martedì 20 settembre 2016

Recensione film: GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI di Massimiliano Bruno



Un film che, a metà tra la commedia e il dramma, affronta l'attualissimo tema della perdita del lavoro e come esso possa innescare malesseri alle volte ingestibili in chi vive questo problema.


GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI


Anno: 2015
Paese: Italia
Regia: Massimiliano Bruno
Attori: Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann,Fabrizio Bentivoglio, Ilaria Spada, Stefano Fresi
Durata: 90 min

Il film è basato sull'omonima piece teatrale scritta da Massimiliano Bruno.

"Nostro Signore ha detto che gli ultimi saranno i primi, ma non ha detto di preciso quando."

Cosa ci fa una donna incinta di nove mesi, impaurita e disperata, con una pistola puntata contro un poliziotto? 
A spiegarcelo è lei stessa: Luciana Colacci (Paola Cortellesi), una giovane donna, semplice, che sogna una vita dignitosa insieme a suo marito Stefano (Alessandro Gassman).

Luciana fa l'operaia da anni presso la stessa azienda, la paga non è il massimo, il lavoro neanche, ma le permette comunque di sbarcare il lunario, soprattutto se si considera che Stefano non ha un vero e proprio lavoro ma si arrangia come può.
Grazie alla buona parola di Luciana,  la figlia di una conoscente trova lavoro (seppure per soli tre mesi) anche lei in ditta, ma non mostrerà molta riconoscenza per chi l'ha aiutata...

Luciana e Stefano stanno provando ad avere un bambino da anni, ma il sogno tarda ad avverarsi.
Proprio quando arriva le lieta notizia che aspetta un bambino, arriva anche la mazzata che, proprio in un periodo come quello, meno ci voleva: il direttore dell'azienda viene a sapere da un uccellino che la Colacci è incinta, e a quest'ultima ovviamente non viene rinnovato il contratto.

Non è difficile immaginare chi possa aver fatto la soffiata...

Il mondo di Luciana comincia a sgretolarsi, mentre la pancia cresce a ricordarle che c'è un bambino che tra qualche mese nascerà e che avrà bisogno di tante cure (in termini anche economici...).

La felicità dell'attesa di un figlio tanto desiderato va a sbattere contro la disperazione di un lavoro che non c'è più e di una situazione economica famigliare davvero disastrosa.

Menomale che ci sono gli amici a tirarti su di morale, a farti qualche regalino utile e ad aiutarti come possono ora che ne hai tanto bisogno.

Ma questo può bastare a rasserenare la preoccupatissima Luciana, innervosita ulteriormente dall'apparente menefreghismo e dalla faciloneria di Stefano, che sembra non accorgersi che si trovano in una situazione davvero drammatica?

Seguiamo, parallelamente, la storia di Antonio Zanzotto (Fabrizio Bentivoglio), un poliziotto che - in seguito ad un gravissimo errore commesso durante il servizio - vive in una condizione di isolamento e apatia; a isolarlo sono i colleghi, anzitutto, ma anche lui stesso, che si trascina in una vita triste e monotona, con la sola presenza dell'anziana madre, sicuramente più arzilla di lui.

Antonio e Luciana cercano di tirarsi appresso un'esistenza che giorno dopo giorno sembra perdere valore e dignità.
Il primo continua a fare il proprio lavoro senza motivazione, scoraggiato dal passato e dal disprezzo dei colleghi; Luciana a vorrebbe cambiare lo stato di cose in cui si trova, fa quel che può per chiedere di essere ripresa dalla vecchia azienda, ma pare che ogni suo sforzo si scontri con l'indifferenza di chi, secondo lei, potrebbe aiutarla ma non lo vuol fare.

Da sempre placida e remissiva, buona e solare, ora la disperazione sta prendendo il sopravvento nel cuore e nella mente di Luciana, che si rende conto che non c'è nulla che si salvi nella sua vita, neanche il marito Stefano, fonte di delusione..

Le due tristi vite di Luciana e Antonio si incroceranno nelle scene finali del film, quando ormai il dolore e il senso di umiliazione avranno preso piede nella testa di una quasi mamma sull'orlo di una vera e propria crisi emotiva, che metterà in bilico il suo provato equilibrio psicologico.

"Gli ultimi saranno ultimi" è un film che parte come una commedia dai toni allegri, resi leggeri dagli scherzi tra Luciana, Stefano e i loro amici, dall'uso di uno spontaneo romano, dal carattere gioviale e dal sorriso della Cortellesi e da un Gassmann sempre gran compagnone.
Anche Bentivoglio, per quanto il suo personaggio Antonio sia sulle pendici della depressione,  ci regala qualche situazione buffa all'inizio, ma pian piano la commedia assume i colori del dramma, come del resto può capitare anche nella vita di ciascuno di noi.

Tutto procede bene (non dico a meraviglia, ma quanto meno dignitosamente), ma bastano cinque minuti di conversazione con quello che da anni è il tuo capo e che ora è pronto a licenziarti e puff...!, la serenità e il sorriso svaniscono.
Da quel momento devi vedere dove sbattere la testa per trovare qualche soldo per pagare le bollette, l'affitto e tutto ciò che serve, e se c'è un bimbo in arrivo la situazione si complica.
Sono storie di tutti i giorni, se ne sentono quotidianamente: storie di disperati che hanno perso il lavoro e, con esso, anche la dignità, il rispetto per se stessi.
E la consapevolezza di essere messi male può portare a reazioni che normalmente uno non si sognerebbe mai di compiere...

La perdita del lavoro, con tutti i drammi e le difficoltà materiali e non che ne conseguono, è un argomento più che mai attuale e che coinvolge tanta gente, affrontato da Bruno con realismo, tra sorrisi e pianti, tra bugie e tradimenti, fino a un finale un po' impacchettato in modo da evitare troppo cinismo e addolcire un po' il boccone amaro.
Ad accompagnare la commedia drammatica ci sono musiche ad effetto, che sicuramente enfatizzano l'aspetto emotivo di certe scene.

A me è piaciuto, l'ho trovato un bel film, attori tutti bravissimi e la Cortellesi formidabile nelle scene più drammatiche.


E VOI, AVETE AVUTO MODO DI GUARDARLO?

Sette film italiani, tra essi c'è il titolo che ci rappresenterà agli Oscar 2017



Ed ecco i sette film (distribuiti sul nostro territorio nazionale tra il 1° ottobre 2015 e il 30 settembre 2016) tra i quali verrà scelto il rappresentante italiano all’Oscar per il migliore film di lungometraggio in lingua non inglese.
A scegliere il candidato italiano ufficiale sarà una commissione dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) il 26 settembre.

Ho visto la maggior parte di essi e cercherò di recuperare quelli che ancora non ho guardato.

  • 'Fuocoammare' di Gianfranco Rosi (RECENSIONE).
  • 'Gli ultimi saranno ultimi' di Massimiliano Bruno (RECENSIONE)
  • 'Indivisibili' di Edoardo De Angelis


RECENSIONE
'Lo chiamavano Jeeg Robot' 
di Gabriele Mainetti

Un film davvero originale, fatto bene, che fa vivere allo spettatore molti momenti vivaci e concitati, intervallati ad altri più "teneri", e lascia incollati allo scherno fino alla fine.






RECENSIONE
'Perfetti sconosciuti' 
di Paolo Genovese

Un film allegro e vivace, con scene e dialoghi simpatici, con attori molto spontanei, i cui personaggi ci riservano tanti piccoli colpi di scena, fino a quello finale, il tutto col risultato di una commedia esilarante, divertente ma assolutamente non sciocca, anzi, col suo significato.




RECENSIONE

'Pericle il nero' 
di Stefano Mordini

Un uomo dall'anima nera, come nera è la linea che divide in due non solo la sua schiena ma soprattutto il suo modo di essere e la sua esistenza ambigue, amorali.
Un "peccatore dall'anima innocente" in cerca della propria identità.




RECENSIONE
'Suburra' 
di Stefano Sollima

Suburra ci dà un quadro realistico, crudo, drammatico, forte, senza peli sulla lingua e senza retorica, di quella parte di Roma ricca ma anche "sporca", dove regnano criminalità, ricatti, tradimenti...






E voi, avete visto qualcuno di questi film?
Ce n'è uno per quale "fate il tifo"
e che secondo voi meriterebbe
di rappresentarci agli Oscar?



Frammenti di... amori lontani



L'eternità degli amori importanti nonostante le distanze:


"...sotto la luce dell'amore loro sono esistiti. 
Il loro amore, 
per quanto disperato e mutilato dalle lontananze, 
è stato puro e autentico. (...) 
Forse ci sono amori destinati a non durare a vivere solo 
n un luogo e in un tempo determinati. 
Certi legami, se decontestualizzati, appassiscono".


SUMMER 2 - DRITTO AL CUORE, E. Sabatinelli 






lunedì 19 settembre 2016

Anteprima Butterfly Edizioni - "Dolci Malintesi" di Rujada Atzori - uscita 20 settembre



Cari lettori, ci sono novità editoriali in casa Butterfly Edizioni: presto in cartaceo due ebook che hanno fatto successo su Amazon: "Tutto in otto giorni" di Sadie Jane Baldwin e "In fuorigioco per te" di Eleonora Mandese.
Entrambi i romanzi si possono trovare in offerta al 15% di sconto e spese di spedizione gratuite in pre-ordine nel nostro shop: Butterfly Edizioni - Shop on Blomming 
I libri verranno spediti direttamente a casa a partire dal 4 ottobre, mentre si possono ordinare/trovare in libreria dal 20 ottobre.


E poi una prossima uscita:

Dolci Malintesi
di Rujada Atzori


 Butterfly Edizioni
Pagine: 120
Prezzo: 2,99 € 
Data di uscita: 
20 settembre 2016
Disponibile in ebook su Amazon e Kindle Unlimited

Sinossi

Victor Thompson è nato e cresciuto in un ambiente duro e difficile, che l'ha reso un uomo cinico e razionale, privo di sentimenti.
Furbo, abile con le parole e attraente, ha tre regole di vita fondamentali: non dormire mai con una donna, averne sempre una di scorta e mai perdere la testa per nessuna.
Per un importante affare di lavoro deve recarsi a New York ma tutti i suoi piani vanno in frantumi quando si accorge di aver preso la valigia sbagliata.
 Convinto che sia tutto organizzato per sabotare il suo lavoro e la sua reputazione, Victor decide di vendicarsi...
Ma si sa che la vendetta porta solo guai... 
E se il guaio in questione indossa sexy perizomi di pizzo e ha due gambe da urlo, la cosa non può che farsi pericolosa...

NEW ENTRY IN MY LIBRARY (settembre 2016)



Aggiornamento sulle ultime new entry nella mia piccola libreria personale!

.
Il primo romanzo, FUOCO E GHIACCIO di Carmilla D. (Intrecci Ed.) è un omaggio della Casa Editrice ed il primo libro di una saga fantasy; il protagonista è un docente di Storia dell'Architettura, Alessandro Rucellai, bello come il sole, corteggiatissimo, immune all'amore... che però un giorno vive un vero e proprio colpo di fulmine per una sua studentessa, Angelica. 
Si innamora alla prima occhiata, la passione lo divora, ma gli ostacoli a questo amore sono dietro l'angolo...



Gli altri due libri li ho acquistati su LaFeltrinelli e sono di due autrici che mi piacciono tantissimo e di cui, pian piano, vorrei possedere tutti i libri.





L'OMBRA DEL SILENZIO (Kate Morton)

1961. La 16enne Laurel, mentre è nella casa sull'albero della sua infanzia nel Suffolk, assiste ad un crimine terribile.
2011. Ormai attrice famosa, Laurel torna nei luoghi del passato per ricomporre i puzzle di quel delitto di cui è stata testimone e scoprirà un mistero che coinvolge due donne e un uomo...


SPLENDORE (Margaret Mazzantini)

Guido e Costantino sono i protagonisti di questo romanzo, uniti da un legame assoluto, violento e creativo, che li vedrà ora vicini ora lontani, ma il bisogno dell’altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. 
Nel luogo dove hanno imparato l’amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio.


CHE NE PENSATE?
LI CONOSCETE? LI AVETE LETTI? ^_^

OGGI torna "Il detective che amava Chet Baker" con THERE WILL NEVER BE ANOTHER YOU



Da oggi sarà disponibile la nuova avventura de Il detective che amava Chet Baker nella collana Milano Misteriosa.


THERE WILL NEVER BE ANOTHER YOU
di C.S.D. Martini Rossi


AVALON BOOKS
per la collana Milano Misteriosa
2,99 euro
Un doppio omicidio in una Milano in preda alla frenesia delle feste. 
L'indagine di un detective umano e sensibile con una passione profonda per la musica jazz e per la verità.

Milano, Galleria Vittorio Emanuele.
Un doppio omicidio, senza un apparente motivo, un detective privato appassionato di musica jazz e una Vigilia di Natale dove Milano si tinge di rosso sangue.
Questi gli ingredienti di un giallo in cui l’indagine si dipana tra il mormorare delle acque del Naviglio Grande e le note calde della musica di Chet Baker.
Due vittime che non hanno nessun collegamento uccise sotto la brulicante Galleria Vittorio Emanuele, in mezzo a una folla indifferente.
Tutto fa pensare a un omicidio perfetto, ma l’omicidio perfetto non esiste e il detective che ama Chet Baker lo sa. 

Comincia così una corsa contro il tempo per Celeste Bellani.
Riuscirà a fermare la mano di questo assassino? oppure quella notte sarà l'ultima per Chet Baker?


sabato 17 settembre 2016

Viaggiare leggendo dietro le pagine di L'ISOLA DI HELENA di L. Riley



Uno degli ultimi romanzi recensiti sul blog è IL SEGRETO DI HELENA di Lucinda Riley, ambientato nell'esotica e affascinante isola di Cipro.
In questo post daremo una sbirciatina a ciò che ha ispirato l'Autrice nella stesura del romanzo e all'ambientazione scelta.


-

Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".



Lucinda spiega, nella pagina finale dedicata ai ringraziamenti, che l'idea di scrivere questo libro è nata in seguito ad un viaggio-vacanza che fece proprio a Cipro con la sua famiglia.
Alloggiavano in una bellissima villa molto antica appena fuori Kathikas, località in cui è ambientato Il segreto di Helena. All’epoca i suoi cinque figli avevano età vicine a quelle dei ragazzi che compaiono nel romanzo, e anche i Riley avevano degli amici in visita nella villa, in quei giorni.
Anche se gran parte della trama e dei personaggi sono ovviamente frutto della fantasia, questo libro, più dei precedenti, contiene tanti riferimenti autobiografici, essendo la Riley madre, matrigna, moglie ed esperta ballerina…
Lucinda iniziò a scrivere quando era ancora in vacanza, per poi mettere il libro da parte, fino al giorno in cui (l'anno scorso) l'ha ritrovato svuotando il cassetto della scrivania.
E' passato un po' di tempo da quella vacanza a Cipro, nel frattempo i figli sono cresciuti e avevano ormai dieci anni di più rispetto ad allora, ma l'Autrice ha trovato interessante rileggere le descrizioni che ne aveva fatto quando erano più piccoli.
In un certo senso era una specie di diario della loro infanzia, perciò decise che era arrivato il momento di finire il libro.
A differenza di romanzi precedenti, in cui i flashback fanno decisamente lunghi salti temporali (anche di un secolo), qui si tratta di mesi o al massimo di venti anni; la storia è ambientata in una sola casa, con pochi personaggi.
Ha imparato molte cose scrivendo questo libro.




Come già detto, la storia si svolge essenzialmente (fatta eccezione per alcune scene del presente spostate in Inghilterra e per quelle del passato collocate a Vienna) a Cipro, un po' in villa un po' in giro per i dintorni.


venerdì 16 settembre 2016

Stasera alle 21:10 GUERRA E PACE - la Serie | Su laeffe tv canale 139 di Sky



Lettori che usufruite di un abbonamento a Sky!!


Vi rendo noto/ricordo che questa sera in prima tv su LAEFFE 
inizia la

LA SERIE KOLOSSAL TRATTA DAL CAPOLAVORO DI TOLSTOJ
"GUERRA E PACE"



Desideri, sogni, amori, passioni, ribellioni si mescolano all’interno dell’incredibile avventura epica tratta da questo capolavoro della letteratura russa.

Dopo il clamoroso successo riscosso in Gran Bretagna, Nord Europa, Stati Uniti, Asia e Australia arriva in Italia questa serie kolossal da molti ritenuta la migliore fiction degli ultimi anni, con un adattamento firmato BBC.

libro
"Guerra e pace" narra le vicende russe tra il 1805, l'anno della prima sfortunata campagna russa contro Napoleone, e il 1812, l'anno dell'insorgenza popolare russa contro l'imperatore francese.
Nel narrare il periodo napoleonico, Tolstoj dà forma alle vicende di due famiglie dell'alta nobiltà, i Bolkonskij e i Rostov, due famiglie ispirate da valori onesti e genuini, in contrapposizione al clan dei Kuragin, corrotti fino al midollo.
In questo scenario Tolstoj delinea tre protagonisti principali, Natasa Rostova e altre due figure maschili di elevato profilo morale, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov.




Recensione: UOMO O LUPO di Mattia Rubino



Buongiorno, cari lettori e amici!
Apriamo le danze qui sul blog in questo venerdì settembrino per parlare di un giovane autore che esordisce con un romanzo incentrato sui leggendari uomini lupo e sui cacciatori coraggiosi impegnati a fronteggiarli.


UOMO O LUPO
di Mattia Rubino


EDITORE: Self-publishing
Numero pagine: 484
Il giovane Autore introduce questo suo libro ponendosi a difesa dei lupi, che spesso vengono visti come bestiacce fameliche e pericolose per l'uomo.
Beh, non che siano propriamente dolci e totalmente innocui come dei peluche, ma spesso la loro cattiva fama è frutto delle tante leggende sui licantropi, cioè sugli uomini che, al plenilunio, si trasformano in lupi dalla stazza mastodontica, dalla ferocia mortale, pronti a sbranare tutto e tutti.

Ed è proprio questa categoria di mostruose creature leggendarie ad essere protagonista di questo libro.

Come sono nati gli uomini lupo? Chi è stato il primo uomo che si è trasformato in lupo alla luce della luna piena?

Le credenze a tal proposito sono tante e le svariate risposte convergono tutte in parole inquietanti come maledizioni, streghe, libri di magia nera, incantesimi.
Ma soprattutto, odio, brama di potere, sete di vendetta, cinismo, egoismo...

Un giorno un nobile, lord Maurice Blackwood, ossessionato dalla voglia di essere potente e di sopraffare il prossimo, fece di tutto per conoscere il modo in cui trasformarsi in uomo lupo e, grazie all'aiuto di una vecchia strega e di un libro di magia, ottenne ciò che voleva.
Da quel giorno, ogni 29 del mese il malvagio uomo lupo attraversava il bosco e andava nel centri abitati per sbranare, attaccare ed ammazzare con crudeltà chiunque gli si trovasse davanti.
La maledizione non si arrestava perchè bastava che una vittima venisse ferita e sopravvivesse, perché fosse il prossimo licantropo assassino.

Come fermare questa minaccia?
Verso la metà dell'800 tre ragazzi ed una ragazza si unirono per formare i Werewolvers Hunters, i Cacciatori di Lupi, pronti a combattere con le armi disponibili, ma ancor di più con il loro coraggio e un pizzico di incoscienza, la minaccia dei licantropi.

Il leader di questo gruppo, giovane ma abile e temerario, è Miles, che tra tutti è il più equilibrato, colui che organizza gli attacchi contro i licantropi e che ha più voce in capitolo; poi ci sono i due fratelli Henry e Jack, il primo calmo e ferrato in medicina, l'altro più ribelle e desideroso di diventare famoso come Cacciatore; infine Sybil, l'unica Cacciatrice, abile con arco e frecce.

I quattro imparano pian piano a conoscersi sempre meglio, combattendo e parlando a cuore aperto, e così ognuno confessa i motivi che l'hanno spinto a diventare Werewolvers Hunter; ciascuno di loro ha un passato intriso di lutti, dolore, solitudine, situazioni scioccanti che hanno condizionato la loro vita e le loro scelte future.

Tutti e quattro hanno validissime ragioni per odiare l'uomo lupo e fermarlo prima che mieta vittime innocenti, e la loro nobile ma pericolosa missione inizia da un piccolo e poverissimo villaggio, che ha richiesto il loro intervento. 

Nel corso delle tante conversazioni che vedono impegnati i quattro amici, vengono fuori intenti, ambizioni, paure e perplessità, principi morali.
I ragazzi si trovano spesso a chiedersi se il licantropo sia affetto da una malattia, per la quale magari c'è rimedio, o da un sortilegio malefico, e se anche per questo eventualmente ci sia una soluzione che spezzi l'incantesimo e che sopprima la parte animalesca e faccia emergere quella umana.

fonte
I quattro Cacciatori sono uniti non soltanto da un unico e fondamentale scopo ma anche da un patto: se uno di loro dovesse accidentalmente, durante uno scontro con l'uomo lupo, essere azzannato e ferito dalla bestia, gli altri dovranno ammazzarlo, ben sapendo che anche tramite una semplice ferita, la maledizione passerebbe dal licantropo al ferito.

Ma davvero un gruppo di amici affiatati e leali sarebbe capace di uccidere uno di loro, dimenticando l'amicizia e l'affetto che li lega e che dietro quella cattiva bestia che si risveglia ogni 29 del mese, c'è ancora la parte umana del loro amico?

"Uomo o lupo" è un libro ricco di avventura, in cui leggiamo le eroiche imprese dei Werewolvers Hunters, così giovani eppure tanto responsabili, di come essi credano fermamente nel compito di salvare innocenti, ai quali risparmiare sofferenze, fermando quegli esseri demoniaci; attraverso i loro dialoghi e le loro azioni, ci facciamo un'idea delle loro personalità, delle debolezze e dei punti di forza.

Questi ragazzi sono uniti dal patto ma soprattutto dall'amicizia, e anche dall'amore - se pensiamo a Miles e Sybil, che sono innamorati l'un dell'altra, anche se non hanno il coraggio di dichiararsi - ma forse proprio questi sentimenti così giusti e nobili potrebbero paradossalmente diventare l'ostacolo maggiore alla loro missione.

E' possibile che l'amore, che spinge a sacrificare se stessi e la propria vita per chi si ama, possa essere allo stesso tempo ciò che fa proseguire la maledizione?

I ragazzi devono imparare a proprie spese a prendere decisioni, scegliendo tra il Bene il Male, tra l'Amore e l'Odio, tra la Vendetta e il Perdono; devono decidere per chi e cosa combattere, chi proteggere e perchè, se continuare a farlo anche quando tutto sembra remare contro e anche quando invece della gratitudine si riceve disprezzo e slealtà.

Di per sè il fulcro della storia è semplice e ruota tutta attorno ai combattimenti tra l'uomo e il licantropo, sulla doppia natura presente in quest'ultimo e su quale di essa prevale.
Anche il modo di scrivere dell'Autore è semplice, come lo sono i dialoghi tra i personaggi; a me le sequenze dialogiche piacciono perchè credo diano vivacità alla narrazione, ma a mio avviso qui ce ne sono troppe, finiscono per essere ripetitive nei contenuti e quindi pesanti in termini di ritmo narrativo; infatti i personaggi (in particolare, i quattro amici) finiscono per dirsi sempre le stesse cose troppo spesso (tipo, "Se il licantropo mi ferisce, ammazzatemi" "No, non lo farò, perchè sei mio amico", e questo concetto viene ripetuto abbondantemente).

Nonostante questa ripetitività, la scrittura ancora poco matura e i personaggi che difettano di un meglio definito spessore psicologico, il romanzo risulta molto scorrevole e di piacevole lettura.

Un esordio, quello di Mattia Rubino, che promette bene, perchè le idee e la capacità di costruire intrecci interessanti ci sono.

giovedì 15 settembre 2016

Segnalazioni settembrine: GUARDAMI NEGLI OCCHI di Manuela Raciti // COSI' IMMOBILE TRA LE MIE BRACCIA di Mary Higgins Clark e Alafair Burke



Tempo di segnalazioni; si tratta di due novità editoriali di due differenti case editrici!

Primo libro che vi presento: Guardami negli occhi”, una raccolta di racconti noir di Manuela Raciti.

Il secondo è un romanzo edito da Sperling&Kupfer e tra le sue autrici c'è un nome molto apprezzato in ambito thriller....


GUARDAMI NEGLI OCCHI
di Manuela Raciti


Formati: ebook
60 pagine
Prezzo: € 2,99
Isbn: 9788899289454
Generi: horror, mistero
Data di uscita: 
14/09/2016


Sinossi

Ricordi traumatici, forti emozioni, viaggi imprevedibili, antichi mestieri, scelte che cambiano la vita. 
Guardami negli occhi, un’antologia di racconti noir. Racconti di come la vita quotidiana a volte possa essere tanto imprevedibile e sconcertante da sembrare un sogno (o un incubo) da cui vorremmo, ma non possiamo, svegliarci. Racconti che mostrano tramite episodi, persone, immagini ed emozioni l’orrore del quotidiano e di storie in cui il lieto fine non è mai scontato. 

Manuela Raciti ha guardato dentro se stessa, nei suoi ricordi, nei suoi sogni, nelle sue aspettative, per regalare al lettore un viaggio ricco di emozioni contrastanti, un viaggio in un’atmosfera sinistra che spinge a riflettere sull’ambiguità delle scelte, dei giudizi e di tutto ciò che ci circonda.


Breve estratto:

