lunedì 3 dicembre 2012

Segnalazione letteraria: "Immagina la gioia" di Vittoria Coppola



IMMAGINA LA GIOIA
di Vittoria Coppola


Immagina la gioia
Ed. Lupo
156 pp
12 euro
22.11.2012
Trama

L’inquietudine fa di Eva una giovane donna schiva ma curiosa del mondo, abituata ad esprimere la propria creatività nella scrittura e a mascherare la fragilità sotto l’abbigliamento colorato che sceglie con attenzione quasi maniacale. 
Cresciuta nella adorata Mira e nel calore di una famiglia siciliana, tra le marmellate di nonna Annina ed esperienze di viaggio, a dispetto di tali certezze Eva nutre un’intima lesione affettiva che la rende gelosa di Pietro, il fratello minore che – dieci anni dopo di lei – ha allietato i genitori con la sua attesissima nascita. 
Contrariamente alla sorella, il ragazzo ha un carattere solare, sostenuto da una sfrenata passione per il calcio e arricchito dal primo amore adolescenziale. Forse è anche la percezione di questa sua forza interiore a suscitare in Eva un bisogno quasi competitivo di riscatto, il desiderio di riuscire a completare il suo romanzo, a trovare il colpo di scena, il finale perfetto che convinca un editore a pubblicarlo. 
È nella casa avita di Sciacca, su suggerimento di nonna Annina, che la ragazza cerca la giusta ispirazione per portare a termine la sua fatica. 
Ma la vita spariglia le carte e nel giro di pochi mesi la realtà si impone sulle fantasie, mentre nuove presenze e vecchi segreti spuntati da cassetti polverosi aprono gli occhi e il cuore di Eva.

L'autrice.
Vittoria COPPOLA ha 26 anni, vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale (Università del Salento, luglio 2010).
Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le).
La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura.
Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà, ma anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza dei sentimenti e perciò, quando qualcuno reputa banale il parlare d’amore, io sorrido, e vado avanti per la mia strada”.

Dalle pagine di un libro al cinema: Canone inverso


Per la rubrica di oggi ("Cineromanzo") ricorderemo insieme un libro da cui hanno tratto un film che a me è piaciuto molto!!

CANONE INVERSO
di Paolo Maurensig


Canone inverso
Ed. Mondadori
Oscar Bestseller
1998
Trama

Il "canone inverso" è nel linguaggio tecnico musicale, una forma di fuga molto più complessa, perché non è basata sulla ripetizione dello stesso tema. 
A Vienna per la stagione concertistica, il narratore della storia incontra un suonatore ambulante in una taverna di Grinzing. 
Un po' per scherzo, un po' per scherno, gli chiede un pezzo difficilissimo: una ciaccona di Bach. L'ambulante la esegue alla perfezione, stende il cappello e riceve una ricca mancia dallo stupito ascoltatore. 
Il giorno dopo lo scrittore incontra di nuovo il singolare musicista che gli rivolge una domanda: ha mai raccontato una storia ambientata nel mondo della musica? 
Lui ne conosce una forte e misteriosa: una storia terribile. In seguito a quali disavventure un artista eccelso si è ridotto a trascinare per bettole e osterie un talento che avrebbe potuto aprirgli i palcoscenici dei teatri più celebri del mondo? 
Qual è la forza terribile che è entrata nella sua vita? 
Maurensig costruisce un'avventura in cui le sorprese, i trasalimenti, i colpi di scena non sono puri espedienti narrativi, ma simboli drammatici dello scontro tra le inquietudini, la delicatezza delle anime individuali e la ferocia della storia di questo secolo.

Personalmente non ho letto il libro, ma ho visto e rivisto il film!!

Canone inverso è un film del 2000 diretto da Ricky Tognazzi, tratto dall'omonimo romanzo del 1996 di Paolo Maurensig.

Sinossi

Il film narra delle vicende di un violinista, Jeno Varga, che si innamora di una giovane pianista e fa di tutto pur di poter suonare un concerto (scritto per il film da Ennio Morricone) assieme a lei. 
La ragazza riesce a far entrare Jeno in una scuola di musica, dove questi incontrerà David. 
I due diventeranno subito amici, per poi scoprire, alla fine, di essere fratellastri. 
Intanto, i tedeschi di Hitler raggiungono Praga, dove arrestano, fra i tanti sciagurati, anche Jeno e la giovane pianista....

Il titolo è dato da questo brano per due violini (sempre scritto da Morricone) basato su una melodia suonata dal primo violino in maniera classica, mentre il secondo lo suona dalla fine verso l'inizio, e viene seguito poi da una coda. 
Questo tipo di scrittura contrappuntistica, in realtà, viene definita come canone retrogrado; infatti, un canone inverso propriamente detto è una composizione in cui la seconda voce esegue gli stessi intervalli della prima, ma per moto contrario (ad esempio, una terza ascendente nella prima voce diventerà una terza discendente nella seconda).

Books&Titles (29)



Ari-salve!!
Dopo le due recensioni di due libri che mi son piaciuti molto, eccomi con le rubrichette del lunedì!
Incominciamo dalla prima!

Books&Titles

snow
CADUTI COME FIOCCHI DI NEVE (S. Di Maggio, Ed. Galassia Arte, 240 pp, 13 euro, 2012). Mi piace perchè, siccome si citano i fiocchi di neve, questo titolo mi suscita sensazioni di delicatezza, leggerezza e anche un po' di poesia, considerato quanto è suggestivo veder scendere i fiocchi di neve dal cielo bianco!!

smeraldo
UNO SMERALDO TRA L'AZZURRO (G. Iannello, Ed. Zona, 212 pp, 18 euro, 2012). Credete nella "cromoterapia"? Beh, non so a voi, ma a me piacciono determinati colori perchè mi mettono addosso sensazioni positive, che sia di relax o di serenità o di allegria!! Ebbene, l'azzurro mi mette proprio serenità!!






ricordi

REGALAMI UN RICORDO (G. Mazzolari, Ed. Segno, 202 pp, 18 euro, 2012). Non ho molto da aggiungere su questo titolo, se non che mi sembra una richiesta che mi dà un senso di tenerezza....





joy
IMMAGINA LA GIOIA (V. Coppola, Ed. Lupo, 156, 12 euro, 2012). Credo parli da solo: immaginare ciò che ci rende felici, anzi gioiosi (che è più profondo....!) già di per sè potrebbe bastare a metterci addosso un atteggiamento positivo e solare verso la vita, le persone...!!

ANCHE VOI AVETE UN TITOLO CHE VI PIACE?
TRA QUESTI IN PARTICOLARE CE N'E' UNO?

Recensione: "The Giver - ll Donatore" di Lois Lowry



Ecco uno di quei romanzi che cominci a leggere con un carico di aspettative... e ti ritrovi a non riuscire a smettere perchè le aspettative stanno trovando un dolce senso di appagamento...!!
Ho divorato avidamente

THE GIVER
di Lois Lowry

Ed. Giunti Y
256 pp
14.50 euro
2010
Trama

Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non ci sono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto ciò che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. 
Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. 
Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. 
E per Jonas quel momento sta arrivando.



The Giver ( Il donatore) è un romanzo di Lois Lowry, scritto nel 1993, ed è il primo capitolo della trilogia quadrilogia formata, oltre che da The Giver, da Gathering Blue (2000) e da Messenger (2004). È considerato uno dei baluardi della letteratura distopica.
E' un romanzo destinato ad un pubblico piuttosto giovane ma credo sia una lettura assolutamente adatta anche ai più grandi perché offre molti spunti di riflessione.

Jonas è un ragazzino di 12 anni intelligente e sensibile, che vive in una Comunità particolare, in cui tutto è soggetto a ordine e disciplina, in cui non c'è spazio per iniziative personali, non c'è spazio per l'errore, per le sbadataggini, non c'è spazio per i difetti fisici..., tutto deve essere perfetto e qualsiasi deviazione viene immediatamente "congedata", per usare un termine molto presente nel romanzo.

In questa Comunità, diretta dal Sommo Anziano e dal Comitato Anziani, tutto è tenuto sotto stretto controllo: i membri vivono obbedendo a delle regole ferree e scatta la punizione per chi le infrange; questa comunità si fonda sulla presenza delle unità familiari (non si parla di "famiglia"), composte da un Papà e una Mamma (che devono avere determinati requisiti), i quali a un certo punto fanno richiesta di avere "figli", un maschio ed una femmina, scelti tra i bimbi partoriti da donne selezionate per questo compito (le Partorienti); questi bimbi vengono identificati con un numero ed in seguito con un nome.
La vita nella Comunità è abbastanza abitudinaria: c'è la scuola, ci sono le attività di volontariato da frequentare e dalle quali emergerà il "settore professionale" verso cui i singoli ragazzini sono orientati e nel quale lavoreranno.
Jonas è un ragazzino diverso dagli altri, però: su di lui grava un fardello, che è quello di essere "Accoglitore di Memorie" e di dover in giorno donarle al successore affinché non vadano perdute ma allo stesso tempo restino "proprietà" di un singolo uomo e non di tutta la comunità.
Per diventare Accoglitore di Memorie, Jonas verrà mandato dall'anziano Donatore, che avrà il compito di trasmettergli le memorie del mondo, una pesante eredità di avvenimenti ed emozioni proprie dell'intera storia dell'uomo sulla terra, prima che gli esseri umani scegliessero l'Uniformità...

In questo romanzo ci sono molti momenti di riflessione, di commozione e attraverso Jonas e il vecchio Donatore, il lettore ha modo di riflettere su tante cose che riguardano la vita e i rapporti con gli altri.

Ve la immaginate un'esistenza in cui ogni desiderio, pulsione, intraprendenza personale... viene soffocato, messo a tacere??
Un mondo in cui non sono ammesse le diversità, gli sbagli, i contatti personali e fisici (ed intendo semplicemente toccarsi la mano, un braccio...), in cui sogni ed emozioni devono essere condivisi non perchè ci si ama e si desidera "mettere in comune" qualcosa di sè per arricchirsi reciprocamente, ma per avere il controllo su tutto, non solo sui corpi ma anche sulle menti, affinché nulla di "deviante" possa venir fuori a creare scompiglio.
Un mondo in cui tutto è asettico, incolore, inodore, in cui sembra di avere a che fare con tanti robot telecomandati..., un mondo in cui non si è disposti a prendersi cura davvero di chi è in difficoltà, perchè si ha paura di tutto ciò che induce dolore, sofferenza, pena... e per tutto questo non c'è spazio.

Altro che diversità = ricchezza...! La Comunità futuristica tratteggiata in modo crudo e forte dalla Lowry è un posto in cui si è spaventosamente tutti "uguali", tendenti alla perfezione, in cui anche la crescita e lo sviluppo devono necessariamente passare per delle tappe identiche per tutti.

Il romanzo della Lowry "prende" e coinvolge il lettore perché scritto con un linguaggio semplice, che ci porta in un mondo palesemente diverso dal nostro ma che riusciamo ad immaginare alla perfezione, attraverso un ritmo coinvolgente e dinamico, grazie al punto di vista del protagonista che ci fa vedere le cose "da vicino" e che fa sentire ciascuno di noi "un po' Jonas".
Non si può leggere questo romanzo e non provare le stesse emozioni del giovane protagonista: rabbia e frustrazione davanti a ciò che si sente essere ingiusto; dolcezza e malinconia per le tante e belle emozioni che prima gli esseri umani provavano e alle quali hanno detto "no"; ma soprattutto, si condivide con Jonas e l'anziano e stanco Donatore il desiderio di scegliere, cambiare, di far sì che nel mondo e nel futuro ci sia spazio e si dia voce all'Uomo, alla singola persona, perchè ognuno ha il diritto di vivere intensamente le emozioni, belle e brutte, di conservarle vive nella propria memoria e allo stesso tempo di condividerle con gioia per sentirsi meno soli e, anzi, parte integrante di un'umanità ricca di tesori, che riesce ancora a vedere i colori, a sentire gli odori e la musica, che riesce a godere di una serata davanti al camino, del calore dei raggi del sole come del fresco solletico di un fiocco di neve.

Consigliatissimo!! Potrebbe costituire un ottimo regalo per Natale!

Recensione: "Danny l'eletto" di Chaim Potok



Terminata la lettura di un libro che ho molto apprezzato per tematiche e linguaggio:

DANNY L'ELETTO
di Chaim Potok


Ed. Garzanti
364 pp
18.60 euro
2007
Danny l’eletto è un romanzo in cui a fare da filo conduttore, principalmente, è l’amicizia.
L’amicizia tra due ragazzi adolescenti apparentemente agli antipodi pur appartenendo allo stesso popolo, quello ebraico.
Siamo a New York, nel periodo del secondo conflitto mondiale, o meglio verso la fine; un periodo triste per la generazione di allora, soprattutto per quelle categoria di persone perseguitate dall’ideologia nazi-fascista.
Ma qui siamo in America, nel “Paese della democrazia” e gli ebrei non hanno rilevanti problemi di inserimento sociale.

I protagonisti di questo romanzo di Chaim Potok sono due coetanei di 15 anni, Reuven e Danny;  Reuven fa parte di quella comunità ebraica di Brooklyn che si discosta un po' dagli ebrei del ghetto e che i chassidim (di cui fa parte Danny) definiscono in modo sprezzante "apicorsim", termine che indica un ebreo che rinnega i fondamenti della propria fede (che non porta i riccioli laterali, che studia troppe materie inglesi e meno il Talmud, che non parla in yiddish...).
Il legame speciale tra i due prenderà avvio da un episodio “negativo”: nel corso di una partita di softball tra i due gruppi contrapposti in seno alla società ebraica – i chassidim e gli “apicorsim” – Danny colpisce (volutamente) Reuven con la palla, in un occhio (col rischio serio di perderne l’uso) mandandolo in ospedale.
Da questo brutto episodio, i due inizieranno a frequentarsi, a conoscersi e ad apprezzarsi, nonostante le diversità caratteriali, sociali, “religiose”, di pensiero; Reuven accetterà le scuse di Danny e questo atteggiamento di umiltà e perdono sarà il terreno ideale perché due personalità intelligenti ed acute possano scoprire di avere più punti in comune di quanto pensavano. 

Se a dividerli sono i modi di concepire l’educazione, l’istruzione, il cibo…. ad unirli c’è una mente aperta e desiderosa di conoscere, imparare, non rigettando gli insegnamenti e le tradizioni tipiche del proprio popolo, bensì "incastrandole" con la cultura “secolare”.

Reuven si scopre, crescendo, attratto dalla matematica e dalla logica simbolica, pur desiderando dentro di sé di poter diventare un rabbino colto e rispettato; Danny è colpito dalle materie umanistiche ed in particolare dalla psicologia, soprattutto dalla psicanalisi di Freud.

Ma per uno strano scherzo del destino, a differenza dell’amico, Danny è destinato suo malgrado a diventare rabbino come il padre, il rabbino Saunders, perché la “carica” si trasmette per via ereditaria e sembra quasi che il futuro di Danny sia deciso a priori, senza che lui possa fare qualcosa per contrapporvisi; i desideri del giovane, infatti, non vanno affatto verso questa carica religiosa, bensì verso gli studi.
Sarà proprio questa discrepanza a far da leit motiv, a un certo punto, alla narrazione, che si concentrerà sul rapporto non solo tra Danny e Reuven, ma anche tra loro e i rispettivi padri.

Dal romanzo emergono molte tematiche importanti: prima fra tutte, l’amicizia onesta e spontanea tra i due, che in qualche modo si sentono vicini l’uno all’altro nonostante l’incidente iniziale; è una sorta di “affinità elettiva” che fa sì che i due si capiscano anche con poche parole.

sabato 1 dicembre 2012

Le letture preferite dai singles



Articolo trovato in rete (QUI) e che condivido con voi...!
Cosa ne pensate?

Una ricerca condotta dal club per single di Eliana Monti, effettuata su 2000 iscritti, ci rivela quali sono i libri preferiti dai.. singles!!

Il 43% degli intervistati preferisce libri romantici, soprattutto i classici della letteratura. 
Le donne in particolare leggono storie con un lieto fine, come “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen; mentre gli uomini preferiscono libri che non sempre finiscono in modo positivo e che hanno una trama complessa come “Le notti bianche” di Fëdor Dostoevskij. 
La voglia d’amore e di emozioni forse è alla base della scelta dei libri di poesie: ben il 27% dei single coinvolti nella ricerca infatti legge questi ultimi, preferendo “Poesie d’amore” di Nazim Hikmet e “Poesie d’amore e di vita” di Pablo Neruda.
Al terzo posto della classifica ci sono le biografie. Il 17% infatti legge i libri dedicati alla vita di personaggi celebri e famosi, del presente e del passato. 
Tra queste le più quotate sono quelle di Andy Warhol, Woody Allen e Marilyn Monroe. 
Il motivo di questo successo potrebbe rintracciarsi nella voglia di conoscere nuove persone. Solo il 9% invece apprezza i libri d’avventura. Ancora meno sono i single che scelgono i libri gialli: solo il 4% predilige i libri che narrano di omicidi&co, forse perché i single preferiscono storie meno veritieri, ma che facciano sognare di più.

Un'amica tra le righe: Zuzana



bookfriend

L'amico "libresco" di oggi sarà Zuzana, l'amica (l'unica) di Karou, protagonista de "La chimera di Praga".
La scelgo perchè è un personaggio positivo: una ragazza solare, pazzerella, allegra, sempre disponibile verso gli amici, desiderosa di avere rapporti di amicizia veri, non superficiali, premurosa (tant'è che si arrabbia con l'amica Karou quando scompare per tanto tempo senza avviarla!) ma senza essere smielata o appiccicosa, o invadente, comprensiva quando si tratta di venire incontro alle esigenze (anche bizzarre) dell'amica!

Ecco, un'amica così è impossibile non poterla apprezzare!

Storie da leggere: Simone e Frusy"



Questo libro mi è stato regalato e lo consiglio per bambini e giovanissimi, in quanto costituisce una lettura edificante e ricca di insegnamenti!



SIMONE E FRUSY
di Cornelio Van Gelderen e Simone La Cognata


Ed. Cem
60 pp
3.50 euro
Sinossi

Hai mai incontrato qualcuno completamente diverso da te?
Simone e Frusy sono due ragazzi, con due esperienze molto differenti alle spalle.
Hanno dei genitori che sono quasi l’opposto tra loro!
Quando si incontrano inizia un’amicizia che, però, li mette anche davanti a scelte che richiedono molto coraggio.
Una storia entusiasmante che ti coinvolgerà e ti toccherà!


LEGGI UN ESTRATTO

venerdì 30 novembre 2012

"Il bacio della morte": il cast di attori ( regia: Marta Palazzesi)!!



Rieccomi con l'ultimo materiale da scaricare circa "Il bacio della morte" di Marta Palazzesi, romanzo che vi darà modo di partecipare all'iniziativa Y Giunti, che sta per arruolare 10 nuovo Y Ambassador nel proprio team!!

Vi ricordo che tutti i materiali scaricati, vanno condivisi il più possibile in rete, dopo di che dal 3 dicembre fino al 16 sarà possibile inviare all'indirzzo email info@giunti-y.it i link di condivisione!!!

screen
'

In occasione dell'imminente uscita del proprio primo libro della saga "La Casa dei Demoni", Marta Palazzesi, l'autrice della trilogia, ha stilato un vero e proprio cast di attori per i personaggi dei suoi romanzi, immaginando un ipotetico serial movie. 

Quella di provare a fare il cast è un'idea-gioco molto divertente, nella quale mi sbizzarrisco molto ed infatti è una rubrica del blog!!

Potete scaricare il pdf QUI.

Ecco il cast!!

Thea Anderson (Zoey Deutch) 
Zoey
Zoey 2
Zoey 3
Zoey 4


Damian Aksenov (Ethan Peck)

Ethan
ethan























Serena Grigor (Zoe Boyle) 

Zoe


Cameron Ross (James Gaisford)



Principe Alexandre Vasilkov (Douglas Booth) 

Douglas
Douglas
Principessa Ania (Payton List)

Payton

Payton


Caterina Vazov (Kaya Scodelario)

Kaya

Shane Khan (Adam Hicks)

Adam
Kirill Mashkov (Vasiliy Stepanov)

Vasily

Ranya Cassian (Odette Yustman)



Zarmayr Carzou (Chris Messina)

Chris

Clarissa Anderson (Paula Malcomson)

Paula
Andres Grigor (Jon Hamm)

Jon




Un libro per l'inverno: "La bambina con la neve tra i capelli"



un libro per l'inverno!

Qual è il libro che oggi consiglio, da leggere nelle freddine giornate tardo-autunnali e (prossime) invernali?

Oggi propongo un giallo, scritto da un'autrice considerata la nuova Camilla Lackberg.

LA BAMBINA CON LA NEVE TRA I CAPELLI
di Ninni Schulmam


Ed. Sperling&Kupfer
Pandora
384 pp
18.50 euro
Trama

Macchie di sangue rosso vivo sulla neve bianchissima, e a Hagfors, paesino di poche anime nel sud della Svezia, la consueta tranquillità si spezza all'improvviso. È la sera di San Silvestro quando Hedda Losjö, appena una ragazzina, esce per andare a una festa e scompare senza lasciare tracce.
Pochi giorni dopo, sul pavimento di uno scantinato, un'adolescente viene ritrovata senza vita, uccisa con un colpo di arma da fuoco alla nuca. 
Ma non si tratta di Hedda: nessuno reclama il corpo, e sembra che quella ragazzina, morta così tragicamente, sia arrivata dal nulla.
La cittadina, con il suo lago e i boschi silenziosi, non ha mai visto così tanta violenza. 
E dire che Magdalena Hansson, lasciato il lavoro di giornalista di cronaca a Stoccolma, è tornata a viverci, sperando di trovarvi la serenità, liberandosi dal peso del passato, e di un segreto che non ha mai voluto raccontare a nessuno.
cover

Ma quando viene rinvenuto anche il corpo di Hedda, di fronte ai due casi insoluti, e forse intrecciati, Magda, parallelamente alle indagini della poliziotta Petra Wilander, decide di investigare. Scoprirà che dietro la superficie delle apparenze, liscia e ingannevole come quella ghiacciata del lago, si nasconde una verità terribile. Una verità che riguarda tutti gli abitanti di Hagfors, e che cambierà inesorabilmente le loro vite vuote e perfette.

L'autrice.
Ninni Schulman è nata nel 1972 a Lesjöfors, in Svezia. Dal 1995 lavora come giornalista, e si è occupata di diversi casi di cronaca nera. Abita a Stoccolma ma trascorre le estati nella tenuta di campagna della famiglia fuori Hagfors. Questo è il suo primo romanzo, che avrà presto un sequel.

LO AVETE LETTO? LA TRAMA VI COLPISCE?

Magari potrebbe essere un possibile regalo per questo periodo pieno di "pensierini" da fare...! ^_^

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...