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Avevo intenzione di parlare dei luoghi in cui la nostra regina francese , tanto odiata dal suo popolo di allora quanto ammirata nel corso del tempo, ha dimorato, ma ... i materiali e le immagini mi hanno riempito gli occhi e sto per confondermi... >_<
Ok, allora, opto per qualcosa di semplice...: immagini della bella Regina, con il resoconto dei suoi ultimi giorni...
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DIPINTO DI Vigée-Lebrun |
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regina 38enne |
M.Antonietta verso gli ultimi giorni |
Nel dicembre 1792, Re Luigi XVI fu portato davanti alla Convenzione Nazionale e processato per tradimento. Fu giudicato colpevole e, con voto segreto, condannato a morte. Nel gennaio 1793, Luigi XVI fu giustiziato dalla ghigliottina. Nei due anni che seguirono, migliaia di altri vennero processati davanti al Tribunale Rivoluzionario e allo stesso modo giustiziati dalla ghigliottina.
Dopo la morte del marito, il figlio di Maria Antonietta fu strappato con la forza alle cure materne nel luglio 1793. La povera donna implorò che fosse concesso a suo figlio di restare ma non riuscì a cambiare la volontà dei ministri.
Dopo la morte del marito, il figlio di Maria Antonietta fu strappato con la forza alle cure materne nel luglio 1793. La povera donna implorò che fosse concesso a suo figlio di restare ma non riuscì a cambiare la volontà dei ministri.
Il ragazzino fu affidato alle cure del ciabattino Simon e morì di stenti nel giro di due anni.
Quando andò incontro alla morte il 16 ottobre 1793, molti trasalirono ... Maria Antonietta aveva soltanto 38 anni, ma la folla vide (come l’artista David si affrettò a disegnare) una vecchia in abiti contadini, grigia e spettinata, un contrasto impressionante con l’elegante e voluttuosa Regina del Trianon, la figlia della fortuna che era stata fino a solo 4 anni prima.
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Nel settembre 1793, Maria Antonietta fu separata dalla figlia e dalla cognata.
Ora chiamata "la vedova Capeto", Maria Antonietta fu trasferita all’umida prigione delle Conciergerie, nella quale visse per mesi di solitario confino sotto la sorveglianza totale dei rivoluzionari, che ora controllavano ogni sua mossa.
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La prigione delle Conciergerie era l’anticamera della morte. In questa malsana prigione, ella perse molto peso e la sua vista cominciò a diminuire, ma non le restava molto da vivere.
Il 14 ottobre, la povera pallida donna fu svegliata in piena notte e portata al Tribunale Rivoluzionario.
Il processo fu un orrore e la regina fu attaccata più come persona che come sovrana.
processo |
Si obbligò perfino il suo bambino a testimoniare di abusi sessuali a cui lei lo avrebbe sottomesso. Davanti a quell’accusa, la regina – che aveva risposto coraggiosamente a tutto – disse: "Se non rispondo è perché non è possibile. Faccio appello a tutte le madri in questa sala."
Nonostante la sua eloquenza, il verdetto non fu mai messo in discussione.
Nonostante la sua eloquenza, il verdetto non fu mai messo in discussione.
Come il re, anche Maria Antonietta fu giudicata colpevole.
Quando andò incontro alla morte il 16 ottobre 1793, molti trasalirono ... Maria Antonietta aveva soltanto 38 anni, ma la folla vide (come l’artista David si affrettò a disegnare) una vecchia in abiti contadini, grigia e spettinata, un contrasto impressionante con l’elegante e voluttuosa Regina del Trianon, la figlia della fortuna che era stata fino a solo 4 anni prima.
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I capelli di Maria Antonietta erano stati tagliati rozzamente e, con le mani legate dietro la schiena, fu trasportata su di una carretta tra i fischi e gli insulti della folla.
Tuttavia, la povera donna rimase seduta in posizione eretta e cercò di conservare la sua dignità. Fino alla fine, Maria Antonietta mostrò un portamento e un coraggio da regina, nonostante le avversità.
Dopo l’ultima sofferenza, il corpo di Maria Antonietta fu spinto sulla tavola della ghigliottina, la sua testa venne sistemata nella morsa e a mezzogiorno in punto la lama fu lasciata cadere tra l’entusiasmo generale.
Dopo l’ultima sofferenza, il corpo di Maria Antonietta fu spinto sulla tavola della ghigliottina, la sua testa venne sistemata nella morsa e a mezzogiorno in punto la lama fu lasciata cadere tra l’entusiasmo generale.
Secondo le parole di un organo di stampa rivoluzionario, "Mai Père Duchesne aveva assistito a così tanta gioia come quando la testa di quella puttana fu separata dal suo collo di gru".
Sanson alzò la testa sanguinante in modo che tutti la vedessero.
In seguito, la testa fu gettata sulla carretta tra le gambe del corpo senza vita.
Il cadavere di Maria Antonietta fu lasciato sull’erba prima di essere gettato in una fossa comune. Così terminò la vita di colei che era stata un tempo la donna più illustre e affascinante d’Europa.
Citazioni di Maria Antonietta
Amo l'imperatrice,ma la temo anche a distanza; quando le scrivo non mi sento mai perfettamente a mio agio (Maria Antonietta alla madre)
Non dimenticherò mai che voi siete il fautore della mia felicità! (Maria Antonietta delfina al Duca di Choiseul al suo arrivo in Francia)
Come potevo sapere che lo stato versasse in simili condizioni? Quando chiedevo del denaro me ne veniva dato il doppio del richiesto!
Se non ho risposto, è perché la Natura stessa si rifiuta di rispondere ad una simile accusa lanciata contro una madre! Mi appello a tutte le madri che sono presenti! (Risposta di Maria Antonietta, durante il processo, all'accusa di incesto con il figlio)
Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta. (Le ultime parole di Maria Antonietta rivolte al boia, al quale aveva pestato un piede sul patibolo)
...Io porto sventura alle persone che amo! (Maria Antonietta alla principessa di Lamballe)
Sono sempre piu convinta che se dovessi scegliere un marito tra i tre fratelli,preferirei ancora quello che il Cielo mi ha dato: il re è una persona sincera e, pur essendo un poco goffo,mi usa tutte le attenzioni e le cortesie possibili e immaginabili (1775 Maria Antonietta alla madre)
Ho appreso da mia madre a non temere la morte e la attenderò con fermezza (Maria Antonietta)
Povera bambina, non sei ciò che tutti desideravano, ma non mi sei per questo meno cara. Un maschio sarebbe stato proprietà dello Stato. Tu sarai mia, avrai tutte le mie cure, condividerai tutte le mie gioie e allevierai le mie pene... (Maria Antonietta in occasione della nascita di Madame Royale)
Oh, mio Dio,se abbiamo commesso delle colpe, le abbiamo certamente espiate (Maria Antonietta nell'ultima lettera scritta)
Siate certo che, qualunque sia la sventura che mi perseguita, io posso anche cedere alle circostanze, ma non consentirò mai ad una cosa indegna di me. E' nella sventura che si capisce meglio ciò che si è. (Maria Antonietta scrive una lettera al Conte Mercy)
Amo l'imperatrice,ma la temo anche a distanza; quando le scrivo non mi sento mai perfettamente a mio agio (Maria Antonietta alla madre)
Non dimenticherò mai che voi siete il fautore della mia felicità! (Maria Antonietta delfina al Duca di Choiseul al suo arrivo in Francia)
Come potevo sapere che lo stato versasse in simili condizioni? Quando chiedevo del denaro me ne veniva dato il doppio del richiesto!
Se non ho risposto, è perché la Natura stessa si rifiuta di rispondere ad una simile accusa lanciata contro una madre! Mi appello a tutte le madri che sono presenti! (Risposta di Maria Antonietta, durante il processo, all'accusa di incesto con il figlio)
Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta. (Le ultime parole di Maria Antonietta rivolte al boia, al quale aveva pestato un piede sul patibolo)
...Io porto sventura alle persone che amo! (Maria Antonietta alla principessa di Lamballe)
Sono sempre piu convinta che se dovessi scegliere un marito tra i tre fratelli,preferirei ancora quello che il Cielo mi ha dato: il re è una persona sincera e, pur essendo un poco goffo,mi usa tutte le attenzioni e le cortesie possibili e immaginabili (1775 Maria Antonietta alla madre)
Ho appreso da mia madre a non temere la morte e la attenderò con fermezza (Maria Antonietta)
Povera bambina, non sei ciò che tutti desideravano, ma non mi sei per questo meno cara. Un maschio sarebbe stato proprietà dello Stato. Tu sarai mia, avrai tutte le mie cure, condividerai tutte le mie gioie e allevierai le mie pene... (Maria Antonietta in occasione della nascita di Madame Royale)
Oh, mio Dio,se abbiamo commesso delle colpe, le abbiamo certamente espiate (Maria Antonietta nell'ultima lettera scritta)
Siate certo che, qualunque sia la sventura che mi perseguita, io posso anche cedere alle circostanze, ma non consentirò mai ad una cosa indegna di me. E' nella sventura che si capisce meglio ciò che si è. (Maria Antonietta scrive una lettera al Conte Mercy)
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Bellissimo forum sulla Regina!! http://ladyreading.forumfree.it