Cari lettori ed amici, come procedono le vostre letture?
Io, delle mie, non posso lamentarmi tantissimo, ultimamente ho letto un paio di romanzi che mi hanno preso molto, anche se ho iniziato Mansfield Park dal secolo scorso e procedo al pari di una tartarughina che ha mangiato troppo ed è costretta a rallentare ancora di più il suo passo a causa dei crampi allo stomaco..
Vi riepilogo le mie letture. Scrivetemi le vostre, se vi va!
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MANSFIELD PARK, J. Austen
Fanny Price è diversa da tutte le altre eroine di Jane Austen: non ha il senso dell'umorismo di Elizabeth Bennet né la frivolezza di Emma, e nemmeno la consapevolezza di Elinor Dashwood o l'irruenza di sua sorella Marianne. Fanny è tutta buon senso, umiltà, riservatezza e vulnerabilità. è il personaggio più passivo del romanzo, eppure dal punto di vista dell'azione morale, Fanny è la più attiva perché è l'unica che riesce a vedere le cose nella giusta prospettiva fin dal principio.Nella sua immobilità, è un personaggio chiave, simbolo di quel mondo di pacata quiete e solidi valori che era l'Inghilterra rurale del primo Settecento, contrapposto alla frenesia e dinamicità di una Londra ormai alle soglie della Rivoluzione industriale. Con Fanny, Jane Austen disegna il ritratto di un'eroina positiva non per abbondanza, ma per difetto di qualità mondane: un'eroina che fa dell'immobilità la propria forza, e vince senza fare nulla.
Uff... ma è forse il romanzo più lento della Jane? No, perchè davvero... non scorre! >_<
Sono l'unica a pensarlo?
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IRIDIUM, di M. Cavaletto, C.B. D'Oria
Mentre la guerra fra vampiri, lican e Cacciatori diventa sempre più violenta, una Profezia avrà il potere di cambiarne le sorti.
Ma il Destino, questa volta, chi pretenderà in cambio?
Procedo abbastanza spedita, la lettura si sta rivelando scorrevole al punto giusto! :=)
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LA CHIMERA di Sebastiano Vassalli
Ma la ragazza è strana, dice la gente. Perché è scura d'occhi, pelle e capelli, come una strega, e una volta è svenuta al cospetto del vescovo Bascapè, l'uomo che doveva diventare Papa e che si è messo in testa di trasformare in santo chiunque abiti quelle terre. E poi perché Antonia è bella, troppo bella, ed è innamorata, ed è indipendente: in lei ci dev'essere per forza qualcosa di diabolico...
Vassalli illumina gli angoli più oscuri di un secolo senza Dio e senza Provvidenza, ricostruendo un episodio che è stato crocevia di molti destini e che, in un turbine di menzogne e fanatismi, ci dice molto di come si è formato il carattere degli italiani.
Il romanzo storico è un genere che mi piace molto, Vassalli ha un modo di scrivere accattivante; vero è che - come con altri romanzieri del genere, tipo il Manzoni - quando ci sono le descrizioni dettagliate del contesto e di certi fatti specifici del tempo di riferimento, un po' il ritmo rallenta, ma la storia e il personaggio di Antonia si stanno rivelando senza dubbio interessanti!
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz