Miei amati lettori, buon pomeriggio!
Finalmente, dopo una decina di giorni, son tornata alla mia postazione pc e posso dedicarmi al blog e a voi ^_^
Torno in diretta con una recensione: si tratta di un libro piccolo ma profondo, che tocca l'importante tema della malattia, più specificatamente del cancro al seno, e di come la protagonista sia decisa ad affrontarlo e a non lasciarsi abbattere, per amore di sè e di chi le è vicino e tifa per lei.
Ringrazio per la copia l'Autrice Patrizia Cannazza, che me ne ha fatto gentilmente dono.
ESTREMAMENTE ME
di Patrizia Cannazza
Casa Editrice Kimerik 73 pp 12.60 euro Aprile 2016 |
La sua vita è stata sconvolta poco tempo prima da un ospite tanto inatteso quanto assolutamente sgradito: un tumore al seno.
Tumore, cancro, malato oncologico...
Sono termini che a tutti noi fanno venire la pelle d'oca perchè evocano, giustamente, immagini tutt'altro che liete: ospedali, interventi, chemio...., e tutto ciò che di brutto implicano nella vita di chi scopre di esserne affetto, famigliari compresi.
Vittoria è in cura dalla dottoressa Salinas, figura decisamente positiva per lei, non solo in quanto brava professionalmente, ma soprattutto perchè dal punto di vista umano ha grandi capacità empatiche verso i propri pazienti.
Aspetto, questo, non secondario per un malato oncologico, anzi: quanto è importante ricevere comprensione, incoraggiamento, essere ascoltati nei tanti momenti di sconforto, paura, smarrimento!
La salentina Vittoria ci racconta di sè e di come il cancro abbia cambiato tutto, ma lo fa senza piangersi addosso, senza cadere in psicodrammi, che pure sarebbero legittimi, visto che non stiamo parlando di un raffreddore.
I momenti di paura e tristezza non mancano ma Vittoria ha deciso di iniziare un percorso di rinascita per affrontare il Nemico, il Male, a muso duro ed è pronta a combatterlo e a sconfiggerlo.
Giorno per giorno dovrà imparare ad
"accettare anche l'inaccettabile, ritrovare ciò che non hai mai perduto e ripartire per sempre".
Momentaneamente lontana dalla famiglia per curarsi, Vittoria cerca di affrontare il tutto facendo appello alle proprie energie, alla propria volontà, così torna nei luoghi dell'infanzia, decide di prendersi cura di se stessa, del proprio corpo, di tornare in forma, perchè se riuscirà ad ottenere la vittoria sulla malattia, cosa potrà più davvero farle paura?
Attraverso una scrittura immediata, scorrevole, fluente, che dà spazio all'interiorità della protagonista e seguendo un ritmo placido e riflessivo, l'Autrice ci lascia entrare, seppur brevemente, nelle giornate di questa donna giovane e combattiva, della quale prendiamo idealmente, su di noi, il vissuto, il fiume di emozioni, pensieri, speranze, ne apprezziamo la voglia di sorridere, di ridere a crepapelle, di aiutare gli altri, di guardare la vita con quella sana ironia che non deve mai abbandonarci, tanto più nei momenti di difficoltà, di cui purtroppo la vita non è mai avara.
Interessante l'introduzione di Salvi Greco in merito allo storytelling e all'importanza tanto del raccontare le proprie esperienze, quanto del far silenzio per ascoltare, e di farlo in modo attivo, empatico; capacità che dobbiamo tutti imparare a ritrovare e sviluppare.
Come dicevo, si tratta di un racconto breve, di veloce lettura ma profondo per la tematica affrontata, che può donare una boccata d'aria fresca al lettore, in particolare a quanti vivono/hanno vissuto direttamente o meno questa non facile esperienza della malattia.
Nessun commento:
Posta un commento
Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz