domenica 29 dicembre 2013

Anteprima Neri Pozza di gennaio



Buongiorno cari lettori!!
Come procedono le vostro feste?
Le mie serene e... ingrassando!!! -_-'

Ma meglio non pensare ai chili, ci sono i nostri amati libri a richiamare la nostra attenzione!
Oggi ho dato un'occhiata a delle anteprime Neri Pozza molto ma molto interessanti!
Ditemi cosa ne pensate!!

IL TESCHIO E L'USIGNOLO
di Michael Irwin


Il teschio e l'usignolo
Ed. Neri Pozza
I Narratori delle Tavole
432 pp
18 euro
GENNAIO 2014
Trama

Chi non ha mai sognato di vivere in una grande città, senza preoccuparsi del denaro e del tempo a propria disposizione, lasciandosi andare soltanto ai piaceri più sfrenati?
Quando in una ventosa giornata del 1760, il ventitreenne Richard Fenwick torna dal suo Grand Tour e mette piede a Fork Hill, nella tenuta inglese di James Gilbert – l’anziano ed enigmatico gentiluomo che gli ha fatto da padrino, provvedendo ai suoi viaggi e ai suoi studi – ha una sola domanda che lo tiene in apprensione: come potrà tornare a godere degli agi e delle comodità cittadine?
La soluzione si presenta da sola, non appena Mr Gilbert gli propone di prendere parte a un «esperimento grandioso»: Richard si trasferirà a Londra a sue spese per provare ogni piacere e curiosità che la sua indole gli suggerirà. 
La sola cosa che dovrà fare in cambio sarà raccontargli tutto via lettera; nei minimi dettagli. In questo modo, pur senza abbandonare le mura della sua stanza, l’anziano tutore proverà l’illusione di essere al suo fianco e si sentirà di nuovo traboccante di vita. 
Cos’altro di meglio può chiedere Richard?
Trasferitosi a Londra, il giovane frequenta salotti alla moda, passa le notti in compagnia di vecchi compagni di scuola e sorseggia il tè con Sarah Kinsey, amore di gioventù convolata a nozze con un commerciante di diamanti. Ma una lettera di Mr Gilbert gli rimprovera che sta sprecando il suo tempo: deve «spingersi oltre» e deve farlo in fretta. 
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Perciò, pur con un crescente timore, il ragazzo bazzica ambienti lascivi e pericolosi, lotta con uomini senza scrupoli e viene sedotto da donne misteriose, fino a quando un terribile dubbio si fa strada nella sua mente: e se lui, Richard Fenwick, giovane di belle speranze, non fosse altro che un burattino appeso a un filo che si estende per quasi duecento chilometri, e a muovere i suoi passi londinesi sia stato da sempre l’abitante di Fork Hill?
Richard ha poco tempo per scoprirlo, perché appena intuisce chi è la nuova «vittima» di Gilbert e minaccia di rompere il patto, una serie di tradimenti e di morti gli si stringeranno attorno come un vortice, finendo per mettere in pericolo la sua stessa vita.
Già paragonato a Le relazioni pericolose e a Il ritratto di Dorian Gray, l’opera di Michael Irwin è «un racconto morale e accattivante» (Kirkus Reviews). 
Uno splendido romanzo nero d’atmosfera che, tra feste in maschera, incontri grotteschi e postriboli infernali, parla di manipolazioni, intrighi e seduzioni nell’Inghilterra del diciottesimo secolo.

«Manipolazione e seduzione in un romanzo che ricorda Le relazioni pericolose 
di Pierre Choderlos de Laclos per il modo in cui 
restituisce l’oscurità celata nell’Età dell’Illuminismo».
Library Journal

«Richard Fenwick è un elegante e bel libertino degno erede dei vari James Boswell, 
William Hickey, Tom Jones e Roderick Random».
Jeremy Lewis

«Un ritratto d’atmosfera del mondo all’epoca di George I». 
Sunday Times

L'autore.
Michael Irwin insegna Letteratura inglese all’Università del Kent, a Canterbury,
dove si è specializzato in letteratura del diciottesimo e diciannovesimo secolo. I suoi lavori spaziano da studi su Fielding a saggi su Defoe, Richardson, Sterne, Smollett, Johnson, e Pope. Il teschio e l’usignolo è il suo primo romanzo tradotto in Italia.



NOSTALGIA
di Eshkol Nevo

Nostalgia
Ed. Neri Pozza
Bloom
18 euro
416 pp
GENNAIO 2014
Trama

Noa e Amir sono due studenti ebrei. Lei studia fotografia a Gerusalemme, lui frequenta psicologia a Tel Aviv. Giovani e innamorati, decidono di andare a vivere insieme in un villaggio di nome Castel, situato a metà strada tra le due città, dove dal 1948 si è stabilita una comunità ebraica proveniente dal Kurdistan. 
La coppia stringe amicizia con Moshe e Sima, i padroni di casa, e con il piccolo Yotam, il cui fratello maggiore è morto nella guerra in Libano, ma quando improvvisamente al villaggio arriva Saddiq, un operaio arabo che da bambino era stato costretto ad abbandonare quel villaggio con l’arrivo degli ebrei, le cose cambiano. 
Mentre il Medio Oriente è sconvolto dall’assassinio del Primo Ministro Yitzhak Rabin, tutti gli abitanti di Castel si trovano a fare i conti con i rimpianti legati al passato. Saddiq, che possiede ancora una chiave dell’abitazione e vuole recuperare un piccolo braccialetto che la madre aveva nascosto dietro a un mattone, s’introduce in casa, ma viene colto in fragrante dalla polizia che lo accusa di terrorismo; Moshe e Sima, dopo la morte del figlio maggiore in guerra, si sentono talmente svuotati da credere di non essere in grado di crescere il piccolo Yotam; e persino Amir e Noa, alle prese con la quotidianità, si lasciano contagiare dal clima drammatico di quel luogo.
Solo quando ognuno di loro riuscirà a superare la nostalgia per un passato mai dimenticato, le loro vite torneranno ad avere un senso, e riprenderanno a muoversi, seppur in direzioni diverse.
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Con Nostalgia Neri Pozza presenta ai suoi lettori il romanzo d’esordio con cui Eshkol Nevo si è fatto conoscere in tutto il mondo. Una storia profonda e poetica, e dal montaggio narrativo sorprendente, che dimostra come nessuno sia in grado di scandagliare l’animo umano e riflettere sul desiderio, sul passato e la ricerca del proprio posto nel mondo, come lo scrittore israeliano.
L'autore.
Eshkol Nevo è nato a Gerusalemme nel 1971. Dopo un'infanzia trascorsa tra Israele e gli Stati Uniti ha completato gli studi a Tel Aviv e intrapreso una carriera di pubblicitario, abbandonata in seguito per dedicarsi alla letteratura. Oggi insegna scrittura creativa in numerose istituzioni. Oltre a Nostalgia(Mondadori 2007), in classifica per oltre sessanta settimane e vincitore nel 2005 del premio della Book Publishers' Association e nel 2008 a Parigi del FFI-Raymond Wallier Prize, ha pubblicato una raccolta di racconti intitolata Bed & Breakfast e il saggio The Breaking Up Manual.


sabato 28 dicembre 2013

PORTAMI A CASA (Tropper): il cast





Ed eccomi a condividere con voi i volti, come li immagino io, dei protagonisti del pungente e senza peli sulla lingua "Portami a casa" di Tropper, di cui spero presto di favi leggere la mia recensione.

Intanto, eccovi il cast...:

Come sempre iniziamo dal protagonista: Judd Foxman, cui diamo il volto di Chris Vance.

Judd/Chris
Jen, la moglie di Judd, potrebbe somigliare a Monica Potter
Jen / Monica

Fratello maggiore Paul, l'ombroso: Sam Jaeger.

Paul/Sam

Il "fratellino" PhillipWentworth Miller!!!

Phillip/ Wentworth 

La vecchia fiamma di Judd, PennyJamie-Lynn Sigler.

Penny/Jamie

La compagna del dongiovanni, Phillip, TracyDrea de Matteo.

Tracy/Drea

Il capo traditore e amante della bella Jen. WadeMax Casella.

Wade/Max
Non potevano mancare la sorella Foxman, Wendy, e il suo amore di gioventù, lo strambo Horry,  interpretati da Heather Tom (la Katie di Beautiful!) e Andrew Shue.
wendy/heather
horry/andrew


E termino con la matrona di casa, mamma Hillary Foxman, col volto dell'affascinante Jane Fonda:

Hillary/jane

venerdì 27 dicembre 2013

Segnalazioni dall'Est: MOSAICO



MOSAICO
di Randy Taguchi


Copertina anteriore
Ed. Fazi
Trad. G. Coci
379 pp
18 euro
2008
Trama

Una ex soldatessa dell'esercito giapponese, Mimi, ha un lavoro singolare: condurre i pazienti presso gli ospedali psichiatrici che li prenderanno in cura. 
È così che incontra Masaya, un quattordicenne reduce da un'esperienza di premorte, sempre più distante dai genitori che rivorrebbero il bambino modello che era un tempo, con il quale riuscirà a instaurare un legame importante e foriero di una lucidissima visione del mondo. 
Grazie alla sua innata capacità di ascolto, che le fa sentire i corpi parlare e comunicare le proprie emozioni, Mimi riuscirà a interpretare le strane parole di Masaya, che le svelano un mondo fatto di suoni, sibili e boati. 
Mosaico dà voce a una generazione, la nostra, ormai irreversibilmente dipendente da una miriade di apparecchi tecnologici, chiusa com'è nella vibrazione di un'incessante comunicazione reciproca che qui risuona, e si dilata, tra le mura della gigantesca stazione di Shibuya a Tokyo.

Recensione WE ARE FAMILY di Fabio Bartolomei



Un'altra recensione di un libro terminato qualche giorno fa; questa recensione è la stessa inviata per Elle.

Il libro è:

WE ARE FAMILY
di Fabio Bartolomei


We are family
Ed. E/O
275 pp
17.90 euro
2013
Sinossi

Al Santamaria è un bambino prodigio, probabilmente il più grande genio del ventesimo secolo, colui che salverà il genere umano appena avrà risolto un problema più urgente: trovare una casa per la sua famiglia. 
Come tutti i suoi coetanei vive tra realtà e amici immaginari, poteri magici, regni incantati ma soprattutto ha un bellissimo rapporto con il padre Mario Elvis e la madre Agnese che gli fanno sentire di appartenere alla famiglia più bella del mondo. 
La vita dei Santamaria, non sempre facile per la verità, vista con gli occhi di Al è un po' uno specchio dell'Italia degli ultimi quarant'anni, sospesa tra voglia di riscatto e illusioni di grandezza, immobilizzata dall'incapacità di credere veramente in ciò che sogna. 
Al invece, tra mille difficoltà e prove potenzialmente distruttive, non ha cedimenti, costruisce pezzo dopo pezzo il suo mondo con l'aiuto della sorella Vittoria e grazie all'energia e alle risorse della sua età. 
Risorse che sono illimitate perché lui, nemmeno lo sa, resterà bambino per tutta la vita.


il mio pensiero

We are family narra la storia e le vicende divertenti e, per molti versi, tenere, della famiglia Santamaria, una famiglia italiana come tante e, allo stesso tempo, come poche; una famiglia composta da membri davvero particolari, dalla personalità eccentrica, un po’ matti ma uniti da un grande amore l’uno verso l’altro.
Siamo a Roma, negli anni Settanta e a raccontarci la propria storia, in prima persona, è il protagonista, Almerico Santamaria, che tutti chiamano semplicemente Al.
Il tutto parte da quando Al ha poco più di quattro anno e di lui apprendiamo un dato fondamentale, che sarà un po’ il fil rouge di tutto il romanzo: egli è un bambino superdotato, ha capacità eccezionali, ha imparato prestissimo a leggere, riesce e fare conti matematici velocemente e molto meglio degli adulti, si interessa della vita politica ed economica nazionale ed internazionale e riesce a trattare i grandi temi di attualità con scorrevolezza e padronanza, meglio di tanti politici e sapientoni.
Ma Al è e resta sempre e comunque un bambino e, crescendo, i tratti della sua infantilità e del suo restare, in un certo senso, sempre legato al mondo dei bambini, lo accompagneranno anche col passare degli anni, quando sarà adolescente e giovanotto.
Al è un bambino sveglio, intelligente, chiacchierone, un grande ed acuto osservatore del mondo attorno a sé, adulti compresi, che lui guarda con benevolenza e un pizzico di “pietà” per la loro perduta capacità di guardare le cose con gli occhi semplici e schietti dei bambini; si rattrista nell’udire le news catastrofiche che danno radio e tv (che non riesce a fare a meno di ascoltare), si inceppa davanti alla lettera “c” e, soprattutto, a “stonare” con le sue doti di enfant prodige, è Casimiro.

Chi è Casimiro? Il suo amico invisibile, l’amico immaginario che forse tutti (quanto meno tanti) i bambini si creano nella loro mente, una sorta di alter ego al quale ci si rivolge soprattutto nei momenti “no”; ed infatti Casimiro è una specie di “salvagente” per il bravo Al, che sente il bisogno di parlare e sfogarsi con lui quando gli adulti attorno a sé non gli danno retta o non lo ammirano come vorrebbe.

Al vive con il papà Mario, chiamato anche Elvis per la passione per il grande cantante; sua madre Agnese, dolce, paziente, con una bassa autostima; e c’è la sorella maggiore di Al, di pochi anni più grande di lui, Vittoria, la classica sorella che cerca di tenere a bada l’esuberante fratellino, consapevole che avere un genio in famiglia non è un privilegio che tutti hanno.
Al è anche un bambino iperattivo, pensa e fa mille cose tutte insieme, in attesa di scoprire qual è la “propria strada”; di una cosa è certo: se è nato genio, se possiede capacità e doti fuori dal comune, queste risorse non possono essere sprecate, ma utilizzate per il bene del mondo, così comincia a pensare che la propria missione da grande sarà proprio “salvare il mondo”.
Certo, intanto si incomincia dalla propria famiglia, la famiglia Santamaria, cui non manca nulla, nonostante manchi tanto dal punto di vista economico.
Ma papà e mamma cercano di non farlo pesare ai figli e trasformano tutto in gioco, inscenando in particolare il desiderio di acquistare la “casa promessa”, cioè la casa ideale della famiglia Santamaria.
E questa “casa promessa” è un po’ alla base della gran parte delle vicende in cui Al accompagna il lettore che, pagina dopo pagina, tra tanti sorrisi, seguirà le avventure di un ragazzino incredibile, dalle mille risorse, che si ingegnerà in tutti i modi possibili per rendere felice chi lo circonda.
Tante saranno le modifiche sorprendenti che Al, aiutato da una paziente Vittoria, apporterà alla casa promessa, in attesa che gli amati genitori, che a un certo punto andranno in viaggio di nozze a Venezia, ritornino e restino a bocca aperta davanti alla creazione della casa promessa dei Santamaria, da parte del loro figlio genio.

In un susseguirsi di scene raccontate con ironia, in un ritmo dinamico, con un linguaggio scorrevole e attraverso la prospettiva esilarante di un bambino che, pur essendo intelligentissimo, mantiene una visione delle cose legata alla propria età, il lettore può gustarsi con vivo interesse le avventure di Al, della sua famiglia e dei suoi amici, attraversando con lui varie fasi della vita, in cui si faranno sentire specifiche “esigenze”, determinati sentimenti, tutti affrontanti con simpatia, leggerezza, in un’atmosfera spassosa, “all’italiana”, per certi versi un po’ folle, fino ad arrivare ad un finale in grado di sorprendere e commuovere.
Al è un personaggio cui è impossibile non affezionarsi, che fa sorridere ma anche intenerire, perché eternamente a metà strada tra l’essere eccezionale (per quanto concerne, le idee, i progetti, il Quoziente Intellettivo) e l’essere normale (per quanto riguarda le emozioni, i desideri, le paure…):

“Forse è così che si sentono i geni. Capaci di afferrare i più grandi misteri dell’universo e poi fragili di fronte a semplici domande sul proprio futuro”, lascia dire Bartolomei al suo eccezionale protagonista.

Riuscirà Al a salvare il mondo, a lasciare un segno nella Storia, come da piccolo ha sempre desiderato?

We are family è una sorta di favola moderna, con elementi forse “surreali” ma con altri fin troppo reali, a cominciare dall’amore; We are family  è anche, infatti, la storia d’amore di una famiglia come tante, con problemi come ne abbiamo anche noi oggi, ma che non perde mai la voglia di vivere e il desiderio di portare avanti l’impresa più difficile, quella “al di sopra delle capacità umane che richiede ancora oggi il massimo impegno”: salvare il piccolo e primo mondo nel quale ci troviamo, cioè la nostra casa, la nostra famiglia, a maggior ragione quando tutto sembra crollare giù e perdere senso, trovando nella “finzione” e nel gioco la forza per affrontare i momenti difficili.

Un romanzo delizioso, divertente ma anche commovente, la cui lettura non posso che consigliare!


giovedì 26 dicembre 2013

"Maria Antonietta. L'ultima Regina" di Evelyne Lever (recensione)



Finalmente ho portato a termine la biografia della regina di Francia più chic di sempre:

MARIA ANTONIETTA. L'ultima regina
di Evelyne Lever


Maria Antonietta. L'ultima regina
Ed. Rizzoli
Trad. M. Mendolicchio
447 pp
10.20 euro
2006
Sinossi

Andata in sposa al Delfino di Francia, il futuro Luigi XVI, Maria Antonietta viene incoronata nel 1775, ad appena vent'anni, regina dei francesi.
Non amata dai sudditi, criticata dalla nobiltà per l'insofferenza all'etichetta e delusa da una vita coniugale poco appagante, Maria Antonietta ritaglia per sé un mondo su misura, consacrato allo svago e al lusso e scandisce le sue giornate tra balli e serate a teatro, pettegolezzi e intrighi di corte, scandali e amanti. 
Al di fuori di questa realtà sospesa, però, il corso degli eventi non rallenta: allo scoppio della Rivoluzione i membri della famiglia reale sono imprigionati e processati. 
La regina sarà ghigliottinata nell'ottobre del 1793, nove mesi dopo l'esecuzione del marito.







il mio pensiero

Leggere una biografia su Maria Antonietta di Francia  è stato come fare un viaggio nel passato, che mi ha permesso di entrare nell'affascinante mondo di Versailles e, in generale, nel mondo nel quale la vita di questa donna è collocata.
Pensare a Maria Antonietta è pensare alla Rivoluzione Francese e alle sue conseguenze, tanto a quelle "drammatiche"", quanto alle conquiste e agli ideali di libertà, che hanno attraversato quel periodo e il popolo francese.
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E' davvero giovanissima, Antonia, quando sua madre, la solenne e razionale imperatrice d'Austria, Maria Teresa, decide di negoziare con la Francia e di dare in sposa, al Delfino Luigi Augusto, la propria figliola, ai fini di garantirsi una solida e duratura pace con una delle potenze più forti d'Europa.
Ma, si sa, l'ingenua e spaesata austriaca era troppo giovane per essere capace di sobbarcarsi di un peso tanto grande quale quello di regnare sul sempre difficile popolo francese; se a questo si accostano altre "problematiche", è facile capire come diversi possano essere stati i fattori che hanno reso quanto meno difficoltoso regnare, insieme al Re, sulla Francia...: un marito altrettanto giovane ma soprattutto inadeguato al proprio compito, per insicurezza caratteriale fondamentalmente; una cerchia di "amici" di cui la bella Regina si è circondata nel corso del tempo e che hanno contribuito a creare di lei un'immagine di donna frivola, presa esclusivamente da giochi, balli, feste, divertimenti, intromissione nella vita politica come fosse un gioco....; senza considerare tutta una serie di pregiudizi verso l'austrachienne, che in fondo non verrà mai ben vista dai francesi (a prescindere dal ceto sociale) ma anzi sarà sempre additata come un'austriaca su suolo francese, una straniera, chissà forse una "spia", vòlta a favorire la propria patria d'origine, a costo di tradire la Francia (del resto, l'accusa di alto tradimento - fondata o meno che sia - è stata quella che ha decretato la sua morte, nell'ambito dello pseudo-processo cui fu sottoposta).

E Maria Antonietta, con determinate sue scelte, non farà in modo da volgere le sorti a proprio favore, anzi spesso e volentieri farà scelte discutibili (non sempre e non tutte coscientemente), che la metteranno in cattiva luce e faranno emergere il lato più superficiale di lei, che si farà completamente trascinare dagli intrighi di corte, a volte quale "protagonista attiva", altre volte quale vittima; infatti, c'è da dire che molte saranno le calunnie che i giornali satirici nazionali non esiteranno a mettere in giro sulla sua persona inventando di sana pianta dicerie e malignità (ad es., molti amanti le verranno attribuiti, tanto donne quanto uomini...) o mettendo alla berlina comportamenti veri e reali (tipo, il suo far feste di continuo, dedicarsi all'arricchimento del proprio guardaroba spendendo troppo e impoverendo le casse dello stato...., la relazione con Fersen...).

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Insomma, il regno di Luigi XVI e Maria Antonietta - inizialmente scherniti in quanto per alcuni anni senza eredi, avendo lui serie difficoltà ad unirsi fisicamente alla pur deliziosa sposina - sarà attraversato da non poche difficoltà sin da subito, e negli anni le cose non faranno che peggiorare; ciò non significa che il popolo francese non proverà ad amare i due giovani e smarriti regnanti, ma quest'amore durerà poco, in effetti, soprattutto a causa di un modo di vivere della corte reale, dal sovrano ai nobili ad essi vicini: troppo sfarzo, troppo "scialacquo" di soldi da una parte e troppa fame dall'altra!
Una tale sostanziale differenza non poteva non sfociare in qualcosa di ... "grosso", che ponesse fine alla tirannia dei Borboni, che pensavano solo a rimpinguare le proprie pance e le proprie tasche infischiandosene dei bisogni urgenti di un popolo che moriva di fame.

Leggendo le pagine della Lever, piacevoli e scorrevoli come un romanzo, emerge una Maria Antonietta tutt'altro che cattiva e spietata, quanto piuttosto ingenua e spaesata al'inizio, frivola, avventata e sciocchina nel pieno del regno di Luigi XVI, per arrivare ad una Regina adulta, più serena e meno euforica (grazie alla maternità, ma forse anche al grande amore, Axel di Fersen) ma sempre troppo lontana dal pensare al proprio ruolo "dal punto di vista della Francia" e molto presa, al contrario, dal vivere questo ruolo semplicemente come privilegiata, come una donna al di sopra di tutti che aveva il diritto di vivere nell'agiatezza e nelle comodità anche in un momento storico in cui avrebbe dovuto stare accanto al proprio marito per soccorrere il proprio popolo, piuttosto che inasprirlo.

Nonostante sulla bella e fashion Regina francese se ne siano dette tante - dalle critiche più aspre a quelle volte a vederla come martire da riabilitare -, apprendere o rivedere tante informazioni su di lei è sempre interessante, per quell'alone di curiosità e fascino che la sua figura e la sua vita emanano; non solo, ma a renderla interessante sono, ai miei occhi, soprattutto gli ultimi tempi della sua vita, in cui siamo di fronte ad una Maria Antonietta fragile, dai nervi tesi (a motivo dei tumulti e delle rivolte popolari), una mamma cui stanno a cuore i propri figli, che piange per la morte di due di essi, che lesina affettuosità materne alla maggiore (Maria Teresa, nota col nomignolo di "Madame Royale") per riversarne abbondanti sul figlio maschio, l'erede al trono.
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Intenerisce e commuove l'immagine della Regina ormai sola con i suoi carcerieri, lontana dall'austera bellezza e dallo splendore di Versailles, e che soffre la solitudine e le privazioni (e non solo materiali) nella prigione della Concergerie, in attesa di salire sul patibolo; una donna e una mamma che ha dovuto tirar fuori tutta la dignità e la fierezza di cui è sempre stata portatrice per difendersi da alcune accuse davvero infamanti che, se anche non sono servite di certo a salvarla da una sentenza già decisa a priori dal tribunale rivoluzionario,  pure ne hanno riabilitato, in un certo senso, l'immagine di donna dissipatrice e senza freno, per restituirci quella di una moglie e di una madre come lo erano tantissime altre del suo tempo, affezionata alla propria famiglia.

Amo le biografie sulle famiglie reali e questa di Maria Antonietta mi è piaciuta molto perchè dettagliata ma mai pesante...!

Frammenti ... musicali



Un passaggio ... musicale... tratto da IL VIOLINO NERO di Fermine Maxence.

Una donna veniva verso di me. Di lei non sapevo niente,niente del suo viso, niente del suo corpo.Ma la sua voce d’oro, che infestava le mie notti,mi trafiggeva il cuore ogni volta che la udivo.La verità è che mi ero innamorato di una donna che non esisteva.Ogni notte, per anni, quel sogno si intrecciò ai miei sonni.Nel sogno mi ritrovavo a camminare in una città sconosciuta,poi, d’improvviso, svoltando in un vicoletto, udivo il canto di un violino.Mi lasciavo allora guidare da quella voce, camminavo per strade deserte,lustre di luna, aperte al sogno, e arrivavo ai piedi di un ponte di pietrache scavalcava un canale le cui acque immote riflettevano un volto mascherato.La donna che suonava era ferma a metà del ponte. Mi dava la schiena.Io mi avvicinavo lentamente a lei e le toccavo la spalla, mentre la musica inghiottiva il mio corpo, la mia anima.La giovane donna si voltava, e io scoprivo una cosa incredibile:non stava suonando il violino! Era lei il violino!Il suo corpo, tornito e morbido, aveva la forma di un violino.E la sua voce era il suono dello strumento,una voce così cristallina da sembrare sovrumana.Tra le mani teneva lo spartito di un’opera, e l’aria che cantava,
quella musica meravigliosa, scaturiva da lei come una musica divina.


storm violin


Xmas covers



Non potevano mancare le cover natalizie!!

Vi piacciono? Quale preferite?


i bambini che guardano
sognanti e stupiti
la neve che
cade giù

il rosso...!
ma quanto "fa Natale"?

scenario invernale
da favola.... ^_^

una cover che
mi riporta all'infanzia.. 

Axel e Marie Antoniette: un tragico amore



Struggenti pagine di diario di un uomo che ha perso irrimediabilmente la donna della sua vita, l'unica mai amata (per quanto non le sia stato proprio fedele...): il conte Fersen non si dà pace dopo la tragica fine della sua Regina.

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"Colei per la quale vivevo,
poichè non ho mai smesso di amarla,
colei che amavo così tanto,
per la quale avei dato mille vite,
non c'è più,
Oh, mio Dio!
Perchè distruggermi così,
cosa ho fatto per meritare la Tua ira?
Lei non c'è più.
Sono in un'agonia di dolore
e non so com'io faccia a continuare a vivere,
non so come fare a sopportare la mia sofferenza.
E' tanto profonda e nulla la cancellerà mai.
Lei sarà sempre presente nella mia memoria
e non smetterò mai di piangerla"
(21/10/1793) 



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"Ci penso ogni giorno
e ogni giorno cresce il mio dolore.
Ogni giorno sono addirittura sempre
più consapevole di ciò che ho perso"
(26/10/1793)

mercoledì 25 dicembre 2013

Curiosità natalizie



Curiosità natalizie..

fonte: http://www.culturaesvago.com

LA LEGGENDA DELL'AGRIFOGLIO

Un piccolo orfanello viveva presso alcuni pastori quando gli angeli araldi apparvero annunciando la lieta novella della nascita di Cristo.
Sulla via di Betlemme, il bimbo intrecciò una corona di rami d'alloro per il neonato re.
Ma quando la pose davanti a Gesù, la corona gli sembrò così indegna che egli si vergognò del suo dono e cominciò a piangere.
Allora Gesù Bambino toccò la corona, fece in modo che le sue foglie brillassero di un verde intenso e cambiò le lacrime del pastorello in bacche rosse.


La Leggenda del Vischio
Viveva una volta un vecchio mercante in una casetta sui monti. Avido ed esoso, non aveva amici e pensava soltanto ad accumulare denaro. Spesso aveva approfittato, in modo disonesto, dello stato di necessità di povere persone, bisognose di un prestito.

Una notte di dicembre il vecchio mercante non riusciva a dormire, così decise di uscire a fare una passeggiata. Per strada udì le grida festose, i canti dei bambini, le risa della gente. Incuriosito, si inoltrò tra i passanti e sentì qualcuno chiamarlo "fratello". Lui che non aveva fratelli cominciò ad ascoltare i racconti di tanti sconosciuti, voci stanche e voci allegre, storie felici ed eventi dolorosi. Pentitosi di non aver mai saputo aprire il suo animo agli altri e di non conoscere i problemi altrui, si nascose dietro un cespuglio e si mise a piangere. Le lacrime caddero sul terreno, dove brillarono come perle. Era nato il vischio.

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(Leggenda trentina).


La leggenda delle Ghirlande

Una vigilia di Natale, quando Gesù venne a benedire gli Alberi di Natale, notò che l'albero di una casa era coperto da ragnatele, tessute da strani ragni.
Quando benedisse l'albero, Gesù trasformò le ragnatele in bellissime ghirlande d'oro e d'argento.
Da allora noi le usiamo per decorare i nostri abeti a Natale.

Parole d'autore...



Così introduce "We are family" Fabio Bartolomei, dopo aver dedicato a colei che ha inventato tutti i giochi che conosce.


"I bambini sanno qualcosa che la
maggior parte della gente ha dimenticato."

Keith Haring

ex-epigrafe

Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire. (Treccani)

martedì 24 dicembre 2013

Il Natale in versi



Poesie sul Natale ^^



ROBERT LOUIS STEVENSON - Ai beneficiati

Oh, Dio...
aiutaci a rievocare correttamente
la nascita di Gesù, che
noi possiamo vivere nei canti
degli angeli, nella gioia
dei pastori, e
nella devozione degli uomini saggi.

Possa il mattino di Natale
renderci felici
di essere tuoi figli.

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GIOVANNI PASCOLI - L'agrifoglio

Sul limitare, tra la casa e l'orto
dove son brulli gli alberi, te voglio,
che vi verdeggi dopo ch'io sia morto,
sempre, agrifoglio.

Lauro spinoso t'ha chiamato il volgo,
che sempre verde t'ammirò sul monte:
oh! cola il sangue se un tuo ramo avvolgo
alla mia fronte!

Tu devi, o lauro, cingere l'esangue
fronte dei morti! E nella nebbia pigra
alle tue bacche del color di sangue,
venga chi migra,

tordo, frosone, zigolo muciatto,
presso la casa ove né suona il tardo
passo del vecchio. E vengavi d'appiatto
l'uomo lombardo,

e del tuo duro legno, alla sua guisa
foggi cucchiari e mestole; il cucchiare
con cui la mamma imbocca il bimbo, assisa
sul limitare.


LUIGI PIRANDELLO - SOGNO DI NATALE

Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo,
lassù; innanzi a un Presepe,
laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena;
eran canti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatori...
E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini,
eran deserte nella rigida notte.
E mi pareva di andar frettoloso per quelle vie,da questa casa a quella,
per godere della raccolta festa degli altri;
mi trattenevo un poco in ognuna, poi auguravo:
- Buon Natale -

Desideri libreschi... introvabili (?)



on my wishlist

Condivido con voi un paio di libri che mi piacerebbe leggere!!!

Entrambi mi rendo conto, sono vecchiotti e trovarli credo sia un po' difficile....
Me li segno, chissà che non li trovi sulle bancarelle dei libri usati!!!

DOLCE, CARA AUDRINA
di Virginia C. Andrews


Ed. Sonzogno
Trad. M.G. Prestini
369 pp
1982
Trama

Vita strana, quella di Audrina. 
Una madre affettuosa ma un po' distratta, un padre che l'adora e sembra volerla proteggere da tutto e da tutti. 
A costo di farne una reclusa.
Tuttavia nella sua vita così quieta e riparata c'è più di un mistero. Audrina non sa quanti anni ha. 
Audrina ha una sorella scomparsa in circostanze oscure che ora riposa, dicono, al cimitero.
 Audrina ha un ricordo ossessionante: quello di una notte lontana, di una foresta sotto la pioggia, e di una bambina seviziata, forse uccisa...








VERDE CITTA' NEL SOLE
di Barbara Wood


Ed. Mondadori
644 pp
1990
Sinossi

Una saga spettacolare e affascinante che, nel destino di due popoli e di due potenti famiglie, rispecchia il dramma, la violenza e la bellezza selvaggia dell'Africa.
Un romanzo indimenticabile che introduce il lettore ai misteri e ai contrasti del più magico dei continenti.

Il mondo di Maria Antonietta di Francia: tra realtà e fantasia




Qualche curiosità riguardante la vita e il mondo di Maria Antonietta di Francia, sulla quale ho terminato da pochi giorni una biografia molto interessante.

Anzitutto, volevo portare a conoscenza, per coloro che non lo sapessero, che nella storia è davvero esistito un certo Francois de Jarjayes, che è stato un generale francese e, guadagnatosi la fiducia di Luigi XVI, gli furono affidate varie missioni segrete in Francia e all'estero; inoltre tentò di aiutare la famiglia reale ad organizzare la fuga, quando le cose si stavano mettendo maluccio per la monarchia.

Perchè vi dico questo?
Ma perchè è proprio da questo cavaliere nobile e coraggioso, e molto vicino ai regnanti, che si ispira - seppur moooolto liberamente - la figura di Lady Oscar, la bellissima comandante delle Guardie Reali, fedelissima alla sua Regina, e della quale molti di noi hanno seguito le traversie attraverso il noto cartone animato.




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Altra curiosità che avvicina il manga/anime con la Storia francese riguarda un personaggio vicino a Lady Oscar - nella finzione - e alla stessa Regina, nella realtà: Marie-Rosalie de Lamorlière (1768-1848), dotata di grande ed insolita bellezza. Era una dei sette figli del calzolaio François de Lamorlière, gentiluomo rovinato, e di Charlotte Vaconsin, che è morta quando lei aveva solo dodici anni.
Benché non si fosse mai sposata, ha avuto un figlio da un uomo sconosciuto, diventando così una ragazza-madre. Rosalie ha vissuto una certa parte della sua vita in rue de Sèvres. Era una semplice e gentile ragazza di campagna, estremamente dolce, tanto sensibile e misercordiosa, a cui toccò di assistere compassionevolmente Maria Antonietta, la prigioniera numero 280, nei suoi ultimi settantasei giorni trascorsi alla Conciergerie, la cupa prigione in cui la Regina attese il verdetto sul suo futuro.

Rosalie è stata un "angelo" di bontà, la devota ancella dell'ex regina e la curava con grande premura, cucinava per lei e le portava con diligenza e gentilezza i poveri pasti nella sua orribile cella, teneva in ordine i vestiti e l'aiutava a indossarli, tentando in ogni modo di portare conforto a una donna ormai distrutta.
Rosalie fu una delle ultime persone a rivolgere la parola alla sfortunata regina di Francia.
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Nel 1822, ventinove anni dopo l'esecuzione della prigioniera che serviva, la duchessa d'Angouleme, la figlia di Maria Antonietta, le espresse gratitudine per le informazioni di prima mano sugli ultimi giorni di sua madre. Rosalie godeva le buone grazie della duchessa ed era la portatrice di molte delle ultime reliquie di Maria Antonietta. Proprio la duchessa d'Angouleme le concesse una rendita di 200 franchi fino alla morte, avvenuta in un ospizio.
Ha dettato la sua testimonianza circa la prigionia della regina intorno al 1837, in età avanzata, all'abate Lafront d'Aussonne, il primo biografo di Maria Antonietta, "Le memorie segrete e universali delle disgrazie e della morte della regina di Francia". Lafront l'aveva raccomandata alle dame della vecchia corte che hanno pianto la regina.

fonte: wikipedia

lunedì 23 dicembre 2013

Tag-Premio natalizio



Buon pomeriggio Cari Lettori!

In questi giorni ci sono... ma in realtà ci sono poco!!
Eh sì, perchè ho pochissimo tempo per collegarmi ad internet, per non parlare del fatto che a casa mia la connessione ha molti problemi e posso entrare in web solo da mia madre....!
Ad ogni modo, cercherò  di far andare almeno un post durante questo periodo di festività e di affacciarmi quando  posso, perchè ne sentirei troppo la mancanza ^^

Ringrazio Francy di "Never say book" per avermi taggato e donato questo bel premio, e mi accingo a condividerlo con voi!!

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Regole:

1.Nominare/ringraziare il blog che vi ha taggato o sul quale avete visto il tag
2.Inserire l'immagine
3.Rispondere alle domande
4.Taggare un minimo di tre blog!
5.Visitare i blog taggati e avvertirli

Ed ecco le domande a cui devo rispondere sono:

1 - Fino a che età hai creduto a Babbo Natale?
Non ricordo l'età, ma ero piccolina..!

2 - Da piccolo eri un Nice (Buono) o un Naughty (Cattivo)?
Buona buona...!

3 - Sei stato buono/a durante questo anno 2013?
Ma ceeeeeeeeeeeertoooooo ^_^

4 - Qual è l'azione più cattiva che hai commesso quest'anno?
Cattiva ...? Non me ne viene una adesso... :/

5 - Con che frequenza racconti bugie?
Non le racconto!!

6 - Qual è la più memorabile "buona azione" che tu abbia mai fatto?
Niente di eclatante, ma quando posso cerco di portare un minimo di bene a chi mi è vicino.

7 - Perdono o vendetta?
Perdono sempre, è Dio stesso che ce lo ordina!

8 - Quale di questo spirito sceglieresti per simpatia, virtù e ideali: Fantasma del Natale Presente, Fantasma del Natale Passato, Fantasma del Natale Futuro.
Forse quello del passato, perchè mi fa pensare alla spontaneità e alla semplicità di una vita che può non avere chissà quali agiatezze materiali, ma che è ricca di amore e lealtà.

I blog che avviserò e taggherò sono:


Una passione sinistra: da leggere e guardare



Libro di Chiara Gamberale portato al cinema di recente:

UNA PASSIONE SINISTRA
di Chiara Gamberale


Una Passione sinistra
Ed. Bompiani
112 pp
9.50 euro
2009
Trama

La vita di Nina e Bernardo è ispirata da grandi ideali di sinistra, quella di Giulio e Simonetta da principi concreti di destra.
Due coppie, insomma, con aspirazioni diverse ed esistenze fra loro apparentemente inconciliabili: ma uno scherzo del destino le fa incontrare e rivela loro una sotterranea possibilità di contatto...

Complice la Grande Storia, quella delle vicende politiche e sociali di un’Italia in piena fase di transizione, dalla caduta del Muro di Berlino al giorno esatto dell’ultima vittoria elettorale di Silvio Berlusconi, Chiara Gamberale racconta, con ironia e disincanto, la storia di un’attrazione che ha come suo insolito presupposto il disprezzo reciproco. Una passione che non dovrebbe esplodere eppure esplode, una passione scomoda, ambigua: sinistra.

Senza presupposti romantici, ma romantica suo malgrado: di fatto capace di travolgere differenze ideologiche e culturali e di insinuarsi nelle certezze di personaggi che, per la prima volta, si trovano così di fronte a un dubbio. A fulminante dimostrazione di come, oggi più che mai, tutto quello che più rifiutiamo – su un piano personale che si fa immediatamente politico – in qualche modo ci riguarda.
E forse ci somiglia.

L'autrice.
Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha scritto Una vita sottile (1999, Marsilio),Color lucciola (2001, Marsilio) e Arrivano i pagliacci (2002, Bompiani). Autrice e conduttrice di programmi televisivi, come Gap (Rai Educational per Rai Uno) e Quarto piano scala a destra (Rai Tre), dal 2005 al 2008 tutte le mattine è stata in onda su Radio 24 con Trovati un bravo ragazzo.

Regia Marco Ponti
Aprile 2013
Sinossi film

Nina è cresciuta a pane e politica. Idealista, integralista e decisamente di sinistra, crede in quello che fa ed è convinta del fatto che si possa lottare per un mondo migliore. Vive con Bernardo, giovane intellettuale e scrittore di imminente - ma non ancora conclamato – successo: uno destinato a fare la giovane promessa per tutta la vita. Niente di più diverso da Giulio, erede di una famiglia di industriali, che più arrogante e qualunquista non si può. Uno che l'idea del mondo migliore non lo sfiora neppure. Non a caso è fidanzato con Simonetta, una simpatica biondezza che ogni tanto inciampa persino sui congiuntivi. Ma Nina e Giulio casualmente si incontrano. Ed è odio a prima vista. Esattamente il tipo di uomo che lei disprezza, che ha sempre disprezzato. Esattamente il tipo di donna che lui ignora, che ha sempre ignorato. 
Mondi diversi, pensieri diversi, ideali (o non ideali) diversi, se non fosse che il confine fra odio e amore è molto labile e basta poco a ridisegnare la geometria sentimentale di due coppie apparentemente solide. Perché quando la passione li travolge, sembra che ogni presunta certezza venga distrutta ed ogni differenza azzerata. 
Ma è proprio vero che in amore niente regole? Nina e Giulio non lo sanno, ma di certo non si fermeranno prima di scoprirlo.

ATTORI:
Alessandro Preziosi, Valentina Lodovini, Vinicio Marchioni, Geppi Cucciari, Eva Riccobono, Iurij Ferrini,Glen Blackhall

Titles&Presents


I titoli di oggi hanno a che fare con la parola... REGALO, visto che siamo in piena atmosfera natalizia!! ^_^

Che regalo preferite?

UN REGALO INASPETTATO
(C. Matthews, Ed. Newton Compton, 2013)


wonderful surprise


UN REGALO PER SEMPRE
(M. Hill, Ed. Rizzoli, 2013)

forever
UN REGALO D'AMORE
(L. Kleypas, Leggereditore, 2013)
love gift


UN REGALO DAL CUORE
(J. Snow, Sperling)

gift with my heart


Letture per i più giovani: L'ISOLA LONTANA



Gennaio è il mese in cui si ricorda la Shoah e molte sono le uscite che hanno come soggetto principale questo argomento.

L'ISOLA LONTANA
di AnnikaThor


L'isola lontana
Ed. Feltrinelli
Trad. L.Cangemi
608 pp
16 euro
USCITA 8 GENNAIO
2014
Trama



Estate del 1939. Due sorelline ebree austriache sono inviate dai genitori in Svezia, dove abiteranno presso due famiglie diverse su un’isola al largo di Göteborg. 
Steffi e Nelli pensano di rimanere lontane dai genitori per pochi mesi, ma poi scoppia la guerra, e quasi senza che se ne rendano conto passano gli anni. 
Alla fine del conflitto Steffi avrà ormai diciotto anni e avrà compiuto tutte le tappe della crescita – la scoperta dell’amore, del tradimento, della rabbia e del dolore dell’adolescenza – fino a diventare donna. 

Un romanzo ispirato alla storia vera di un folto gruppo di bambini ebrei sfuggiti alle persecuzioni naziste e ospitati in Svezia per un lungo 
periodo. Le difficoltà del loro inserimento, il rapporto con le nuove famiglie, la relazione con i compagni e la nostalgia per i genitori sono i temi portanti di un’opera di straordinaria sensibilità e forza. 
La narrazione dal punto di vista delle protagoniste, che vivono le avventure della crescita in una terra lontana, ci mostra da vicino la bontà e la cattiveria di un’umanità varia e straordinariamente vera. 

L'autrice.
Nata nel 1950 a Goteborg, in Svezia, dove è cresciuta, Annika Thor è nota come scrittrice per ragazzi e per la sua attività cinematografica e per le sue opere teatrali.
Nel 2002 arriva in Italia, pubblicato da feltrinelli, il suo romanzo d’esordio, Un’isola nel mare, vincitore di numerosi premi internazionali tra cui lo Jugendliteraturpreis, massimo riconoscimento della letteratura per ragazzi tedesco.
Il libro racconta le storie di Steffi e Nelli, due sorelline ebree austriache che vengono accolte da due diverse famiglie su un’isola al largo di Goteborg. Le due sorelle fanno parte di quel folto gruppo di bambini che, durante il periodo delle persecuzioni naziste, vennero ospitate da famiglie svedei per fuggire dagli orrori della guerra. La storia prende spunto dai ricordi della madre di Annika, costretta a trasferirsi bambina in Svezia per salvare la propria vita.

domenica 22 dicembre 2013

Immagina un libro



Guardando quest'immagine, a che libro pensate?

.
Io, per motivi probabilmente non riconducibili ad alcun elemento razionale, ho pensato istintivamente a ....

ANNA KARENINA
(Tolstoj)

I love reading: Citazioni condivise



Quando trovi certe frasi sui libri... non puoi non segnartele e condividerle!!
i love reading


Collezioniamo libri
pensando di prendercene cura,
ma sono loro
a prendersi cura
di noi..

Walter Benjamin

sabato 21 dicembre 2013

A gennaio nuovi arrivi Giunti Editore



Prossimi arrivi Giunti Editore:

INSEGUI LA TUA STELLA
di Asa Hellberg


Collana: A
Trad. A. Ferrari
12 euro
304 pp
USCITA 29 GENNAIO
2014
Trama

SOLO SE TROVI LA TUA STRADA SARAI FELICE

Stavolta Sonja ha davvero lasciato tutte a bocca aperta: la sua morte improvvisa e un po’ comica all’ingresso dei grandi magazzini lascia sconcertate le sue tre amiche del cuore: com’è possibile che nessuna sapesse della sua precaria salute? 
La sorpresa è assai più grande quando Rebecka, Susanne e Maggan scoprono di essere le eredi di una strabiliante fortuna. Ma non è finita qui... se vogliono entrarne in possesso, le tre amiche dovranno seguire passo passo alcune istruzioni che Sonja ha stilato nel testamento:
Rebecka, una workaholic all’ultimo stadio, dovrà mollare il lavoro e trasferirsi a Maiorca; Susanne, splendida hostess dagliamori burrascosi, dovrà gestire un hotela Londra; Maggan, nonna a tempo pieno, dovrà realizzare il suo sogno e scrivere un romanzo a Parigi. 
Mentre ciascuna fa a pugni con i suoi difetti e le sue paure, rimane ancora un interrogativo da sciogliere: cosa voleva veramente Sonja? 
Perché sta scombussolando
radicalmente le loro abitudini? Si può cambiare vita a qualsiasi età?
16137215
COVER STRANIERA
Una storia divertente che dà una sferzata di energia positiva. 

Vivamente consigliata a tutte le donne sopraffatte dalla quotidianità..

L'autrice.
Åsa Hellberg, esperta di personal coaching, ha esordito come scrittrice nel 2009 con un memoir dal titolo Casanova’s Woman, sulla sua esperienza di fidanzata di un traditore seriale. Nel 2012 è passata alla narrativa romantica con Insegui la tua stella
e il suo sequel, ottenendo un incredibile successo di pubblico. I diritti del libro sono già stati venduti in 6 Paesi.



ANATOMIA DI UN INCUBO
di James Carol

Collana: M
14.90 euro
Trad. A. Tissoni
368 pp
USCITA 22 GENNAIO
2014
Trama

Jefferson Winter è davvero una bomba nel suo lavoro. 
Non perché sappia usare bene una pistola, ma perché adora i puzzle e riesce a penetrare la psicologia delle menti criminali. Figlio di un noto serial killer, il lato oscuro che si porta appresso dal passato si rivela una carta vincente nell'individuare il colpevole. 
Siamo a Londra e un folle criminale rapisce le donne, le tortura orribilmente per giorni, ma non le uccide: le lobotomizza e le lascia andare. Da mesi la polizia sta indagando sul caso senza risultati e Winter viene chiamato per un consulto. 
Sono già quattro le donne rapite e poi liberate. 
Ora è il turno della quinta e se Winter non agisce, anche a lei toccherà la stessa sorte. In una folle corsa contro il tempo, Winter e la sua giovane assistente iniziano la caccia all'uomo. 
Ma qualcuno conosce perfettamente ogni loro movimento... 

Un thriller che ti tiene sveglio fino all'alba.


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L'autore.
James Carol nato in Scozia nel 1969, vive da anni in Inghilterra, nell’Hertfordshire, con la moglie e i figli. Ha lavorato come giornalista per varie testate. Musicista di talento, suona la chitarra e compone. Quando non scrive passa il tempo addestrando i cavalli. Anatomia di un incubo è il primo romanzo di una serie che ha per protagonista il geniale profiler Jefferson Winter. I diritti del libro sono stati venduti in 5 Paesi e dal romanzo sarà tratta una serie televisiva.


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