martedì 3 novembre 2015

Recensione film: QUELLA COSA CHIAMATA AMORE di Peter Bogdanovich



In questo week end ho visto un paio di film che avevo voglia già da un po' di vedere  ^^

Il primo di cui vi parlo non è recente ma ha nel suo cast un attore da me molto amato: River Phoenix.

QUELLA COSA CHIAMATA AMORE

(Regia: Peter Bogdanovich)

    Prima data di uscita: 
    16 luglio 1993 (Stati Uniti)
    Regista: Peter Bogdanovich
Miranda Presley (Samantha Mathis) è una ragazza che lascia N.Y. per recarsi a Nashville e provare a sfondare come cantautrice. 
Il giorno della audizioni nel bar di una certa Lucy – al The Bluebird Cafè – arriva tardi e incontra un ragazzo, che è lì per lo stesso motivo, James Write (River Phoenix). Avendo fatto entrambi tardi, i due non solo litigano ma sono costretti a rimandare l’audizione alla settimana prossima.

Ma se per James le cose sembrano mettersi bene perchè le sue canzoni piacciono immediatamente, per Miranda ci sono le prime delusioni.

Intanto conosce Linda Lue (Sandra Bullock) e Kyle (Dermot Mulroney), che sono già amici di James e con i quali anche Miranda fa amicizia; tra i quattro nasce un bel legame, e Miranda si sente sempre più attratta dall’irresistibile James, un tipo sicuro di sé, talentuoso, simpatico, ma anche sfuggente e sentimentalmente poco affidabile.

A sua volta, Kyle è attratto da Miranda ma suo malgrado dovrà fare un passo indietro nel vedere il feeling che c’è tra lei e il suo amico James.
Due amici che si contendono una biondina? Eh, è un classico e i due ragazzi lo sanno.
Ma lei farà la scelta giusta?

Ad unire tutti loro c’è il sogno di scrivere e cantare la canzone giusta, quella che si fa ricordare, che lascia a bocca aperta gli spettatori perchè capace di suscitare in loro emozioni intense.

E mentre James sembra scrivere dei successi uno dietro l’altro, Miranda continua a sentirsi dire no; cosa manca alle sue canzoni perchè siano emozionanti?

.
La ragazza forse deve imparare a scrivere col cuore, per se stessa prima che per piacere agli altri, deve esprimere quello che è dentro di lei, e a volte proprio le esperienze dolorose sono quelle che ispirano di più…

E cosa ne sarà dell’amore con e per l’irrequieto James? La sua apparente superficialità nasconde una grande insicurezza, che – unita alla voglia di far successo come musicista – potrebbe costargli l’opportunità di vivere un grande amore.

Un film "musicale" sul filo di un romanticismo tenero, vissuto sull’onda delle passioni e dei sogni giovanili, dove forse la vera e indiscussa protagonista è la musica, e il sogno di far di essa il centro della propria vita.

Le canzoni cantate da River e Samantha sono molto belle, un country irresistibile, nostalgico, di quello che ascolti nelle cuffie mentre sei solo davanti a un tramonto, o mentre sei tra le braccia di chi ami; le colonne sonore sono altrettanto belle, romantiche e un po’ malinconiche.

Sandra Bullock esuberante, Samantha Mathis carinissima e determinata, River sempre bello e dall’aria inquieta, pieno tanto di talento quanto di irrequietudine, che arriva e affascina per la sua voce, la sua gestualità e i suoi sguardi che bucano lo schermo, quel modo di fare sì sfuggente ma anche fragile e tenero, proprio di un ragazzo di 23 anni che aveva ancora tanto da dare al mondo del cinema, che ci ha lasciati davvero troppo presto e che pure, dopo un ventennio dalla sua morte, si fa ancora ricordare e amare.


Consigliato a chi ha voglia di un film romantico e fresco, con bella musica e in perfetto stile Anni Novanta.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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