Un passaggio nel quale mi sono ritrovata alla perfezione. Il mio ritratto sputato, praticamente.
Quanti mal di pancia alla sola idea di dover tirar fuori la voce per affrontare un'interrogazione o leggere un brano di Antologia...
"Quando ho un’interrogazione, il problema non è essere più o meno pronto:
è riuscire a parlare. (...)
Il vero problema però ce l’ho quando devo leggere ad alta voce. Le ore di antologia sono quelle che temo di più. Si legge a turno, uno o due paragrafi a testa. Il prof di lettere ci chiama seguendo la disposizione dei banchi. Quando sta per arrivare il mio turno, cerco di salvarmi chiedendo di andare in bagno. A volte devo andarci davvero: per la paura mi vengono i crampi alla pancia, fitte fortissime nell’intestino. Conto: ne mancano tre. Conto: ora solo due. Cerco di calcolare con precisione il momento perfetto per alzare la mano e chiedere di uscire – non troppo presto, non posso stare fuori mezz’ora, però nemmeno troppo tardi, non sarei credibile – ma quando torno in classe il prof mi chiama comunque. Mi fa recuperare il turno che credevo di riuscire a saltare."
Jonathan Bazzi, Febbre
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz