venerdì 25 settembre 2015

"Ciascuno di noi è una..storia" (frammenti da "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello")



Uno stralcio molto interessante tratto da L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello, e che riguarda ciascuno di noi, il nostro essere una "storia vivente", un racconto unico e speciale, diverso da qualsiasi altro.

Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore, la cui continuità, il cui senso è la nostra vita. Si potrebbe dire che ognuno di noi costruisce e vive un «racconto», e che questo racconto è noi stessi, la nostra identità. 
Se vogliamo sapere qualcosa di un uomo, chiediamo: «Qual è la sua storia, la sua storia vera, intima?», poiché ciascuno di noi è una biografia, una storia. Ognuno di noi è un racconto peculiare, costruito di continuo, inconsciamente da noi, in noi e attraverso di noi – attraverso le nostre percezioni, i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni; e, non ultimo, il nostro discorso, i nostri racconti orali. Da un punto di vista biologico, fisiologico, noi non differiamo molto l’uno dall’altro; storicamente, come racconti, ognuno di noi è unicoPer essere noi stessi, dobbiamo avere noi stessi – possedere, se necessario ripossedere -, la storia del nostro vissuto. Dobbiamo «ripetere» noi stessi, nel senso etimologico del termine, rievocare il dramma interiore, il racconto di noi stessi. L’uomo ha bisogno di questo racconto, di un racconto interiore continuo, per conservare la sua identità, il suo sé. 



Novità Edizioni CentoAutori: LE SOLITUDINI DELL'ANIMA di Maurizio De Giovanni



Da oggi è disponibile una nuova antologia di racconti dell'Autore di Le mani insanguinateL'omicidio Carosino. Le prime indagini del commissario Ricciardi
Un piccolo scrigno di tesori, grazie al quale il lettore si commuoverà, si emozionerà e, perché no, si divertirà.

LE SOLITUDINI DELL'ANIMA
di Maurizio De Giovanni

Editore Edizioni Cento Autori
Collana L'Arcobaleno
Pagine 192
Prezzo 15,00 Euro
in libreria:
25 settembre 2015
Sinossi

Storie incisive, misteriose, nere ma anche piene di humour, dove la trama e la maestria nella creazione di personaggi unici si mescola a temi forti di strettissima attualità. 

Si va dalla riflessione sul potere di Un mestiere come un altro al tema dell'immigrazione in Fastidio; da storie di amore e dolore come Tu, e il nuovo anno e Ti voglio bene passando per racconti più squisitamente legati a Napoli come Respirando in discesa e La Saponata ai Quartieri Spagnoli, fino a vicende decisamente divertenti e umoristiche come Robin Food e Le beffe della cena
Non mancano storie noir e misteriose che sono il marchio di fabbrica dello scrittore napoletano quali Il purificatore e La piazza nascosta.

Due racconti sono però i gioielli preziosi di quest'antologia: Dieci centesimi, con protagonista un giovanissimo commissario Ricciardi, e Tutta quell'acqua, omaggio allo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano e alla magia del racconto.

L'autore.
Maurizio de Giovanni è nato a Napoli nel 1958 è autore di bestsellers tra cui la saga del commissario Ricciardi e quella de I Bastardi di Pizzofalcone entrambe edite da Einaudi Stile Libero. I suoi romanzi sono regolarmente in classifica. Per Edizioni Cento Autori ha pubblicato le antologie Le mani insanguinate e L'omicidio Carosino. Le prime indagini del commissario Ricciardi.

Frammenti di Emma



Uno stralcio tratto da Emma, che questa volta si dimostra decisamente più docile e dolce nei suoi giudizi...:



"Nessun incanto può eguagliare la tenerezza del cuore", disse poi tra sè Emma.
"Nulla si può paragonare a essa. 
Il calore e la tenerezza del cuore, uniti a maniere affettuose e aperte,
superano, per fascino, tutta la lucidità di mente del mondo. 
Ne sono certa. "

giovedì 24 settembre 2015

Recensione: L'UOMO CHE SCAMBIO' SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO di Oliver Sacks



Una lettura interessante, forse più impegnativa del solito, ma di certo molto molto istruttiva ed affascinante.


L'UOMO CHE SCAMBIO' SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO
di Oliver Sacks


Ed. Adelphi
2001
Il dottor Sacks è stato un neurologo molto famoso, morto di recente, e in questo libro - pubblicato per la prima volta nel 1985 - egli ci illustra molto casi particolari con cui ha avuto a che fare.

Il primo caso presentato, che dà il nome al libro è quello del dottor P., affetto da agnosia visiva...:

 "un uomo che ha completamente perduto (anche se solo nella sfera visiva) l’emozionale, il concreto, il personale, il «reale»... ed è stato ridotto, per così dire, all’astratto e al categoriale, con conseguenze particolarmente assurde."

La storia di P. è la prova evidente che

"i processi mentali, che costituiscono il nostro essere e la nostra vita, non sono soltanto astratti e meccanici, sono anche personali; e in quanto tali implicano non solo la classificazione e l’ordinamento in categorie, ma anche una continua attività di giudizio e di sentimento. Se ciò va perduto, finiamo, come il dottor P., per assomigliare a degli elaboratori. Allo stesso modo, se cancelliamo il giudizio e il sentimento, l’elemento personale, dalle scienze cognitiviste, le riduciamo a qualcosa di carente, come il dottor P., e insieme riduciamo il nostro apprendimento del concreto e del reale." 

E poi c'è il paziente Jimmy, con un problema di memoria, o meglio una perdita della memoria recente, per cui dimenticava qualunque cosa gli venisse detta, mostrata o fatta.
Praticamente è un uomo senza passato (e senza futuro), bloccato in un attimo sempre diverso e privo di senso.

O ancora Christina, che aveva perso ogni propriocezione (capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio); non aveva controllo e consapevolezza dei propri muscoli, dei tendini, delle articolazioni, della temperatura; aveva perso il senso della posizione ed è come se il suo corpo fosse cieco; riusciva a muoversi solo guardando le parti del proprio corpo, come per riappropriarsene.

E poi ci vengono illustrati altri casi di pazienti che, ad es., non sentono come proprie certe parti del corpo, altri che percepiscono l'arto pur non avendolo più (arti fantasmi), o che non percepiscono più ciò che c'è a destra o a sinistra del proprio corpo.

Nella seconda parte del libro Sack ci espone casi di allucinazioni o sogni epilettici  non frutto di fantasie, bensì riconducibili a ricordi precisi e vividi, accompagnati dalle stesse emozioni che avevano accompagnato l’esperienza originaria.
Ancora, viene narrata l'esperienza di Sack con pazienti "ritardati", o i semplici, come li chiama lui, e che - a dispetto degli scarsi risultati nei test d'intelligenza e neurologici - nascondo anch'essi delle potenzialità, in particolare di tipo narrativo, simbolico, emozionale, e relazionarsi con loro ha arricchito il dottore soprattutto dal punto di vista umano, oltre che a livello di conoscenza..

La descrizione dei casi, per quanto precisa e non priva di termini tecnici, risulta comunque facilmente leggibile e molto accessibile, così che il lettore non ha l'impressione di trovarsi dinanzi ad un semplice manuale di neurologia.

Tra le considerazioni che ho potuto trarne, ce ne sono alcune che voglio condividere con voi:

  • La memoria del proprio passato, di ciò che si è stati e si è vissuto, è fondamentale per dare significato al presente e una direzione al futuro. Cos'è l'uomo senza la memoria?
  • Ogni uomo, anche quello affetto da deficit-handicap gravi (fisici, neurologici...), è in grado - se supportato adeguatamente - di compensare determinate mancanze, mettendo in moto risorse psicofisiche incredibili; è il caso, ad es., di molti soggetti autistici, che nonostante evidenti e gravi ritardi, mostrano incredibili "isole di abilità" in cui eccellono (ad es. nella musica, nel disegno).
  • Sacks ha dedicato tempo e sforzi alla ricerca ma soprattutto alle persone affette da queste malattie particolari, di cui la letteratura scientifica non diceva nulla a quel tempo, mostrando loro compassione, empatia, solidarietà, desiderando andare oltre la fisicità della malattia, della semplice e nuda "categorizzazione" da manuale, per darle una connotazione umana, meno scientifica e più "romantica".

E' un libro che consiglio e può piacere in particolare a quanti sono appassionati da tutto ciò che ha a che fare col cervello, con le le patologia che legano in modo inscindibile il corpo e la psiche.

Il momento delle cover



Ecco qualche cover che ha attirato il mio senso estetico in questa settimana ^_^

Cliccando sui titoli potrete leggere le trame, ma come sempre vi chiedo:

QUALE COVER PREFERITE?

Io sono indecisa tra la prima - che mi attira per i colori tenui, evanescenti e delicati - e la seconda, che trovo molto particolare.


(Sito T. Winter)





AMA CIO' CHE SEI
(S. Tesio)




L'AMANTE GIAPPONESE
(I. Allende)



On my wishlist: "La regina dei sogni" - "Ama ciò che sei"



Un paio di libri finiti dritti dritti nella mia lista dei desideri e che, pur avendo  trama e ambientazioni decisamente lontane e differenti tra loro, ciò che li accomuna è  il tema della ricerca di se stessi.

Come sempre vi domando: li conoscete? Li avete letti e me li consigliate?

Il primo - La regina dei sogni - è la storia di una donna alla ricerca della propria identità attraverso la conoscenza delle proprie radici, che la portano in India.

L'altro - Ama ciò che sei - è davvero molto recente, ed è un racconto che ha l'energia di una commedia degli equivoci e la profondità di un dramma antico e più che mai attuale, quello della ricerca dell'identità

Che ne pensate? Vi sembrano interessanti?

LA REGINA DEI FIORI
di Chitra Banerjee Divakaruni 

Ed. Einaudi
Supercoralli
pp. 352 
€ 18,50
Trad. F. Oddera
2005
Trama

Rakhi è una giovane artista e madre divorziata di Berkeley, California. Nella sua vita ogni cosa sembra trovarsi in equilibrio precario, come se da un momento all'altro dovesse ribaltarsi nel dramma. L'ex marito Sonny fa di tutto per conquistare l'affetto esclusivo della piccola Jona e Rakhi soffre terribilmente questa competizione sleale: Sonny concede ogni vizio alla figlia e lei si trova costretta nel ruolo sgradito del genitore più severo. 
Il ristorante gestito con l'amica Belle viene minacciato dall'apertura nella stessa strada di un locale che fa parte di una potente catena. 
La pittura rappresenta forse l'unico momento di libertà vera, ma Rakhi riesce a coltivarla solo nel tempo libero e a prezzo di grandi sacrifici.

La madre di Rakhi è un'interprete dei sogni. La gente si rivolge a lei per confidarsi e conoscere il proprio destino. 
Il dono purtroppo non si è trasmesso a Rakhi che vive tutto questo come una vera e propria esclusione. Esclusione anche e soprattutto dal passato «indiano» della madre, dalle tradizioni e dai costumi della patria lontana, mai visitata.
I terribili eventi dell'Undici Settembre mettono Rakhi, la sua famiglia e tutta la comunità multietnica di Berkeley di fronte a una domanda fondamentale: Siamo americani, noi? E se non lo siamo, cosa siamo? 
All'indomani degli attentati, solo perché indossa un turbante, un amico di Belle viene picchiato selvaggiamente da alcuni individui che affermano di essere «veri americani». 
Proprio dalla ricerca di una propria identità, anche attraverso la lettura dei «Diari del sogno» della madre, nascerà in Rakhi il germe di un riscatto e di una nuova vita, la speranza di un'armonia riconquistata, all'interno della famiglia e fuori.

L'autrice.
Nata a Kolkata e laureatasi negli Stati Uniti, dove vive tuttora, Chitra Banerjee Divakaruni si muove a proprio agio sia nella complessa realtà indiana, dove la modernità si intreccia ai profumi e ai colori della tradizione, che tra i campus universitari e i quartieri degradati dell'America post 11 settembre. I suoi libri sono tradotti in ventinove lingue. Per Einaudi ha pubblicato il libro di racconti Matrimonio combinato, i romanzi La maga delle spezie, Sorella del mio cuore, Il fiore del desiderio, La regina dei sogni, Il palazzo delle illusioni, Raccontami una storia speciale, La ragazza oleandro e i due volumi della saga di Anand, Anand e la conchiglia magica e Anand e lo specchio del fuoco e del sogno
.


AMA CIO' CHE SEI
di Silvia Tesio


Ed. Mondadori
18 euro
168 pp
Settembre 2015
Trama

Mentre dorme profondamente nel suo appartamento di Parigi, Marta viene svegliata da una telefonata: è sua madre, che le dice che deve tornare subito a Torino, perché Andrea sta morendo. 
Quando giunge nella stanza in cui giace Andrea, scopre che lui, ora, è una donna. 
Quando Andrea morirà, di lì a poche ore, Marta scoprirà che lei e Alice, la figlia che ha partorito appena diciottenne, sono state nominate eredi di tutti i suoi beni. 
E, proprio tra le pareti della piccola e accogliente casa che ha appena ereditato, capirà che i lunghi anni in cui lei e Andrea hanno vissuto lontani nascondono molti segreti. 
Segreti semplici eppure impensabili, che come fiumi sotterranei giungono fino a lei e possono finalmente dare senso, pace e nuova linfa all'esistenza.

Come prismi di un caleidoscopio, i personaggi di questa vicenda si muovono con grazia tra gli anni Settanta e oggi, regalandoci a ogni pagina un solare, coraggioso inno alle infinite possibilità dell'amore.

