sabato 27 gennaio 2018

Recensione: PUOI FIDARTI DI TE di Raffaele Morelli



I consigli del noto psicologo e psicoterapeuta Raffaele Morelli a chi desidera comprendere come fare per tendere verso la felicità e imparare ad amarsi davvero.



PUOI FIDARTI DI TE
di Raffaele Morelli





Tutti noi, che ce ne accorgiamo o meno, indossiamo delle maschere nella nostra vita, nei nostri rapporti con gli altri; tutto ciò che noi crediamo di essere è, infatti, soltanto una maschera che raramente corrisponde all’essere invisibile che è alla base della nostra unicità. Per tale ragione, diffidiamo di chi dice “Io sono me stesso”, perché è solo un illuso…!
Eppure, dietro tali maschere, dentro di noi, c’è qualcosa che sa benissimo cosa è utile o meno per la nostra vita: è un’Immagine segreta, una forza originaria, innata e sconosciuta in grado di guidarci, curarci e donarci improvvisi “attacchi di felicità”, perché essa contiene tutto ciò che ci contraddistingue come persone, la struttura stessa della nostra personalità.
Ciò che dobbiamo fare è darle ascolto, chiudere gli occhi, dare un taglio a domande, dubbi, perplessità e fidarci di questa parte intima che abita in noi, nella nostra anima.

Secondo Morelli, non serve scervellarsi e ragionare su se stessi, sui propri pensieri, disagi, bensì ciascuno deve affidarsi a questa Immagine Originaria, questa traccia antica che vive dentro di noi e che da sola è capace di guidarci per “la giusta via”.

Certamente, non è semplice fidarsi della nostra voce interiore, soprattutto quando essa ci conduce verso malesseri e disturbi, ansie e pensieri negativi; eppure quelle che possono sembrare delle negatività da tener lontane, delle lacune da colmare, dei problemi da risolvere, dei traumi da superare… sono in realtà gli elementi che fanno di ciascuno di noi le persone uniche che siamo.

Solo accettandole possiamo imparare ad amare noi stessi. Soltanto chi decide di somigliare solo ed unicamente a se stesso - piuttosto che ai vari e distorti modelli che la società ci propone/impone - può aspirare alla felicità.

“Amarsi è desiderare la propria diversità, così com’è, con i suoi fastidi e i suoi tesori”.

“Il malessere non va visto come una punizione, ma come il tentativo di portare alla luce energie sepolte che il nostro IO non utilizza”.

Le parole d’ordine, quindi, per lo psicoterapeuta Morelli, non sono "sfògati”, “indaga nella tua anima, sui tuoi stati emotivi e cerca i perché delle tue azioni”, ma l’esatto contrario: smetti di interrogarti, di “ossessionare” la tua anima con domande inutili, di giudicarti, di restare attaccato ai pregiudizi, al passato, alle brutte esperienze… e fidati di te stesso.

Cosa vuol dire fidarsi di se stessi?

Questa è la domanda fondamentale, come il titolo stesso del libro ci lascia intuire, alla quale l’Autore prova a dare una risposta.

Il libro di psicologia scritto dal famoso psicoterapeuta, un volto noto che spesso vediamo ed ascoltiamo in tv, ha un linguaggio semplice, alla portata di tutti, in cui ritroviamo diverse citazioni ed aforismi di vari studiosi e intellettuali - filosofi, psicologi ecc… - e stralci di lettere e conversazioni intercorse tra l’Autore e le tantissime persone che hanno richiesto il suo aiuto; in queste pagine egli espone la sua visione di come si possa essere felici, spiegando che non è tanto il racconto di sé, dei propri problemi, ansietà, angosce… il punto di partenza per conoscersi meglio e tentare di raggiungere un equilibrio fisico e mentale, quanto l'accogliere questi problemi come punti di forza, come un modo che la nostra anima ha per prendersi cura di noi e mandarci del messaggi importanti.

Sinceramente mi aspettavo qualcosa di diverso, di più "pratico" ed utile;certo, lui fa spesso riferimento a problemi reali di tanta gente che gli ha chiesto aiuto, eppure ho trovato le sue risposte poco concrete, come se si fosse lasciato andare a una serie di frasi... "astratte", più filosofeggianti che legate agli aspetti concreti della vita, senza considerare il fatto che alla fine, gira e rigira, dice sempre le stesse cose, risultando quindi un tantino ripetitivo.
Come manuale di psicologia in grado di offrire spunti realmente efficaci, non so se lo consiglierei con troppa convinzione...

Voi avete letto questo o altri libri di Morelli?

venerdì 26 gennaio 2018

Segnalazione Raccolta di poesie: “L’esigenza del silenzio” di Michela Zanarella e Fabio Strinati



E’ in uscita sabato 10 febbraio 2018 “L’esigenza del silenzio”, il nuovo libro di Michela Zanarella e Fabio
Strinati, edito da Le Mezzelane Casa Editrice. 
Una raccolta di poesie a quattro mani, che è da considerarsi un’esplorazione condivisa dell’anima. I due autori hanno scelto di unire le loro voci e di compiere un percorso di analisi interiore, consapevoli che la scrittura in versi libera emozioni e sentimenti a volte inaspettati.

Le Mezzelane C.E.
152 pp
14.90 €
Dal 10 febbraio 2018
Dante Maffia, che ha curato la prefazione del volume, scrive: “Michela e Fabio compiono un viaggio insieme e ne danno un resoconto non attendibile, fuori dalla verità comune. Perché nelle loro parole c’è la verità di un cielo che si è specchiato senza cercare la deflagrazione. La metafora per fare intendere la catena di metafore sottese in ogni pagina, il fluire limpido e a volte magmatico dei pensieri e delle emozioni, lo sforzo per poter entrare nell’invisibile e trarne ragioni ineluttabili. Non è questo del resto il compito dei poeti? Non è quello di squarciare veli e di entrare nella magia di insondabili chimere per offrire poi la dovizia di nuovi cammini?”

E’ un dialogo intimo, riflessivo ed avvolgente dove ogni percezione, ogni elemento della natura si adegua al ritmo di scrittura dei due poeti, che ad un certo punto fondono i loro i stili, fino a diventare unico canto. Il silenzio è il luogo ideale, dove mente e cuore trovano riparo dalle ombre della realtà.

Gli autori
Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Credo (2006), Risvegli (2008), Vita, infinito, paradisi (2009), Sensualità (2011), Meditazioni al femminile (2012), L’estetica dell’oltre, 2013), Le identità del cielo (2013) Tragicamente rosso (2015) Le parole accanto (2017). In Romania è uscita in edizione bilingue la raccolta Imensele coincidente (2015). È inclusa nell’antologia Diramazioni urbane (2016), a cura di Anna Maria Curci. Autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi e giapponese. Ha ottenuto il Creativity Prize al Premio Internazionale Naji Naaman’ 2016. È ambasciatrice per la cultura e rappresenta l’Italia in Libano per la Fondazione Naji Naaman. E’ speaker di Radio Doppio Zero. Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, fondata nel 1511 da Aulo Giano Parrasio. Si occupa di relazioni internazionali per EMUI EuroMed University.

Fabio Strinati (poeta, scrittore, compositore) nasce a San Severino Marche il 19 gennaio 1983 e vive ad Esanatoglia, un paesino della provincia di Macerata nelle Marche. Molto importante per la sua formazione, l'incontro con il pianista Fabrizio Ottaviucci. Ottaviucci è conosciuto soprattutto per la sua attività di interprete della musica contemporanea, per le sue prestigiose e durature collaborazioni con maestri del calibro di Markus Stockhausen e Stefano Scodanibbio, per le sue interpretazioni di Scelsi, Stockhausen, Cage, Riley e molti altri ancora. Partecipa a diverse edizioni di "Itinerari D'Ascolto", manifestazione di musica contemporanea organizzata da Fabrizio Ottaviucci, come interprete e compositore. Strinati è presente in diverse riviste ed antologie letterarie. Da ricordare Il Segnale, rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini. La rivista culturale Odissea, diretta da Angelo Gaccione, Il giornale indipendente della letteratura e della cultura nazionale ed Internazionale Contemporary Literary Horizon, la rivista di scrittura d’arte Pioggia Obliqua, la rivista “La Presenza Di Èrato”, la revista Philos de Literatura da Unia Latina, L’EstroVerso, Fucine Letterarie, La Rivista Intelligente, aminAMundi, EreticaMente, Il Filorosso, Diacritica, la rivista Euterpe, Il Foglio Letterario, Versante Ripido.

giovedì 25 gennaio 2018

GIORNATA DELLA MEMORIA, PER NON DIMENTICARE: FUGA DA BERLINO, di Paolo Chiappero



In occasione del Giorno della Memoria, Mondadori Electa pubblica Fuga da Berlino, romanzo d’esordio di Paolo Chiappero, architetto libero professionista attivo in campo internazionale.


Nelle pagine del libro Paolo Chiappero racconta la rocambolesca fuga da Berlino di suo padre, Giacomo, Internato Militare Italiano in Germania dopo l’8 settembre 1943 e il suo rifiuto di collaborare con la Repubblica di Salò e i nazisti.

Ai prigionieri di guerra spettano tutti i diritti della Convenzione di Ginevra, per cui: visite della Croce Rossa, pacchi di viveri, corrispondenza, niente lavori forzati. A noi internati nessun diritto: solo lavorare, lavorare, lavorare. In sostanza siamo diventati veri e propri schiavi.


Ed. Mondadori
204 pp
17.90 €
DAL 23 GENNAIO 2018
Nel romanzo si narra il viaggio avventuroso che Giacomo affronta con il suo amico e compagno di prigionia, Rino, meccanico in grado di riparare e rimettere in moto un'automobile fortunosamente trovata tra le macerie e che permetterà ai due di fuggire da una Berlino ormai allo stremo.
A bordo dell'auto, Giacomo e Rino attraversano una Germania e un’Europa martoriate dalla guerra e prossime alla liberazione da parte degli Alleati. Nel loro viaggio i due incontrano tedeschi, russi e americani che li aiutano nella loro fuga verso l’Italia, ognuno come può: uomini e donne, civili e militari, che, pur se sopraffatti dalle vicende della guerra con tutte le sue assurdità e i suoi orrori, non perdono la loro umanità e il loro amore per il prossimo.


Perché quell’omone russo ha rischiato la pelle per salvare due poveracci come noi? Cosa ci ha guadagnato?». [...]
«Credo che lo abbia fatto principalmente per se stesso. Per iniziare a ripulirsi la coscienza da tutti gli orrori che ha visto e fatto in questa sporca guerra».


Il viaggio di Giacomo e Rino non è però solo una fuga verso casa, verso gli affetti e la famiglia, ma anche una vera e propria missione: i due vogliono e devono rientrare in Italia vivi per ricordare.


La gente deve sapere, affinché tutto questo non possa più capitare. Lo dobbiamo ai nostri compagni e a tutti quelli che ci sono finiti dentro.

La scrittura di questo racconto [...] non è solo il mio tributo postumo agli eroi della mia vita – scrive Paolo Chiappero –. Immedesimarmi in loro, cercando di rivivere quella esperienza terribile ed eccitante allo stesso tempo, mi ha reso consapevole di un’altra verità a me, come ai più,  sconosciuta: la grandezza del fiero rifiuto di gran parte dei soldati italiani, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, di aderire alla Repubblica di Salò e di integrarsi nell’esercito nazista.

Scritto per non dimenticare.

Paolo Chiappero è nato il 26 marzo 1966 a Pinerolo dove vive
con la moglie e due figli. Architetto libero professionista dal 1992.
Vincitore di alcuni premi e concorsi di architettura. Ha fatto parte del gruppo di progettazione del nuovo stadio Filadelfia Torino Calcio, inaugurato nel 2017. È al suo primo romanzo.

mercoledì 24 gennaio 2018

Novità/Anteprima Romance: OCCHI DI FATA E CUORE DI DRAGO di Maria Katrin E. - PICCOLE BUGIE di Jennifer Miller



Lettrici romantiche, vi presento un paio di romance targati Quixote Edizioni.


OCCHI DI FATA E CUORE  DI DRAGO
di Maria Katrin E.


AMBIENTAZIONE: Milano
COVER ARTIST: 
Milady Digital Art Creative Cover
GENERE: Noir Romance
e-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
342 pp
4,30 € 
USCITA
18 Gennaio 2018
Quell'immagine non avrebbe potuto essere più grottesca, un rettile d'oro, feroce e aggressivo, che contrastava con la pelle candida di una fata dai riccioli biondi e il sorriso angelico. Invece era l'immagine perfetta.
Beatrice, giovane donna avvocato, e Marco, uomo misterioso che rischia di perdersi nelle profondità dei suoi segreti, incrociano le loro vite in un incontro sorprendente, per ritrovarsi coinvolti in un caso giudiziario che nasconde una verità pericolosa. In uno scenario di apparente normalità, Beatrice scoprirà la reale essenza e il lato oscuro delle persone che la circondano, tra lealtà e inganni, attraverso un viaggio che la costringerà a misurarsi con la propria fragilità e la propria forza.

Un noir travestito da storia d'amore, in cui gli eventi si intrecciano e i personaggi si confondono fino alla fine, perché niente è quello che sembra.

L'autrice.
Maria Katrin E. vive a Parma con suo marito e sua figlia. È una lettrice avida di qualsiasi genere ma  ama le storie in cui le grandi conquiste si ottengono attraverso tormenti e delusioni, come la vita.Leggere l’ha aiutata a superare un momento molto difficile, in cui ha rischiato di perdere tutto ciò per cui aveva lottato. Poco dopo ha iniziato a scrivere per liberarsi dalla sofferenza e dal disincanto, una sorta di effetto catartico. Adesso non riesce più a farne a meno. 


PICCOLE BUGIE
di Jennifer Miller



Pretty little lies
AMBIENTAZIONE: Chicago
trad. Sibilla Stivell
COVER ARTIST: 
Angelice Graphics and Book Cover Designer
SERIE: Pretty little lies #1
GENERE: Contemporaneo
E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
344 pp
3,99 euro 
USCITA: 
29 Gennaio 2018


Una piccola bugia detta a fin di bene può cambiare drasticamente il corso delle cose...

Come ogni ragazza innamorata di diciotto anni, Olivia sognava di vivere per sempre felice e contenta con l'amore della sua vita. Luke è tutto ciò che ha sempre sognato, fino a quando si trova ad ascoltare qualcosa che non avrebbe dovuto. Pochi secondi, e il suo cuore va in mille pezzi. Olivia cerca di affrontare la cosa nell'unico modo che conosce: scappa, lasciandosi alle spalle la famiglia, gli amici e il ragazzo che ama.
Alla ricerca della serenità e di una via di fuga, Olivia pensa di trovarle in un bad boy compassato di nome Deacon. Lui infatti è l'esatto opposto di Luke, e la cosa a Olivia non dispiace affatto.
Sono passati sette anni, Olivia è cresciuta, è diventata più saggia e sta tornando a Chicago per iniziare una nuova vita e riallacciare i rapporti con la sua migliore amica, Pyper. Quello che non si aspetta è di trovarsi di nuovo faccia a faccia con il ragazzo che si era lasciata alle spalle e di scoprire che, nonostante se ne sia andata, i suoi sentimenti sono rimasti gli stessi.
Riuscirà Olivia a mettere da parte la sofferenza nel suo cuore e a fidarsi di nuovo di Luke? Riuscirà a tagliare i ponti col passato, oppure continuerà a permettere che la sua vita venga influenzata da piccole insinuanti bugie?

L'autrice.
Jennifer Miller è nata e cresciuta a Chicago, ma ora vive in Arizona, luogo che considera casa sua. L’amore di Jennifer per la lettura è iniziato fin da bambina e l’ha accompagnata durante tutta
l’adolescenza, crescendo sempre di più fino all’età adulta.
Quando aveva nove anni, Jennifer ha vinto un concorso letterario con una con una storia fantasy di una ragazzina che aveva come animale domestico un unicorno, e da lì ha capito che i sogni non
devono rimanere chiusi in un cassetto ma bisogna inseguirli con tenacia e, se possibile, sognare in
grande. Ma la cosa più importante per lei è essere madre e moglie, ed è grata alla sua famiglia che la ama e la sostiene nelle sue scelte.
Ha una dipendenza per le borse e le fragole ricoperte di cioccolato, ma fino a ora nessuno si è
preoccupato di curarla.


martedì 23 gennaio 2018

Recensione: IL CASO DEMICHELLIS di Francisco Marìn



Un avvocato, una giovane donna e uno strambo detective sono i protagonisti di questo coinvolgente giallo ambientato tra le strade e i tribunali di Ibiza e che cattura il lettore già dalle prime pagine.



IL CASO DEMICHELLIS
di Francisco Marìn


self publishing
trad. A. Vacca
273 pp
Raúl Ballesteros è un prestigioso avvocato politicamente scorretto di 45 anni, separato e padre dell'inquieta adolescente Julieta, che conosciamo in quanto ha il compito di difendere un ladro d'appartamenti, tale Eduardo Ribas, un tipo col "vizio" della droga, che viene accusato di aver ucciso una donna nel corso di uno dei suoi furti; nonostante ci siano più indizi che prove contro di lui, l'uomo viene processato e condannato per omicidio.
Guardia Civile, Polizia e Tribunale sembrano convinti che il caso sia risolto, ma nè Raùl nè Raquel, la sorella della vittima -l’infermiera Ana López Demichellis - sono pienamente persuasi della colpevolezza dell’uomo appena condannato. 
Troppe cose non coincidono e a troppe domande e perplessità mancano risposte logiche e certe.

Di comune accordo, per cercare di far maggior chiarezza sulla questione, i due decidono di proseguire col cercare informazioni personalmente sulla vita privata di Ana, facendo ciò che, in fondo, avrebbe dovuto fare la Guardia Civile: indagare, fare domande, raccogliere testimonianze...

Per non trascurare nulla, la bella Raquel decide di assumere come detective un suo vecchio compagno di studi, Álex Zarcoun uomo un tantino stravagante ma dotato di grosse abilità intuitive. 

Le indagini cominciano e la prima circostanza che richiama l’attenzione dell'investigatore, che conduce le proprie ricerche con entusiasmo e meticolosità, è il fatto che l’ultimo paziente di Ana, che svolgeva il proprio ruolo di infermiera nell’unità di terapia intensiva, sia stato un uomo vittima di una sparatoria, deceduto mentre era ancora ricoverato.
Facendo domande a diverse persone che frequentano, per ragioni di lavoro, l'ospedale (che è poi il comune denominatore tra le due vittime), Zarco viene a sapere che il giorno della sua morte Ana era stata vista insieme ad un uomo mentre lasciava il posto di lavoro; dell'uomo però non sarà semplice scoprire l'identità.

Raùl è, tra i tre, colui che ha meno tempo per andare in giro a far domande e raccogliere informazioni, impegnato com'è con la professione di penalista che lo porta non di rado a prendere le difese di uomini non proprio innocenti. E' un tipo razionale, che fa bene il proprio mestiere, conosce la Legge  e sa come districarsi tra articoli e cavilli legali, spuntandola quasi sempre in tribunale.
Quando gli capita il caso Ribas sente che la macchina della giustizia non ha fatto il suo corso e che qualcosa nei suoi ingranaggi s'è inceppato, finendo per mettere dietro le sbarre la persona sbagliata, e tutto questo perchè chi avrebbe dovuto cercare il vero colpevole non l'ha fatto ma si è accontentato di spiegazioni e risposte troppo superficiali e semplicistiche.

Questa  convinzione spinge l'avvocato ad accettare di aiutare la sorella dell'infermiera assassinata, anche perchè si sente immediatamente attratta dalla giovane Raquel, sensuale ma quasi inconsapevole di esserlo, e forse accattivante proprio per questo.

Zarco, invece, è tutto l'opposto di Raùl: è un uomo stravagante, con un passato turbolento alle spalle; sebbene non dia propriamente l'idea di essere affidabile al 100%, Raquel sente di potersi fidare di lui: sì, forse è un po' megalomane e magari esagera nell'elencare i tanti casi risolti brillantemente..., ma è una persona buona e svolge il proprio lavoro con convinzione e passione.
E poi, sin dagli anni dell'università, sente per lui un affetto misto a tenerezza, perchè Alex è sempre stato un  po' emarginato a causa dei suoi orientamenti sessuali e dei suoi atteggiamenti strani, in particolare per la tendenza a isolarsi e a comunicare poco con gli altri, suscitando così diffidenza.
La stessa che prova Raùl, cui l'investigatore non sta tanto simpatico, e anzi, fosse per lui, farebbe volentieri a meno dei suoi servigi per la soluzione del caso.

Ma Raùl, col tempo, dovrà ricredersi su Zarco perchè questi saprà sfoderare un'invidiabile capacità di fare ragionamenti e associazioni tra i due crimini violenti avvenuti su un’isola tranquilla come Ibiza; ad essi (che risalgono a sei mesi prima rispetto a quando ha inizio la nostra storia), in realtà, si aggiunge un terzo delitto, che confermerà i dubbi di Zarco circa l'insospettabile collegamento tra fatti e persone apparentemente lontane tra loro.

Le attente ricerche dei tre avranno scoraggianti momenti di stallo, in cui sembrerà che nulla di nuovo giunga a gettar luce sul caso, ma la tenacia in particolare di Zarco porterà a dei risultati, al quali si arriverà non senza tentativi di depistaggi da parte di chi ha interesse a non far emergere la verità e che per occultare la quale è disposto a tutto.

E' un giallo che si lascia apprezzare per lo stile molto fluido, la chiara caratterizzazione dei personaggi, il ritmo che si fa via via più serrato, lo sviluppo delle vicende che da un certo momento in poi diventano sempre più trascinanti perchè il mistero si infittisce.
I due personaggi maschili principali, Raùl ed Alex, sono decisamente agli antipodi, e se del primo seguiamo le preoccupazioni e di lavoro e famigliari - che lo rendono spesso nervoso e frustrato -, l'altro ci affascina per le complicate elucubrazioni e ipotesi che affollano la sua mente e che ci conducono gradualmente verso la soluzione di un mistero che si fa via via più intrigante.

Un romanzo davvero molto piacevole, scritto bene, con una storia ben sviluppata e convincente.

lunedì 22 gennaio 2018

Nato il 22 gennaio - Curiosità su... Lord Byron



George Gordon Byron - Lord Byron - è considerato una delle figure di spicco del movimento romantico.

Nacque a Londra il 22 gennaio 1788; dal padre marinaio (morto suicida) ha preso energia e vitalità, dalla madre i problemi di peso, evidenti pur essendo lui alto quasi due metri e pur provando a mettersi ripetutamente a dieta...

Sin da giovanissimo, George mise in atto le proprie arti amatorie e seduttive; ebbe una lunga relazione con la
biografieonline
sorellastra, dopo la quale si dedicò all'esplorazione tanto dell'universo femminile quanto di quello maschile (era bisessuale), intrattendendo rapporti intimi con attrici, tante donne della società sposate e molti giovani, tanto che all'età di soli 21 anni già aveva sofferto di gonorrea e sifilide. 

Quando Lord Byron andò a Cambridge nel 1805, chiese di portare nel suo dormitorio quattro bottiglie di vino, quattro di porto, quattro di sherry e quattro bottiglie di chiaretto insieme a caraffe e bicchieri.
Non solo, ma siccome gli fu detto che tutti i cani erano stati banditi (compreso il suo bulldog) dall'istituto, egli ne fu così seccato che per ripicca si prese un orso domestico, che portava in giro con una catena come un cane, provando un grande piacere nel vedere le reazioni terrorizzate degli altri studenti.

Byron era molto attratto dal sovrannaturale, tant'è che Newstead Abbey, dimora della famiglia Byron che si credeva infestata da fantasmi, divenne il luogo preferito da Byron e compagni. 
Una bara era stata posta ad un'estremità della sala da pranzo; il poeta aveva una particolare predilezione per i teschi, tanto da tenere in bella mostra sia quelli di monaci che dei propri antenati (presi dalla cripta di famiglia), che venivano usati come vasi da fiori per rivestire le pareti. Il suo gusto per il macabro non finisce qui, visto che questi teschi erano impiegati pure come tazze da cui bevevano sia lui che i suoi ospiti.
I teschi erano una fissa vera e propria, evidentemente, perchè quando Percy Shelley doveva essere cremato, Byron chiese se potesse tenere il suo teschio, capriccio che gli fu rifiutato a causa della sua mania di usarli come calici...

Byron e i suoi amici indossavano spesso abiti lunghi, scuri e incappucciati, tipici dei monaci medievali, per le loro allegre serate in compagnia. 

Lord Byron sposò Anne Isabella Milbanke nel gennaio del 1815. La loro figlia, Augusta Ada Byron King, divenne una famosa matematica; la bimba non ebbe mai rapporti col padre perchè la madre lasciò George un mese dopo la nascita della figlioletta, a motivo dei problemi con l'alcool e i numerosi debiti; egli andò via dall'Inghilterra per sempre quattro mesi dopo.

pinterest
Dopo essere andato via dalla Gran Bretagna, Lord Byron approdò a Venezia, dove - tra un divertimento e l'altro - la sua singolare preoccupazione fu di imparare l'armeno, visto che in città c'era la congregazione mekhitarista, un ordine religioso cattolico fondato nel 1700 da Mechitar, un monaco benedettino armeno; egli restò impressionato dall'etica dei monaci e dal loro ricco linguaggio. Fu il primo occidentale nell'era moderna a interessarsi alla cultura armena.

Durante la sua estate con gli Shelley sul Lago di Ginevra nel 1816, Byron suggerì al gruppo di amici di trascorrere un pomeriggio piovoso scrivendo storie di fantasmi. E' noto che Mary Shelley scrisse il suo Frankenstein, mentre il medico di Byron, William Polidori, scrisse " The Vampyre ", la storia che ispirò i futuri racconti e romanzi attorno alla figura di Dracula.

Il suo primo libro di poesie si intitolava Hours of Idleness e non ricevette recensioni molto positive.
In seguito scrisse English Bards e Scotch Reviewers, un poema satirico che attaccava la comunità letteraria.

E' morto di malattia (febbre reumatica) durante la Guerra d'indipendenza greca, a 36 anni, il 19 aprile 1824. 

Il grande saggista William Hazlitt scrisse di Lord Byron che: 
"nella sciatteria, nella brutalità e nell'eccentricità ... Lord Byron ... supera tutti i suoi contemporanei". 
 ------ Direi che questo è aMMMore *_* ------




Strofe per musica

Dicono che la Speranza sia felicità,
ma il vero Amore deve amare il passato,
e il Ricordo risveglia i pensieri felici che primi sorgono e ultimi svaniscono.

E tutto ciò che il Ricordo ama di più un tempo fu Speranza solamente;
e quel che amò e perse la Speranza
oramai è circonfuso nel Ricordo.

È triste! È tutto un’illusione:
il futuro ci inganna da lontano,
non siamo più quel che ricordiamo,
né osiamo pensare a ciò che siamo.

.

Quando ci separammo

Quando ci separammo
In lacrime e in silenzio,
Coi nostri cuori infranti,
Per anni abbandonandoci,
La tua guancia divenne fredda e pallida;
Piú gelido il tuo bacio ;
In verità quell’ora ci predisse
Di questa il gran dolore!

La rugiada del mattino
Fredda mi si posò sul ciglio;
Mi apparve come il segno
Di ciò che provo ora.
Ogni tuo giuramento s’è spezzato,
La tua reputazione è fragile :
Pronunciano il tuo nome
Enumerandone tutte le vergogne.

Avanti a me pronunciano il tuo nome,
Come un rintocco funebre ai miei orecchi;
E mi percorre un fremito —
Perché tu mi fosti sí cara?
Essi non sanno che un tempo ti conobbi,
Che ti conobbi bene :
A lungo, a lungo ti dovrò rimproverare,

Ed è troppo difficile parlarti.
Segretamente noi ci incontravamo:
Ora in silenzio mi affliggo
Che il tuo cuore abbia già dimenticato,
Che il tuo spirito m’abbia ormai ingannato.
Se io ti dovessi incontrare
Dopo un lungo periodo di anni,
Come potrei donarti il mio saluto? —
Con silenzio e lacrime.

E l’ora in cui s’ode tra i rami

È l’ora in cui s’ode tra i rami
la nota acuta dell’usignolo;
è l’ora in cui i voti degli amanti
sembrano dolci in ogni parola sussurrata
e i venti miti e le acque vicine
sono musica all’orecchio solitario.
Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore
e in cielo sono spuntate le stelle
e c’è sull’onda un azzurro più profondo
e nei cieli quella tenebra chiara,
dolcemente oscura e oscuramente pura,
che segue al declino del giorno mentre
sotto la luna il crepuscolo si perde.




Fonti:

https://theculturetrip.com/europe/united-kingdom/articles/7-strange-facts-about-barmy-baron-byron/
http://www.softschools.com/facts/authors/lord_byron_facts/1422/
http://libreriamo.it
https://cantierepoesia.wordpress.com

domenica 21 gennaio 2018

Spazio Autori Esordienti



Carissimi, ho un po' di richieste di segnalazioni da condividere con voi, e anzi mi scuso con gli autori per il ritardo ma tra lavoro e vacanza di Natale trascorse fuori casa, ho avuto pochissimo tempo per stare al pc... 😓


Comincio col presentarvi la prima opera di un autore esordiente, una raccolta di racconti dal titolo "Abissi", pubblicata da Talos Edizioni (editore free). Si tratta di tredici racconti in bilico tra horror, thriller e noir.
Il volume è disponibile su Amazon, Ibs e sui principali store online.

ABISSI
di Paolo Cabutto



Talos Ed.
10 euro
LINK AMAZON
Un vicino di casa che ci conosce meglio di quanto immaginiamo, macabri incontri in un cinema di periferia, una stazione della metro che sembra sussurrare il nostro nome, una tragedia shakespeariana che diventa realtà, l’ultima giornata di lavoro di un killer professionista.
La paura prende il lettore per mano e lo conduce attraverso tredici stanze buie, in cui l’incomprensibile e il sovrannaturale intaccano la sicurezza della nostra quotidianità.
Non resta quindi che chiudere gli occhi, trarre un respiro profondo e gettarsi negli abissi.

L'AUTORE. 
Paolo Cabutto nasce a Bra, in provincia di Cuneo, nel 1984. Lettore appassionato sin dalla più tenera età, è perdutamente innamorato di tutto ciò che è arte. Ha l’Inghilterra nel cuore e trascorrerebbe la vita viaggiando. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati in antologie, siti e riviste letterarie. Scrive di libri sul blog culturale “Blog con vista”. “Abissi” è la sua prima raccolta di racconti.




Proseguiamo col genere fantasy.


LA SPIA E IL GUARITORE
di Cristina Azzali



Serie: L'eredità della spada – Vol. II
Casa editrice: SensoInverso Edizioni
Uscita: Settembre 2017
Pagine: 462
Una notte di tempesta. Una corsa contro il tempo. La vita di un cavaliere appesa a un filo.

L'agguato subito dal giovane Arthur si abbatte come un fulmine improvviso sul gruppo dei viandanti, sconvolgendone dinamiche e piani. 
La missione incombe, ora impossibile da rimandare. Cedere ai sensi di colpa sarà rischioso, poiché ad attenderli c'è un viaggio avventuroso verso l'assolata Vhalesia; qui, Gwinneth e gli altri dovranno stringere nuove, curiose alleanze, muovendosi con cautela nel dominio di un avversario insidioso e potente. 
Un gioco fatto di astuzie, sotterfugi e inganni, che potrebbe mutare le sorti dell'intero Continente. 





L'autrice.
Cristina Azzali è nata nel 1989 e vive a Lazise (VR) con tre gatti: Akira, William Shakespeare e Regan. Coltiva, fin dalla più tenera età, l'amore per la lettura, al quale, nel corso degli anni, si sono affiancate la passione per la storia del cinema e quella per la scrittura. “L'eredità della spada” è il suo romanzo d'esordio, seguito nel 2017 da “La spia e il guaritore”
.


Un romance non può mancare:

QUANDO C'ERA LA LUNA
di Roberta Ambrogio e Sara Stroppa

Editore: Libromania
Genere: Romance
 Novembre 2017
Prezzo: 3,99 €
Chiara e Virginia sono migliori amiche e non potrebbero essere più diverse. Chiara è solare ed espansiva, Virginia schiva e individualista. 
Le loro vite cambiano per sempre quando una trascina l’altra al bancone del Moonriver un venerdì sera di fine marzo. La luna piena e un’eterna Roma fanno da cornice alla passione travolgente che esplode tra la bellissima Chiara e il glaciale Andrea, un musicista bolognese riservato e intrigante, e fa da galeotta a un legame che avrà bisogno di più tempo per sbocciare: quello tra Virginia e Marco, accomunati da un sogno perduto e pesanti aspettative future. 
Ma la vita è imprevedibile: il fratello di Andrea s’innamora di Chiara che intanto ha trovato lavoro come modella e Marco manda a monte il suo matrimonio per amore di Virginia, che rimane incinta. 
Amori tormentati, ambizioni e delusioni scandiscono le loro giovani vite e li fanno crescere, maturare e scoprire cosa il destino ha in serbo per ciascuno.


Le autrici.
Roberta Ambrogio è nata a Messina nel 1990. Diplomata in Scienze Sociali e affascinata da tutto ciò che riguarda l’arte e la creatività, fin da bambina disegna e nutre una smisurata passione per la lettura, sfociata da qualche anno in quella per la scrittura. Una passione, quest’ultima, cresciuta quasi per gioco, condivisa a distanza con l’amica Sara e diventata il principale veicolo delle sue emozioni. Il suo spazio ideale: un microcosmo fatto di musica, bei film, gatti e libri.

Sara Stroppa è nata a Jesi (Ancona) nel 1989. Si è laureata in Scienze dell’Educazione a Macerata ed è educatrice per la prima infanzia. Ha studiato danza e fin da piccola scrive tutto ciò che le passa per la testa: intrecciare storie e parole è quanto di più liberatorio conosca, e farlo anche a quasi mille chilometri di distanza con Roberta è una delle tante forme possibili. Libri, teatro, la sua gatta e tutto quel che è arte fanno di lei una persona felice.


Termino con un fantasy-comico con elementi steampunk:


SQUADRA DEMOLIZIONI
di Enrico Lanzalone



Editore: Streetlib
Genere: fantasy-comico
Prezzo: ebook 2,99€
778 pp

Link per acquisto

Su Aend l'epopea fantasy è morta da un pezzo.
A Bluren, poi, è in avanzato stato di decomposizione. 
Un coacervo di razze diverse si ammassa entro i confini mutevoli della metropoli, dove tecnologia e arcano si mescolano insieme. La mafia delle fatine klix domina i bassifondi, i demoni gestiscono le assicurazioni, i nonmorti sintetizzano nuovi tipi di stupefacenti, mentre la nobiltà degli orecchie a punta vive nel lusso della città alta.
Ma questo fragile equilibrio sta per spezzarsi.
Un misterioso terrorista, armato di ferrei ideali e esplosivi ad alto potenziale, sta seminando il caos nella città. 
Mentre l'altaguardia brancola nel buio, l'ispettrice Rethién si trova davanti un'unica alternativa: se gli eroi preferiscono firmare gli autografi a ragazzine urlanti, solo il peggio offerto da Bluren può affrontare la nuova minaccia. 
Una squadra di folli; una squadra capace di far tremare le fondamenta della metropoli; in poche parole: "La Squadra Demolizioni".
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...