Uno dei libri che sto leggendo, "Portami a casa" di Jonathan Tropper, si sta rivelando una lettura ironica, cruda, raccontata da una voce narrante arguta e senza peli sulla lingua.
Volevo condividere con voi qualche frammento di questo romanzo, che mi ha fatto sorridere, anzi ridere, immaginandomi la scena descritta.... ^_^
Da leggere lontano dai pasti!!!
Poi il piccolo Cole scende le scale, nudo dalla vita in giù, reggendo il vecchio vasino
bianco rimasto sotto il lavello del bagno dell’ingresso sin da quando Phillip ha imparato a usarlo.
Cole si trova in quella che Wendy definisce la sua fase E.T., nella quale si aggira per casa camminando a papera come il suddetto extraterrestre, esplorando e rompendo
qualsiasi oggetto riesca a raggiungere, emettendo nel frattempo strani flebili suoni.
Si avvicina a Barry, che ha finalmente concluso la telefonata e si è seduto a tavola, e gli offre
il vasino da esaminare. «Guarda, papà», dice. «T!»
Barry abbassa lo sguardo, senza capire. «Cosa vuole?» Come se non avesse mai incontrato prima il figlioletto di due anni.
«T!» grida Cole in tono trionfante. E in realtà la cacca nel vasino sembra avere davvero la forma di una rudimentale lettera T.
Poi lui si piega in avanti e lo lancia sopra la testa
descrivendo un ampio arco che lo fa piombare di schianto sul tavolo della sala da pranzo,
spaccando bicchieri e scagliando posate d’argento tutt’intorno.
Alice strilla, io e Horry ci tuffiamo al riparo e il contenuto del vasino capovolto di Cole atterra sul piatto di Paul come un contorno.
Paul balza all’indietro come se fosse caduta una granata, tanto violentemente da portare giù con sé anche la moglie, in un viluppo di arti e gambe di sedia.
RICORDATI DI VOTARE NEL MINI SONDAGGIO
IN ALTO A DESTRA!!
THANKSSSSSSSS ::*