martedì 16 settembre 2014

Contest Mondadori : Trent'anni e li dimostro di Amabile Giusti (scade 18.9)



RagaSSuole, volevo segnalarvi un contest su Facebook, organizzato da Mondadori, che vi permette di vincere qualcosina!
Seguitemi per scoprire cosa!!!

Anzitutto, l'iniziativa è legata al libro Trent'anni e li dimostro di Amabile Giusti, da questa settimana in libreria ed ebook.

Sinossi

Carlotta ha quasi trent’anni e si considera una sfigata cronica: raggiunge il metro e sessanta solo con i tacchi a spillo, ha una famiglia folle e all’orizzonte non vede l’ombra di un fidanzato come si deve. Non solo: in un moto di entusiasmo si è appena licenziata dal suo noiosissimo posto fisso... ma ora, per arrivare a fine mese, è costretta ad affittare una stanza del suo appartamento.
Luca, il nuovo inquilino, ha molti pro (è bellissimo; fa lo scrittore; è dannatamente simpatico) ma altrettanti contro: è disordinato, fuma troppo e ha il pessimo vizio di portarsi a casa le sue conquiste, una diversa ogni notte. Non lo ammetterebbe mai, ma quel maschietto predatore che tratta le donne come kleenex la sta facendo innamorare…

In una girandola di eventi sempre più buffi, tra una tribù di parenti fuori controllo, un nuovo lavoro da inventare e molti incontri ravvicinati con Luca e le sue fidanzatine, Carlotta imparerà che è lei la prima a dover credere in se stessa: una donna vera, non giovanissima, non bellissima, ma piena di grinta, e capace di trovare il proprio posto nel mondo.


Un romanzo pieno di umorismo che con una sana risata salva dallo stress e spazza via tutte le tensioni… e che si abbina splendidamente ai prodotti di Cera di Cupra, marchio che da sempre esalta la femminilità delle donne italiane.

Cosa dovete fare per partecipare??

Cosa di te rivela la tua età? Da ragazzina eri fan dei Take That, conservi 
clicca qui per
andare alla pagina FB
ancora il biglietto di quando sei andata a vedere "Lo squalo" oppure in garage hai parcheggiata la mitica Citroen 2 cavalli... Raccontaci qual è l'oggetto, il ricordo o l'avvenimento che svela la donna che sei oggi, e giovedì 18 settembre alle 14 i 10 contributi più originali, a commento di questa nota e scelti dalla redazione, saranno premiati con una copia di Trent'anni e li dimostro e con un kit esclusivo targato Cera di Cupra.

Lungo le strade di New York con "Lo strano caso dell'apprendista libraia"



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Oggi, per la rubrica "Viaggiare leggendo", non ho del materiale "mio" da proporvi, quindi attingerò da un articolo (fonte) riguardante il romanzo di recente pubblicazione (Garzanti), "Lo strano caso dell'apprendista libraia", per trasportarvi in alcuni dei luoghi citati nel libro e amati dalla scrittrice, che si possono visitare nella Grande Mela: tutti legati all'amore per la lettura, per l'arte o per una buona cheesecake.

Si va da Central Park alla New York Public Library, dal Whitney Museum a Broadway e a ognuno è abbinato un libro da portare con sé ... in un viaggio tra realtà e fantasia che scalda il cuore.

Partiamo dal Central Park, situato nel cuore di Manhattan, circondato dai lussuosi grattacieli dell'Uptown.
Lungo quasi 4 km, comprende 7 laghi artificiali e 270 specie di uccelli migratori; impossibile perdersi in questo grande parco perchè ogni lampione è contrassegnato da un codice utile a ritrovare la strada.
Libro associato: "Il giovane Holden" di Salinger!

central park

central park

Secondo luogo: il Park Avenue Armory.
Ex caserma, adesso è un grande edificio in mattoni rossi che accoglie eventi culturali, tra cui la fiera del libro antico.
Libro associato: "Otello" di Shakespeare.

DA LEGGERE....: 'MORTE DI UN UOMO FELICE' (G. Fontana)



Morte di un uomo felice
Sellerio editore
280 pp
14 euro
2014
Lo avrete sicuramente letto o sentito: Giorgio Fontana, con il romanzo Morte di un uomo felice, è il vincitore della 52° edizione del Premio Campiello letteratura.
Lo scrittore ha avuto 107 voti sui 300 della Giuria dei Trecento Lettori.

«Giorgio Fontana ha scritto un romanzo - lucido, bellissimo - che ancora mancava. Un romanzo che stavo aspettando. Attraverso la storia del magistrato Colnaghi, il suo sguardo, la sua solitudine, riesce a penetrare la dimensione della vita quotidiana al tempo del terrorismo... Che questo libro delicato, tagliente e doloroso sia stato scritto da un narratore italiano nato nel 1981, lo stesso anno in cui il suo protagonista viene assassinato, è per me fonte di consolazione. E di speranza» (Benedetta Tobagi).

Trama

Milano, estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia.
Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte. Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova banda armata, responsabile dell’assassinio di un politico democristiano.
Il dubbio e l’inquietudine lo accompagnano da sempre. Egli è intensamente cattolico, ma di una religiosità intima e tragica. È di umili origini, ma convinto che la sua riuscita personale sia la prova di vivere in una società aperta. È sposato con figli, ma i rapporti con la famiglia sono distanti e sofferti. Ha due amici carissimi, con i quali incrocia schermaglie polemiche, ama le ore incerte, le periferie, il calcio, gli incontri nelle osterie.
Dall’inquietudine è avvolto anche il ricordo del padre Ernesto, che lo lasciò bamb ino morendo in un’azione partigiana. Quel padre che la famiglia cattolica conformista non poté mai perdonare per la sua ribellione all’ordine, la cui storia eroica Colnaghi ha sempre inseguito, per sapere, e per trattenere quell’unica persona che ha forse amato davvero, pur senza conoscerla.
L’inchiesta che svolge è complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti, e andrà a buon fine.
Ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all’uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l’origine delle ferite che stanno attraversando il Paese.
Si risveglia così il bisogno di immergersi nella condizione degli altri, dall’assassino che gli sta davanti al vecchio ferroviere incontrato al bar, per riconciliare la giustizia che amministra con l’esercizio della compassione.
Una corsa e un’immersione pervase da un sentimento dominante di morte. Un lento disvel arsi che segue parallelo il ricordo della vicenda del padre che, come Giacomo Colnaghi, fu dominato dal desiderio di trovare un senso, una verità. Anche a costo della vita.

Insieme al precedente romanzo di Giorgio Fontana, Per legge superiore, anche Morte di un uomo felice riflette sulla giustizia, le sue possibilità e i suoi limiti.

L'autore.
Giorgio Fontana è nato nel 1981. Ha pubblicato i romanzi Buoni propositi per l’anno nuovo(Mondadori 2007) e Novalis (Marsilio 2008), il reportage narrativo Babele 56 (Terre di Mezzo 2008) e il saggio La velocità del buio (Zona 2011). Vive e lavora a Milano. Con questa casa editrice ha pubblicato Per legge superiore (2011) e Morte di un uomo felice (2014)
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CHE NE PENSATE?
AVETE LETTO GIA' QUALCOSA DI QUEST'AUTORE E VI PIACE?
IO CREDO CHE A BREVE LEGGERO' QUESTO ROMANZO VINCITORE,
SONO MOLTO INCURIOSITA!!

lunedì 15 settembre 2014

Book&Relax



Che ne pensate di questa vasca molto "librosa"??
Vi fa venir voglia di rilassarvi con un buon libro e il tepore piacevole dell'acqua e della schiuma?

Personalmente non ho l'abitudine di leggere mentre faccio il bagno... E voi? ^_-

Collegamento permanente dell'immagine integrata
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Anteprima De Agostini: LA STRADA TRA NOI di Nigel Farndale (dal 23 settembre)



Due storie lontane nel tempo ma riunite dalla mano del destino.
Nigel Farndale, che ci regala non soltanto una storia d’amore, ma anche e soprattutto una trama intrigante per il suo complesso e sapiente dipanarsi su differenti piani temporali.

BOOKME, la nuova collana di De Agostini dedicata alla narrativa per adulti e cross over, va così ad arricchirsi di un altro titolo, che consigliamo vivamente di leggere.

LA STRADA TRA NOI
di Nigel Farndale


De Agostini
Bookme
384 pp
16.90 euro
USCITA 23 SETTEMBRE
2014
Trama

Dal suo osservatorio privilegiato, una portafinestra che affaccia sul balcone dell’albergo, Charles Northcote non riesce a vedere il piede sul quale Eros si tiene in equilibrio...
È oscurato dalle ali aperte della statua, dalle sue piume, che sembrano in movimento. L’illusione è forse dovuta alla foschia dell’afa, o ai cangianti colori dorati, rossi e rosa dei cartelloni al neon tutt’attorno. Comunque sia, il dio dell’amore pare fluttuare, scintillante, nell’aria notturna, nel pieno della sua attività
.”

1939: In una stanza d'albergo che si affaccia su Piccadilly Circus, due giovani vengono arrestati. Charles è condannato dalla corte marziale per “condotta disdicevole”, il tedesco Anselm viene deportato in Germania per “rieducazione” in un campo di lavoro. Separati dallo scoppio della guerra e da un ordine sociale che rifiuta il loro amore, ciascuno di essi deve fare una scelta difficile e viverne le conseguenze.

2012: Edward, un diplomatico tenuto in ostaggio per undici anni in una grotta afgana, torna a Londra e trova il suo mondo completamente sgretolato. Sua moglie è morta, sua figlia, ormai cresciuta, pare esistere solo per ricordargli il suo amore ormai perduto. Ormai anestetizzato dal dolore, tenta di ricostruire la sua vita e rispondere alle domande che lo tormentano. 
La morte della moglie è stato un incidente? 
Chi ha pagato il riscatto? E come si lega il suo rilascio a Charles, suo padre?

The Road Between Us
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Cupo e sfaccettato quanto potente e commovente, La strada tra noi è un romanzo di sopravvivenza, redenzione e amore proibito. La sua complessità tormenta il lettore anche oltre l’ultima pagina.

L'autore.
Nigel Farndale è nato Ripon, North Yorkshire, nel 1964. E' autore di sei libri, tra cui The Blasphemer e Haw-Haw: The Tragedy of William and Margaret Joyce Il suo ultimo romanzo è The Road Between Us (La strada tra noi).

Recensione: 'IO, TE E LA VITA DEGLI ALTRI' di Vincent Maston



Buongiorno e buon lunedì!
Ho perso un post preparato sabato e che sarebbe dovuto andare oggi.. Dove s'è cacciato? >_<

Vabbè, mi sa che dovrò rifarlo!
Ma intanto eccoci a una recensione di un breve ma godibile romanzo uscito di recente.

IO, TE E LA VITA DEGLI ALTRI
di Vincent Maston

Ed. Salani
Trad. M. Finassi Parolo
221 pp
13.90 euro
dall'11 settembre 2014
Trama

A volte vorresti ribaltare il mondo.
Vorresti urlare e invece taci, anche quando la vita è così ingiusta e stupida da far male.
Eppure ci sono dei momenti in cui quella stessa vita offre inaspettatamente un piccolo, temporaneo sollievo.
Come un eroe invisibile. Germain vive in due mondi: in uno è un bravo ragazzo, serio e lavoratore, appassionato di musica, un po' troppo introverso per colpa di una grave balbuzie che lo affligge dalla nascita, perfino innamorato; nell'altro, che assume le dimensioni tentacolari della metropolitana cittadina, si trasforma, giocando d'azzardo sul limite invisibile tra bene e male.
Fino al giorno in cui incontra una ragazza che fa esattamente come lui... e, all'improvviso, Germain è costretto a cambiare le regole del gioco.

L'autore.
Vincent Maston è nato a Le Mans nel 1978 ed è cresciuto nel Sud Ovest della Francia. Ha provato a studiare per diventare ingegnere, ma la sua unica passione era la musica. Voleva diventare una rock star ma alla fine si è trovato meglio di fronte a una macchina da scrivere. Questo è il suo primo romanzo
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Germain è un giovanotto parigino trentenne, tranquillo, serio, un coscienzioso lavoratore, simpatico ai più, che però vive con molto disagio un suo difetto linguistico che non gli consente di instaurare delle vere e proprie relazioni sociali: è balbuziente, da sempre.
Pur parlando di questo suo problema con una simpatica dose di ironia, esso è comunque qualcosa che lo rende un po' "asociale", sia sul lavoro (porta un cartellino con su scritto "muto", pur non essendolo, ma per risparmiare tempo e spiegazioni ai clienti curiosi) che nella vita privata.
Non che sia solo al mondo e non abbia amici.
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Ha una bella ed affettuosa famiglia alle spalle, in particolare ha un padre molto premuroso, comprensivo, accondiscendente (troppo per Germain, da risultargli irritante), che non si arrabbia mai, che sorride a tutti e sempre, positivo e buono oltre ogni dire.
Insomma, tutto il contrario del figlio, che invece si irrita più facilmente e non si tira indietro quando si tratta di rispondere per le rime (con le azioni.. perchè con le parole ci metterebbe troppo tempo) a chi fa il prepotente!
E poi c'è il simpatico capo di Germain, Renaud, che cerca in tutti i modi di appioppargli una fidanzata.
Ma il nostro amico ha già mente e cuore impegnati: è innamorato da tempo della sua logopedista, la bella e ritardataria Clotilde; lei forse non è bravissima nel proprio mestiere (visto che il paziente progressi non ne fa) ma a Germain non importa: lui alle sedute ci va volentieri per il gusto di stare con lei, sperando che un giorno riuscirà a formare una frase di senso compiuto ed invitarla a cena o a bere qualcosa.
Ce la farà mai?

Intanto, per avere qualcosa da fare e risollevarsi il morale, il ragazzo si è scelto un "passatempo" singolare: dare fastidio alle persone in metropolitana.

Urtare qualcuno, mettere lo sgambetto, provocare...: Germain sceglie il bersaglio giusto e su di lui applica quest'azione "disturbante", e in questo modo riesce a sfogare frustrazioni, solitudine, e soprattutto a ergersi a "giudice" e a punire quanti si comportano ingiustamente.

Eh sì, perchè il criterio col quale Germain sceglie le proprie vittime, cui dare fastidio, è quello dell'applicazione della giustizia; in che senso?

Germain capisce chi è la sua vittima dai comportamenti della stessa, o anche da solo un gesto, un'occhiata..., qualsiasi cosa gli faccia capire che quella persona è un maleducato, un insensibile ecc.... ad esempio, un giovane che non ha ceduto il posto a una vecchietta, un uomo che cerca di palpeggiare una povera ragazza indifesa, una ragazza un po' snob che ascolta una brutta musica..., cose così.

E in questo modo Germain si sente bene, si sente quasi onnipotente, quasi come se potesse decidere della vita delle persone solo osservandole per qualche minuto, in un metrò come tanti, in una sera qualsiasi, mentre esse sono ignare di ciò che le spetta e si comportano con indifferenza e senza riflettere.
Germain sente di essere qualcuno lì, tra quegli sconosciuti, di avere un potere che, durante il giorno, a lavoro e con le poche persone che frequenta, non può manifestare, consapevole delle proprie debolezze, della timidezza, della balbuzie.

La metro è un po' la sua casa, lui la conosce così bene che solo lì si sente al sicuro, protetto, forte, invincibile.

E qual è la sua sorpresa quando scopre che ci sono altre persone come lui che amano fare questi "scherzi" agli ignari passeggeri e lo fanno addirittura in modo "professionale", avendo cioè un piano ben architettato!
Claire, Marc e Vianney: una giovane ragazza e due uomini che pianificano "azioni" in metropolitana, importunando chiunque - dalla donna giovane e carina alla zitella di mezz'età, dall'anziano al giovanotto - e senza adottare lo stesso criterio "giustizialista" di Germain.
Loro lo fanno, infatti, per il puro gusto di creare scompiglio e dar fastidio senza farsi scoprire, senza prendersela necessariamente con il "cattivo di turno".

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Per quanto all'inizio sia un po' perplesso, l'eccitazione di far parte di una vera e propria band e di agire al limite tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, tra lo stare attenti e l'essere scoperti dalla sicurezza o dagli stessi passeggeri importunati, è davvero troppa e Germain non può non assecondarla.
Soprattutto perchè da quando ha conosciuto Claire e organizza le azioni con lei e i suoi amici, pare aver risolto il suo più grande problema...
Non solo..., ma l'autostima gli è cresciuta e forse... forse riesce a farsi avanti con Clotilde?


La vita di Germain sembra aver assunto una piega più eccitante, serena, soddisfatta... Non potrebbe chiedere altro per essere felice.

Ma a volte accadono cose non previste e il male si insinua lì dove non c'era alcuna intenzione di commetterlo...
Questo può succedere quando ci si infila in rapporti umani più complessi di quanto si pensava all'inizio, che si era deciso dovessero essere governati da certe regole.
E basta una regola violata, un passo oltre quella linea sottile che divide bene/male, lecito/illecito... per non capirci più niente e trovarsi nei guai..., in serissimi guai.

Germain è un bravo ragazzo ma questo non gli impedirà di trovarsi nei pasticci, che aumenteranno a motivo della sua natura leale e corretta..., di chi sa di essere nei guai e non ha alcuna intenzione di uscirne mettendo in mezzo gli amici e le persone cui tiene.

A volte, la vita ci scuote e quell'imprevista esperienza forte e ingiusta forse può servire a risvegliarci per farci apprezzare quelle piccole cose, quegli atteggiamenti, quelle persone... che finora avevamo un po' "snobbato", e magari potrà rivelarsi per noi l'occasione giusta per crescere e liberarci di certe abitudini, di certi vizietti di cui non c'è molto da andar fieri, imparando a controllare noi stessi e a trovare la felicità in qualcosa di più vicino a noi, di più vero e di più semplice.

Ironico, divertente, tenero, dall'atmosfera a volte quasi surreale eppure tanto "urbana", in una Parigi caotica, frettolosa eppure affascinante, con uno stile delicato e un protagonista che fa simpatia e tenerezza insieme - con la sua intelligenza e la sua arguzia miste ad un modo di vedere e agire semplice, ingenuo, spontaneo, quasi da bambino -, "Io, te e le vite degli altri" è un romanzo breve ma piacevole, drammatico pur essendo divertente, che attraverso il suo particolare protagonista ci mostra come ognuno possa considerasi, a buon diritto, normale a modo suo ed essere comunque amato e apprezzato per ciò che è, difetti compresi.

Ve lo consiglio, è una bella lettura.

Pretty titles


Ed ecco i titoli di questo lunedì!!

Vi piacciono? ^_-


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di Maria Duffy (25 set. 2014)

di Cristina Chiabotto 

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di Patrizia Emilitri (7 ott. 2014)

di Renzo Samaritani ecc... (Sett. 2014)

domenica 14 settembre 2014

Frammenti da "Il corpo" (Stephen King)



Un altro pezzetto di "Il corpo", da cui è stato tratto il bel film di Rob Reiner con River Phoenix, "Stand by me".

"Si allontanò, sempre ridendo, muovendosi con agilità e con grazia (...)
Come se non avesse il minimo pensiero al mondo, come se se ne stesse
andando in un gran bel posto invece che solo a casa, in una casa 
(una baracca, sarebbe più vicino alla verità) 
di tre stanze senza servizi e con le finestre rotte coperte di plastica 
e un fratello che probabilmente lo stava aspettando nel cortile davanti. 
Anche se avessi saputo la cosa giusta da dire, probabilmente non avrei potuto dirla. 
I discorsi distruggono le funzioni dell'amore
credo — è un bel casino per uno scrittore dire una cosa del
genere, penso, ma sono sicuro che è così.
(...) La parola è danno. (...) 
L'amore ha i denti; i denti mordono; i morsi non guariscono mai. 
Nessuna parola, nessuna combinazione di parole, 
può chiudere quelle ferite d'amore. 
È tutto il contrario, questo è il bello. Se quelle
ferite si asciugano, le parole muoiono con loro. Credetemi pure. 
Io mi sono fatto una vita con le parole, e so che è così."







Frammenti da "Il corpo" (S. King)



Un passaggio tratto dal racconto di King IL CORPO (in "Stagioni diverse").

Stavo per alzarmi quando guardai verso destra e vidi una daina, sul letto dellaferrovia a meno di dieci metri da me.Il cuore mi saltò in gola, così in alto che avrei potuto mettermi una mano inbocca e toccarlo. Sentii lo stomaco e i genitali riempirsi di un'eccitazionerovente. Non mi mossi. Non avrei potuto nemmeno volendo. I suoi occhi nonerano marroni, ma di un nero profondo, polveroso — come il velluto che sivede sul fondo delle vetrine dei gioiellieri. Le piccole orecchie erano di unapelle vellutata. Mi guardava con tranquillità, la testa leggermente inclinata inquella che mi parve un'espressione di curiosità, a vedere un ragazzo con icapelli arruffati per il sonno, con i jeans con i risvolti e una camicia beige conle toppe ai gomiti e il colletto rialzato secondo la moda del giorno. Quelloche vedevo io era una sorta di dono, un dono offerto con una disinvoltura chemi spaventava.Ci guardammo a lungo... credo che fosse a lungo. Poi si girò e si allontanòdall'altra parte della ferrovia, con la corta coda che scattava svogliata.(...)Stavo proprio per dire della daina; ma poi finii per non farne niente. È unacosa che mi tenni per me. Finora, fino a oggi, non ne avevo mai parlato oscritto. E devo dirvi che scritto sembra una cosa di poco conto, quasiinsignificante. Ma per me fu la cosa più bella della spedizione, la parte piùpulita, e fu un momento a cui mi sono trovato a ritornare, quasiinevitabilmente, ogni volta che mi sono trovato in difficoltà nella mia vita —(...) Sempre avrei trovato che i miei pensieri tornavano aquella mattina, al morbido pelo delle sue orecchie, al lampeggiare biancodella coda. Ma a ottocento milioni di cinesi rossi non gliene frega proprioniente, giusto? Le cose più importanti sono le più difficili da dire, perché le parole le rimpiccioliscono. È difficile far in modo che un estraneo proviinteresse per le cose belle della tua vita.

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Gioco domenicale: ICE CREME BOOK TAG



La domenica è spesso.... giorno di tag/meme librosi!!!
Questo che vi propongo l'ho visto su "Pagine magiche" di Aenor Lullaby e ve lo propongo!
E' molto estivo (gelatoso!!) e tecnicamente non fuori stagione, visto che l'autunno non è ufficialmente ancora arrivato (anche se le temperature fanno su e giù).
Se vi piace, partecipate anche voi lasciandomi le vostre risposte!!!

ICE CREME BOOK TAG


Pistacchio: un libro con una cover verde

Non l'ho ancora letto..! :)
ma è il seguito di "Le streghe di East end" e spero di
leggerlo prsto

Nocciola: una serie molto lunga che vorresti leggere quest'estate ma che probabilmente non farai e perché

La serie della Gabaldon (La straniera)
ne sento parlare bene....
la inizierò mai?


Fragola: il libro con la storia d'amore più dolce

Il confine di un attimo
Andrew a Camryn mi hanno
commossa moltissimo!

Vaniglia: il tuo classico preferito
non avrò mai dubbi sulla risposta
a questa domanda

Menta: un libro per bambini che ti piace

W Tommy ed Huck!
Forever *_*

Fiordilatte: un libro molto lungo che hai letto velocemente

Come una rosa d'inverno
il seguito di
"I giorni del tè e delle rose"
(888 pp)
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