domenica 29 maggio 2016

Recensione: IL LAGO DEL TEMPO FERMO di Laura Bonalumi



"Il lago del tempo fermo" di Laura Bonalumi (che ringrazio per copia pdf in omaggio) è uno di quei libri che, a metà strada tra realtà e fantasia, ti sfiorano l'immaginazione e il cuore come una dolce carezza, pronta a darti quel brivido di emozione e tenerezza di cui non si smette mai di aver bisogno.

IL LAGO DEL TEMPO FERMO
di Laura Bonalumi


Ed. Piemme
Il battello a Vapore
275 pp
9.50 euro
Febbraio 2016

Viola è una ragazzina di undici anni e sta trascorrendo, in compagnia del padre Paolo, le vacanze estive nella casetta di campagna ereditata dallo zio Felice: insieme alla casa hanno "ereditato" anche un bel cagnolone dal pelo lungo e morbido, Artù, che non abbaia spesso ma è sempre tra i piedi della piccola Viola.

Il paese non è proprio un esempio di giovialità e movimento, anzi, è piuttosto desolato e tutto procede in modo molto monotono e noioso; come può una ragazzina divertirsi in quest'angolo di terra dimenticato?
Avrebbe i compiti da fare ma non ne ha voglia; il papà le affida qualche lavoretto ma non è che proprio lei ne sia entusiasta...
E allora, che fare?
Fortunatamente, oltre al fedele Artù, c'è il vicino di casa con cui scambiare quattro chiacchiere: Ambrogio, un tipo molto gentile, comprensivo, dolce, che ama curare il proprio giardino; sua moglie Teresa non è il massimo della socievolezza, ma fa niente, Viola non ne fa un dramma.
E poi c'è la misteriosa soffitta, piena di polvere e di ricordi, che il padre le ha proibito di visitare; ma si sa, quanto più a un ragazzino curioso l'adulto vieta qualcosa, tanto più è probabile che si metta in testa di farla...!
Non per dispetto o disubbidienza, però: Viola è una brava figliola, forse un po' impaziente e curiosona, fa un sacco di domande (alle quali non sempre gli adulti danno risposte esaurienti), ma vuol bene al suo papà e non ama disobbedirgli.
Certo, ultimamente tante cose che stanno succedendo non le approva e non la rendono felice: i rapporti in famiglia non vanno proprio alla grande (i suoi vivono separati e la famiglia sembra disgregata, perchè il papà non vive più con loro) e questo rattrista Viola, che vorrebbe avere più risposte e certezza dal genitore, ma mentre aspetta che le acque si plachino, per passare il tempo la nostra ragazzina - che ama il freddo e la neve (e lì in paese fa un caldo soffocante!) - decide di far un salto in soffitta di nascosto.
Tra le tante cose che trova, vi è un quaderno, che apparteneva alla nonna Agnese; su questo quaderno ci sono parole strane, che Viola non capisce, e anche disegni che, di volta in volta, cambiano, come se una mano invisibile si divertisse a modificare le immagini disegnate.

Che cose strane accadono in quella soffitta! E quel quaderno, poi, deve avere qualcosa di magico!

A dar manforte alla fantasia galoppante di Viola ci si mette la scoperta di un lago tanto incantevole quanto strano, che si trova in messo al paese: un lago ghiacciato, che resta tale anche in piena estate!
Com'è possibile?

Intanto la ragazzina fa amicizia con un ragazzino giapponese, Yuki, che abita vicino casa insieme alla sua meravigliosa mamma.
I due si trovano subito bene insieme, perchè entrambi sono sensibili, tranquilli, amano la natura e le sue meraviglie: Viola ha finalmente trovato un amico con cui parlare della neve, dei magici fiocchi che scendono dal cielo, senza sentirsi giudicata, come se fosse strana o matta; dal canto suo, anche Yuki può parlare liberamente della sua bella passione, cioè la luna e le stelle.

A Yuki, Viola non solo mostra il quaderno della soffitta, ma insieme si recano al lago ghiacciato, dove ad essere congelata non è soltanto l'acqua, ma il tempo stesso: quando si è nei pressi del lago, le lancette dell'orologio non si muovono, come se tutto si arrestasse e smettesse di avere vita. Quel luogo è meraviglioso, incantevole (nonostante faccia tanto freddo!), ma c'è qualcosa che non va.
I due amici scopriranno che imprigionato in quelle acque gelide c'è qualcosa di importante, che va assolutamente liberato per portare serenità nel paese e nelle vite delle poche persone che vi abitano, le quali - a causa di qualcosa che è accaduto anni prima - sembrano aver perduto la capacità di esprimere e condividere le proprie emozioni.

Ma Viola e Yuki, così pieni di vita e così bisognosi di confidarsi e aprire il proprio cuore, condividendo pensieri e sentimenti, non ci stanno a questo "congelamento di emozioni" e cercheranno di coinvolgere papà Paolo e il buon ma enigmatico Ambrogio per risolvere questo "mistero del lago del tempo fermo".

Considerazioni.

Questo romanzo di Laura Bonalumi - come già era accaduto con "La bambina dai capelli di luce e vento" - è una boccata d'aria pura, che mescolando ancora una volta la realtà (quella di Viola e della sua famiglia) con la magia (il lago sempre ghiacciato dove il tempo si ferma), cattura il lettore e gli fa vivere un'avventura significativa, che intenerisce, commuove, fa sorridere..., perchè al centro ci sono le persone, le loro emozioni, la capacità di condividerle senza paura e senza il timore di essere giudicati male.

La protagonista undicenne è una ragazzina come tante, che sta sentendo su di sè il peso della separazione dei genitori, e nonostante essi siano sempre presenti e cerchino di non far mancare l'affetto alle figlie (c'è anche la sorella maggiore, Maria Giulia, sempre un po' nervosa ed arrabbiata col mondo), Viola affronta tutto con l'incertezza e i timori della sua età; ha paura che la sua non sia più una  vera famiglia, che il papà e la mamma non siano più capaci di volersi bene e di stare insieme.
E proprio quando certi pensieri diventano ingombranti e la rattristano, ecco che fa capolino il suo innato entusiasmo, la voglia di scoprire e di imparare nuove cose, che la inducono a cercare soluzioni ai piccoli misteri che le capitano sul sentiero.

Viola è desiderosa di essere compresa, accettata, amata per quella che è, comprese le sue "stranezze", ed è per questo che trova in Yuki l'amico ideale, perchè sono due anime affini, la cui bontà e l'innocente curiosità possono essere la strada giusta per far emergere ed eliminare i pensieri negativi e i ricordi dolorosi che congelano le emozioni belle e positive.

Viola è una bambina e, in quanto tale, è ancora in grado di sperare e credere che, nonostante le difficoltà e i problemi, il mondo sia ancora un posto meraviglioso:

"Noi siamo meravigliosi… e se solo non avessimopaura delle nostre emozioni, di esprimerle,di condividerle, saremmo tutte persone migliori."

Tra cinciallegre che a volte cantano altre scappano, in compagnia di una cane vivace e coccolone, tra lezioni di giapponese e catturata dal fascino di antiche  leggende sul "chiaro di luna", Viola imparerà che le eclissi e i temporali (nella natura come nella vita) ci sono e possono arrivare all'improvviso, ma non durano per sempre: il buio se ne va e ad esso segue sempre il sole e forse - perchè no? - anche un miracolo, per chi sa ancora crederci.

Una storia bella e molto piacevole da leggere (arricchita da bellissime illustrazioni), che arriva al cuore del lettore e lo incanta, grazie ad una scrittura semplice ma anche poetica, che esalta la bellezza non soltanto della natura ma soprattutto quella interiore, presente nell'uomo ancora capace di emozionarsi, di sperare, di godere della felicità nascosta nelle "piccole cose".

Non posso che consigliare questo libro, credo proprio che piacerà tanto ai lettori più giovani quanto agli adulti alla ricerca di una lettura che faccia sognare e restituisca la freschezza e la spontaneità dell'infanzia, che sa ancora stupirsi e cercare il buono in ogni cosa.

Vi lascio con questi splendidi versi (non sono gli unici presenti nel libro):

Se guardo il cielo, ti vedo.
Luminosa e splendente.
La tua luce riflette ancora l’azzurro
dei tuoi occhi.
La tua luce consola e riscalda il buio
e il freddo del mio cuore.
Guarderò al cielo tutte le notti.
Tu, non spegnerti mai.


READING CHALLENGE
33. Un libro di avventure per ragazzi

Frammenti di... IL LAGO DEL TEMPO FERMO



Un passaggio molto bello tratto dal libro in lettura IL LAGO DEL TEMPO FERMO di Laura Bonalumi.

