Un passaggio molto bello tratto dal libro in lettura IL LAGO DEL TEMPO FERMO di Laura Bonalumi.
- Ma tu credi davvero che basti una faccina sorridente per dire che sei felice?
– No, non credo – mi risponde.
– Come si fa a esprimere un’emozione attraverso un disegnino?
– Infatti, non la esprimi, la scegli tra quelle che ti offre il menu del tuo cellulare.
– …e magari non sai neppure se veramente quella faccina rappresenta quello che provi. Insomma, Yuki, un’emozione non funziona così!
– No, però ti confezionano la lista!
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– Ehi! Ma che domande fai? – esclama lui.
– Be’, l’hai detto tu che quando guardi la Luna ti emozioni.
– È vero, ma l’ho detto solo a te!
– Be’, puoi continuare a dirmi tutto quello che vuoi… io non rido, non ti prendo in giro e non ti giudico.
– Sai, Viola, per me emozionarsi non vuol dire essere deboli e fragili. Un’emozione è come una scossa di energia che ti attraversa il corpo; è una lacrima che arriva a dirti che qualcosa ti ha reso felice o ad avvisarti che qualcuno, magari involontariamente, ti ha ferito.
– Poi? –. Mi piace stare ad ascoltarlo.
– Cosa sente il tuo cuore quando guardi il cielo e lo scopri decorato di brillanti? Io provo una grande emozione.
– Tu parli la mia lingua, Yuki, e questa, per me, è una delle emozioni più grandi.
– Sì, anche per me. Non credevo di poter trovare qualcuno con cui parlare di quello che mi piace, di quello che sogno o desidero.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz