lunedì 17 agosto 2020

Frammenti di... LA STESSA RABBIA NEGLI OCCHI, di Manuela Chiarottino

 

Ecco alcuni passaggi tratti da LA STESSA RABBIA NEGLI OCCHI di Manuela Chiarottino:


"Se potessi scegliere, abiterei in una casa isolata dalle altre, sopra le rocce, oppure in un faro abbandonato. Passerei il tempo a leggere, mentre all’orizzonte il sole e la luna si rincorrono, tuffandosi e riaffiorando dalle onde. Ogni tanto, quando l'aria è più fresca e la luce inizia a baluginare sullo sfondo o il sole scende al tramonto, sporcando di rosso il cielo, uscirei per passeggiare". 


"Vorremmo essere amati come noi amiamo. Forse di più. Vorremmo che gli altri si confidassero con noi, ma noi per primi non ci riusciamo. E poi vorremmo sentire proprio quelle parole che ci aspettiamo, quelle che ci siamo ripetuti cercando di perdonarci, altre volte di accusarci, ma se sono diverse potremmo non ascoltarle. Anche se sono più sincere. (...) non soppeserò mai il tuo cuore e non cercherò di curarti, ma solo di aiutarti a sopravvivere. Proprio come tu hai provato a fare con me. Vorrei farti capire che non mi fa paura la parte buia della tua anima, perché ne ho una anch’io. Non mi importa delle tue cicatrici, quelle che gli altri non vedono ma che marchiano la tua pelle tanto quanto la mia."


"...una volta ho letto che le lacrime sono come le impronte digitali, non ce ne sono due uguali al mondo. Eppure, se ne raccogliessimo dagli occhi delle persone che incontriamo per strada, magari in una giornata di vento, quando l’aria sbatte contro le ciglia, o da chi si commuove durante un film o per un regalo inaspettato, dagli innamorati respinti o abbandonati, che vagano col cuore straziato, non sapremmo distinguerle l’una dall’altra. Non sarebbero che minuscole gocce d’acqua salata, si confonderebbero tra loro, svanirebbero nel palmo della mano. Ma non è vero, sai, che avrebbero tutte lo stesso sapore." 


"Credevo che il mio cuore fosse occupato dal dolore e dal rimpianto, che non ci fosse più posto per altre cose, invece lui si è infilato, in silenzio. Giorno dopo giorno. Ha scavato un nascondiglio e non saprei più come stanarlo da lì. La sofferenza toglie spazio, la tristezza lo risucchia, ma il cuore si dilata nel petto e ci possono stare un sacco di cose. Anche un sentimento che nasce per caso, quando non volevi o non pensavi di volerlo".


"Penso a quanto male ci facciamo da soli, a quali gabbie costruiamo con le nostre mani senza saperne saperne poi uscire. Alle parole non dette, alle paure non confessate, ai segreti di carta che diventano piombo. E poi penso a come siano più facili un abbraccio, una mano sulla spalla, un sorriso. Invece ci blocchiamo per l’imbarazzo o la vergogna...".

domenica 16 agosto 2020

Le mie letture - agosto 2020

 

Due libri attualmente in lettura!

Il primo l'ho scelto non soltanto per l'argomento e per l'autrice, ma anche perchè attratta dal titolo particolare e curioso.



STORIA DI UN ABITO INGLESE E DI UNA MUCCA EBREA
di Suad Amiry


Ed. Mondadori
240 pp
18 euro
Giugno 2020
Palestina, 1947. Giaffa è una città viva di mercati, caffè, strade affollate, aperta sul mare pescoso e chiusa da distese immense di aranceti profumati. Subhi è un ragazzo che sogna di diventare il Miglior Meccanico della città. È in effetti un talento e quando riesce a riparare una pompa d’irrigazione, il ricco uomo d’affari che lo ha messo alla prova gli fa confezionare, in segno di riconoscenza, un abito inglese in lana di Manchester. 
Subhi è al settimo cielo e con quell’abito acquista una nuova consapevolezza di sé e della città in cui si muove, ma soprattutto immagina di indossarlo, malgrado il caldo, per fare colpo sulla ragazza dei suoi sogni, la giovanissima e bellissima Shams.

Peccato che non siano tempi facili, tanto più per le storie d’amore: gli inglesi, che da oltre vent’anni amministravano la Palestina, dichiarano concluso il loro mandato e finiscono con il fomentare le già forti tensioni tra gli ebrei sempre più numerosi e i residenti palestinesi. 
Nel 1948 arriva l’attacco deliberato, quello che fu chiamato Nakba, la catastrofe: le forze israeliane ben equipaggiate dalla Gran Bretagna bombardano Giaffa senza pietà, la occupano, la riducono a una città fantasma. 
Traditi gli accordi, sono disperse centinaia di famiglie, le abitazioni e gli aranceti sono espropriati, la vita quotidiana è sfigurata da uno stato di polizia. 
E in quel teatro di caos e di morte le giovani anime di Subhi e Shams, perduti l’uno all’altra, disegnano sulla mappa della Storia il loro destino, senza rassegnazione, illuminati dalla certezza di appartenere a una terra, alla gente che l’ha abitata, a una avventurosa speranza, che, come in un sogno, è di volta in volta l’apparizione di una mucca sfortunata, la morbida eleganza della lana di Manchester, o un coloratissimo volo di aquiloni.

