mercoledì 18 maggio 2011

L'ESPERIENZA PIU' BELLA!

Con questo post voglio raccontare l'esperienza più bella della mia vita: la mia conversione al Signore 13 anni e mezzo fa! 
Sono nata e cresciuta in una famiglia cattolica (anche se non particolarmente fervente e praticante) e ho ricevuto i “sacramenti” del battesimo, della confessione e della comunione. 
Ricordo che il mio primo approccio con il Libro di Dio, la Bibbia, l’ho avuto proprio in seguito alla prima comunione, in occasione della quale ricevetti in dono dal parroco “I quattro vangeli e gli Atti degli Apostoli” e qualche volta presi in mano quel libricino e ne lessi diverse pagine, trovandolo tra l’altro molto interessante. Non accontentandomi più soltanto della lettura dei vangeli, ma volendo leggere l’intera Sacra Scrittura, decisi di comprare una Bibbia e di incominciare a leggerla tutta, dall’inizio. 
Devo dire che più andavo avanti nella lettura e più mi rendevo conto che quello che avevo tra le mani era un libro davvero speciale! Iniziavo ad amare Dio, che non era più soltanto qualcosa di teorico, di cui avevo sentito parlare vagamente al catechismo, ma stava diventando una Persona “concreta” e desideravo imparare a conoscerlo sempre di più! 
La mia ricerca di Dio iniziò col mio allontanamento dalla Chiesa Cattolica: diventava per me sempre più chiaro che troppe delle cose che sin da piccola mi erano state insegnate non coincidevano con ciò che leggevo nella Bibbia (la venerazione rivolta a Maria, ai santi, la necessità dei sacramenti per ricevere la grazia di Dio…). Intanto, arrivata alle scuole superiori, il mio interesse crescente per la Parola di Dio mi portò a intavolare numerose conversazioni con due mie compagne di classe, una testimone di Geova (TdG, per brevità!) e l’altra evangelica. La prima fu, purtroppo, più persuasiva ed insistente, tanto che riuscì a convincermi a fare uno studio biblico; inizialmente, fui molto sospettosa circa i TdG poi, però, la loro sicurezza nel rispondere alle mie tante domande sembrò soddisfare la mia sete di conoscenza. Così, per quasi due anni, ho frequentato regolarmente le riunioni dei TdG, continuavo a leggere la Bibbia (mi esortarono a lasciare la traduzione C.E.I., giudicata da loro troppo complicata (!), e a studiare con la “Traduzione del Nuovo Mondo”) e a “formarmi” sui loro libri, evitando accuratamente di leggere tutto ciò che non fosse pubblicato direttamente dalla loro Società. 
A tal proposito, devo aggiungere un particolare non irrilevante: la mia compagna evangelica mi aveva regalato un libro, in occasione del proprio battesimo, “Forza per vivere”, e ricordo che lo avevo nascosto ben bene per non cedere alla voglia di leggerlo!!
Nella mia permanenza tra i TdG, non posso negare che, di tanto in tanto, sorgevano dei dubbi, soprattutto riguardanti la divinità di Gesù Cristo, l’immortalità dell’anima e altri argomenti importanti. Finchè, nell’estate del 1997, una mia parente (credente evangelica), venne a casa e, molto esplicitamente, mi chiese: «Chi è Gesù per te?». Trovai strana la sua domanda, perché pensai tra me e me: Io so chi è Gesù! È il Figlio di Dio! e le diedi questa risposta; ma lei mi rifece la domanda: «Sì, ma io voglio sapere chi è Lui per te, personalmente! È il tuo Salvatore?». 
In quel momento mi resi conto che non avevo mai pensato a Gesù come al “mio personale Salvatore”! E non solo! Continuando la mia conversazione con la mia parente, mi diventava sempre più chiaro che non avevo mai riflettuto seriamente sulla necessità di chiedere perdono a Dio per i miei peccati (1Gv 1:9; At 3:19),  sul valore del sacrificio di Cristo, nel cui sangue ogni mio peccato veniva perdonato (1Gv 1:7; Efes. 1:7), sulla necessità della nuova nascita per poter diventare “figlia di Dio” (Gv 3:1-8; Gv 1:11-13), sul fatto che la mia riconciliazione con Dio potesse venire solo ed unicamente riponendo una fede sincera nell’opera perfetta di Cristo alla croce e non attraverso le mie buone azioni (Efes. 2:8,9; Tito 3:5), sul dono dello Spirito Santo che Dio fa a coloro che credono (Rom. 8:15; Efes. 1:13), sulla certezza della vita eterna che solo i figli di Dio hanno (Gv 5:24; 10:27,28; 1Gv 5:13)! 

Fino a quel momento non mi ero mai preoccupata del mio personale rapporto col Signore; il mio impegno era stato quello di cercare la “religione giusta” … ma che posto aveva Gesù nella mia vita? 
Turbata dalle cose dettemi da mia zia e dai brani biblici analizzati, mi presi un breve periodo lontana dai TdG per riflettere e finalmente lessi il libro “Forza per vivere”, dove veniva spiegato in modo molto chiaro che ogni uomo è un peccatore lontano da Dio e che ha assolutamente bisogno del Suo perdono per potersi riconciliare con Lui e non essere più sotto condanna. Compresi che Gesù aveva preso su di Sé il mio peccato per riscattarmi col Suo sangue dalla schiavitù di satana e dall’inferno. 
Così, una sera pregai il Signore e Gli chiesi di perdonarmi per tutti i miei peccati e di venire a vivere nel mio cuore, di prendere il controllo della mia vita! Da quando ho fatto quella preghiera sincera sono passati molti anni! 
A differenza di prima della conversione, ora vivo nella certezza di appartenere al Signore, di avere il Suo Santo Spirito che mi guida e che, qualunque cosa succeda nella mia vita, niente e nessuno potrà mai rapirmi dalla mano del Padre.
  Angela 

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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