lunedì 1 giugno 2015

Pretty titles



Dopo essermi giocata quasi mezzo cervello ala ricerca del posto giusto per inserire la barra per la normatiVa dei cookies, eccomi qui a proporvi i 4 titoli più carini che mi hanno colpito (per ora ^_^).
Cliccando sui titoli, potrete leggere le trame, ma vi chiedo come sempre:

QUALE PREFERITE?
C'E' UNA RAGIONE DIETRO QUESTA SCELTA?

Concita De Gregorio

Ree Drummond

Happy valentine's day! word vintage girl HD Wallpaper

Diego Galdino

Melissa Landers 

domenica 31 maggio 2015

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Titolare del sito: Iacoviello Angela
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Recensione: ORGOGLIO E PREGIUDIZIO (Pride and Prejudice) di Jane Austen



E sono arrivata al secondo libro del mio tour austeniano con

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
(Pride and Prejudice)
di Jane Austen


Orgoglio e pregiudizio. Ediz. integrale
Ed. Newton Compton
3,90 euro
inizio: 1796/97 (First Impressions)
revisione: 1811/12 (P&P)
pubblicazione: 28 gen.. 1813
«By the Author of "Sense and Sensibility"»

"Pride and Prejudice" è certamente l'opera più popolare e più famosa di Jane Austen, un vero e proprio "long-seller".
Attraverso la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, lo sguardo acuto della scrittrice, sorretto da un'ironia tanto più spietata quanto più sottile, annota e analizza fatti, incidenti, parole di un microcosmo popolato da personaggi che avranno molto da insegnare a Dickens e Thackeray.


.

A Longbourn vivono i Bennet, famiglia composta dai coniugi Mr e Mrs Bennet e le cinque figlie, Jane, Elizabeth (Lizzy), Mary, Kitty e Lydia.
L'interesse delle donne Bennet, in primis della signora madre, è risvegliato dall'arrivo di nuovi "vicini": Netherfield Park, una tenuta vicino al paesino di Meryton, è stata finalmente affittata, ma quel che conta di più è che il nuovo arrivato è un giovanotto molto ricco, e per giunta scapolo: Mr Bingley.
Se c'è una cosa che caratterizza Mrs Bennet è la fissa di trovare un buon partito alle proprie figlie e Bingley potrebbe essere il candidato ideale per la maggiore, la bella e posata  Jane.
In effetti, tra i due nasce spontaneamente una certa simpatia che potrebbe portare altrettanto spontaneamente ad una felice unione, che farebbe saltare letteralmente di gioia la madre della ragazza.
Se non fosse che questo matrimonio non è ben visto da tutti, a partire dalle sorelle di lui e per finire con l'amico di sempre, Mr Darcy.
Il caro Mr Darcy si presenta, in società, ai balli, con le signore e con gli uomini, come un giovane altero, pieno di sè, fin troppo convinto e fiero del proprio status sociale (è davvero un ottimo partito da accalappiare), e tanto i modi quanto i lineamenti del viso rivelano il disprezzo per certi atteggiamenti e comportamenti altrui contrassegnati da superficialità e semplicioneria, tant'è che proprio verso la mamma di Lizzy, Darcy prova una forte antipatia.

Sarà per questo che proprio lui non vede di buon occhio un'eventuale unione del suo amico con una Bennet?

Certo, in famiglia a salvarsi sono soltanto e proprio le due figlie maggiori e un po' il padre, che non è sciocco come la moglie, ma la sua indifferenza ai pettegolezzi e a tutto ciò che gli succede intorno - e il sarcasmo col quale giudica tutto e tutti - lo rendono poco piacevole come persona.

Ma Jane e Lizzy sembrano non aver nulla a che fare coi genitori: sono due ragazze intelligenti, colte, equilibrate, e se la prima mostra un temperamento più tranquillo, una spiccata bontà e una certa "incapacità" a giudicare male chiunque (anche chi meriterebbe un giudizio severo), Elizabeth rivela un caratterino più forte, determinato, un certo acume nel valutare con intelligenza e sagacia fatti e persone, oltre che una piacevole ironia e un modo di fare spiritoso, simpatico e vivace che piacciono praticamente a tutti quelli che hanno a che fare con lei.

Tutti tranne Darcy, che di viso la giudica a malapena "passabile" e per il resto... il suo orgoglio gli impedisce di vedere la fanciulla come una ragazza adatta a lui, al suo rango.
Ma Lizzy non le manda a dire e, per quanto sia attirata dalla signorilità di Darcy, è cosciente del fatto che su di lui girano voci non proprio lusinghiere, che ne danno un ritratto poco rispettabile, accentuandone l'arroganza, l'egoismo e l'insensibilità verso il prossimo e i suoi sentimenti.

Ma Darcy è davvero così freddo e algido come appare? Questa pensiero su di lui non sarà tutto frutto di pettegolezzi e mezze verità, oltre che di un forte pregiudizio della nostra Lizzy verso un uomo dal carattere forse non facile e malleabile, ma con cui, deve ammettere, le conversazioni (quando il giovane si degna di parteciparvi) sono tutt'altro che banali e sciocche (come lo sono con tanti altri uomini coetanei)?

E il forzato disinteresse di Darcy per la signorina Bennet non sarà a sua volta frutto del già citato orgoglio, che impedisce al giovanotto di dare spazio a quei sentimenti che pian piano, e suo malgrado, si stanno insinuando in lui nei confronti della cara Lizzy?

La Austen crea, capitolo dopo capitolo, una serie di impedimenti alla realizzazione di fidanzamenti e matrimoni, lasciando serpeggiare pregiudizi e dicerie che finiscono per dare adito a fraintendimenti, che allontanano inevitabilmente i diretti interessati.

Jane riuscirà a sposare il suo Bingley, che pur avendo mostrato dei sentimenti per lei, a un certo è sparito misteriosamente? Come mai? Qualcuno gli avrà fatto cambiare idea su Jane?

Darcy riuscirà ad a sottomettere il proprio sciocco orgoglio per buttarsi a capofitto nell'amore? 
Ma anche Lizzy dovrà accantonare il pregiudizio verso quell'antipatico di Darcy per vedere la sua vera natura, che è molto più nobile di quanto sembri ad una prima occhiata, e le occasioni per dimostrarlo ci saranno.

Di per sè, un po' come in Ragione e Sentimento, il succo della storia non è tanto complicato e (anche se lo è di più che nell'altro romanzo) il numero di pagine che lo accompagna parrebbe ingiustificato..., se non stessimo parlando di JA.
JA, si sa, dà ampio spazio a dialoghi, descrizioni, intere sequenze di pensieri, riflessioni, ragionamenti ecc che potrebbero sembrare inutili e superficiali rispetto allo sviluppo della storia, e - per quanto ami quest'Autrice - non nego di aver trovato certe parti noiosette, ma nel complesso Orgoglio e Pregiudizio  resta un classico che amo e la storia  d'amore di Lizzy e Darcy mi piace molto, anche perchè mostra davvero come il loro sentimento fosse ostacolato non da cose oggettive ma da atteggiamenti e pensieri inesatti.

Mi piace sempre molto la leggera e deliziosa ironia di JA circa certi modo di fare del suo tempo, la fissa per i balli e per la ricerca del marito con una rendita alta, così come comunque mi piace che si punti molto sui sentimenti della protagonista.

Io Jane non posso non consigliarla; certo, magari molte parti le si legge con meno pathos ma il suo stile e il suo mondo sono sempre piacevoli.

Il BookTag dei diritti del lettore



Quando c'è un bel book-tag in giro, per me è difficile resistere!!
Questo tag ha per oggetto I DIRITTI DEL LETTORE (è Pennac che ne parla in "Come un romanzo") e l'ho visto sul blog di Lady Cooman, Libri & Popcorn.

Se vi va, lasciatemi le vostre risposte nei commenti o il link del post, se avete un blog! ^_-

BUONA DOMENICA

1. IL DIRITTO DI NON LEGGERE
Un libro che non avete alcuna intenzione di leggere, né ora né mai.

Hum..., difficilmente sono così categorica nel sostenere che un dato libro MAI lo leggerò, perché potrei cambiare idea per motivi diversi, ma una cosa è certa: finora mi sono rifiutata di leggere la saga di Twilight e Le 50 sfumature.... Sulla prima non saprei dirvi il perché, non escludo di leggerla (non so quando!) ma sulla seconda serie.... >_<


2. IL DIRITTO DI SALTARE LE PAGINE
Un libro che avete letto saltando pagine, interi capitoli, o magari soltanto lunghe descrizioni.

Lo so, mi devo vergognare.. e comincio a cospargermi il capo di cenere, tanto ne avrò anche per il prossimo diritto...: Il Signore degli Anelli... Qualche descrizione un po' prolissa l'ho saltata, eh.


3. IL DIRITTO DI NON FINIRE UN LIBRO.
Un libro che avete lasciato a metà.

Zero, un saggio di Giulietto Chiesa, ma anche Notre-Dame de Paris di Hugo....


4. IL DIRITTO DI RILEGGERE
Il libro che avete riletto più spesso.

Il Diario di Anna Frank credo sia in assoluto quello più riletto, sottolineato, ricopiato..., insomma AMATO.


5. IL DIRITTO DI LEGGERE QUALSIASI COSA
Un libro "per bambini" che avete letto da adulti, oppure un libro "per adulti" che avete letto da ragazzini.

Mah, diversi; la letteratura per l'infanzia mi piace e mi laureai proprio in questa materia, e dai tempi dell'università non ho più smesso di dilettarmi in letture per piccini: Il Piccolo Principe, Le avventure di Winnie The Pooh, Piccole Donne, Peter Pan, Le avventure di Pinocchio....



6. IL DIRITTO AL BOVARISMO
Il libro che più vi ha fatto desiderare di essere tra le sue pagine e di avere la vita dei protagonisti.

Le cronache di Narnia!! Quanto avrei desiderato trovarmi in quel magico mondo?? Tanto!


7. IL DIRITTO DI LEGGERE OVUNQUE
Il posto più strano in cui l'avete fatto. Ehm, cioè, il posto più strano in cui avete letto!

A parte la toilette, dite? A va beh, credo di non essere l'unica a servirsene per leggere ^_^  Allora dico la cyclette: rientra tra i posti strani per voi...?



 
8. IL DIRITTO DI SPIZZICARE
Il libro che spizzicate con maggiore frequenza, perchè ne sentite più spesso la mancanza.

Ultimamente mi capita poco spesso di spizzicare, ma in passato rileggevo volentieri brani da Jane Eyre, Cime tempestose e ancora Il Diario di Anna Frank.


9. IL DIRITTO DI LEGGERE A VOCE ALTA
Un libro che almeno una volta avete provato a leggere a voce alta.

Non leggo quasi mai ad alta voce, però ricordo di averlo fatto in alcune rare occasioni, ad es. con le favole per bambini o con i manga.


10. IL DIRITTO DI TACERE.
Il libro che vi ha sconvolto così tanto (in senso positivo o negativo) da non voler condividere quelle emozioni con nessuno.

No, questo diritto non mi appartiene molto; può passare del tempo (ma neanche tanto) prima che lo faccia, ma a condividere, condivido sempre... Anche le letture toste da un punto di vista emotivo. Anzi, lo faccio a maggior ragione perchè mi "aiuta" a esprimere e a far chiarezza sul perché mi abbia tanto colpito una certa storia.

MI RACCOMANDO,
LASCIATEMI LE VOSTRE OPINIONI SULLE MIE RISPOSTE
E QUELLO CHE VOI AVRESTE DA DIRE SU QUESTI DIRITTI DEL LETTORE!

sabato 30 maggio 2015

Occhio al libro: SCRITTO NEL SANGUE di Andrea Alfonso



Carissimi lettori, vorrei segnalarvi, sperando possa incontrare i vostri gusti, un romanzo che dal 4 maggio è già disponibile, sia in formato cartaceo che digitale.
Si tratta di un fantasy-poliziesco, ambientato in un mondo immaginario, dove i continenti ruotano attorno a un gigantesco gorgo marino, il Maelstrom.
Le vicende si svolgono a Gholan, città portuale dei Regni di Alek ed hanno per protagonista Dog, un ladro professionista, e Vorat il Capitano-Commissario che è stato mandato a investigare su una serie di misteriosi omicidi, perpetrati da un misterioso serial killer, chiamato "Massacratore".

SCRITTO NEL SANGUE
di  Andrea Alfonso

Genere: Fantasy/Poliziesco
Casa Editrice: autopubblicato
Pagine: 297
Prezzo: 2,99 (ebook); 9.99 (cartaceo)
Formato: ebook (epub, mobi, pdf); cartaceo.
Data di uscita: 4 Maggio
Trama

Scritto nel sangue è ambientato a Gholan, città portuale facente parte del Regno di Alek, una confederazione di stati. Qui opera un ladro di alto profilo, chiamato Dog e soprannominato Mezzanotte.
Da tempo, la città è funestata dagli omicidi di un misterioso serial killer, chiamato il Massacratore, per le macabre condizioni in cui i corpi vengono ritrovati; per questo motivo, la corona incarica il Capitano-Commissario Vorat, facente parte del Corpo di Pubblica Sicurezza, di fermare questa scia di sangue a tutti i costi.
Durante uno dei suoi furti, Dog scopre il cadavere del padrone di casa che sta derubando: Arthur Baxton, nobile Gholaniano, è stato ucciso in modo raccapricciante.
Dog viene quindi sorpreso da Aner, figlio del Lord ed è costretto a farsi strada fra le guardie del Palazzo, prendendo anche come ostaggio la giovane Lady Aly, sorella di Aner. In fuga, incolpato di un crimine che non ha commesso, cerca rifugio presso Vas, suo vecchio amico.
Vorat nel frattempo, incalzato anche dall'arrivo in città del suo diretto superiore, il Colonnello-Conestabile Parson, inizia ad indagare sul Massacratore, collegando l'assassino di Baxton al misterioso ladro chiamato Mezzanotte: la sua strada finirà inevitabilmente per incrociarsi con quella di Dog. 
Da una parte quindi si avrà il ladro, che cercherà di scoprire chi ha voluto incastrarlo in un omicidio a cui è completamente estraneo, addossandogli anche tutte le morti provocate dal Massacratore; dall'altra Vora, impegnato nella sua indagine volta a scoprire e fermare l'assassino seriale e a scoprire i segreti del Colonnello Parson.

Scritto nel sangue è disponibile, sia in versione cartacea che in ebook, su Amazon a questo indirizzo: 


Un'anteprima del romanzo, è liberamente scaricabile a questo indirizzo: CLICCA

                                                   Pagina Facebook             Blog dell'autore

L'autore.
Andrea Alfonso, nasce sulle coste di Alghero, trentadue anni fa. Sperimenta vari lavori al fine di sbarcare il lunario ed è attualmente iscritto nella facoltà di Infermieristica, presso l'università di
Sassari.
Da sempre amante della lettura, comincia a scrivere dall'età di dieci anni. I suoi generi preferiti sono il Fantasy e la Fantascienza. Dal 2003 gestisce un blog, dove riversa anche i suoi racconti inediti. Scritto nel Sangue è il suo primo romanzo.

Anteprime Neri Pozza Giugno 2015 (parte 2)



Continuano le novità di Giugno targate Neri Pozza (per le altre novità/anteprime, cliccate QUI e QUI).

UN ANNO CON SALINGER
di Joanna Rakoff


Trama

A ventitré anni, Joanna Rakoff lascia l’università e si trasferisce a New York per inseguire il suo sogno di diventare una poetessa. 
All’inizio non ha vita facile: ci sono le bollette da pagare, le liti con il ragazzo con cui divide l’appartamento a Williamsburg e la paura di aver sbagliato strada. 
Ma quando l’agente letterario di J. D. Salinger – l’autore de Il giovane Holden – le offre un lavoro come assistente, la vita di Joanna compie un inaspettato balzo in avanti.
In realtà sarebbe più corretto dire un «balzo all’indietro», visto che il suo nuovo ufficio sembra appartenere a un mondo ormai estinto da anni: le pareti tappezzate di legno, i dittafoni, le macchine da scrivere sui tavoli e, soprattutto, una serie di dipendenti che sembrano usciti da una puntata di Mad Men e che sonnecchiano dopo un pranzo a base di martini.
Joanna lavora sodo, incessantemente. Oltre al faticoso rapporto con le egocentriche personalità che gravitano intorno all’agenzia letteraria, la sua mansione principale è occuparsi della posta. 
Ogni giorno, infatti, non riuscendo a mettersi in contatto con lo scrittore misterioso, migliaia di fan di J. D. Salinger inviano le loro lettere all’agenzia. Basterebbe che Joanna rispondesse con il prestampato dell’ufficio… ma lei non può farlo. Quelle righe così strazianti e profonde meritano una risposta. E così, iniziando quasi per gioco, sfoga la sua aspirazione artistica scrivendo lettere meravigliose, commoventi e liberatorie, finché la sua identificazione con Salinger diventa pericolosamente reale.
Ispirato alla vera storia dell’autrice, Un anno con Salinger è il ritratto di una giovane che si rifiuta di cedere alle difficoltà e al cinismo del mondo moderno accantonando i propri sogni. Svelandoci una delle icone più misteriose della letteratura americana del Novecento, Joanna Rakoff rende omaggio al mondo editoriale di una volta, un mondo fatto di strette di mano e di gentiluomini. Per dimostrare che i libri hanno ancora il potere universale di risvegliare il nostro io, e di farci scoprire la strada per la felicità.

«Rakoff fa un meraviglioso lavoro per descrivere l’ambizione e l’ansia di una giovane creativa che vive oltre le proprie possibilità, in una città costosa e inesorabilmente competitiva come New York… Il suo pregio più ammirevole è l’intelligenza critica e la generosità di spirito».
The Boston Globe

L'autrice.
Joanna Rakoff è una scrittrice, giornalista e critica americana. Collabora con varie testate, tra cui il New York Times, il Los Angeles Times, il Washington Post Book World, il Boston Globe e Vogue. Il suo romanzo d’esordio, A Fortunate Age, ha vinto il Goldberg Prize for Jewish Fiction by Emerging Writers e Elle Readers’ Prize, ed è stato nella classifica dei bestseller del San Francisco Chronicle. Alcune sue poesie sono apparse sulla Paris Review e sulla Kenyon Review. Vive a Cambridge, in Massachusetts.

giovedì 28 maggio 2015

Recensione: SULLA SEDIA SBAGLIATA di Sara Rattaro



Proprio da oggi in libreria potrete trovare un'edizione fresca fresca del primo romanzo della bravissima scrittrice Sara Rattaro, già pubblicato con Morellini:

SULLA SEDIA SBAGLIATA
di Sara Rattaro


Ed. Garzanti
157 pp
28 maggio 2015
Trama

Andrea è accusato di aver ucciso Barbara, la fidanzata, in preda a un raptus e sotto l’effetto di stupefacenti.
Valeria ha saputo dal giornale che il ragazzo che ama è accusato di aver strangolato la madre.
Una donna ha visto uscire di casa la figlia e non sa che sarà per l’ultima volta, mentre Zoe sogna l’”uomo dal naso perfetto” e attende il trapianto…

Vicende che si intrecciano e sovrappongono, vittime e carnefici che si scambiano i travestimenti nel teatrino dell’assurdo della vita.
Una struttura originale e una scrittura toccante e coinvolgente disegnano storie talmente vicine alle nostre che sembrano appartenerci, componendo un vivace mosaico in cui ogni tessera si incastra armoniosamente.

L'autrice.
Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, Sara Rattaro ha frequentato il master in Comunicazione della Scienza «Rasoio di Occam» a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, le sue storie si ispirano ai racconti delle persone che incontra.Il suo esordio narrativo è con "Sulla sedia sbagliata" (Morellini, 2010). Un uso qualunque di te, il suo secondo romanzo, Giunti 2012, da marzo a maggio ha avuto 5 ristampe, ed è stato venduto in Spagna, Germania, Olanda, Bulgaria, Russia, Ungheria e Turchia. Il terzo romanzo di Sara, Non volare via, è pubblicato da Garzanti (maggio 2013) con grande successo.
Il suo ultimo romanzo Niente è come te, è anche pubblicato da Garzanti (settembre 2014) e continua la sua carriera di successo
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Le storie che ci racconta l'Autrice in questo romanzo sono intrecciate tra loro, perchè le esistenze delle persone coinvolte, per diversi motivi, hanno qualcosa in comune e purtroppo non è qualcosa di lieto.
Tutte loro, in qualche modo, in un preciso e drammatico momento della propria vita, si sono sedute sulla sedia sbagliata, provandone tutto il disagio e il dolore possibile.
Eh sì, perchè se c'è un comune denominatore che attraversa le vicende personali dei personaggi presentati è proprio il dolore, la sofferenza fisica ma soprattutto psicologica ed emotiva.
La narrazione è affidata a più voci, che vengono collocate alternativamente in due categorie precise: vittime e carnefici, anche se la vita spesso confonde un po' le acque e la linea che separa la vittima dal carnefice non sempre può essere netta.

Una mamma bella ed egoista, ossessionata dal pensiero che il marito sempre in viaggio la tradisca, dopo averla anche lasciata sola con il loro unico figlio malato di epilessia, potrebbe diventare - non volendo, non intenzionalmente - la carnefice di quel figlio "diverso", proprio perché presa dalla smania non solo di proteggerlo,  ma anche di nasconderlo, di controllarlo in modo che quel pesante fardello sia in qualche misura tenuto sotto controllo? E se quel figlio un giorno decidesse di ribellarsi alla lunga sofferenza provocata da questa madre fredda e distante, e di farlo in modo cruento e forte..., non sarebbe troppo semplice farlo passare per carnefice, dimenticando che anch'egli è stato vittima?

Certo, forse un tipo così ci fa più pena e magari ci pensiamo due volte prima di puntare il dito con leggerezza, ma che dire di un ventenne apparentemente tranquillo, cresciuto sotto lo sguardo vigile della madre dottoressa, la quale mai avrebbe immaginato che il suo unico figlio potesse avere dei segreti ed essere capace di commettere qualcosa di brutale ai danni di un'innocente?
E quanto male quel ventenne può aver causato ai genitori di quell'innocente, chiusi nel loro dolore sordo, cupo, troppo  presente e pesante da sopportare e da affrontare, che neanche la speranza di ottenere giustizia può mitigare?

.
E poi ci sono altri dolori, altri mostri da sconfiggere: una malattia che sta consumando la vita di una giovane
che sogna il vero amore e intanto scrive racconti..., una mamma che piange in silenzio nel guardare la propria figlia anoressica, che si sta spegnendo come una candela per un amore finito male a causa di una tragedia...

Vite che ci scorrono davanti travolgendoci come un fiume in piena: un fiume che porta con sè sentimenti forti, emozioni vive, pensieri, domande, rimpianti di chi sa che forse  è arrivato ad un punto della propria esistenza in cui non è più possibile rimediare alle distrazioni, agli errori... e questa consapevolezza lascia solo tanta amarezza.

Passiamo la vita a cercare qualcosa che ci renda felici ma che non riusciamo quasi mai a riconoscere quando lo troviamo davanti, anche se lo immaginiamo unico e in grado di appagare il nostro vuoto… quel vuoto come un salto nel blu fatto di secondi che scorrono ai margini della nostra mente per poi farci precipitare come sassi in un mare placido pronto ad avvolgerti in un oblio infinito. E se il suo essere così immenso potesse insegnarci ancora qualcosa che non sappiamo, beh lì impareremmo ancora.

Donne e uomini che riflettono, piangono, parlano come se si stessero confidando col lettore, come se volessero liberare il proprio cuore da tutta la pena che vi è dentro, e che rischia di farlo scoppiare o forse, peggio ancora, di divorarli e togliere loro ogni ragione e voglia di vivere.
Quando si prova un dolore immenso ci si racchiude in se stessi.Si vorrebbe solo dormire per mesi, magari per anni e svegliarsi quando tutto quello che ci fa male si é trasformato in un ricordo.

L'Autrice dà spazio e voce a tutti, ai coraggiosi come ai vili, alle vittime come ai carnefici, a chi ha subito un'ingiustizia come a chi l'ha commessa, a chi ha perso la gioia di vivere come a chi ha ancora fame e voglia di prendere a morsi la vita; e ad ognuno dà la sua opportunità di aprire la propria anima, prendendoci quasi per mano per guardare oltre le apparenza, oltre i facili giudizi, perchè entrare nei complicati e tortuosi meandri della mente e del cuore dell'uomo non è affatto semplice, ma è necessario uno sguardo sensibile, penetrante, che si faccia domande senza aspettarsi per forza la risposta più scontata, quella "normale" perchè
"ognuno di noi è destinato a imparare cosa significherà la parola normalità per se stesso"

e questa conquista della propria normalità spesso si rivela un "pericoloso viaggio dentro se stessi" dal quale  si può uscire feriti.

Ancora una volta, la scrittura e le storie di Sara Rattaro entrano nel cuore, ti aprono un'umanità complessa e semplice nello stesso momento, perchè complesse sono le esperienze e le vicende (belle o drammatiche) che accadono a tutti noi, e semplici - o meglio, vicini, familiari - sono i sentimenti, gli stati d'animo, i rimorsi e i rimpianti, le aspettative disattese, i bozzoli d'illusione in cui c'eravamo rinchiusi per non vedere verità scomode e dolorose.
Le storie e i personaggi mi piacciono e mi toccano profondamente in quanto così umani, così fragili e complicati che non possono lasciarmi indifferente, ma finiscono per travolgermi ed emozionarmi.
Come sempre.... consigliato! 

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Un uso qualunque di te 
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Anteprime Neri Pozza Giugno 2015 (parte 1)


Le anteprime Neri Pozza  accendono sempre la mia curiosità!
E la vostra? Siete immuni? ^_-


  • Finalista al Man Booker Prize, il prestigioso premio britannico, Storia della pioggia è uno dei romanzi piú celebrati della recente stagione letteraria. Inno al potere curativo dei libri, l’opera di Niall Williams ha incantato critici e lettori per la bellezza della sua scrittura e la sorprendente originalità con cui svolge l’antico tema del legame tra letteratura e vita.
  • Caratterizzato dalla scrittura strabordante e dalla grande ricerca formale che diventerà uno dei marchi di fabbrica del «nouveau roman», La strada delle Fiandre è un flusso di coscienza appassionante che non segue regole cronologiche, ma risponde all’unica esigenza di situare sullo stesso piano ricostruzione storica, visione, dialoghi ed emozioni. Claude Simon – Premio Nobel della Letteratura nel 1985 – ci regala una storia cruda e spiazzante che porta per mano il lettore in un territorio coraggioso e appassionante, a metà strada tra Marcel Proust e William Faulkner.
  • Dopo il successo de La ragazza inglese, Daniel Silva torna con un altro episodio della serie di Gabriel Allon, «uno degli eroi più affascinanti che il genere thriller abbia mai prodotto» (Philadelphia Inquirer). Un romanzo che mostra tutta la straordinaria abilità dell’autore nell’unire personaggi memorabili, imprevedibili colpi di scena e ambientazioni mozzafiato.
  • Racconto di una donna che divenne l’eroina di una grande storia d’amore, di un genio malato e di un pittore affascinante e ribelle, Effie Gray narra di uno dei più grandi scandali e triangoli d’amore del mondo dell’arte, oltre a illuminare impeccabilmente pregiudizi, segreti e passioni della Londra vittoriana. Da Effie Gray. Storia di uno scandalo è stato tratto il film EFFIE GRAY con Dakota Fanning, Emma Thompson, Tom Sturridge.


STORIA DELLA PIOGGIA
di Niall Williams

PROSSIMAMENTE
«Tutti raccontiamo storie. Le raccontiamo per passare il tempo, per dimenticare il mondo o capirlo meglio. Raccontiamo storie per scacciare il male di vivere».

Trama

Ruth Swain, viso affilato, labbra sottili, pelle pallida incapace di abbronzarsi, lettrice di quasi tutti i romanzi del diciannovesimo secolo, figlia di poeta giace a letto, in una mansarda sotto la pioggia, «al margine – come lei dice – tra questo e l’altro mondo». 
Un giorno è svenuta al college, e da allora, malata, trascorre le sue ore in compagnia dei libri ereditati dal padre. 
Romanzi, racconti e versi attraverso i quali si avventura su sentieri sconosciuti, vive vite altrui piene di amori e passioni travolgenti, apprende cose che pochi sanno: che Dickens, ad esempio, soffriva d’insonnia e di notte passeggiava per i cimiteri; o, ancora, che da giovane Stevenson aveva attraversato la Francia dormendo sotto le stelle, in compagnia di un’asina che somigliava vagamente a una signora di sua conoscenza.
Quando si è costretti tra le pareti della propria stanza, è bello scivolare dentro altre storie, diventare Jane Austen che, dopo la dichiarazione del suo spasimante, il signor Bigg-Wither, trascorre una notte insonne, oppressa dal pensiero di mettere al mondo dei piccoli Bigg-Wither; oppure Emily Dickinson che scriveva facendo largo uso delle maiuscole. 
È bello, soprattutto, ripercorrere il sentiero della storia della propria famiglia, scavare tra i secoli, tra reverendi bizzarri e un vasto assortimento di eccentrici irlandesi, per scoprire il fardello dell’ambizione smisurata degli Swain: l’ossessione di un mondo migliore dove Dio possa correggere i propri errori e gli uomini e le donne possano vivere la seconda stesura della Creazione, liberi dal dolore.
Mentre la pioggia batte sul tetto della mansarda, Ruth rovista cosí tra i libri e legge e raduna attorno a sé tutto quello che può: la vecchia edizione arancione di Moby Dick della Penguin, un libro che ingrassa ogni volta che lo prende, la copia di Ragione e sentimento con il ritratto di Jane con la cuffietta in testa, le memorie del Reverendo, il bisnonno che nella sua mente assomiglia al vecchio Gruffandgrim di Grandi speranze, gli appunti di Abraham, il nonno, che anziché abbracciare la chiamata del Signore abbracciò quella della pesca al salmone, i quaderni da bambino su cui Virgil, figlio di Abraham e suo amato genitore, annotava con la matita le sue poesie.
Storie che, come tutte le storie, si raccontano e si leggono per scacciare il male di vivere o, come nel caso di Ruth, per mantenersi ancora «al margine tra questo e l’altro mondo».