Un tempo il mio collo era normale e anche se la mia memoria spesso mi tradisce, ricordo bene la notte in cui un incidente me lo deformò. Ero con due miei amici e ci stavamo rincorrendo tra gli alberi. Ridevamo e scommettevamo su chi sarebbe riuscito ad arrampicarsi più in alto. Io ero brava in queste cose, cavolo se lo ero, e li battei senza difficoltà. Poi, mentre mi trovavo in cima a un albero, sentii un lamento lontano. Era solo un rumore lieve e debole e sulle prime non mi fu facile capirne la provenienza. Urlai ai miei amici di fare silenzio e loro obbedirono, ma il mio atteggiamento autoritario li offese e così si allontanarono senza avvisarmi. Non me ne accorsi, ma grazie a quell'improvvisa quiete riuscii a capire che doveva trattarsi di un animale ferito, spaventato o infreddolito che dovevo assolutamente aiutare. Mi sporsi per riuscire a localizzarlo, ma era buio e la sola luce delle stelle era troppo fioca per illuminare bene il bosco. Allungai il collo sforzando la vista per vedere meglio nell'oscurità. Quello che successe dopo fu rapido come un lampo: sentii un fortissimo rumore e il ramo si spezzò. Nel cadere urlai a pieni polmoni, mentre vedevo avvicinarsi il suolo. Sbattei il collo sopra un sasso e sentii una fitta che mi costrinse a tenere la testa piegata su una spalla per ridurre il senso di dolore. Solo in quel momento scoprii di essere stata abbandonata dai miei amici e vagai da sola nel bosco in cerca di aiuto, ma inutilmente.

Alle luci dell'alba tornai a casa, ma la paura provata fu tale che per molto tempo preferii non uscire. Dieci giorni dopo il collo si era calcificato in una posizione curiosa; era storto e nodoso e la mia postura ricordava vagamente quella di una civetta. La mia somiglianza con questo misterioso volatile notturno unita alla mia passione per gli animali mi fecero guadagnare il nomignolo di Balia, la balia degli animali del bosco e questo soprannome mi piacque subito. Sentivo di essere legata in modo viscerale alle creature che popolavano questo piccolo angolo di paradiso.



Mary Higgins Clark e Alafair Burke ci regalano un thriller bestseller :


COSI' IMMOBILE TRA LE MIE BRACCIA
di Mary Higgins Clark e Alafair Burke


Ed. Sperling&Kupfer
284 pp
19,50 euro
Settembre 2016

Laurie sa bene quanto sia affascinante il mondo di Hollywood. 
E ben presto scoprirà quanto possa essere pericoloso.

La produttrice televisiva Laurie Moran è molto soddisfatta del proprio lavoro: la puntata pilota del suo reality, Under Suspicion, è stata un successo.
Anzi, per dirla tutta, il programma – una serie basata su cold case che Laurie ricostruisce insieme alle persone che erano vicine alla vittima – è decollato in grande stile risolvendo un omicidio già nel primo episodio.
E adesso che sta preparando il secondo, le sembra di avere per le mani il caso ideale: vent'anni fa, Susan Dempsey era stata una brillante studentessa di informatica della UCLA e un'aspirante attrice. Una sera fu trovata uccisa in un parco e, poiché indossava solo una scarpa da ballo d'argento, la stampa battezzò il caso Cinderella Murder.
Il luogo del ritrovamento del cadavere si trovava a poche centinaia di metri dalla casa del regista con il quale Susan aveva appuntamento per un'audizione, Frank Parker, ma l'uomo aveva un alibi di ferro e la polizia alla fine aveva archiviato il caso lasciando molte domande senza risposta: perché la macchina di Susan era parcheggiata così lontano?
Era mai arrivata all'audizione?
Perché il suo ragazzo non vuole parlare?

Autori.
Mary Higgins Clark, acclamata autrice di numerosissimi bestseller internazionali che hanno venduto più di trecento milioni di copie nel mondo, è nota come la Regina della Suspense. Vive a Saddle River, nel New Jersey, con il marito. Madre di cinque figli, si divide tra la scrittura e i molti nipoti. Ha vinto il Premio Agatha Christie alla carriera.

ALAFAIR BURKE
Figlia di un mostro sacro della letteratura americana, James Lee Burke, insegna diritto a New York ed è scrittrice di successo, apprezzata da autori come Michael Connelly («Sono un fan di Alafair Burke fin dal suo esordio, eppure continua a sorprendermi») e Lee Child («Intelligente, brava, capace¿ e molto consigliata»). È l'autrice de La ragazza nel parco (Piemme 2016). 
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