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martedì 2 gennaio 2018
Frammenti di... "Appunti di meccanica celeste" di Domenico Dara
Ma quanto mi sta piacendo "Appunti di meccanica celeste" di Domenico Dara?
Ha un modo di raccontare le singole storie di gente comune, ciascuna col proprio universo di problemi, speranze e disillusioni, che ti entra dentro, ti spinge ad entrare in queste povere vite e a empatizzare con esse, a sentirti addosso ogni emozione, ogni parola sussurrata, ogni pensiero non espresso a voce alta.
Vi lascio qualche stralcio del libro:
"È strano, l’amore: imponderabile, incomprensibile, misterioso come un volo di mosche, capace di nascere all’improvviso per morire con altrettanta rapidità, pronto a scovare e infilarsi nell’unica intercapedine possibile, caparbio a crescere sulle pietre come il muschio, cangiante come un panno steso a ponente."
"...annunciare al mondo la certificazione del suo fallimento, pronunciarla, ecco, solo pronunciarla, l’avrebbe resa più dolorosa, che fin quando un evento rimane nostro, segreto, è come se non facesse parte del mondo, come se non fosse completamente accaduto..."
"...a volte un’intera vita, milioni di secondi, anni e anni di tramonti si condensano in un attimo, in un fatto, in un incalcolabile minuto, come se le nascite, i pianti, gli innamoramenti e gli abbandoni non servissero ad altro che a preparare il palcoscenico dove avverrà, in un fugace atto unico, quella rappresentazione che sola era la vita, quel singolo momento, nient’altro prima né dopo, come un attore che per anni si prepara una battuta, la pronuncia e poi scompare per sempre dietro le quinte."
"Che poi cos’erano i desideri se non una silenziosa dichiarazione di fallimento? Riconoscere che ciò che vogliamo non ci appartiene, che siamo altro da quello che vorremmo, che la nostra vita segue una traiettoria sbagliata."
"...il pensiero è come un dente che si muove e da cui non riesci a staccare la lingua, che continui a farlo dondolare, ogni volta di più fin quando non si sradica dalla gengiva. Il pensiero è questo tormento che giunge all’essenza delle cose, si comincia a pensare alla bolletta che non si può pagare o alla febbre inspiegabile che ha preso nostro figlio o a due palle di vetro che si assomigliano e da lì, irrimediabilmente, arrivi a chiederti il perché del mondo e della vita. Questo maledetto vizio innato e connaturato di volere a ogni costo sradicare il dente, scoprire la ragione ultima, malgrado tutti i pensieri precedenti ci abbiano insegnato che non ricaveremo altro che il nulla d’un buco incarnato. Quel vizio innato di ripensare a ciò che avrebbe potuto essere. (...)
Perché accade sempre un Evento che segna le esistenze, e quasi sempre ha a che fare con un rapporto umano, reale o mancato. Non si può cancellare: la vita è allora il tentativo di edificare un’esistenza malgrado esso, la costruzione di un Non Evento che è, in ultima analisi, il ristabilirsi di un equilibrio, il risanamento della condizione iniziale. E l’Evento spesso si confronta col tempo, che la vita funziona così, prima ci sbatte la porta in faccia e solo dopo tanti anni, quando la serratura è stata cambiata, ci dà in mano la vecchia chiave per aprirla. (...) talvolta la vita offre una seconda possibilità e forse non ce ne accorgiamo perché questa opportunità non è la ripetizione dell’Evento ma un suo camuffamento, perché noi vorremmo ritornare a quel giorno, a quell’ora, ma là non riveniremo mai, e nell’impossibile attesa che la spirale del tempo si ritorca su sé stessa non ci accorgiamo che l’occasione ritorna nel frattempo per una via secondaria. Nell’universo i cicli ordinati ricorrono ma non si presentano mai nello stesso modo: siamo parte di un sistema aperiodico in cui le traiettorie dei fenomeni sono identiche ma non sovrapponibili, che il ritorno comporta il travestimento del tempo. Forse ogni giorno è ritorno, pensava Archidemu, forse ogni giorno a nostra insaputa possiamo modificare il corso deviato dell’esistenza."
"Perché non è la morte a essere inspiegabile ma la vita, che a volte è incomprensibile come attraversiamo la nostra rete quotidiana di buchi senza caderci dentro, come riusciamo a poggiare i piedi sull’esile filo che separa i vuoti."
"...un dolore che viene messo da parte non si può dire abbia finito di esistere e di far soffrire, poiché è più presente nei tentativi che inanelliamo per disarmarlo, come la toppa sul gomito liso della giacca che nasconde lo strappo ma rimarca la fallibilità del tessuto."
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lunedì 1 gennaio 2018
Recensione: VENDEMMIA ROSSO SANGUE di Maurizio Castellani (RC2018)
Un uomo in bicicletta muore misteriosamente, ma prima sussurra due parole straniere all'orecchio dell'albergatore Marco Vincenti che, insieme ai suoi amiconi Piero e Andrea, e sotto la supervisione del maresciallo Bevacqua, si impegnerà a risolvere un nuovo caso di omicidio.
VENDEMMIA ROSSO SANGUE
di Maurizio Castellani
Le sue giornate scorrono pacifiche, anche se per una settimana tutto il lavoro è sulle sue spalle perchè la Grazia è in ferie; ma la tranquillità non è proprio di casa in quanto Marco si ritrova a raccogliere, per caso, le ultime parole di un pover'uomo morto in circostanze sospette.
Parole che a Marco paiono davvero incomprensibili e prive di senso, ma fortuna vuole che a dargli una mano per risolvere l'enigma sia una donna (e che sventola di donna!).
All'albergo viene ad alloggiare infatti una bella ragazza di origini ucraine che gli svela il significato letterale delle parole pronunciate dal moribondo, e che hanno a che fare con "vendemmia", "raccolta di uva".
