La primavera è praticamente arrivata, anche se non in via ufficiale ^_-
E la primavera è sinonimo di risveglio della natura, così oggi desidero soffermarmi sul FIORE DI MANDORLO, il primo a sbocciare in primavera e per questo simbolo della speranza e del ritorno alla vita da parte della natura; siccome sfiorisce in poco tempo, è anche simbolo di delicatezza e fragilità.
Nella Bibbia viene menzionato, il mandorlo; ad es., il profeta Geremia lo attribuisce alla rinascita; nell'Ecclesiaste, la vita è paragonata ai fiori di mandorlo, che subito appassiscono, nello stesso modo in cui la vita scorre velocemente!
Nella mitologia greca, il mandorlo è collegato all'attesa del compimento di una speranza e della costanza.
Diverse sono le versioni tramandate attorno alla vicenda della principessa Fillide (o Filli), figlia di Sitone, re della Tracia, trasformata in un mandorlo spoglio dalla dea Atena, per compassione, dopo essersi uccisa per il dolore temendo d'essere stata abbandonata da Demofonte, figlio di Teseo e di Fedra, il quale non era ritornato da lei nel tempo stabilito per le nozze.
L'albero rimase spoglio e sterile fino a quando l'eroe non ritornò in Tracia e venne a conoscenza del tragico destino di Fillide.
Allora egli andò ad abbracciare il mandorlo piangendo e le sue lacrime di pentimento si trasformarono in una nube di candidi petali che adornarono i rami della pianta, che così finalmente fiorirono, ma rimasero privi di foglie, come poi continuò a succedere all’annuncio di ogni primavera.
I fiori di mandorlo ispirarono anche più di una decina di quadri al pittore olandese Vincent van Gogh (1853-1890). Uno dei più famosi fu l’olio ‘Ramo di mandorlo in fiore’, dipinto a Saint Remy de Provence prima di morire, in occasione dell’annuncio della nascita del nipote Vincent Willem, figlio di suo fratello Theo.
(info prese da qui )
E adesso passiamo ad alcuni libri che, stando ai titoli, hanno a che fare con il mandorlo... o le mandorle ^_^
Nella mitologia greca, il mandorlo è collegato all'attesa del compimento di una speranza e della costanza.
Diverse sono le versioni tramandate attorno alla vicenda della principessa Fillide (o Filli), figlia di Sitone, re della Tracia, trasformata in un mandorlo spoglio dalla dea Atena, per compassione, dopo essersi uccisa per il dolore temendo d'essere stata abbandonata da Demofonte, figlio di Teseo e di Fedra, il quale non era ritornato da lei nel tempo stabilito per le nozze.
L'albero rimase spoglio e sterile fino a quando l'eroe non ritornò in Tracia e venne a conoscenza del tragico destino di Fillide.
Allora egli andò ad abbracciare il mandorlo piangendo e le sue lacrime di pentimento si trasformarono in una nube di candidi petali che adornarono i rami della pianta, che così finalmente fiorirono, ma rimasero privi di foglie, come poi continuò a succedere all’annuncio di ogni primavera.
I fiori di mandorlo ispirarono anche più di una decina di quadri al pittore olandese Vincent van Gogh (1853-1890). Uno dei più famosi fu l’olio ‘Ramo di mandorlo in fiore’, dipinto a Saint Remy de Provence prima di morire, in occasione dell’annuncio della nascita del nipote Vincent Willem, figlio di suo fratello Theo.
(info prese da qui )
E adesso passiamo ad alcuni libri che, stando ai titoli, hanno a che fare con il mandorlo... o le mandorle ^_^
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Mandorle amare di Laurence Cossé.
Edith ha a servizio una domestica marocchina, Fadila, completamente analfabeta. La prima decide di insegnare all'altra a leggere e scrivere cominciando dall'alfabeto e pian piano tra loro si instaura un rapporto di amicizia e stima. La colta Edith entra in contatto con la vita di un'immigrata che ha passato una sofferta gioventù in Marocco e conduce una sofferta esistenza nel ricco Occidente. Eppure, nonostante gli stenti e le privazioni, la vita di Fadila emana dignità e consapevolezza, in una strana miscela di fatalismo arabo e buonsenso di madre di famiglia.
Miele amaro e mandorle dolci di Maha Akhtar.
Un giorno, davanti al salone di bellezza Cleopatra, la proprietaria Mouna incontra tre donne: tre donne di successo che, conquistate dall'atmosfera intima e accogliente di quel luogo, inebriate dal profumo di essenze di miele e olio di mandorle e coccolate dalle mani esperte di Mouna, poco a poco Lailah, Imaan e Nina si liberano di ogni ipocrisia e iniziano a confessarsi le loro paure più segrete.
Edith ha a servizio una domestica marocchina, Fadila, completamente analfabeta. La prima decide di insegnare all'altra a leggere e scrivere cominciando dall'alfabeto e pian piano tra loro si instaura un rapporto di amicizia e stima. La colta Edith entra in contatto con la vita di un'immigrata che ha passato una sofferta gioventù in Marocco e conduce una sofferta esistenza nel ricco Occidente. Eppure, nonostante gli stenti e le privazioni, la vita di Fadila emana dignità e consapevolezza, in una strana miscela di fatalismo arabo e buonsenso di madre di famiglia.
Miele amaro e mandorle dolci di Maha Akhtar.
Un giorno, davanti al salone di bellezza Cleopatra, la proprietaria Mouna incontra tre donne: tre donne di successo che, conquistate dall'atmosfera intima e accogliente di quel luogo, inebriate dal profumo di essenze di miele e olio di mandorle e coccolate dalle mani esperte di Mouna, poco a poco Lailah, Imaan e Nina si liberano di ogni ipocrisia e iniziano a confessarsi le loro paure più segrete.
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Tempesta di neve e profumo di mandorle di Camilla Läckberg.
Martin Molin, collega di Patrik Hedström alla stazione di polizia di Tanumshede, ha raggiunto la fidanzata Lisette sulla vicina isola di Valö per una festa di famiglia; durante la cena il vecchio patriarca dall'immensa fortuna muore improvvisamente. Nell'aria si avverte un vago aroma di mandorle amare, e a Martin Molin non resta che cercare di far luce su quella morte misteriosa. Intanto, la violenta tempesta che agita le acque gelide dell'arcipelago non accenna a placarsi, e ogni contatto con la terraferma è interrotto. Sulle orme di Agatha Christie, in occasione dei suoi primi dieci anni di carriera, Camilla Läckberg ha dato vita a una serie di racconti che, tema a lei caro, indagano le complesse dinamiche familiari, combinando adorabili scene d'intimità domestica all'inquietudine di oscuri segreti del passato.
Come il vento tra i mandorli di Michelle Cohen Corasanti
Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad, dodici anni. e la sua famiglia sono costretti dall'esercito israeliano a trasferirsi in un misero fazzoletto di terra rallegrato soltanto da una pianta di mandorlo, unica fonte di sostentamento e ristoro. Quando il padre di Ichmad viene imprigionato con l'accusa di aver nascosto delle armi, Ichmad deve trovare un lavoro. Anno dopo anno, i suoi fratelli soccombono all'odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda.
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Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad, dodici anni. e la sua famiglia sono costretti dall'esercito israeliano a trasferirsi in un misero fazzoletto di terra rallegrato soltanto da una pianta di mandorlo, unica fonte di sostentamento e ristoro. Quando il padre di Ichmad viene imprigionato con l'accusa di aver nascosto delle armi, Ichmad deve trovare un lavoro. Anno dopo anno, i suoi fratelli soccombono all'odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda.
MUSICA
Quando vedo un mandorlo in fiore comincio a canticchiare una canzone di Nino Buonocore molto dolce, intitolata proprio IL MANDORLO.
Il mandorlo fioriva
Nel giardino della scuola
Io li vedevo entrare
E restavo fuori
Col pianto in gola
Un giorno se ne andava
Tra i richiami del mercato
E la tua fresca voce
Che non ho più scordato
La paura dei miei pensieri
Il desiderio di te
Di dividere con te i miei abbandoni
Noi distesi sulla sabbia
Quanta pioggia sui libri di scuola
E come è forte l'odore del mare
A febbraio
POESIA
DIMENTICA I MANDORLI IN FIORE
Dimentica i mandorli in fiore.
Non vale la pena In questa storia
Di ricordare ciò che non può ritornare.
Asciuga al sole i tuoi capelli bagnati:
languidi come frutti maturi brillino
umidi, grevi, i vermigli riflessi.
Amore mio, amore mio,
siamo
in autunno.
(Prigione di Bursa, 5 novembre 1945, Nazim Hikmet)
Il mandorlo è fiorito
Questa notte - un miracolo pare
è passato qualcuno nell’orto:
stavan mute le stelle a guardare.
Non sembrava il bel mandorlo morto?
Non sembrava il bel mandorlo secco?
Ma qualcuno con mano leggera
ha posato farfalle a ogni stecco
per poi ratto fuggire.
Chi era? E stamane, nel chiaro mattino,
un bambino riguarda stupito,
e gli pare un sorriso divino
quel bel mandorlo nuovo e fiorito.
(T.Stagni)
Una poesia d'amore
Due giorni dopo la mia morte
verrò a prendere il caffè da voi.
Mi stenderò sul divano
a guardare il sonno dei gatti.
Poi andrò via
verso un mandorlo che sta per fiorire
verso il nido
di una formica.
Potrei perfino uscire
dall'universo come se fosse una casa
e poi tornare
scuotendo la neve caduta sull'ombrello.
Se veramente amiamo
un uomo, una donna, una rosa,
noi da vivi e da morti
possiamo fare ogni cosa.
(Franco Arminio)
Due giorni dopo la mia morte
verrò a prendere il caffè da voi.
Mi stenderò sul divano
a guardare il sonno dei gatti.
Poi andrò via
verso un mandorlo che sta per fiorire
verso il nido
di una formica.
Potrei perfino uscire
dall'universo come se fosse una casa
e poi tornare
scuotendo la neve caduta sull'ombrello.
Se veramente amiamo
un uomo, una donna, una rosa,
noi da vivi e da morti
possiamo fare ogni cosa.
(Franco Arminio)
Fonti:
Web
http://www.latecadidattica.it
Web
http://www.latecadidattica.it