Suad Amiry ha saputo ascoltare i veri protagonisti di questo racconto, ha saputo narrare con sapienza e humour una promessa d’amore, ha saputo mettere nel cuore di un ragazzino la meraviglia di esistere e ha intessuto tutto questo dentro una delle pagine più drammatiche e meno note del secolo scorso.



La seconda lettura è un omaggio della scrittrice Carmen Laterza, di cui ho già letto due libri - Alice non lo sa e L'amore conta.


I RICORDI NON FANNO RUMORE
di Carmen Laterza




Libroza
259 pp
Luglio 2020
Quando la signora Colombo decide di organizzare una cena dall’oggi al domani, tutti sono presi da una febbrile agitazione: la padrona di casa, che vuole fare bella figura con i propri ospiti; la cuoca, che deve organizzare la spesa e imbastire un menu; la cameriera, che deve preparare e servire in tavola; ma soprattutto Bianca perché, ancora una volta, potrà spiare i vestiti eleganti, i gioielli, i gesti raffinati e sognare di diventare anche lei, un giorno, una vera signora.

Bianca è una bambina allegra e vivace e vive con sua madre Giovanna in casa dei signori Colombo, presso i quali la madre fa la cameriera. La vita di Bianca è fatta di cose semplici: le torte della cuoca Ida, le confidenze con l’amica Maria, le fantasticherie sul padre mai conosciuto e morto da eroe nella Guerra d’Africa, e soprattutto la presenza rassicurante e affettuosa della madre. 
Lo scoppio della Seconda Guerra mondiale, però, travolge gli equilibri familiari: Milano è colpita da bombardamenti devastanti e l’elegante palazzo di città non sembra più essere un luogo sicuro.

Bianca lascia dunque Milano e se ne va con la madre nelle campagne del Pavese, dalla zia Augusta, dove pensa di poter cominciare una nuova vita. 
E invece Bianca scopre ben presto che per sfuggire alla guerra non basta tenersi lontano dalla violenza, perché la guerra è ovunque intorno a lei, acuta e incombente, fuori e ancora di più dentro casa.

Sullo sfondo di un’Italia divisa tra due guerre, quella ufficiale degli eserciti e quella clandestina dei partigiani, Carmen Laterza mette in scena una straordinaria parabola di formazione e resilienza, una storia in cui l’innocenza e la spensieratezza dell’infanzia lasciano il posto alla consapevolezza dell’età adulta e in cui, ancora una volta, il messaggio di rinascita e speranza è affidato a figure femminili profonde e indimenticabili.



CHE NE PENSATE
LEGGENDO LE SINOSSI, COME VI SEMBRANO?


sabato 15 agosto 2020

Recensione: X RESISTENZA di Osvaldo Neirotti



X Resistenza è il seguito di X Segreto (segnalazione) e in esso sono narrate le avventure dei membri del X Ordine, impegnato nella lotta contro il Male, incarnato dall'Imperatore Nero, che ha assoggettato tutti i popoli e le razze dei dieci regni in cui è suddiviso il pianeta Etrar, per ventisei lunghi anni. Lo scopo della missione di Solo, l'assassino Mascherato, e dei suoi amici, è liberare il pianeta Etrar dal dominio tirannico dell'oscuro Imperatore. 


X RESISTENZA
di Osvaldo Neirotti

Il Viandante Ed.
252 pp
15 euro

Al centro di questo articolato fantasy si svolge l'eterna lotta tra il Bene e il Male, portata avanti da Solo e dal suo gruppo di temerari compagni: per ridare la libertà a tutti gli abitanti di Etrar, non resta che la ribellione, così da poter liberare i Regni, conquistare le Maschere dei Re, giungendo a svelare il X Segreto e quindi l'identità dell'Imperatore Nero.

Il mondo creato dalla penna di Osvaldo Neirotti è popolato da gnomi, Troll, Goblin, Elfi, Umani, stregoni, Non Morti, Vampiri, alberi che prendono vita e parlano dando consigli, e i suoi variegati personaggi si destreggiano tra indovinelli, battaglie, inganni, rivelazioni, oracoli misteriosi da decifrare e risolvere, oggetti nascosti da ritrovare, il tutto per poter fare di volta in volta un passo avanti verso il proprio nobile obiettivo e ristabilire la giustizia e l’equità su Etrar, facendo sì che culture e razze diverse tra loro possano convivere in pace.

Si respira un profondo rispetto per la natura tra queste pagine, e infatti, ad es., gli alberi - simbolo di antica saggezza - hanno il loro spazio e la loro utilità, per offrire aiuto e consigli al gruppo di amici.

Il X Ordine affronta un lungo e avventuroso viaggio, e  non c'è viaggio - che non abbia come fine la vittoria del Bene - che non preveda numerosi e pericolosi nemici da affrontare, ostacoli da superare, incantesimi da spezzare e arcani da risolvere; prove che - come in ogni fantasy che si rispetti - mettono gli eroi di fronte alle proprie paure, sfidandoli a superarle, e davanti alla necessità di sacrificarsi per il bene altrui.

E' un romanzo in cui compaiono molti personaggi, accanto ai principali, la narrazione è ricca di dettagli, tutto è descritto in modo accurato, non lesinando sui particolari, che si tratti dei luoghi progressivamente raggiunti da Solo e compagni, o delle tante creature incontrate lungo il cammino; anche le battaglie e gli scontri con i nemici - in particolare nella parte finale - sono raccontati in modo minuzioso.
In virtù di queste caratteristiche, è un libro che a mio avviso va letto con attenzione, quindi non lo proporrei come lettura da ombrellone - per intenderci - e anzi lo consiglio più che altro a quanti amano il genere (io che non ho il fantasy in cima alle mie preferenze, un po' fatico a portare avanti certi libri, lo sperimentai già con Il Signore degli Anellii); inoltre, è necessaria la lettura del libro precedente per potersi districare in questo sfaccettato universo fantastico. 



giovedì 13 agosto 2020

Recensione: LA STESSA RABBIA NEGLI OCCHI di Manuela Chiarottino



Quanto dolore può nascondersi in un cuore? Quanta rabbia siamo in grado di custodire dentro di noi? 
Luna ha solo diciotto anni ma vivere le costa fatica perché, seppur giovanissima, sente di portare sul cuore pesi troppo gravosi per lei, che - imprigionandola in un passato doloroso e ancora troppo recente - le impediscono di vivere il presente con la leggerezza alla quale ha diritto e di immaginare un futuro luminoso.
Ma la vita non smette di stupire e l'incontro di Luna con un'altra anima ferita, che reca cicatrici forse meno visibili delle sue ma ugualmente profonde, potrebbe salvare entrambi dalla stessa rabbia e dallo stesso dolore.


LA STESSA RABBIA NEGLI OCCHI
di Manuela Chiarottino


259 pp

"No, all’amore non ci penso. Non posso rischiare un altro abbandono, non lo reggerei in questo momento e, quando affidi il tuo cuore a qualcuno, il rischio c’è sempre."

Ci sono incontri che ti cambiano la vita, anche se apparentemente, quando si verificano, non paiono averne i presupposti; dopotutto, che c'è di speciale in un ragazzo fermo presso i binari di una stazione? Nulla.
E se questo ragazzo ti desse l'impressione di volersi buttare sotto un treno? Beh, forse in quel caso la situazione cambierebbe.
Ed è quello che succede a Luna, quando si imbatte per la prima volta in Alex, il cui volto è quasi del tutti nascosto sotto il cappuccio; ma nell'attimo in cui i loro sguardi si incrociano, la ragazza ha subito la sensazione che entrambi condividano la stessa rabbia e lo stesso livore per la vita. 

Tra i due scatta un'immediata sintonia; ma mentre Alex non la nasconde, anzi, sembra prendere subito piacere nella compagnia di Luna, quest'ultima fa ciò che è abituata a fare, in particolare da un anno a questa parte: chiudersi a riccio, alzare quella corazza di diffidenza che l'allontana dagli altri, dai quali si sente non accettata e giudicata male.

Luna vive a Torino e frequenta l'ultimo anno delle superiori; la sua vita sociale è praticamente pari a zero: lei è quella strana, che ha i capelli dal taglio bizzarro e per metà colorati, che veste come una sfigata e che sta sempre e solo in compagnia di quell'altro tipo più strano di lei. Raffaele.
Raffaele è il migliore ed unico amico di Luna, con cui condivide le sofferenze di una famiglia allo sbando e una vita scolastica infernale. 
Entrambi sanno bene cosa voglia dire camminare tra i cocci rotti di un nucleo famigliare disgregato e disfunzionale, che col tempo è diventato un posto da cui verrebbe voglia di fuggire più che quel focolare in cui trovare conforto e comprensione.

Raffaele vive con la madre, che da quando è stata lasciata dal marito crede di essere ritornata adolescente, cosa che la spinge a cambiare spesso fidanzato e a interessarsi poco di quel suo unico figlio particolare, che mette lo smalto sulle unghie ed ama indossare magliette vistose e attillate; quel figlio strambo, sempre allegro e chiacchierone che però a scuola è quotidianamente vittima di bulli vigliacchi che lo tiranneggiano per la sua omosessualità.
Anche se lui fa finta di non soffrirne e di farsi scivolare addosso tutto, Luna lo sa che il suo Raffaele è sensibile e soffre per queste continue prese in giro, che non sempre si limitano ad offese verbali.
I due amici sanno di potersi confidare tutto e che la loro amicizia li rende forti, forse non proprio invincibili ma... sempre meglio che soli, no?
Luna sa che con il suo amico può parlare di qualsiasi cosa, anche di quel che prova da quando nella vita sua e della sua famiglia il dolore ha messo radici così grosse e profonde che non c'è più spazio per risate, gioia, speranza... Non c'è più vita, perchè la morte ha fatto capolino nelle loro esistenze portando via la luce, la stella che illuminava tutti loro.

Luna aveva una sorella, Stella, la cui personalità corrispondeva in modo perfetto al suo nome.
Stella era la sorella maggiore, quella bellissima, allegra, spensierata, brava a scuola e in qualsiasi progetto intraprendesse, amata ed ammirata da tutti (genitori, amici, parenti, compagni di scuola, ragazzi e ragazze, e da Luna ovviamente), che non si arrabbiava mai, non sbagliava mai, insomma la figlia, l'amica, la sorella... perfetta.

Ma un giorno è bastato un terribile e fatale incidente perché l'esistenza luminosa e piena di bellezza di Stella venisse spenta, strappandola all'amore dei suoi cari, a un futuro carico di promesse e speranza.

Dopo la morte di Stella, la famiglia di Luna si è sbriciolata, è collassata su se stessa come un castello di sabbia; la luce si è dileguata e tra le mura di casa non è rimasto che un labile riflesso di quel che è prima era la gioia di vivere.

I suoi genitori non hanno retto al lutto e si sono separati; mentre suo padre sta cercando di rifarsi una vita, la madre è caduta in uno stato di apatia, di depressione, che la spinge a chiudersi dentro casa, a non avere contatti e interessi con l'esterno, e soprattutto l'ha resa indifferente anche verso la figlia che le è rimasta.

Se quando era viva Stella, pur vivendo all'ombra della sorella perfetta e adorata da tutti, Luna comunque era serena e sembrava non soffrire di questo suo essere sempre e solo "la sorellina di...", quella più scialba, anonima..., adesso che il suo punto di riferimento non c'è più, si è resa conto di essere sola, non considerata, non apprezzata per quella che è.
Non amata.

C'è qualcosa di peggio del rendersi conto di non essere amati?
E soprattutto, come può sentirsi un'adolescente, che già soffre per aver perso la sorella, nel prendere coscienza che i suoi genitori non trovano in lei una valida ragione per continuare ad essere una famiglia unita, per credere che possono ancora essere felici, nonostante il lutto che li ha colpiti?

Luna non è lagnosa, non è un tipo che chiede, pretende, rimprovera; lei incamera e soffre in silenzio, accumulando dolore, rabbia, frustrazione, solitudine. E un modo deve pur trovarlo per sentirsi viva, per provare a se stessa di non essere morta insieme a Stella, ma di esserci ancora.

"Io non voglio pena, non voglio parole di conforto. Io combatto contro me stessa e contro i miei stessi demoni. Io voglio punirmi, per ricordare ciò che provavo e provo, e voglio farmi male, per dimenticare le voci nella mia testa e sentirmi viva."


Quando nella sua vita si infila Alex, con i suoi occhi magnetici, quel sorriso sghembo appena accennato, il suo rifiutare le moine delle ragazzine che gli muoiono dietro e il preferire la compagnia dei due sfigati della scuola - Luna e Raffaele -, lo rende diverso dagli altri, agli occhi della ragazza, che non vede in lui soltanto un ragazzo semplice, senza grilli per la testa, pronto a difendere chi subisce le angherie dei bulli e dei prepotenti, ma nota anche la sofferenza che si cela dentro i suoi occhi.

Anche Alex è un'anima in pena, anche lui nasconde un abisso in cui potrebbe affondare, una carica di rabbia e di dolore che rischia di renderlo prigioniero di sensi di colpa, rimorsi e sentimenti negativi che potrebbero surclassarlo.

Qual è il segreto di Alex? Cosa lo tormenta, cosa lo rende spesso cupo e silenzioso?
Come lei, anche il ragazzo ha difficoltà ad aprirsi, a fidarsi al 100%, forse perchè ha paura che se si mostrasse per quello che è, con le sue imperfezioni, i limiti e gli errori, Luna potrebbe allontanarlo e non apprezzarlo più.

Ma Luna sente ogni giorno di più che questo ragazzo misterioso si sta aprendo un varco nel suo cuore.

"Provo l’insolita sensazione di potermi fidare di lui ed è qualcosa di bellissimo e di pauroso, tutto insieme. Il mio mondo è così ristretto (...) Credevo che il mio cuore fosse occupato dal dolore e dal rimpianto, che non ci fosse più posto per altre cose, invece lui si è infilato, in silenzio. Giorno dopo giorno. Ha scavato un nascondiglio e non saprei più come stanarlo da lì. La sofferenza toglie spazio, la tristezza lo risucchia, ma il cuore si dilata nel petto e ci possono stare un sacco di cose."

Luna, Alex e Raffaele: tre adolescenti come tanti, ciascuno con i suoi problemi, paure, speranze, "momenti no", silenzi.

Tre ragazzi che devono affrontare difficoltà che si presentano come troppo grandi per le loro giovani spalle, e che per questo desiderano essere affiancati da adulti comprensivi, che non li giudichino ma li sostengano nei loro dubbi, timori, insicurezze, errori, che non lo facciano sentire imperfetti, perché in realtà ognuno di noi è perfetto così com'è.

"Penso a quanto male ci facciamo da soli, a quali gabbie costruiamo con le nostre mani senza saperne saperne poi uscire. Alle parole non dette, alle paure non confessate, ai segreti di carta che diventano piombo. E poi penso a come siano più facili un abbraccio, una mano sulla spalla, un sorriso. Invece ci blocchiamo per l’imbarazzo o la vergogna...".


 I tre amici trovano l'uno nell'altro un alleato, e il loro legame diventa uno scudo che un po' li protegge dai problemi e da ciò che procura loro sofferenza.

Basterà quest'amicizia a fortificarli, tanto più quando una serie di eventi e rivelazioni rischia di procurare loro altre ferite?

"La stessa rabbia negli occhi" è un romanzo di formazione/Young Adult davvero bello, per tematiche, stile, personaggi; la penna dell'Autrice (che avevo già avuto modo di apprezzare in "La bambina che annusava i libri") è un meraviglioso mix di delicatezza e intensità, riesce a restituirci tutta la complessità dei suoi personaggi, gli stati d'animo, le fragilità e le speranze che i tre amici non hanno il coraggio di dire ad alta voce, come ogni adolescente ha il diritto di fare.

Ci sono innumerevoli passaggi che mi hanno colpito moltissimo, mi hanno emozionata e commossa; si percepiscono la rabbia e il dolore della protagonista e dei suoi amici, accanto al quale vediamo anche i limiti degli adulti, i quali davanti a situazioni drammatiche rischiano di chiudersi a riccio tanto quanto i ragazzi, non riuscendo a dare loro amore, sicurezze, fiducia, vicinanza. 

Fa eccezione il personaggio di Miriam, la zia single di Luna, giovanile ed empatica, che cerca di essere un punto di riferimento per la nipote.

In questo bellissimo ed emozionante romanzo, scritto splendidamente, che si lascia divorare pagina dopo pagina, vengono toccati temi delicati, quali la morte, il bullismo, il rapporto genitori-figli, l'omosessualità e la difficoltà di tanti ragazzi a viverla con serenità e senza discriminazione da parte di coetanei (e non solo), il potere che hanno i sensi di colpa nel condizionare scelte e comportamenti, l'amore e l'amicizia.

Adatto in special modo a lettori giovani, è un libro che fa bene anche ai più grandi e che ci ricorda quanto complicata e meravigliosa sia l'età adolescenziale, e di quanta sensibilità ci voglia per rapportarsi ad essa.

Ringrazio LCS – Ufficio Stampa e l'Autrice Manuela Chiarottino per avermi dato modo di leggere questo romanzo, che vi consiglio caldamente

mercoledì 12 agosto 2020

#Bookintravel - Racconta il libro come compagno di viaggio e vinci un weekend da sogno a Positano!



Il 5 Agosto 2020 parte #Bookintravel, l’iniziativa promossa dall’Associazione Culturale Mare, Sole e Cultura nell’ambito dellaXXVIII edizione della rassegna letteraria Positano 2020 Mare, Sole e Cultura, che si terrà a Positano dal 28 agosto al 12 dicembre 2020.



Si può viaggiare in tanti modi, uno di questi è di sicuro attraverso un buon libro, o più semplicemente in sua compagnia. Silenzioso, divertente, emozionante, commovente: il libro che tipo di compagno di viaggio è per te?

L’iniziativa si svilupperà in due parti:

- Operazione Instabook: gli utenti che vorranno partecipare dovranno raccontare con uno scatto, una fotografia originale di loro proprietà, un momento di lettura e condividerlo sui propri profili social (Facebook o Instagram) accompagnando la foto con il tag @maresolecultura e gli hashtag #bookintravel e#positano.

- Operazione scuole: possono partecipare gli studenti delle scuole medie e superiori della regione Campania che dovranno scrivere un breve racconto originale che sviluppi il tema “Il libro come compagno di viaggio”.

- Ciascun utente o studente potrà partecipare rispettivamente con l’invio di una sola fotografia e di un solo racconto per tutta la durata dell'iniziativa che avrà inizio il 5 agosto e terminerà il 22 novembre 2020. La partecipazione è gratuita.

- Gli autori delle foto che parteciperanno all’Operazione Instabook si aggiudicheranno i seguenti premi:

1° selezionato: un soggiorno di 2 notti per 2 persone a Positano offerto dall’Hotel 5 stelle Villa Treville;
2° selezionato: una cena stellata per 2 persone offerta dal ristorante La Serra dell’Hotel 5 stelle Le Agavi di Positano;
3° selezionato: una giornata per 2 persone offerta da La Scogliera di Positano.

I tre racconti più meritevoli degli studenti che parteciperanno all’Operazione scuole si aggiudicheranno i seguenti premi:

1° selezionato: 40 volumi che saranno donati per la biblioteca scolastica dell'istituto che frequenta;
2° selezionato: 30 volumi che saranno donati per la biblioteca scolastica dell'istituto che frequenta;
3° selezionato: 20 volumi che saranno donati per la biblioteca scolastica dell'istituto che frequenta.

Il regolamento completo è consultabile sul sitowww.maresolecultura.it

lunedì 10 agosto 2020

My favourite cover



Oggi non vi propongo anteprime, novità o recensioni letterarie, bensì tre copertine, che a me piacciono perché "sanno d'estate".
Come le trovate: orribili? carine? così così? 

Forse non sono delle cover particolari, anzi, sono piuttosto semplici, ma mi son piaciute perché: la prima mi fa pensare alla mia annuale vacanza tra i monti della Svizzera (dove vivono mio fratello e famiglia), che purtroppo quest'anno è saltata... :((
 
La seconda la trovo romantica e mi evoca un'idea di sereno relax.

La terza mi mette allegria e spensieratezza!!


Cliccando sui link sarete rimandati alle sinossi.

NON ESISTONO POSTI LONTANI (F. Faggiani): paesaggi insoliti, valli fiorite e boschi, risvegliati dall’arrivo di una strana primavera, fanno da sfondo a questa vicenda delicata e toccante, una storia appassionante sul valore dell’amicizia con cui l’autore, ancora una volta, riesce a commuovere ed emozionare.

LINK



LA TENUTA DELLE ROSE di H. Richell: un romanzo delicato e intenso sulle relazioni familiari. Sui doveri di una donna e sui sogni. Sul passato e su tutto quello che ci può insegnare.


Cosa può accadere quando apri la porta del cuore e ti lasci  avvolgere dalla magia di un piccolo negozio di fiori in riva al mare?





domenica 9 agosto 2020

SERIE LETTERARIE INIZIATE CHE VORREI PROSEGUIRE (parte 2)



Ci sono delle serie letterarie che avete iniziato ma mai completato?

Io sì, e se qualcuna non l'ho proseguita perchè magari il primo volume non mi aveva rapita ed estasiata, per tante altre la causa è da attribuire a due fattori principali:
  • ho troppi libri in wishlist e scegliere la prossima lettura è sempre un (meraviglioso) dilemma;
  • sono un po' allergica alle saghe (soprattutto se lunghe) e restia ad iniziarle; certo, una volta iniziate, sarebbe coerente terminarle... ma la perfezione non è di questo mondo!

Ad ogni buon conto, ci sono alcune serie che vorrei assolutamente proseguire/completare perchè quel che ho letto finora mi è piaciuto e non poco; devo solo organizzarmi ^_^



Partiamo dalla saga dei Poldark, creata da Winstom Graham, di cui c'è anche la serie tv, che finora ha ricevuto molti apprezzamenti dai fans.

Ecco, con mio sommo rammarico, devo confessare di essere ferma al primo volume. 
Io amo molto i romanzi storici e quando c'è una bella saga famigliare al centro delle vicende, ancora meglio; però per qualche oscuro motivo - semplice pigrizia? - non mi sono procurata i restanti volumi.
Credo anche che sia la consapevolezza della lunghezza della saga a scoraggiarmi un po'...

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Parliamo infatti di un ben 12 volumi. La Sonzogno ha pubblicato i primi 8. 


1. Ross Poldark (recensione)
2. Demelza (sinossi)
3. Jeremy Poldark (sinossi)
4. Warleggan (sinossi)
5. La luna nera (sinossi)
6. I quattro cigni (sinossi)
7. La furia della marea (sinossi)
8. Lo straniero venuto dal mare (sinossi)
9. The Miller's Dance 
10. The Loving Cup 
11. The Twisted Sword 
12. Bella Poldark 



Image of Nella terra della nuvola bianca
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Un'altra serie di cui mi ero ripromessa di leggere il seguito appartiene a Sarah Lark ed è iniziata con NELLA TERRA DELLA NUVOLA BIANCA, primo libro che trovai piacevole, con dei personaggi femminili interessanti e ambientata nell'affascinante e selvaggia terra dei Maori.
Non è una saga lunga, comprende solo 3 volumi, quindi è fattibile. Ce la farò?????

2. Il canto dei Maori (sinossi)
3. Ritorno a Kiward Station (sinossi)




Per oggi termino con la serie dei Cavendon, anch'essa iniziata e ferma al primo libro. 
.

La serie Cavendon copre 36 anni nelle vite degli Ingham e degli Swann, le due famiglie che vivono a Cavendon, una dimora signorile nel nord dell'Inghilterra. Il primo libro inizia nel 1913 e il terzo si conclude nel 1945. In questo arco di tempo assistiamo agli alti e bassi nella vita di tutti i personaggi e come essi vengono influenzati da due guerre mondiali. Siamo testimoni di come le donne di Cavendon, affrontino, guidino e superino molte prove e tribolazioni per trionfare alla fine.

1. I segreti di Cavendon Hall (recensione)
2. L'eredità dei Cavendon (sinossi)
3. La villa dei due destini (sinossi)
4. Le ragazze di Cavendon hall (sinossi)


ANCHE VOI AVETE DELLE SERIE INIZIATE E INTERROTTE?
PENSATE DI RIPRENDERLE O LE AVETE ABBANDONATE DEFINITIVAMENTE?



Post su Serie Interrotte parte 1 > >  QUI

sabato 8 agosto 2020

Anteprima Fazi Edizioni: UN UOMO A PEZZI di Francesco Muzzopappa - dal 27 agosto in libreria



Ho scoperto da pochi giorni che a fine agosto in libreria arriva il nuovo romanzo di Francesco Muzzopappa, di cui ho letto (e gradito 😀) DENTE PER DENTE e HEIDI.


UN UOMO A PEZZI


Fazi Edizioni
15 €
Uscita
27 AGOSTO 2020
Un uomo a pezzi, appunto.
 In questo libro, fatto di tasselli e frammenti di varia umanità, lo scrittore umoristico più amato diventa finalmente protagonista e si racconta per la prima volta attraverso storie spassose e irresistibili.
Se si è nati al Sud, quanto coraggio occorre per tornare a casa durante le vacanze? Come ci si procura del caffè decente quando si è all’estero?
 È possibile uscire vittoriosi dopo l’immancabile chiamata di un call-center? 
Cresciuto in Puglia, dove ogni anno la famiglia metteva in piedi un’efficiente catena di montaggio per preparare pentoloni di salsa fatta in casa, il narratore si è fatto strada in mezzo a idraulici maschilisti e coinquilini di ogni tipo per approdare infine a Milano: una moderna metropoli in cui la vita è scandita da hair stylist e frigoriferi vuoti, dove per sopravvivere occorre tener testa alla sarta cinese del quartiere ed evitare di finire schiacciati dalla libreria storta ma chic raccattata al mercatino dell’usato.

Muzzopappa ha la grande capacità di narrare in modo arguto e vivace episodi che tutti noi abbiamo attraversato almeno una volta nella vita: il fascino bislacco dei luna park, i tentativi ricorrenti di mettersi a dieta, la curiosità per la moda del centro massaggi. 
In questi racconti singolari, popolati dai personaggi più diversi, ogni scheggia di realtà si trasforma in una riflessione sincera e divertente sul nostro folle, frenetico mondo. 

Dall’autore di romanzi come "Una posizione scomoda" e "Heidi," un libro unico e imperdibile sulle vicissitudini di un giovane uomo alle prese con le contraddizioni della vita, fortunato e reso meno cinico, forse, grazie a Carmen – donna di ferro ma all’apparenza fragile Biancaneve –, personaggio ricorrente e imprescindibile di questa carrellata di pura comicità e buonumore.

venerdì 7 agosto 2020

Dietro le pagine di "Il colore dei fiori d'estate" (The dry grass of August) di A.J. Mayhew



Recentemente ho avuto modo di leggere ed apprezzare "Il colore dei fiori d'estate" (The dry grass of August) e, come spesso accade, mi son chiesta: cosa o chi ha ispirato l'autrice nella stesura del suo libro?

Anna Jean Mayhew ha dichiarato che la sua famiglia ha avuto in casa una domestica di colore quando lei era una ragazzina; inoltre, insieme alla sorella e alla domestica, partecipò alla Daddy Grace Parade  e, proprio come nel romanzo, sull'autobus lei e la sorella sedettero davanti e la donna che lavorava per la sua famiglia si mise dietro. 
La scrittrice racconta inoltre che c'è stato un episodio che l'ha segnata profondamente e che, per quanto non traumatico o straordinario in sé, le ha donato una prospettiva diversa con cui vedere le cose; solo dopo trent'anni ha avuto la forza di scrivere quali sentimenti quell'avvenimento avesse suscitato in lei.

Era il 1957 e Anna aveva diciassette anni; nell'estate di quell'anno lavorava come bagnina, il che le permetteva di sfoggiare un'abbronzatura profonda. 
RECENSIONE

Quando a Charlotte fu concesso ai neri di salire sugli autobus in cui viaggiavano anche i bianchi, i suoi genitori le dissero che se "uno di loro" (una persona di colore) fosse salito sull'autobus e le si fosse seduto accanto, lei avrebbe dovuto scendere o almeno cambiare posto. Un giorno una donna di colore si sedette accanto a lei sull'autobus e le parole dei genitori le balenarono nella mente. Eppure, Anna si sentiva inchiodata al proprio posto e, ritenendo scortese alzarsi, decise di restare seduta lì; a un certo punto, guardando le braccia sue e della signora, che quasi si toccavano, si è accorta che la propria pelle era molto più scura di quella della donna. Questo fatto la fece riflettere molto.

Anna è nata ed è cresciuta a Charlotte (stessa ambientazione del romanzo) e, sebbene la maggior parte dei fatti principali del libro siano pura finzione, altri invece si rifacevano ad esperienze accadute davvero, che a suo gusto erano troppo belle per non essere usate, come la scena in cui Paula Watts, dopo aver attraversato il fiume Chattahoochee, si ritrova la propria auto con due ruote su un traghetto e due ruote a terra. È successo davvero.

La protagonista e voce narrante, June Bentley Watts, alias Jubie, era nella sua testa molto prima che iniziasse il libro. È un anno più giovane di lei nel 1954, ma ciò non deve indurre i lettori a credere che l'Autrice e Jubie si confondano, anzi: il suo personaggio man mano ha assunto una propria personalità e la strada giusta per scrivere il libro era  quella di lasciare libera Jubie di guidarla, prestandole la giusta attenzione.

L'idea di ambientare la storia proprio nel 1954 risiede nel fatto che alcuni avvenimenti  importanti per l'affermazione dei diritti dei neri si collocano proprio nel periodo da lei scelto.

Anzitutto il caso Brown v. Board of Education of Topeka (​​17 maggio 1954): una sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti dichiarò incostituzionale la segregazione razziale nelle scuole pubbliche, ponendo fine alla dottrina del "separato ma uguale". 

Un anno dopo, un ragazzo di nome Emmett Till fu brutalmente assassinato (agosto 1955) per motivi razziali e - fatto scandaloso, che contribuì ad inasprire gli animi della comunità nera, e non solo - nessuno fu condannato per l'omicidio.

Da ricordare anche il boicottaggio degli autobus a Montgomery (dicembre 1955), in seguito al coraggioso rifiuto di Rosa Park di alzarsi dal proprio posto in autobus per far sedere una persona bianca.

Per scrivere questo romanzo ci sono voluti 18 anni.
Complice gli impegni lavorativi, la Mayhew ammette che comunque un periodo così lungo le ha consentito di affinare, negli anni, il proprio stile, e  di assecondare la propria "ossessione" di essere il più precisa possibile.
Inoltre, quando iniziò a scrivere non c'era ancora Internet, per cui le prime ricerche procedettero piuttosto lentamente, consultando libri, riviste degli anni '50, annuari dell'enciclopedia relativi al 1954, ecc.

Suo marito le regalò un atlante stradale del 1954 (trovato su eBay), grazie al quale ha potuto mappare il viaggio che la famiglia Watts ha fatto andando verso sud. Nel maggio 2004 è andata a Washington, DC, per celebrare il cinquantesimo anniversario di Brown v. Board presso lo Smithsonian e la Library of Congress. 
La Biblioteca pubblica di Charlotte e della Contea del Mecklenburg  le fornì le mappe online di Charlotte nel 1954.


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Fonti consultate:    https://bookpage.com/     https://www.bookbrowse.com/

giovedì 6 agosto 2020

Novità CentoAutori || "LA PAURA FA TOTÓ. Le parodie thriller e horror del principe della risata" di Giuseppe Cozzolino, Domenico Livigni


Cari lettori, oggi vi presento un libro dedicato al grande Totò e che analizza per la prima volta il percorso cinematografico del grande attore napoletano da un punto di visto originale e inusuale: LE PARODIE THRILLER & HORROR.

Il saggio “LA PAURA FA TOTÒ” vuole dimostrare come il Principe della Risata sia stato capace di raccontare la paura e il terrore attraverso film e parodie diventate leggendarie, che hanno influenzato persino il cinema hollywoodiano (L’anno dopo l’uscita di “Totò Diabolicus”, Totò verrà imitato nientemeno che da Kirk Douglas nel thriller I 5 volti dell’assassino).


LA PAURA FA TOTÓ.
Le parodie thriller e horror del principe della risata
di Giuseppe Cozzolino, Domenico Livigni



CentoAutori
160 pp
14 euro
Dal 28 luglio 2020
Dalla prefazione di Ennio Bispuri

Alcuni sostengono che su Totò sia stato detto tutto. Questo libro dimostra il contrario […]. Si tratta di uno studio originale a carattere antologico diretto anche a un pubblico più giovane e a coloro che hanno visto solo qualche film di Totò[…]. Il saggio è centrato sugli aspetti per così dire macabri di alcuni film interpretati da Totò, che in questo libro vengono presentati e analizzati in dettaglio per cogliere un profondo e antico legame che unisce il grande Attore con i sostrati culturali della tradizione classica dell’humour nero e di alcuni aspetti del Futurismo[…].

Da “Totò Diabolicus” a “47 morto che parla” da “Le sei mogli di Barbablù” a “Che fine a fatto Totò Baby” sono solo alcune delle pellicole dell’orrore che hanno visto protagonista Totò. 

La filmografia di Antonio De Curtis dimostra come il confine tra tragedia e commedia sia talvolta labile e ricerchi un connubio tra queste due dimensioni dell’essere. 
Tutto questo senza mai rinunciare alla sua inesauribile vene comica: “Come si dice… chi va nella cripta, impara a criptare!”

La comicità esorcizza quindi la paura in un percorso alternativo, fra brividi e sghignazzi, nella produzione cinematografica del più grande attore comico del dopoguerra.

In numerose pellicole Totò ha raccontato il sentimento del Terrore a modo suo, in singoli sketch all’interno di film di tutt’altro tipo o in vere e proprie parodie del genere. I risultati sono stati quasi sempre brillanti e spassosi, con punte di assoluta comicità. 
“La Paura fa Totò” rievoca ed analizza le scene più memorabili evidenziando rimandi e citazioni ai capolavori thriller/horror con le schede tecniche dei film ed apposite sezioni dedicate a singole curiosità sul set e sulla lavorazione di queste produzioni.


Gli Autori.
Giuseppe Cozzolino (Napoli, 1967) è Scrittore, Saggista, Produttore Web, Docente di Storia del Cinema e Storia delle Comunicazioni di Massa presso l’Università di Napoli (“L’Orientale”, 2001-11, “Suor Orsola Benincasa”, dal 2013). Come scrittore e giornalista si è specializzato in cinema, fumetti e narrativa pulp. Ha scritto di questi argomenti su numerose riviste specializzate (L’Eternauta; L’Altro Regno; Play Magazine; Amarcord, La Rivista del Cinematografo, M-La Rivista del Mistero) e quotidiani locali e nazionali (“Il Tempo”, “Roma”, “Il Mattino”). È co-autore dei volumi Cult Tv – L’universo dei telefilm (Falsopiano, 2000) e Planet Serial – i telefilm che hanno fatto la storia della TV (Aracne, 2004) e di una serie di saggi per antologie e riviste specializzate. È fondatore dell’Associazione/Network “Mondo Cult” dedita alla promozione del giallo, del thriller e dell’horror fra letteratura, cinema e fumetti (2009) ed ha curato – con Valerio Caprara – “Noir Factory – Laboratorio di Cinema & Scrittura” (2016) in sinergia con Scuola di Cinema di Napoli e “Serial Lab – Talk Lab sulle Serie Tv” (2019) (www.scuoladicinema.tv). Dal 2018 cura i Blog “Un Totò al Giorno” dedicato ai film del Principe della Risata, con cui realizza eventi ed iniziative sul territorio. Dal 2019 è opinionista per “Cinematografo” (Raiuno) e curatore di “Sherlock Lab – Laboratorio di Cinema e Scrittura Mystery”.

Domenico Livigni (Napoli, 1997) è appassionato di storia del cinema e del teatro italiano del secolo scorso; ha accumulato, come collezionista, una vasta raccolta di fotografie originali (oltre 200 ritraenti attori/attrici/registi), sceneggiature, riviste, libri e documentazioni inedite. Vive a Napoli, dove studia Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel 2017, 15 pezzi della sua collezione sono stati esposti presso le tre mostre antologiche Totò Genio. Nel 2018 ha pubblicato con Apeiron Edizioni, SERIE ORO, Totò con i 4, scritto con Ciro Borrelli. Nello stesso anno scopre una sceneggiatura inedita di un film per Totò irrealizzato, scritta da Age e Scarpelli nel 1950: Totò Pellegrino. Attualmente collabora con il quotidiano “Roma – Il Giornale di Napoli”.
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