martedì 24 ottobre 2017

Dietro le pagine di "La casa delle foglie rosse" (Red Leaves) di Paullina Simons




Qualche mese fa ho avuto il piacere di leggere e apprezzare un romanzo dalle atmosfere misteriose e ricche di suspense dell'autrice Paullina Simons: "La casa delle foglie rosse" (Red Leaves).

Il libro fu pubblicato per la prima volta negli anni '90 e di recente riadattato; al centro vi è la misteriosa morte di una studentessa del Dartmouth College, una bravissima giocatrice di basket il cui corpo viene ritrovato senza vita, nudo, congelato nella neve nei boschi del campus.
Chiamato per indagare, il detective Spencer Patrick O'Malley si rende conto che la vittima è la stessa ragazza da lui incontrata pochi giorni prima e con la quale aveva preso un appuntamento.
Per scoprire cosa le è accaduto e chi poteva avere interesse a farle del male, Spencer dovrà interrogare con attenzione i tre amici della ragazza, e trovare la verità dietro tutti i segreti e le bugie da loro raccontati, per arrivare a scovare l'assassino.


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Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".

L'Autrice ha dichiarato che, mentre pensava al prossimo libro da scrivere, le è balzata alla mente l'immagine di una ragazza trovata morta nella neve in un ambiente fittizio. Ma dopo aver visto il campus di Dartmouth ha capito che quella sarebbe stata la location perfetta; ha quindi  iniziato a mettere insieme i pezzi e a farsi delle domande: come è arrivata là la povera Kristina, e quale ruolo gli amici (Jim, Connie e Albert) e il detective svolgevano nella sua vita?



source


Ma il Dartmouth ha influenzato ed ispirato l'Autrice anche per altri particolari; l'idea di rendere la protagonista, Kristina, una campionessa di pallacanestro è nata proprio dal fatto che la squadra di Dartmouth aveva vinto diversi premi di recente, e a lei era piaciuto il fatto che la sua Kristina fosse la migliore in uno sport in cui l'università eccelleva.

Labrador Retriever
Non solo, ma anche la presenza costante del cane di Kristina - Aristotle - all'interno dell'università e nelle giornate dei quattro amici, è sorta constatando che nel campus c'erano davvero tanti cani, di qualsiasi dimensione, anche quelli più "ingombranti" (Shepherds, Labrador e Golden Retriever), e che essi erano permessi anche nei dormitori. 

A quanto pare, il detective O'Malley è presente anche in un altro romanzo, ambientato a New York e con un altro mistero da risolvere (cercare una ragazza scomparsa):The Girl In Times Square non è però mai stato (ancora) pubblicato in America, quindi chissà in Italia se e quando potremo leggerlo; tanti sono i fans che le chiedono se ci sarà mai una serie con il detective O'Malley, ma attualmente non ha progetti in merito.

Purtroppo non son riuscita a trovare molte interviste in cui la Simons racconta cosa ha ispirato questo libro...

Fonte consultata:

http://crimespreemag.com

4 commenti:

  1. Ciao! è ormai tanto tempo che sento parlare di Paulina Simmons... riuscirò a leggere qualcosa di suo?? Nel caso, te lo farò sapere!

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    1. Guarda, io la consiglio,per quel poco che ho letto, la mia opinione su stile,personaggi e storie è positiva :-)

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  2. Ciao Angela, questa sarà una delle mie prossime letture! Ho il libro che mi aspetta in salotto ;-)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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