lunedì 27 maggio 2013

Anteprima e segnalazione: "Dove osano le farfalle" di Antonella Sgueglia



Segnalazione e anteprima di un libro che esce ad inizio giugno, di un'autrice già segnalata qui su chicchi di pensieri: Antonella Sgueglia, di cui ho letto e recensito "A scuola con portamento".

DOVE OSANO LE FARFALLE
di Antonella Sgueglia


EMV Edizioni
12 euro
GIUGNO 2013
Sinossi

Il vero amore giunge sempre inaspettato e ha il sapore di una favola. 
Così è per Greta che ci racconta la sua vita travolta dalla passione. 
Un’onda dell’immenso mare di Napoli la spinge ad assaporare istante per istante un momento che potrebbe non ripresentarsi… 
Una storia d’amore che supera ogni barriera, del tempo e dello spazio.
Le mie foto
Antonella Sgueglia
L'autrice.
Antonella Sgueglia nasce a Napoli il 26 Febbraio 1985.
Laureanda in Lingue e letterature straniere, studia tecniche di scrittura, editing e correzione bozze.
Diplomata all’accademia di moda della sua città, ha frequentato corsi di recitazione, dizione, musica e coreografia presso i migliori teatri napoletani.
Lavora come traduttrice freelance di lingua inglese per un ente di certificazione internazionale, soprattutto si occupa di testi tecnici e manuali.
Tra le pubblicazioni annoveriamo le poesie “Seppur nascessi cento volte” e “Lo sforzo non è amore” edite da Aletti editore nelle rispettive antologie “Verrà il mattino e avrà un tuo verso, X edizione” e “Parole in fuga vol. 9”.
Nel 2013 pubblica i romanzi “A scuola con portamento” (Società Editrice MonteCovello) e “Dove osano le farfalle” (EMV edizioni).
Collabora con riviste letterarie e blog di informazione con cui condivide i suoi racconti, articoli e recensioni. 


Misteri e gialli da risolvere con Newton Compton: L'ANATOMISTA - LA FORMULA SEGRETA DELLE SS



Cosa riserva per noi la Newton Compton ad inizio giugno?
Ecco qualche anteprima...

L'ANATOMISTA
di Diana Lama


978-88-541-5180-2
Ed. Newton Compton
nuova Narrativa Newton
512 pp
9.90 euro
USCITA 6 GIUGNO
2013
Trama

Siamo a Napoli e a risolvere un difficile caso è la coppia investigativa Artemisia Gentile e Tito Jacopo Durso, psicologa lie, psichiatra lui...

Su uno scoglio del lungomare di Napoli viene ritrovato il corpo nudo e mutilato di una giovane donna: è è l'ennesimo macabro rituale che ha già fatto più di una vittima.
Una squadra di profiler, guidata dallo psichiatra Tito Jacopo Durso, sta indagando sul caso ed è alla disperata ricerca di qualche indizio sull’assassino, ribattezzato dalla stampa come l’Anatomista
Alla sua équipe la polizia ha deciso di affiancare una psicologa, Artemisia Gentile, esperta nella cura di vittime di abusi e maltrattamenti. 
Artemisia è una donna molto speciale: il suo passato nasconde un tremendo segreto, che la rende vulnerabile ma anche estremamente intuitiva. 
Mentre la Squadra brancola nel buio, sarà proprio lei a scoprire sui corpi delle vittime un inquietante messaggio lasciato dall’Anatomista
Un piccolo ma determinante particolare che le accomuna tutte. 
E quando l’assassino sequestra altre giovani donne, continuando a perseguire il suo raccapricciante disegno, Durso decide di usare proprio lei come esca…


D. Lama

L'autrice.

Diana Lama vive a Napoli, è medico specialista in Chirurgia del cuore e grossi vasi e lavora come ricercatrice universitaria. I suoi romanzi (Rossi come lei, Premio Alberto Tedeschi; Solo tra ragazze; La sirena sotto le alghe; Il circo delle meraviglie) sono tradotti in Francia, Germania, Russia e Canada. Ha pubblicato molti racconti, alcuni dei quali sono stati tradotti in USA e Gran Bretagna. Di recente una sua short story è stata pubblicata sul prestigioso «Ellery Queen Mystery Magazine». È fondatrice e presidente di Napolinoir, l’associazione dei giallisti napoletani, e creatrice del Premio letterario per ragazzi ParoleinGiallo
.




Pur cambiando genere, restiamo comunque col fiato sospeso e la curiosità a mille per risolvere un altro enigma, seppur di diversa natura... ^_^

LA FORMULA SEGRETA DELLE SS
di F. Ermetes,
P. Di Reda


Ed. Newton Compton
nuova Narrativa Newton
512 pp
9.90 euro
USCITA 6 GIUGNO
2013
L'ossessione fissa dell'uomo: ricercare il segreto dell'immortalità....!
Un'equazione alchemica è la soluzione tanto attesa?

Trama

Un’automobile nera parte da Berlino nel giorno del solstizio d’estate del 1935: all’interno il dottor Rudolf Siebeln, medico omeopata del comandante delle SS Heinrich Himmler. Destinazione: il castello di Wewelsburg, dove sta per riunirsi in gran segreto l’Ordine del Sole Nero: dodici uomini che vogliono imporre la scienza occulta praticata dal Führer.
Marzo 1938: il famoso fisico Ettore Majorana incontra a Napoli un professore tedesco, che gli consegna una formula misteriosa e lo convince a visitare insieme a lui la Cappella del principe Sansevero, uno dei più grandi alchimisti del Settecento. 
Ma il professore viene ucciso ed Ettore Majorana, che ha assistito all’omicidio, scompare il giorno dopo. 

Primavera 2012: un misterioso passeggero incarica Ilaria, una giovane tassista romana, di consegnare un CD a un’amica tedesca. Da quel momento inizia a comporsi una trama mortale che coinvolge, insieme a Ilaria, un giornalista in crisi, un ispettore fuori dalle regole e un gruppo di giovani scienziati. 
Saranno loro a scoprire, tra inquietanti esperimenti e agghiaccianti omicidi, il segreto di una misteriosa formula, il sottile fil rouge che lega tra loro il Terzo Reich, degli scienziati in fuga dal nazismo e un presente ancora carico di un passato oscuro e incompiuto.



Autori.
Laureata in Biologia molecolare e Farmacia, Flavia Ermetes ha lavorato nel campo della ricerca e del giornalismo scientifico. È stata anche autrice TV e per molti anni si è occupata di cinema e audiovisivi.
Paolo di Reda è autore di sceneggiature e scrittore, ha pubblicato i romanzi Ricordare non basta,Prove generali per scomparire e ha partecipato all’antologia Roma per le strade con il racconto A finestre aperte.

I due, insieme, hanno scritto Il labirinto dei libri segreti, pubblicato da Newton Compton nel 2010, che ha ottenuto un grande successo non solo in Italia, ma anche in Spagna e Russia, e La formula segreta delle SS.

Titoli in una stanza



I titoli di oggi riguardano tutti la parola STANZA, che ho scelto come comune denominatore per le associazioni di pensieri, di idee, sensazioni.... che mi rimanda.

La stanza mi fa pensare ad un luogo tutto mio, in cui posso rifugiarmi, all'occorrenza, per restarmene per conto mio, a pensare a... quello che mi va....!!
Un luogo intimo, che racchiude ciò che è solo mio e che posso "nascondere" agli altri.

VI PIACCIONO QUESTI TITOLI?

UNA STANZA PIENA DI SOGNI (R. Sepetys, Ed. Garzanti, 2013).

dreams

LA STANZA DELLE MERAVIGLIE (B. Selznick, Ed. Mondadori, 2012)

ROOM

LA STANZA SOSPESA NEL TEMPO (O. Teernan, Dolce, Ed. SBC, 2012)

time

LA STANZA CON LA FINESTRA SUI TETTI (S. Carcione, Youcanprint, 2011)

roof

domenica 26 maggio 2013

In lettura:NEMESI di Philip Roth



In lettura:

NEMESI 
di Philip Roth


Nemesi
Ed. Einaudi
Sipercoralli
Trad. N. Gobetti
186 pp
19 euro
2011
Quali sono le scelte che imprimono una svolta fatale a un'esistenza?
In che modo un individuo può resistere alla forza degli eventi?


Trama

Al centro di Nemesi c'è un animatore di campo giochi vigoroso e solerte, Bucky Cantor, lanciatore di giavellotto e sollevatore di pesi ventitreenne che si dedica anima e corpo ai suoi ragazzi e vive con frustrazione l'esclusione dal teatro bellico a fianco dei suoi contemporanei a causa di un difetto della vista.
Ponendo l'accento sui dilemmi che dilaniano Cantor e sulla realtà quotidiana cui l'animatore deve far fronte quando nell'estate del 1944 la polio comincia a falcidiare anche il suo campo giochi, Roth ci guida fra le più piccole sfaccettature di ogni emozione che una simile pestilenza può far scaturire: paura, panico, rabbia, confusione, sofferenza e dolore.
Spostandosi fra le strade torride e maleodoranti di una Newark sotto assedio e l'immacolato campo estivo per ragazzi di Indian Hill, sulle vette delle Pocono Mountains - la cui «fresca aria montana era monda d'ogni sostanza inquinante» -, Nemesi mette in scena un uomo di polso e sani principî che, armato delle migliori intenzioni, combatte la sua guerra privata contro l'epidemia. 
Roth è di una tenera esattezza nel delineare ogni passaggio della discesa di Cantor verso la catastrofe, e non è meno esatto nel descrivere la condizione infantile.


L'autore.
Philip Roth ha vinto il Premio Pulitzer nel 1997 per Pastorale americana. Nel 1998 ha ricevuto la National Medal of Arts alla Casa Bianca, e nel 2002 il piú alto riconoscimento dell'American Academy of Arts and Letters, la Gold Medal per la narrativa. Ha vinto due volte il National Book Award e il National Book Critics Circle Award, e tre volte il PEN/Faulkner Award. Nel 2005 Il complotto contro l'America ha ricevuto il premio della Society of American Historians per «il miglior romanzo storico di tematica americana del periodo 2003-2004». Recentemente Roth ha ricevuto i due piú prestigiosi premi PEN: il PEN/Nabokov Award del 2006 e il PEN/Saul Bellow Award for Achievement in American Fiction. Roth è l'unico scrittore americano vivente la cui opera viene pubblicata in forma completa e definitiva dalla Library of America. Nel 2011 ha ricevuto la National Humanities Medal alla Casa Bianca, ed è poi stato dichiarato vincitore della quarta edizione del Man Booker International Prize.
Di Philip Roth Einaudi ha pubblicato: Pastorale americana (1998) , Operazione Shylock (1998) , Il teatro di Sabbath (1999) , Ho sposato un comunista (2000) , Lamento di Portnoy (2000) , La macchia umana (2001) ,L'animale morente (2002) , Lo scrittore fantasma (2002) , Zuckerman scatenato (2004), Chiacchiere di bottega (2004) , Il complotto contro l'America (2005) , Il seno (2005) , La lezione di anatomia (2006) , L'orgia di Praga (2006) , Everyman (2007) , Patrimonio (2007) , Il fantasma esce di scena (2008), Il professore di desiderio (2009) , Indignazione (2009), L'umiliazione (2010) , La controvita (2010 e 2012) , La mia vita di uomo (2011) ,Nemesi (2011 e 2012), Goodbye, Columbus (2012), Quando lei era buona (2012), I fatti. Autobiografia di un romanziere (2013) e il volume Zuckerman (che raccoglie i romanzi Lo scrittore fantasma, Zuckerman scatenato, La lezione di anatomia, L'orgia di Praga, Nemesi e «Ho sempre voluto che ammiraste il mio digiuno» ovvero, guardando Kafka).

Maggio Neri Pozza: VOLTI NELL'ACQUA - LA TERRA DEL SACERDOTE



Come promesse, proseguo con le altre due anteprime Neri Pozza, sempre di fine mese.

VOLTI NELL'ACQUA
di Janet Frame


Neri Pozza
Biblioteca Neri Pozza
256 pp
12 euro
USCITA 30 MAGGIO
2013
Trama

«Ancor più di Virginia Woolf, Janet Frame è prigioniera della sua biografia», scrive Hilary Mantel nell’introduzione a questo volume.
 La grande scrittrice neozelandese trascorse otto anni della sua vita in vari ospedali psichiatrici e fu sottoposta a più di duecento elettroshock, «ognuno pari per intensità di paura a un’esecuzione capitale». 
La sua intera opera è attraversata da cima a fondo dal ricordo di questo doloroso capitolo della sua esistenza, come ampiamente mostra Un angelo alla mia tavola, l’autobiografia che le ha dato la fama e che fu oggetto di una memorabile trasposizione cinematografica di Jane Campion.
Il libro, tuttavia, in cui la sua esperienza ospedaliera viene restituita nella maniera più cruda e, nello stesso tempo, poetica è certamente Volti nell’acqua, benché Janet Frame abbia scritto di avervi ammorbidito la verità, temendo che altrimenti non le avrebbero creduto.
Istina Mavet è il personaggio principale dell’opera che, come ha scritto l’autrice, non è la semplice rappresentazione di se stessa, ma qualcosa di più. 
Hilary Mantel ricorda come Istina significhi verità in serbocroato e Mavet morte in ebraico
Istina Mavet è la vittima e, insieme, la testimone di una reclusione in cui è in questione tutto tranne che la cura. L’ospedale dove resta più a lungo ospita pazienti di ogni età e patologia, malati di demenza senile, criminali, persone con disturbi genetici e semplici sofferenze emotive. I medici non si fanno vedere mai e le infermiere hanno il solo compito, non immune da un certo sadismo, di controllare i pazienti «Il libro – scrive Hilary Mantel – è una testimonianza di umiliazione e terrore, squarciata da riflessioni raggelanti. Il vissuto dei suoi personaggi viene trasferito sulla pagina con una leggerezza tale che il lettore non lo vive mai come un’esperienza punitiva. È un racconto di sofferenza che riesce a entusiasmare e straziare allo stesso tempo, perché la sua stessa esistenza – il fatto che Istina sopravviva e racconti la storia – dimostra che quella sofferenza non l’ha distrutta».
Contiene certamente pagine strazianti, come quelle in cui vengono descritti i balli e le occasioni conviviali in cui le pazienti, agghindate in vestiti della festa che le fanno sembrare «prostitute da operetta», vengono trascinate fuori dai reparti per divertirsi. 
Faces in the
water
Tuttavia, anche le «pagine più buie sono illuminate dalla consapevolezza che la vita umana è qual cosa di prezioso, e che ogni vita è unica».

«Janet Frame era il prodotto di ciò che aveva alle spalle, ma è riuscita a illuminarlo e trasfigurarlo. Una vita quasi appassita che è sbocciata in una fioritura di bellezza. Janet Frame rientra fra quegli scrittori che ti fanno pensare, che ti piaccia o no, alle misteriose vie della grazia».
  Hilary Mantel

J. Frame

«Che donna straordinaria è Janet Frame, superare così tanti ostacoli, e poi accoglierli meravigliosamente nella tua opera».

Doris Lessing


L'autrice.
Janet Frame (1924-2004) è, assieme a Katherine Mansfield, la scrittrice neozelandese più nota, e una delle maggiori autrici della seconda metà del Novecento, proposta due volte per il Premio Nobel. Tra i suoi libri apparsi in italiano figurano La leggenda del Fiore della Memoria, La laguna e altre storie, Giardini profumati per i ciechi, Un angelo alla mia tavola (Neri Pozza 2010), Gridano i gufi (Neri Pozza 2011), Verso un’altra estate (Neri Pozza 2012).



LA TERRA DEL SACERDOTE
di Paolo Piccirillo


Ed. Neri Pozza
Collana Bloom
240 pp
16.50 euro
USCITA 30 MAGGIO
2013
Una storia di colpa ed espiazione, di crudeltà e innocenza

Trama

È notte e la ragazza corre nella campagna buia piú veloce che può, senza voltarsi indietro.
È finalmente riuscita a scappare dalla gabbia in cui la vecchia la teneva prigioniera. Il vento gelido le taglia la faccia e la terra brulla i piedi, ma quasi non se ne accorge, perché il dolore delle doglie la rende insensibile a tutto il resto. 
La ragazza si accascia, urla e partorisce, ma a quell’urlo di dolore ancestrale non segue alcun pianto che annunci la vita. 
Lascia il bambino morto sotto un albero e prosegue fino a un fienile dove spera di potersi nascondere e riposare.
La ragazza non lo sa ma la terra su cui sta cercando rifugio è conosciuta da tutti come “la terra del Sacerdote”. 
Agapito è un uomo burbero e solitario, arido e secco come la sua terra, violento e duro come l’inverno degli Appennini. Tanti anni prima aveva provato a fuggire la povertà della sua terra, il Molise, emigrando in Germania; lí era divenuto sacerdote ma ormai di quel saio e della promessa fatta prendendo i voti è rimasto solo un soprannome.
Dalla Germania è tornato con un segreto troppo grande e ha barattato il suo silenzio con la terra su cui vive. Una terra maledetta che non dà frutti, morta come la sua anima.
Quando Agapito scopre la ragazza nascosta nel fienile si trova di colpo al centro di un affare molto piú grande di lui; la ragazza è un’immigrata clandestina, portata con l’inganno dall’Est dell’Europa e costretta a ripagare il passaggio in Italia in modo disumano: rinchiusa come un animale in gabbia e utilizzata per partorire figli da destinare all’adozione o al traffico d’organi. 
Agapito è incuriosito da quella ragazza, tanto strana da riuscire addirittura a far crescere qualcosa sulla sua terra e decide di non mandarla via ma di subentrare ai precedenti “carcerieri” mettendo a disposizione della malavita la sua casa e la sua proprietà come “allevamento” per questa e altre ragazze.
Da quel momento Agapito si troverà di nuovo chiamato a fare i conti con le proprie scelte e con la propria anima, o almeno con quell’unico briciolo non ancora barattato con il pane e la sopravvivenza quotidiana. 
Alla fine proverà a salvare una vita e non a toglierla, come accadde in Germania, provando a dare tutto se stesso per amore di qualcun altro. 
Le regole del potere però sono antiche e le persone vivono da troppo tempo piegandosi alla legge del piú forte. È cosí che una storia di sopraffazione e violenza non può trovare uno sbocco pacifico solo attraverso una redenzione personale: anche la fede in nuove possibilità deve sanguinare e lottare.

P. Piccirillo
«La terra del Sacerdote è un romanzo bellissimo e potente. È come se Cormac McCarthy si aggirasse per la campagna molisana».   Brunella Schisa


L'autore.
Paolo Piccirillo è nato nel 1987 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Nel 2010 ha pubblicato Zoo col semaforo, un romanzo che ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica. Autore di racconti pubblicati su varie riviste e antologie, nel 2011 è stato scelto dal Festival delle letterature di Mantova come rappresentante italiano per le Scritture giovani
.

Anteprima thriller. L'ULTIMA VITTIMA di Terry Gerritsen



Questo romanzo mi piace perchè è ambientato in una scuola, il che mi ricorda IL SEGRETO DEL BOSCO che tanto mi era piaciuto!!!
In più c'è una storia di massacri e traumi, ricerca di assassini: insomma, tanti ingredienti interessanti!!!

Voi che ne dite?

L'ULTIMA VITTIMA
di Tess Gerritsen


Ed. Longanesi
La Gaja Scienza
Trad. A. Trissoni
336 pp
16.40 euro
USCITA 30 MAGGIO
2013
Trama
A una prima occhiata sembra un college come tanti, forse solo un po’ più esclusivo e curato degli altri.
Immerso negli splendidi boschi del Maine, ha un immenso parco, lunghi corridoi, aule luminose, un attrezzato laboratorio di scienze e uno di informatica. 
Ma a fare la differenza, a Evensong, sono gli alunni. 
Qui, infatti, vengono accolti ragazzi che hanno subito gravi traumi, che devono riaprire gli occhi e tornare a vivere, perché la morte li ha sfiorati troppo da vicino. 
Il posto giusto per Teddy Clock: ha solo quattordici anni, ma è già sopravvissuto a due spaventosi massacri. 
Due anni fa la sua famiglia d’origine è stata sterminata; da poco una misteriosa e spietata mano omicida gli ha strappato anche i genitori adottivi… 
Solo a Evensong Teddy potrà ricevere l’aiuto di cui ha un disperato bisogno e riuscire a trovare le parole per raccontare al detective Jane Rizzoli quello che ha visto. 
Ma per Teddy non sembra esistere un posto sicuro e la morte varca anche l’alto cancello del college.
Per Jane e la sua amica Maura Isles, l’anatomopatologa, è l’inizio di un’indagine complessa, a caccia di un assassino che sembra mosso solo da un istinto sadico e crudele e che invece ha un piano preciso ed efferato. 
rizzoli and isles uk tess gerritsen
-
Un piano che va compreso e sventato prima che sia troppo tardi...

L'autrice.
Tess Gerrirsen, dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata un’affermata scrittrice con la passione per il medical thriller, genere che ha rinnovato con personaggi indimenticabili, soprattutto nella serie dedicata alla detective Jane Rizzoli.

sabato 25 maggio 2013

Recensione "1984" di George Orwell



Ed eccomi con una recensione di un "classico moderno" famosissimo e sempre attuale:

1984
di George Orwell

1984
Ed. Mondadori
Trad. s. Manferlotti
348 pp
6.99 euro
2011

Sinossi

1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare.
Tranne amare. Tranne divertirsi. Tranne vivere, insomma, se non secondo gli usi e costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona.
Dal loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo postnucleare, solo Winston Smith e Julia lottano disperatamente per conservare un granello di umanità...






il mio pensiero

"1984" è il romanzo distopico per eccellenza e contiene al suo interno un'espressione che è diventata  davvero d'uso comune ai nostri giorni (anche se chiaramente il motivo per cui è usata è diverso...): Grande Fratello.
E' uno di quei libri che trovo "difficili" da recensire perchè sono dei colossi letterari su cui sono stati già scritti fiumi di inchiostro, su cui si è speculato e discusso a non finire, dal quale sono stati tratti innumerevoli riflessioni e considerazioni.
Immagino proprio che la mia opinione non vada ad aggiungere alcunchè a ciò che su questo libro si è detto e scritto; ciò non toglie che... mi tocca! L'ho letto e ne parlo, come è giusto che sia.

Il lettore si accosta a questo libro seguendo i pensieri e il vissuto del suo protagonista, Winston Smith, e ritrovandosi catapultato in una realtà assolutamente diversa dalla nostra e che, sin da subito, appare soffocante, triste, inquietante..
Siamo nel "futuro", nel 1984 (il libro è stato scritto nel 1948 ed il titolo è dato proprio dall'invertire le ultime due cifre), a Londra; la Gran Bretagna è stata inglobata alle Americhe (e all'Irlanda, all'Australia, alla Nuova Zelanda e a parte dell'Africa) e fa parte dell'Oceania, uno dei tre grandi stati, assieme all'Eurasia (Europa, Russia) e all'Estasia (Cina, Mongolia, Giappone, Birmania, India),  in cui ormai è diviso il mondo, in seguito ad una serie di guerre.
IL GRANDE FRATELLO
TI STA GUARDANDO
La società in cui vive il nostro uomo è dominata dai principi del Socing (il Socialismo inglese) e governato dal Partito, a capo del quale c'è il Big Brother, il Grande Fratello, che nessuno ha mai visto ma che viene rappresentato come un tipo dai capelli neri, le ciglia folte nere, i baffetti neri e gli occhi vispi, che ti seguono e ti spiano ovunque vai.
Winston non è una persona importante; pur facendo parte del Partito, è un suo funzionario e subalterno; il suo compito è quello di correggere, modificare i libri e gli articoli di giornale già pubblicati, in modo da rendere veritiere le previsioni fatte dal partito; deve inoltre modificare la storia scritta al fine di propagandare l'idea di infallibilità del Partito stesso.

LA GUERRA E' PACE
LA LIBERTA' E' SCHIAVITU'
L'IGNORANZA E' FORZA
Eppure Winston non accetta il sistema, odia il Grande Fratello, odia il Partito, comprende dentro di sè che questa realtà è sbagliata, deve esserlo per forza, in quanto essa si caratterizza per la più completa negazione della libertà umana, del pensiero individuale, degli istinti, dei sentimenti, dell'iniziativa personale.
E questa negazione è palpabile ovunque nella società disegnata da Orwell, e riguarda ogni aspetto della vita; ad esempio, la stessa lingua deve'essere resa uniforme e soprattutto deve rispettare il pensiero del Partito; ecco perchè si sta formando la neolingua, un nuovo modo di esprimersi fatto di termini "anonimi", che non abbiano alcuna sfumatura e ambiguità.
Tutto dev'essere completamente sottomesso all'ideologia del Partito, pena l'arresto, la tortura, la morte, che significa semplicemente che non si è mai esistiti, tant'è che viene chiamata vaporizzazione, proprio per sottolineare la non esistenza dell'essere umano tolto di mezzo, in quanto disobbediente.

Winston si guarda attorno e vede tanti come lui che vivono come degli automi, che lavorano per il Partito e ne sono soggetti, che hanno relazioni con gli altri in un modo superficiale da una parte (proprio per via del fatto che non c'è spazio per l'amore, l'amicizia vera, l'affetto....), dall'altra esse sono dominate continuamente dalla paura.
Di cosa?
Di essere denunciati per aver commesso (o di averne anche solo l'intenzione) uno psicoreato, una di quelle azioni, cioè, che non sono in linea col bipensiero del Grande Fratello, che decide cosa ogni persona deve pensare e che stabilisce la veridicità o falsità di un'affermazione/situazione (una data situazione A è vera oggi ma, in base alla convenienza e alle esigenze politiche del Partito, se domani esso decide che deve diventare B, ogni individuo dovrà accettare il cambiamento e dimenticare il passato).

A dare uno spiraglio di speranza a Winston è l'esistenza di una Confraternita, di un gruppo di persone guidato da un certo Goldstein e che si oppongono al Partito; chissà che un giorno non prendano in mano la situazione e riescano a capovolgerla?

E poi ogni tanto, se la memoria non lo inganna (i ricordi del passato non sono ammessi e vengono associati a sogni, allucinazioni, a cose false che non si sono mai verificate....), c'è qualcuno che gli lancia sguardi significativi, che gli fa intendere che la pensa come lui, cioè che tutta questa realtà è folle e che il Partito va contrastato ed eliminato; O'Brien, ad esempio, è uno di questi uomini con i quali Winston pare stabilire un contatto fuori dal regime del Grande Fratello.

Ad O'Brien si aggiunge una donna, Julia, anch'essa in opposizione al Socing, al Partito; con lei Winston avrà una relazione, più fisica che sentimentale, ma soprattutto sarà un incontro tra due anime coscienti dell'assurdità che vige nel mondo attorno a loro e che, trasgredendo le regole  e sognando, di nascosto, come sarebbe bello rovesciare il Partito, cercano di affermare con prepotenza (mista a un pizzico di paura di essere scoperti) la propria individualità e libertà di agire, parlare, ricordare.
La propria umanità, insomma.

Riusciranno il timoroso Winston Smith e la cinica Julia a ribellarsi attivamente al Grande Fratello e a tutta la sua società? E O'Brien li aiuterà a portare avanti questo piccolo e appena sussurrato progetto?

1984 rientra tra quel genere di letture definibili come "illuminanti", perchè mi ha messo davanti alla prospettiva che le persone vissute durante la guerra e subito dopo, e che hanno vissuto il totalitarismo (nazismo, stalinismo...), avranno avuto di quel periodo tanto difficile; rendersi conto di essere in balia di regimi, governi e ideologie che si basavano sulla negazione dell'individuo, del suo diritto di esprimere le proprie opinioni anche quando esse contrastavano col "pensiero dominante", dev'essere stato tutt'altro che semplice da accettare.
La società immaginata dall'Autore è spaventosa; l'idea che possa davvero succedere (ma in un certo qual modo, in determinate realtà soprattutto, non si sta già verificando?) tutto ciò che è descritto nel libro, che si debbano vivere le proprie giornate come dei robot senza sentimenti, continuamente in stato di allerta, stando attenti a ogni sospiro, parola (anche a frasi dette nel sonno), gesto, sguardo - che se vengono captati da chi ti è vicino (non importa che sia padre, figlio, amico, fratello) possono costare la denuncia e quindi l'arresto violento della cosiddetta psicopolizia, con tutto ciò che ne consegue -, a me ha fato rabbrividire.
E' un mondo in cui si è schiacciati dal potere, in cui ti viene ordinato di non avere ricordi, idee, dignità, affetti, in cui l'uomo è completamente schiavo di un potere senza volto e senza nome, ma che riesce ad entrare in tutti gli aspetti dell'esistenza, con l'obiettivo di annientarli.
Una non vita, insomma; che resta all'uomo, una volta che gli hanno tolto anche ciò che, in realtà, è inespugnabile, cioè i pensieri profondi, quelli che non esprimi e che conosci solo tu?
Se un fatto, un oggetto, è davvero esistito e io ne ho memoria, chi può violare la mia mente al punto da farmi credere che mi son sognata tutto, che è uno scherzo della mia mente confusa e che le cose sono andate diversamente?
Ci viene spontaneo rispondere: nessuno!
Ciò che è rinchiuso nel recessi della mia mente, del mio cuore, nessuno può togliermelo: possono bruciare o modificare i libri, possono torturarti con una furia tale da farti dire ciò che non vorresti pur di porre fine al dolore, ma ciò che è intimo appartiene solo a me, a te; è mio e solo mio, è nostro.
Ebbene, è proprio qui che vuol arrivare il Partito; gli occhi mobili e vispi del Big Brother vogliono entrare proprio nelle tue fortezze intime, lì dove nascono i pensieri, le idee, distruggertele e riformarne altre, secondo il proprio volere.
Tu non esisti, non conti nulla.

Leggi questo romanzo con l'inevitabile desiderio di sapere se il protagonista riuscirà a contrastare tutto questo e ad affermare il proprio essere uomo; non puoi non sperarlo perchè sai che è giusto opporsi a ciò che è palesemente sbagliato per dar spazio a ciò che invece è giusto.

E' sicuramente un romanzo attuale, perchè credo che anche nei nostri tempi moderni, in cui si fa un gran parlare di democrazia, si possa celare il rischio, in certi contesti e momenti particolari, di "crisi", disordini... che potrebbero facilmente lasciare spazio a gente assetata di potere, che sarebbe pronta a vendere ogni principio morale e umano pur di portare avanti le proprie convinzioni.

Una lettura che non lascia indifferenti, istruttiva e coinvolgente (eccezion fatta - per quel che mi riguarda - per una parte, breve comunque, in cui finiamo in una sorta di"politichese"), che offre tantissimi spunti di riflessione e discussione.



con questo libro
partecipo alla sfida

Edith Warton: una scrittrice anti-convenzionale



Curiosa come sempre, eccomi a darvi qualche informazione su Edith Warthon, protagonista di uno dei romanzi in uscita per la Neri Pozza (L'età del desiderio).

Edith Wharton (New York, 24 gennaio 1862 – Saint-Brice-sous-Forêt, 11 agosto 1937) è stata una scrittrice statunitense.
Edith
Discendente di un'antica e ricca famiglia newyorchese, i Newbold-Jones, non frequentò alcuna scuola pubblica, studiando privatamente e concentrandosi sui grandi autori del passato.
 Nel 1885 sposò il banchiere Edward Wharton, il quale già dopo pochi anni iniziò a presentare i segni di gravi disturbi mentali. Il rapporto tra i due si allentò sino a divenire una separazione di fatto; nel 1907 abbandonò gli Stati Uniti, trasferendosi definitivamente in Francia, dove resterà fino alla morte. Divorziò formalmente nel 1913, mantenendo però il cognome del marito.

In quegli anni conobbe lo scrittore Henry James, del quale divenne ottima amica e confidente, e che la spronò a seguire la carriera letteraria. La maggior parte della sua copiosa produzione tematizza il problema del rapporto tra il singolo ed il suo gruppo sociale di appartenenza, ed in particolare il problema della "rottura delle convenzioni sociali". 
Cresciuta in un ambiente altamente elitario e rigidamente conservatore, come quello della cosiddetta "aristocrazia del denaro" dell'altissima società di New York (detta anche "l'aristocrazia dei Quattrocento"), la Wharton cercò di rielaborare i temi legati alla forte chiusura sociale di tale ambiente in molte delle sue opere più importanti.
Edith

Nel 1902 venne pubblicato il suo primo romanzo (The Valley of Decision, ambientato nell'Italia del XVIII secolo), a cui fecero seguito molti altri romanzi e racconti. 
Nel 1911 pubblica Ethan Frome, un romanzo breve considerato da molta parte della critica come la sua opera più riuscita. 
Nel 1914 la Germania dichiara guerra alla Francia, Edith Wharton crea dei laboratori per le lavoratrici disoccupate e prive di assistenza. In Inghilterra nel momento della battaglia della Marna riesce a rientrare in Francia solo in settembre. Qui promuove gli "ostelli americani per rifugiati" una iniziativa che le varrà la Legion d'Onore del governo francese. La sua opera più nota è invece L'età dell'innocenza (1920), ambientato nell'alta società New Yorkese del primo Novecento, di cui ben tratteggia caratteristiche, limiti e contraddizioni. Con questo romanzo vinse, nel 1921, il premio Pulitzer, prima donna a riceverlo dalla sua istituzione.
Nel corso degli anni venti e trenta pubblica altri romanzi e raccolte di racconti (tra cui la Tetralogia di New York, 1924). Nel 1937 pubblica Ghosts, una celebre raccolta di racconti sui fantasmi, in parte ispirata agli scritti di narrativa fantastica del suo amico e maestro Henry James.
Muore nel 1937, lasciando incompiuto il suo ultimo romanzo (Bucanieri).

Vediamo alcuni dei suoi romanzi:

La casa della gioia
La Tartaruga
362 pp
6.90 euro
LA CASA DELLA GIOIA

Trama

New York, inizi del Novecento. Lily Bart sogna da sempre di far parte della buona società, ma per vivere nel lusso - provenendo da una famiglia benestante caduta in disgrazia - deve trovare al più presto un uomo da sposare. Ma come può una ragazza bella e intelligente mantenere la propria integrità morale nei salotti più eleganti di New York? Sfortunatamente Lily si innamorerà di un giovane avvocato dai mezzi limitati, accorgendosi troppo tardi della trappola in cui è caduta: la casa della gioia non è che un mondo fittizio e crudele, che rischierà di portarla alla rovina...



L' età dell'innocenza. Ediz. integrale
Ed. Newton Compton
Tascabili
288 pp
6 euro
L'ETA' DELL'INNOCENZA

Trama

Newland Archer è un giovane e brillante avvocato, appartenente all'esclusiva società newyorkese. Equilibrato ed umano, Archer conosce, prima che sia annunciato il suo fidanzamento con May, Ellen Olenska, moglie separata di un corrotto conte polacco e cugina della stessa May. Ellen ha una personalità troppo schietta e sensibile per poter essere accettata in una società estremamente formale. Archer, invece, se ne innamora profondamente. Allo stesso tempo non vuole e non può sottrarsi ai suoi impegni con May. Pertanto decide di sposarla. Ellen va via e si trasferisce a Parigi.....





LA DECORAZIONE DELLA CASA
di Edith Wharton

Ed. Elliot
384 pp
30 euro (!!!)
Sinossi
Inedita in Italia, La decorazione della casa è un’opera fondamentale sia sul piano letterario che su quello dell’arredamento di interni, un testo fondamentale dell’architettura e del design

Scritto in collaborazione con l’architetto Ogden Codman Jr e pubblicato nel 1897, La decorazione della casa è il primo libro di Edith Wharton, tuttora considerato uno dei testi fondamentali del design di interni. Nel libro viene tracciata un’ampia panoramica, arricchita da moltissime illustrazioni e fotografie, sulla storia e sul cambio di orientamento stilistico che caratterizzò la fine del Diciannovesimo secolo, attraverso un’accurata analisi delle tradizioni nel campo della decorazione per arrivare alle tendenze dell’epoca. I principi e gli ideali qui espressi vennero applicati in seguito nell’ideazione e costruzione della villa di Berkshire Hill, nel Massachusetts, conosciuta come “The Mount”, le cui stanze testimoniano il gusto impeccabile e raffinato della Wharton alle migliaia di persone che ancora oggi giungono in visita da ogni parte del mondo. Da una delle più grandi scrittrici americane, un’opera preziosa non solo sul piano architettonico e decorativo ma anche sociale e culturale, un contributo fondamentale per gli studiosi e per gli amanti della materia, una mappa dell’evoluzione del gusto su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico.

Maggio Neri Pozza: "L'ETA' DEL DESIDERIO" - "IL COLLEZIONISTA DELLE PICCOLE COSE"



Buon pomeriggio!!
Sono abbastanza seccata per un piccolo incidente accadutomi ieri e che ha visto coinvolto il mio già malandato ginocchio sinistro; uff, non posso andare troppo in giro perchè mi fa male, quindi mi tocca star seduta.... e come potrei impiegare il tempo se non scrivendo qualche chicco dei miei pensieri? ^_^

Ed eccomi a sbirciare qualche anteprima Neri Pozza, sempre molto belle!!!
Lettori, ci sono delle prossime uscite davvero allettantissime!!!!!!!!!!!

Adesso ne vedremo un paio; il resto ... domani ^_^


L'ETA' DEL DESIDERIO
di Jennie Fields


Foto: Prossimamente in libreria Jennie Fields, L’età del desiderio

È l’inverno del 1907 quando Teddy e Edith Wharton prendono in affitto a Parigi un magnifico appartamento che sfoggia le caratteristiche più incantevoli del Faubourg: soffitti altissimi, boiserie di squisita fattura, stucchi eleganti.
Teddy, tuttavia, sopporta a malapena Parigi e rimpiange The Mount, la casa che la coppia ha lasciato nel Massachusetts, con i cavalli, i maiali e i polli. Ha dodici anni più della moglie e ognuno di quegli anni gli si legge in faccia. I capelli diradati sulla fronte, i baffi ispidi, gli occhi di un azzurro vacuo. A volte racconta storie interessanti. Spesso si lascia andare su una poltrona, l’amata bottiglia di brandy sul tavolino accanto, il viso ruvido e arrossato, le mani tremanti.
Edith, discendente di un’antica e ricca famiglia newyorchese, è un’autrice nota negli Stati Uniti. Ha scritto un romanzo sull’aristocrazia finanziaria americana, La casa della gioia, che è stato osannato dalla critica. Anche se ha superato i quaranta, ha comunque una figura giovanile, snella, grandi occhi nocciola, una massa splendente di capelli biondo rame. La sua rigida e antiquata educazione la costringe in vestiti fatti di strati su strati di stecche e mussola che non le donano affatto. Ma quegli abiti ingombranti celano un animo inquieto e un cuore pronto ad accendersi.
A Parigi, frequenta il salotto della Comtesse Rosa de Fitz-James, un’ebrea austriaca vedova di un dispotico conte, che si circonda di una vasta ed eccentrica bohème: l’Abbé Mugnier, con il suo comico ciuffo di capelli bianchi e un senso dell’umorismo a dir poco boccaccesco; il drammaturgo Paul Hervieu e il poeta Abel Bonnard, puntualmente impegnati in strenue dispute su cosa renda bello l’essere umano; il ballerino russo Alexi Toplar e il maestro Emmet de Carlo, che si guardano con eccessivo affetto, men-tre la moglie di Toplar li osserva imbronciata; l’incantevole Anna Comtesse de Noailles, la giovane poetessa che con i suoi versi audaci e sensuali inebria ogni vero lettore di Francia e che tutti i pittori sono in attesa di ritrarre. Un mondo fatto di charme, agio e costumi eccentrici che attrae la scrittrice americana. Un mondo, tuttavia, che le rimarrebbe estraneo se non si imbattesse un giorno in uno di quei giovanotti alla moda che frequentano Henry James, e ai quali lo scrittore elargisce la sua saggezza. Si chiama Morton Fullerton, è un americano che scrive per il londinese Times e parla e veste come un perfetto francese: cravatta color melanzana, trafitta da una candida perla, camicia inamidata con il plastron separato.
Nei suoi occhi color zaffiro, nelle sue ciglia nerissime e lunghe come quelle di una giraffa e, soprattutto, al cospetto del suo atteggiamento sfrontato e virile, naufraga il cuore di Edith Jones, maritata Wharton.
Basato sulla corrispondenza privata di Edith Wharton, L’età del desiderio è un elegante e appassionato romanzo biografico che narra l’«educazione sentimentale» di una donna agli inizi del Novecento. Un’opera che, con una prosa raffinata e toccante, riporta in vita un tempo dimenticato e la figura complessa e attraente di una delle più grandi scrittrici della prima metà del Novecento.

Jennie Fields è nata nel 1953 a Chicago. Dopo aver studiato pittura e scrittura creativa ha lavorato per numerose agenzie pubblicitarie di New York. Attualmente vive a Nashville, in Tennessee, con il marito e la figlia. I suoi libri sono stati pubblicati in Inghilterra, Germania, Australia e Nuova Zelanda.

L’educazione sentimentale di Edith Wharton: passioni e amicizie di una delle più grandi scrittrici del Novecento.

«Jennie Fields riporta alla luce un lato segreto della vita di Edith Wharton, raccontando la storia di una donna che, dietro una facciata elegante e contrita, nascondeva una turbolenta sensualità».
Daisy Goodwin

«Un romanzo straordinario… che ci offre uno spaccato dell’ambiente dorato delle dinastie “old money” americane dell’inizio del secolo scorso».
Star Tribune

«Un tributo al potere dell’amicizia femminile, un potere che dura per sempre».
The Boston Globe
Ed. Neri Pozza
I narratori delle tavole
Trad. L Prandino
432 pp
18 euro
USCITA 30 MAGGIO
2013
L’educazione sentimentale di Edith Wharton: passioni e amicizie di una delle più grandi scrittrici del Novecento.

Trama

È l’inverno del 1907 quando Teddy e Edith Wharton prendono in affitto a Parigi un magnifico appartamento che sfoggia le caratteristiche più incantevoli del Faubourg: soffitti altissimi, boiserie di squisita fattura, stucchi eleganti.
Teddy, tuttavia, sopporta a malapena Parigi e rimpiange The Mount, la casa che la coppia ha lasciato nel Massachusetts, con i cavalli, i maiali e i polli. 
Ha dodici anni più della moglie e ognuno di quegli anni gli si legge in faccia. I capelli diradati sulla fronte, i baffi ispidi, gli occhi di un azzurro vacuo. A volte racconta storie interessanti. Spesso si lascia andare su una poltrona, l’amata bottiglia di brandy sul tavolino accanto, il viso ruvido e arrossato, le mani tremanti.
Edith, discendente di un’antica e ricca famiglia newyorchese, è un’autrice nota negli Stati Uniti. Ha scritto un romanzo sull’aristocrazia finanziaria americana, La casa della gioia, che è stato osannato dalla critica. Anche se ha superato i quaranta, ha comunque una figura giovanile, snella, grandi occhi nocciola, una massa splendente di capelli biondo rame. La sua rigida e antiquata educazione la costringe in vestiti fatti di strati su strati di stecche e mussola che non le donano affatto. Ma quegli abiti ingombranti celano un animo inquieto e un cuore pronto ad accendersi.
A Parigi, frequenta il salotto della Comtesse Rosa de Fitz-James, un’ebrea austriaca vedova di un dispotico conte, che si circonda di una vasta ed eccentrica bohème: l’Abbé Mugnier, con il suo comico ciuffo di capelli bianchi e un senso dell’umorismo a dir poco boccaccesco; il drammaturgo Paul Hervieu e il poeta Abel Bonnard, puntualmente impegnati in strenue dispute su cosa renda bello l’essere umano; il ballerino russo Alexi Toplar e il maestro Emmet de Carlo, che si guardano con eccessivo affetto, men-tre la moglie di Toplar li osserva imbronciata; l’incantevole Anna Comtesse de Noailles, la giovane poetessa che con i suoi versi audaci e sensuali inebria ogni vero lettore di Francia e che tutti i pittori sono in attesa di ritrarre. 
The Age of Desire
Age of
desire
Un mondo fatto di charme, agio e costumi eccentrici che attrae la scrittrice americana. 
Un mondo, tuttavia, che le rimarrebbe estraneo se non si imbattesse un giorno in uno di quei giovanotti alla moda che frequentano Henry James, e ai quali lo scrittore elargisce la sua saggezza. 
Si chiama Morton Fullerton, è un americano che scrive per il londinese Times e parla e veste come un perfetto francese: cravatta color melanzana, trafitta da una candida perla, camicia inamidata con il plastron separato.
Nei suoi occhi color zaffiro, nelle sue ciglia nerissime e lunghe come quelle di una giraffa e, soprattutto, al cospetto del suo atteggiamento sfrontato e virile, naufraga il cuore di Edith Jones, maritata Wharton.

Basato sulla corrispondenza privata di Edith Wharton, L’età del desiderio è un elegante e appassionato romanzo biografico che narra l’«educazione sentimentale» di una donna agli inizi del Novecento. Un’opera che, con una prosa raffinata e toccante, riporta in vita un tempo dimenticato e la figura complessa e attraente di una delle più grandi scrittrici della prima metà del Novecento.
J. Fields
«Un romanzo straordinario… che ci offre uno spaccato dell’ambiente dorato delle dinastie “old money” americane dell’inizio del secolo scorso».  Star Tribune

«Un tributo al potere dell’amicizia femminile, un potere che dura per sempre».  The Boston Globe



L'autrice
.
Jennie Fields 
è nata nel 1953 a Chicago. Dopo aver studiato pittura e scrittura creativa ha lavorato per numerose agenzie pubblicitarie di New York. Attualmente vive a Nashville, in Tennessee, con il marito e la figlia. I suoi libri sono stati pubblicati in Inghilterra, Germania, Australia e Nuova Zelanda.

IL COLLEZIONISTA DELLE PICCOLE COSE
di Jeremy Page


Ed. Neri Pozza
I narratori delle tavole
368 pp
17 euro
USCITA 30 MAGGIO
2013
Trama

In una ventosa mattina d’aprile del 1845, il giovane Eliot Saxby, collezionista di piccole cose – uova di uccelli introvabili, animali estinti e altri reperti del passato –, si imbarca sull’Amethyst, un brigantino a tre alberi all’ancora nel porto di Liverpool. 
La nave è diretta all’Artico, dove Saxby conta di entrare in possesso di qualche resto – un becco, una zampa o qualsiasi altra cosa da serbare in una teca – di alca impenne, un uccello di notevole dimensione inabile al volo e probabilmente estinto da quando i cacciatori hanno preso stabile dimora nelle terre del Nord.
La ciurma carica le scorte, molla gli ormeggi e, nell’istante in cui l’Amethyst abbandona la banchina del porto di Liverpool, Eliot Saxby avverte un brivido gelido corrergli lungo la schiena. Col senno di poi, si chiederà se quello sia stato il primo avvertimento, la premonizione di un viaggio maledetto e fatale.
L’equipaggio e i passeggeri sono stranamente assortiti e non tardano a svelare la loro natura. 
Il capitano Sykes, basso e grassoccio, con una giubba pesante abbottonata fino al collo e due ciuffi di capelli biondi e ispidi ai lati della testa, ha l’aria di un furbo, enigmatico vagabondo. Il signor French, il suo secondo, schiena diritta, colletto rigido e portamento perennemente impettito, è troppo cerimonioso per riuscire a fugare i dubbi sulla sua persona. Edward Bletchey, il giovane dandy che si aggira sul ponte coi suoi abiti sgargianti e i capelli lucidi di un biondo rossiccio acconciati alla moda in lunghi boccoli, ha modi impeccabili, ma un bagliore fugace e furtivo negli occhi. E, infine, sua cugina, la bella, eterea Clara, elegante nei suoi abiti di broccato di seta color oro, sfugge troppo gli sguardi degli altri passeggeri per non suggerire il disagio di trovarsi, lì, su quel brigantino. 
La ciurma è nervosa, una donna a bordo, benché delicata e attraente, è chiaro auspicio di sventura. 
Eliot Saxby, invece, osserva la giovane e gli sembra di riconoscere in lei una persona incontrata molti anni prima.
I fantasmi del passato si accalcano sull’Amethyst, come clandestini silenziosi che reclamano spazio e voce. Quanto più la nave si addentra tra i ghiacciai dell’Artico, dove i confini del mondo noto sembrano svanire e le regole della civiltà non avere più senso, tanto più i destini dei singoli passeggeri si mostrano uniti da sorprendenti, inaspettati legami.
The collector
of lost things

«1850: un brigantino, i ghiacciai dell’Artico e «una storia incredibilmente avvincente».
Time Out

«Page scrive con un’intensità e una profondità rare. La sua penna è lirica e senza incertezze. La descrizione della natura è potente e toccante. Di un’intensità visionaria».
Guardian

J.Page



L'autore.
Jeremy Page è nato nel North Norfolk, in Inghilterra, e ha lavorato come sceneggiatore ed editor per la BBC e per Channel4. Ha insegnato Scrittura creativa alla UEA (University East Anglia) e oggi vive a Londra con la moglie e i tre figli. Tra i suoi precedenti romanzi: The Salt, finalista al Commonwealth Writers Prize e al Jelf Award; e The Wake, miglior romanzo agli East Anglian Book Awards e finalista al New Angle Prize
.

Anteprima di giugno. AMORE CHIAMA AMORE RISPONDE di Cristiana Della Zonca



Anteprima lontanuccia ma mi attraeva e non ho saputo resistere ^_^

AMORE CHIAMA, AMORE RISPONDE
di Cristiana Della Zonca


Ed. Giunti
Collana A
160 pp
12 euro
USCITA 19 GIUGNO
2013
Trama



Una testimonianza profonda e bellissima sul vero significato della famiglia e su quanto contino le scelte del passato.

Il giorno del suo rientro a casa, sono tutti in salotto che la aspettano impazienti. 
I suoi tre figli adolescenti, suo marito, perfino il grasso cane Loki che le corre incontro creando il solito trambusto. 
Vittoria è lì, sul suo divano, tra i suoi affetti più cari, eppure non li riconosce.
 Da quando ha perso la memoria, fa di tutto per indovinare chi sono e cosa vogliono, ma il volume troppo alto della radio o il piano della cucina in disordine la tradiscono, ed è chiaro a tutti che la mamma e la donna di prima non ci sono più. 
Mentre le sedute con la sua algida psicanalista aprono i primi squarci sul passato, Vittoria si aggira per casa spalancando armadi e cassetti per scoprire che la donna che era non le corrisponde per niente: quei maglioncini tutti uguali e dai colori sbiaditi, pacchi di cibo a basso contenuto calorico, il circolo borghese delle amiche dell’aperitivo. 
Che cosa è diventata? Come uscire dalla gabbia dorata in cui si sente oppressa? Vuole veramente ricordare?


L'autrice.
Cristiana dalla Zonca (1972) è giornalista e opera nel campo della comunicazione finanziaria. Appassionata di sport, ha lavorato come addetto stampa per tre Olimpiadi: Torino, Vancouver e Londra.
Vive e lavora a Trieste con il marito, i tre figli e un cane.
Amore chiama amore risponde è il suo primo romanzo.

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