Lo so, deve ancora finire luglio e arrivare agosto, ma come ignorare le anteprime più allettanti?
Eccone una, di settembre, by Sonzogno ^_-
Si tratta di una brillante commedia gialla ambientata in una Milano fascinosa e segreta.
«Per risolvere un giallo, non bastano impronte digitali e dna. Occorrono intuito, sensibilità e passione: le armi di Libera, di sua madre e sua figlia, un trio di scatenate detective per le vie di Milano» - Massimo Picozzi
Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall’una all’altra.
C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino.
Proprio da quelle parti Libera – quarantasei anni portati magnificamente – ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze.
È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po’ bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell’amore libero.
In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia.
Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato.
Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all’epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l’inchiesta.
Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell’impresa.
E così, nel generale scetticismo delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici – a dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne seguono – riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa, approdando a una verità tanto crudele quanto inaspettata.
L'autrice.
Rosa Teruzzi è autrice di programmi televisivi. Esperta di cronaca nera, è caporedattore della trasmissione televisiva Quarto grado (Retequattro). Scrive i suoi romanzi tra Milano, dove lavora e vive, e il Lago di Como. Ha pubblicato il suo primo racconto nell’antologia Crimine Milano giallo-nera (Stampa Alternativa, 1995). Altri racconti sono usciti nelle antologie Cuori di Pietra, Facce di Bronzo e Corpi, pubblicate da Oscar Mondadori nel 2007, 2008, 2009.
Un suo racconto, Requiescat, è stato segnalato dalla giuria del Premio Scerbanenco nel 1996.
Il primo romanzo con Irene protagonista è stato Nulla per Caso (Sperling&Kupfer 2008), cui sono seguiti Il segreto del giardiniere (Rusconi 2012) e Il prezzo della bellezza (Rusconi 2013).
Per scrivere si ritira sul lago di Como, in un vecchio casello ferroviario dove colleziona libri gialli.
LA SPOSA SCOMPARSA
di Rosa Teruzzi
Ed. Sonzogno 176 pp 14 euro 9.99 euro (ebook) IN LIBRERIA: 8 SETTEMBRE 2016 |
C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino.
Proprio da quelle parti Libera – quarantasei anni portati magnificamente – ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze.
È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po’ bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell’amore libero.
In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia.
Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato.
Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all’epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l’inchiesta.
Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell’impresa.
E così, nel generale scetticismo delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici – a dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne seguono – riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa, approdando a una verità tanto crudele quanto inaspettata.
L'autrice.
Rosa Teruzzi è autrice di programmi televisivi. Esperta di cronaca nera, è caporedattore della trasmissione televisiva Quarto grado (Retequattro). Scrive i suoi romanzi tra Milano, dove lavora e vive, e il Lago di Como. Ha pubblicato il suo primo racconto nell’antologia Crimine Milano giallo-nera (Stampa Alternativa, 1995). Altri racconti sono usciti nelle antologie Cuori di Pietra, Facce di Bronzo e Corpi, pubblicate da Oscar Mondadori nel 2007, 2008, 2009.
Un suo racconto, Requiescat, è stato segnalato dalla giuria del Premio Scerbanenco nel 1996.
Il primo romanzo con Irene protagonista è stato Nulla per Caso (Sperling&Kupfer 2008), cui sono seguiti Il segreto del giardiniere (Rusconi 2012) e Il prezzo della bellezza (Rusconi 2013).
Per scrivere si ritira sul lago di Como, in un vecchio casello ferroviario dove colleziona libri gialli.