giovedì 24 luglio 2025

[ Storie dietro storie ] Dietro le pagine di... LA SPIA DELLA REGINA (The Queen's spy)




Nel corso di questo mese ho pubblicato la recensione di un romanzo storico, LA SPIA DELLA REGINA di Clare Marchant, la cui trama si svolge seguendo una doppia linea temporale, il 1584 e il 2021.

Spulciando alcune interviste rilasciate dall'autrice in merito a cosa e/o chi le abbia ispirato la scrittura del romanzo, ho letto come il protagonista (Tom Lutton) sia apparso alla sua immaginazione del tutto all'improvviso, in un giorno in cui lei era impegnata a scrivere "Il profumo dei fiori di zafferano" (The secrets of Saffron Hall): ha provato all'istante una grande simpatia per questo bambino silenzioso (sordomuto) e solenne. 
Così, quando ha iniziato a fare ricerche e a pianificare "La spia della regina", sapeva di volere proprio un personaggio come Tom quale protagonista storico, così da esplorarne la disabilità e capire in che modo questa potesse trasformarsi nella sua forza.

La parte narrativa ambientata nel passato vede Elisabetta I sul trono inglese; la sovrana - di fede protestante - viene contrastata da chi vorrebbe invece una regina cattolica e, a tale scopo, ambisce a mettere sul trono Maria Stuarda, sua cugina, la quale fu imprigionata per 18 anni da Elisabetta e decapitata proprio con l'accusa di cospirazione.

Scegliere un protagonista affetto da sordità e mutismo è singolare e originale e la Marchant è stata incoraggiata ad impiegarla dalla scoperta, durante le ricerche storiche sul periodo Tudor, di un matrimonio di un sordomuto; il racconto delle nozze l'ha ispirata nella descrizione del momento in cui Tom sposa la sua Isabel.

Questo, inoltre, le ha anche suggerito delle idee su come Tom avrebbe potuto usare i gesti e i segni con le mani per il resto della sua vita per comunicare con gli altri; per essere più specifici, sapendo che in epoca Tudor si usavano tavolette di cera, questo aspetto si è rivelato molto utile per Tom per comunicare, perché infatti il personaggio usa molto le tavolette per riportare i propri pensieri.

Durante la fase iniziale di stesura del romanzo, l'autrice ha avuto non pochi dubbi su quanto fosse giusta la scelta di un personaggio principale con quella caratteristica, anche perché non è stato facile trovare le parole giuste per descrivere come Tom sperimentava le cose e conosceva il mondo attorno a sé usando solo i sensi che aveva, resi più acuti per forza di cose; ad es.,  l'olfatto più sviluppato avrebbe dato a Tom lo svantaggio di avvertire gli odori più sgradevoli ma, per contro, anche l'enorme e speciale vantaggio di imparare a distinguere e identificare molte varietà di erbe, cosa assolutamente necessaria per uno speziale.

Nel libro emerge la conoscenza che la Marchant ha delle erbe, interesse natole nel corso della scrittura de Il profumo dei fiori di zafferano, quando lesse un articolo sulla coltivazione dello zafferano e capì che sarebbe stato perfetto per la sua storia; man mano, si è interessata ad altre erbe e piante medicinali del XVI secolo, restandone affascinata.
Così ha iniziato a informarsi sui giardini monastici dove poter trovare le diverse erbe e apprendere come esse venissero coltivate; ha scoperto che un certo Hugh Morgan, il farmacista di Elisabetta I, aveva introdotto la vaniglia alla corte Tudor, anche se ne La spia della regina è Tom Lutton a portarla a palazzo per la prima volta.

Come già accennato nella mia recensione, se la storia di Tom è fittizia, non lo è l'intricato e pericoloso universo delle congiure di palazzo: nel cercare informazioni storiche sul periodo di riferimento, la scrittrice si è imbattuta in particolari ed episodi realmente verificatesi che poi ha inserito nel romanzo, come ad es. il particolare relativo alla congiura di Babington, in cui c'era un uomo (pare che la spia fosse uno degli uomini di Walsingham) con un cappotto blu che consegnò una lettera a Babington. Ebbene, il dettaglio del cappotto blu è presente anche in una scena che vede coinvolto Tom.

Questo signor Anthony Babington era solo un giovane ventiquattrenne quando morì, e la sua fine fu davvero orribile.
Arrestato con l'accusa di voler uccidere la regina Elisabetta a favore di Maria Stuarda, l'uomo - che in realtà aveva deciso già da un po' di smettere l'attività di cospiratore e provare a rifarsi una vita fuggendo in Francia - viene coinvolto in un complotto ordito da Walsingham (considerato il "padre" dei servizi segreti britannici e il capo dello spionaggio durante il regno di Elisabetta I) e il 20 settembre 1586 avviene la sua esecuzione.

Dopo essere stato trainato dai cavalli, viene soffocato dal cappio dell’impiccagione e, ancora vivo,  sventrato e squartato, che era la classica condanna a morte per i traditori così come deciso dalla corona d’Inghilterra.



Per adesso è tutto, spero che leggere qualche piccola informazione susciti la vostra curiosità su questo romanzo.




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3 commenti:

  1. Ciao Angela, mi affascinano molto i "dietro le quinte" dei romanzi: come nascono i personaggi, gli avvenimenti che influenzano le decisioni e le scelte degli autori.
    Un post interessante. Un abbraccio 😘

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    Risposte
    1. ciao Fra! Mi piace molto ricercare informazioni e curiosità alla base delle trame di certi romanzi, si imparano molte cose interessanti!

      un abbraccio <3

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  2. Ciao Angela, grazie per questo post così interessante. Un'ispirazione che fa da cornice ai tanti avvenimenti storici presenti nel romanzo. Curiosità appagate dalla tua preziosa ricerca. Leggerti è sempre un piacere :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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