L'autrice.
Silvia Tesio (Torino, 1970) ha lavorato come copywriter pubblicitaria e sceneggiatrice per il teatro e la televisione.
Ha pubblicato i romanzi Te lo dico in un orecchio (Sonzogno, 2009) e Piacere, io sono Gauss (Mondadori, 2010)


 

mercoledì 23 settembre 2015

WELCOME, AUTUMN!!







"Cadi, foglia, cadi; appassite, fiori;
allungati, o notte, e accorciati, giorno
ogni foglia mi parla di pace soave
staccandosi con un sussurro dall’albero autunnale". 
(Emily Brontë)

Epigrafe (da L'ultima settimana di settembre)



Ed ecco l'epigrafe presente nel libro di Licalzi, che vi ho segnalato prima e che spero di cominciare a leggere presto.

E quando tutto andava a catafascio,
nessuno ci faceva tanto caso.

Talking Heads

Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio è quello dato dalla Treccani.it
"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire"

Novità Rizzoli: L'ULTIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE di Lorenzo Licalzi



Ho ricevuto in dono il libro (in formato digitale) di Lorenzo Licalzi, che torna a sorprenderci con umorismo, garbo e umanità con...:

L'ULTIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE
di Lorenzo Licalzi


Ed. Rizzoli
316 pp
18 euro
Agosto 2015
Un romanzo che diverte e commuove. 
La storia di un nonno che grazie al suo nipotino 
ritorna ad amare la vita.

Trama

Pietro Rinaldi ha ottant’anni e vuole essere lasciato in pace. 
Ormai è convinto che la sua vita sia arrivata al capolinea e, mentre mangia penne all’arrabbiata, riflette su quanto i libri siano meglio delle persone.
Se già fatica a sopportare se stesso, figuriamoci gli altri! 
Non ha proprio intenzione di avere a che fare con l’umanità… fino a quando, un giorno, nel suo mondo irrompe Diego, il nipotino quindicenne. 
Lui ha l’entusiasmo degli adolescenti e la forza di chi non si lascia abbattere dagli eventi, neanche da quelli più terribili, e non ha paura di zittire i malumori del nonno. 
Da Genova partono in direzione di Roma, a bordo di una Citroën DS Pallas decapottabile su cui sembra di volare. 
Sul sedile posteriore c’è Sid, l’enorme incrocio tra un San Bernardo e un Terranova – vera e propria calamità. 
Ed è così che un viaggio di sola andata si trasforma in un’avventura on the road, piena di deviazioni e ripensamenti, vecchi amori e nuove gioie. Perché è proprio quando credi di aver visto tutto che scopri quanto la vita riesca ancora a sorprenderti.

L’ultima settimana di settembre
è il racconto esilarante e commovente del viaggio di un nonno e un nipote alla ricerca di se stessi. È una storia che, senza giri di parole, scava nei sentimenti più profondi e ci porta di fronte alle emozioni più vere, quelle che richiedono una buona dose di coraggio per essere affrontate ma rimangono impresse indelebili dentro di noi.

L'autore.
LORENZO LICALZI è nato a Genova e vive a Pieve Ligure. Di formazione psicologo, ha esordito con il romanzo Io no, da cui è stato tratto il film di Simona Izzo e Ricky Tognazzi. Successivamente ha pubblicato Non so, Il privilegio di essere un guru (Premio Selezione Bancarella 2005), Che cosa ti aspetti da me, Vorrei che fosse lei, 7 uomini d’oro (Premio Selezione Bancarella 2009), La vita che volevo e Un lungo fortissimo abbraccio

martedì 22 settembre 2015

Emma e la riservatezza



Prosegue, seppure a rilento, la mia lettura di Emma, della Austen.

Mi ha colpito una frase all'interno di un dialogo tra la protagonista ed un giovanotto di nome Frank...:

E - "... Inoltre, la sua riservatezza... non sarei mai capace di affezionarmi a una persona così riservata".
F - "E' davvero una qualità molto disgustosa!, disse lui. "Sovente, certo, conviene molto, ma non è mai gradevole. La riservatezza è sicura, ma non attraente. Non si può amare una persona riservata".



Questa piccola parte del dialogo mi ha fatta un po' sorridere a causa della forte disapprovazione che Emma e il suo interlocutore nutrono verso la riservatezza, che per me non è necessariamente un difetto, anzi! E non ho potuto fare a meno di applicarlo a me, come spesso faccio quando leggo.
In che senso, direte voi?
Mi ha fatto pensare che io, nel mondo austeniano (nonostante mi attiri tanto), forse tanto bene non ci sarei stata, visto che quanto a riservatezza davvero non mi batte nessuno e che questo tratto caratteriale forse, in quegli ambienti, è considerato nientepopodimenoche... una qualità disgustosa! E che esagerati :=P
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