sabato 25 gennaio 2025

LA VILLA DELLE STOFFE di Anne Jacobs [ RECENSIONE ]



Nel primo volume della saga storica e famigliare di Anne Jacobs, conosciamo la giovanissima Marie Hofgartner mentre si appresta a fare il suo ingresso nella grande Villa delle Stoffe, di proprietà della ricca famiglia Melzer.
La sua vita, fino a quel momento all'insegna della povertà e degli stenti, comincerà a prendere una piega decisamente inaspettata.



LA VILLA DELLE STOFFE
di Anne Jacobs



Giunti Ed.
trad.L. Ferrantini
576 pp

Siamo in Germania, qualche anno prima che scoppi la Grande Guerra, più precisamente ad Augusta nel 1913. 

Marie è una ragazza di diciotto anni quando è costretta a lasciare l'orfanotrofio in cui è cresciuta e in cui ha vissuto un'infanzia costellata dalla penuria di cibi, vestiti e soprattutto di amore e premure, per vivere nel mondo esterno.
Per sopravvivere, dovrà ovviamente lavorare e la direttrice dell'istituto le ha trovato un impiego come sguattera presso la Villa delle Stoffe (non è un caso che l'abbiano scelta).

Quando la giovane si trova per la prima volta davanti alla maestosa dimora, ne rimane affascinata e intimorita: l’imponente palazzo della famiglia Melzer, proprietaria della più grande fabbrica di tessuti bavarese, svetta come un castello fatato in un immenso parco. 

Certo, ci sarà da lavorare, ma almeno avrà dei vestiti caldi, un letto, dei pasti..., insomma, sarà sempre di gran lunga migliore della vita in orfanotrofio!

"Chiunque lavorasse alla Villa delle Stoffe doveva considerare quell’impiego un privilegio, da guadagnare a suon di virtù: correttezza, zelo, discrezione e fedeltà."

Fin da subito, però, Marie deve fare i conti con le ostilità e le gelosie dei suoi "colleghi di lavoro", vale a dire dello stuolo di camerieri e domestici imbellettati che la guardano con sospetto e invidia.

Sì, perché nonostante Marie sia una povera orfanella, non ne ha né l'aria né il portamento, tutt'altro: ha una grazia e un'eleganza innate, è intelligente, assennata, determinata, sa come interagire con chi le è di fronte e non si lascia intimidire facilmente da nessuno, uomo o donna, padrone o cuoca che sia.

«Hai degli occhi bellissimi. Dentro, c’è la tua anima. Pieni di dolore, desiderio, fame di felicità. Stanchezza e allo stesso tempo un’incredibile forza.»


Marie è una protagonista che attira immediatamente le simpatie del lettore perché non è un tipo che si piange addosso ma anzi è attiva e laboriosa e, come emerge man mano, piena di grinta e coraggio.

Non si lascia buttare giù dai tanti rimproveri della governante o delle altre domestiche "più anziane", dalle parole sprezzanti della cameriera personale della signora Alicia Melzer; non ha paura neanche di rivolgersi al padrone, il burbero e sempre nervoso signor Johann Melzer, o di parlare con le signorine Elizabeth e Kitty.
Solo al cospetto del signorino, Paul, il primogenito dei Melzer, si sente più a disagio.
Sarà perché nota come il giovanotto sia troppo gentile con lei, che è una semplice sguattera?

Tra Marie e Paul, sin dai primi momenti, si affaccia un'intesa che entrambi, per ovvie ragioni legate al diverso ceto sociale, farebbero bene a soffocare.
A differenza di quanto potrebbero pensare il signor Melzer e qualcun altro in casa, Marie non è affatto una arrampicatrice sociale o un'opportunista, non è neanche una ragazza che si lascia andare alla passione amorosa senza pensarci su, tutt'altro: è una fanciulla dai sani principi,  dignitosa, con un alto senso del rispetto di se stessa e degli altri.


La vita in casa Melzer è sempre ricca di cose da fare e di sorprese, e ben presto la bella e talentuosa Marie viene notata dalla signorina Kitty, la figlia più giovane dei Melzer, appassionata d’arte, che arriva a chiederle di posare per lei come modella da ritrarre. La signorina si renderà ben presto conto di come Marie non sia solo un'ottima modella ma ancor più una bravissima artista, con un gran talento nel disegno.

Tra le due coetanee nasce una sorprendente complicità, con sommo disappunto del capofamiglia, che prova verso Marie sentimenti contrastanti.
Da una parte, è contento di averle dato lavoro perché sa che era la cosa giusta da fare; dall'altra, teme che quella ragazza - così simile alla sua defunta madre - possa portare problemi in casa.

Johann ha conosciuto Luise, la mamma di Marie, ma è molto restio a confessare tale importante dettaglio alla ragazza perché questo significherebbe confessare la verità sui propri errori, su come egli abbia contribuito a fare di Marie un'orfanella...

C'è, quindi, un segreto che unisce i Melzer a Marie, e il lettore ne conoscerà i particolari progredendo nella lettura, che scorre con sufficiente fluidità, fatta eccezione per alcuni passaggi un po' più lenti.

Oltre al segreto custodito da Johann e che riguarda il passato di Marie, ci saranno altre vicende che smuoveranno le acque: Kitty ha un bel caratterino tutto pepe e farà l'errore di seguire l'amore per un baldo giovanotto, infilandosi in una situazione compromettente da cui dovrà essere tirata fuori.

Alla fabbrica dei Melzer, i problemi non mancano, tra scioperi degli operai, incidenti sul lavoro e macchinari che si rompono...: tutti eventi che mandano in crisi Melzer senior, il quale però potrà fare  affidamento - con sua grande sorpresa - su quel figlio maschio di cui non si è mai fidato.
Paul, infatti, futuro erede dell’impero, fino a quel momento, aveva vissuto come un dandy abituato a sperperare i soldi del padre: adesso, finalmente, si affianca al padre e riesce, con maestria e saggezza, a gestire molte delle difficoltà all'interno della fabbrica.


"La villa della stoffe" è il primo volume di una saga storica famigliare che si preannuncia piena di intrighi, amori e colpi di scena, in cui il punto di vista narrativo è affidato "ai piani bassi", ai domestici della Villa delle Stoffe, che inevitabilmente conoscono ogni segreto dei propri padroni, li servono con devozione più o meno sincera, ne invidiano la vita sfarzosa ed eccitante.

Lettura piacevolissima, vien voglia di proseguire, ed infatti ho iniziato il secondo libro, Le ragazze della Villa delle Stoffe.


4 commenti:

  1. Lo ho letti tutti e sono uno più bello dell'altro.
    sinforosa

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    1. Immagino, infatti ho molta voglia di proseguire!
      Ciao sinfo😘

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  2. Ciao Angela, mi fa piacere che questa serie abbia conquistato anche te! Il secondo volume mi è piaciuto anche più del primo :-)

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    1. Sto procedendo nella lettura e mi sta piacendo! Grazie a te per avermela fatta conoscere (⁠ ⁠╹⁠▽⁠╹⁠ ⁠)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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