domenica 23 ottobre 2016

Dietro le pagine di "La strada nell'ombra"



Ogni volta che posso, cerco informazioni per conoscere da cosa ha preso spunto l'autore di un libro ,che mi è piaciuto, per scrivere la sua storia e per crearne i personaggi.


dietro le pagine
Ciò che leggiamo spesso è ed della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".


Per rispondere a questa domanda icirca il romanzo LA STRADA NELL'OMBRA (RECENSIONE), mi è bastato leggere le note finali, presenti nell'edizione Mondadori, di Jennifer Donnelly.

Ciò che diede inizio alla storia è stato... un uomo morto!
Eh già, avete letto bene e mi rendo conto che non è proprio un lieto inizio, ma così è!
E non certo un uomo qualsiasi, bensì uno con strani segni sulla faccia, che improvvisamente ha occupato la mente dell'Autrice.
Un uomo dai lunghi capelli neri, con addosso abiti di altri tempi; era steso in una bara, con le mani incrociate sul petto, in stato di putrefazione.

Chi sei? gli ha chiesto. Cosa vuoi?

Domande legittime ma, si sa, i morti non parlano (beh, non sempre e non tutti, almeno...), e non solo il morto di Jennifer non dava risposte, ma non accennava neanche a volersene andare, così per capirne di più, non restava che interrogare qualcuno più... chiacchierone!!

È stato allora che hanno iniziato ad affacciarsi altre persone: un giovane reporter di nome Eddie; un re dei ladri conosciuto come «il Sarto» e l'assistente di un medico legale, un certo Oscar.

Ma aspettate un attimo, non sono solo tre: c'è anche una ragazza!
Eh sì, proprio lei: Josephine Montfort.

Jo ha rapito il cuore di Jennifer sin dal primo istante, tutto l'attirava di lei: il modo di vestire, di parlare, che rivelava come avesse una certa istruzione e anche un carattere forte.
Ma qualcosa  suggeriva alla nostra scrittrice che dietro quella apparente freddezza di porcellana si nascondesse ben altro: una mente viva e ardente. Nei suoi occhi grigi c'era un desiderio inestinguibile.
Di cosa?
Jo aveva tutto: un alto lignaggio famigliare, danaro, vestiti...., un probabilissimo matrimonio prestigioso.
Ma le mancava una cosa fondamentale: la libertà.

Negli anni Novanta dell’Ottocento erano poche le giovani che godevano di libertà; le ragazze povere erano destinate ad andare a lavorare il prima possibile per mantenere se stesse e la famiglia.
Quelle benestanti dovevano mirare a sposarsi con il miglior partito possibile.

Nel corso delle sue ricerche per La strada nell’ombra, la Donnelly ha incontrato tante di queste ragazze.

Edith Wharton
Edith Jones (1862-1937), brillante e incompresa, ha finito per sposare l’uomo sbagliato, vivendo una vita sbagliata... finché non ha trovato quella giusta ed è diventata Edith Wharton, apprezzata scrittrice.

Ha incontrato Lizzie Schauer, che a diciotto anni è stata arrestata e sottoposta a visite mediche per accertare la sua buona reputazione…E questa umiliazione ha dovuto subirla soltanto perché si era macchiata del “crimine” di camminare per le strade della città di notte, sola senza accompagnatore. Arrestata perchè accusata di essere una prostituta, fu poi rilasciata; della vicenda ne parlò, ad es., il N.Y. Journal nel dicembre 1895.


Consuelo
Ha incontrato Consuelo Vanderbilt (1877-1964), una giovane ereditiera, costretta a sposare il Duca di Marlborough, un uomo che non amava, per soddisfare le ambizioni sociali della madre dispotica.

E ha incontrato decine e decine di adolescenti per le quali invece l’istruzione era solo un sogno, e la catena di montaggio, il retrocucina o lo sfruttamento in fabbrica costituivano la loro realtà quotidiana.

Qualcuna di queste giovani donne è riuscita ad emergere, ce l'ha fatta..., altre no.

E Jo?

L'indomita 17enne newyorchese nel romanzo ha il suo bel daffare per crescere e arrivare alla consapevolezza di chi vuol essere e cosa vuol fare dei propri sogni.
Leggete "La strada nell'ombra" se, come me, volete scoprire come Jo ha cercato di raggiungere la propria libertà.


Info prese dalle Note dell'Autrice, presenti  tanto nell'edizione italiana Mondadori quanto sul sito della stessa Jennifer Donnelly.

Articolo correlato: info su IMPARARE LEGGENDO "LA STRADA NELL'OMBRA"

2 commenti:

  1. Ciao Angela, leggo sempre con piacere questi post, anche se non ho letto il romanzo che hai citato, buona domenica!

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    Risposte
    1. Ciao cara!grazie,infatti spero sempre che informazioni come queste possano stuzzicare là curiosità verso il libro!!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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