martedì 20 giugno 2017

Segnalazioni editoriali: "Fore morra" di Diego Di Dio // L’AMMERIKANO di Pietro De Sarlo



Cari lettori, quest'oggi sono lieta di presentarvi due romanzi noir dalla trama molto interessante.
Il primo libro, "Fore morra", è un romanzo di Diego Di Dio ( pubblicato da Fanucci a gennaio), un thriller mozzafiato incentrato sulle avventure di due killer professionisti.


“Diego Di Dio ha talento. Scrive frasi taglienti come proiettili sparati ad altezza uomo. Il ritmo è cinematografico. Narra storie di vendetta e di denuncia sociale.” (Barbara Baraldi)

“Realistico e tormentato come Gomorra, esagerato e violento come Kill Bill.” (Cristiana Astori)


Fore morra
di Diego Di Dio


Ed. Fanucci (Timecrime)
Data di uscita: 2 febbraio 2017
Pagine: 320
prezzo: 4,99 (ebook)
12,90 (cartaceo)


Alisa e Buba sono due sicari. Entrambi sono professionali, spietati, ben noti nell’ambiente. Lavorano insieme, ma non potrebbero essere più diversi. 
Buba è un uomo possente, maniacale, una perfetta macchina di morte dal passato ambiguo e oscuro. 
Alisa è una sopravvissuta. Si porta dietro il fardello di un’infanzia trascorsa tra violenze e angherie, tra abusi e povertà: è cresciuta ai margini di una società feroce e impietosa. 
Quando viene commissionato loro l’omicidio di un piccolo camorrista, scoprono che si tratta di una trappola architettata da un uomo potente e determinato, chiamato “il boss”, e di cui si sa una cosa sola: il suo obiettivo è catturare Alisa, catturarla viva. Andando a ritroso nella memoria, esplorando i tormenti e le violenze subite nella sua vita, Alisa dovrà capire chi si nasconde dietro la grande macchinazione congegnata ai suoi danni. Lei e Buba dovranno addentrarsi tra i quartieri di Napoli e negli antri bui della mente umana, per scoprire quanto profondo e devastante possa essere l’odio di un uomo tradito.

Fore morra: fuori dalla camorra. Come proiettili impazziti, con tutti e con nessuno.



Il secondo romanzo, "L'Ammerikano" di Pietro De Sarlo, è un romanzo del tutto particolare, dalla forte carica drammatica e profondità.


L’AMMERIKANO
di Pietro De Sarlo

Editore: Europa (Edificare universi)
Data di uscita: 22 novembre 2016
Pagine: 204
prezzo: 9,49 (ebook)
12,67 (cartaceo)


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Il tranquillo scorrere della vita a Monte Saraceno, un piccolo paese dell’Appennino lucano, viene sconvolto dall’arrivo di un uomo dal passato oscuro e inquietante: l’Ammerikano.

Wilber Boscom, l’ultimo discendente di una coppia emigrata clandestinamente negli Stati Uniti, ha appena portato a compimento la sua personale e atroce vendetta contro una famiglia mafiosa italo-americana, gli Zambrino, ed è per questo costretto a fuggire per evitare sanguinose ritorsioni. 
Ma appena l’uomo approda nel piccolo centro all’ombra dei pozzi di petrolio della Val D’Agri, il suo passato si intreccia con la placida realtà del luogo, alterandone inevitabilmente gli equilibri e innescando una sequenza di eventi che vede in Vincenzo, un suo lontano parente, un contraltare perfetto del protagonista.

Recensione: IL PROFUMO DELLA PASSIONE di Valentina Bindi


E' tutt'altro che semplice l'amore..., e quando ci si mettono anche gelosie, tradimenti e il vento di una passione nata all'improvviso comincia a soffiare troppo forte, è facile sentirsi confusi e commettere qualche errore...
Ma alla fine i sentimenti, se sono sinceri e forti, vincono su tutto.



IL PROFUMO DELLA PASSIONE 
di Valentina Bindi


Ed. Pubme
Carmela è una ragazza siciliana che, in attesa di entrare all'Accademia musicale con il fidanzato Roberto - stanno insieme da due anni e convivono a Palermo -, decide di passare con lui la loro prima vacanza estiva nella casa a Mondello (di proprietà della famiglia del ragazzo).

I due si conoscono dai tempi del liceo; Roberto l'ha corteggiata per diverso tempo ma soltanto due anni prima lei è "capitolata"; eppure, c'è qualcosa di forzato, di poco spontaneo tra loro, come se i sentimenti di Carmela verso Roberto fossero meno intensi rispetto a quelli di lui verso di lei.

Carmela non si sente completa accanto al fidanzato, nonostante senta il suo amore, ma cerca di non soffermarsi troppo su questi pensieri negativi e di vivere la loro storia con passione.
Ed infatti, l'attrazione fisica c'è ed è tanta; anzi, forse è ciò che più li lega, oltre alla musica.

Carmela è già laureata in lingue e letterature moderne, mentre Roberto in economia, ma entrambi condividono l'amore per la musica, appunto, anche se ben presto questa passione comune finirà.

A stravolgere tutto il mondo già preconfezionato di Carmela, ci pensano le vacanze a Mondello, dove lei conosce Diego, un amico di Roberto, molto più piccolo di loro.

Diego è un giovanotto semplice, di umili origini (a differenza di Roberto, che è il classico "figlio di papà"), fa il pescatore e, nonostante la giovane età (ha quasi 18 anni), sembra avere un'aria vissuta.
Già dal primo incontro tra lui e Carmela scatta una scintilla di attrazione, che però lei cerca di ignorare in quanto fidanzata; ma non può negare a se stessa che Diego le fa scorrere brividi che non provava da tempo, la fa sentire desiderata e bella, le dedica attenzioni, cosa che purtroppo, anche in vacanza, Roberto non fa, in quanto spesso e volentieri lascia la fidanzata a casa tutto il giorno per andare a Palermo dal padre, per motivi di lavoro.

Proprio le frequenti assenze di Roberto creano le condizioni ideali perchè Carmela e Diego - spinti da quella inspiegabile magia che si è creata tra loro sin dai primi attimi in cui i loro sguardi si sono incrociati - comincino a vedersi di nascosto, fino a quando uno degli ultimi giorni di vacanza succederà qualcosa di forte e intenso in un pomeriggio afoso di fine agosto.

La passione tra Carmela e Diego esploderà senza freni o lei riuscirà a restare fedele alla propria relazione con Roberto?

E difficile per Carmela ignorare i sentimenti e il trasporto - non solo fisico - provati verso questo ragazzo più piccolo ma anche così maturo e capace di ascoltarla davvero: Diego non è solo bello e spiritoso, non è solo colpito dalla bellezza fisica di Carmela, ma è anche desideroso di farla parlare di sè, di darle consigli e un supporto quando lei gli parla di tutti i suoi dubbi circa l'accademia musicale (che la ragazza in realtà non vuole frequentare, lo farebbe solo per far piacere al fidanzato) e soprattutto sui propri sentimenti nei confronti di Roberto stesso.
E' davvero amore quello che prova per il proprio ragazzo o semplice affetto? Carmela si rende conto come i due non parlino mai di cose serie e personali, e che quando stanno insieme arde solo la passione e il desiderio di fare sesso...

Ma Carmela non è più disposta ad accontentarsi e il suo cuore comincia a chiedere amore vero...
Forse Diego, che sa essere così dolce e comprensivo, potrebbe essere la persona giusta?

Al centro della storia vi è quindi questo triangolo amoroso: Diego è il "terzo incomodo" che si intrufola nella relazione tra Carmela e Roberto, accentuando la crisi già esistente ma latente, e buttando giù le poche certezze di Carmela in merito a questo amore che, a ben guardare dentro di sè, è forse finito da un pezzo.

"Il profumo della passione" è un romance contemporaneo in cui l'amore si colora di tutte le sue sfaccettature, anche di quelle meno belle: non ci sono solo il sesso, la passione, l'ardore di due corpi che si uniscono, ma anche i dubbi, il tradimento, la gelosia e i sospetti, le cose fatte di nascosto, che se da una parte aumentano il livello di eccitazione, dall'altra creano, in Carmela, tanti sensi di colpa...

Come si risolverà questo triangolo e chi, tra i due uomini che se la contendono, sceglierà la protagonista, lo lascio scoprire al lettore, ovviamente; io però devo dire cosa mi è piaciuto ma anche cosa non ho gradito del libro...

Allora, dico subito che di per sè la storia è piacevole, riesce a coinvolgere il lettore (in special modo una lettrice romantica) e l'Autrice ha un modo di scrivere schietto, immediato, giovanile, appassionato, in grado di trasmettere la forza dei sentimenti e delle emozioni dei personaggi, in primis di Carmela, della quale - essendo anche voce narrante - seguiamo passo passo i  pensieri, i tormenti, le paure, gli stati d'animo, la gioia di scoprire che nel proprio cuore c'è posto e voglia di amare pienamente, di sentirsi spensierata, capita, coccolata.
La narrazione contiene sufficienti descrizioni dell'ambiente esterno, delle situazioni e dei personaggi stessi (anche se a volte le ho trovate un po' frettolose), e il ritmo è piuttosto scorrevole.

Però....
Gli elementi "negativi" sono racchiusi nella scrittura, a livello sintattico, soprattutto.
E' chiaro che, non essendo questo il primo romanzo di un autore emergente che leggo, tengo conto di tutte le variabili: mi pare di capire si tratti di un'autopubbicazione e purtroppo questo si nota tanto, troppo, per quanto mi riguarda; la scrittura è acerba e ok, ci sta - voglio dire, si migliora col tempo leggendo, esercitandosi e scrivendo tanto tanto - e non ne faccio un dramma, però un po' più di cura sull'aspetto squisitamente formale, stilistico e sintattico, lo avrei apprezzato.
C'è gente che abbonda con la punteggiatura ed in particolare con le virgole, messe quasi a random; però qui è il caso opposto: qualche segno di punteggiatura in più, messo al posto giusto, avrebbe reso la lettura più agevole, e più immediatamente comprensibili certi passaggi.
Aggiungo anche che i dialoghi spesso li ho trovati un po' "banali", i "botta e risposta" poco articolati e strutturati; un'altra cosa che mi ha colpita molto (è una osservazione soggettiva concernente i personaggi) riguarda un'abitudine di Carmela e Diego: stanno sempre con una sigaretta in mano e con un bicchiere di vino (o altro alcolico) nell'altra... Non fanno altro che bere e fumare e troppe volte mi son parsi dei ragazzetti molto immaturi e irritanti.

Infine - non so se è un problema solo della mia copia... - manca la numerazione delle pagine, ma ok, questa può essere una svista al momento della stampa.

Concludendo: credo che il romanzo abbia diverse cose buone: la storia non è male, anzi, e c'è sicuramente del talento nell'autrice; tra l'altro so che ha scritto diversi libri, che hanno ricevuto riscontri positivi, quindi proverò più in là a leggere altro di suo.

lunedì 19 giugno 2017

Recensione: PORCINI SULL'ASFALTO di Iacopo Bianchi



Un bambino scomparso nel nulla; un giovane ammazzato in circostanze poco chiare; tre amici, ognuno diverso, ma tutti venuti su come funghi porcini, nello stesso sottobosco urbano fiorentino, alla ricerca della verità sullo sfondo degli Anni Novanta.


PORCINI SULL'ASFALTO
di Iacopo Bianchi


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Siamo a Firenze e conosciamo il protagonista (nonché voce narrante, che ci guiderà nello svolgimento dei fatti, i quali comprendono un arco temporale di 20 anni - quindi fino al 2005 -) nel 1985, quando è solo un bambinetto che comincia a farsi la sua piccola cricca di amici, composta da coetanei tutti chiamati con un soprannome: il Neri, Testa, Candrazzo e Felipe. Al gruppetto, nel tempo si aggiungeranno un paio di amiche (Elena e Marzia).

Ognuno è diverso dall’altro ma forse proprio per questo i quattro maschietti diventano inseparabili e anche un po’ protettivi gli uni verso gli altri; in particolare verso Felipe (che in realtà si chiama Mario), che ha perso la propria gemellina e in casa vive una tale condizione di dolorosa tensione e opprimente tristezza da essere diventato anche lui particolarmente fragile e silenzioso.

Un pomeriggio del 1988, i nostri quattro e vivacissimi amici, sempre in sella alle proprie bici e costantemente alla ricerca di nuove avventure, vivono un’esperienza che li cambierà e segnerà per sempre.

Tutto ha inizio nel (malfamato) bar Giglio Rosso, di proprietà di Alfio, un uomo burbero ma in fondo simpatico, che vuol bene ai ragazzi; un giorno, Alfio e Andrè (suo assiduo cliente ed amico) cominciano a parlare di un certo manicomio abbandonato sul Lungarno in cui i quattro piccoli scapestrati potrebbero andare a fare un giro, invece che bighellonare per la città rompendo le scatole nel suo bar.

Come tutti i ragazzini curiosi e desiderosi di fare esperienze eccitanti, sfidando insieme le proprie paure ancestrali, i quattro decidono di accogliere il misterioso consiglio dei due adulti amici e di andare all’ex manicomio Luzzi; una volta giunti davanti all’edificio, si rendono subito conto di quanto sia in cattivo stato e di come abbia un aspetto quasi “spettrale”.
Ma il bello sta proprio lì: intrufolarsi di nascosto in un edificio abbandonato, buio, che puzza di chiuso e vedere cosa c’è dentro; così, giusto per poter fare poi gli spavaldi raccontando di essere stati tanto temerari da entrare in un postaccio lasciato a se stesso da anni, pieno di erbacce infestanti, porte marcite e scalinate che portano giù, in chissà che scantinato.
Certo, un conto è pensare tutte queste cose e un altro è prendere coraggio e farlo…, ma bene o male i quattro si introducono nell’istituto, stando attenti a dove mettono i piedi; purtroppo accade l’imprevisto: il loro dolce e taciturno amico Felipe scompare nel nulla, inghiottito quasi sicuramente dalle gelide acque dell’Arno, sotto gli occhi degli amici.

Una tragedia che scuote tutti, capace di distruggere una famiglia (i genitori di Mario/Felipe, che già avevano perso l’altra figlia, non reggono a questo dolore e ne escono stravolti, oltre che divisi) e di turbare tutti coloro che conoscevano la vittima, in particolare i tre amici.

Le indagini iniziano immediatamente, i tre vengono interrogati ma tutto viene archiviato come una terribile tragedia; il corpo del povero Felipe comunque non viene ritrovato.

La perdita dell’amico colpisce molto i ragazzi, che per diverso tempo non fanno che ripensare a quel maledetto pomeriggio.
Ma gli anni passano, i ragazzini crescono, c’è la scuola, le ragazze, i giochi e soprattutto il calcio e la passione sfrenata per la Fiorentina; ma intanto accade qualcos’altro e nell’aprile 1990 un altro conoscente viene a mancare: Andrè, il caro amico di Alfio, avventore quotidiano del bar, sempre gentile coi ragazzi, viene trovato morto per un’overdose nelle vene; e ok, Andrè non era uno stinco di santo, aveva di certo molti difetti e cattive abitudini, ma non era un tossico.

Ed infatti, grazie alle indagini della polizia viene fuori che Andrè è stato ucciso, il che è in linea con i ragionamenti del nostro protagonista, che si appassiona ai questi fatti di cronaca più dei suoi amici…

Chi ha fatto fuori il povero André, e per quale ragione? Si fa il nome di uno piccolo spacciatore, che pare avesse le sue sporche motivazioni per voler morto Andrè, e anzi l’aveva pure minacciato.

Certo, lui si dichiara innocente ma in carcere ci va comunque.

Eppure i conti non tornano e, benché passino altri anni sulle losche vicende, attraverso una serie di piccoli indizi casuali (ma forse neanche tanto…) il gruppo di amici – benché ormai grandi e alle prese con università e fidanzatine - si ritrova nuovamente a “Indagare” su quei fatti accaduti anni prima e a collegare in modo sempre più evidente e sconcertante la scomparsa di Felipe con la morte di Andrè.

Ciò che emerge, quando tutti i nodi vengono gradualmente al pettine, è “una brutta faccenda piena di marcio e personaggi miserabili”: alcuni hanno agito spinti dal dolore e dalla disperazione, altri dall’amore, altri dalla lealtà e dall’amicizia, e alla fine arriviamo ad una verità ben diversa da come inizialmente ci era parsa.

“Porcini sull’asfalto” è un noir che si legge davvero con interesse, è scorrevole per stile e trama; la voce narrante è ironica, vivace, come sanno essere i ragazzini intelligenti e curiosi; seguiamo l’evolversi dell’amicizia dei “nostri ragazzi”, le loro piccole bravate, il linguaggio "colorito” dei ragazzini in preda a tempeste ormonali, e queste parti più “leggere” si incastrano con quelle relative alla ricerca/scoperta della verità, il che rende la trama sempre più accattivante, costellata da diversi piccoli colpi di scena fino ad arrivare a quello finale che lascia il lettore (piacevolmente) stupito, oltre che soddisfatto, anche se resta sempre un velo di tristezza per gli eventi che si sono susseguiti negli anni e che inevitabilmente non sono stati lieti, benché il finale del romanzo lo sia.

Un ritmo allegro, via via incalzante, un linguaggio fluente e fresco, un punto di vista (giovanile) brillante, acuto, un’atmosfera cameratesca, propria del gruppo di amici, che si mescola con quella più triste delle tragedie personali e famigliari, senza però mai appesantire la narrazione; è un noir che tocca grandi temi – amore, amicizia, dolore, spirito di gruppo, adolescenza – senza mai perdere la verve e mantenendo un tono ameno, con un occhio divertente a certi modi di fare/essere, certe “tendenze” tipiche degli anni ’90 (nel modo di vestire, nel calcio – Fiorentina in particolare -, nel modo di parlare, personaggi famosi…), rendendo la storia ancora più gradevole da leggere.
Un romanzo leggero ma scritto bene, ideale in questi periodi in cui si è spinti a privilegiare libri non troppo impegnativi ma che si lasciano leggere tutto d'un fiato!

domenica 18 giugno 2017

Recensione: VERTIGINE di Mara di Noia



Un piccolo romanzo capace di trasmettere sensazioni di dolcezza grazie ad una scrittura che sa essere profonda e leggera insieme; una storia d'amore sospesa nel tempo eppure così reale nella mente e nel cuore di chi ne è coinvolto e si lascia travolgere dalle emozioni.



VERTIGINE
di Mara di Noia


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"Vertigine" narra di un amore nato per caso e di quattro amiche che restano unite nei momenti belli e brutti che attraversano, attorno a tazze di tè fumanti e cose buone da mangiare, pronte a consolarsi ed incoraggarsi l'un l'altra.

La voce narrante, nonchè protagonista, è Miriam, che a 23 anni incontra per caso Francesco, un uomo di dieci anni più grande che le cambia la vita, in un certo senso, diventando per lei una "costante", di quelle che si introducono nella tua vita, fatta di cose semplici ed abitudinarie, per darle colore e valore.
Pur non appartenendoti mai totalmente e interamente; pur non sapendo dare ad essa un nome, un'etichetta, una definizione.

Ma poi chi l'ha detto che tutto ciò che viviamo e siamo debba essere definito, chiamato con un unico nome, incasellato in rigide categorie, tra l'altro già fin troppo presenti e nelle quali chiudiamo gran parte della nostra esistenza?

Ci sono cose, eventi, luoghi, tempi, persone, parole, voci... che non si possono delimitare e circoscrivere perchè restano come sospese, quasi a metà tra sogno e realtà eppure così vere perchè in grado di occupare i nostri pensieri, di farci battere il cuore, di strapparci un sospiro (nostalgico o  felice che sia).

La stessa Miriam non è solo Miriam...: è anche Francesca, ed è infatti Francesca ad incrociare il proprio destino con quello di Francesco: il loro primo approccio è telefonico e quella voce calma e allegra insieme resta impressa nella mente di Miriam:

"Tutte le voci hanno un colore, di alcune vedi la tinta principale, di altre poche sfumature, qualcuna sembra non averne, ma è solo un'impressione. Poi ci sono le voci arcobaleno. Sono rare, e ti tramortiscono - come se tu stessi camminando tranquillo e prendessi un palo in faccia perchè non l'hai visto - porgono solo il biglietto di un viaggio bello, affascinante e pericoloso".

E la voce di Francesco è come un arcobaleno, che ti stupisce, ti fa star bene solo a guardarlo, ti riconcilia con tutto e tutti, in primis con te stessa.
Ma Francesco è sposato con una donna lontana, la sua è una vita da "nomade", da artista pieno di fascino e talento che sfugge agli schemi e che con le sue parole, i suoi sguardi, i suoi gesti, i suoi silenzi carichi di significato, i suoi disegni... arriva ad accarezzare le corde più profonde di Miriam, anche senza mai dichiararle amore.

Il loro rapporto è particolare: pur sentendo essi dei sentimenti reciproci e delle splendide sensazioni quando sono vicini, pur manifestando la voglia di restare in contatto, sembrano non avere mai il coraggio di dare un nome a questa... "relazione"? Loro preferiscono parlare di "corrispondenza", ed infatti, quando sono lontani, si tengono in contatto attraverso lettere e brevi messaggi, come a dirsi: "Ci sono per te, anche se non mi vedi al tuo fianco ogni giorno".

Così le loro vite scorrono parallele, a volte intrecciate, a volte distanti, sempre legate da un filo invisibile che non si spezza mai, anzi sembra rinsaldarsi ad ogni incontro, ad ogni lettera.

La vita però non può iniziare e finire con questa presenza quasi evanescente, con un uomo che c'è e non c'è, e così anche Miriam si sposa, poi diventa mamma e trova lavoro in una radio.
In pratica, nel frattempo, continua la sua esistenza, cadenzata sempre però dalla presenza di questo groviglio di sensazioni e sentimenti cui non vuole o non sa dare un nome. 

"Nel frattempo è una locuzione sottovalutata, perchè è sempre nel frattempo che arrivano le cose importanti".

A dare vivacità e forza alle sue giornate ci pensano le sue amiche del cuore: Veronica, Camilla e Sveva, diverse per carattere e ambizioni ma tutte e quattro legatissime e sempre disponibili l'una per l'altra.

Le quattro amiche si ritrovano costantemente ad un appuntamento speciale, che loro chiamano "Tiaso":

"Il Tiaso raccoglieva le nostre vite intorno a quattro tazze di tè, montagne di di parole da seccarci la gola e le ricette di Camilla che ci confortavano e rallegravano".

Quattro amiche, ognuna con i propri pesi sul cuore, con le difficoltà e i piaceri della vita quotidiana, che trovano sempre il tempo e il modo di incontrarsi per raccontarsi tutto e dimostrare quanto la loro amicizia sia importante; confidenze, lacrime e risate accompagnate dalle deliziose ricette vegane di Camilla, una donna piena di amore verso tutti; un amore che riversa anche nel cibo (assieme al libro c'è anche un breve ricettario, contenente alcune deliziosi piatti vegan).

Miriam (o meglio, Francesca, come adora chiamarla lui) e Francesco vivranno questo amore o la loro resterà nel tempo una relazione platonica?

Immersi in un’atmosfera magica e sospesa, a metà strada tra immaginazione e realtà, tra ciò che è e ciò che potrebbe essere, tra la sicurezza della abitudinarietà e quell'inquietudine che trova pace solo perdendosi negli occhi di lui, tra sguardi profondi e gesti delicati, tra le poche parole sussurrate o scritte in lettere che entrambi attendono con trepidazione, tra dolci sorrisi pieni di cose non dette per non spezzare la magia di un arcobaleno di sensazioni indefinibili, tra disegni e ritratti che immortalano lei, Miriam (come per averla sempre con sè), quella di Francesco e Francesca è un incanto che si mescola con una magnifica vertigine, che spaventa e attrae insieme e di cui non si riesce a fare a meno.

"Vertigine" è un libro di un centinaio di pagine che racchiude qualcosa di tenero e forte insieme, in cui il tempo sembra eternamente sospeso, evanescente, inafferrabile e forse è proprio questo a catturarci; il linguaggio è fluido ma anche ammaliante, e le parole assumono una grande forza comunicativa, sono cariche di suggestione e sensibilità.

Una lettura breve che scava nei sentimenti e sa conquistare il lettore.

sabato 17 giugno 2017

Cosa sto leggendo...?



Cari amici, vi presento le mie attuali letture:


FURORE
di John Steinbeck

Ed. Bompiani
trad. 
S. C. Perroni
Pietra miliare della letteratura americana, Furore è un romanzo mitico, pubblicato negli Stati Uniti nel 1939,  perseguitato dalla censura fascista e solo dopo più di 70 anni pubblicato integralmente in Italia da Bompiani.

Nell’odissea della famiglia Joad sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in penosa marcia verso la California, lungo la Route 66 come migliaia e migliaia di americani, rivive la trasformazione di un’intera nazione. L’impatto amaro con la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria “come un marchio d’infamia”. 
Al tempo stesso romanzo di viaggio e ritratto epico della lotta dell’uomo contro l’ingiustizia, Furore è forse il più americano dei classici americani, da leggere oggi per la prima volta in tutta la sua bellezza.




PORCINI SULL'ASFALTO
di Iacopo  Bianchi


bookabook

Un bambino scompare nel nulla inghiottito dalle gelide acque dell'Arno davanti ai suoi amici. 
Una famiglia distrutta e un gruppo di ragazzi che cresce insieme, aggrappato a un bar di quartiere e al suo barista rustico e paterno. 
Ognuno diverso, ma tutti venuti su come funghi porcini, nello stesso sottobosco urbano. 

Ambientato nella Firenze degli anni Novanta, tra asfalto, periferia e vita di strada, "Porcini sull'asfalto" è un romanzo noir che tocca i grandi temi della vita: l'amicizia, la sofferenza, l'amore, il gruppo, Baggio alla Juve...







venerdì 16 giugno 2017

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Le anteprime giugno-luglio Neri Pozza




Allettanti uscite firmate Neri Pozza:

  • Sarah Dunant ci trasporta nell'Italia del Cinquecento, con Cesare Borgia e la scalata “diplomatica” di Lucrezia alla corte estense;
  • la suspense è di casa con un thriller ambientato nel paesaggio spietato delle Highlands scozzesi, in cui l’esercizio del potere soverchia la verità più lampante; 
  • una storia commovente sul potere dell’amore, la paura della perdita e la forza dell’umanità dall’autore di L’arte di ascoltare i battiti del cuore;
  • Florence Grace, eroina coraggiosa e profondamente umana, riesce a riprendere in mano le redini della sua vita, a liberarsi da un amore sbagliato e a costruire per sé un futuro migliore, senza calpestare nessuno;
  • I coraggiosi saranno perdonati racconta una storia d’amore in tempo di guerra, ispirandosi al reale scambio epistolare tra i nonni di Chris Cleave. Un romanzo che racconta come, contro il grande teatro di eventi mondiali, sono le perdite intime, le piccole battaglie e i trionfi umani quotidiani quelli che ci cambiano di più; 
  • Linda Green consegna al lettore una storia al cardiopalma, da cui risulta impossibile staccarsi.






I BORGIA
di Sarah Dunant


18 euro
464 pp
USCITA
22 GIUGNO 2017
È il 1502 e Rodrigo Borgia, donnaiolo e politico corrotto, è ora sul soglio pontificio come Alessandro VI.
Il suo obbiettivo è quello di arricchire e dar potere alla sua famiglia; per farlo si serve di una strettissima collaborazione con il figlio Cesare, brillante, spietato, e sempre più instabile, e con la figlia Lucrezia, abile e scaltra sul piano politico e diplomatico.
Cesare Borgia diviene modello per il filosofo politico fiorentino Niccolò Machiavelli, tanto da ispirargli la sua grande opera sulla politica moderna, Il Principe.
Alla corte c'è anche lei, Lucrezia, danzatrice sensuale e appassionata, l’unica Borgia a sopravvivere, in una posizione di potenza e prestigio, alla morte del padre Alessandro VI.

L'autrice.
Sarah Dunant ha studiato a Cambridge, ha lavorato a lungo per la BBC, insegna Storia del Rinascimento e vive tra Londra e Firenze. Tra le sue opere: Le notti al Santa Caterina (Neri Pozza 2013, BEAT 2012), La cortigiana (BEAT 2013). Sangue e onore. I Borgia (Neri Pozza 2013), La nascita di Venere (BEAT 2014)
.



PROGETTO DI SANGUE
di Graeme Macrae Burnet


288 pp
17 euro
Highlands scozzesi, 1869. La comunità di Culduie viene sconvolta da un brutale triplice omicidio, che porta all’arresto di un giovane uomo di nome Roderick Macrae.
Figlio di un povero contadino, con una sorella di poco più grande, Jetta, e due fratelli gemelli molto più piccoli, Roddy è un ragazzo intelligente che ha dovuto abbandonare gli studi per aiutare il padre nei campi. 
Il giovane Macrae è infatuato di Flora MacKenzie, il cui padre, Lachlan MacKenzie, ha il compito di assicurarsi che gli abitanti seguano le regole e lavorino la terra con profitto. 
Tra i Macrae e i MacKenzie non corre buon sangue e Lachlan approfitta della sua posizione per abusare del suo potere e sfrattare i Macrae dalla loro proprietà.
Ma subito dopo Lachlan e i due figli vengono trovati assassinati e Roderick si dichiara responsabile dell’omicidio. 
Cosa lo ha spinto a commettere tali atti di spietata violenza? Roderick ha raccontato la verità? La sua condanna è giusta o immeritata?

L'autore.
Graeme Macrae Burnet si è creato una reputazione come autore di ingegnosi thriller con il suo precedente romanzo, The Disappearance of Adele Bedeau, che è stato a lungo nella classifica dei migliori libri scozzesi del 2014. È nato e cresciuto a Kilmarnock e ha vissuto a Praga, Bordeaux, Porto, e Londra. Attualmente vive a Glasgow, in Scozia
.


ALLA FINE DELLA NOTTE
di Jan-Philipp Sendker



18 euro
368 pp
Paul e Christine stanno vivendo un incubo: il figlio di quattro anni, David, è stato rapito, gettandoli nella disperazione.
Anche se David, attraverso circostanze fortunate, riesce a tornare da loro, i rapitori non si arrendono e fanno di tutto per sottrarlo di nuovo alla sua famiglia. L’unico posto sicuro è l’ambasciata americana a Pechino. 
Ma le stazioni, le strade e gli aeroporti sono controllati e dei poliziotti corrotti non ci si può fidare. Senza aiuto, Paul e Christine non hanno alcuna possibilità di arrivarci. Chi sarà disposto a dar loro una mano, anche a costo di rischiare la propria vita? Ma, soprattutto, di chi si possono davvero fidare Paul e Christine?

L'autore.
Jan-Philipp Sendker è nato nel 1960 ad Amburgo, ha vissuto negli Stati Uniti dal 1990 al 1995 e dal 1995 al 1999 è stato corrispondente in Asia per lo Stern. Dopo un secondo soggiorno negli Stati Uniti è tornato in Germania, dove lavora come giornalista per lo Stern. Vive a Berlino con la sua famiglia. Con Neri Pozza ha pubblicato anche: L’arte di ascoltare i battiti del cuore, Gli accordi del cuore, Il sussurro delle ombree Gli scherzi del dragone.



FLORENCE GRACE
di Tracy Rees

18 euro
560 pp
Cornovaglia, 1850. Florrie Buckley è una giovane orfana di tredici anni che vive con la nonna materna in un villaggio della Cornovaglia. 
Lavorando come cameriera a una festa in una sfarzosa villa, Florrie incontra per la prima volta Sanderson e Turlington Grace.
Confidandosi con la nonna, Florrie apprende una sconvolgente verità: sua madre Elizabeth era una Grace. 
Alla morte dell'anziana donna, Florrie deve lasciare la sua amata Cornovaglia per raggiungere i Grace a Londra. 
L’accoglienza è piuttosto fredda e l’unico con cui Florrie sembra entrare in sintonia è Turlington, il quale tuttavia nasconde lati oscuri e un’anima inquieta, che lo portano a dileguarsi senza preavviso. 
A diciannove anni Florence si fidanza con Aubrey, un ragazzo di buona famiglia dolce e gentile ma Turlington sconvolgerà in maniera ineluttabile l’intero corso degli eventi.

L'autrice.
Tracy Rees è nata nel Galles. Dopo essersi laureata a Cambridge ha scritto diversi saggi, prima di partecipare al premio indetto dal Richard & Judy Bookclub. Il suo primo romanzo, Amy Snow, è stato selezionato tra migliaia di partecipanti, diventando il caso editoriale del 2016.



I CORAGGIOSI SARANNO PERDONATI,
di Chris Cleave

18 euro
448 pp

Londra, 1939. La Seconda guerra mondiale è appena scoppiata e la diciottenne Mary North si presenta volontaria al Ministero della Guerra per sostenere lo sforzo bellico. 
Intelligente, coraggiosa e piena di risorse, Mary è convinta che potrebbe essere un’ottima spia. 
E invece viene inviata come insegnante in una scuola elementare locale, dove dovrà occuparsi dei bambini sfollati, soprattutto di quelli che nessuno vuole ospitare, come Zachary, l’unico bambino di colore della scuola.
Mary conosce Tom, un ispettore scolastico, col quale si crea un legame, ma la ricomparsa dell'amico di lui, Alistair, cambierà tutte le carte in tavola. 
E Mary, cresciuta nella convinzione che «i coraggiosi saranno sempre perdonati», non esita a seguire il proprio cuore.

L'autore.

Chris Cleave è uno scrittore e giornalista che lavora per diverse testate, tra cui il Guardian e il Daily Telegraph. Dal suo primo romanzo,Incendiary, che ha vinto un Somerset Maugham Award nel 2006, è stato tratto un film interpretato da Ewan McGregor e Michelle Williams. I coraggiosi saranno perdonati è il suo quarto romanzo
.


A OCCHI CHIUSI
di Linda Green


416 pp
18 euro
Lisa Dale sta giocando a nascondino nel parco, quando la sua bambina di quattro anni, Ella, scompare nel nulla. Senza lasciare traccia.
La polizia, i media, la famiglia di Lisa, nessuno riesce a spiegarsi chi possa aver rapito Ella, e per quale motivo.
Ma cosa accadrebbe se la persona che l’ha portata via non fosse un estraneo? E se il rapitore fosse convinto di star facendo la cosa giusta?
In una corsa contro il tempo Lisa dovrà cercare di capire chi ha sequestrato la sua bambina e perché, prima che sia troppo tardi e di Ella non si sappia più nulla.

L'autrice.

Linda Green è nata a Londra nel 1970 e cresciuta in Hertfordshire. Giornalista pluripremiata, ha lavorato per diverse testate, tra cui The Guardian, The Independent on Sunday, The Times Educational Supplement, The Big Issue, Wanderlust e Community Care Magazine. Vive nel West Yorkshire con il marito e il figlio. A occhi chiusi è il suo settimo romanzo.


giovedì 15 giugno 2017

"To be read" 2017: bilancio di metà anno



Dall'inizio dell'anno non ho ancora fatto il punto nè ho aggiornato la lista dei libri da leggere nel corso del 2017.

TO BE READ
libri da leggere
nel 2017

Finora, da gennaio, ho letto (sul blog trovate tutte le recensioni di questi libri):

Rosso  Istanbul
Non volevo diventare un boss
Nessuno come noi
La ragazza nell'ombra
Il giardino dei segreti
La cicala dell’ottavo giorno
La felicità è un battito d’ali
Il rubino intenso dei segreti
I signori della cenere
Figlia di nessuno
Una wedding planner a nozze
Una maschera sul cuore

Anna PREMOLI (Come inciampare nel principe azzurro)



Cercando di essere un po' più metodica e considerando che siamo a metà mese (e a metà anno..!), per ora mi propongo di arrivare alla fine di giugno avendo letto i seguenti libri:


Una storia nera
Furore
Nel sorriso dell'aurora
Porcini sull'asfalto



I seguenti - più altri che di certo si aggiungeranno man mano - mi faranno compagnia... da luglio in poi!

Mi raccomando, se avete libri/autori da consigliare 
e che, secondo il vostro giudizio, non posso assolutamente lasciarmi sfuggire, 
fatevi pure avanti, accetterò i vostri preziosi consigli! *_*



Tre volte te (Moccia)
La paranza dei bambini (Saviano)
Sogni di mostri e divinità
Palazzokimbo
L'amore addosso
Una voce dal lago
La contessa nera
l'amore e le foreste
Tatiana e Alexander
Splendi più che puoi
L’imperfetta meraviglia
Continuare Divergent, Miss peregrin (e altre saghe iniziate)
Max (S. Cohen Scali)
Morte nella Steppa (Yan Manook)
Tempi Selvaggi (Yan Manook)
Il miniaturista
Il bambino bugiardo


E-BOOK AUTORI

Diario semitragico di un casalingo
Troppi psicologi in famiglia
Legione magica
Mad world - Il mondo malato
Minchiate
La casa delle foglie rosse
non chiedermi di più
ora mi vedi
Meglio sola che male accompagnata
La principessa degli elfi
Jack cammina nell'ombra


Autori che “mi mancano

Andrea VITALI
Alessia GAZZOLA
Cristina CABONI
Flannie FLAGG
Maurizio De Giovanni

mercoledì 14 giugno 2017

Recensione: UNA STORIA NERA di Antonella Lattanzi (RC2017)



Un uomo aggressivo e sempre pronto ad alzare le mani su una moglie (inevitabilmente) stanca di violenze e umiliazioni; una famiglia segnata da tragici eventi; segreti e bugie che si mescolano in questo noir dalle atmosfere torbide e soffocanti come lo sono le torride giornate romane dell'agosto del 2012.


UNA STORIA NERA
di Antonella Lattanzi

Roma, sera del 6 agosto 2012. 
La bella e dolce Carla Romano è divorziata da due anni dal marito Vito Semeraro, avendo detto basta a un matrimonio fatto di botte e litigi e all'insegna dell'aggressività e della violenza.
Per il bene dei propri figli (Nicola, Rosa e la piccola Mara, di tre anni), la donna - seppure da sempre innamorata del coniuge, che per anni ha cercato di giustificare e perdonare - ha deciso di separarsi e di andare a vivere in un appartamentino con la figlia piccola.
Rosa e Nicola, che sono ormai maggiorenni, vivono per conto loro.
L'ombra minacciosa di quest'uomo non ha smesso però di allungarsi e far preoccupare Carla e i figli, consapevoli che Vito continua ad essere geloso e possessivo nei confronti della ex, che riceve da lui infatti minacce e pedinamenti; sui figli, invece, Semeraro non ha mai alzato un dito, dimostrandosi un ottimo padre.

Attualmente Carla frequenta un uomo, Manuel, che fa lo psicologo e che sembra sinceramente coinvolto dalla donna.

Ma torniamo alla sera del 6 agosto: è il compleanno di Mara, che ha richiesto la presenza del padre alla festicciola a lei dedicata in casa di Carla; Rosa e Nicola sono perplessi, non condividono che la madre faccia entrare in casa il padre, ma accettano per amore della sorellina.
Quando la festicciola finisce, Nicola, Rosa e Vito decidono inizialmente di andarsene tutti e tre insieme (cosa che alla fine non accadrà); i primi a lasciare l'appartamento sono i due fratelli, mentre Vito decide, all'ultimo minuto, di attardarsi per salutare ancora la piccola Mara.

Sarà l'estremo ed ultimo saluto perchè di Vito si perdono le tracce per giorni e giorni; tutti lo cercano e vengono anche interrogati: da Carla, insieme a Rosa e Nicola, ai colleghi di lavoro di lui, a Mimma Semeraro, la sorella maggiore di Vito, che da Massafra arriva a Roma a sporgere denuncia e a cercare di capire dove s'è cacciato l'amato fratello.
I Semerano sono una famiglia pugliese, di Massafra appunto, molto potente e rispettata, che ha i propri metodi - spesso poco... ortodossi! - per risolvere problemi e difendere l'onore della famiglia, che è sacra e viene prima di tutto.

A preoccuparsi di Vito ci sono anche le due donne che costituiscono "l'altra famiglia" di lui, quella clandestina e da anni relegata in secondo piano: Milena, l'amante di una vita, e Paola, che si presume sia figlia di Vito.

Tra la sempre crescente pena da parte di Carla e Milena, e dei loro rispettivi figli, circa la sorte del marito/amante, e le minacce isteriche della famiglia Semeraro (Mimma in particolare), il tempo passa e un evento imprevisto dà una svolta alle vicende.

E intanto le indagini procedono e si concentrano in particolare sulle donne dello scomparso.
Chi di loro è responsabile del destino di Vito?
Forse Carla, la moglie divorziata, che per vent'anni ha subito le violenze domestiche di un marito che ha continuato a starle addosso e a minacciarla nonostante il divorzio?

O Milena, l'altra donna, sempre messa da parte da questo amante che le preferiva la moglie, che dava tutto l'affetto ai tre figli avuti nel matrimonio e niente alla povera Paola? 

I dubbi sembrano trovare subito le prime risposte ma in realtà le graduali certezze vengono pian piano messe in discussione.

La verità si incastra con bugie, omissioni, piccoli segreti che vengono svelati solo verso la fine: in casi come questi può davvero esistere una sola, chiara, univoca verità?

Intanto a risentirne sono principalmente i figli, che si ritrovano in balìa dell'affetto possessivo della sorella del papà; Mimma è quanto mai accecata dall'odio, dalla sete di vendetta verso colei che le ha tolto il fratello, e agirà secondo i propri sistemi per ottenere ciò che vuole.


Considerazioni.

Arrivati quasi alla fine del romanzo, il lettore crede di avere ormai un'idea chiara di ciò che è accaduto nella notte tra il 6 e il 7 agosto, ma dovrà in qualche modo ricredersi e accogliere nuovi e sconcertanti particolari che gettano ora luci ora ombre su questa storia nera e che, se emergessero, stravolgerebbero il caso...

"Una storia nera" è un noir DOC, e lo è perchè ha sì al centro " l'elemento nero" sul quale si indaga, ma al contempo esso è "soltanto uno specchietto per le allodole" in quanto l'attenzione del lettore non è portata a concentrarsi esclusivamente sulla sua risoluzione bensì sulle dinamiche umane che vi ruotano attorno; e questo non soltanto per la ragione che il colpevole è presto svelato, ma ancor più perchè ciò che passa in primo piano sono le relazioni tra  i personaggi, i pensieri, i sentimenti, i dubbi, la solitudine, le ambivalenza, le difficoltà da essi affrontate.

C'è un continuo andirivieni tra presente e passato: seguiamo l'avanzamento della ricerca della verità ma i frequenti flashback ci lasciano piccoli dubbi che rendono questa verità via via traballante, ad es. c'è qualcuno che ha visto qualcosa di importante quella notte, qualcosa che è accaduto proprio sotto casa di Carla, ma non è intenzionato a confessarlo...
E poi ci sono i segreti "inconsapevoli", quelli che nascono quasi come un gioco tra  bambini che hanno commesso delle birichinate e non devono assolutamente essere raccontati.

Il tema attualissimo della violenza domestica, rapporti famigliari che nascondono un che di ambiguo e che vengono resi complicati da un fatto drammatico; un fratello e una sorella chiamati a crescere e responsabilizzarsi in fretta; una famiglia del sud (troppo) tradizionale e invadente, che fa della prepotenza e dell'unità del clan i suoi punti di forza; una vittima che non fa al lettore alcuna simpatia; due ambientazioni diverse tra loro (la grande città, Roma, caotica e anonima, e il paese di provincia, Massafra, in cui tutti si conoscono e si sostengono) ma unite dal gran caldo soffocante, che chiaramente non è solo climatico.

Un ritmo che procede spedito, uno stile che si caratterizza per la sua immediatezza ed essenzialità, una scrittura che dà sufficiente spazio a pensieri e parole dei personaggi, rendono questo libro di Antonella Lattanzi un bel romanzo noir, che si legge tutto d'un fiato, e a mio modesto avviso la sua forza non sta soltanto nelle vicende in sè, nel presentare un caso di cronaca nera misterioso e ricco di chissà quali colpi di scena durante la narrazione (che sono concentrati verso la fine), quanto proprio per le sfumature psicologiche e per quella atmosfera, poco limpida, irrespirabile, che avvolge il lettore facendogli quasi sentire la pesantezza di questa verità che tarda a rivelarsi nella sua interezza.

Consigliato, mi è piaciuto e l'ho letto con molto interesse e coinvolgimento!!


Obiettivo n.24 - Un libro che parli dei rapporti di coppia
 

In libreria il secondo e il terzo dei quattro misteri di FAIRY OAK



Buongiorno, cari lettori! Un'interessante news che potrebbe incuriosire soprattutto lettori giovanissimi: dopo il successo della trilogia di FAIRY OAK, ELISABETTA GNONE firma per Salani i quattro misteri di FAIRY OAK in una nuova curatissima edizione rivista e arricchita di nuove illustrazioni.


Dopo CAPITAN GRISAM e l’AMORE (recensione)
sono ora disponibili...:


GLI INCANTEVOLI GIORNI DI SHIRLEY


LINK AMAZON
A Fairy Oak è finalmente giunta la primavera ma per lunghi, interminabili giorni non fa che piovere. 
Menomale che c'è Shirley Poppy a sollevare gli animi dei giovani del villaggio, con un nuovo, intricato mistero. 
Nascosto nel laboratorio di sua zia, infatti, la giovane e potentissima strega, ha trovato un ricettario molto, molto strano, in cui si fa cenno a spade di sale, a pezzi di cielo, a cuori di pietra e a un segreto, il Segreto del Bosco. 
Decisa a scoprire di cosa si tratta, Shirley coinvolge le gemelle Vaniglia e Pervinca e tutta la Banda del Capitano in una serie di mirabolanti avventure. Sarà pericoloso, i ragazzi lo sanno, ma ciò che vedranno e impareranno li ripagherà di ogni ferita e paura.






FLOX SORRIDE IN AUTUNNO

Succede sempre così, un giorno di settembre, qualcuno commette una stranezza più strana delle solite 
stranezze, e da quel momento, per un mese, a volte due, da Fairy Oak è bandita la normalità. 
La chiamano "La danza delle follie di stagione". 
In quei giorni ciascuno sembra dare davvero il meglio di sé quanto a fantasia, forza, abilità e... stravaganza. Anche gli alberi non scherzano, l'intera Valle sembra stregata. 
E Flox ha una teoria al riguardo: basta guardare gli occhi di chi danza per capire che... 
Lasciamolo dire a Flox, questo mistero lo svelerà lei, la ragazza arcobaleno, l'amica del cuore di Vi e Babù. Questa storia è dedicata a lei e all'amicizia, quella che ovunque ti volti te la ritrovi davanti e qualche volta ti lascia i lividi. E non solo sulla pelle..




ENTRA NELLA MAGIA
DELLA VALLE DI VERDEPIANO!


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