lunedì 7 dicembre 2015

Dietro le pagine di "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery



Come anticipato nel post di ieri, dal 21 gennaio in libreria potremo trovare "Vita degli Elfi", il nuovo romanzo di Muriel Barbery, che arriva nove anni dopo il bestseller "L'eleganza del riccio".
Ed è di questo romanzo di cui vogliamo sbirciare il "dietro le pagine".

Vorrei poter condividere con voi la recensione, visto che l'ho letto, ma la lettura di questo libro risale a diverso tempo fa e non sarei in grado di parlarvene come vorrei.
Ricordo però che, benchè trovai la scrittura di Barbery accattivante - forse proprio a motivo delle sequenze filosofiche presenti e delle diverse citazioni meritevoli di attenzione -, la storia e il suo finale mi lasciarono un che di "amaro in bocca".
Magari un giorno lo rileggerò ^_^

Se voi l'avete letto, lasciatemi pure un parere, se vi va!

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Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".

Alla domanda sul perchè abbia deciso di impostare il  libro partendo da un un indirizzo realmente esistente di Parigi, rue de Grenelle per la precisione, dove c'è un negozio di Prada, l'autrice risponde che l'ha fatto perché in quella strada si trova in uno dei quartieri più chic. Solo dopo che il libro fu pubblicato, vi ha fatto un salto e ha scoperto che c'era la boutique. L'edificio descritto nel libro, tuttavia, è pura invenzione, e anche la strada non ha alcuna connotazione e non è molto importante ai fini della storia.

Come è nata l'idea di questi personaggi? 
Renée, il concierge, era un personaggio secondario nel primo romanzo,  "Gourmet Rhapsody", e rileggendolo dopo diversi anni ha ricordato qualcosa dettole dall'editore. 
Nel manoscritto originale, Renée appariva come una donna estremamente rozza, stereotipata e su di lei l'editore disse: "Sei un romanziere, tutto è possibile; la vostra concierge potrebbe esprimersi altrettanto bene come la duchessa di Guermantes ".
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Ed. E/O
326 pp
2006
Ricordando queste parole, improvvisamente ha avuto voglia di tentare di dar voce ad un portiere colto ed erudito. Sono così nate le prime pagine del "Riccio".

Per quanto riguarda Paloma, è venuta fuori un po' più tardi e piuttosto per caso durante la riscrittura ed è stato il marito di Muriel (nonchè suo primo lettore) a consigliarle di dar voce anche a lei.

Le prime 200 pagine del libro inizialmente erano state affidate  solo a Renèe ma poi ha pensato di inserire anche Paloma e solo quando è giunta a pochi capitoli dalla fine ha cominciato a scrivere entrambi i personaggi contemporaneamente. 

L'interesse delle due donne donne per il Giappone prende spunto da quello personale nutrito da Muriel stessa e dal marito.
 "Interesse" è di gran lunga una parola troppo debole: sono stati a lungo amanti della cultura giapponese e quando si sono trasferiti a Kyoto, una città di cui sono perdutamente innamorati, i loro sentimenti per questo paese sono stati confermati. Il fascino è iniziato per lo più come un fatto estetico, ed è rimasto tale: sono affascinati dalla capacità dei giapponesi di creare bellezza pura, raffinata; il genere di cose che si vedono nella lenta e dolce sontuosità dei film di Ozu, nello splendore dei giardini giapponesi.
Ma quello che amano ancora del Giappone, senza negare il suo volto cupo e terribile, è il suo repertorio di comportamenti: la sottile cortesia, il senso di sicurezza che deriva dalla solidarietà sociale, una specie di candore che la Barbery spera possa resistere alle alle spirali infernali del mondo contemporaneo.



Informazioni tratte dagli articoli su:  https://www.bookbrowse.com  -  http://blog.timesunion.com/

domenica 6 dicembre 2015

In arrivo a gennaio: "Vita degli Elfi" (Barbery) e "I frutti del vento" (Chevalier)



Ancora delle interessanti anteprime di due autrici molto apprezzate!

Di entrambe ho letto un solo libro e devo dire che sono entrata in maggiore sintonia con lo stile, la storia e le ambientazioni della Chevalier: insomma, La ragazza con l'orecchino di perla mi prese di più che L'eleganza del riccio, però la trama della Barbery in questo suo nuovo romanzo è moltoaccattivante!
Voi che ne pensate?


  • Dall’autrice del bestseller mondiale La ragazza con l’orecchino di perla un romanzo appassionante, duro e commovente su una famiglia di agricoltori alle prese con le avversità della vita. Con il suo solito, enorme talento nel raccontare storie complesse con estrema semplicità e delicatezza, Tracy Chevalier si mette sulle orme di coloro che costruirono l’America con il sudore della fronte, senza mai smettere di credere nell’amore e in un futuro migliore.
  • Il commovente e sentitissimo omaggio al potere della natura e dell’arte di una delle autrici più amate al mondo. Nove anni dopo la pubblicazione del bestseller mondiale L’eleganza del riccio, Muriel Barbery ci sorprende ancora.

VITA DEGLI ELFI
di Muriel Barbery


Ed. E/O
trad. A. Bracci Testasecca
224 pp
18 euro
uscita:
21 GENNAIO 2016
Trama

Un romanzo molto diverso, lirico, sulla ricerca di ciò che è in grado di incantare in un mondo che sembra aver dimenticato l’esistenza stessa dell’incanto. 
Ricco di personaggi indimenticabili, Vita degli elfi è una meditazione poetica sull’arte, la natura, i sogni e il ruolo dell’immaginazione. 
Maria vive in uno sperduto villaggio in Borgogna, dove scopre di avere il dono di saper comunicare con la natura. 
Centinaia di chilometri più lontano, in Italia, Clara scopre di possedere uno sbalorditivo genio musicale e viene spedita dalla campagna a Roma per sviluppare queste sue portentose abilità. 

Vita degli elfi racconta la storia di due ragazzine in contatto con mondi magici e forze maligne grazie ai loro straordinari talenti. 
Se, a dispetto di tutti gli ostacoli, riusciranno a unire i loro destini, questo incontro potrebbe cambiare il corso della storia.

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L'autrice.
Muriel Barbery è autrice di Estasi culinarie, tradotto in 19 lingue, e L’eleganza del riccio, un bestseller internazionale tradotto in 39 lingue, due milioni di copie vendute solo in Italia. Entrambi i romanzi sono pubblicati dalle Edizioni E/O.






I FRUTTI DEL VENTO
di Tracy Chevalier


Ed. Neri Pozza
320 pp
17 euro
uscita:
28 GENNAIO 2016
Una natura selvaggia, la lotta contro le avversità e l’ingegno delle donne e degli uomini che hanno fatto la storia dell’America nel nuovo grande romanzo di Tracy Chevalier. 

Trama

A fine Ottocento, nella tenuta agricola di famiglia in Connecticut, James e Sadie non se la passano bene
Le mele dolci da vendere al mercato e quelle asprigne da cui ricavare il sidro sono molte, ma mai abbastanza per sfamare tutti i loro dieci figli, e i figli dei fratelli e dei cugini. 
Seppure a malincuore, perciò, James e Sadie decidono di accettare la proposta del governo, che promette terre in abbondanza a chiunque sia disposto ad andare a coltivarle all’Ovest, e si trasferiscono a Blackmore, in Ohio. 
Come tanti altri «settlers» (così venivano chiamati gli agricoltori migratori), la coppia confida in una vita più dignitosa, ma ad aspettarli trova nuove difficoltà: campi sterminati, un lavoro frustrante e solitario, e una misteriosa febbre gialla che ogni estate si porta via qualche figlio. 
Quando ormai Sadie si è trasformata in una donna irascibile e dipendente dal sidro, James non sa più che fare e la famiglia si sfascia. Il figlio Robert gira il mondo e, dopo mille peregrinazioni, finisce in California, dove conosce un uomo che esporta sequoie in Inghilterra e una donna di nome Molly.
In Ohio, la sorella Martha, stufa di essere vessata dai vicini e da tutti gli uomini che ha incontrato nell’arco della propria vita, scopre di essere incinta e lascia casa alla ricerca del fratello. 
Si ritroveranno tutti in California, in quello che un giorno diventerà il celebre «Sequoia National Park». 
Per Rob, tuttavia, il viaggio non è finito: porterà cinquanta piantine di sequoia in Inghilterra e cercherà fortuna nel vecchio continente. 

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L'autrice.
Tracy Chevalier è nata a Washington. Nel 1984 si è trasferita in Inghilterra, dove ha lavorato a lungo come editor. Il suo primo romanzo è La Vergine azzurra (Neri Pozza, 2005). Con La ragazza con l'orecchino di perla (Neri Pozza, 2000) ha ottenuto, nei numerosi paesi in cui il libro è apparso, un grandissimo successo di pubblico e di critica. Bestseller internazionali sono stati anche i suoi romanzi successivi: Quando cadono gli angeli (Neri Pozza, 2002), La dama e l'unicorno (Neri Pozza, 2003) e L'innocenza (Neri Pozza 2007).

Partecipa ai due contest legati agli ultimi libri di Camilleri e Carrisi



Cari amici e lettori, buongiorno e buona domenica!
Stamattina volevo presentarvi tre belle iniziative legate a tre libri che forse avrete voglia di leggere.

Andrea Vitali torna con un meraviglioso racconto inedito natalizio: Il sapore del Natale, al prezzo di 1,99 euro in formato digitale su IBS, Amazon e sugli altri negozi online. 
Acquistatelo, anche perché i proventi saranno devoluti in beneficenza alla Comunità Riabilitativa Alta Assistenza di Piario.


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Legata al maestro Camilleri, c'è una bella iniziativa;  Il Fatto Quotidiano prende spunto dal nuovo, splendido libro di Andrea Camilleri, Certi Momenti, per chiedere ai lettori: 
Qual è il vostro momento più bello? 
Chi o che cosa vi ha cambiato davvero la vita? 



Se siete interessati, andate sul sito del giornale: QUI e leggete le istruzioni per sapere come e dove partecipare al contest.
Le storie saranno pubblicate sul sito e sul canale Storify.


Passiamo ad altro genere con Donato Carrisi e il suo ultimo thriller, La ragazza nella nebbia, al quale è legato un contest fotografico (#LaRagazzaNellaNebbia). 

Fino all'8 dicembre avete tempo per catturare e fotografare il mistero che ci circonda; dovrete scattare, infatti, una foto a qualsiasi cosa evochi in voi l’idea di mistero.
Per partecipare visitate il sito di  Instagramersitalia.

sabato 5 dicembre 2015

New York Times: nella Top Ten dei migliori libri 2015 c'è Elena Ferrante



Recentemente il New York Times ha espresso la propria modesta opinione su quali siano stati i 10 migliori libri (letti dalla redazione, evidentemente, perchè non si tratta di pubblicazioni necessariamente risalenti a quest'anno) del 2015.

Vi farà piacere, da italiani, leggere che tra essi c'è un made in Italy ^_^

Fatta eccezione per i primi due, gli altri mi sono completamente sconosciuti...

Vi propongo la carrellata della TopTen cominciando proprio da questo libro di casa nostra:


STORIA DELLA BAMBINA PERDUTA (E. Ferrante)
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E' il quarto e ultimo volume dell’Amica geniale, la saga italiana che ha avuto più successo in questi anni, confermando l’autrice, già conosciuta per i precedenti romanzi, come una delle massime scrittrici al mondo.

Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e “rinascite”. Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l’altro allo scontro con i potenti fratelli Solara).



Ed. Einaudi
LA PORTA (M. Szabò)   

Tra al narratrice e Emerenc Szeredás, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche, c'è un rapporto conflittuale. La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell'alone di mistero che ne circonda l'esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare.
Ma imparerà che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre coerenti dell'anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti piú drammatici del Novecento.





A Manual for Cleaning Women: Selected Stories (L. Berlin)

Con grinta, umorismo e un pizzico di malinconia, Berlino racconta di piccoli miracoli della quotidianità, scoprendo momenti di grazia nelle lavanderie, nelle case a metà strada del sud-ovest americano, nelle case di famiglie abbienti, tra operatori di centralino e madri in difficoltà, autostoppisti e cattivi
cristiani.




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OUTLINE (R. Cusk)

Romanzo non convenzionale e letale intelligente, Outline è una serie di conversazioni a senso unico. 
La narratrice - una donna divorziata che fa un viaggio in Grecia - intrattiene conversazioni con le persone che incontra, ascoltando le loro storie d'amore e di tragedie familiari, i matrimoni e i divorzi. 






THE SELLOUT (P. Beatty) 
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E' un romanzo satirico e molto provocatorio.Nato nel "ghetto agrario" di Dickens - nella periferia meridionale di Los Angeles - il narratore di The Sellout si rassegna al destino che l'ha fatto nascere nella classe medio-bassa dei californiani e cerca di ripristinare la schiavitù e la segregazione razziale nelle scuole, il che lo porterà dinanzi alla Corte Suprema.








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Between the World and Me (Ta-Nehisi Coates)

Ta-Nehisi Coates offre un nuova potente quadro di riferimento per la comprensione della storia della nazione  americana e della crisi in corso. Gli americani hanno costruito un impero sul concetto di "razza", una menzogna che danneggia la nazione e che ricade più pesantemente sui corpi delle donne nere e sui corpi degli uomini sfruttati attraverso la schiavitù e la segregazione. Che cosa si prova ad abitare un corpo nero e trovare un modo per vivere in esso? Questo libro - scritto sotto forma di una lettera da un padre al figlio - llumina chiaramente il passato, il nostro presente e offre una visione per una via d'uscita.


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Empire of Cotton: A Global History (S. Beckert)

L'impero del cotone è stato, fin dall'inizio, il fulcro della costante lotta globale tra schiavi e proprietari di piantagioni, tra mercanti e uomini di stato, tra lavoratori e proprietari della fabbrica.
Sven Beckert espone in modo chiaro quanto questi rapporti di potere abbiano inaugurato nel mondo il capitalismo moderno, insieme alla diversità di ricchezza e alle diseguaglianze inquietanti che sono presenti ancora oggi.
Un libro che intreccia brillantemente insieme la storia del cotone  con il presente mondo globale.

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H Is for Hawk (H. McDonadl)

Quando il padre di Helen Macdonald morì improvvisamente, lei ne fu devastata. Affascinata da falchi fin dall'infanzia, Helen non ha mai pensato di allevare uno dei predatori più feroci, l'astore. Convinta che l'astore abbia un temperamento fiero come il suo, per far fronte al suo dolore, decide di adottare Mabel...


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The Invention of Nature: Alexander von Humboldt’s New World (A. Wulf)

L'acclamato scrittore rivela la vita dimenticata di Alexander von Humboldt, naturalista tedesco visionario, le cui idee hanno cambiato il nostro modo di vedere il mondo e l'ambiente.





One of Us: The Story of Anders Breivik and the Massacre in Norway (A. Seierstad)


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Il 22 luglio 2011, Anders Behring Breivik ha fatto esplodere una bomba davanti all'ufficio del primo ministro norvegese nel centro di Oslo, uccidendo otto persone. E' poi passato a un campo giovani sull'isola boscosa di Utøya, dove ha ucciso sessantanove persone, la maggior parte dei quali adolescenti. In questo libro, Seierstad racconta la storia di questa terribile giornata.
Come ha fatto Breivik, un bambino intelligente, cresciuto in un quartiere benestante a Oslo, a diventare terrorista? E come ha fatto un paese notoriamente pacifico e prospero ad affrontare il massacro di tanti suoi giovani?

Anteprima Nativi Digitali Edizioni: IL DEMONE DI FUOCO di Gianluca Malato



Continuano le avventure di Baltak, il mercenario già noto a chi ha letto "Il cuore di Quetzal" e "La maschera d'oro"; in questo nuovo capitolo  i ruoli sono invertiti e non è Baltak a dar la caccia a qualcuno!
Tuttavia, la vera minaccia che lo attende si rivelerà un'altra, collegata al suo nemico più terribile, il malvagio Loki.

IL DEMONE DI FUOCO
di Gianluca Malato


Editore: Nativi Digitali Edizioni
Data di uscita: 9 dicembre 2015
Genere: Sword and Sorcery, Fantasy
Collana: Fantasy
Prezzo: 0.99€
Formato: ebook (epub, mobi, pdf)
Lunghezza: 35 pagine (circa)
Link per acquisto e altre info: QUI

Sinossi

Baltak, mercenario dal passato misterioso, è di nuovo nei guai: questa volta tre briganti gli stanno dando la caccia. 
Cercando di eludere il loro inseguimento, si troverà in una valle innevata, popolata da bizzarre creature. Ma, nel sottosuolo di quelle lande, il ghiaccio e la neve celano una minaccia fatta di fuoco e fiamme. 
Il sesto senso di Baltak gli suggerisce che in quel luogo si possa celare una traccia del malvagio Loki, il suo più terribile nemico. 
Qual è il senso di tutto ciò, e quali scontri e pericoli attendono il nostro guerriero solitario?

"Il demone di fuoco" è la nuova opera di Gianluca Malato, già autore degli Sword &Sorcery "Il Cuore di Quetzal" e "La Maschera d'Oro". Ancora una volta, il tenebroso Baltak vi accompagnerà in un mondo fatto di culti segreti, creature demoniache e scontri... all'ultima runa.


L'autore.
Gianluca Malato è nato a Erice nel 1986. Scrive per diletto sin dall’età di 16 anni, pubblicando romanzi brevi e racconti di genere fantastico in vari siti Internet specializzati.
Nel 2008 comincia a collaborare come redattore con il giornale online Fantascienza.com, per il quale scrive notizie sul mondo del cinema e articoli di divulgazione scientifica, inoltre ha collaborato con il portale Silenzio-In-Sala.com, con la rivista Fantasy Magazine e con il blog Ossblog.it.
Trasferitosi a Roma, si laurea in Fisica Teorica con indirizzo Meccanica Statistica dei Sistemi Complessi presso l’Università “La Sapienza”, trovando successivamente lavoro nel settore informatico.
Nel 2014 pubblica con la formula del self-publishing una seconda edizione del suo primo romanzo Il Golem. Nello stesso anno la rivista Fantasy Magazine pubblica il suo racconto di genere sword and sorcery Razziatori di tombe, ambientato nello stesso contesto fantasy del romanzo Il cuore di Quetzal, sempre del 2014 ed edito da Nativi Digitali Edizioni.
Nel 2015 pubblica il racconto sword and sorcery La Maschera d’Oro, breve spin-off de Il cuore di Quetzal. Il racconto rimane posizionato per due mesi consecutivi nella classifica dei 100 e-book gratuiti più scaricati da Amazon. Nello stesso anno pubblica a puntate il romanzo fantasy La Torre del Gigante, poi riproposto in forma cartacea.
Sempre nel 2015 si avvicina al genere Steampunk pubblicando con Dunwich Edizioni il romanzo breve Vapore Nero e i racconti Sulla rotta della Black Steam e Il sogno di Icarus. Ritorna quindi allo sword and sorcery e all’universo narrativo di Il Cuore di Quetzal con Il Demone di Fuoco, edito da Nativi Digitali Edizioni.

venerdì 4 dicembre 2015

Romanzi in uscita a gennaio (anteprima libri)



Qualche anteprima prevista per il nuovo anno.
Cosa vi attira e cosa no?


  • IL SEGRETO DI GAUDI' di Daniel Sànchez Pardos: sullo sfondo di una Barcellona magica e misteriosa, un potente affresco storico, un romanzo che mescola abilmente realtà e finzione travolgendo il lettore con una vicenda d’amicizia e d’amore, di mistero e pericolo difficile da dimenticare.
  • Dopo "Muori con me" Karen Sander torna  con "Ascolta o muori", il secondo romanzo incentrato sulla coppia investigativa formata dal commissario della Omicidi, Georg Stadler, e dalla psicologa criminale Liz Montario
  • L'Usignolo di Kristin Hannah racconta di due sorelle distanti per età, esperienze e ideali, ognuna alle prese con la propria battaglia per la sopravvivenza ma entrambe alla ricerca fiduciosa dell'amore e della libertà. Una storia toccante, dolorosa e coinvolgente che celebra la resilienza dell'animo umano e la straordinaria forza delle donne.


IL SEGRETO DI GAUDI'
di Daniel Sánchez Pardos


Ed. Corbaccio
trad. C. Marseguerra
18.60 euro
uscita:
14 GENNAIO 2016
Una città misteriosa: Barcellona
Un giovane visionario: Gaudí
Una cospirazione che nasconde un pericolo mortale 


Trama

Barcellona, ottobre 1874. Dopo diversi anni di esilio a Londra, Gabriel Camarasa è appena rientrato con la famiglia in una Spagna sconvolta dalle lotte dinastiche.
A Barcellona i Camarasa sono tornati per volontà del padre, proprietario di un giornale scandalistico, «Notizie illustrate».
Gabriel non va molto d’accordo con il padre, né apprezza la rivista che lui finanzia, se non fosse per la bella illustratrice che ci lavora, l’affascinante e sfuggente Fiona Begg, alla quale è legato da un complicato rapporto che ha radici nel periodo londinese.
Per un caso fortuito, Gabriel incontra uno studente del secondo anno di Architettura, un giovane tanto strano quanto brillante, Antoni Gaudí. Affascinato da lui e dall’aurea di mistero che sembra circondarlo, Gabriel non si accorge della strana situazione che si sta creando in casa sua, delle preoccupazioni sempre più grandi che sembrano gravare su suo padre, finché la situazione non precipita e il suo mondo non si capovolge.
E Gabriel si trova a dover rispondere a domande terribili…
Suo padre ha fatto davvero quello di cui è accusato? E soprattutto: chi è veramente Antoni Gaudí? Dove passa le sue notti quando di lui si perdono le tracce? Perché sembra conoscere così bene i bassifondi di Barcellona e frequenta individui così poco raccomandabili? Quale segreto conosce che potrebbe portare addirittura alla distruzione della celebre Cattedrale del Mare? Gabriel può veramente fidarsi di lui e della bellissima Fiona?


Recensione film: LA PRIMA LUCE di Vincenzo Marra



Ieri sera sono andata al cinema, dove il giovedì c'è la proiezione dei film della Rassegna d'Essai, ovvero Cinema d'Autore.

Il film in programmazione era questo:

LA PRIMA LUCE

2015
Regia: Vincenzo Marra
Cast: Riccardo Scamarcio, Daniela Ramirez, Gianni Pezzolla.


Marco Mauri è un giovane e cinico avvocato che vive a Bari con la sua compagna Martina, di origini latinoamericane (cilena), che si è trasferita in Italia dopo aver conosciuto lui, col quale ha avuto un figlio, Mateo di 7 anni.

Marco e Martina sono una coppia in crisi: lei mostra molta insofferenza e insoddisfazione, non solo verso il compagno ma in generale nei confronti della propria vita in Italia, un Paese ormai eternamente in crisi dove lei non vede alcun futuro, né per sé né per il proprio figlio.
Lui sembra chiudersi nel suo lavoro e nei suoi egoismi di chi sa che oggi come oggi si deve solo cercare di sopravvivere come meglio è possibile, e questo lo ha portato ad essere forse poco sensibile e attento ai malesseri di Martina.
Nonostante questo, Marco è un padre che cerca di essere presente e di dimostrare a Mateo quanto lo ami e che sul papà potrà sempre contare.
Ma a spezzare l'idilliaco rapporto padre-figlio ci pensa lei, Martina, ormai decisa a tornare "a casa propria".
Chiaramente, suo figlio andrà via con lei.

La frustrazione di Martina è evidente nei suoi atteggiamenti, nelle sue espressioni facciali, nei toni di voce al limite dell'isteria, nella sua acidità verso un Marco molto confuso e stupito: ok, hanno qualche problema a comunicare e capirsi, lui in passato ha fatto degli errori, ma sarà pure possibile rimediare o no?
A quanto pare no.
Mentre lui è fuori per due giorni per lavoro, lei piglia i passaporti e il bambino e se ne va.

Al ritorno, Marco si fa prendere dalla disperazione e dal senso di impotenza: come farà a rintracciarla?
Eppure decide di partire per il Sudamerica, alla ricerca del figlio sottrattogli.
E se in Italia la compagna avrebbe necessitato del consenso di Marco per portar via il minore, in Cile le cose evidentemente funzionano in modo diverso e la legge non sempre va incontro (quantomeno in questo caso) al padre..., che si ritrova solo in tutti i sensi.

Marco farà di tutto per scoprire dove vive Martina e per farla ragionare: davvero crede che togliere a Mateo il proprio padre sia la soluzione migliore per lui?

Stupisce e forse un po'  innervosisce la testardaggine di questa donna infelice e depressa che si accanisce contro un compagno e un padre che forse non sarà perfetto, ma non sembra neanche che abbia chissà quali colpe da scontare.
Vero è che qualche segnale del proprio malessere interiore lei dice di averlo dato, in sette anni, ma che lui proprio non l'ha raccolto, quindi è facile immaginare come la donna abbia accumulato frustrazione e risentimenti verso il compagno.

Nonostante avvertiamo che non sia esente da difetti ed errori, il personaggio interpretato con passione e credibilità da Scamarcio ha una sua coerenza: è un uomo con le sue mancanze, che sicuramente avrà delle idee non sempre giuste su come rapportarsi agli altri (significativo il litigio tra i due quando lei viene a sapere che Marco insegna al bambino a difendersi da un compagno bullo  ricorrendo alle mani), che avrà fatto degli errori nel suo rapporto con la partner, ma rispetto a lei, lui non nasconde i propri sbagli (almeno non quelli reali) e ci appare come un uomo e un padre semplicemente "umano", "normale"; e anzi, pur di dimostrare la sua tenacia nel volersi riprendere il bambino, è pronto a soffocare certe impulsività, e alla fine - nonostante le accuse fin troppo pesanti da parte di lei - chi dimostra di essere più maturo e disposto a sacrificarsi per essere un padre presente, è proprio Marco.

Rispetto a lei, che sente Mateo soltanto come suo figlio, infischiandosene della presenza della figura paterna nell'esistenza del piccolo, Marco sa che Mateo ha bisogno di entrambi e lì dove la disperazione potrebbe (legittimamente?) fargli prendere decisioni pericolose e impulsive, l'amore e la razionalità invece finiranno per prevalere.

E' un film dal ritmo lento, con diverse scene "statiche", che però io non ho trovato fastidiose o inutili perchè è uno statico non vuoto ma carico delle emozioni e degli stati d'animo negativi che Marco si trova a provare dopo e durante l'allontanamento della persona che più ama al mondo: senso di impotenza, smarrimento, frustrazione, disperazione, unite spesso alla paura di non farcela a riprendersi il proprio ruolo di padre; ma al netto di questo, non si può non tifare per questo papà che è pronto a fare di tutto per amore.

Intenso e toccante il breve discorso di Marco alla moglie quando entrambi aspettano che il tribunale cileno annunci la propria sentenza; il film è recitato in parte in italiano e in parte in cileno, chiaramente con sottotitoli; a dire il vero i sottotitoli ci sono pure per il barese, che effettivamente fa lingua a sè ^_^ (lo dico ironicamente e con molta simpatia, son del foggiano e il mio dialetto meriterebbe sottotitoli pure per la gestualità convenzionale e universalmente riconosciuta).

Parere positivo per questo film che tratta in modo onesto e essenziale il dramma dei figli contesi e che sul finale, secondo me, lascia lo spettatore un po' perso, come a volergli dare l'onere di immaginarsi da solo cosa ne sarà di Marco e del suo rapporto con Mateo (e con quella matta della ex).

Convincente Scamarcio - dalla mimica facciale agli atteggiamenti ai toni  - nei panni del padre che non molla e non si arrende; la Ramirez parla come Belen ma mi irrita di più;  dolce il bambino, anche se non capisco perchè lo prendessero tutti in braccio come se avesse 2 anni, quando invece ne aveva 7!

Consigliato in particolare a chi ama le storie drammatiche, a tema familiare.

Per leggere le recensioni di altri film, clicca sull'etichetta  Cinema.

giovedì 3 dicembre 2015

Recensione: LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi



Terminato l'ultimo thriller di Donato Carrisi, di recentissima pubblicazione, che come sempre mi ha tenuta col fiato sospeso.

LA RAGAZZA NELLA NEBBIA
di Donato Carrisi


Ed. Longanesi
350 pp
18.60 euro
in libreria:
23 NOVEMBRE 2015
QUI info trama

E' una notte densa di fitta nebbia quella che vede l'agente speciale Vogel finire in un fosso con la propria auto; nonostante non abbia riportato ferite sui suoi abiti c'è del sangue, e non è di Vogel, il quale - quando viene portato in ospedale e condotto nell'ambulatorio dello psichiatra Flores - è in uno stato di confusione tale da non ricordare cosa gli è successo.
O almeno così vuol far credere.
Ma c'è poco da credergli: chi conosce Vogel sa che si tratta di un manipolatore, di un uomo senza scrupoli disposto a mentire pur di raggiungere i suoi scopi, e di cui non c'è da fidarsi.

Eppure prima di quella notte in cui tutto cambiò, Vogel è stato per settimane sotto le luci della ribalta a motivo del caso di scomparsa su cui stava indagando.
Il caso che ha visto protagonista la giovanissima Anna Lou Kastner, una ragazzina dai capelli rossi, con una spruzzata di lentiggini sul viso e un sorriso dolce e innocente, figlia di una coppia molto credente e osservante i rigidi dettami della propria setta religiosa d'appartenenza, sparita in un pomeriggio come tanti mentre camminava per le strade del tranquillo paese di Avechot, tra le Alpi.

Un caso che avrebbe potuto passare in sordina, come una delle diverse sparizioni irrisolte che coinvolgono tanti adolescenti, ma che è stato attraversato da una grande popolarità.
Come mai?
Perchè a capo delle indagini c'era appunto lui, il cinico Vogel, e a lui piace occuparsi di casi dal forte impatto mediatico.
Vogel è un maestro in questo: ha un'abilità sconcertante nel dirigere l'attenzione di tutti - media e opinione pubblica - in modo che venga dato un gran risalto a determinati aspetti della vicenda piuttosto che ad altri, tanto da arrivare ad oscurare la vittima pur di puntare i riflettori sulla ricerca del colpevole, del mostro, e una volta trovato colui che ha tutte le carte in regola per essere il carnefice, Vogel fa di tutto per incastrarlo.
Anche quello che non andrebbe fatto.

Ed è così che, partendo dal colloquio-confessione tra Vogel e il dottor Flores (a due mesi dalla sparizione di Anna Lou), l'Autore ci porta pian piano a ritroso nel tempo, lasciandoci scoprire tutti gli elementi che hanno caratterizzato le indagini volte a catturare il mostro.

Seguiamo il punto di vista di Vogel, il suo cinismo e la sua bravura nel far sì che l'indagine prendesse una determinata piega, gettando fumo negli occhi a giornalisti e curiosi, fino a trovare il colpevole perfetto: il professor Loris Martini.

L'autore ci lascia seguire lo sviluppo degli eventi anche dalla prospettiva di quest'uomo tranquillo e molto comune, che si ritrova invischiato improvvisamente e pericolosamente nella sparizione della ragazzina, senza che ci sia apparentemente un concreto collegamento tra loro due.

Ma i collegamenti e i moventi si trovano, se si lavora in un certo modo, e Vogel lo sa, soprattutto quando certi particolari vengono studiati a tavolino così da costruire una presunta verità montata ad arte, con tanto di filmati e indizi che, ok, forse non saranno delle prove schiaccianti, ma gettano un sacco di dubbi nella mente delle persone curiose, dai giornalisti ai vicini di casa a chiunque segua il telegiornale e si appassioni morbosamente alla ricerca del cattivo che va in giro rapendo delle ragazzine.

Il modo di agire di Vogel e il suo approccio nei confronti della ricerca della verità, della soluzione "a tutti i costi" del caso, in passato gli ha recato non pochi danni d'immagine, con annesso il rischio di metter fine alla propria carriera, ma questo non gli impedisce di ricadere nel medesimo ingranaggio: creare interesse, far crescere l'audience sul caso, per riceverne fama e onori, anche a discapito della giustizia e della verità.

Del resto, lui ne è convinto:

«La giustizia non fa ascolti. La giustizia non interessa a nessuno. La gente vuole un mostro… E io le do quello che vuole.».

E mentre i genitori di Anna Lou si consumano di dolore sperando che la loro bambina torni a casa e la folla curiosa riceve giorno per giorno il suo carico di notizie sensazionale ed eccitante, Vogel si sente il supereroe soddisfatto del proprio lavoro.

E Martini, questo professore, che è venuto nello sperduto paese di Avechot per trovare pace ed equilibrio familiare, ritrovandosi addirittura accusato di un crimine terribile?
E' davvero colpevole o gli indizi che conducono a lui sono mere coincidenze? Riuscirà a dimostrare eventualmente la propria innocenza?
Ma soprattutto, che fine ha fatto la povera Anna Lou, della quale, col passare dei giorni, in tanti sembrano dimenticarsi, occupati come sono a soffermarsi sugli aspetti più eclatanti e clamorosi della vicenda?
La ragazzina sembra scomparsa nel nulla, inghiottita dalla fitta nebbia, la stessa che avvolge un confuso e provato Vogel la notte del suo incidente.

Leggendo non ho potuto fare a meno di volare con la mente a fatti di cronaca celebri di cui si è discusso/discute da anni e quotidianamente (dall'omicidio di Yara alla mamma di Cogne...), in cui la gogna mediatica e i mille processi fatti in tv dalle tante trasmissioni e talk-show, fanno la loro parte, pretendendo ogni volta di aggiungere particolari scottanti, che in realtà rivelano davvero ben poco ma che di certo hanno il potere non solo di tenere alta l'attenzione della gente, ma ancor più di rendere una versione dei fatti più "tendente al vero" rispetto ad un'altra, pur non essendo magari ancora giunti alla definitiva soluzione del caso.

Seguiamo lo svolgersi delle indagini storcendo un po' il naso davanti ai metodi non sempre ortodossi di Vogel, condividendo su di lui i dubbi di chi lo affianca sul lavoro; cerchiamo di scrutare nelle giornate dell'indiziato numero uno - Martini - per scorgere quei particolari che lo inchiodano in maniera incontrovertibile, o che al contrario lo scagionano; restiamo, pagina dopo pagina, in attesa della prova decisiva, del rilevamento del DNA del mostro, immaginando che prima o poi anche lui dovrà pur emergere dalla nebbia in cui è finita la povera Anna Lou.

Che dire di questo ultimo romanzo di Carrisi?
Io lo trovo sempre geniale, appassionante: una scrittura avvincente, una trama articolata, sempre ricca di colpi di scena, in cui niente è come sembra, dove fino all'ultimo rigo non sai mai se l'innocente resterà tale o se verrà fuori un colpevole lì dove proprio non te lo aspettavi.
Forse all'inizio il ritmo parte un po' troppo lento, come se la storia ci mettesse un po' a ingranare la marcia, e ci sono da leggere diverse pagine prima di sentire la vera tensione addosso, per poi giungervi e vedersi risolvere tutto in un lasso di tempo più breve di quanto ti saresti aspettato.

Ma magari è una sensazione mia, tutta personale, dovuta al fatto che con Carrisi a me succede così: mi trasporta e coinvolge nel suo mondo dove il Male impera, dove sai che esso non ha il volto deformato e malvagio di Teddy Krueger ma quello semplice delle persone comuni, che ti camminano accanto, e questo rende il tutto più inquietante ma anche stranamente affascinante, fino quasi a non volere uscire troppo presto da questa atmosfera tenebrosa, ma desiderando penetrarla, quasi a voler vedere il Male bene in faccia.
Non sono sicura di essermi spiegata a sufficienza, ma questo è solo per dire che per me ogni libro di Carrisi dovrebbe durare uno sproposito. ^_^

Beh, il mio parere non può che essere positivo, e per quel che mi riguarda Donato Carrisi si riconferma uno scrittore di thriller/noir bravissimo, dalla penna ammaliante e che si legge tutto d'un fiato.

Frammenti d'amore ("Le confessioni segrete di Maria Antonietta")



Un tenero momento d'amore tra la regina Maria Antonietta e il suo amante, Axel von Fersen, tratto dal romanzo "Le confessioni segrete di Maria Antonietta":

"Axel mi scosta un ricciolo ribelle e appoggia le sue labbra alle mie, stringendomi forte, perché sappiamo di non poter salutarci in questo modo a Bondy. Assaporo avidamente le sue labbra e la lingua, temendo che sarà per l'ultima volta. 
E' un addio frenetico, perchè ci sono ancora moltissime cose da fare prima di stanotte e i nostri sensi devono restare all'erta.
La nostra passione non è la cosa più importante al mondo. Tutt'altro. Quella, ahimè, è una bella favola di un'altra, e più giovane, età. (...)
Quando ci stacchiamo per respirare, Axel mi mormora tra i capelli: 'Vivo ogni giorno della mia vita per noi, Antonietta. E ovunque sarò, farò lo stesso'. Mi bacia le guance, raccogliendo le mie lacrime. Gli prendo le mani e me le premo contro il petto. 'Sentite il mio cuore', bisbiglio tra i singhiozzi. 'E sappiate che è vostro'.



mercoledì 2 dicembre 2015

Prossime letture programmate: "Ragazzi di vita" di Pier Paolo Pasolini



Tra le mie prossime letture dicembrinechesfocianoagennaio ci sarà Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini, che leggerò in compagnia di altre lettrici in un GdL su Fb.


RAGAZZI DI VITA
di Pier Paolo Pasolini



Garzanti 
Prefazione di V. Cerami. 
256 pagine 
€ 11.50
Alcune informazioni  sulla accoglienza di questo romanzo da parte dei critici contemporanei al poeta e scrittore, tratte dal sito a lui dedicato:


Nel 1955 viene pubblicato da Garzanti il romanzo "Ragazzi di vita", che ottiene un vasto successo, sia di critica che di lettori. Il giudizio della cultura ufficiale della sinistra, e in particolare del PCI, è però in gran parte negativo. Il libro viene definito intriso di "gusto morboso, dello sporco, dell'abbietto, dello scomposto, del torbido.."
La Presidenza del Consiglio (nella persona dell'allora ministro degli interni, Tambroni) promuove un'azione giudiziaria contro Pasolini e Livio Garzanti. Il processo da' luogo all'assoluzione "perche' il fatto non costituisce reato".  Il libro, per un anno tolto alle librerie, viene dissequestrato. Pasolini diventa però uno dei bersagli preferiti dai giornali di cronaca nera; viene accusato di reati al limite del grottesco: favoreggiamento per rissa e furto; rapina a mano armata ai danni di un bar limitrofo a un distributore di benzina a S. Felice Circeo.


Sinossi

«Era una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi la prima comunione e la cresima, s'era alzato già alle cinque; ma mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi grigi e la camicetta bianca, piuttosto che un comunicando o un soldato di Gesù pareva un pischello quando se ne va acchittato pei lungoteveri a rimorchiare.» 

Il Riccetto, il Caciotta, il Lenzetta, il Begalone, Alduccio e altri sono giovanissimi sottoproletari romani. Sciamano dalle borgate della Roma anni Cinquanta verso il centro, in un itinerario picaresco fatto di eventi comici, tragici, grotteschi. 
Alternano una violenza gratuita a una generosità patetica: Riccetto salva una rondine che stava per annegare ma non potrà far nulla dinanzi al piccolo Genesio trascinato via dalla corrente dell'Aniene; Agnolo e Oberdan assistono Marcello agonizzante, rimasto travolto dal crollo della sua scuola. 
La Roma monumentale e quella della speculazione edilizia è lo spazio contraddittorio in cui avviene questa sorta di rito iniziatico di una giornata dei «ragazzi di vita».

L'autore.
Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo 1922. Per tutta l'infanzia e l'adolescenza segue il padre, ufficiale di fanteria, nei suoi spostamenti, trasferendosi continuamente da una città all'altra del Nord Italia. Nel 1942 a causa della guerra si rifugia nel paese materno, Casarsa, in Friuli.
Nel corso della sua vita l'attività poetica costituirà una costante e porterà alla pubblicazione di alcuni dei più importanti testi della letteratura italiana del Novecento. Citiamo, a titolo di esempio, La meglio gioventù, Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa.
Nel 1950 Pasolini è costretto a lasciare il Friuli e si trasferisce a Roma. Nel 1955 esordisce nella narrativa con Ragazzi di vita; in seguito scriverà altri romanzi, come Una vita violenta (1959) e Petrolio (postumo, 1992).
Nel 1960-61 avviene il passaggio alla regia con il lungometraggio Accattone. La sua produzione cinematografica è notevole: quasi un film all'anno.
La notte tra il 1° e il 2 novembre 1975, Pasolini muore assassinato all'Idroscalo di Ostia, vicino a Roma.



Voi avete letto questo libro o altri di PPP?
Cosa ne pensate?


Questa è la suddivisione che seguirò per la lettura.
Me la segno qui sul blog perchè di certo su Fb, tra le migliaia di post, la perderei ^_^

Settimana dal 1° Dicembre al 6/12    Cap. 1° e 2° ( pag 60)

Appunti in itinere:

Siamo a Roma, nell'immediato dopoguerra. Facciamo la conoscenza di un gruppo di ragazzi adolescenti - Marcello, Riccetto... - che bighellonano tutto il giorno e se la spassano, tra bravate e tuffi al mare.
Sono ragazzi di strada, che non dicono una parola in italiano e che tra loro si chiamano con appellativi tutt'altro che gentili (fanno da padrone espressioni gergali come "A li mortacci", "fijo de na m*****a").
Sono degli adulti in miniatura, sembrano già vissuti, privi di alcuna delicatezza e sentimento, salvo poi impietosirsi di fronte ad una rondine che rischia di annegare.
Sono ragazzi poveri, che spesso spendono quel po' che hanno per "divertirsi" con intrattenimenti più adatti ad adulti che a ragazzetti, e sono anche sfortunati, se pensiamo a Marcello e al crollo della scuola che gli ha procurato non pochi dolori..
Un linguaggio immediato, crudo, privo di fronzoli, legato alla realtà delle borgate romane, verace, pittoresco come lo sono anche i giovani personaggi.
Ammetto che certe volte il dialetto romano mi distraeva nella lettura ma rende il tutto inevitabilmente più vero.

Settimana dal 7/12 al 13/12   Cap. 3° e cap 4° (48 pag)

Riccetto e Caciotta: compagni di avventure, fatti di furtarelli sulle circolari, dispetti e spintoni ai poveri passanti e tentativi di rimediare pasti gratis alla mensa dei poveri.
Incontrano Amerigo, un tipaccio prepotente e sfruttatore, cui Riccetto presta qualche soldo per giocare in una bisca clandestina, e anche se  lui riuscirà a scappare prima dell'arrivo della polizia, le cose non andranno bene per tutti.
Altro incontro è quello con Lenzetta, col quale Riccetto trova un posto dove dormire alla bell'e meglio.
Sono ragazzi senza uno scopo nella vita, senza una meta durante il giorno, incredibilmente soli, senza nulla in pancia, che non vogliono tornare a casa perchè sanno di non trovare cibo o amore ma solo botte e rimproveri.

Settimana dal 14/12 al 20/12  cap. 5° e cap 6° ( 71 pag)

Le impressioni che traggo da questi capp. vengono ulteriormente rafforzate: questi ragazzi sguaiati, strafottenti, che ridono per un nonnulla, si prendono a male parole per divertimento, picchiano e danno fastidio ai coetanei più "fessacchiotti", che pensano solo a rubacchiare, a fare tuffi, a vedere se trovano qualche femmina con cui intrattenersi.... a me fanno molta tristezza, perchè alla fine di ogni giornata, di ogni scorribanda, si ritrovano senza neanche quella "mezza piotta che avevano in saccoccia" e, soprattutto, terribilmente soli, sporchi e con la pancia più vuota che mai.


Settimana dal 28/12 al 3/1/2016  Cap 7° e cap 8° ( 66 pag)

Giungiamo agli ultimi capitoli del ritratto nudo e crudo di questi ragazzetti di borgata infelici, dispettosi, soli, affamati.
Non è propriamente un quadro edificante, eppure leggiamo le sventurate avventure di questi tipacci e ci sentiamo indecisi e a metà strada tra la disapprovazione per delle vite allo sbando, e la pietà, la tristezza perchè il corso che quelle vite così giovani stanno prendendo/hanno preso, è da attribuire allo sporco, allo squallore, alla miseria, allo sfacelo morale e sociale (e non solo, se pensiamo alle case che crollano sulle persone) che li circonda, prima che a loro come singole persone.

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