Perchè mai quello sconosciuto prossimo alla morte avrebbe dovuto lasciargli un messaggio tanto strano ed inutile?
Intanto una cosa emerge con chiarezza: l'uomo è stato assassinato e sulle tracce dell'omicida c'è il burbero ma buon maresciallo Bevacqua, che non solo è chiamato a fare il suo lavoro, ma deve pure tenere a bada l'entusiasmo e le iniziative personali dei tre detective improvvisati, Marco, Andrea e Piero, decisi a dare il proprio contributo per trovare l'assassino.
Come già nel precedente romanzo, anche in questo il lettore può godersi il tutto assistendo alle simpatiche riunioni che vedono i tre impegnati a formulare ipotesi circa assassino, vittima e movente, e ogni incontro è inevitabilmente annaffiato da buon vino toscano e accompagnato da allegre e succulente cene preparate dal proprietario dell'albergo, che sa come stuzzicare i palati esigenti degli amici.
Leggere questo simpatico giallo è stato come ritrovare vecchi compagni di avventure: l'atmosfera familiare, calda, spensierata che caratterizza l'albergo - del quale anche noi lettori ci sentiamo ospiti graditi - e chi lo frequenta, fa sì che la narrazione vada avanti con un piglio vivace e sciolto, senza mai annoiare o perdersi in dettagli inutili.
A dare pepe e brio alle vicende ci pensa soprattutto il narratore/protagonista: il suo modo di parlare in dialetto toscano, la sua ironia innata da cui scaturiscono battute divertenti, l'arguzia con cui espone pensieri, intuizioni e giochi di parole, il suo modo di essere sempre spontaneo, gaudente, il pensiero fisso per le belle donne, l'amore per la buona cucina tradizionale, fanno di questo secondo giallo di Castellani una lettura deliziosa, capace di incuriosire il lettore circa la soluzione del caso, alla quale ci si arriva senza fretta e frenesia, ma attraverso amabili conversazioni tenute con gli amici investigatori, scambiandosi informazioni e pareri con chi è del mestiere (Bevacqua) e lasciandosi stuzzicare i sensi grazie alle ricette di Marco, che spiega passo passo come preparare certe ottime pietanze, solleticando le papille gustative di chi legge.
Ringrazio Maurizio Castellani per l'opportunità di leggere anche questo suo secondo romanzo, che consiglio in quanto è una lettura che scorre veloce e interessante sotto gli occhi del lettore.
La ventiquattrore (Delitto in albergo) di Maurizio Castellani (RECENSIONE)
obiettivo n.9. Un libro che contenga ricette |
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domenica 31 dicembre 2017
Bilancio di letture del mese di Dicembre + Reading Challenge 2017
E il 2018 sta arrivando!!
Carissimi, ringrazio quanti hanno avuto piacere a condividere con me i propri pensieri in merito ai tanti post pubblicati in questo anno qui sul blog, lasciando commenti, nonchè quanti son passati anche soltanto a dare un'occhiata e che spero abbiano trovato il mio piccolo spazio virtuale piacevole! Se ci ritornate, non potrò che esserne felice :-)
Un grazie anche alle C.E. e agli autori che mi hanno dato l'opportunità di leggere e conoscere libri nuovi!
Non sono brava con i buoni propositi per il nuovo anno, ma di certo spero di fare sempre meglio e di poter continuare a condividere con voi la passione per la lettura con entusiasmo e onestà.
Intanto, eccomi con l'ultimo post dell'anno 2017, con il quale colgo l'occasione di augurare a tutti voi che mi state leggendo un grandissimo augurio per il nuovo anno: che il 2018 possa donarvi ciò che desiderate e di cui avete bisogno per essere più sereni!
Ma bando alle ciance e facciamo il punto della situazione circa le mie letture di Dicembre.
Circa la Reading Challenge, ho ottemperato ai 39 obiettivi e ne sono felice, perchè le sfide letterarie mi piacciono molto e già c'è in programma di parteciparne ad un'altra nell'anno che sta per entrare ^_^
Obiettivo n.39 - Un libro da cui Tim Burton ha tratto un film: HANSEL E GRETEL dei Fratelli Grimm (RECENSIONE). E' la celebre fiaba dei fratelli Grimm, "Hansel e Gretel", la storia di un fratellino e una sorellina abbandonati nel bosco dai propri genitori che però riescono a "riscattarsi".
Altre letture:
- L'ARTE DI CORRERE SOTTO LA PIOGGIA di Garth Stein (RECENSIONE): un cane intelligente e sensibile, "quasi umano" quanto a pensieri e sentimenti, e una missione da portare a termine: la felicità del proprio padrone, costi quel che costi.
- LA BOLLA DI ONAR di Elisabetta Carovani (RECENSIONE): un folletto Pennaio, che abita in una terra incantata (contenuta in una bolla bidimensionale, posta tra Terra a Luna), ha scritto per noi terrestri un volumetto in cui ci racconta dettagliatamente tutto ciò che riguarda il suo magico popolo.
- "TERESA FILANGIERI. Una duchessa contro un mondo di uomini" di Carla Marcone (RECENSIONE): questa è la storia di una duchessa realmente esistita, una donna "forgiata nel fuoco della terra", un angelo dal cuore nobile e generoso e con la grinta e la tenacia di un generale, che ha speso la propria vita per la sua Napoli e per i diseredati.
- CORALINE di Neil Gaiman (RECENSIONE): una bimba annoiata per la sua vita sempre uguale si ritrova in un mondo parallelo, senz'altro più vivace ma anche più oscuro ed inquietante, dal quale rischia di non poter più venir fuori. Cosa può nascondersi dietro una porta magica?
- LA SETTA di Fiorenzo Catanzaro (RECENSIONE): un ex investigatore privato con un passato da profiler dell'FBI, in cerca di un po' di pace dopo alcuni recenti eventi che hanno reso la sua vita decisamente tormentata, si ritrova suo malgrado a rivestire di nuovo i panni investigativi per risolvere uno strano caso riguardante una oscura setta religiosa.
- DEVON DRAKE, CORNERBACK di J. Joachim (RECENSIONE). Quante storie d'amore si nascondono dentro una squadra di football, composta da giovanotti belli e aitanti, sempre pronti a ridere, scherzare e prendersi in giro tra loro, ma anche a dare anima e corpo alla propria squadra?
Nel mese di Dicembre non ho potuto dar spazio a chissà quante letture purtroppo, per questioni sempre di tempo, ma il poco che ho letto mi è piaciuto; il primo posto va a "Teresa Filangieri", perchè è un personaggio dal notevole spessore umano realmente esistito che ho conosciuto grazie a questo romanzo.
E A VOI, COM'E' ANDATA?
QUALI SONO STATE LE VOSTRE LETTURE DI DICEMBRE?
DITEMI LA VOSTRA, SE VI VA! *_*
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sabato 30 dicembre 2017
Greatest Hits #2 - I libri più belli del 2017
(seconda parte del post di ieri)
NARRATIVA
Scegliere i più belli è stato difficile, perche è la categoria più ricca di letture e di belle ne ho incontrate parecchie!
La cicala dell'ottavo giorno è un bellissimo romanzo che, attraverso la penna sensibile e lucida di un'Autrice che sa scavare nel profondo dei suoi personaggi, mostrandocene gli abissi dell'anima, narra una storia di fragilità e forza, di amore e odio, di opportunità rubate e perdute, di generosità e meschinità, di ricerca della felicità e di come questa ricerca non sia prive di conseguenze, spesso negative.
Consigliato a chi privilegia gli autori orientali e ne apprezza la profondità!
Secondo libro scelto: uno della bravissima Lucinda Riley, che mi sta conquistando sempre più con la serie delle Sette Sorelle, giunto al quarto volume (lo troveremo in libreria a gennaio).
Anche il terzo, La ragazza nell'ombra, mi ha tenuta incollata alle pagine, anche perchè l'Autrice ha collocato personaggi realmente esistiti nella storia, rendendola più complessa e "succosa".
Consigliato a chi vuol gustarsi una storia al femminile ricca di colpi di scena.
Il podio non ho avuto dubbi a chi darlo: Io non mi chiamo Miriam, la storia dolorosa e drammatica di una donna che, da giovanissima, ha dovuto subire l'orrore dei campi di concentramento, uscendone viva grazie ad una serie di menzogne...
Consigliato a chi cerca il coinvolgimento emotivo delle storie legate alla tragedia dei campi di sterminio.
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CLASSICI CONTEMPORANEI
Quest'anno non ho letto praticamente neppure un classico, il che mi fa capire che devo assolutamente recuperare nel 2018; ho letto, però, alcuni classici contemporanei, come Furore di Steinbeck, una lacuna che finalmente ho colmato.
Sono stata felice di aver fatto anche la conoscenza di ben tre generazioni della Famiglia Karnowski. Singer è un autore che merita di essere letto per la sua ammirevole capacità di presentarci personaggi umanamente complessi.
Consigliato a quanti apprezzano i libri sulla cultura ebraica, le saghe familiari e le storie ambientate durante le due guerre mondiali.
MYSTERY
Atmosfere cariche di suspense e colpi di scena, unite a trame complesse e ambientazioni antiche e affascinanti, fanno de Il giardino dei segreti un romanzo misterioso da divorare pagina dopo pagina.
Consigliato a chi ama le trame ben ordite e complicate, che occupano diversi piani temporali.
Consigliato a chi desidera vestire i panni del detective e risolvere un caso di omicidio perfetto... o quasi!
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THRILLER
E' stato bello poter scoprire Giorgio Faletti come autore, amarlo e promettere a me stessa di leggere altro di lui.
Io uccido si caratterizza per la prosa accurata, ricca di dettagli mai inutili e ridondanti ma sempre funzionali alla narrazione, personaggi complessi psicologicamente.Un thriller mozzafiato, che riserva sorprese e alta tensione fino alla fine è La sostanza del male di Luca D'Andrea.
Consigliati a chi ama le storie in cui accanto alla febbrile ricerca dell'assassino c'è soprattutto un'anima ossessionata da incubi e demoni personali.
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NOIR
Il noir è un genere che sto imparando ad amare soprattutto negli ultimi tempi, accanto al giallo e al thriller, e credo che Una storia nera ne sia un ottimo esempio; lo consiglio a quanti apprezzano le sfumature ambigue e conturbanti in cui l'omicidio è più una sorta di "scusa" per raccontare le intricate maglie di segreti e bugie spesso presenti nei rapporti interpersonali e, come in questo libro, nelle famiglie.
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Essendo una fan delle serie tv "Gomorra", non disdegno neppure i noir di stampo camorristico.
Vi consiglio in particolare: Fore morra e La paranza dei bambini, drammaticamente realistici per il contesto sociale e umano di riferimento, accattivanti per stile di scrittura e storia, attraversati da una notevole tensione narrativa, crudi, spiazzanti, capaci di prenderti dalla prima all'ultima pagina, immergendoti in una realtà feroce, dove non ci sono eroi ma solo ragazzi di strada cui la vita non fa alcuno sconto.Consigliato agli amanti del genere.
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COSA NE PENSATE DELLA MIA PERSONALE CLASSIFICA
DEI LIBRI PIU' BELLI DEL 2017?
