giovedì 11 agosto 2011

Cime tempestose al cinema a novembre!!




Quanti amano o hanno amato "Cime tempestose" di Emily Bronte?
Io di sicuro sì..., forse da prima ancora di leggerlo...!!

L'avrò letto almeno 3 volte, sottolineato, ne ho imparato a memoria anche alcuni passaggi, non tanto per il gusto di impararli a pappagallo, quanto per fare mie certe frasi, quasi per un senso di appartenenza.......

Ne cito alcune, tra le più famose...

Non gli dirò quanto lo amo, e non perché sia attraente, ma perché è per me più di quanto lo sia io stessa.
Io lo amo più di me stessa, Ellen; e lo so da questo: tutte le sere io prego di potergli sopravvivere, perché preferirei essere infelice io, piuttosto che saperlo infelice. È la prova che l'amo più di me stessa
Non posso vivere senza la mia vita, non posso vivere senza la mia anima
e questo è il passo che amo di più, forse il più famoso...
A che scopo esisterei, se fossi tutta contenuta in me stessa? I miei grandi dolori, in questo mondo, sono stati i dolori di Heathcliff, io li ho tutti indovinati e sentiti fin dal principio. Il mio gran pensiero, nella vita, è lui. Se tutto il resto perisse e lui restasse, io potrei continuare ad esistere; ma se tutto il resto durasse e lui fosse annientato, il mondo diverrebbe, per me, qualche cosa di immensamente estraneo: avrei l'impressione di non farne più parte. Il mio amore per Linton è come il fogliame dei boschi: il tempo lo trasformerà, ne sono sicura, come l'inverno trasforma le piante. Ma il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce nascoste ed immutabili; dà poca gioia apparente ma è necessario. Nelly: io sono Heathcliff! Egli è stato sempre, sempre nel mio spirito: non come un piacere, allo stesso modo ch'io non sono sempre un piacere per me stessa, ma come il mio proprio essere. Così, non parlar più di separazione: ciò è impossibile...
Ho sempre cercato di capire e sapere se ci fosse una qualche trasposizione cinematografica almeno vagamente fedele all'intreccio narrativo messo in vita da Emily e rimasi delusa da ragazzina nel vedere "La voce nella tempesta", in cui si giunge alla morte di Catherine ignorando il seguito...: ma perché poi??

La parte più interessante oserei dire che viene proprio dopo, quando il personaggio di Heathcliff viene fuori in tutta la sua drammatica malvagità e solitudine....

Quando nel 2004 seppi che su RaiUno sarebbe stata trasmessa una versione made in Italy ho sperato che andasse oltre la morte di Catherine... e arrivasse fino alla fine del romanzo... MA NIENTE: ULTERIORE DELUSIONE!
Come se non bastasse, pure i nome di qualcuno fu cambiato...: Linton diventò Ivory...
Ma scherziamo...?!!?

Menomale che c'è stato il signor Peter Kosminsky a pensare di metter su una superba versione di questo romanzo, nel 1992, con Ralph Fiennes e Juliette Binoche.
L'unico neo è che non sono riuscita a trovare la versione in lingua italiana e me lo son vista in lingua originale coi sottotitoli....
Devo dire che questo è davvero bello e molto fedele: negli ambienti, nelle parole, nei caratteri dei personaggi... e nel racconto, che si estende alla seconda generazione!

Andando qua e là per il web, mi sono imbattuta in un post, che voi stessi potete leggere per intero qui: http://www.diariodipensieripersi.com/2011/08/gli-adattamenti-di-cime-tempestose-per.html

Beh, pare che vi sarà un'altra versione cinematografica, in cui il protagonista Heathcliff - per renderlo somigliante a "uno zingaro dalla pelle scura" (così lo descrive Emily) - sarà interpretato da un attore di colore...

Vedremo se quest'altro esperimento renderà onore alla scrittrice inglese....!


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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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