ancora quella del più forte.


LE PIENE DI GRAZIA
di Carmen Totaro


Ed. Rizzoli
207 pp
17 euro
Marzo 2015


Trama

Non esistono colpe, se nessuno paga. 
Lo sgomento nel cuore di Palma è sconfinato, quando ritrova sua sorella in punto di morte. 
È tutta colpa di quello che le hanno fatto. 
E Maria Rosaria in fondo si era solo innamorata di Cosimo Logreco, il primogenito di una famiglia poco raccomandabile.
Lei che era sempre stata la bella del paese, che ogni anno vestiva i panni della vergine durante la processione, ha perso famiglia e futuro in un istante. 
Quando con una borsa e niente più si è presentata a casa del ragazzo, la sorella di lui l’ha fatta entrare e, promettendole di portarla da Cosimo, l’ha scortata fino a una masseria cadente; allora è successo tutto e tutto è finito. 
Lei era incinta. 
Per Palma è impossibile dimenticare, l’impotenza la logora, nonostante siano passati anni e con il marito e la figlia piccola si possa dire felice. 
Nel momento in cui vede la sorella di Cosimo al sesto mese e piena di gioia qualcosa di primitivo nasce in lei. Prepara la propria vendetta con minuzia. 

L'autrice,
Carmen Totaro è nata nel 1974 ed è cresciuta a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia. Si è laureata in Lingue e Letterature straniere a Urbino. Vive e lavora a Milano
.


PIU' FORTE DELLA PAURA
di Marc Levy


Più forte  della paura
Ed. Rizzolitrad. G. Lupieri
304 pp
17 euro
in libreria:
19 Marzo 2015


Trama

Suzie Baker è una giovane donna con un’ossessione: vuole riabilitare a tutti i costi il nome dell’amatissima nonna, coraggiosa e incauta moglie di un senatore democratico degli Stati Uniti, accusata di alto tradimento negli anni della Guerra fredda e per questo fatta ammazzare dall’establishment. 
Cosa si nasconde dietro il suo assassinio? 
La risposta è custodita in alcuni documenti seppelliti nella carcassa di un aereo precipitato fra i ghiacci del Monte Bianco. Suzie li troverà, ma per poterli decifrare dovrà coinvolgere in questo gioco azzardato il giornalista del “New York Times” Andrew Stilman.
 Se intuisce di avere per le mani uno scoop, il reporter non si ferma davanti a niente, tanto più adesso: l’amata moglie Valérie lo ha lasciato, e la bottiglia è la sua tentazione costante. 
Così, insieme, Suzie e Andrew ricomporranno i pezzi di una torbida vicenda, ritrovandosi invischiati in una pericolosa avventura costellata di zone d’ombra, faccia a faccia con un nemico subdolo, in un mondo dove niente è come sembra. 
Riportando infine alla luce uno dei segreti più spaventosi e meglio custoditi dei nostri tempi. 

L'autore.
Marc Levy è l’autore francese contemporaneo più letto al mondo: i suoi romanzi, tradotti in quarantuno lingue, hanno venduto complessivamente più di venti milioni di copie. Tra i suoi grandi successi I figli della libertà (2008), Quello che non ci siamo detti (2009), Il primo giorno (2010), La prima stella della notte (2010), Ascolta la mia ombra (2011), La chimica segreta degli incontri (2012) e Se potessi tornare indietro (2013) tutti editi da Rizzoli. Mark Levy vive a New York. 


Scarica e leggi gratis "Solosua" di Anna Chillon (dal 21 al 22 marzo)




Carissimi lettori, buongiorno.
Spero che per voi sia un BUON giorno, perchè per me non lo è stato affatto.
Ho la schiena completamente bloccata e dolorante, e stare al pc non è proprio il massimo, ma ho realizzato che star distesa è anche peggio, quindi... >_<

Ma ciancio alle bande!
Sono qui per segnalarvi  l’opportunità di scaricare gratuitamente su Amazon l'eBook “Solosua” di Anna Chillon, grazie alla speciale promozione di due giorni da sabato 21/03/2015 a domenica 22/03/2015.

SOLOSUA
di Anna Chillon

racconti erotici
ASIN B00UQPXZ1K
2,99 euro
361 pp
2015

Qui il link per il romanzo



Sito Autrice


“E fu così, per merito o per colpa tua, che imparammo a rendere tangibile il bruciore di quel che ci infiamma l’anima.”


Trama

Anna Chillon racchiude in quest’antologia di racconti le tante sfaccettature del suo modo unico di raccontare l’erotismo. 
Lo fa attraverso rapporti di dominio e sottomissione che si insinuano nella vita di ogni giorno come un gioco stimolante nel quale perfino le perversioni possono trovare appagamento. Ciò che va in scena in queste storie non è il mero modo di fare sesso, quanto il modo di soffrire, amarsi, odiarsi, fuggire o redimersi. 
In un eterogeneo susseguirsi di situazioni e personaggi, la realtà si alterna con il surreale, dando spazio a creature insolite animate da desideri oscuri e lussuriosi. 
Nel loro petto gridano istinti che non possono essere ignorati: reprimerli è impossibile. E quando anche l’ultimo briciolo di umanità scompare, non resta altro che dare libero sfogo alle proprie brame, siano esse di violenza, di sesso o perfino di sangue.

lunedì 16 marzo 2015

Recensione: CI VEDIAMO SU FB di Lavinia Brilli



Seconda recensione della giornata!
E' il turno di un genere decisamente diverso da quello di cui abbiamo parlato stamattina con Origin, perchè qui ci addentriamo in una realtà vicinissima a quella di ciascuno di noi, fatta di vita familiare, quotidianità, voglia di evasione e un approccio al mondo virtuale che, a volte, non sempre si dimostra positivo!

CI VEDIAMO SU FB
di Lavinia Brilli


0,99 euro
161 pp

Lisa è una donna come tante, ultraquarantenne, casalinga, sposata con il colto e riservato Paolo, madre di tre figli grandicelli e vivaci.
La sua vita è sempre stata pacifica e caratterizzata dall'abitudinarietà di giorni sempre uguali e poco stimolanti, ma del resto non si può avere tutto dalla la vita, quindi è bene non lamentarsi troppo.
Certo, le sue amicizie si possono contare sulle dita di una mano (e forse avanza pure qualche dito), le sue uscite per divertirsi altrettanto...; insomma, vita sociale zero. ma non è che finora ne ha mai sentito la mancanza...!
Finchè non giunge una mail.
A contattarla è sua cugina Diana, che le annuncia di voler passare le prossime vacanze con lei e di condividere divertimenti e vita notturna proprio con Lisa e i suoi amici.
Lisa non può non andare in panico! Lei non ha una vita mondana, non ha amici che si danno alla pazza gioia, non conosce i locali alla moda..., non sa niente di niente di tutto ciò... Come farà a portare in giro Diana?
Ed ecco che un piano ingegnoso (?!?) comincia a farsi strada nella sua testolina: quale strumento migliore del noto ed usatissimo social network - Facebook - per provare a fare amicizia e allargare i propri orizzonti?
Eccitata, si iscrive, per rendersi immediatamente conto che l'amicizia più trasgressiva è quella con la farmacia della zona...
Che fare?
Una lampadina le si accende nel cervello, i suoi neuroni si illuminano e finiscono per macinare qualche idea, che consiste praticamente nel crearsi una vita sociale virtuale, parallela alla vita vera (piuttosto noiosetta e piatta), facendo credere alle poche amiche che ha di avere anche lei le conoscenza giuste, belle e trendy, con cui divertirsi, proprio come degli adolescenti che non sentono il "peso dei 40 anni".

Ma il sistema da lei escogitato si basa su tutta una serie di bugie e si sa, il bugiardo deve avere buona memoria, anche se lei rischia soltanto di realizzare che  le bugie hanno le gambe corte!

Mettersi in vetrina su Facebook, condividendo foto di serate pazze cui non ha mai partecipato, diventa la fissa quotidiana di Lisa, che deve scervellarsi per montare e mantenere il suo castello di bugie, facendo bella figura con le amiche di sempre, Barbara e Antonella.
Se solo loro le presentassero davvero qualcuno appassionato e addentro alla movida, sarebbe tutto meno complicato, ma guardandosi attorno Lisa si accorge che i suoi coetanei cercano di divertirsi come dei teen ager risultando più patetici che "fighi"...

Come fare?
Il pensiero di Diana e dell'impegno di aiutarla a spassarsela è sempre dietro l'angolo, ma troppe idee e troppe menzogne rischiano non solo di mandare all'aria tutto il castello di illusioni che s'è costruita a colpi di foto e commenti su FB, ma soprattutto di dover gestire le conseguenze di probabili figuracce che fanno capolino e le sorridono perfidamente...

Come farà Lisa a gestire la sua pseudo-vita sociale e mondana, messa disperatamente in vetrina sul social e che rischia di essere scoperta e sbugiardata?
E cosa penseranno di lei il buon Paolo - sempre così razionale, concentrato sul proprio pesante e serioso lavoro -, i tre figli - che sono abituati alla mammina placida e "tutta casa e Nutella" -, Barbara ed Antonella - che faticano ad immaginare una Lisa festaiola - e tutti i contatti Fb che,. di punto in bianco, le hanno chiesto l'amicizia per sbirciare e commentare la sua splendida vita ricca di discoteca ed eventi?

Forse Lisa ha solo bisogno di apprezzare ciò che ha e quella che è, abbattendo quelle insicurezze tipiche dell'età che sta vivendo, godendo della tranquillità propria delle sue giornate e del suo matrimonio, che a volte non sembreranno il massimo della gioia, ma di certo non sono da buttare...!

"Ci vediamo su FB" è un romanzo divertente, molto ironico, che mostra come a volte il desiderio di essere apprezzati per ciò che non si è, accompagnato dal voler mostrare pubblicamente che la propria vita è necessariamente bellissima e frizzantissima, può portare una persona a "perdere la bussola", a staccarsi un po' troppo dalla realtà per immergersi in quella virtuale , il cui luccicore, visto da vicino, non splende più di tanto.

Lisa è una donna intelligente, sveglia, che sa osservare e capire persone e situazioni in un attimo, ma è forse un po' insicura; una donna normalissima che, se da una parte sta bene nel "proprio mondo", dall'altra crede che un occhio esterno lo giudichi grigio e senza vita.
E' una sorta di "commedia degli equivoci" che fa sorridere tanto pur avendo il suo significato e il suo messaggio.

Una lettura molto piacevole e briosa, che non posso non consigliare.

Books, words... and silence



Non sempre il lunedì condivido la rubrica dei titoli.
Oggi però "sono in vena".
I titoli di oggi hanno in comune la parola "silenzio".
Non so per voi, ma per me è una di quelle paroline che, all'interno del titolo di un libro, mi attirano sempre.
Sarà che io, in silenzio, ci sto spesso (il che a volte è un bene, altre volte no...).

E voi, quale preferite?
(il titolo è linkato e rimanda alla scheda del libro)


(Dora Levy Mossanen)

(Alice Ranucci)

(Joe Simpson)

(Francesco Savio)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...