giovedì 12 dicembre 2013

Frammenti da PORTAMI A CASA



Uno dei libri che sto leggendo, "Portami a casa" di Jonathan Tropper, si sta rivelando una lettura ironica, cruda, raccontata da una voce narrante arguta e senza peli sulla lingua.

Volevo condividere con voi qualche frammento di questo romanzo, che mi ha fatto sorridere, anzi ridere, immaginandomi la scena descritta.... ^_^

Da leggere lontano dai pasti!!!

Poi il piccolo Cole scende le scale, nudo dalla vita in giù, reggendo il vecchio vasino
bianco rimasto sotto il lavello del bagno dell’ingresso sin da quando Phillip ha imparato a usarlo.
Cole si trova in quella che Wendy definisce la sua fase E.T., nella quale si aggira per casa camminando a papera come il suddetto extraterrestre, esplorando e rompendo
qualsiasi oggetto riesca a raggiungere, emettendo nel frattempo strani flebili suoni.
Si avvicina a Barry, che ha finalmente concluso la telefonata e si è seduto a tavola, e gli offre
il vasino da esaminare. «Guarda, papà», dice. «T!»
Barry abbassa lo sguardo, senza capire. «Cosa vuole?» Come se non avesse mai incontrato prima il figlioletto di due anni.
«T!» grida Cole in tono trionfante. E in realtà la cacca nel vasino sembra avere davvero la forma di una rudimentale lettera T.
Poi lui si piega in avanti e lo lancia sopra la testa
descrivendo un ampio arco che lo fa piombare di schianto sul tavolo della sala da pranzo,
spaccando bicchieri e scagliando posate d’argento tutt’intorno.
Alice strilla, io e Horry ci tuffiamo al riparo e il contenuto del vasino capovolto di Cole atterra sul piatto di Paul come un contorno.
Paul balza all’indietro come se fosse caduta una granata, tanto violentemente da portare giù con sé anche la moglie, in un viluppo di arti e gambe di sedia.


RICORDATI DI VOTARE NEL MINI SONDAGGIO
 IN ALTO A DESTRA!! 

THANKSSSSSSSS ::*

Roses&Covers



Le cover di questo giovedì hanno in comune la presenza dei fiori, dei petali..., che danno un tocco elegante ma allo stesso malinconico.., etereo..!, che mi piace molto!

Voi che ne pensate?

Tuscan Rose
 di Belinda Alexandr

No Red Roses
di Iris Johansen

I Promise
 di Shaylynn Wilbon


15712502
Hardcover, 549 pages
Published August 30th 2012 by Quercus


mercoledì 11 dicembre 2013

Curiosità da re...: Luigi XVI, criptoforia e serrature



Sto leggendo (o meglio, sto tirando per le lunghe) una biografia interessante di Maria Antonietta di Francia e volevo condividere con voi qualche curiosità sul mondo di Versailles e i suoi protagonisti.

In particolare, oggi ne condivido una sul Re.
louis XVI
Non so se lo sapete, ma i due sposi, Luigi Augusto (Luigi XVI) e la moglie, hanno avuto grosse difficoltà a unirsi fisicamente, e questo a causa soprattutto di problematiche fisiche e psicologiche legate al delfino, più che alla regina.

Ecco, c'è una spiegazione interessante, dal punto di vista psicoanalitico, che spiega il comportamento del re nel talamo nuziale e la sua passione esagerata per l'attività da fabbro; questa spiegazione risiede nel termine

CRIPTOFORIA

Cos'è?

E' una parola che s riferisce alla psicologia di una persona che porta dentro di sè (nella propria cripta) il fantasma di un parente morto (un fratello...), il quale si nutre della vita di colui che lo "ospita", inibendolo completamente fino a che la persona non riesce più a liberarsi dell'ingombrante presenza del fantasma nel proprio Io.
Ed infatti, Luigi aveva avuto un fratello maggiore, un bimbo bello, intelligente, morto prematuramente di tubercolosi; è probabile che, seppure inconsciamente, i genitori non avessero mai perdonato all'imbranato Luigi di essere sopravvissuto al fratello e di averne preso il posto...
Forse Luigi Augusto si sentiva un usurpatore del trono di Francia, conscio di non possedere quelle virtù regali necessarie ma di essere fin troppo goffo ed inadeguato?
Chissà, forse la creazioni di chiavi e serrature rappresentavano, simbolicamente, il disperato processo di espiazione di una persona alla ricerca di un liberatorio "apriti sesamo"....




Leggere mangiando i BOMBOLONI



Oggi mi dò da fare in cucina, per la precisione mi appropinquo a preparare dei goduriosi..


BOMBOLONI  fritti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La ricetta è resa dal sito PANE ANGELI anche se per la preparazione dei bomboloni ho fatto in un modo più comodo per me, che è quello che leggerete.

In grassetto, ci sono le mie variazioni, ma se volete la ricetta originale, cliccate qui:

clicca per la ricetta
originale

Ingredienti per l’impasto:

200 g farina bianca
200 g farina manitoba
1 busta di Lievito di birra Mastro Fornaio PANEANGELI o 1 cubetto di Lievito di birra fresco
100 g zucchero
1 busta di Vanillina PANEANGELI
1 uovo
50 g burro liquefatto
200 g patate lesse passate
125-150 ml latte tiepido (37-40°)
1 pizzico di sale.

Procedimento:

Sciogliere il lievito di birra fresco in 50 ml di acqua tiepida.
Setacciare le farine in una terrina larga.
Al centro del mucchio praticare una buca e versarvi lievito, zucchero, vanillina, uovo, burro liquefatto tiepido e patate.
Amalgamare il tutto con l’aiuto di una forchetta, aggiungendo un poco per volta il latte tiepido ed il sale.

Lavorare l’impasto sul piano del tavolo leggermente infarinato per almeno 10 minuti, allargandolo con i pugni chiusi, riavvolgendolo e sbattendolo sul tavolo, fino al completo assorbimento del liquido.
Rimettere l’impasto nella terrina infarinata, coprirlo con un canovaccio umido e porlo a lievitare in luogo tiepido, fino a quando il suo volume sarà raddoppiato (1 ora e mezza circa).

A questo punto me medesima, invece di fare la palline da friggere e da farcire dopo (combinerei un pastrocchio con la siringa e finirei solo per bucare inutilmente i poveri bomboloni), faccio così: stendo il panno di pasta, ritaglio dei dischetti con un bicchiere e metto al centro di un dischetto la marmellata/nutella/crema e poi richiudo ben bene con un altro dischetto di pasta; consiglio di inumidire l'orlo dei dischetti con un po' di acqua, affinchè chiudano meglio!! Il rischio che fuoriesca un po' di farcitura, non vi nascondo che c'è con con questo metodo, però l'ultima volta che li ho fatti questo problema non si è verificato, quindi rifaccio così....)

Quindi, dopo aver fatto i bomboloni, li lascio riposare e lievitare in un luogo tiepido per 30 minuti circa.
Personalmente, spennello la parte dei superiori dei bomboloni con un po' di latte... ^_^

Friggere i bomboloni in abbondante olio bollente (175-180°C), mantenendo la temperatura costante durante la cottura.
Girare i bomboloni in modo che diventino gonfi e dorati da entrambe le parti, quindi toglierli dall’olio e rotolarli nello zucchero semolato o spargervi su dello zucchero a velo.

Facciamo il cast di Come finiscono le favole



Quanto mi piace fare la regista per i romanzi letti e che hanno messo in moto la mia immaginazione circa i volti e le voci dei protagonisti!
Uno degli ultimi libri letti, e per il quale cercherò dei volti, è "Come finiscono le favole".
Se lo avete letto, lasciatemi un parere sul cast scelto da me!!

Ecco il volto che dò alla bella, riccia e rossa Maggie Conroy: quello di Rachelle Lefevre.
Ha un sorriso ed uno sguardo aperti, simpatici...!

Rachelle Lefevre
Maggie/Rachelle

E il bellissimo, sexy e spettinato Mark Nolan?
Ho pensato a un volto italiano: Flavio Parenti, con la sua capigliatura spettinata...!


Mark/Flavio

Per il fratello minore Sam, dall'aria scanzonata e scherzosa, penso vada bene Christian Cooke, anche se qui ha un'aria depressa.... ^_^

Sam/Christian

Invece, per il distinto e un po' freddino fratellone Alex...: Raoul Bova, che resterà sempre uno degli attori PER ME più belli.

Alex/Raoul

Shelby, la ragazza di Mark, la immagino così:

Shelby / Kristen Bell

Che ne pensate?? 

Cito e canto YOU'VE GOT A FRIEND


cito e canto

Frammento preso da 10 righe dai libri con canzone associata:

"Non possiamo dire in quale preciso momento nasca l'amicizia.
Come nel riempire una caraffa a goccia a goccia ,c'è finalmente una stilla che la fa traboccare,così in una sequela di atti gentili ce n'è infine uno che fa traboccare il cuore."
Montag sedeva e ascoltava la pioggia cadere.
"E' forse questo che c'era nella ragazza dei nostri vicini ? Ho tanto cercato di capirlo!"

tratto  da FAHRENHEIT 451 (R. Bradbury)


YOU'VE GOT A FRIEND - ASCOLTA
Carole King


When you're down and troubled
And you need some loving care
And nothin', nnothin' is goin' right
Close your eyes and think of me
And soon I will be there
To brighten up even your darkest night

You just call out my name
And you know wherever I am
I'll come runnin' to see you again
Winter, spring, summer or fall
All you have to do is call
And I'll be there
You've got a friend
i

Proverbi perla figlia del capitano



ex-epigrafe

Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire. (Treccani)


Oggi inizio l'ultimo classico del 2013 ed è questa la citazione che apre "La figlia del capitano", un breve romanzo di Puskin.

La figlia del capitano
Ed. Mondadori
Trad. B. Osimo
147 pp
8.50 euro
2005
Tieni da conto l'onore fin da giovane.
proverbio

Breve e conciso, direi ^_^

Ed ecco la trama:

Sullo sfondo del romanzo vi è sempre la rivolta di Pugacev. 
Protagonista è Petr Andreic Grinev che, accompagnato dal precettore, tra varie traversie, grazie all'aiuto di un contadino, raggiunge la fortezza di Belogorsk. 
Qui si innamora di Masa, figlia del capitano della fortezza. 
Pugacev conquista la fortezza, il capitano e la moglie vengono uccisi, ma Grinev viene stranamente graziato da Pugacev (che è il contadino incontrato durante il viaggio). 
Grinev ottiene anche da Pugacev che Masa, tenuta prigioniera da Svabrin (un disertore nemico di Grinev) gli venga restituita. 
Accusato da Svabrin di complicità con i ribelli e condannato a morte, Grinev viene graziato da Caterina II convinta dell'innocenza del giovane da Masa.

martedì 10 dicembre 2013

Libri che vorrei



Due libri finiti in wishlist, di cui uno non proprio recentissimo....!

IL SANGUE DEI FIORI
di Anita Amirrezvani


Il sangue dei fiori
Ed. Mondadori
Trad. C. Spallino Rocca
364 pp
6.99 euro
2010
Trama

Nella Persia del XVII secolo, la giovanissima protagonista de Il sangue dei fiori si trova a fronteggiare, all'indomani della morte del padre, unico garante della sua dote, un destino apparentemente immodificabile di indigenza e schiavitù. 
La fanciulla ha però un dono unico: una perizia e un talento fuori dal comune nella tessitura dei tappeti, forma d'arte antica e raffinatissima, di appannaggio rigorosamente maschile.
Nella mitica città di Isfahan gli snodi più avversi della sua esistenza si alterneranno al graduale svelamento dei segreti più riposti di un'arte millenaria.
Sullo sfondo di una Persia favolosa e al contempo realissima, si dipana la storia di una donna che al telaio annoda pazientemente i fili preziosi dei suoi tappeti e del proprio destino, gettando una luce inedita e sorprendente sulla storia complessa e avvincente della civiltà iraniana.
 Il folgorante romanzo di un'autrice esordiente, salutato negli Stati Uniti come un vero e proprio evento editoriale