Se vi va, ditemi i vostri libri più belli letti quest'anno ^_-
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venerdì 29 dicembre 2017
Greatest Hits #1 - I libri più belli del 2017
Con la fine dell'anno, è inevitabile tirare le somme delle nostre letture del 2017: qual è stato il libro più bello? Quale ci ha un po' delusi? L'Autore che abbiamo scoperto e di cui sicuramente leggeremo altro?
E' un bilancio al quale non intendo sottrarmi (^_^) e, anzi, con molto piacere condivido con voi la mia "classifica letteraria" inerente il 2017, dividendo le mie letture per generi.
SAGGISTICA
E' un genere cui non do molto spazio durante l'anno, ma nei mesi scorsi mi sono stati proposti dei libri - grazie ad una stimolante collaborazione con Armando Editore - davvero interessanti, in particolare ho apprezzato questi due manuali, che si leggono velocemente non solo per il numero di pagine, ma soprattutto a motivo del linguaggio semplice e "alla portata di tutti".
"A me piace il Sud" : una lettura fruibile che mette in luce ciò che non va nel Meridione d'Italia, ma anche ciò su cui bisognerebbe puntare perchè esso possa "rifiorire" come merita.
"Non ti amo più" è un manuale di psicologia e mi è piaciuto per la sensibilità da parte dell'Autrice nel dare dei consigli utili e pratici a quelle donne che soffrono in seguito alla fine di un amore.
Consigliato a chi cerca argomenti di attualità e di vita pratica.
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FANTASY
Sul fronte fantasy, per quanto concerne la sezione ragazzi, ho letto diverse cose interessanti e coinvolgenti, ma il mio cuore è rimasto dolcemente intrappolato dall'incanto di Fairy Oak...
Ad avermi rapita è stata proprio l'atmosfera magica, fiabesca, presente nei libri di Elisabetta Gnone, le sensazioni positive che provavo leggendo e immaginando colori, suoni, profumi, il rapporto con la Natura... Sono tornata bambina tra quelle pagine e le sue storie mi hanno trasmesso serenità!
Consigliato a chi vuol tornare bambino... leggendo!
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Però non posso non citare anche un altro libro per ragazzi, che è un fantasy a tinte horror: "Coraline" di Gaiman, originale e molto carino.
Mi sposto di categoria e approdo nel paranormal fantasy: "Il principe delle ombre" di Francesca Persico mi ha favorevolmente impressionata perchè mescola dark e romance in una trama originale e ricca di emozioni e colpi di scena. Sarei proprio curiosa di leggere il seguito!
Consigliato a chi ama le storie con elementi sovrannaturali, dal taglio fresco e giovanile!
Consigliato a chi ama le storie con elementi sovrannaturali, dal taglio fresco e giovanile!
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ROMANZO STORICO
Ho letto diversi libri di questo genere letterario (compresi i romance storici), ma su tutti scelgo di menzionare "TERESA FILANGIERI. Una duchessa contro un mondo di uomini", perchè mi ha permesso di conoscere una donna del passato dotata di grande cuore e ammirevole coraggio, che con la forza della propria determinazione è riuscita a recare sollievo a tanti suoi concittadini del suo tempo.
Consigliato a chi ama le storie collocate in un preciso contesto storico, in cui la realtà si mescola alla finzione narrativa!
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ROMANCE/SENTIMENTALE
Qualche storia d'amore allo stato puro c'è sempre tra le mie letture, ne ho proprio bisogno per intervallare ad es. i libri in cui l'adrenalina ha fatto su e giù (come i thriller) o quelli più "impegnativi" (per stile, argomento ecc...).
"E allora baciami" è un delicato concentrato di frasi d'amore, dove ciò che conta non è tanto lo sviluppo della trama in sè ma è l'Amore, quello con la A in maiuscolo, che ti battere il cuore, che ti fa pensare che l'unico posto in stai bene è lui (o lei), e nessun altro.
Domani vedremo i "libri più belli" di altri generi letterari!!
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giovedì 28 dicembre 2017
Letture di fine anno
Con quali libri state chiudendo il 2017?
Ecco i miei!
IN PIEDI SULL'ARCOBALENO, di Fannie Flagg
Elmwood Springs è la placida cittadina di provincia già teatro di "Pane cose e cappuccino".
Questa volta la storia inizia nel 1946, ed è narrata da Dorothy, così come sono soliti chiamarla gli ascoltatori della sua trasmissione radiofonica quotidiana. Proprio attraverso la sua voce impariamo presto ad affezionarci ai tanti altri protagonisti: Bobby, il suo amato figlio di dieci anni, destinato a vivere migliaia di vite, la maggior parte immaginarie; il carismatico Hamm Sparks, che inizia vendendo trattori e finisce a vendere se stesso come politico, amato da due donne diverse come il giorno e la notte; Beatrice Woods, la ragazza cieca dalla voce angelica; e la favolosa Minnie Oatman, voce solista del locale coro gospel.
APPUNTI DI MECCANICA CELESTE, di Domenico Dara.
Girifalco, Calabria. Sette personaggi si trovano a vivere un momento di sospensione della loro vita, una fase in cui la loro esistenza sembra essere arrivata a un vicolo cieco.
La mattina dopo san Lorenzo, notte delle stelle, arriva a Girifalco un circo. Non è di quelli che si fermano di tanto in tanto; è una carovana avvolta da un'aura incantata, un corteo sfavillante di elefanti e domatori, trapezisti, lanciatori di coltelli e illusionisti.
La novità scuote la gente ed eccita gli animi, e cambierà per sempre le sorti dei sette protagonisti del romanzo.
Domenico Dara torna nel luogo del suo esordio - la Girifalco di "Breve trattato sulle coincidenze", paese reale e insieme suggestiva Macondo magnogreca - per raccontare una storia di destini sovvertiti e miracoli terreni, una fiaba letteraria che invita a guardare la realtà oltre le comuni apparenze.
IL PROFUMO DELLA TEMPESTA, di Erielle Gaudì
L’impavido capitano Bradley governa la sua nave con pugno di ferro e non teme niente e nessuno. Ha sempre snobbato le fragili bellezze vittoriane e non è mai stato innamorato.
Solo lei, quell’aristocratica fiera e altezzosa è stata in grado di farlo capitolare: Isabel è la sua unica debolezza… una debolezza che sfrutterà chi sta cercando di sabotare il viaggio.
Divenuta un bersaglio, Isabel si troverà in grave pericolo e dovrà lottare per salvarsi la vita. Ma chi potrebbe desiderare la sua morte?
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mercoledì 27 dicembre 2017
Recensione: DEVON DRAKE, CORNERBACK di Jean Joachim
Quante storie d'amore si nascondono dentro una squadra di football, composta da giovanotti belli e aitanti, sempre pronti a ridere, scherzare e prendersi in giro tra loro, ma anche a dare anima e corpo alla propria squadra?
DEVON DRAKE, CORNERBACK
di Jean Joachim
trad. E.Turi
Quixote Translations
SERIE: #4 First&Ten
PAGINE: 289
GENERE: Sport Romance
FORMATO: E-book
PREZZO: € 3,49 su Amazon
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Devon stravede per lei..., ma forse non è ricambiato al 100%, visto che la ragazza preferisce dare spazio alla propria nascente carriera piuttosto che star vicina al fidanzato, anche se è Natale...!
Devon è afflitto e amareggiato per le scelte di Jackie, ma qualcosa interviene a "distrarlo": l'irruzione improvvisa nella vita sua di sua sorella (Sam, con cui convive) di una loro amica d'infanzia, Stormy.
Stormy Gregory sta fuggendo da un uomo violento, e quando la sua cara amica Sam le offre un posto sicuro al rifugio per donne che hanno subito violenza, lei accetta volentieri, desiderosa di sfuggire a quella vita di violenza.
Stormy Gregory sta fuggendo da un uomo violento, e quando la sua cara amica Sam le offre un posto sicuro al rifugio per donne che hanno subito violenza, lei accetta volentieri, desiderosa di sfuggire a quella vita di violenza.
Ciò che la bella ragazza dai capelli rossi e il sorriso timido non immagina è che si ritroverà a vivere sotto lo stesso tetto col bel Devon Drake...
Devon, Sam e Stormy sono stati molto amici durante gli anni dell'infanzia, fino a quando un piccolo evento spiacevole, intercorso tra Devon e Stormy, li ha allontanati.
Quindici anni prima, infatti, Devon si è comportato malissimo con Stormy, umiliandola davanti ai compagni, trattandola come una mocciosa e ferendone i sentimenti, visto che l'allora 14enne era segretamente innamorata del fratello della sua migliore amica.
Da allora, i due non si sono nè visti nè parlati molto, presi com'erano dall'imbarazzo di quella situazione poco piacevole che li ha visti protagonisti.
Adesso che si ritrovano insieme, entrambi delusi dalle precedenti relazioni, i due sentono che un filo tra loro non si è mai spezzato: Devon prova attrazione verso la sua amica, così forte e fragile al contempo, e vorrebbe trovare il coraggio per dirle la verità circa quella vecchia storia di 15 anni prima.
Stormy sente il proprio cuore perdere un battito tutte le volte che il giocatore è nei paraggi: il suo amore per lui sta spuntando di nuovo nel suo cuore e anche con una certa prepotenza.
Sam se ne accorge e cerca di metterla in guardia affinchè non si faccia male con Devon.
E se lui fosse cambiato? E' un giovane uomo, ormai: cosa è rimasto del ragazzo strafottente che la riteneva una ragazzina?
Ma soprattutto, Devon è innamorato di Jackie, che nel giro di pochi giorni diventa una ex, avendo scaricato il "povero" Devon come un paio di scarpe vecchio e inutilizzabile?
La speranza di poter conquistare Devon si affacciano nella mente di un'eterna innamorata Stormy, ma con essa anche dubbi e paure: e se Devon non la ritenesse all'altezza di stargli accanto?
Abituato com'è ad avere vicino una fidanzata bellissima e famosa, a stare al centro dell'attenzione mediatica, corteggiato e desiderato da fior fiori di donne di gran lunga più adatte ad un cornerback celebre, perchè mai dovrebbe "accontentarsi di un'insignificante ragazza di provincia, in cerca di lavoro e con un passato sentimentale burrascoso alle spalle?
Eppure a volte l'amore prende strade insperate: Devon non può non sentirsi attratto da quest'amica d'infanzia che è diventata una donna molto graziosa, e infatti tra loro la scintilla dell'attrazione non tarda ad accendersi.
E' solo un fuoco di paglia o qualcosa di più?
Devon riuscirà a spiegare cosa lo spinse a trattare male Stormy tanti anni prima?
Stormy saprà fidarsi di un tipo che in passato l'ha rifiutata e che adesso potrebbe voler solo divertirsi con lei, in attesa di tornare insieme a Jackie?
Attorno ai protagonisti ruotano i loro amici, tutti membri della squadra: giocatori, coach..., con le rispettive fidanzate o mogli, e l'Autrice sposta i riflettori anche su alcuni di essi, lasciandoci entrare nell'intimità delle loro vite di coppia.
Ad es., seguiremo i preparativi del matrimonio del Coach, con tutte le ansietà e l'eccitazione che l'accompagnano, mancheranno le situazioni commoventi o buffe, ma la nostra attenzione resta catalizzata su Stormy e Devon, su questo sentimento tra loro che sembra pretendere spazio e il diritto di essere vissuto.
