martedì 9 dicembre 2014

Viaggiare leggendo... alle pendici dei Monti Sibillini (Se chiudo gli occhi)


viaggiare leggendo
Ed ecco i luoghi misteriosi e magici in cui è ambientata gran parte della storia narrata da Simona Sparaco in "Se chiudo gli occhi" (recensione).

Il padre di Viola è nato a Montemonaco.

Montemonaco è un comune di 657 abitanti della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche.
Sorge nell'alta valle dell'Aso, su un leggero pianoro di cresta prospiciente Monte Zampa e Monte Sibilla, ad una quota di 988 m. È per altezza il secondo comune delle Marche.





La sua infanzia si è svolta tra Foce e Rocca.


Recensione: "Se chiudo gli occhi" di Simona Sparaco



Un libro molto molto bello e scritto davvero bene!

SE CHIUDO GLI OCCHI

di SImona Sparaco


Ed. Giunti
272 pp
16 euro
OTTOBRE 2014
Viola è una giovane donna dalla vita tranquilla e, in fondo, poco interessante.
Lavora come commessa in un negozio di fotografie, è sposata con Paolo - col quale è palesemente in crisi - e ha una dolce e intelligente bambina di 4 anni, Cristina.
Veste in modo anonimo, Viola, pur essendo carina: vestiti larghi e dai colori non certo vivaci, un lavoro poco creativo e lontano dai suoi sogni di bambina cui piaceva inventare storie, che poi scriveva su fogli di carta.

La sua vita procede piatta fino al giorno in cui, nel negozio in cui lavora, si presenta un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l’età: è suo padre, scultore, l’artista famoso, l’eterno bambino.
Cosa ci fa lì davanti a lei, dopo quattro anni d'assenza?

È tornato a cercarla per proporle un viaggio nella sua terra d’origine (nella Marche, ai piedi dei monti Sibillini) e per rivelarle qualcosa di molto importante. 

Viola ama suo padre ma cova non pochi risentimenti per lui, per aver abbandonato la famiglia anni prima.
Per lei Oliviero non è solo l'apprezzato artista, un po' estroso e singolare, ma è più di tutto un padre assente; ha fatto soffrire la mamma e non s'è fatto vivo con lei, Viola, per diversi anni, un'assenza pesante e insopportabile perchè fin troppo evidente proprio nei momenti importanti, come quando è nata Cristina, che infatti Oliviero non conosce.

-
E ora lui spunta dal nulla, da un passato fatto di rare presenze e tante distrazioni, per proporle un viaggio nei luoghi della sua infanzia?

Viola fa fatica a fidarsi un’altra volta dell’uomo
 che l’ha abbandonata e, ancor di più, faticherà - perchè accetterà, suo malgrado e nonostante le esitazioni, di accompagnarlo - a credere alle incredibili e quasi surreali storie che riguardano  le donne della loro famiglia, dalla nonna Antina alla mamma stessa di Oliviero e a Nora, un'amica della nonna. 
Donne piene di mistero e fascino, frutto di "poteri" e sensibilità particolari, che apparentemente hanno poco a che fare con la realtà, ma che in effetti sono più che mai ancorate alla terra, alla natura e alla sua forza, ai suoi misteri arcaici, tramandati da madre in figlia, attraverso saperi, storie, silenzi.

E così partono insieme, in auto, padre e figlia, e nel viaggio a volte sarà un silenzio pesante e carico di parole non dette a dominare, altre volte le battute caustiche e acide di Viola zittiranno il padre.., altre volte quest'ultimo riuscirà a catturare l'attenzione della scettica figlia parlando di sè e del proprio passato.

Viola pian piano imparerà a immaginarsi suo padre come il bambino smarrito che è stato, cresciuto da donne forti come rocce, piene di insegnamenti non sempre semplici da accettare, capaci di aprire gli occhi del cuore e della mente di un intelligente e sensibile Oliviero su ciò che non tutti vedono e sentono, ma che non per questo smette di esistere.
sibillini
"Credi solo in quello che vedi. Il fatto che tu sia l’unico a vederlo, non vuol dire che non esista.”
Non solo, ma Oliviero apre il suo cuore ad una confusa Viola e le parla di sè ragazzo, giovane uomo innamorato di una donna che gli è entrata nel cuore e c'è rimasta, per anni, nonostante il matrimonio con la mamma di Viola.
E alla ragazza, grazie ai racconti vividi e accorati del padre, sembra di conoscerla davvero, di averla davanti a sè, questa donna sconosciuta eppure così fondamentale e presente nella vita dell'artista (quante cose non sa di lui?): Pauline, il solo grande amore di Oliviero, colei che ha in qualche modo ispirato e guidato tante sue opere e di cui adesso anche Viola conosce l'esistenza.

Ma perchè?
Per quale ragione Oliviero la porta nella sua terra, alle pendici dei Sibillini?
Quale antico segreto vi è custodito?
Cosa lega lei a questa Pauline, a questa donna forte ma dolce, che ha amato e conosciuto l'uomo e l'artista come forse nessun altro ha saputo fare?

Leggere...è d'amore: "Dimmi che mi ami" di Maria Giovanna Farina



Buongiorno lettori ed amici!
Iniziamo la giornata con una segnalazione!
E' il libro di una scrittrice filosofa, Maria Giovanna Farina, che con questo romanzo ha voluto mostrare il grande amore, convinta che sia necessario riconoscerne “i sintomi” per distinguerlo dall’infatuazione e così non farselo scappare.
Non solo, ma ha voluto anche mostrare la componente erotica dell’amore con un stile elegante e senza mai usare volgarità, perchè è ancora possibile parlare di erotismo con parole dolci.

DIMMI  CHE MI AMI
di Maria Giovanna Farina

Silele edizioni


Dimmi che mi ami è un romanzo da leggere con il cuore, non solo perché parla d’amore ma per cogliere i sentimenti, le inquietudini e la forza dei due interpreti. 
Leda è una stilista di moda, Marco un pilota di linea, si conoscono al duty free dell’aeroporto di Madrid. 
Quale mistero impedisce l’incontro erotico? 
Per quale motivo lui non cede alla passione? 
La vicenda, a tratti avventurosa, condurrà il lettore al centro di una storia che mescola amore, enigma e passione. 
La storia narrata si può riassumere con una frase: Quando l’Amore ti fa crescere

L’autrice, esperta in relazioni e creatrice del blog Filosofia dell’amore erotico, con questo romanzo manda un messaggio importante alla coppia: “non arrendetevi ad un amore qualunque”, a volte manca la forza o la speranza di riuscirci, ma non si deve rinunciare se quello che vogliamo è l’amore con la A maiuscola.

L'autrice cura un blog a tema Filosofia dell’amore erotico:


L'autrice.
Maria Giovanna Farina nasce nel '62 a Milano dove si laurea in Filosofia all'Università Statale, svolge la professione di consulente filosofico e analista della comunicazione nella stessa città. Pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, fonda lo studio professionale Heuristic Institution prima e l'associazione culturale L'accento di Socrate poi. Autrice di vari libri: nel 2006 “Il bambino senza parole”, tradotto in lingua turca nel 2008. Nel 2013 con “Ho messo le ali” con IV di copertina di Francesco Alberoni anche in e-book.
Nel 2014 “Da zero alle stelle” e il romanzo “Dimmi che mi ami”. Autrice di numerosi articoli su varie riviste, ha intervistato anche in video alcuni tra i più noti personaggi della cultura e dello spettacolo. Creatrice della rivista filosofica on-line L’accento di Socrate, dirige la collana in e-book di Filosofia pratica per l’editore KKIEN Publishing International con pubblicazioni scientifiche,
divulgative e tecniche. E' attiva in rete anche come blogger.

sabato 6 dicembre 2014

Dietro le pagine di UNA LEVATRICE A NEW YORK di Kate Manning



Ad ispirare questa rubrica oggi è una pubblicazione recente della Beat Edizioni.

INFO LIBRO

UNA LEVATRICE A NEW YORK
di Kate Manning

VIDEO sul libro

Straordinario romanzo storico basato sulla storia vera 
di una nota levatrice della New York di fine Ottocento, 
l’opera ha rivelato sulla scena letteraria internazionale
 il talento di Kate Manning.



dietro le pagine
Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?"

Ann Trow


My Notorious Life è stato ispirato da una fotografia del 1890 di una bambina dallo sguardo duro, una trovatello di strada insieme ad un bambino. 
Ha iniziato a inventare una storia su di lei, immaginandola come un'immigrata irlandese, una dei 30.000 bambini senzatetto che vivevano per le strade di NY nel 1800. Questo l'ha portata alle storie dei treni degli orfani
Ma il romanzo è basato anche su una storia vera conosciuta dall'Autrice leggendo titoli scandalistici sul Victorian New York CityMy Notorious Life è il ritratto di Axie Muldoon, figlia di immigrati irlandesi che divenne famosa per la sua attività di levatrice e che si rifà alla figura di Ann Trow Lohman (1812-1878), meglio conosciuta come Madame Restell,  levatrice che praticò aborti, all'inizio del 19° secolo, a New York City.

Conosciuta nei giornali del suo tempo come "la donna più perversa di New York," Lohman era un'immigrata dal Gloucestershire, Inghilterra, arrivata a New York con il marito, Henry Summers, e una figlia piccola. Summers presto morì di 'febbre biliare' e la vedova sposò Charles Lohman, un collega immigrato. 
Negli anni successivi, Ann - assunto il nome di "madame Restell" - cominciò a vendere i farmaci alle donne con lo scopo di eseguire aborti. Non si sa molto su come ha iniziato a praticare questa sua professione, ma i suoi arresti, i processi e lo scandalo che ne ricavò per la sua carriera, così come la sua drammatica morte, sono ben documentati.
Fu un medico per le donne per un arco di 40 anni, senza avere alcuna formazione medica.

residenza di M.me Restell, tra 5th Avenue e la 52nd Street.

Altre info:

mithsonian Magazine

Il processo meraviglioso di Caroline Lohman

Il periodo in cui è vissuta la Lohman è quello in cui si diffuse moltissimo il cosiddetto fenomeno denominato "Orphan Train", cioè "I treni degli Orfani", che tra il 1854 e il 1929, corsero regolarmente dalle città della costa orientale ai terreni agricoli del Midwest, portando migliaia di bambini abbandonati il cui destino sarebbe stato determinato dalla fortuna o dal caso. Sarebbero stati forse adottati da una famiglia gentile e amorevole, o avrebbero dovuto affrontare una infanzia e l'adolescenza contrassegnate dal duro lavoro e dalla servitù?

Ne abbiamo parlato QUI, a proposito del background del romanzo "Le cose che non so di te".

venerdì 5 dicembre 2014

Leggere per informarsi: #senonlosai. Domande e risposte sulla salute del seno (Emma Books)



Lettori ed amici, forse non lo sapete ancora ma Emma Books si arricchisce di nuovi contenuti: il 1° dicembre è uscito l'ebook #senonlosai - domande e risposte sulla salute del seno
L'oncologo Alberto Luini ha raccolto le domande delle sue pazienti e ha risposto, sotto la supervisione di sua moglie, la scrittrice Maria Giovanna Luini, e con l'intervento di Lucilla Titta e Nicoletta Carbone di Radio24.


copertina #senonlosai
0,99 euro
L’ebook è in vendita online su
e su tutti gli altri store.

Per quanto curabile, il tumore al seno fa una paura tremenda a tutte le donne. Il senologo Alberto Luini sembra averlo capito. Per questo raccoglie ogni giorno le loro domande e non solo risponde in ambulatorio ma ha deciso di scrivere un libro che le contenga tutte.
“Non ho mai avuto in mente di scrivere l’ennesimo manuale: ne esistono tanti validissimi. L’unico obiettivo di questo ebook è rispondere alle domande che le donne ogni giorno mi pongono, raggiungerle anche con questo canale e portare loro l’informazione cui hanno diritto. Perché essere informati è la base per prendersi cura di sé.” Alberto Luini.

Supergiveaway su "Parole al vento": 15 libri per 15 vincitori!!



Il periodo natalizio - tra le tante cose - si accompagna anche al piacere di fare e ricevere dei doni!
E per noi lettori, cosa c'è di meglio che ricevere in dono uno o più libri?

Ecco a voi una bellissima iniziativa!
Da oggi 5 dicembre fino al 19 dicembre sul blog PAROLE AL VENTO presenterà ogni giorno un autore o un'autrice, per un totale di 15 ospiti, ciascuno dei quali metterà in palio il libro che verrà presentato di volta in volta, per un totale di ben 15 LIBRI!!!!

E udite udite: ci saranno 15 VINCITORI, che verranno estratti a sorte utilizzando il sito Random.org il giorno 21 dicembre…

Insomma un vero super giveaway con una miriade di vincitori.



Ecco tappe e libri:

1^tappa: venerdì 5 – “Cyborg 1.0″ di Roberto Serafini (ebook)
2^tappa: sabato 6 – “Sorcer for sale” di Eva Fairwald (ebook)
3^tappa: domenica 7 – “Una str…ega sotto l’albero” di Corinne Savarese (ebook)
4^tappa: lunedì 8 “Gabriel. Il sigillo della tredicesima luna” di Francesca Pace (ebook)
5^tappa: martedì 9 – “Due cuori in gioco” di Virginia Rainbow (il vincitore potrà scegliere se lo preferisce cartaceo o ebook)
6^ tappa: mercoledì 10 – “Il cuore e la maschera” di Daniela Iannuzzi (ebook)
7^tappa: giovedì 11 – “Il tempo di Luther” di Alessandra Paoloni (ebook)
8^tappa: venerdì 12 – “Amethyst” di Silvia Kristen Castellano (ebook)
9^tappa: sabato 13 – “Lupus Occulta. La femmina alpha” di Morgan Cavendish e Lyanna Wolfe (ebook)
10^tappa: domenica 14 – “Parigi, amore e altri disastri” di Marta Savarino (ebook)
11^tappa: lunedì 15 – “Crimson Moth” di Reika Kell (ebook)
12^tappa: martedì 16 – “”I demoni di mezzanotte” di Romina Principato (cartaceo)
13^ tappa: mercoledì 17 – “L’eredità del serpente” di Diletta Brizzi (ebook)
14^tappa: giovedì 18 – “Il mendicante di sogni” di Miriam Mastrovito (ebook)
15^tappa: venerdì 19 – “I custodi della notte” di Manuela Dicati (ebook)
16^tappa: domenica 21: ESTRAZIONE DEI VINCITORI (il primo estratto avrà diritto a scegliere per primo il libro che preferisce, poi toccherà al secondo e così via fino al quindicesimo vincitore)

Per partecipare alla gara è necessario:

  • Scrivere: “PARTECIPO, HO CONDIVISO IN…” come commento a questo post (clicca), aggiungendo il LINK della pagina dove avrete condiviso l’evento. 
  • Mettere mi piace alla pagina facebook della pagina collegata al blog "Parole al vento", che trovate cliccando qui. Se non avete facebook, potete seguire il blog su Twitter o Google+
  • Condividere le varie tappe su almeno 1 social (pagina personale, eventuale pagina fan ecc..) 
  • Scrivere un commento libero sotto a ciascuna tappa. I più belli saranno citati nelle pagine fan degli autori. 
  • Invitare un paio di persone che pensate possano essere interessate all’evento (inseritele nell’evento di fb, cliccate qui per essere rimandati alla pagina) . 

La partecipazione al supergiveaway è aperta da ieri 4 dicembre, fino alla mezzanotte del 20 dicembre!!

Oriente dal leggere: "La lanterna delle peonie"



Ancora un Autore che entra nel nostro "harem" di scrittori orientali!

narratori dell'est

LA LANTERNA DELLE PEONIE
di Encho San'yutei


La lanterna delle peonie
Ed. Marsilio
Trad. M. Mastrangelo
pp. 296, 1° ed.
Euro 18,00
2012
Sinossi

Kaidan botando-ro- (La lanterna delle peonie. Storia di fantasmi), titolo del repertorio delle narrazioni orali di San'yu-tei Encho-, narra di fantasmi che appaiono tra gli uomini per amore e per vendetta, mettendo in luce quanto i secondi siano più temibili dei primi. 
Ma chi ha davvero paura dei fantasmi? Coloro che hanno qualcosa di irrisolto e di sospeso, sia nella propria vita sia nel proprio karma, così come colui la cui razionalità tenta una negazione del mondo fantastico. 
Questa la risposta di Encho- nella sua opera, primo testo dei racconti orali giapponesi trascritto e consegnato alla storia della letteratura.


L'autore.
Encho San'yutei (1839-1900), uno dei declamatori più rappresentativi del Novecento giapponese, si devono famose storie umoristiche e di fantasmi, alcune originali e altre elaborate partendo da antiche leggende giapponesi e cinesi. Sulle orme del padre, comincia a calcare la scena fin dai sei anni sperimentando diverse modalità e generi di narrazione teatrale. Negli ultimi anni della carriera si dedica ad adattamenti di trame occidentali firmando testi come Meijin kurabe. nishiki no maiginu (Maestri a confronto. Il vestito da ballo di seta, 1894), che deriva da La Tosca di Victorien Sardou, a lui raccontata dal giornalista e scrittore di teatro Fukuchi Ochi, e per un caso elaborata prima di Tosca di Puccini, con il quale non ci furono mai contatti
.

giovedì 4 dicembre 2014

Frammento da "Oceano mare" (Baricco)



Tratto da OCEANO MARE di Baricco.

"Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro e ti salverai."

 

Le cover di "Il cavaliere d'inverno"



Le cover de "Il cavaliere d'inverno".
Che ne pensate?
Quale preferite?

Quella italiana mi piace molto, ma anche la seconda.

83144
Paperback, 656 pages
Published April 2001 
by HarperCollins

6323104
Paperback, 810 pages
Published September 2009
by William Morrow





















6140000
Paperback, 636 pages
Published September 2009
by HarperCollins

9686190
697 pages
2009 by Biblioteca Univ. Rizzoli





















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4 dicembre 1575: nasceva la monaca di Monza




Manzoni la chiama Gertrude nel suo celebre romanzo "I Promessi Sposi", ma la storia ci dice che la monaca di Monza si chiamava suor Virginia Maria, al secolo Marianna de Leyva y Marino (nata il 4 dicembre 1575 – 1650), che divenne famosa a motivo di  uno scandalo che sconvolse Monza agli inizi del XVII secolo.

Figlia di un nobile, il conte di Monza Martino de Leyva y de la Cueva-Cabrera, fu da lui costretta a entrare nell'Ordine di San Benedetto, diventando la monaca Suor Virginia a soli 16 anni. 
A dare scandalo fu la sua relazione (quasi dieci anni) con un uomo, il conte Gian Paolo Osio, con il quale ebbe due figli (dopo due aborti), una femmina (allevata dal padre) e un maschietto. 
Conobbe l'uomo perchè questi abitava in un palazzotto attiguo al convinto e questa relazione fu coperta anche tramite l'appoggio di altre converse e di un prete (Paolo Arrigoni).
L'amante di Suor Virginia era avvezzo all'assassinio: quando già su di lui pendeva una condanna per omicidio, si macchiò di altri delitti e uccise tre persone per nascondere la tresca; fu scoperto, condannato a morte in contumacia e poi assassinato da un uomo ritenuto suo amico. 

La Signora di Monza dipinto
di Giuseppe Molteni (1847),
 basato sul personaggio dei  I promessi sposi
di Alessandro Manzoni.
Anche la monaca fu processata, per volere dell'arcivescovo Federico Borromeo, e condannata a essere "murata viva" ("carcere duro") per 13 anni al Ritiro di Santa Valeria. Sopravvissuta alla pena, rimase a Santa Valeria fino alla morte.

Alessandro Manzoni si ispirò alla storia di questo scandalo, romanzando però gli eventi, cambiando ad esempio la composizione della famiglia, la cronologia, particolari delle vicende biografiche e il nome stesso degli amanti che diverranno Suor Gertrude ed Egidio.

 Dopo dodici mesi di noviziato, pieni di pentimenti e di ripentimenti, si trovò al momento della professione, al momento cioè in cui conveniva, o dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un sì tante volte detto; lo ripetè, e fu monaca per sempre.

 Tra l'altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c'era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de' tanti, che, in que' tempi, e co' loro sgherri, e con l'alleanze d'altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar 1ì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall'empietà dell'impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.         In que' primi momenti, provò una contentezza, non schietta al certo, ma viva. Nel vòto uggioso dell'animo suo s'era venuta a infondere un'occupazione forte, continua e, direi quasi, una vita potente; ma quella contentezza era simile alla bevanda ristorativa che la crudeltà ingegnosa degli antichi mesceva al condannato, per dargli forza a sostenere i tormenti. 


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