L'autrice.
Anita Amirrezvani è nata in Iran nel 19. e vive negli Stati Uniti, dove per anni è stata una ballerina professionista e una critica di danza contemporanea
.

I GIORNI DELL'ADDIO
di Noel Barber

Copertina anteriore
Sperling&Kupfer
paperback
Trasd. R. Rambelli
658 pp
2008
Trama

Agosto del 1944. Le truppe alleate, sbarcate in Normandia, stanno avanzando lentamente in territorio francese. 
Un giovane ufficiale americano si presenta al comando della Novantesima divisione e rivela di operare nella resistenza francese...

Viaggiare leggendo: Friday Harbor




Un altro breve romance firmato Lisa Kleypas, che mi ha rapito il cuore e mi ha trasportato nell'isola di San Juan.

San Juan Island è la seconda isola per estensione delle San Juan Islands (dopo Orcas Island) e prima per numero di abitanti. Si trova nello stato di Washington negli Stati Uniti.

File:SanJuanIslands-labelled-focusShaw.jpg
mappa dell'
arcipelago

Quest'isola è tra le più belle al mondo:

4.San Juan Island, Washington
san juan

Venerdì, Porto, San, juan, isola - csp10230381
Porto, San, juan


Friday Harbor è una città nella Contea di  San Juan ed è il luogo in cui è ambientata la storia di Mark, Maggie e la piccola Holly.

porto


I fratelli Nolan hanno trascorso l'infanzia su e giù per gli Olympic Mountains.

Road leading up to Hurricane Ridge in the Olympic National Park
http://www.lovethesepics.com/

Sam ha acquistato degli acri di terra in False Bay per aprirsi un'azienda vinicola; una zona tipo questa, chissà..

fridayharborsanjuanis
http://mostamazingplace.blogspot.it

La bella e rossa Maggie, invece, è cresciuta a Bellingham, città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della Contea di Whatcom, nello stato di Washington. La città si affaccia sulla baia di Billingham, che è un'insenatura separata ad ovest dallo stretto di Georgia dall'isola di Portage e dall'isola e dalla penisola di Lummi.
bellingham
bellingham
...nel quartiere di Edgemore.

bellinghamster.com


Tra i suoi luoghi d'infanzia, citiamo Fairhaven, quartiere storico di Bellingham...


Aggiungi didascalia
Village Green in Fairhaven
http://www.lightfindernw.com

...e Chuckanut Mountains.

View from the Chuckanut Mountain Ridge
nancybraam.com
Where the Chuckanut Mountains meet the Skagit Flats
Panoramio

Maggie e Jill (la sorella) vanno a mangiare qualcosa da Flats...
Magari un locale tipo questo?

www.yelp.com


tapas
E si fermano a mangiare i tapas.

Con il termine spagnolo tapa si indica un'ampia varietà di preparazioni alimentari tipiche della cucina spagnola che vengono consumate come aperitivi o antipasti.

Generalmente le tapa sono servite in piccole porzioni accompagnate da bevande alcooliche o analcooliche consumate al ristorante o al bar. È inoltre diffusa tra gli spagnoli l'abitudine di gustarne un paio con una bevanda in un bar per poi proseguire allo stesso modo di locale in locale.
Le tapa possono essere fredde (come ad esempio le olive miste ed il formaggio) o calde (come ad esempio polpo e calamari fritti).

Dopo fanno una capatina a Rocket Donuts, sempre un ristorantino.

-




Due anteprime sull'Olocausto



Tra i libri che di sicuro amo leggere ci sono quelli riguardanti le testimonianze di vita, ad esempio relative alla guerra e alla Shoah.

Ecco un paio di libri incentrati su quel periodo drammatico che è la Seconda Guerra Mondiale; il primo è un romanzo esce domani, l'altro è frutto della raccolta di documenti e testimonianze vere, ed è in arrivo nel nuovo anno.


SHOAH IN BIANCO E NERO
di Riccardo Abati


Leone Editore
160 pp
12 euro
Trama

Guido è un diciottenne figlio maggiore di una famiglia dell’alta borghesia. 
Ha ricevuto, soprattutto dal padre, un’educazione libertina, razzista e intollerante verso qualsiasi diversità. 
Incontra Jawara, un venditore ambulante, i cui antenati furono vittime del genocidio attuato nel xix secolo dagli occupanti tedeschi. 
A seguito di questo incontro le sue meschine certezze iniziano a sgretolarsi, finché scopre di essere il frutto di uno stupro perpetrato dal padre, ex - ufficiale nazista nel lager di Auschwitz, su una donna ebrea. 
Questo fatto sconvolge la sua vita di ebreo per nascita e lo spinge a intraprendere un faticoso cammino interiore alla ricerca di sé e delle sue radici, durante il quale incontrerà Noemi, un’anziana sopravvissuta alla deportazione.

L'autore.
Riccardo Abati specializzato in Istituzioni e tecniche di tutela dei diritti umani presso l’Università di Padova, dove è stato anche professore di Mobilità sociale e diritto all’istruzione. Diplomato in teologia alla Scuola quadriennale di Formazione Teologica di Padova. Ha vinto due premi nazionali di poesia, ha pubblicato la raccolta di liriche Al di là di me e due saggi di storia locale. Ha collaborato con varie riviste di didattica, pubblicando un centinaio di articoli. Ha già pubblicato vari libri di narrativa, tra cui La foresta liquida (Leone Editore 2013), premio letterario internazionale Montefiore (Rimini
).


IL MIO DIARIO SEGRETO DELL'OLOCAUSTO
di N. Bannister - Denise George - Carolyn Tomlin


Ed. Newton Compton
336 pp
9.90 euro
USCITA 2 GENNAIO
2014
Sono una sopravvissuta
Adesso è giunto il momento di raccontare 
al mondo la mia storia

Trama

Per quasi cinquant’anni un terribile segreto è rimasto nascosto dentro un baule nella soffitta di una casa del Tennessee: foto, documenti, pagine di diario.

È il racconto – drammatico e insieme commovente – dell’Olocausto visto attraverso gli occhi di una ragazzina che ha sperimentato sulla propria pelle la prigionia, la morte dei propri cari, e l’agognata liberazione. 
Una ragazzina che però ha chiuso dentro al suo cuore questa tragica esperienza, senza farne parola con nessuno per molto tempo. 
Perfino l’uomo che ha sposato ha ignorato per decenni la verità.
 Fino al giorno in cui, ormai anziana, la Bannister ha finalmente deciso che il mondo doveva conoscere la sua storia. 

Una testimonianza unica, una voce vera e diretta dell’orrore nazista nelle sue semplici parole di bambina. 
Una storia di dolore, perdono, amore, perdita e speranza.
 Da non dimenticare, per non dimenticare.
The Holocaust Diaries
.


Per chi sia interessato all'argomento, è possibile visitare il sito

L'autrice.
Nonna Bannister nacque nel 1927 in Russia da una ricca famiglia filozarista che si era successivamente trasferita in Ucraina. Dopo l’invasione tedesca, ancora giovanissima, l’autrice venne deportata a Kassel, in un campo di lavoro, e affidò alle pagine del suo diario le terribili esperienze che stava vivendo. Sopravvissuta all’Olocausto, dopo la fine della seconda guerra mondiale emigrò negli Stati Uniti. Si è spenta nel 2004 e a pochi anni dalla sua morte sono state pubblicate per la prima volta le sue memorie
.
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