E' un romance ambientato nel mondo dello sport, ed infatti è ricco di riferimenti al football, la terminologia è adeguata all'ambiente sportivo e ci sono un paio di match descritti con molta precisione.
Il livello di sensualità c'è ma non assume mai toni volgari, e ciò che ne vien fuori è un romance contemporaneo che si lascia apprezzare per la scorrevolezza nella scrittura (pratica, senza fronzoli), personaggi tratteggiati sufficientemente bene, una trama sempre pronta a piccoli imprevisti; il mondo dello sport fa da sfondo ma in realtà lo stesso football sembra un personaggio come gli altri, vista la sua importanza; è il tipico contesto americano, in cui lo sport conta molto, i giocatori sono belli e prestanti, alcuni più "seri" altri meno, sempre pronti a scherzare sul sesso e le donne.
Molto carino, l'Autrice ci immerge in questo mondo e ci incuriosisce con le tante storie che lo attraversano, lasciandoci con un finale decisamente aperto che lascia presagire come nel successivo capitolo se ne vedranno delle belle!
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mercoledì 20 dicembre 2017
Recensione: HANSEL E GRETEL dei Fratelli Grimm (RC2017)
La celebre fiaba dei fratelli Grimm, "Hansel e Gretel": la storia di un fratellino e una sorellina abbandonati nel bosco dai propri genitori che però riescono a "riscattarsi".
HANSEL E GRETEL
dei Fratelli Grimm
fonte immagine |
A quest'ultima, proprio per "risolvere il problema cibo", viene in mente un perfido proposito: abbandonare i bambini nel bosco, con la scusa di andare a raccogliere la legna, per poi lasciarli soli in mezzo alla radura.
Ma grazie all'ingegnosa idea di Hansel di gettare sassolini bianchi lungo il cammino per ritrovare la strada di casa, i piccoli riescono a tornare dal loro papà, che, a differenza della matrigna, era angosciato al pensiero dei suoi figlioletti soli nel bosco buio.
Ma la donna non ne gioisce perchè il pane continua a scarseggiare, così lei e il marito, non troppo tempo dopo, riportano i fratellini nel bosco e li abbandonano nuovamente.
L'espediente di Hansel di lasciar dietro di sè briciole di pane non sortisce lo stesso effetto dei sassolini, in quanto i tanti uccellini si mangiano tutte le briciole: tornare a casa diventa davvero molto complicato!
Cammina e cammina... Hansel e Gretel si ritrovano dinnanzi ad una casetta tutta "fatta di pane e ricoperta di focaccia, con le finestre di zucchero trasparente".
I bambini, che non mangiano da un po' di giorni e sono affamati, quasi non credono ai loro occhi nel vedere quella casa tutta da mangiare!
Proprio mentre rosicchiano e si riempiono la pancia di cose buone, una vocina sottile grida dall'interno della casa... e chi ne vien fuori?
Forse una bella fatina gentile?
Macchè, piuttosto una vecchiaccia brutta e decrepita che manifesta cattive intenzioni verso i due malcapitati...
Hansel e Gretel non sono però due sciocchini e daranno del filo da torcere alla vecchia megera.
E' una fiaba famosissima, che ha molti punti in comune con Pollicino di Perrault; si sa che le fiabe, nonostante si rivolgano ad un pubblico per lo più infantile, hanno molti elementi "spaventosi", che poi riflettono le paure e i desideri che tutti abbiamo avuto da piccoli: dall'essere abbandonati da genitori al poter fare una scorpacciata di dolci senza limiti; per non parlare dei personaggi spesso brutti e perfidi che popolano questi racconti fiabeschi, come la vecchia mangiabambini, che dà quasi un tocco horror alla storia.
La fiaba in qualche modo "denuncia" quella che purtroppo era una pratica tristemente diffusa soprattutto in età medievale, l'infanticidio.
Fa tenerezza il pensiero di questi bimbi che non portano rancore al proprio papà che ha dimostrato di essere debole e poco coraggioso, soccombendo alle malvagie richieste della moglie.
Una fiaba che è un evergreen, capace di intrattenere grandi e piccini.
Da essa Tim Burton ne ha tratto un mediometraggio per Disney Channel nel 1983; è una rivisitazione alquanto bizzarra e curiosa, e la trovate su You Tube ^_-
Obiettivo n.39 - Un libro da cui Tim Burton ha tratto un film |
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domenica 17 dicembre 2017
Recensione: LA SETTA di Fiorenzo Catanzaro
Un ex investigatore privato con un passato da profiler dell'FBI, in cerca di un po' di pace dopo alcuni recenti eventi che hanno reso la sua vita decisamente tormentata, si ritrova suo malgrado a rivestire di nuovo i panni investigativi per risolvere uno strano caso riguardante una oscura setta religiosa.
LA SETTA
di Fiorenzo Catanzaro
Poro Seguro Editore Pagine: 240 |
Qui, oltre ad occuparsi del proprio giardino (grazie soprattutto agli aiuti del vicino di casa, Girolamo), ha aperto un caffè letterario (il R&D) e la sua sua vita non potrebbe scorrere più tranquilla di così, lontana dai guai e dai fantasmi da cui è fuggito.
Ma la pace non è fatta per lui e un giorno in paese torna Anna (figlia di Silvano, amico di Girolamo), una ragazza scomparsa inspiegabilmente un anno prima.
Anna versa in condizioni psicofisiche molto negative: oltre ad avere un aspetto trasandato e sporco, non parla e nessuno riesce a stabilire un contatto con lei.
E' evidente che ha subito forti traumi che l'hanno sconvolta al punto da alienarsi dalla realtà, chiudendosi in un guscio di dolore che conosce lei soltanto e che non riesce a condividere con nessuno.
Per questo motivo, su suggerimento di Girolamo (che si rivela man mano un tipo enigmatico, che alterna simpatici intercalari in dialetto siciliano con frasi sibilline, dalle quali si evince che conosce il nostro Giovanni - o meglio, John - più di quanto questi immagini), il padre della ragazza chiederà aiuto proprio al nostro ex investigatore.
Per questo motivo, su suggerimento di Girolamo (che si rivela man mano un tipo enigmatico, che alterna simpatici intercalari in dialetto siciliano con frasi sibilline, dalle quali si evince che conosce il nostro Giovanni - o meglio, John - più di quanto questi immagini), il padre della ragazza chiederà aiuto proprio al nostro ex investigatore.
Inizialmente restio a lasciarsi travolgere da casi intricati, John non potrà però tenere a bada per molto la propria natura investigativa (supportata da buone conoscenza in ambito criminologico e psicologico) ed infatti inizierà un lavoro con la ragazza che lo porterà nei meandri più oscuri della sua mente, ben sapendo che per farle superare il trauma dovrà farle riaffiorare i ricordi delle esperienze traumatiche subite.
Non sarà facile ma pian piano e con pazienza e dolcezza, Anna comincerà sempre di più a ricordare, a tirar fuori sensazioni e associazioni che faranno emergere particolari misteriosi ed inquietanti, che sembrano collegarsi a storie di riti di purificazione, streghe da eliminare, insomma sembra che Anna sia stata rapita da qualcuno che milita nel mondo delle sette a sfondo satanico e della stregoneria.
Poco dopo essere uscita dall'ospedale, proprio quando la ragazza ha cominciato a sbloccarsi, rischia un'aggressione in casa, sventata grazie al tempestivo intervento e di John e di Girolamo (che tutto è fuorchè un tranquillo vecchietto...); questo fa sì che Profeti decida di mettere Anna al sicuro, portandola da Claudia, un'amica di John con cui ha condiviso un'esperienza difficile che ancora lo fa star male...
Le ricerche di John - che si sta facendo aiutare dal fratello Marco, che lavora in polizia (a Roma) vengono un po' osteggiate dal Commissario Ferri, che vede Profeti come un saccente rompiscatole che, giocando a fare il detective, rischia di deviare il corso delle indagini.
Ma il nostro protagonista non si lascia scoraggiare da nulla e nessuno, neanche da oscuri tentativi di farlo fuori, e cerca di cogliere ogni minimo particolare tratto dai ricordi - prima offuscati poi via via sempre più nitidi - di Anna per capire quali persone sono coinvolte nel suo rapimento, che molto probabilmente non è un fatto isolato: altre ragazze sono state e vengono rapite per fini che paiono ricondursi a strani riti all'interno di sette non meglio identificate, ma che hanno a che fare con la convinzione che esistano le streghe e che vadano eliminate.
Ma è davvero così?
Spesso il male si nasconde proprio là dove non avremmo immaginato di vederlo; niente è mai come sembra e questo Profeti l'ha imparato sul campo fin dai tempi in cui lavorava come profiler, e anche in questo caso si troverà nella condizione di dover andare oltre le apparenze, oltre le associazioni banali e scontate, lavorando parallelamente alla giustizia ufficiale (del resto lui lo sa molto bene: non ci si può fidare di nessuno a questo mondo...) pur di far emergere la verità.
Spesso il male si nasconde proprio là dove non avremmo immaginato di vederlo; niente è mai come sembra e questo Profeti l'ha imparato sul campo fin dai tempi in cui lavorava come profiler, e anche in questo caso si troverà nella condizione di dover andare oltre le apparenze, oltre le associazioni banali e scontate, lavorando parallelamente alla giustizia ufficiale (del resto lui lo sa molto bene: non ci si può fidare di nessuno a questo mondo...) pur di far emergere la verità.
Una verità scomoda, che uomini potenti vogliono che rimanga nascosta e che per questo son disposti a tutto.
Nuovi e gravi pericoli attendono John Profeti, il quale non dovrà proteggere solo se stesso ma anche chi gli è accanto.
"La setta" è un thriller avvincente che, una volta iniziato, ho divorato; con un ritmo che diviene via via sempre più incalzante, una scrittura scorrevole, immediata, diversi colpi di scena presenti nella storia, l'Autore tiene incollato il lettore alle pagine del romanzo, perchè sono tanti gli elementi che lo rendono interessante: i riferimenti alle sette religiose e ai loro riti sinistri e truci; il plagio che ragazzi dalla personalità debole subiscono da chi riesce ad ingannarli, facendo loro credere in cose surreali; il destino di tante povere ragazze che finiscono nelle mani di gente senza scrupoli; una piccola e pacifica realtà di paese sconvolta dalla presenza, almeno nei dintorni, di avvenimenti angoscianti.
La figura del protagonista mi è piaciuta molto perchè Giovanni (John) mostra molta umanità e sensibilità verso le persone che soffrono e proprio queste sue caratteristiche gli impediscono di "farsi i fatti suoi", piuttosto egli si sente in dovere di fare quanto è nelle sue possibilità per aiutare chi, come Anna, ha vissuto esperienze drammatiche.
L'epilogo fa presagire che ci sia un seguito (almeno me lo auguro)!
E' stata una lettura che mi è scivolata tra le mani nel senso che l'ho divorata, curiosa di arrivare alla soluzione del caso.
Non posso che consigliarvela!
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recensioni
martedì 12 dicembre 2017
Recensione: CORALINE di Neil Gaiman
Una bimba annoiata per la sua vita sempre uguale si ritrova in un mondo parallelo, senz'altro più vivace ma anche più oscuro ed inquietante, dal quale rischia di non poter più venir fuori.
Cosa può nascondersi dietro una porta magica?
CORALINE
di Neil Gaiman
Ed. Mondadori ill. D. McKean trad. M.Bartocci 2004 |
E' sempre alla ricerca di qualcosa di interessante da fare (com'è giusto che sia, alla sua età), chiedendo anche consiglio ai suoi genitori, ma questi ultimi sono sempre molto (troppo) indaffarati, le rispondono con superficialità, non andando incontro alle esigenze della figlia, la quale si sente trascurata.
Addirittura in ciò che mangia c'è trascuratezza, visto che Coraline pranza e cena quasi sempre con snack e cose surgelate, proprio perchè la mamma non ha tempo per cucinarle manicaretti e le ricette bislacche di suo padre non sono granchè.
Le uniche distrazioni sono costituite dai vicini di casa: le signorine Miss Spink e Miss Forcible (estrose ex-attrice di teatro) e il vecchio Bobo, definito "il pazzo" per i suoi bizzarri comportamenti e la sua fissa per i topi.
In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi. Ma ce n'è anche un'altra, la quattordicesima, che dovrebbe essere murata, ma un giorno Coraline scopre qualcosa di sensazionale: al di là della porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa identica alla sua, con una donna identica a sua madre che dice di essere anche lei sua mamma.
In questa "altra casa" vivono dunque questi "altri genitori" (che vengono chiamati "Altra Madre" e "Altro Padre"), che hanno alcune peculiarità decisamente sinistre: al posto degli occhi hanno due bottoni scuri cuciti; i capelli dell'Altra Madre" sembrano avere vita propria, come un ammasso di serpenti sulla testa ei suoi sorrisi sono terrificanti e sospetti; la donna - esageratamente magra e più alta del normale - inizialmente accoglie Coraline con entusiasmo e affetto, cucinando per lei tante cose buone e garantendole che con loro, in quest'altra casa, sarà coccolata e felice.
Chiaramente, perchè questo avvvenga, Coraline dovrà lasciare i suoi genitori (che tanto, sostiene "l'Altra Madre", non vedevano l'ora di liberarsi di lei) e cucirsi i bottoni sugli occhi...
Coraline, che è una bimba sveglia e riflessiva, comprende subito che in questa casa, solo apparentemente identica alla sua, ci sono troppe cose strane, a partire proprio dai due presunti genitori, che le fanno venire i brividi.
Ok, i suoi veri mamma e papà saranno pure un po' distratti ma le vogliono bene e Coraline desidera tornare da loro.
Ma con sua grande sorpresa e preoccupazione, si accorge che questo è tutt'altro che semplice: i suoi genitori sono scomparsi e Coraline intuisce che è colpa dell'Altra Madre; solo tornando indietro, oltre la porta magica, attraversando il corridoio buio e affrontando quell'essere le cui sembianze sono tutto fuorchè umane, la nostra coraggiosa undicenne potrà riportare indietro i suoi cari genitori e riavere la propria casa e la propria vita.
In questo mondo fantastico in cui vive la sua strana avventura, Coraline si trova faccia a faccia con personaggi che sono una sorta di "copia deformata" di quelli veri, del suo mondo: anche qui, infatti, ci sono le strambe signorine Miss Spink e Miss Forcible (sempre impegnate col teatro), c'è il pazzo vicino con i suoi topi (che hanno la loro funzione non irrilevante nella storia), c'è un gatto nero che in questo altro mondo parla e sarà una sorta di compagno di avventure che aiuterà Coraline a capire meglio dove si trova e come uscirne.
L'Altra Madre è un personaggio fantastico davvero particolare, è cattiva e spaventosa, non solo nell'aspetto (che mutano man mano che la sua vera, oscura natura emerge) ma anche per le intenzioni che ha verso Coraline, la quale scopre che altri bimbi sono stati acchiappati dalla megera e... hanno fatto una fine non proprio lieta!
Questa strega diabolica ha abitudini disgustose (mangia scarafaggi come fossero patatine) e poteri straordinari, tra cui quello di distorcere la realtà, appunto, per crearne un'altra alternativa e come piace a lei.
Coraline, in questo mondo distorto e pauroso creato dalla megera, dovrà affrontare sfide e pericoli, tirar fuori il suo coraggio di bambina esploratrice e curiosa, ingoiare la paura che spontaneamente le sale su quando si trova davanti a creature e situazioni tenebrose e poco rassicuranti, e cercare di capire il punto debole della sua nemica per poter riconquistare la libertà.
In questa fiaba per ragazzi dalle tinte dark ritroviamo tanti elementi tipici del genere fantasy/horror: la protagonista, giovanissima, curiosa e inconsapevolmente impavida, che non esita ad aprire porte che sarebbe meglio lasciar chiuse o ad incamminarsi per corridoi buii; l'antagonista brutta e cattiva, con capacità ultraterrene, da cui bisogna assolutamente scappare per non essere sue vittime; fantasmi, o meglio anime in pena in cerca di libertà; oggetti magici e talismani (utili all'occorrenza per non restare soggiogati dai malefici dell'antagonista); creauture mostruose al servizio della megera; animali parlanti che aiutano la protagonista.
Lo stesso scenario è azzeccatissimo perchè si parte da una casa tranquilla in cui non accade mai nulla e poi basta una porta aperta per ritrovarsi in un'altra dimensione, tetra e terrificante.
E' un horror per giovani lettori davvero piacevole e simpatico da leggere, stimola la curiosità di sapere cosa accadrà alla piccola Coraline, che personalmente (da fifona qual sono) ho ammirato in quanto straodinariamente dotata di self-control, tant'è che si spaventa ma reagisce con una lucidità e calma che io mai avrei al suo posto.
Sono curiosa di vedere il film d'animazione diretto da Henry Selick.
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