«Una lingua che incanta per la sua bellezza, un romanzo che, con una trama coinvolgente, tesse un’ode alla letteratura». Guardian
.

«Destinato a diventare un classico… Una lettera d’amore alla lettura e al suo potere di ridare vita alle cose».
Library Journal

L'autore.
Niall Williams è uno scrittore irlandese. Si è laureato in letteratura inglese e francese presso l’University College di Dublino e dottorato in Modern American Literature. Ha lavorato come copywriter per Avon Books, a New York. Il suo primo romanzo, Four Letters of Love, è stato un bestseller internazionale, pubblicato in oltre venti paesi.



mercoledì 27 maggio 2015

Citazioni d'autore ("Le lacrime di Nietzsche")



Non riesco a finire i libri nel tempo che vorrei...! >_<
Ma vabbè, mi consolo ripetendomi che l'importante è leggere! ^_-

Ecco la citazione che riporta il dottor Irvin D. Yalom in apertura al romanzo "Le lacrime di Nietzsche":


clicca sulla copertina
per maggiore info

A taluni, seppure personalmente incapaci di sciogliere le proprie catene, 
è nondimeno dato affrancare gli amici. 
Si deve essere pronti ad ardere nella propria fiamma: 
com'è possibile rinnovarsi senza prima essere divenuti cenere? 

Così parlò Zarathustra


Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco 
è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
 per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone 
in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli 
quanto si sta per dire. (Treccani)

In libreria il 4 giugno "Tanto gentile e tanto onesta" di Gaia Servadio‏



Lettori, vi segnalo il ritorno in libreria di Tanto gentile e tanto onesta di Gaia Servadio. 

Rifiutato da dodici editori e infine pubblicato da Feltrinelli nel 1967, Tanto gentile e tanto onesta diventò un bestseller mondiale tradotto in sedici lingue. 
Bittersweet riscopre il brillante debutto della gran dama che è stata per mezzo secolo al centro della vita culturale e mondana d’Europa.

TANTO GENTILE E TANTO ONESTA
di Gaia Servadio


Sonzogno Editori
Collana Bittersweet
ISBN 978-88-454-2600-1
pp. 368
 € 18.00
ebook €9.99
in libreria:
4 GIUGNO 2015
Un’irresistibile sequenza di invenzioni comiche, nonché il primo esempio italiano di romanzo postmoderno

«Una commedia tutta da ridere che mette in scena in modo brillante le convenzioni e i moralismi del ventesimo secolo» The New York Times

«Un’eroina candida, impaziente, vorace, che osserva furtiva la nudità insospettabile del mondo» Mary McCarthy

Trama

A tredici anni Melinda viene affidata alle cure di un famoso psicoanalista inglese, il professor Hochtensteil, il quale, prima di litigare con il maestro, era stato il migliore allievo di Freud.
La ragazzina è finita sul lettino per aver amoreggiato col fratello e, soprattutto, per aver sedotto il padre, Abramo Publishing, importante editore inglese. 
Non contenta, Melinda affinerà le proprie arti venusiane, oltre che nel salotto letterario di casa sua, tra cene raffi nate e ospiti eleganti, proprio sul lettino terapeutico giacché persino il dottore non saprà più chi sta analizzando chi. 
Incoraggiata da simile debutto, la bella e raffinata Melinda si immerge nella “swinging London”, dove perfeziona la propria educazione sentimentale. Poi, con un invidiabile bagaglio di esperienza, comincia a sposarsi e divorziare a ripetizione, diventa duchessa, fa carriera politica, viene assoldata come spia, organizza la più grande rapina al treno del secolo, attraversa il globo terracqueo, fonda la prima banca del seme (esclusivamente di premi Nobel) e finisce in Urss, dove accetta di imbarcarsi su un’astronave come prima donna a essere lanciata sulla luna. Tornerà? 

Rifiutato da dodici editori e infine accettato da Feltrinelli nel 1967 e tradotto in sedici lingue, Tanto gentile e tanto onesta diventò subito un bestseller mondiale. Il percorso folle e spregiudicato di questa eroina tra i miti, i tic, i tabù e le rivoluzioni degli anni Sessanta, non tardò ad affermarsi come uno dei romanzi più divertenti del Novecento.

L'autrice.
Gaia Servadio (Padova 1938) è giornalista, scrittrice, poeta. Dal 1956 vive a Londra.
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