E' il momento della recensione di un libro per il quale ringrazio l'Autrice, Simona Colombo, che me ne ha inviato una copia.
LEGIONE RIVER
di Simona Colombo
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Diventare un legionario può essere un privilegio o una condanna. Questa è la storia di River che a diciotto anni scopre la Legione Segreta quasi per errore. È la storia dei suoi amici e delle sue avventure. È la storia della sua missione più importante e pericolosa.
1883 - Cinque membri della Legione Segreta sono in missione nella leggendaria città di Kenorah, sperduta nel deserto australiano. Scompaiono insieme all'intero altopiano su cui è costruita.
1993 - Africa centrale. Il diciottenne River Peacock resta, suo malgrado, coinvolto in un esperimento sui viaggi nel tempo. Suo padre, legionario a capo del progetto, è costretto a rivelargli l'esistenza della millenaria organizzazione e portarlo con sé.
2013 - River ha lasciato la Legione Segreta da dodici anni e vive con la figlia Maya in una casa di pietra. Un giorno riceve la visita di un legionario che lo informa del ritrovamento del diario di Garrard, uno degli uomini scomparsi durante la spedizione a Kenorah. River scopre, così, che il suo nome compare su quelle pagine scritte centotrenta anni prima.
Al centro dei romanzi di questa saga - comprendente 5 libri, di cui tre sono già stati pubblicati - c'è la Legione Segreta. Di che si tratta?
"La Legione Segreta non era un'organizzazione militare, nè era controllata da alcun governo, il suo scopo era proteggere e studiare il mondo senza che il mondo lo sapesse".
Circa la sua origine, pare che a fondarla siano stati "personaggi molto potenti che custodivano un patrimonio di conoscenze che andava ogni immaginazione e cresceva ogni giorno grazie alle missioni affidate ai legionari nel corso dei secoli per risolvere misteri, sventare minacce sperimentare nuove vie verso il progresso. (...). Tutto questo senza interferire con il naturale corso degli eventi perchè l'umanità doveva evolversi secondo la propria strada (...) il pianeta andava difeso anche dagli uomini stessi."
Il protagonista di questo primo romanzo è un giovane uomo, River Peacock, con un passato da legionario alle spalle, ma che da un po' di anni ha deciso di vivere tranquillamente con la propria donna, Aurora (ex legionaria anche lei), e la loro figlioletta 12enne, Maya, al di fuori dell'organizzazione.
La storia narrata è collocata in tre diversi piani temporali: il primo è ambientato nel 2013 (il presente), in cui c'è River che sta tentando di condurre la sua vita poco spericolata, pur provando in cuore nostalgia per quel brivido di eccitazione che gli dava andare in missione come Pirata (legionari col compito di evacuare zone pericolose) e in quanto eccellente pilota.
Il secondo piano temporale è il 1883, la cui narrazione dei fatti sarà più breve ma molto importante per lo svolgersi degli eventi futuri: in quell'anno, cinque legionari avevano avuto il compito di seguire le tracce di una tribù molto antica, ai margini del deserto australiano; la loro missione non andò a finir bene perchè accadde qualcosa di molto grave, vale a dire la scoperta delle "porte dell'inferno" che vanno assolutamente tenute chiuse, pena un disastro di immani dimensioni per l'umanità intera.
I cinque uomini non faranno mai più ritorno a casa ma ai posteri giungerà il diario della spedizione, che rivela come River sia suo malgrado coinvolto.
Quest'ultimo, cresciuto in Africa, in piena libertà e maturando un forte spirito avventuroso, si ritrova a far parte della Legione quasi per caso, a partire dal 1993 (terzo livello temporale).
Un'avventura imprevista ed incredibile farà sì che la sua esistenza si incroci con quella dei 5 leggendari legionari, e questo avrà notevoli effetti sull'esistenza tanto di River quanto di chi gli è vicino.
La narrazione è quindi costituita da mini-capitoli che ci fanno conoscere il presente di River e il suo passato di coraggioso legionario, comprendente le sue avventure pericolose ma entusiasmanti con i cari amici e colleghi, Tim e Taylor.
Ed è in seno alla Legione che conosce Aurora; i due si innamorano e lavorano insieme fino a quando un evento particolare li convince a lasciare le missioni.
Per sempre? Beh, l'intenzione è quella ma River ed Aurora lo sanno bene: un legionario è tale per sempre e prima o poi il desiderio di rientrare in missione e mettersi in gioco si fa sentire.
Quando poi è l'urgenza di salvare qualcuno a chiedertelo, c'è poco da starci a pensare.
I legionari si caratterizzano per determinate capacità ed abilità specifiche e in tanti casi sovrumane (comunicare con l'aldilà, saper combattere contro creature mostruose...), ma soprattutto per qualità morali: coraggio, spirito di sacrificio, lealtà, esercizio della propria libertà nel rispetto delle regole di quella che è, alla fin fine, una grande famiglia, aiuto reciproco, altruismo.
River è tutto questo e, benchè abbia un bel caratterino, quanti lo conoscono sanno che egli è disposto a dare tutto se stesso per le persone che ama e pur di portare a termine una missione.
E un tipo come lui non può che essere la persona giusta per compiti importanti, dai quali possono dipendere le sorti dell'umanità.
La fedeltà a certi princìpi richiederà a River e compagni sacrifici molto grandi.
Avranno la possibilità di tirarsi indietro o saranno costretti ad affrontare anche l'inimmaginabile?
Legione River è un romanzo che racchiude in sè fantasy e tanta avventura, amore e amicizia, e attraverso i viaggi dei personaggi ci mostra non solo l'affascinante e indomabile forza della Natura con i suoi fenomeni spesso ingestibili e devastanti, ma anche la triste realtà dell'uomo nel corso del tempo, il suo egoismo, la sua stoltezza e la folle mania di iniziare guerre e genocidi, anch'essi dalle conseguenze catastrofiche.
E se il male presente nell'animo umano non dovesse bastare, c'è anche il Male "sovrannaturale", quello che viene dagli Inferi e che è pronto ad uscir fuori al primo spiraglio, creando danni anche in soli 39 minuti.
Il romanzo è strutturato in modo complesso, articolato ma estremamente ordinato e chiaro; il ritmo narrativo è molto vivace, le vicende sono avventurose e non ci sono mai "tempi morti"; vi è una equilibrata distribuzione di descrizioni di fatti e luoghi e la presenza di molti dialoghi, che rendono il tono della narrazione sempre sostenuto, accattivante, anche grazie a personaggi ben delineati nei loro caratteri, degli eroi non privi di insicurezze e paure.
Il linguaggio è accurato e preciso, nulla è lasciato nel vago, l'Autrice immerge il lettore nel proprio misterioso mondo mescolando sapientemente finzione e realtà e la lettura scorre in modo molto fluido, giungendo ad un finale carico di pathos e tensione (dal, sempre affascinante, sapore apocalittico) e inevitabilmente aperto a successive avventure.
Non posso che consigliarvene la lettura, soprattutto considerando che i successivi due volumi ci sono già.
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