I PONTI DI BERGEN
di Jan Guillou
Ed. Corbaccio Narratori Corbaccio Trad. di U. Ghidoni 400 pp 16.40 euro USCITA 28 FEBBRAIO 2013 |
Per il prete non c’era molto altro da aggiungere. Raccontò vagamente di quella società di beneficenza che avrebbe contattato a Bergen, ma disse che naturalmente non poteva promettere nulla. Con il cuore addolorato mangiò il loro pane appena sfornato poiché sapeva che sarebbe stato peggio declinare quell’offerta che toglieva letteralmente il pane di bocca a quei giovani: i pescatori del fiordo di Oster tenevano in particolare riguardo sia la morale sia i valori."
Sinossi
Quando il padre annega nel Mare del Nord, Lauritz, Oscar e Sverre sono costretti a lasciare il loro piccolo villaggio norvegese ancora bambini per trasferirsi in città. I tre fratelli vengono presi a bottega da un cordaio, ma il loro talento innato e una serie di fortunate coincidenze li porteranno a studiare a Dresda, beneficiando della solidarietà di un'istituzione che li manterrà agli studi e che farà di loro affermati ingegneri civili di ferrovie e ponti. Si laureano nel 1901 e, per saldare il loro debito di riconoscenza, si impegnano a tornare in Norvegia per partecipare alla costruzione della ferrovia Bergen-Oslo, un’impresa epica che testimonia l’ingresso nel secolo del progresso tecnologico.
Nel frattempo Lauritz si innamora di Ingeborg, un’aristocratica tedesca ed è intenzionato a sposarla nonostante l’opposizione del padre di lei, il barone von Freital; Oscar, tradito e truffato da una donna, abbandona Dresda e Sverre, invece, lascia i fratelli per inseguire il grande amore della sua vita, sfidando la rigida morale dell'epoca. Il destino non sembra concedere ai tre fratelli di realizzare i loro sogni e le loro ambizioni, professionali e sentimentali: la guerra sta infatti per abbattersi su di loro e su tutta Europa, una tragedia che cambierà per sempre la vita di Lauritz, Oscar e Sverre e del mondo intero.
"Ci sono libri che creano ponti tra luoghi distanti nel tempo e nello spazio. Il nuovo romanzo di Jan Guillou fa proprio questo, e dà al lettore un meraviglioso senso di vertigine." Dagens Nyheter
Quando il padre annega nel Mare del Nord, Lauritz, Oscar e Sverre sono costretti a lasciare il loro piccolo villaggio norvegese ancora bambini per trasferirsi in città. I tre fratelli vengono presi a bottega da un cordaio, ma il loro talento innato e una serie di fortunate coincidenze li porteranno a studiare a Dresda, beneficiando della solidarietà di un'istituzione che li manterrà agli studi e che farà di loro affermati ingegneri civili di ferrovie e ponti. Si laureano nel 1901 e, per saldare il loro debito di riconoscenza, si impegnano a tornare in Norvegia per partecipare alla costruzione della ferrovia Bergen-Oslo, un’impresa epica che testimonia l’ingresso nel secolo del progresso tecnologico.
Nel frattempo Lauritz si innamora di Ingeborg, un’aristocratica tedesca ed è intenzionato a sposarla nonostante l’opposizione del padre di lei, il barone von Freital; Oscar, tradito e truffato da una donna, abbandona Dresda e Sverre, invece, lascia i fratelli per inseguire il grande amore della sua vita, sfidando la rigida morale dell'epoca. Il destino non sembra concedere ai tre fratelli di realizzare i loro sogni e le loro ambizioni, professionali e sentimentali: la guerra sta infatti per abbattersi su di loro e su tutta Europa, una tragedia che cambierà per sempre la vita di Lauritz, Oscar e Sverre e del mondo intero.
"Ci sono libri che creano ponti tra luoghi distanti nel tempo e nello spazio. Il nuovo romanzo di Jan Guillou fa proprio questo, e dà al lettore un meraviglioso senso di vertigine." Dagens Nyheter
Svedese di origini francesi, Jan Guillou è uno degli autori più letti e seguiti in patria. Giornalista investigativo, è stato arrestato nel 1973 con l’accusa di spionaggio, dopo aver scritto un articolo sui servizi segreti svedesi. Dopo quell’episodio Jan Guillou ha incominciato a scrivere e romanzi, fra cui numerosi thriller e la serie delle Crociate, che ha avuto successo in tutto il mondo.
Nessun commento:
Posta un commento
Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz