viaggiare leggendo |
Il padre di Viola è nato a Montemonaco.
Montemonaco è un comune di 657 abitanti della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche.
viaggiare leggendo |
Ed. Giunti
272 pp
16 euro
OTTOBRE 2014
|
- |
sibillini |
"Credi solo in quello che vedi. Il fatto che tu sia l’unico a vederlo, non vuol dire che non esista.”Non solo, ma Oliviero apre il suo cuore ad una confusa Viola e le parla di sè ragazzo, giovane uomo innamorato di una donna che gli è entrata nel cuore e c'è rimasta, per anni, nonostante il matrimonio con la mamma di Viola.
Silele edizioni
|
INFO LIBRO |
dietro le pagine |
Ann Trow |
0,99 euro |
narratori dell'est |
Ed. Marsilio
Trad. M. Mastrangelo
pp. 296, 1° ed.
Euro 18,00
2012
|
Paperback, 656 pages
Published April 2001
by HarperCollins
|
Paperback, 810 pages
Published September 2009
by William Morrow
|
Paperback, 636 pages
Published September 2009
by HarperCollins
|
697 pages
2009 by Biblioteca Univ. Rizzoli
|
spagnola |
ceca |
tedesco |
tedesca |
Estonia |
La Signora di Monza dipinto di Giuseppe Molteni (1847), basato sul personaggio dei I promessi sposi di Alessandro Manzoni. |
Dopo dodici mesi di noviziato, pieni di pentimenti e di ripentimenti, si trovò al momento della professione, al momento cioè in cui conveniva, o dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un sì tante volte detto; lo ripetè, e fu monaca per sempre.
Tra l'altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c'era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de' tanti, che, in que' tempi, e co' loro sgherri, e con l'alleanze d'altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar 1ì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall'empietà dell'impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose. In que' primi momenti, provò una contentezza, non schietta al certo, ma viva. Nel vòto uggioso dell'animo suo s'era venuta a infondere un'occupazione forte, continua e, direi quasi, una vita potente; ma quella contentezza era simile alla bevanda ristorativa che la crudeltà ingegnosa degli antichi mesceva al condannato, per dargli forza a sostenere i tormenti.