venerdì 11 dicembre 2015

Recensione: LA POESIA DI VASCO ROSSI. Una interpretazione di Antonio Malerba



Vi piace Vasco Rossi?
Tranquilli, non ve lo chiedo per impicciarmi dei fatti vostri ma per consigliarvi un libro, nel caso la risposta sia affermativa. ^_^

LA POESIA DI VASCO ROSSI. Una interpretazione
di Antonio Malerba



ZONA 2012
pp. 88 - EURO 10
ISBN 978 88 6438 315 6 


Ascoltando le canzoni di Vasco, ma anche leggendone le interviste e gli scritti, si ha la sensazione di una grande coerenza e profondità di significati. Tra i temi più sentiti: il sentimento del finito, la crisi delle verità, la vita come caos, il male di vivere, il valore consolatorio della musica.

Sinossi

L’incessante opera di produzione e distruzione del divenire include per l’uomo la minaccia che ciò che lo circonda o lui stesso vada perduto. Un avvenire che può realizzare in ogni istante l’eventualità del non essere più che accompagna ogni altra possibilità.
La fine è la condizione inevitabile e la possibilità sempre presente che determina l’intera nostra esistenza. Viviamo inscritti in un orizzonte di temporalità dove i caratteri dominanti sono precarietà e insufficienza. […]
Facendo esperienza del limite, in tutte le sue dolorose manifestazioni, apprendiamo il destino di nullità del nostro stare al mondo. 
La finitudine è la circostanza dell’essere esposti al vuoto di una cancellazione. Il già stato dischiude l’abisso di un tempo bruciato, relegato nella dimensione della mera assenza, di ciò che non è e non sarà più.
Vivere è un assistere impotenti allo scivolare dell’esistente nel nulla del passato.

L'autore.
Antonio Malerba è nato a Terlizzi (Bari) nel 1982, vive e lavora a Milano.


E' un libro che si legge molto velocemente per la sua struttura e brevità; il testo è pregno di riflessioni di natura filosofica che prendono spunto dalle canzoni dell'Artista in questione, che nel corso degli anni ha rivelato una propria concezione della vita, un proprio approccio a temi fondamentali dell'esistenza: dalla non esistenza di un Dio Creatore e Signore (e di conseguenza di un'unica verità o religione alla quale sottomettersi) alla consapevolezza di essere creature finite, che vivono in un tempo che si caratterizza per la sua precarietà e che va vissuto giorno per giorno, senza pensare al domani o al passato; dall'importanza di essere ironici nel prendere la vita come viene, senza prendersi troppo sul serio, al lasciarsi consolare da ogni forma di arte, in cui ciascuno di noi riesce a entrare in comunione con gli altri.

L'Autore divide il suo libro in brevi capitoli in cui analizza stralci di canzoni o interviste/dichiarazioni di Vasco traendone pensieri e riflessioni profondi, dai quali emerge l'originalità, la sensibilità, la voglia e il bisogno di essere onesto nell'espressione di sè da parte di questo cantautore, che da generazioni fa cantare a squarciagola brani che son diventati le colonne sonore di momenti importanti nella vita di tanti di noi.

Un Vasco tutt'altro che "senza parole" ma che ha dei messaggi ben precisi nei suoi testi pur non pretendendo di fare da profeta o insegnante a nessuno.

Molto interessante, per l'argomento in sè e per il coraggioso ma pertinente accostamento di quest'Artista al filosofo e pensatore Nietzsche, del quale vengono riprese molte citazioni, proprio mettendole a confronto col "pensiero" di Vasco.

Consigliato in particolare agli amanti della musica, e di questo cantante soprattutto.

4 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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