- Ma tu credi davvero che basti una faccina sorridente per dire che sei felice?
– No, non credo – mi risponde.
– Come si fa a esprimere un’emozione attraverso un disegnino?
– Infatti, non la esprimi, la scegli tra quelle che ti offre il menu del tuo cellulare.
– …e magari non sai neppure se veramente quella faccina rappresenta quello che provi. Insomma, Yuki, un’emozione non funziona così!
– No, però ti confezionano la lista!
-
– È un po’ triste… Ma per te che cos’è davvero un’emozione?
– Ehi! Ma che domande fai? – esclama lui.
– Be’, l’hai detto tu che quando guardi la Luna ti emozioni.
– È vero, ma l’ho detto solo a te!
– Be’, puoi continuare a dirmi tutto quello che vuoi… io non rido, non ti prendo in giro e non ti giudico.
– Sai, Viola, per me emozionarsi non vuol dire essere deboli e fragili. Un’emozione è come una scossa di energia che ti attraversa il corpo; è una lacrima che arriva a dirti che qualcosa ti ha reso felice o ad avvisarti che qualcuno, magari involontariamente, ti ha ferito.
– Poi? –. Mi piace stare ad ascoltarlo.
– Cosa sente il tuo cuore quando guardi il cielo e lo scopri decorato di brillanti? Io provo una grande  emozione.
– Tu parli la mia lingua, Yuki, e questa, per me, è una delle emozioni più grandi.
– Sì, anche per me. Non credevo di poter trovare qualcuno con cui parlare di quello che mi piace, di quello che sogno o desidero.

Libri in uscita il 9 giugno: "La via del male" - "Il piccolo albergo della felicità" - Raccontami dei fiori di gelso" - Quando finiscono le ombre"




Romanzi in uscita il 9 giugno:

LA VIA DEL MALE (R. Galbraith): la nuova indagine di Cormoran Strike e Robin Ellacott, in un giallo intenso, ricco di colpi di scena, direttamente dalla penna della mammina di Harry Potter.
Quando finiscono le ombre (C. Rava) è un romanzo in cui il passato nasconde molti segreti, ma è il presente a fare più paura.
IL PICCOLO ALBERGO DELLA FELICITA' (L. Dillon): a volte la vita ti mette le prove, ma c'è sempre qualcuno che viene in tuo aiuto...
RACCONTAMI DEI FIORI DI GELSO (A. Ohanesian): "un romanzo che dà voce alle vittime silenziose della Storia" (N.Y. Times).


IL PICCOLO ALBERGO DELLA FELICITA'
di Lucy Dillon


Ed. Garzanti
trad. S.Caraffini 
432 pagine 
€ 18.60
USCITA: 
9 GIUGNO 2016
Libby si trasferisce a Longhampton per gestire la nuova attività del Bed&Breakfast, dove trova un ospite di cui è impossibile liberarsi: il cane della suocera, Bob, con le sue orecchie pelose e un muso sempre in cerca di carezze. Libby non ha tempo per occuparsi di lui e vorrebbe non averlo sempre tra i piedi. Ma presto scopre che Bob ha una dote speciale: attraverso la pet therapy, aiuta le persone a ritrovare il sorriso.
Un giorno, davanti all'albergo, un'auto investe una donna che rimane ferita e perde la memoria.
Libby decide di ospitarla, sperando che la vicinanza di Bob possa aiutarla come ha fatto con lei, e in effetti l'amicizia con quel cucciolo buffo e invadente dà alla sconosciuta una nuova speranza e il coraggio di rimettere insieme i pezzi della sua vita.
Fino al giorno in cui un uomo arriva e si presenta come il fidanzato della giovane; ma Bob non si fida di lui...



RACCONTAMI DEI FIORI DI GELSO
di Alice Ohanesian


Ed. Garzanti
trad. S. Beretta
288 pp
16.90 euro
USCITA:
9 GIUGNO 2016
Seda vorrebbe poter dimenticare quel passato che invece si ostina a tornare. Un passato che parla della Turchia e delle sue radici, che le fa sentire ancora il profumo delle spezie e il rumore dei telai al lavoro nell’azienda di famiglia.
 Da lì proviene il giovane Orhan, che vuole da lei delle risposte. 
Perché suo nonno, Kemal, ha lasciato la loro vecchia casa a Seda, una sconosciuta che vive in America? 
Seda capisce che è arrivato il momento di scendere a patti con la memoria e con una colpa che non ha mai confessato a nessuno. 
Decide di affidare a Orhan la sua storia. La storia di lei ancora ragazzina, che si innamora di Kemal all’ombra di un albero di gelso i cui rami parevano voler raggiungere il cielo. U
n amore spezzato dalle deportazioni degli armeni, all’alba della prima guerra mondiale. Un amore che ha costretto 
Seda a scelte difficili i cui rimpianti non l’hanno mai abbandonata.


QUANDO FINISCONO LE OMBRE
di Cristina Rava

Ed. Garzanti
306 pp
16.90 euro
USCITA:
9 GIUGNO 2016
Nell'affrontare l'autopsia dell'anziano Spartaco Guidi, ritrovato morto in campagna, Ardelia Spinola sa che il suo compito è solo quello di decretare l'ora e le cause della morte, eppure la sua anima investigatrice non si azzittisce.
Le grane personali certo non mancano: il suo compagno, l'apicultore Arturo, ha qualcosa da nascondere; quando la casa di Guidi viene messa sottosopra, Ardelia si concentra sul caso e scopre che l'uomo era da poco tornato ad Albenga, dopo aver trascorso anni in un ospedale psichiatrico per omicidio.
Il passato di quest'uomo si rivelerà davvero molto intricato...







LA VIA DEL MALE
di Robert Galbraith


Ed. Salani
608 pp
18.60 euro
USCITA
9 GIUGNO 2016
Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. L’investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne responsabili – e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre indicibili brutalità. La polizia concentra le indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e non rimane molto tempo…

sabato 28 maggio 2016

Al cinema: ERA D'ESTATE di Fiorella Infascelli, con Massimo Popolizio e Giuseppe Fiorello,



E' nelle sale cinematografiche italiane il film in memoria di due magistrati coraggiosi che hanno pagato con la vita la dedizione e l'onestà nei confronti del proprio difficile lavoro, anzi della loro "missione".

"ERA D'ESTATE" è il film che racconta il ricordo di un’estate del 1985, quando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono costretti a una vacanza forzata di 25 giorni nella foresteria del carcere sardo dell’Asinara, con le loro famiglie, dopo che a Palermo si era captato il rischio di un attentato ai loro danni.

Nel 2010 fu pubblicato un libro, con lo stesso titolo, che raccoglieva diversi contributi e testimonianze da parte di varie figure politiche e non solo (vi è anche un racconto di Manfredi Borsellino) su come vissero i giorni terribili della strage di Capaci prima e di Via D'Amelio poi, insieme alle le loro riflessioni su come sia cambiata la Sicilia da allora.

ERA D'ESTATE
di Alessandra TurrisiRoberto Puglisi

Ed. P. Vittorietti
125 pp
2010
Era quasi estate quando Giovanni Falcone fu massacrato con la moglie e gli uomini della scorta, mentre tornava a casa. 
Era estate piena quando Paolo Borsellino lo seguì, con gli uomini della sua scorta, un attimo prima di suonare il citofono di sua madre. 
Cosa rimane di quell'estate nella mente e nel cuore? 
Come possiamo ancora ricordare, senza cadere nelle trappole involontarie della retorica, nei tranelli delle lacrime di convenienza, nel marasma della commozione a buon mercato che tutto copre e pareggia fino a svuotare di senso il dolore che abbiamo davanti agli occhi? 
Noi abbiamo pensato che per recuperare la vista giusta, la luce esatta degli occhi, fosse necessario ripartire dalla voce. 
Anzi dalle voci, dagli accenti di tanti che attraversarono quell'estate di morte. 
Qui c'è il racconto delle metamorfosi, delle vocazioni alla giustizia e alla bellezza che sono nate nel nome e nel ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 
Qui sono piantate le corone di spine di un travaglio, di un sentiero di sassi che ha avuto come sbocco la resurrezione civile di più generazioni. 
Una galleria di ritratti individuali, ognuno col suo timbro e col suo tono specifico, nella filigrana di un'identica presa di coscienza collettiva. 
Scritti di: Pietro Grasso, Tony Gentile, Paolo Briguglia, Ugo Barbàra, Alessandro Rizzo, Gregorio Porcaro, Marcello Alessandra, Francesco Campagna, Alessandra Siragusa, Giusto Catania, Raoul Russo, Umberto Lucentini, Andrea Tuttoilmondo, Alessandra Turrisi e altri.


IL FILM


REGIA: Fiorella Infascelli

ATTORI: Valeria Solarino, Massimo Popolizio, Giuseppe Fiorello, Elisabetta Piccolomini, Claudia Potenza.

DAL 23 MAGGIO AL CINEMA


L'Asinara, 1985. In una notte come tante sbarcano sull'isola Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le proprie famiglie. Il trasferimento è improvviso e la minaccia, intercettata dai Carabinieri dell'Ucciardone, è grave: un attentato contro i due giudici e i loro familiari partito dai vertici di Cosa Nostra. E' un'estate calda, e nella piccola foresteria di Cala D'oliva, i due magistrati e le loro famiglie vivono isolati dalla piccola comunità di civili dell'Asinara, controllati a vista dalle guardie penitenziarie. Una condizione che non tutti riescono a sopportare (Coming Soon)


venerdì 27 maggio 2016

Anteprima Nativi Digitali Edizioni: L'UCCELLO DEL TUONO di Valentina Marcone



Readers carissimi,  sono qui per segnalarvi l'uscita di "L'Uccello del Tuono", III parte della saga Urban Fantasy/Paranormal Romance "La croce della Vita" di Valentina Marcone.

"Avete conosciuto Deva in La Croce della Vita (RECENSIONE), l’avete vista crescere in La Stella dell’Eire” (RECENSIONE), ora la giovane Furia dovrà affrontare il problema più grande: se stessa."

Il libro sarà pubblicato martedì 31 maggio al prezzo di 3.99€ su tutti gli store di ebook, e nella versione cartacea su Amazon a 12€.

Inoltre, in occasione del lancio, gli ebook degli altri volumi della saga saranno in offerta su tutti gli store dal 30 maggio al 5 giugno: La Croce della Vita a 1.99€ e La Stella dell'Eire a 2.99€!


L'UCCELLO DEL TUONO 
di Valentina Marcone


Data di uscita: 31 maggio 2016
Genere: Urban Fantasy, Paranormal Romance
Collana: “Fantasy”
Prezzo: Ebook 3.99€
cartaceo 12€
215 pp

Alcune persone passano tutta la vita a prepararsi al peggio, pensano di essere capaci di affrontare qualsiasi avversità, spendono ore a immaginare scenari disastrosi e realtà terrificanti per essere sempre all'altezza. Anche io pensavo di esserlo, anni di duro allenamento fisico, sudore e dedizione continui, credevo di essere pronta a tutto, con l'appoggio della mia famiglia poi ero convinta di superare qualsiasi avversità. Potere, amore e rispetto ti fanno sentire al sicuro da tutto, sentivo di avere la forza di affrontare tutto quello che mi minacciava, licantropi, vampiri e qualsiasi altra creatura mitica. Ti guardi allo specchio e ti senti invincibile, con un consorte immortale accanto, con i fratelli Sincore a guardarti le spalle.
E poi, quando la situazione richiede tutte le tue capacità, quando arriva il momento della verità realizzi... cazzo, quello era lo specchio delle brame
.”

L'autrice.
Valentina Marcone, nata nella provincia di Salerno nel 1986, laureata di Farmacia all’università di Salerno, ha una sola grande passione: i libri. Che essi siano di scuola, di favole, di storia, di letteratura classica, non ha importanza, purché scritti in inglese o italiano. Adora il genere fantasy, tanto che il suo primo libro ha come protagonista una Furia. Le piace pensare di non raccontare storie, ma creare personaggi che plasmano da soli la loro storia
.

In libreria una nuova indagine di Montalbano: L'ALTRO CAPO DEL FILO di Andrea Camilleri



A chi piace il commissario Salvo Montalbano e non si è perso un appuntamento con lui nè su carta nè in tv?

Bene, sappiate che è in libreria l'ultima indagine del simpatico e scaltro commissario di Vigata:


L'ALTRO CAPO DEL FILO
di Andrea Camilleri


Ed. Sellerio
14 euro
320 pp
dal 26.05.2016
A Vigàta non si arresta il flusso di migranti bisognosi di aiuto.
Sia il paese che il commissariato si danno da fare, il primo per aiutare, il secondo per individuare gli individuare, sospettati anche dello stupro di una bambina.
Ma una notte, proprio mentre Montalbano è al porto ad assistere all'ennesima tragedia del mare, è costretto ad allontanarsi perchè c'è stato un omicidio: nella più rinomata sartoria del paese è stata ritrovata cadavere -  trucidata a colpi di forbici - la sarta che avrebbe dovuto cucire un vestito nuovo per Livia, Elena.
L’indagine parte dalla vita della vittima, gli amici, i possibili nemici, eventuali amanti, i lavoranti. 
Ma via via che si addentra nell’indagine nessuna ipotesi convince Montalbano; tra uno sbarco e l’altro trascorre ore in sartoria, alla ricerca di un indizio, per annodare i fili della vita della donna per giungere alla verità. 

Ne L’altro capo del filo, attorno al dramma dei migranti che Camilleri racconta scuotendo le nostre coscienze, si muovono i personaggi che conosciamo da sempre; tutt’intorno altre figure straordinarie, il medico Osman e la solerte Meriam, anche loro migrati un giorno dalle coste dell’Africa, il vecchio sarto Nicola, il picciotto Lillo, tutto un mondo che Camilleri disegna con quella carica di umanità che è fra le cose che più si apprezza nelle sue storie.

giovedì 26 maggio 2016

FILM - TRATTI DAI LIBRI - IN USCITA (25 maggio/ 9 giugno)



Readers cinefili, nei prossimi giorni, tra i tanti film che potreste aver voglia di guardare, ce ne sono alcuni tratti da romanzi.
Ecco due, per adesso: il primo è già in sala, l'altro lo sarà dal 9 giugno.

Vi ricordo che QUI c'è il post sulle uscite dei film tratti dai libri in uscita nel 2016 e non solo, che ho aggiornato con altre news.


Dal 25 maggio in sala c'è  ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO, ispirato a Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò (LINK IBS)
Alice Kingsleigh (Mia Wasikowska) ha trascorso gli ultimi anni seguendo le impronte paterne e navigando per il mare aperto. Al suo rientro a Londra, si ritrova ad attraversare uno specchio magico che la riporta nel Sottomondo dove incontra nuovamente i suoi amici il Bianconiglio, il Brucaliffo, lo Stregatto e il Cappellaio Matto (Johnny Depp) che sembra non essere più in sé. Il Cappellaio ha perso la sua Moltezza, così Mirana (Anne Hathaway) manda Alice alla ricerca della Chronosphere, un oggetto metallico dalla forma sferica custodito nella stanza del Grand Clock che regola il trascorrere del tempo. Tornando indietro nel tempo, incontra amici - e nemici - in diversi momenti della loro vita e inizia una pericolosa corsa per salvare il Cappellaio prima dello scadere del tempo. (Cooming Soon)

Tra gli interpreti principali figurano Mia Wasikowska, Johnny Depp, Anne Hathaway e Helena Bonham Carter, già presenti nel primo film.



In uscita: 9 GIUGNO 2016: L'uomo che vide l'infinito è basato sul libro di"L'uomo che vide l'infinito – La vita breve di Srinivasa Ramanujan, genio della matematica" (LINK IBS) di Robert Kanigel.

Racconta la vera storia di Srinivasa Ramanujan, genio indiano della matematica, completamente autodidatta. Per far conoscere al mondo la sua mente geniale, dovrà lasciarsi alle spalle la giovane e amata sposa Janaki, interpretata da Devika Bhise per intraprendere un lungo viaggio che lo porterà a Cambridge, dove forgerà un forte legame con il suo mentore, l'eccentrico professore G.H. Hardy. Sotto la guida di Hardy, il suo lavoro si evolverà in modo tale da rivoluzionare per sempre la matematica e trasformare il modo in cui gli scienziati spiegano il mondo. (Cooming Soon)

Il film ha come protagonisti Dev Patel e Jeremy Irons; comprende anche Toby Jones, Stephen Fry, Jeremy Northam e Kevin McNally.



Aspettando la miniserie tv tratta da IL NOME DELLA ROSA



Quanti di voi hanno letto e amato il bestseller del compianto Umberto Eco, "Il nome della rosa"?
Io sì, personalmente, e chissà quanti insieme a me; e mi piacque anche molto l'omonimo film con Sean Connery e Christian Slater del 1986, scritto e diretto da Jean-Jacques Annaud.

Ebbene, leggevo in web una news molto interessante: la Rai ne trarrà una miniserie tv; le riprese inizieranno tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017, saranno 10 puntate (ognuna lunga i canonici 50 minuti) e, come ha tenuto a precisare Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction, Umberto Eco stesso vi aveva lavorato su e aveva letto i trattamenti delle puntate.
Non sono ancora trapelate indiscrezioni nè sul regista nè sul cast, che però sarà internazionale.

Qualche anno fa, in QUESTO POST avevamo dato una semplice e breve occhiata all'abbazia di Melk, luogo scelto dallo scrittore per il ritrovamento del manoscritto che sta alla base del romanzo.

Ma com'è nata l'idea di questo affascinante soggetto?

Tutto nacque nel 1978. Un amico editore gli disse di voler curare la pubblicazione di una serie di brevi romanzi gialli, e benchè Eco inizialmente non avesse alcun desiderio di scrivere un romanzo giallo - sostenendo che, se mai l'avesse fatto, sarebbe stato un libro di cinquecento pagine con protagonisti dei monaci medievali - nella sua mente venne a crearsi ben presto la suggestiva e inquietante immagine di un monaco avvelenato mentre stava leggendo in una biblioteca.
Eco stesso aveva alle spalle un'esperienza di partecipazione ad un corso di esercizi spirituali presso il monastero benedettino di Santa Scolastica (negli anni dell'adolescenza), esperienza che evidentemente lo portò a privilegiare questo tipo di ambientazione. 

Il periodo storico scelto - il medioevo - è semplicemente quello da lui preferito, e già oggetto di studi e approfondimenti nei saggi precedentemente scritti.
Ci mise un anno a pianificare i luoghi ed i personaggi della sua opera, come per prendere con essi familiarità.

Leggevo ancora qua e là che l'Autore ha ammesso di aver odiato questo suo mirabile (e primo) romanzo, giudicandolo il peggiore di tutti quelli da lui scritti.

mercoledì 25 maggio 2016

Recensione: L'AVVENTURA INUTILE DI ALFREDO PISTOCCHI di Alessandro Di Giuseppe



Come anticipato, eccomi con la recensione di un breve romanzo avente come protagonista un uomo ultra 70enne, che, ormai vedovo, solo e pensionato, prova a dare una svolta alla propria esistenza.


L'AVVENTURA INUTILE DI ALFREDO PISTOCCHI
di Alessandro Di Giuseppe


Eretica Edizioni
13 euro
Gennaio 2016
Alfredo Pistocchi ha 74 anni, vive a Teramo e soltanto da una settimana è andato in pensione.
Come riempire queste giornate lunghe che sembrano non passare mai?
La moglie, Linda, è morta di cancro da qualche anno; i figli, Luca e Rebecca, hanno le loro famiglie, le loro vite e, a parte un paio di visite di circostanza all'anno e qualche telefonata veloce e fredda, non hanno col padre un gran rapporto.

Alfredo, quindi, si sente terribilmente solo e inutile.
La tv lo intrattiene poco piacevolemente, con i suoi programmi insulsi e sciocchi; non ha amici, non ha hobbies; a fargli compagnia ci sono i rumori prodotti dalla famiglia che abita al piano di sopra e le sbirciatine date a Marzia, un'altra vicina di casa, sposata e con figli, su cui ogni tanto Alfredo si ritrova a fantasticare.
Ecco, le fantasticherie (non ultime quelle a sfondo sessuale) sono un'altra sua compagnia quotidiana. Alfredo, infatti, ha un talento non indifferente a rimuginare, ricordare, a fare ipotesi su come sarebbe stata la sua vita se avesse fatto una tale scelta piuttosto che un'altra.

E pensa e ripensa, solo soletto com'è, alla ricerca di qualcosa che dia colore alle sue giornate grigie e solitarie, ecco che si infila nella sua mente il pensiero dell'unica amante mai avuta; l'unica donna con cui ha tradito la fedele e buona Linda: Beatrice.
Beatrice e Alfredo si sono incontrati 40 anni prima ad un corso di aggiornamento per lavoro ed hanno avuto una notte di sesso.
Una sola notte, fugace e ormai lontana nel tempo e nella memoria, cui il nostro uomo in quarant'anni non ha mai pensato una sola volta.

Dopo Beatrice, Alfredo non ha più tradito Linda. Forse perchè pentito e innamorato?
L'uomo, riflettendo e guardandosi indietro, scopre di non avere mai amato, in realtà, sua moglie; di averla, spesso, addirittura mal sopportata: lei così perfettina, così comprensiva, attenta, pacata, materna..., mentre lui si rivelava, ogni giorno di più, distante, superficiale, poco sensibile e romantico verso di lei.

E adesso che lei non c'è più, Alfredo può spassarsela!
La prima cosa che fa, dopo aver acquistato un computer, è crearsi un account su Facebook, grazie al quale comincia a cercare qualche sparuto amico o collega, tra cui... lei: Beatrice Schiavelli, che all'improvviso torna ad occupare la mente di Alfredo. 
Il pensiero di quella bella donna con cui trascorse una piacevole notte all'insegna del piacere fisico, finisce per diventare un chiodo fisso per l'ex-ferroviere, la cui fantasia si accende e comincia a pensare a come potrebbe cambiare la sua vita (beh, quanto meno quel che gli resta) se accanto a sè ci fosse Beatrice.

E allora perchè non andare alla ricerca di quest'amore mai vissuto, che però potrebbe rivelarsi il vero amore della sua vita, l'unico in grado di dare senso e valore agli ultimi anni dell'esistenza di un uomo solo?

Alfredo è un uomo che, giunto a una certa età, conscio di come la sua esistenza sia trascorsa in modo anonimo, con una moglie troppo ordinaria che non è riuscito ad amare, con figli ormai quasi estranei, senza un lavoro a tenerlo impegnato, sta pensando a come fare per non morire di noia e depressione.
E allora la sua mente comincia a ripercorrere gli anni andati, a valutare, considerare.., e ne vien fuori un quadro non felice, che Alfredo vorrebbe cancellare o, per lo meno, sistemare, trovandosi una compagna; e non una qualsiasi, ma quella donna, la sua Beatrice.

La sua amarezza, l'insoddisfazione, l'infelicità, la noia, lo portano a non riflettere su ciò che la vita di buono gli ha donato fino a quel momento, anzi sembra che adesso si ostini a voler prendere decisioni infantili e irrazionali pur di scrollarsi di dosso tutta l'inutilità che lo opprime.
Alfredo non ci appare un uomo cattivo, probabilmente non nè migliore nè peggiore di un qualsiasi altro uomo della sua età rimasto solo a rigirarsi i pollici in una casa deserta, ma un po' ingrato e superficiale inevitabilmente ci appare; vero è che la sua coscienza non è completamente azzittita e, anzi, qualche rimprovero - sotto forma di prese in giro sarcastiche - arriva da parte di una "vocina interiore" proprio quando "il cuore", e un patetico sentimentalismo da uomo sul viale del tramonto, sta per prendere il sopravvento sulla ragione.

Alfredo ha bisogno forse di andare a sbattere contro il suo egoismo - quello stesso che, negli anni passati, lo ha reso spesso cieco e sordo davanti all'amore della sua unica e vera compagna di vita -, il suo malcontento, il malessere derivante dalla consapevolezza che la solitudine e i giorni sempre uguali sono ormai i suoi amici più fedeli, per poter rendersi conto che non sempre certi desideri irrealizzati e certe chimere idealizzate e rese perfette dall'immaginazione, sono davvero ciò di cui si ha bisogno per essere, non dico felice, ma quanto meno una persona serena.

La sua personale, solitaria e sciocca avventura lo farà rinsavire, o troverà davvero ciò che cerca per sentirsi rinato?

Uno stile di scrittura fluido, un ritmo reso veloce non solo dal linguaggio immediato, arguto nel descrivere la realtà con gli occhi disincantati e a volte un po' cinici di un anziano egoista ed infantile, ma anche da una narrazione affidata a questo personaggio principale, del quale seguiamo pensieri, sogni ad occhi aperti, ricordi, amarezze, delusioni, egoismi, del quale non approviamo le scelte e i sentimenti negativi ingiustificati, ma che pure alla fine ci fa sorridere di tenerezza o compassione, perchè Alfredo dopotutto è solo un uomo che deve abituarsi alla propria condizione di solitudine e di pensionato con troppe ore libere a disposizione.

Un romanzo scritto bene e dalla lettura molto scorrevole.


Epigrafe (L’avventura inutile di Alfredo Pistocchi)



Sto leggendo L’avventura inutile di Alfredo Pistocchi  di Alessandro Di Giuseppe, di cui conto di scriverne la recensione in giornata.


Ecco le citazioni che fanno da epigrafi alla storia narrata.

La natura, non contenta di avergli negato l’arte del pensiero, 
gli concesse il dono della scrittura” 

George Bernard Shaw 

  
“Vi sono tante cose che non si raccontano mai. Una volta volevo fare un 
film dove non succedesse niente. Ma, sotto quell’apparente niente, vi era-
no i mille pensieri che passano per la testa, nei quali si  giudicano gli al-
tri e se stessi. Certi  atteggiamenti sono dovuti proprio a questi pensieri 
che non vengono mai alla luce” 

Cesare Zavattini

“...Tutto è tradimento, Gwendor... 
Le passioni non durano in nessuno, l’amore, soprattutto, 
non è che un effimero fiore di vita nel giardino della giovinezza” 

Louis-Ferdinad Cèline - Morte A Credito 

  

“...E, mi creda, nessuno muore mai. La morte, nonostante quello che cer-
cano di farci credere i telegiornali, è un fatto eccezionale nelle nostre vite. 
La gente arriva ad ottant’anni ed è sopravvissuta alla seconda guerra 
mondiale, a tutte le influenze stagionali che si sono succedute negli anni, 
agli incidenti stradali, a quelli domestici, al cancro, al rischio di un in-
farto- ha presente con quale velocità un infarto si porta via un padre di 
famiglia?-, alla depressione che, statisticamente, colpisce tutti almeno 
una volta, ai governi dei democristiani, a quelli dei socialisti, a quelli di 
Berlusconi. Vede, nonostante quello che si pensa e si dice, 
non è affatto  facile morire...” 

Paolo Zardi - L’Urlo (nella raccolta Antropometria




ANCHE IL LIBRO CHE STATE LEGGENDO VOI 
HA UNA CITAZIONE INTRODUTTIVA O UNA BELLA DEDICA?



"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire



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