martedì 20 novembre 2012

Viaggiare leggendo...in Cina



travel book

Per la rubrica "Viaggiare leggendo" ho provato a cercare qualche informazione e/o immagine sui luoghi menzionati.
Il villaggio rurale della piccola Giglio Bianco si chiama Puwei e si trova nella contea di Jiangyong (in passato, Yongming).
Trovare qualcosa non è stato semplice, ad ogni modo queste sono delle foto prese in web....
puwei (?)

puwei (?)




puwei









Il villaggio in cui va a vivere dopo il matrimonio con Dalang è Tongkou, situata vicino al lago Baiyangdian.
foto

Tongkou










lago Baiyangdian

P. 33 (8)

33

"Poichè non riuscivo comunque a pensare, tentai di leggere uno dei romanzi gialli di Hugo. Non risultò la lettura adatta; il mio interesse per la tratta delle bianche era minimo, in quel momento. D'altronde, anche Hugo si era regolarmente appisolato alla terza o quarta pagina dei suoi romanzi gialli. Forse li usava come sonnifero.

da LA PARETE, di M. Haushofer

lunedì 19 novembre 2012

Gigli d'oro, castità e sottomissione



Inevitabile il mio interesse per la pratica della fasciatura dei piedi....
Ecco una analisi della pratica-tortura (fonti:  QUI - QUI).

La pratica di fasciare i piedi fu introdotta.. parecchio tempo fa!
Alcuni la fanno risalire a una concubina dell’imperatore.
Un'altra leggenda dice che nel XII secolo a.C. l'imperatrice, avendo un piede storto, aveva convinto il marito a rendere obbligatoria per tutte le ragazze la torsione dei piedi, perché diventassero simili ai suoi, considerati modello di bellezza ed eleganza; ma l'origine dell'usanza della fasciatura dei piedi delle donne cinesi risale probabilmente al X secolo d.C. quando sembra che le danzatrici di corte, per esibirsi su podi a forma di fiore di loto, si stringessero i piedi con bende di seta.
I primi ritrovamenti di scarpe piccole in alcune tombe principesche risalgono al XII secolo; successivamente la pratica della fasciatura si diffuse anche tra i ceti meno agiati della popolazione.

La fasciatura dei piedi aveva lo scopo di esprimere e rafforzare un nuovo concetto di castità femminile che la Cina era venuta sviluppando: una moglie casta doveva rimanere relegata in casa e non doveva farsi vedere nei campi e per la strada; e camminare con i piedi fasciati rendeva l’incedere penoso e difficile.
Avere piedi così piccoli e deformati, causa di dolori costanti, limitava inevitabilmente il movimento, forzando a una segregazione domestica che escludeva la partecipazione della donna alla vita sociale.
La fasciatura rivelava quindi la condizione economica di una famiglia: un uomo che aveva una moglie con i piedi fasciati provava a tutti che egli era abbastanza ricco da mantenere una donna con i suoi guadagni e che non aveva bisogno d’aiuto nei campi o nel negozio. Conseguentemente i piedi grandi, propri dell’altro sesso, erano indice di appartenenza ad una classe sociale povera.

Opporsi alla fasciatura era cosa impensabile, significava ribellarsi alle tradizioni cinesi, che miravano a mantenere una netta divisione tra uomini e donne.

Naturalmente era considerato altamente encomiabile che una donna si sottoponesse fin dalla prima infanzia al temuto dolore della fasciatura dei piedi con stoica rassegnazione e che trattenesse le lacrime per compiacere alla madre e conformarsi così ai canoni della bellezza sanzionati nei secoli.
Il successo o il fallimento della fasciatura (fatta dalla madre stessa) dipendeva dall’abilità con cui veniva stretta la benda intorno a ciascun piede. 
Dall'età di 5-7 anni, i piedi delle bambine venivano fasciati in modo costante e progressivo con una striscia di stoffa larga cinque centimetri e lunga circa tre metri per impedirne la crescita: le madri iniziavano la fasciatura in date considerate fauste, come ad esempio il ventiquattresimo giorno dell'ottavo mese lunare, dedicato alla "dea dai piedi piccoli".
La fascia si applicava in questa maniera: se ne fissava un capo alla parte interna del collo del piede, veniva quindi fatta passare con forza sulle dita, a eccezione dell’alluce, in modo da ripiegarle sotto la pianta del piede. L’alluce non veniva fasciato. Si passava poi strettamente la benda intorno al calcagno in modo che tallone e dita fossero ravvicinati il più possibile. Si ripeteva quindi il procedimento fino a totale utilizzazione della fascia. Il piede delle fanciulle era soggetto a una forzata e continua pressione: lo scopo infatti non era solo quello di comprimere il piede, ma anche di curvare le dita, di ripiegarle sotto la pianta e di riavvicinare la pianta stessa al tallone fino al limite del possibile; ovviamente, da questa crudeltà non potevano che scaturire putrefazione, parti della pianta che si squamavano; a volte cadevano una o più dita. 

Dal libro al cinema: "Il ventaglio segreto"



Eccomi con l'appuntamento Cineromanzo, cioè quei libri che son passati sul grande schermo!

Stasera andiamo sullo "scontato", nel senso che, avendo stamattina pubblicato la recensione di "Fiore di neve e il ventaglio segreto", non potevo ignorare il film che dal romanzo è stato tratto.
Locandina del film Il ventaglio segreto
locandina

Il ventaglio segreto (Snow Flower and the Secret Fan) è un film del 2011 diretto da Wayne Wang, interpretato da Li Bingbing, Jun Ji-hyun, Archie Kao, Vivian Wu, e Hugh Jackman.

Il film è ambientato nella Cina del XIX secolo e inizia con la presentazione di due giovani ragazze, Snow Flower e Lily, legate per l'eternità. Esse sono isolate dalle loro famiglie senza poter comunicare con loro e con nessun altro, così come vuole la tradizione cinese nei confronti delle donne. 
Ma in realtà queste comunicano tra di loro attraverso la scrittura di una lingua segreta, la “nu shu”, detta anche la “lingua delle donne”. 
Ancora oggi le pieghe dell'antico ventaglio segreto custodisce il segreto di quella lingua e di quelle donne. Inoltre nel film particolare rilievo è dato alle conseguenze psicologiche derivanti dal bendaggio dei piedi che subivano le donne cinesi.
In una storia parallela, ambientata nella Shanghai dei nostri giorni, Nina e Sophia, due discendenti del laotong, cercano di mantenere salda la loro amicizia, nata sin dai tempi della loro infanzia, nonostante le loro carriere impegnative e le loro vite amorose complicate, in una Shanghai in perenne smania di evoluzione. Attingendo dalle lezioni che il passato offre loro, queste due donne moderne dovranno riuscire a comprendere il significato della storia della loro unione ancestrale celata tra le pieghe dell’antico ventaglio bianco di seta, oppure rischieranno di perdere per sempre la loro amicizia. Ecco così rivelate due storie, divise da molte generazioni di distanza, ma eterne nella loro nozione universale dell’amore, della speranza e dell’amicizia.


Immagini dal film.

Immagine 1 della galleria
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Immagine 1 della galleria
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Nuove clip inedite per Il ventaglio segreto
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Sono davvero curiosa di vedere il film..!!

Books&Titles (27)



Appuntamento con i titoli che mi hanno colpito di più!!

smile
COME UNA SPECIE DI SORRISO  (L. Costa, Piemme, 96 pp, 10 euro, 2012). Questo titolo mi piace perché mi mette un senso di positività perché il sorriso lo collego alla contentezza, alla serenità....!!









star
CACCIATORI DI STELLE CADENTI (G. Phillips, Piemme. 384 pp, 16.50 euro, 2012). E' uno di quei titoli che quasi, per riflesso, mi spinge a guardare verso l'alto, verso le stelle...!  Mi piace perché mi trasmette una sensazione di "magia"...! Poi le stelle cadenti inevitabilmente le associo ai desideri..!!





fantasy land
NELLA TERRA DELLE MERAVIGLIE (P. Brosio, Piemme, 320 pp, 18.50 euro, 2012. Anche queste parole mi colpiscono perchè mi  rimandano a terre lontane, esotiche e bellissime, da sogno.. in cui ogni tanto  vorrei "emigrare" per vivere e vedere qualcosa di meraviglioso...






farfalla
L'ISOLA DELLE FARFALLE (C. Bomann. Giunti, 480 pp, 9.90 euro). Nella sua semplicità questo titolo mi attira perché mi fa pensare alla leggerezza e alla spensieratezza, che il volo di una farfalla mi comunica...!!

E A VOI, PIACE QUALCUNO DI ESSI?
PERCHE'?

Recensione "Fiore di neve e il ventaglio segreto" di Lisa See



Ed. Tea
Trad. di F. Oddera
336 pp
9 euro
2011
(QUI per info libro)
Fiore di neve e il ventaglio segreto è un romanzo di Lisa See che ci riporta indietro nel tempo e ci apre il velo su un mondo, su una società, quella cinese del 1800, in cui a dominare erano le tradizioni, il più delle volte non proprio  rispettose dell'universo femminile.
Si potrebbe dire che questo libro sia appunto un romanzo al femminile, pur essendoci molta componente maschile.
Protagonista di questo romanzo è Giglio Bianco che, ormai 80enne, ci narra la propria vita, la propria storia, le proprie vicissitudini, traversie e momenti di gioia provati durante le fasi della propria esistenza; esistenza scandita da "periodi" determinati e definiti dalla cultura cinese di allora e che dividono anche la narrazione: giorni da figlia, giorni di capelli raccolti, giorni di riso e sale.
Giglio Bianco nasce in un periodo della storia (identificato con il terzo anno del regno dell'imperatore Dao Guang, 1823) in cui la donna era considerata meno di niente: un ramo sterile, una serva: serva della famiglia d'origine, serva della famiglia del marito se si sposava..., e le conveniva sposarsi, altrimenti la sua reputazione e il suo destino sarebbe stati di gran lunga peggiori.

L'Autrice ci lascia entrare in una realtà difficile da concepire per noi occidentali, almeno in apparenza; in Cina, fino a un certo momento storico, la figura femminile è stata grandemente svalorizzata e l'unica parola che scandiva la propria esistenza era obbedisci; ai genitori, ai fratelli, al marito, alla suocera, al figlio maggiore...
Non c'era posto per una vera e propria libertà di movimento e parola per la donna, il cui obiettivo nella vita era quello di sposare un buon partito, un uomo rispettato nella contea, e sperare di dargli dei figli maschi, per poter ricevere un minimo di rispetto.
Partorire una figlia femmina era una vergogna, oltre che una inutilità, visto che l'unica cosa che la femminuccia costituiva era "essere una bocca in più da sfamare"; il ciclo era sempre lo stesso: se una bimba nasceva, la sua sola utilità per la famiglia era fare un buon matrimonio, altrimenti... meglio la morte...!
Sono rimasta scioccata più di una volta dal trattamento riservato alla donna; non voglio dire molto su questo, perchè è parte integrante della narrazione; accennerò soltanto a una delle pratiche più note e più tremende della Cina del passato: la fasciatura dei piedini delle bambine...; una pratica crudele e inconcepibile, visto che era non solo causa di sofferenze fisiche e psicologiche, ma anche di morte (il rischio di infezioni era altissimo)!
E la cosa più incredibile - ai miei occhi, certo - era che senza questa fasciatura maledetta (perdonatemi l'espressione) la donna aveva dinanzi a sè un futuro ancora più nero, fatto di disprezzo da parte di tutti, di isolamento, di soprusi e cattiverie che rendevano, per forza di cose, il dolore per la fasciatura e la prospettiva di avere "piedini come gigli", la via  più desiderabile, la soluzione migliore, l'unica speranza di essere considerata una vera donna, degna di rispetto.
Leggere la modalità di fasciatura mi ha fatto rabbrividire...; ma del resto, quella è solo una delle prime forme di maltrattamento cui verrà sottoposta la bimba nel corso del tempo; ad essa ne seguiranno altre, sia fisiche che emotive e sarà bene che dalla sofferenza la poverina sappia trarre sempre più forza per affrontare le difficoltà della vita, altrimenti il suo destino sarà soccombere.

Giglio Bianco ci narra dunque la propria vicenda esistenziale, lasciando ampio spazio alle proprie emozioni, ai sentimenti provati nelle diverse circostanze, ai rimpianti, ai dolori e ai tentativi di "riscatto", agli occhi del marito, della madre..., con il desiderio in lei sempre presente di ricevere un briciolo d'amore.
All'interno del contesto disegnato dall'Autrice, un elemento che apre uno spiraglio di luce in uno scenario alquanto triste per la donna è l'importanza data all'amicizia, alla fedeltà nei rapporti amicali, tant'è che si parla di "sorelle giurate" (una sorta di gruppo ristretto e selezionato di amiche che si promettono amicizia e aiuto) e soprattutto di laotong, quali figure che vanno a dare senso e un pizzico di speranza e conforto a tante povere vite lasciate nella solitudine e nel dolore di una vita abitudinaria, limitata socialmente e praticamente priva di affetti reali e profondi .

Chi è una laotong?
E' più di una sorella giurata: è una "vecchia se stessa", una sorta di alter ego, di "altra se stessa", con la quale si instaura una relazione di amicizia e amore profondi, che nulla e nessuno potrà mai spezzare: un legame eterno (se consideriamo anche il valore della vita nell'aldilà per i cinesi, profondamente "credenti" nei loro dèi, nel paradiso, negli spiriti...), fonte di gioia, conforto... ma a volte anche di sofferenza e malintesi, come nel caso della nostra storia.

Giglio Bianco è una figura che impariamo a conoscere davvero bene in tutto l'arco della narrazione, perché di essa conosciamo tutto: l'infanzia, l'adolescenza, il matrimonio... e il suo animo è completamento aperto al lettore, che entra in punta di piedi in un mondo che forse non gli apparterrà a livello di tradizioni, usi e costumi, ma nel quale sarà facile trovarvi (parlo in particolare di lettrici) sentimenti, paure, desideri... proprie di tutte le donne, di ogni tempo e luogo.

Giglio Bianco vuole essere amata ma sin da piccola impara la lezione che l'amore non le sarà mai manifestato nel modo da lei voluto e che anche le persone che dovrebbero amarla, in realtà la trattano (per il suo bene..?) con freddezza, asprezza, maltrattandola...., in un circolo vizioso che sembra doversi ripetere all'infinito (visto che ciò che riceviamo, in fin dei conti, è ciò che impariamo a dare a nostra volta....), di madre in figlia...
Ma ecco una luce ad illuminare la vita e il futuro di Giglio: la prospettiva di essere una laotong per un'altra bambina, con la quale condivide alcuni caratteri, fondamentali e necessari.

Passione e sensualità con le uscite Leggereditore!



Lasciamoci travolgere dalle emozionanti anteprime Leggereditore!!!

CINQUANTA SFUMATURE DI ESTASI. Il manuale
di Marisa Bennett

Uscite novembre-Marisa Bennett
Ed. Leggereditore
Narrativa
128 pp
12 euro
USCITA 22 NOVEMBRE 2012
Trama

Un manuale scorrevole, ironico e colloquiale, su cinquanta modi per raggiungere il piacere in coppia. Lo scopo è permettere a chiunque di sperimentare in maniera fantasiosa e sicura un sesso insolitamente piccante ed eccitante.
Il libro è diviso in diverse sezioni, a partire da quella che si occupa del linguaggio appropriato in determinate situazioni e dei suggerimenti per creare un’atmosfera sensuale, per poi proseguire con la descrizione particolareggiata e illustrata delle posizioni. Si affrontano quelle classiche, ma leggermente riviste; quelle che si possono eseguire in luoghi improbabili; quelle che permettono la penetrazione più profonda; quelle decisamente acrobatiche, per coppie atletiche e affiatate…

Se l’ultima ondata di romanzi sentimentali ed erotici vi ha lasciate insonni a fantasticare su notti di passione travolgente o se volete soltanto aggiungere un po’ di pepe alle vostre sessioni amorose ecco il manuale perfetto!





Anteprima libri. "Gli eroi di Roma" di Douglas Jackson



Amanti del romanzo a sfondo storico....

GLI EROI DI ROMA
di Douglas  Jackson

Ed. Newton Compton
Nuova Narrativa Newton
Trad. di C. Ferrari
384 pp
9.90 euro
USCITA 22 NOVEMBRE 2012
«Un autore che darà filo da torcere ai maggiori scrittori di romanzi storici, da Conn Igguldenn a Simon Scarrow.»
The Scotsman

«Uno dei migliori scrittori di romanzi storici al giorno d’oggi.»
Daily Express


È la storia ad averlo reso vincitore

«La gloria di quel giorno fu splendida, all’altezza delle vittorie di un tempo.» Tacito


Trama

Britannia, 59 d.C.
Il potere di Roma sul territorio dell’odierna Inghilterra si sta indebolendo.
L’imperatore Nerone ha distolto la sua attenzione da questo remoto avamposto, e l’ascesa dei Druidi, che gettano semi di ribellione tra le tribù britanniche, sembra inarrestabile. 
Hero of Rome Cover
cover
Le vessazioni e lo sfruttamento delle popolazioni sottomesse hanno fatto crescere il malcontento, e la regina guerriera Budicca, tradita, umiliata e oltraggiata dai Romani, sta preparando un imponente esercito per combattere e cacciare gli invasori. Gaio Valerio Verre, tribuno al comando dei veterani di Colonia Claudia, si appresta a contrastare i rivoltosi con un esercito di soli tremila uomini. 
Sotto la sua guida, i pochi soldati romani affronteranno la sanguinosa orda dei cinquantamila ribelli di Budicca, in una disperata quanto inutile resistenza. Mossa dopo mossa, saranno infatti costretti dai Britanni a rifugiarsi nel Tempio di Claudio, e proprio qui verranno barbaramente annientati. 
Valerio è l’unico sopravvissuto alla disfatta, si guadagnerà così il titolo di Eroe di Roma. Si unirà poi all’esercito del governatore Svetonio Paolino: per la battaglia decisiva, per la rivincita.


L'autore.
Douglas Jackson, ex-giornalista, nutre da sempre una grande passione per la storia romana. Vive in Scozia, a Bridge of Allan, con la moglie e tre figli. L’eroe di Roma è il suo terzo romanzo dopo Il segreto dell’imperatore e Morte all’imperatore!, tutti pubblicati dalla Newton Compton Editori. I suoi romanzi sono tradotti in 7 Paesi.

domenica 18 novembre 2012

Un libro in più: "La parete" di Marlen Haushofer





Il libro in più di oggi non è un acquisto o un regalo, ma un "prestito", frutto di una catena di lettura.

LA PARETE
di Marlen Haushofer

La parete
Ed. E/O
Collana Tascabili
256 pp
8.50 euro
1999
Trama

La parete è il diario di una donna che a seguito di un evento inspiegabile - una parete trasparente che circonda alcune montagne - rimane isolata dal resto del mondo.
L 'autrice descrive con intensa attenzione la sua modificazione interiore e fisica nel vivere un quotidiano denso di fatiche e di paure, il suo stare all'essenza delle cose e riscoprire un'autonomia e una valorizzazione di sé quasi dimenticata. 
Nella solitudine si apre all'amore per la natura, per gli animali, per se stessa abbandonandosi a nuove gioie, sensazioni, emozioni che sente profondamente sue; nella solitudine rivisita il suo passato, i ricordi più belli ma anche il malessere e l'estraneità che già esistevano ma solo ora affiorano e la portano a una consapevole pacificazione.

L'autrice.
Marlen Haushofer (nata nel 1920) è autrice di diversi romanzi e racconti tra i quali “Un cielo senza fine”, “La mansarda”, “Abbiamo ucciso Stella”. Pur avendo ricevuto nel 1963 il premio Schnitzler, la Haushofer è vissuta ai margini degli ambienti letterari. La sua, una scrittura semplice ed autentica; scriveva sul tavolo della cucina soprattutto di mattina presto, quando figli e marito dormivano ancora. Morirà, prematuramente, il 21 marzo 1970; aveva appena cinquanta anni.

sabato 17 novembre 2012

Un libro per l'inverno (2): "Riflessi di un pomeriggio d'inverno"



Quanto mi piace questa immagine!!!
Non vi mette voglia di accoccolarvi davanti al camino, al calduccio??
A me sìììì ^_^

Ho scelto questa immagine col fuochetto scoppiettante per presentarvi il libro per l'inverno di oggi!!
spero questa consiglio possa rientrare nei vostri gust!!



RIFLESSI DI UN POMERIGGIO D'INVERNO
di Laura Whitcomb

Riflessi di un pomeriggio d'inverno
Ed. sperling&Kupfer
collana Pandora
310 pp
2006
Trama

Helen vaga sola sulla Terra da più di 100 anni, "vivendo" accanto a persone reali: è uno spirito, e cerca di dare un senso all'inquietudine che la tormenta e non la lascia "riposare in pace".
Mentre si trova nella provincia americana, al fianco di un professore di liceo del quale è innamorata, Helen scopre che James, un'entità ultraterrena come lei, si è impadronito del corpo di uno studente che si era trovato in bilico tra la vita e la morte. 
Non le sembra vero di poter finalmente parlare con qualcuno che pò vederla, e tra i due spiriti scatta una forte attrazione. 
Ma ciò non le basta: vuole ricominciare a sentire profumi, gusti... e soprattutto desidera poter toccare James. Per farlo, però, c'è un solo modo: dee trovare un corpo del quale prendere possesso, proprio come ha fatto lui. 
Helen riuscirà ad assumere le sembianze di Jenny, dando vita a una tormentata storia d'amore oltre i confini della vita terrena.

A Certain Slant of Light (Light, #1)
A certain slant of light
Serie: Light (n.1)
Silberlicht
tedesca
Entre luz y tiniebla
spagnola














L'autrice.
Laura Withcomb è cresciuta in California; ha una laurea in Inglese, ha fatto l'insegnante all'università; le piace cantare e attualmente vive nell'Oregon con il figlio.
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