Con questo romanzo Luca Bianchini ci porta nel Trentino Alto-Adige, a Bressanone, dove molti parlano tedesco e la gente cena alle sette di sera. In un clima amichevole e allegro, tra chiacchiere e pettegolezzi, avviene la morte di una persona famosa, in circostanze piuttosto misteriose.
Al maresciallo Clemente spetta il compito di sciogliere ogni domanda e dubbio dell'enigma altoatesino che lo terrà impegnato assieme alla propria consorte.
Il maresciallo Gino Clemente è un polignanese doc trapiantato a Bressanone, una cittadina a pochi chilometri dall’Austria, dov'egli vive con sua moglie Felicetta.
IL CUORE È UNO ZINGAROdi Luca Bianchini
![]() |
Mondadori 224 pp |
L'uomo, per cercare di integrarsi nella comunità altoatesina, si muove in mountain bike, mentre la Felicetta si dà con entusiasmo al giardinaggio nella loro nuova casa.
La vita scorre serena ma ecco che, a spezzare la monotonia di giornate sempre uguali in questa località di montagna, ci pensa il ritorno di una vecchia gloria della musica pop italiana: Gabriel Manero, un cantante famoso per aver cantato nel 1983 il suo unico grande successo – Todo corazón –, cui i coniugi Clemente (e non soltanto loro) sono molto affezionati in quanto, negli anni verdi, quel brano musicale era diventato la colonna sonora del loro amore.
La carriera di Gabriel da anni è in una situazione di stallo, tanto che l'artista si è dato ai reality per cercare di rientrare un po' nel giro dei Vip.
Originario proprio di quella città dove non si esibisce da quarant’anni, Manero viene invitato a inaugurare la Casa del luppolo, la birreria gestita dalla biondissima ed esuberante Barbara Kessler, e il suo concerto diventa l'evento più atteso e chiacchierato per gli abitanti dei dintorni, desiderosi di andare a sentire dal vivo il loro concittadino che per anni non s'èra fatto più vedere.
La vita scorre serena ma ecco che, a spezzare la monotonia di giornate sempre uguali in questa località di montagna, ci pensa il ritorno di una vecchia gloria della musica pop italiana: Gabriel Manero, un cantante famoso per aver cantato nel 1983 il suo unico grande successo – Todo corazón –, cui i coniugi Clemente (e non soltanto loro) sono molto affezionati in quanto, negli anni verdi, quel brano musicale era diventato la colonna sonora del loro amore.
La carriera di Gabriel da anni è in una situazione di stallo, tanto che l'artista si è dato ai reality per cercare di rientrare un po' nel giro dei Vip.
Originario proprio di quella città dove non si esibisce da quarant’anni, Manero viene invitato a inaugurare la Casa del luppolo, la birreria gestita dalla biondissima ed esuberante Barbara Kessler, e il suo concerto diventa l'evento più atteso e chiacchierato per gli abitanti dei dintorni, desiderosi di andare a sentire dal vivo il loro concittadino che per anni non s'èra fatto più vedere.
È l’occasione giusta per un tuffo nel passato, nostalgico e romantico per quanti hanno amato i pochi successi del cantante; quest'ultimo sembra, a sua volta, carichissimo e felice di questa rimpatriata tra compaesani, al punto da concedersi, dopo l’esibizione, di fare festa grande nella sua eccentrica villa.
Ma qualcosa di brutto accade nella villa in cui Manero viene visto per l'ultima volta: la mattina seguente, infatti, egli viene trovato senza vita sulle scale di casa.
Ma qualcosa di brutto accade nella villa in cui Manero viene visto per l'ultima volta: la mattina seguente, infatti, egli viene trovato senza vita sulle scale di casa.
Potrebbe trattarsi di una caduta accidentale? O c'è qualcosa di losco sotto?
Forse qualcuno, a Bressanone, poteva odiare Manero al punto da fargli del male?
O forse un personaggio estraneo a quei luoghi e appartenente alle conoscenze private del cantante?
Le domande sono molte e dai primi accertamenti emergono particolari che portano la polizia a far partire immediatamente le indagini.
Il maresciallo pugliese non vede l'ora di mettere in campo tutte le proprie abilità investigative prendendo in carico un caso che è meno semplice di quanto potrebbe sembrare inizialmente, così inizia a far domande in giro, a interrogare quelle persone che - per ragioni di lavoro, famigliari e amicali - conoscevano Manero e l'hanno frequentato per quelle poche ore in cui è stato a Bressanone.
Man mano emergono molti dettagli su di lui, sui suoi trascorsi, sui rapporti con il manager, con la sorella, i suoi "vizietti", le ambizioni professionali..., insomma Clemente si crea gradualmente un quadro sempre più ricco di quest'artista che ha trovato, ritornando nella propria città natale dopo molti anni d'assenza, una morte prematura e non priva di lati oscuri.
Ad affiancare Clemente nell’impresa investigativa ci sono il brigadiere Guglielmotto, un intraprendente piemontese dal sorriso candido e dalla passione per il gentil sesso, e il suo storico braccio destro Agata De Razza, che a Bressanone è di casa e lì ha lasciato un grande amore.
La stessa Felicetta sarà un valido aiuto per suo marito, aiutandolo a riflettere e valutare i tanti particolari che vanno a rendere la morte di Manero un rebus complicato.
La stessa Felicetta sarà un valido aiuto per suo marito, aiutandolo a riflettere e valutare i tanti particolari che vanno a rendere la morte di Manero un rebus complicato.
Ovviamente, Clemente riuscirà a venirne a capo e il lettore ha modo di divertirsi insieme a lui nel risolvere questo "giallo del Nord Italia", in cui domina un'atmosfera dolcemente nostalgica, allietata dall'amore per le "vecchie canzoni" che hanno fatto battere il cuore in gioventù.
Mi è piaciuta la figura di Manero perché è molto diffusa: un cantante noto per un o due hit che gli hanno portato gloria e fans venti/trent'anni prima, ma che ai giorni d'oggi è poco considerato, per cui è costretto a girare show celebrativi e nostalgici e reality vari pur di tornare in auge.
Piacevolissima anche la malinconia legata a certi pezzi musicali che, dopo molti anni, ancora ci fanno battere il cuore.
Ho apprezzato il cambio di location, soprattutto considerando che i personaggi di Bianchini - simpatici, chiacchieroni, amanti del gossip, curiosoni e impiccioni, deliziosamente macchiettistici - ci ricordano che "tutto il mondo è paese" e che, al di là delle differenze tra regioni, certi tratti (vizi e virtù) appartengono a noi italiani da Nord a Sud, tanto ai polignanesi quanto ai bressanonesi.
L'ultimo romanzo di Luca Bianchini è una commedia a tinte gialle spassosa, che sa intrattenere amabilmente il lettore con una storia densa di personaggi allegri, ricca di dialoghi vivaci (gli interrogatori di Clemente sono particolari e strappano più di un sorriso, perché mentre si sta disquisendo di cose importanti, ecco che puntualmente gli interlocutori aprono parentesi e cambiano argomento, passando a cose più frivole per poi ritornare al caso da risolvere), con un'ambientazione suggestiva e un mix di ironia e nostalgia che rendono questa lettura piacevole.
Nessun commento:
Posta un commento
Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz