Da oggi in libreria:
IMPOSTA DALLA CARNE
di Daniela Eltit
Ed. Atmosphere Biblioteca dell'Acqua 176 pp 15 euro USCITA 31 MAGGIO 2013 |
Duecento anni che riecheggiano come un mantra per tutto il romanzo e che sono incarnati dalla coppia madre-figlia al centro della narrazione, una coppia costituita da due corpi bicentenari, controllati e seviziati dalle presunte cure di un esercito di potenti medici, schiere di infermiere compiacenti e irriducibili fans della medicina.
A riportare i fatti è la figlia, che ha la stessa età della madre, la quale è rinata il giorno in cui l’ha data alla luce e le è talmente legata da vivere all’interno del suo corpo.
Il suo resoconto, pertanto, muove da un patto di solidarietà viscerale, quello che consente alle due donne di sopravvivere tanto a lungo nonostante la reclusione in un ospedale lugubre e opprimente, che non può non ricordare gli scenari più foschi della dittatura di Pinochet e che nel libro è esplicitamente associato allo stato, alla patria.
L'autrice.
Diamela Eltit è una delle scrittrici più audaci dell'America Latina ed è molto apprezzata per le sue iniziative d’avanguardia nel mondo delle lettere. Eltit ha iniziato il suo impegno con la letteratura nella sua nativa Cile durante gli anni della dittatura di Pinochet, pubblicando i suoi apprezzati primi romanzi, Lumpérica (1983) e Por la patria (1986). Da allora ha pubblicato, tra gli altri, El Cuarto Mundo (1988), El Padre mio (1989), Vaca sagrada (1991), Los vigilantes (1994), Los Trabajadores de la muerte (1998), Mano de obra (2002), Jamás el fuego nunca (2007) e Impuesto a la carne (2010). È stata premiata più volte da organizzazioni internazionali e ha ricevuto il prestigioso premio Iberoamericano de Letras José Donoso nel 2010.
L'autrice.
Diamela Eltit è una delle scrittrici più audaci dell'America Latina ed è molto apprezzata per le sue iniziative d’avanguardia nel mondo delle lettere. Eltit ha iniziato il suo impegno con la letteratura nella sua nativa Cile durante gli anni della dittatura di Pinochet, pubblicando i suoi apprezzati primi romanzi, Lumpérica (1983) e Por la patria (1986). Da allora ha pubblicato, tra gli altri, El Cuarto Mundo (1988), El Padre mio (1989), Vaca sagrada (1991), Los vigilantes (1994), Los Trabajadores de la muerte (1998), Mano de obra (2002), Jamás el fuego nunca (2007) e Impuesto a la carne (2010). È stata premiata più volte da organizzazioni internazionali e ha ricevuto il prestigioso premio Iberoamericano de Letras José Donoso nel 2010.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz