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sabato 9 novembre 2019

Novità editoriali Armando Editore (novembre 2019)



Come state trascorrendo questo sabato pomeriggio, cari lettori?
Io sto aspettando che i miei cornetti sfogliati lievitino in forno, e intanto ho pensato di fare un salto sul blog per aggiornarvi sulle ultimissime novità Armando Editore!


Armando Editore





Il bene comune di Benedetta Cosmi (146 pp, 14 euro)

Un vademecum progettuale.
Rete, materiali, progetti concreti ma soprattutto l’idea della società che si vuole costruire. Che combatte l'alienazione quella che altrimenti colpisce gli individui, ma contagia società e comunità intere.
Che società si crea quando si priva della possibilità o perfino del desiderio di avere accesso alle risorse culturali? Da questa domanda di vent'anni fa di Chomsky, ne Il bene comune, Cosmi parte.
La lettura, "è un autentico e insostituibile bene comune".
I musei, le biblioteche, i corpi intermedi, le piazze, la scuola, l'università, i luoghi dell'innovazione, i centri culturali, sportivi, l'associazionismo, le aziende, i libri, i bimbi, sono il bene comune, di cui parla l'autrice.
Storie di un presente che non pensava al futuro e di generazioni che cercano una società aperta, basata sul lavoro e merito, in Italia, talora all'estero. Programmi per chi resta.
È come un giro d'Italia (non fisico, città per città ma di rappresentanza, rappresentanza politica di quello che è stato fatto, si può fare si potrebbe ancora fare meglio su tutto il territorio nazionale con le persone che possono collaborare).
E (come ama ricordare il direttore del Corriere della sera) un capitolo è dedicato anche all’idea di Benedetta Cosmi di un “giornalismo costruttivo”, "che prende a cuore un problema e lo segue fino a quando le risposte pubbliche e private che quel problema pone non saranno arrivate".
Il lettore farà parte delle riunioni, entrerà nelle stanze dei direttori, rettori, presidenti, con chi ha il “potere per”. Avrà voglia di trascorrere le sue notti in biblioteca.

L'autrice.
Benedetta Cosmi si laurea con lode all’Università di Roma La Sapienza dove ha conseguito nel 2008 il titolo del Senato accademico attribuito ai migliori laureati "eccellenti". Cinque pubblicazioni, attualmente in libreria con È il futuro, bellezza! I giovani e la sfida del lavoro.
Innovation manager, dal 2015 dirige il primo Dipartimento Innovazione del sindacato Cisl Milano Metropoli, con il progetto Scuola lavoro.
Come saggista e giornalista ha firmato importanti inchieste sul sistema scolastico e sul mondo del lavoro, su Corriere.it
Ha diretto una web serie sulle nuove generazioni.
È stata consulente della Finanziaria della Regione Lombardia, Finlombarda.




LEGAMI CRIMINALI di Pino Casamassima (15,00 €, 304 pp)

Gennaio 1971, in un borgo sulle colline del Garda viene ucciso un anziano, un solitario d’origine toscana i cui unici interessi sono la caccia e il suo orto. Molti anni dopo, un’unica mano compie una serie di delitti anche oltre i confini italiani, mentre una banda armata viene sgominata dopo la sua ultima, clamorosa azione a Milano. Tutto slegato nel tempo e nei luoghi. Ma questa è solo l’apparenza. 
Con una scrittura che intreccia più generi e più forme narrative, Casamassima costruisce una storia che ne contiene diverse, seppure tutte riconducibili a un’unica genesi.

L'autore.
Pino Casamassima è un giornalista professionista e autore. Scrive per il “Corriere della Sera”, “Focus Storia”, “BBC History”. Ha pubblicato una quarantina di libri, alcuni dei quali tradotti all’estero, Cina compresa. Per il teatro ha scritto una ventina di testi, fra cui i monologhi da lui stesso interpretati. Fra un saggio e un altro si confronta con la narrativa: questa è una delle volte (più
felici). Vive a Gardone Riviera. 



Lo psicoterapeuta ricercatore di Edoardo Giusti e Eleonora Picerni (208 pp, 24,00 euro)

Il libro di Giusti e Picerni tiene ottimamente fede al suo impegno di costituirsi come guida  propedeutica alle tematiche della ricerca sulla psicoterapia. L’esposizione dei temi è esaustiva e tuttavia in linguaggio accessibile vengono affrontate sia le problematiche tradizionali – con
opportuni chiarimenti storici – sia i più recenti aggiornamenti, le innovazioni sul piano degli strumenti e le acquisizioni dell’ultimo decennio. L’impressione è di una vista dall’alto di un panorama sempre più interessante e in via di sviluppo.

L'autore.
Edoardo Giusti, Presidente dell’A.S.P.I.C. - Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell’Individuo e della Comunità, con sedi dislocate a livello nazionale. È direttore della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Pluralistica Integrata con autorizzazione ministeriale e professore a contratto presso la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica dell’Università degli Studi di Padova. Svolge attività clinica e di supervisione didattica per psicoterapeuti. È Presidente onorario dell’ASPIC ARSA Ricerca Scientifica Applicata. Autore di oltre 110 volumi. 

Eleonora Picerni - Ph.D. Dottore di Ricerca in Psicobiologia e Psicofarmacologia. Psicologa Clinica e Psicoterapeuta, oltre all’attività clinica e di ricerca scientifica è coautrice di articoli su riviste  internazionali e saggi specialistici in ambito psicologico. Collabora con la Fondazione “Santa Lucia” e ha pubblicato presso la nostra collana il testo Dissociazioni e conflitti. Valutazioni e terapie delle unità traumatizzate.


La rete di Antonio Martusciello (10 euro, 96 pp)

Negli ultimi anni, il settore dell’informazione è stato attraversato da notevoli cambiamenti. Oggi, la disponibilità illimitata di documenti e materiali consente la possibilità di una fruizione e di un utilizzo delle fonti on demand, in qualsiasi luogo e in qualunque momento.
I cittadini poi diventano protagonisti, partecipando alla generazione delle notizie, attraverso il citizen journalism. Da un lato, con le tecnologie comunicative, come tablet o smartphone, anche gli users possono produrre materiale di interesse giornalistico, dall’altro, l’avvento delle piattaforme di condivisione sociale, consente una partecipazione attiva al dibattito pubblico e una potenziale amplificazione delle news. Elementi sicuramente positivi se coincidenti con l’articolazione di un’offerta armoniosa dell’informazione. Questa è oggi caratterizzata da una notevole copiosità, ma si presenta sul web il più delle volte gratuita, almeno in termini monetari, generando nel settore un grave fallimento di mercato, sia per la difficoltà di stimolare il pagamento per i contenuti fruiti, sia per l’acquisizione di quote di fatturato pubblicitario a danno degli editori e a favore delle piattaforme di aggregazione, ricerca e condivisione. Un sistema che rischia di innescare una spirale tesa verso una drammatica riduzione delle risorse per i media tradizionali, a cui possono venire a mancare i fondi necessari per produrre e stimolare inchieste di qualità. Da queste basi, il saggio intende analizzare l’impatto che gli sviluppi tecnologici producono sull’economia e sul contesto sociale, invitando a riflettere sulla necessità di un’appropriata politica pubblica in grado di tutelare i diritti e le libertà fondamentali, ma anche capace di stimolare l’innovazione e lo sviluppo dei servizi.

L'autore.
ANTONIO MARTUSCIELLO, già Parlamentare con una importante esperienza manageriale nel settore dei media, ha ricoperto incarichi di governo in qualità di Sottosegretario all’Ambiente e Vice Ministro dei Beni e delle Attività Culturali. Dal 2010 è Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e componente della Commissione Servizi e Prodotti. Dal 2011 è docente presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove è titolare dei corsi in “New media e garanzie del consumatore” e in “Diritto dell’Informazione nel mondo globale”. È professore straordinario presso l’Università degli Studi Unipegaso, titolare del corso di Sociologia.




Gioco e realtà di Donald Winnicott (255 pp, 20,00 euro)

Il grande classico di Donald Winnicott viene riproposto in una nuova edizione e con una nuova traduzione che ne aggiorna il linguaggio psicoanalitico, rendendolo più moderno per il lettore contemporaneo. Il saggio raccoglie alcuni degli studi più importanti di Winnicott sullo sviluppo infantile e sul modo in cui il bambino “fa” e percepisce il mondo, riferendosi soprattutto al formarsi della sua vita immaginativa.

L'autore.
Donald Winnicott (1896-1971) è stato un pediatra e psicoanalista britannico. La sua osservazione verteva principalmente sul rapporto madre- figlio. Le sue originali teorie sullo sviluppo psicologico ed emotivo del bambino sono tuttora alla base degli studi dei professionisti di questa materia.




ATOMISMO E CORPUSCOLARISMO nella Napoli di fine Seicento di Alberto Labellarte (208 pp,
15 euro)

Ambientato nel Regno di Napoli del tardo Seicento, il saggio esplora la cultura dell’epoca attraverso la vicenda biografica dei membri dell’Accademia degli Investiganti, Tommaso Cornelio, Lucantonio Porzio, Francesco d’Andrea e Giuseppe Valletta. Attraverso l’analisi delle opere degli Investiganti, il testo mostra un quadro della loro riflessione filosofico-scientifica dovuta alla diffusione delle teorie atomistiche dei maggiori pensatori europei (Boyle, Descartes, Galilei, etc.) nei circoli partenopei.

L'autore.
ALBERTO LABELLARTE è nato a Modugno (BA) e vive a Valenzano (BA). Ha compiuto i suoi studi presso l’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ dove ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Filosofiche e il dottorato di ricerca in Filosofia e Storia della Filosofia. È docente di Filosofia e Storia a tempo indeterminato dal 2017.




Passaggi, ponti, pontefici di Antonello Armando (256 pp, 15,00 €)

Grazie alle riflessioni nate dall’incontro con Angelo Brelich e dalle letture delle opere di Mircea Eliade ed Ernesto de Martino ma anche da quelle di filosofi diversamente orientati come Kirkegaard e Feuerbach, nasce questo saggio. L’obiettivo, attraverso un linguaggio semplice e accessibile, è quello di tramandare ciò che l’autore ha appreso ai giovani, che vivono oggi in un mondo attraversato da conflitti religiosi e da un uso spesso improprio della religione.

L'autore.
ANTONELLO ARMANDO si è laureato in filosofia teoretica con Ugo Spirito e Tullio Gregory e si è formato come psicoanalista in Francia e in Italia. Ha inseg­nato Psicologia dinamica e Psicologia generale nelle Università di Siena, Roma e Napoli.


giovedì 24 ottobre 2019

Le novità di Armando Editore in uscita il 31 ottobre



Cari lettori, con questo post vi aggiorno sulle pubblicazioni Armando Editore in uscita il 31 ottobre. 


Vi ho già presentato il libro di inchiesta scritto da Fabio Sanvitale e Fabrizio Palmegiani dedicato al caso di Elisa Claps , del suo killer e delle sue vittime.


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Il prossimo è il libro della giornalista Laura De Luca, che dedica il suo testo alla Radio (95 anni fa nasceva l’unione radiofonica italiana: Cara Radio. Cartoline dal mondo della radio nell’epoca del web (prefazione Gianpiero Gamaleri; 192 pp, 19 euro).
Una raccolta di testimonianze sulla nostra “cara radio”: da ricordi ed aneddoti da parte di professionisti a valutazioni di esperti e studiosi sulle mutate condizioni e abitudini di ascolto nell’epoca del web. 
Un ventaglio di testimonianze da parte di appassionati e specialisti di diversa estrazione e formazione: registi, autori, giornalisti, docenti, studenti, attori, tecnici, produttori e semplici ascoltatori. La domanda che aleggia è sempre la stessa: la radio è morta? 
La risposta sembra ripetere la medesima certezza: la radio è viva, viva la radio. Con qualche riserva.


Passiamo poi al saggio Conversazione con le religioni abramitiche. Incontri con Riccardo Shmuel Disegni , Vincenzo Paglia, Salah Ramadan . Intervista a Pietro Citati di Angelo Angeloni, con postfazione di Roberto Cipriani (112 pp, 12 euro).
Un dialogo reciprocamente comprensivo e rispettoso, che non trascura le differenze, ma le valorizza, senza chiusure o pregiudizi. È questo il contenuto delle conversazioni qui raccolte con autorità delle tre religioni abramitiche, che la storia ha reso spesso conflittuali ma che invece s’incontrano nella fede in un unico Dio creatore, nell’uomo sua creatura, fratello tra fratelli.


La necessità dell’errore dell’errore. Elogio delle mutazioni genetiche che influenzano l’evoluzione di Gianni Soldati (84 pp, 12 euro): un percorso divulgativo e sorprendente per far scoprire i temi che costituiscono i fondamenti della genetica, una serie di racconti che hanno come oggetto il DNA, l’evoluzione e tutti quei meccanismi che hanno portato alla conoscenza scientifica del mondo. 


Supervisione multivariata. Guida pratica per professioni della relazione d’aiuto in formazione di Edoardo Giusti e Laura Rapanà (124 pp, 18 euro) è uno strumento utile per garantire una buona pratica a tutela del paziente. Sono proposte strategie operative per favorire interventi personalizzati all’interno di una relazione volta alla competenza lungo tutta la carriera lavorativa, per un migliore agire professionale. 

In Psicoterapia del senso della vita. Una guida per le professioni d’aiuto Clara Hill (260 pp, 24 euro) concentra le sue ricerche per i professionisti della relazione d’aiuto affinché supportino i loro pazienti nello sviluppare il meglio delle loro risorse in vista di creare una propria missione vocazionale realistica.


Infine Pasquale Critone nel suo romanzo Il tesoro sacrilego (288 pp, 16 euro) racconta un viaggio emozionale che dagli anni ’30 del Novecento giunge alla fine del secolo – attraversato da tre generazioni. 
Fra’ Matteo, custode dei segreti della fusione e della lavorazione dei metalli preziosi e delle macchine del tempo, dona al Cicogna ogni sapere. Come in un presagio, però, si compiranno le sue parole “si può arrivare a confondere il sorgere del sole col tramonto” , quale espressione di profonda disperazione. La cupidigia e la volontà di elevarsi socialmente spingono il Cicogna ed il suo complice a compiere un furto che si ripercuoterà sulla loro vita futura e sulla loro progenie. 
Colpi di scena, un mistero da svelare e suggestive storie d’amore fanno di questo romanzo, originale e ben scritto, quasi una saga familiare; un intreccio di vicende ricco di suspense lungo più di mezzo secolo –. 
Una vera “Comédie humaine“. Eros e Thanatos, Amore e Morte suscitano nel lettore un’incessante altalena emotiva sospinta, sullo sfondo, da “La Musica”.

martedì 15 ottobre 2019

Il caso Elisa Claps. Storia di un serial killer e delle sue vittime (Prefazione di Gildo Claps)




Un caso di cronaca nera, che per anni è stato avvolto nel mistero, è sicuramente il terribile omicidio di Elisa Claps.


Il caso Elisa Claps. Storia di un serial killer e delle sue vittime, prefazione di Gildo Claps di Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani (Armando Editore, 188 pp; prezzo 16,00 euro).
In libreria il 31 ottobre.


Potenza. 17 marzo 2010. A distanza di 17 anni dalla scomparsa, viene ritrovato il corpo di Elisa. Nella Chiesa della Santissima Trinità, nel cuore del centro storico di Potenza, il 12 settembre 1993, fu uccisa la studentessa potentina Elisa Claps. La sua misteriosa scomparsa fu a lungo un giallo rompicapo, risolto solo  quando il cadavere della ragazza fu ritrovato proprio nel sottotetto di quella chiesa. La mano omicida fu quella di uno spasimante respinto, Danilo Restivo “col vizietto di tagliare ciocche di capelli alle ragazze” – scriveranno i giornali –, una personalità disturbata e condannato con sentenza irrevocabile a 30 anni di reclusione.
L'uomo, che aveva ammesso di aver incontrato quel giorno la ragazza ma ha sempre negato di averla uccisa, sta scontando la pena in Inghilterra, dove è stato condannato per un altro delitto, quello di Heather Barnett, una sarta inglese uccisa il 12 novembre 2002 a Charminster, un quartiere  di Bournemouth.


In questo libro, Fabio Sanvitale, giornalista investigativo, scrittore, esperto di cold cases, e Armando Palmegiani, esperto della scena del crimine, indagano sui personaggi coinvolti nel caso Claps, a partire da Danilo Restivo, facendo luce sulle storie personali ma anche sulle caratteristiche psicologiche del serial killer e delle sue vittime.
Un ruolo particolarmente importante nel libro è quello della piccola città di provincia, Potenza, dei suoi abitanti e lo sforzo dei due Autori di spiegare i motivi di tanta omertà, e tanto disinteresse da parte di una fetta consistente dei suoi abitanti.
Scrivono gli Autori: «Perché un libro sul caso Claps? Perché è giusto non dimenticare Elisa, perché Danilo Restivo è un serial killer che stava per fare una terza vittima, perché volevamo cercare di entrare nella sua testa e capirlo. E capire anche come mai nessuno lo abbia fermato in famiglia e quali errori fecero le indagini, perché Elisa potevano trovarla dopo 17 ore, altro che 17 anni. Questa è una storia pazzesca, da raccontare. Poi i luoghi, le persone, i testimoni che sbagliano e poi i depistaggi, un caso unico nel panorama internazionale. C'era, insomma, da tirare le fila e riordinare una delle storie più lunghe che abbiamo mai affrontato».


Gli autori.
Fabio Sanvitale è nato nel 1966. Giornalista investigativo, scrittore, è esperto di cold cases. I suoi libri hanno contribuito a gettare luce su importanti casi, tra cui l’omicidio di Pier Paolo Pasolini e quello del Canaro della Magliana. Ha studiato criminologia con F. Ferracuti e F. Bruno, è laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche ed ha conseguito un Master in Criminologia alla Sapienza. È docente in corsi di formazione criminologica. Ha scritto per “Il Tempo”, “Il Messaggero”, "Detective", "cronaca-nera.it" e “Giallo”. Ha pubblicato, con C. Camerani e P. Lombardo, Satanismo tra mito e realtà (2017) e, nelle nostre edizioni, con V. Mastronardi, Leonarda Cianciulli. La Saponificatrice (2010).


Armando Palmegiani è nato nel 1965 a Roma. Esperto della Scena del Crimine. Si è laureato in Psicologia Clinica. È docente di Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense presso l’Università “eCampus” e docente di “Scena del crimine” nel Master in Criminologia e Scienze Strategiche dell’Università “Sapienza”. Nel corso della sua carriera si è occupato di molti casi di cronaca, tra i quali la bomba di via dei Georgofili nel 1993 a Firenze, l'omicidio di Marta Russo, l'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin; ha partecipato all'identificazione delle vittime dello Tsunami in Thailandia. Armando Palmegiani e Fabio Sanvitale hanno scritto insieme per Sovera e Armando Editore: Morte a Via Veneto (2012), Omicidio a Piazza Bologna (2013), Sangue sul Tevere (2014), Sacro Sangue (2015), Accadde all’Idroscalo (2016), Amnesie (2018) e Un mostro chiamato Girolimoni (2019).

domenica 14 luglio 2019

Segnalazioni editoriali (luglio 2019)




Cari lettori, torno qui sul blog per presentarvi 'Il lato oscuro della Mafia Nigeriana', un saggio di grande attualità, sulla mafia nigeriana, scritto da Fabio Federici, colonnello dei Carabinieri e docente universitario che nel libro rivela al lettore informazioni e prospettive analitiche preziose, frutto di un pensiero concreto e di una curiosità intellettuale e militare da apprezzare, anche per il livello di sistematicità in cui si muovono.
 “In particolare è davvero degna di nota", sottolinea Nando Dalla Chiesa nell'introduzione, "tutta la parte relativa alla descrizione dei ‘culti nigeriani’, della loro natura e organizzazione, la cui analisi è ben sorretta da uno studio attento degli atti processuali. Qui Federici, filtrandolo attraverso la sua cultura professionale, fornisce materiale di interesse rilevante per gli studiosi di scienze sociali”.

In libreria dal 18 luglio per Oligo Editore (164 pp, 20 euro)
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Oggi la presenza della Mafia Nigeriana in Italia è una pericolosa realtà, sicuramente posta sotto l’attenzione dalle tante Istituzioni competenti (Ministero Interno, magistratura, DIA, Forze di Polizia); ma in essa convivono ancora molti lati oscuri che devono essere esplorati con un approccio sistemico di natura criminologica-olistica. 
La Mafia Nigeriana, che possiamo già chiamare “Cosa Nera”, è un “network criminale” di caratura internazionale formato da un insieme di individui coalizzati attorno ad una serie di progetti criminali che vengono perseguiti in un contesto di alleanze variabili, per mezzo di sottogruppi indipendenti, ciascuno con attività delinquenziali proprie, che fondono la loro forza intimidatrice nel particolare background culturale d’origine. 
In particolare, l’asservimento fisico e psichico delle vittime dei “secret cult” – i “culti segreti” – avviene anche attraverso rituali magico-esoterici e forme di estrema violenza. Grazie all’ormai trentennale esperienza sul campo dell’autore – Crime Analyst e Colonnello dei Carabinieri – questo saggio, in modo documentale e scientifico, prova a navigare tra le pieghe del fenomeno per fare chiarezza, mettendo ordine alle conoscenze sul tema in un contesto di studi che vede, sinora, la pressoché assenza di analisi accademiche sulla presenza della criminalità organizzata di origine nigeriana nel nostro Paese. 
La Mafia Nigeriana agisce con una “duttile capacità manageriale”, ponendo in essere un diversificato “portfolio” di crimini, che vanno dalla tratta di esseri umani e la riduzione in schiavitù – attività in strettissima relazione con il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina –, per passare allo sfruttamento della prostituzione, al traffico d’organi e finanche al traffico di sostanze stupefacenti, senza disdegnare efferate azioni sanguinarie.

L'autore.
FABIO FEDERICI, colonnello dei Carabinieri, docente universitario, crime analyst e giornalista pubblicista, è Medaglia d’Argento al Valor Civile, Medaglia d’Oro della “Fondazione Carnegie” e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Vanta una lunga esperienza investigativa, avendo diretto indagini su crimini efferati dalla vasta risonanza mediatica, nonché inchieste in materia di criminalità organizzata e di contrasto all’immigrazione clandestina. Per Oligo editore ha pubblicato: Il se e il ma delle investigazioni (con Alessandro Meluzzi, 2017), Menti insolite: radiografia di cinque femminicidi (con Alessandro Meluzzi e Massimo Numa, 2018) e Il crime analyst (con Alessandro Meluzzi, 2019). Come saggista, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui si segnalano nel 2018 il Premio Internazionale “Giovanni Acerbi” (sezione saggistica) e il Premio Speciale “Vitaliano Brancati”, nell’ambito del Premio Internazionale di Giornalismo “Vitaliano Brancati”, VIII edizione
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Seconda segnalazione, il romanzo noir “OMICIDIO ALL'ACQUARIO DI GENOVA” di Marco Di Tillo (Fratelli Frilli Editori).

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Ritorna l'ispettore Marco Canepa di Genova con una nuova indagine tra lamantini, razze e delfini.
Dopo il successo di "TUTTE LE STRADE PORTANO A GENOVA" dello scorso anno la'utore Marco Di Tillo si tuffa nuovamente in un romanzo giallo-noir in uno dei luoghi divenuto tra i più rappresentativi di Genova.

Chi è davvero l’addetto alle pulizie trovato morto dentro la vasca dei gentili lamantini? Da dove viene? Qual è la sua storia? E poi perché un omicidio così plateale e assurdo? 
Queste le domande che si pone Marco Canepa, coadiuvato come sempre dal suo vice Bruno Tozzi e dal PM Tiziana Anselmi, magistrato dai capelli rossi, da tempo innamorata perdutamente di lui. L’Acquario è passato al setaccio dagli uomini della squadra mobile e dai tecnici della scientifica, nella speranza di trovare al più presto un indizio importante o almeno qualche immagine ripresa da una delle varie telecamere, mentre tutti i funzionari della famosa struttura del porto antico si mettono da subito a disposizione della polizia. 
Sarà un’indagine complicata che, dalle strade e dai vecchi quartieri genovesi, porterà infine l’ispettore fino all’antica e sperduta valle di Theth, in Albania, dove, ancora oggi, l’unica legge che conti non è quella ufficiale dello stato ma invece quella del Kanun, un codice antichissimo che risale al medioevo e che regola le faide familiari, obbligando alla vendetta fino al terzo grado di parentela.


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Ultimo libro di oggi è il romanzo storico "Traditi e consegnati alla morte" di Emilia Anzanello (autopubblicato,450 pp, 24.99 euro). 

Dopo l'8 maggio 1945, in Germania le ferite della guerra mondiale sono ancora aperte, e a pagarne le conseguenze sono anche i soldati tedeschi, consegnati prima agli statunitensi e poi ai sovietici. Questo romanzo è la storia di alcuni di questi soldati, svelandone il lato umano, spesso dimenticato.


Dopo l'8 maggio 1945 e la capitolazione della Germania, anche la 3. SSPanzer Division Totenkopf, ormai priva di mezzi, di armi e con gli effettivi ridotti a soli 6000 uomini, ricevette l'ordine di deporre le armi e si arrese: si consegnò agli americani, che avevano assicurato ai comandanti tedeschi che le truppe sarebbero state trattenute quali prigionieri di guerra.
Fu una delle più colossali menzogne degli statunitensi: dopo aver tenuto i soldati prigionieri in un campo provvisorio, senza cibo né acqua, li consegnarono tutti ai sovietici, consapevoli di mandarli a morte, ma del tutto indifferenti alla loro sorte.
Iniziò così, per quei valorosi, un'odissea di sofferenza, che li decimò lentamente, uno dopo l'altro, prima di far approdare i superstiti, meno della metà, ai campi di prigionia in Russia, e dai quali fece ritorno solo uno sparuto gruppo, più di dieci anni dopo.

Questo è il racconto di alcuni di loro: di Fabian, che qualche peccatuccio, sulla coscienza, ce l'aveva, ma che certamente lo scontò ben al di là delle sue colpe. Di Ulrich, che tenterà la fuga, per ricongiungersi con la donna amata e col loro bambino. E di altri, ai quali non è mai stata concessa voce per farsi ascoltare, ma che sicuramente meritano il rispetto dovuto a chi, anche dopo la fine della guerra, ha continuato a soffrire e a morire, colpevole solo di aver combattuto per la propria patria e per i propri ideali fino all'ultimo, e oltre...

venerdì 2 giugno 2017

3096 TAGE di Sherry Hormann: recensione e considerazioni



Ci sono storie, fatti di cronaca, di cui sentiamo parlare in tv o che leggiamo sui giornali, che ci paiono talmente "forti" nei loro contenuti, da sembrare spesso degni di un film.
Ma la realtà è che certe cose drammatiche, terribili, inumale.. accadono davvero a persone vere, in carne ed ossa, come lo siamo io e voi.
Tempo fa lessi un libro - testimonianza: 3096 di Natascha Kampusch (RECENSIONE) e in seguito ho deciso di vederne il film.


3096 TAGE


Regia: Sherry Hormann
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Con Antonia Campbell-Hughes, Jaymes Butler, Thure Lindhardt, Trine Dyrholm, Vlasto Peyitch, Angelina Noa, Amelia Pidgeon

Natascha Kampusch ha 10 anni quando nel 1998 viene rapita, mentre sta andando a scuola, da Wolfgang Priklopil, che di professione fa il tecnico delle telecomunicazioni.
L'uomo la terrà segregata per otto anni e mezzo in uno scantinato costruito apposta per la sua vittima, fino a quando la ragazza riuscirà a scappare nel 2006.
Poco dopo l'arresto, Priklopil si suicida gettandosi sotto un treno.

Tanto il libro quanto il film sono una ricostruzione dell'inferno vissuto da Natascha in 3096 giorni, nella mani di un uomo con seri problemi psichici...

Il film parte col mostrarci una bimba di otto anni, con i capelli lisci a caschetto, carina e paffutella; le piace mangiare biscotti ma poi non si ama fisicamente. Una mattina, quella mattina, dopo aver litigato con la mamma, la bimba si avvia verso la scuola, ma un uomo esce da un furgone bianco e la porta via.

E' il 2 marzo 1998 ed è soltanto il primo giorno di quella che diventerà una lunga prigionia.

Il film mostra bene quello che, per sommi capi, chiaramente, fu il tipo di rapporto instauratosi tra vittima e carnefice.

Un rapporto che noi dal di fuori non possiamo comprendere.
Un rapporto fatto principalmente di umiliazioni fisiche e psicologiche, di percosse, di plagio, di "torture" a base di digiuni prolungati per giorni, di minacce, urla...

Riusciamo a scorgere la solitudine e la disperazione di una bambina che settimana dopo settimana, anno dopo anno diventa una giovane donna; il suo fisico cambia insieme a lei e la mancanza di libertà non impedisce certo al suo corpo di crescere, e questo Priklopil non potrà non notarlo.

Natascha è il suo personale oggetto, una sorta di giocattolo, di schiavetta o di bambola che gli deve OBBEDIENZA assoluta, che deve far la brava se vuole mangiare e risparmiarsi le botte.
Che deve soddisfarlo quando lui vuole.

Natascha ha un carattere forte, però, e riesce a restare lucida e presente a se stessa nonostante sevizie e umiliazioni; terrà sempre presente che è una prigioniera, una persona cui è stata tolta la vita, la libertà, e che sa di avere tutti i diritti di porre fine a questa condizione, la quale DOVRA' necessariamente terminare con la morte di uno dei due.

Soltanto uno di loro sopravviverà e i fatti ci dicono che è stata Natascha ad "averla vinta".

Dal film emerge anche l'ambiguità del rapporto di Priklopil con la ragazza, che lui maltrattava ma al contempo vedeva come la persona che doveva restargli accanto; probabilmente la immaginava come un'amante/compagna..., di certo l'ha sempre vista come un qualcosa che gli apparteneva e di cui disporre a suo piacimento.

Ecco, credo che il film ci lasci entrare con molta efficacia e realismo nello scantinato con Natascha, e ci faccia vivere almeno per un po' e con l'immaginazione quello che ha vissuto lei sulla propria pelle: la paura, la rassegnazione, la disperazione, la voglia di combattere e fuggire, il timore di farlo arrabbiare per un nonnulla ricevendone botte e calci... E poi il pensiero di farla finita e porre fine a quel tormento.

Lo consiglio chiaramente a chi predilige i film con al centro le storie vere, forti, in cui qualcuno.., un nostro simile, ha dovuto vivere l'inimmaginabile ma è riuscito a sopravviverne.



venerdì 5 maggio 2017

Segnalazione: LA TENTAZIONE di Fabrizio Peronaci



Cari lettori, questa sera voglio presentarvi un libro particolare, che racconta una storia unica, con due protagonisti di eccezionale forza: una donna ribelle, indomita, determinata a restare accanto al suo uomo a ogni costo, e un frate incapace di scegliere tra passione e vocazione, dilaniato dai sensi di colpa ma innamorato della sua famiglia.
                  


LA TENTAZIONE
di Fabrizio Peronaci


Alla fine del 2015 uno dei più importanti e rispettati ordini religiosi viene travolto da uno scandalo che ruota intorno a numerosi episodi di sesso a pagamento. 
Un giovane frate arriva a comporre un dossier scioccante, destinato a papa Francesco in persona.

Pochi giorni dopo aver portato alla luce questo “scoop”, un giornalista del Corriere della Sera riceve la telefonata di una donna misteriosa: ciò che ha scritto è solo la punta dell’iceberg. Se vuole venire a conoscenza di una storia incredibile, deve recarsi a incontrarla. 

Una storia che oggi quel giornalista, Fabrizio Peronaci, ricostruisce in questo racconto-verità. 
Lei è la Dama Nera, professoressa, vent’anni meno di lui, Eddy, priore dell’ordine dei frati Carmelitani di Roma.
 Il loro amore durerà una vita e ne nasceranno due figlie, da lui ufficialmente riconosciute. Durante il giorno padre di famiglia, per anni Eddy torna a indossare la tonaca, nella notte, per scivolare di nuovo di nascosto in convento. 
Una doppia vita che si complica quando, per ripianare i debiti dell’ordine, alcuni confratelli organizzano un rocambolesco furto d’arte, in cui vengono coinvolti anche la Dama Nera ed Eddy, che finirà sotto processo e in prigione.

Quel quadro, un preziosissimo dipinto fiammingo, non è mai stato ritrovato, e forse questo libro contiene una traccia per riprendere le ricerche… 



venerdì 21 aprile 2017

Segnalazione editoriale: “L’Honda anomala” di Pietro Ratto - un saggio sul Delitto di Aldo Moro -



Carissimi, oggi sottopongo alla vostra attenzione non un romanzo, bensì il libro-inchiesta “L’Honda anomala” di Pietro Ratto, di recente uscita.


Pietro Ratto è giornalista, autore di diversi libri, ha alle spalle un percorso professionale notevole. Ora si presenta ai lettori con un saggio ben documentato sul delitto di Aldo Moro, presidente della DC, personaggio centrale della politica italiana, riaprendo così una delle ferite più gravi della storia del nostro paese. Tanti i punti ancora oscuri di questa vicenda, troppi i depistaggi: una lettera anonima mai protocollata porta alla luce tutta una serie di intrecci inaspettati e drammatici. Servizi segreti, CIA, politica americana fanno intuire che dietro alla strage di via Fani ci sia un complotto internazionale. 
Qualcosa che va oltre ciò che si conosce ed è stato detto. 

Un ispettore cerca di sbrogliare la fitta trama per arrivare alla verità: da quel 9 maggio 1978 l’uccisione di Moro è ancora oggi un mistero oscuro, un mosaico da ricomporre.
Ratto, con questo saggio, ci accompagna a riflettere, a non dimenticare una delle vicende più torbide del nostro tempo, consapevole che quella Honda ‘anomala’ è uno degli infiniti tasselli da chiarire tra le molteplici contraddizioni.


“L’Honda anomala”
di Pietro Ratto



Bibliotheka Ed.
96 pp
Dicembre 2010, Questura di Torino.
Un ispettore della Digos scopre, tra i documenti in possesso del suo sovrintendente, una lettera anonima mai vista prima. Poche righe su un foglietto che alludono a responsabilità quanto meno scomode, e che delineano scenari davvero inquietanti, relativamente alla Strage di via Fani.
L’ispettore Rossi decide di vederci chiaro e di cominciare a indagare, senza lasciarsi spaventare dalle prevedibili difficoltà che lo attendono.
Riportando così sotto i riflettori una pista troppo spesso lasciata in ombra da Procure, Commissioni parlamentari e mass media. E regalando al lettore una nuova occasione per riflettere sugli innumerevoli retroscena di quella tragica mattina del 16 marzo 1978.

Un saggio “raccontato”, che si legge tutto d’un fiato e che intreccia le avventurose fasi dell’indagine dell’ispettore, con l’accattivante rassegna di alcuni dei molti fatti e dei moltissimi dubbi, relativi all’agguato Moro.


L’autorePietro Ratto è saggista, giornalista e scrittore. Laureato in Filosofia e Informatica, è professore di Filosofia, Storia e Psicologia. Ha vinto diversi premi letterari di Narrativa e Giornalismo. Oltre a questo libro, ha pubblicato La Passeggiata al tramonto. Vita e scritti di Immanuel Kant (2014), Le pagine strappate (2014), I Rothschild e gli Altri (2015), Il Gioco dell’Oca (2015) e BoscoCeduo
(2017). Da parecchi anni amministra il sito “BoscoCeduo.it” (www.boscoceduo.it) - che raccoglie molte delle sue riflessioni filosofiche - nonché l’Archivio di ricerca contro-storica “IN-CONTRO/STORIA” (www.incontrostoria.it).



giovedì 10 novembre 2016

Segnalazione e recensione: L'AZZURRO DELL'AMICIZIA di Imma Pontecorvo



Cari lettori ed amici, oggi desidero presentarvi un racconto che tratta di bullismo e razzismo (con accenni anche all'anoressia), tematiche purtroppo dolorosamente attuali, attorno alle quali non bisogna mai "abbassare la guardia", ma anzi dare risposte adeguate a questi deprecabili "fenomeni" troppo frequenti nella nostra società e in preoccupante aumento tra i giovanissimi/giovani.


L'AZZURRO DELL'AMICIZIA
di Imma Pontecorvo


Milena Ed.
50 pp
6 euro

NON ACCETTARE IL BULLISMO...
...DENUNCIALO!


Alessia e Shaila sono due adolescenti, compagne di classe ma soprattutto grandissime amiche; sanno di poter contare ciecamente l'una sull'altra e il loro sincero legame è fonte di forza e gioia per entrambe, che hanno tante cose in comune, tra cui la passione per la scrittura e quello per la danza.

Shaila è una ragazzina di origini indiane ma fino a un certo punto della sua vita, questo aspetto - unito al colore della pelle, ovviamente più scuro - non ha mai costituito un problema; la ragazza infatti è perfettamente integrata e amata dai suoi compagni di scuola e dai docenti.
Le cose cambiano quando, al secondo anno di liceo, due ripetenti, Gilda e Iolanda, vengono inserite nella loro classe e questo comincerà a rompere gli equilibri. 
Fin dai primi giorni, Alessia e Shaila vengono infastidite con dispetti che, se all'inizio paiono delle semplici "ragazzate" di due compagne più grandi e molto prepotenti, col passare delle settimane cominciano a traformarsi in vere e proprie aggressioni verbali e fisiche: violenti e offensivi insulti di tipo razziale e fisico vengono rivolti alla povera Shaila dalle due stupide compagne, che sembrano trovare un sadico piacere nel vedere come le loro minacce feriscano Alessia e Shaila.

Le due amiche cercano di sostenersi a vicenda, convincendosi che quelle parole cattive, volte a ferire soprattutto Shaila (se la prendono anche con Alessia ma in misura differente), e per il colore della pelle e per la sua fisicità, sono cattiverie gratuite e frutto di ignoranza e, chissà, prima o poi le due "carnefici" smetteranno di insultarle.

Ma purtroppo all'ignoranza e alla malvagità non sempre è possibile rispondere solo con una forzata indifferenza sperando che "l'incubo prima o poi finisca", perchè Gilda e Iolanda sono mosse da un tale stupido e irrazionale "odio" verso ciò che reputano diverso e inferiore, da perdere ogni forma di ragionevolezza, fino a spingersi a commettere atti che vanno ben oltre i dispettucci...

L'amicizia che unisce Shaila ed Alessia è assolutamente fondamentale perchè il bene trionfi sul male, ma affinchè le nuvole scure della stupidità e del bullismo vadano via lasciando posto a un cielo sereno e azzurro, si renderà necessario anche l'aiuto degli adulti, genitori e istituzioni scolastiche.

La storia di queste due normalissime adolescenti è ispirata a fatti reali ed affronta i temi attuali della disuguaglianza sociale, del razzismo e del bullismo in contesti scolastici ed extrascolastici; mostra come il bullo prenda forza dalla paura e dal silenzio delle proprie vittime, che cercano di rimandare il più possibile la "denuncia" delle angherie subite sperando di farcela da sole, ma non sempre è possibile, se l'altro non è disposto a ragionare; e purtroppo spesso questi bulli si sentono forti anche a motivo di compagni gregari, che per timore di diventare essi stessi oggetto di prese in giro e cattiverie, preferiscono essere omertosi e "farsi i fatti propri".

"L'azzurro dell'amicizia" di Imma Pontecorvo è un racconto breve ma significativo, scritto con molta sensibilità verso il mondo dell'adolescenza, spesso teatro di esperienza brutte che possono segnare in modo grave e negativo chi è più fragile o semplicemente più "pacifico" e tranquillo, spesso incosapevole vittima di ragazzi più aggressivi, che si sentono invincibili solo quando fanno i prepotenti.
E' una lettura scorrevole e veloce che deve far riflettere tanto i giovanissimi quanto gli adulti, sensibilizzando le coscienze di tutti affinchè non si volti la testa dall'altra parte quando ci si accorge che si è davanti a questo problema, ma anzi si approntino strategie educative per aiutare e ascoltare non soltanto le vittime del bullismo, del razzismo, ma anche gli stessi bulli, a loro volta bisognosi di essere educati a valori basilari, come il rispetto dell'altro, il valore della diversità e l'empatia.

Mi fa piacere aver letto "L'azzurro dell'amicizia" - ringrazio a tal proposito l'Autrice - e di poter anche minimamente contribuire alla diffusione di questo racconto e delle tematiche su cui esso ci chiama a riflettere.


L'autrice. 
Imma  Pontecorvo, nata a Vico Equense, vive a Piano di Sorrento; laureata in Scienze dell'Educazione, lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Ama scrivere poesie, ha partecipato a diversi concorsi letterari, ricevendone premi e riconoscimenti. Nel 2015 ha pubblicato "A passi di danza sui miei pensieri" (Youcanprint), il racconto "Lo specchio dei ricordi" e il  romanzo "In un mare di emozioni" (Schena Editore - Fasano).


Vi lascio con la dedica riportata dall'Autrice e una canzone molto conosciuta che mi è spontaneamente venuta in mente:


Insieme a te, Amico mio, io non ho paura. 
Vinceremo il male, con il bene. 
Saremo gli “eroi” di un mondo migliore. 




Io sono un guerriero
Veglio quando è notte
Ti difenderò da incubi e tristezze
Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mio mantello asciugherò il tuo pianto.

lunedì 7 novembre 2016

Le novità di novembre 2016 in libreria



Cari lettori, questa mattina vi suggerisco qualche prossima uscita letteraria; non si tratta di romanzi ma di libri che trattano di attualità, politica, società di oggi.






Spero possano interessarvi!!


HILLARY
di Gennaro Sangiuliano


ED.MONDADORI
COLLANA: SCIE
252 pp
€ 22,00
USCITA:
8 NOVEMBRE 2016
Il Novecento è stato il secolo americano, all’insegna dell’american way of life.
Gli Stati Uniti, potenza egemone del secolo scorso, hanno influenzato non solo la geopolitica globale ma hanno imposto un modello di vita e di società attraverso la loro cultura, dalla lingua al cinema.
L’America, nell’esercitare il suo potere, ha avuto grandi meriti ma ha mostrato anche evidenti limiti. All’alba del nuovo secolo, quando sembrava che fosse giunta la “fine della storia”, il mondo si è rimesso in moto attraverso grandi sconvolgimenti, dalla globalizzazione alla crisi economica, ai disastri ambientali, al terrorismo islamico.
E la leadership americana non si è mostrata all’altezza di queste sfide, come lo era stata in precedenza.
la parabola personale di Hillary Clinton, da quarant’anni insediata ai vertici e nel ventre dell’establishment del potere americano, ripercorre questa vicenda la cui conclusione è ancora tutta da scrivere.
Oggi gli Stati Uniti, pur restando un paese ricco di valori, sembrano aver perso le loro secolari certezze, in preda, come il resto del mondo, a tensioni e debolezze.


IL VERO CAFONE
di Vittorio Feltri, Mssimiliano Parente



ED.MONDADORI
COLLANA: Varie
208 pp
€ 18,00
USCITA:
8 NOVEMBRE 2016
Chi sono i nuovi cafoni? Cafoni si nasce o si diventa? 
Un grande giornalista come Vittorio Feltri e uno scrittore irriverente come Massimiliano Parente hanno unito le penne per (de)scrivere questo graffiante galateo al contrario. 
Un divertente viaggio per riconoscere il vero cafone in ogni ambito e circostanza della vita: dalle cene romantiche (con il pensiero fisso al dopo) alle feste in appartamento (dove il momento del congedo si trasforma spesso in un'«anticamera della morte»), dalle vacanze al mare (assediati da maniaci dell'abbronzatura e forzati dei racchettoni) alle estati in città (popolate solo di canotte sudate e sandali alla Padre Pio), dai viaggi in treno (torturati da vicini attaccabottoni) ai talk show televisivi (dove l'imperativo categorico è darsi sulla voce), ai funerali (con i vip sempre girati in favore di telecamera). 
Dopo averlo letto scoprirete, sorridendo di pagina in pagina, quanto in ognuno di noi si nasconda un vero cafone. 
E ce n'è per tutti, nessuno escluso.




COLAZIONE AL GRAND HOTEL
di Marina Ripa di Meana


ED.MONDADORI
USCITA:
15 NOVEMBRE 2016
«Verso la metà degli anni Settanta mi sistemai per alcuni mesi al Grand Hotel. Fu un periodo come fuori dal tempo. Non avevo una lira in tasca, ma vivevo come una miliardaria, viziata e coccolata. Per alleviare quella specie di clausura di lusso invitavo spesso a colazione due amici, Alberto Moravia e Goffredo Parise. Erano i miei dioscuri, i miei cavalieri del cielo, Castore e Polluce, miei complici di avventure, miei paladini e più tardi anche miei testimoni di nozze.»

L’autrice de I miei primi quarant’anni scrive una nuova, inedita puntata della sua vita raccontando l’amicizia con due grandi della nostra letteratura, Alberto Moravia e Goffredo Parise.
Un’amicizia lunga trent’anni, in cui l’insolito terzetto si frequentava quo- tidianamente nei luoghi canonici della dolce vita romana, come il Grand Hotel e il bar Rosati a piazza del Popolo, e si scambiava pettegolezzi, racconti e confidenze.
Ne emerge il ritratto di un’epoca irripetibile e di un ambiente, tra mondanità e cultura, in cui ci si divertiva davvero: «A quel tempo a Roma si viveva con niente, si campava di fantasia».

Un libro fittissimo di aneddoti e personaggi, da Gianni Agnelli a Henry Kissinger, da Maria Callas a Liz Taylor, da Pier Paolo Pasolini a Elsa Morante. Ma in primo piano ci sono loro, Moravia e Parise, con le loro abitudini di scrittura ma anche i loro amori, i loro odi, i vizi, i cibi preferiti. Aspetti privatissimi che nessuna biografia ha mai raccontato.

sabato 28 maggio 2016

Al cinema: ERA D'ESTATE di Fiorella Infascelli, con Massimo Popolizio e Giuseppe Fiorello,



E' nelle sale cinematografiche italiane il film in memoria di due magistrati coraggiosi che hanno pagato con la vita la dedizione e l'onestà nei confronti del proprio difficile lavoro, anzi della loro "missione".

"ERA D'ESTATE" è il film che racconta il ricordo di un’estate del 1985, quando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono costretti a una vacanza forzata di 25 giorni nella foresteria del carcere sardo dell’Asinara, con le loro famiglie, dopo che a Palermo si era captato il rischio di un attentato ai loro danni.

Nel 2010 fu pubblicato un libro, con lo stesso titolo, che raccoglieva diversi contributi e testimonianze da parte di varie figure politiche e non solo (vi è anche un racconto di Manfredi Borsellino) su come vissero i giorni terribili della strage di Capaci prima e di Via D'Amelio poi, insieme alle le loro riflessioni su come sia cambiata la Sicilia da allora.

ERA D'ESTATE
di Alessandra TurrisiRoberto Puglisi

Ed. P. Vittorietti
125 pp
2010
Era quasi estate quando Giovanni Falcone fu massacrato con la moglie e gli uomini della scorta, mentre tornava a casa. 
Era estate piena quando Paolo Borsellino lo seguì, con gli uomini della sua scorta, un attimo prima di suonare il citofono di sua madre. 
Cosa rimane di quell'estate nella mente e nel cuore? 
Come possiamo ancora ricordare, senza cadere nelle trappole involontarie della retorica, nei tranelli delle lacrime di convenienza, nel marasma della commozione a buon mercato che tutto copre e pareggia fino a svuotare di senso il dolore che abbiamo davanti agli occhi? 
Noi abbiamo pensato che per recuperare la vista giusta, la luce esatta degli occhi, fosse necessario ripartire dalla voce. 
Anzi dalle voci, dagli accenti di tanti che attraversarono quell'estate di morte. 
Qui c'è il racconto delle metamorfosi, delle vocazioni alla giustizia e alla bellezza che sono nate nel nome e nel ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 
Qui sono piantate le corone di spine di un travaglio, di un sentiero di sassi che ha avuto come sbocco la resurrezione civile di più generazioni. 
Una galleria di ritratti individuali, ognuno col suo timbro e col suo tono specifico, nella filigrana di un'identica presa di coscienza collettiva. 
Scritti di: Pietro Grasso, Tony Gentile, Paolo Briguglia, Ugo Barbàra, Alessandro Rizzo, Gregorio Porcaro, Marcello Alessandra, Francesco Campagna, Alessandra Siragusa, Giusto Catania, Raoul Russo, Umberto Lucentini, Andrea Tuttoilmondo, Alessandra Turrisi e altri.


IL FILM


REGIA: Fiorella Infascelli

ATTORI: Valeria Solarino, Massimo Popolizio, Giuseppe Fiorello, Elisabetta Piccolomini, Claudia Potenza.

DAL 23 MAGGIO AL CINEMA


L'Asinara, 1985. In una notte come tante sbarcano sull'isola Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le proprie famiglie. Il trasferimento è improvviso e la minaccia, intercettata dai Carabinieri dell'Ucciardone, è grave: un attentato contro i due giudici e i loro familiari partito dai vertici di Cosa Nostra. E' un'estate calda, e nella piccola foresteria di Cala D'oliva, i due magistrati e le loro famiglie vivono isolati dalla piccola comunità di civili dell'Asinara, controllati a vista dalle guardie penitenziarie. Una condizione che non tutti riescono a sopportare (Coming Soon)


martedì 23 febbraio 2016

Recensione film: IL CASO SPOTLIGHT di Tom McCarthy




dal 18 febbraio 2016
al cinema
Il Caso Spotlight, presentato fuori concorso alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, narra le vicende reali venute emerse dopo l'indagine del quotidiano The Boston Globe sull'arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver coperto alcuni casi di pedofilia avvenuti in diverse parrocchie

Il 28 febbraio si terrà la celebrazione degli Oscar e queste sono le candidature del film:
  • Candidatura per il miglior film
  • Candidatura per la miglior regia a Tom McCarthy
  • Candidatura per il miglior attore non protagonista a Mark Ruffalo
  • Candidatura per la miglior attrice non protagonista a Rachel McAdams
  • Candidatura per la miglior sceneggiatura originale a Josh Singer e Tom McCarthy
  • Candidatura per il miglior montaggio a Tom McArdle

Regia: Thomas McCarthy

Cast: Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber, Stanley Tucci, Billy Crudup, John Slattery, Jamey Sheridan.




Nel 2001 il Boston Globe inizia un’indagine accurata su fatti che potrebbero dare uno scossone alla città di Boston e alla Chiesa Cattolica.
A lavorare all'indagine erano Marty Baron, Ben Bradlee jr. e i quattro membri della squadra investigativa del Globe (Walter Robinson, Mike Rezendes, Sacha Pfeiffer e Matt Carroll), che si voteranno anima e corpo a questo caso, tentandole tutte pur di portare alla luce gli abusi sessuali subiti da non pochi bambini, e perpetrati da parte di sacerdoti dell’Arcidiocesi di Boston; abusi che furono insabbiati a opera degli stessi vertici ecclesiastici.
Le voci delle infamie che avvenivano tra preti pedofili e le povere giovani vittime sono state ignorate per troppo tempo dalla società, dalla stampa, dalla polizia e dal sistema giuridico.
Chiuse nel silenzio della vergogna, consapevoli che nessuno li ascoltava e li aiutava a ottenere giustizia, molte vittime si sono suicidate, qualcuna è "sopravvissuta" ed è a loro che il Boston Globe si rivolgerà per raccogliere testimonianze dirette che inchiodino i colpevoli.

Il film mostra in modo accurato e realistico tutto il lavoro investigativo e giornalistico che c'è dietro il caso, l'impegno profuso dai professionisti coinvolti, la loro tenacia nel cercare di superare ogni ostacolo alla verità, ogni tentativo di soffocarla, da parte e degli esponenti del clero e di tanti avvocati che non hanno esitato a scendere a patti con i colpevoli, accettando che gli atti giudiziari, sebbene pubblici, venissero tenuti nascosti, sigillati, non consultabili.
Emerge la colpa della Chiesa nell'occultare i casi di pedofilia (e parliamo di decine di casi...) all'interno delle singole parrocchie, stando bene attenta a mantenere il silenzio e limitandosi ad allontanare i preti accusati trasferendoli altrove (!!!) o sospendendoli adducendo come causa un problema di salute.

E delle vittime, cosa si dice? Le indagini partono proprio dall'intervistare, con più tatto possibile, alcuni uomini disponibili a raccontare le terribili esperienze, e forse il portare a galla una cosa grande come questa incoraggerà altri abusati trovare finalmente il coraggio di raccontare cosa è successo loro.

Un film interessante, che tocca un tema fin troppo attuale, di cui si parla spesso ma attorno al quale c'è sempre una certa dose di tabù, perchè si parla di cose relative alla sessualità (e che coinvolgono minori!) e perchè hanno a che fare con il clero...; gli stessi giornalisti del Globe si son trovati davanti al "problema dei preti pedofili" già prima del 2001..: cosa hanno fatto in passato per scoperchiare il vaso di Pandora? Ben poco...
Forse è il timore di toccare "qualcosa di enorme", come è la Chiesa Cattolica, minandola dal suo interno, colpendo il sistema, ben sapendo non solo che essa è assolutamente in grado di difendersi, .ma che in tanti son disposti ad aiutarla in questo senso.

Le scene sono per lo più concentrate in uffici e biblioteche di tribunali, a leggere carte e fascicoli o a raccogliere testimonianze; l'aspetto emotivo non è messo in primo piano, a mio avviso, o comunque è secondario all'inchiesta in quanto tale, anche se ci sono un paio di momenti più intensi e ad impatto emotivo, da parte di chi - come Mike (M. Ruffalo) - non si dà pace all'idea che dei sacerdoti possano farla franca dopo aver fatto del male a dei ragazzini, cui hanno comunque rovinato la vita, o di chi - come la cattolica Sasha (R. McAdams) - comincia a sentire un certo allontanamento da quella fede sempre sostenuta, in seguito alle cose scoperte.

Sicuramente da vedere, e secondo il mio modestissimo parere, qualche statuetta se l'accalappia ^_-

sabato 13 febbraio 2016

"Io non mi arrendo": la storia di Roberto Mancini, il poliziotto "morto per dovere"



Lunedì 15 e martedì 16 febbraio andranno in onda su Rai Uno due puntate della nuova fiction Rai con protagonista Beppe Fiorello: "Io non mi arrendo". 

giuseppe fiorello
E' la straordinaria vicenda, ispirata a una storia vera, del poliziotto Roberto Mancini (nel film: Marco Giordano) che ha combattuto l'ecomafia.
Con le sue indagini ha anticipato di quasi vent'anni il disastro della Terra dei Fuochi, ma nessuno gli aveva creduto.
Roberto è morto a 52 anni per un tumore contratto proprio nel corso delle sue indagini.

La sua storia è narrata nel libro "Io morto per dovere"  di Lucia Ferrari e Nello Trocchia, scritto con la collaborazione della moglie di Roberto, Monika, e ci restituisce un ritratto commovente ed esemplare.

Ed. chiarelettere
15 euro
11.02,2016
Sinossi

Un uomo sapeva già tutto del disastro ambientale nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Vent'anni fa conosceva nomi e trame di un sistema criminale composto da una cricca affaristica in rapporto con gli immancabili colletti bianchi, giudici, imprenditori e avvocati in combutta con la feccia peggiore della malavita organizzata e con le eminenze grigie della massoneria.
Quest'uomo è Roberto Mancini, riconosciuto come "vittima del dovere" dal Ministero dell'Interno.


venerdì 15 gennaio 2016

Ultime novità in libreria (gennaio 2016)



Cosa ha fatto capolino di recente in libreria?

Ecco una breve carrellata, tra cui spero possiate trovare qualcosa di interessante!
Cercherò di spaziare nei generi letterari.


  • Inquietanti omicidi sconvolgono la regione di Black Country, in Inghilterra, in "Urla nel silenzio".
  • "La bambina n.8" si preannuncia una storia piena di segreti oscuri da svelare.
  • Stefano Crupi in "A ogni santo la sua candela" affronta senza moralismi e ipocrisie un tema di grande attualità, l'Italia del potere corrotto, delle scorciatoie e delle raccomandazioni.; ma al centro c'è lei, una madre pronta a tutto per suo figlio.
  • Con Lucrezia Scali e il suo "Te lo dico sottovoce" potremo vivere una storia d'amore, che arriva inaspettata nella vita di una ragazza che ancora non ha trovato la sua anima gemella.
  • "Se Dio esiste" sottopone il lettore a domande e considerazioni su quanto sia difficile credere nella bontà dell'uomo dopo fatti sconvolgenti come quelli di Parigi (Charlie Hebdo).
  • Il sociologo Alberoni, nei suoi saggi contenuti in "Tradimento", ci offre una sua attenta e lucida lettura dell'attuale situazione geopolitica del nostro tempo, in particolare riferimento al ruolo degli Stati Uniti rispetto all'ISIS e alla Russia.


Iniziamo con un thriller, che non può mai mancare:

URLA NEL SILENZIO
di Angela Marsons


Ed. Newton Compton
12 euro
dal 4 gennaio 2016
Trama

Cinque persone circondano una fossa vuota. A turno, ognuno di loro è costretto a scavare per dare sepoltura a un cadavere: è il corpo di un bambino, sacrificato in nome di un oscuro patto di sangue. 
E il segreto delle cinque persone sarà sepolto sotto quella terra insieme alla vittima innocente. 
Anni dopo, la direttrice di una scuola viene uccisa brutalmente: è il primo di una serie di agghiaccianti delitti che stanno insanguinando la regione di Black Country, in Inghilterra. 
Nel corso delle indagini, ritorneranno alla luce anche i resti del corpicino sepolto tempo prima da quel misterioso gruppo di persone. 
La detective Kim Stone viene chiamata a indagare per fermare il killer prima che colpisca ancora.
Ma per farlo, dovrà confrontarsi con i demoni del proprio passato...




lunedì 30 novembre 2015

"La verità sta in cielo", un film di Roberto Faenza sulla scomparsa di Emanuela Orlandi



«È venuto il momento in cui il cinema faccia luce su uno dei misteri più sconcertanti della storia recente»: queste le parole usate dal regista Roberto Faenza a proposito del film che sta girando attorno ad uno dei misteri d'Italia irrisolti più noti, di cui si parla da ormai 32 anni: la scomparsa di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di cui non si sa nulla dal 1983.

-
Come sapranno bene quanti di voi hanno seguito e seguono la vicenda, diverse sono state, negli anni, le piste ipotizzate e percorse; le riassumo brevemente di seguito, così come le illustra il giornalista Pino Nazio nel saggio romanzato "IL SEGRETO DI EMANUELA ORLANDI. Papa Wojtyla, la tomba del Boss e la banda della Magliana" (RECENSIONE):


1. fuga volontaria
2. rapimento a scopo sessuale
3. sfruttamento della prostituzione minorile o la tratta delle bianche
4. il sequestro per chiedere la liberazione di Agca
5. una ritorsione verso il padre di Emanuela, Ercole, che con il suo lavoro poteva aver visto qualche cosa
che non doveva vedere
6. il ricatto, per farsi ridare i soldi messi nel Banco Ambrosiano o nello Ior
7. Emanuela viva, a casa di suo fratello, sotto falsa identità.

.
E' passato solo poco più di un mese dalla notizia dell'archiviazione da parte del Gip Giorgianni del suddetto caso (unito a quello di Mirella Gregori); tutte le persone indagate sono state assolte: da Sabrina Minardi (ex amante del boss Renatino De Pedis), a Marco Fassoni Accetti (il fotografo romano che si è autoaccusato del duplice rapimento sostenendo di aver fatto parte di una fazione ecclesiastica contraria alla politica di Papa Wojtyla); e ancora monsignor Pietro Vergari, a lungo rettore della Basilica di Sant’Apollinare, e tre delinquenti della Magliana (tra i quali Sergio Virtù, che fu autista del boss). 
Il giudice ha motivato la propria decisione spiegando che l'abbondante materiale investigativo mancava di un sufficiente grado di «precisione, coerenza e concordanza».

Tornando al film (dal titolo "La verità sta in cielo") , le riprese pare che andranno avanti fino a Natale, ma non mancano i primi commenti e le prime indiscrezioni.
Sembra che della stessa Emanuela si parli ben poco e che compaia nelle scene iniziali, cioè quando fa l'ultima telefonata a casa appena uscita dalla lezione di musica.

Nel cast ci saranno Riccardo Scamarcio nei panni del famoso boss, Greta Scarano (che dovrebbe interpretare la Minardi, ex-amante di Renatino), Valentina Lodovini e Maya Sansa.

Leggevo in web (per ora non ci sono molti articoli che ne parlano, visto che tutto si sta svolgendo nel più assoluto riserbo) che il film si concentrerà praticamente sulla pista della Banda della Magliana, il che ha già fatto piovere le prime critiche (visto che film che trattano di questa gang e dei suoi loschi affari non mancano).

Ma a prescindere dalle critiche a qualcosa che ancora neanche si è visto, penso e spero (e da ciò che leggo in internet, credo sia soprattutto la speranza della famiglia) che si tratti di un serio film-inchiesta, con cui Faenza cerchi di dare il proprio contributo per soffermare l'attenzione su questa pista investigativa..
Certo, resta pur sempre un film e non credo ci si debba aspettare un'inchiesta nel senso puro del termine (parere mio), in grado di dare un contributo alla ricerca della verità, alla quale forse non arriveremo mai definitivamente (per carità, vorrei che fosse il contrario).
Una verità che i familiari giustamente non smettono di invocare a gran voce, soprattutto considerando i tentativi, nei decenni, di depistare e insabbiare il caso.


 CHE NE PENSATE?
 E' UN GENERE DI FILM CHE GUARDATE?


(foto prese dalla pagina FB dedicata a Scamarcio)

mercoledì 25 novembre 2015

La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne: alcuni libri sull'argomento



Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
In questo piccolo spazio, vorrei ricordare insieme a voi qualche titolo di libro che tratta questo delicato e importante argomento.
Se avete altri libri da condividere - magari anche sottoforma di romanzo -, sarò felice di leggere i vostri consigli!

Letture o film correlati segnalati e/o recensiti sul blog:






Il male che si deve raccontare. 
Per cancellare la violenza domestica
di Marina Calloni, Simonetta Agnello Hornby


Ed. Feltrinelli
Con un programma semplice ed efficace – che ha coinvolto le donne potenzialmente esposte a violenza e le aziende in cui lavorano –, la Global Foundation for the Elimination of Domestic Violence (Edv) creata da Patricia Scotland ha contribuito a contenere sensibilmente il fenomeno della violenza domestica in Inghilterra.
Questo piccolo libro ha lo specifico obiettivo di creare una Edv italiana per applicarne il metodo nel nostro paese.
Simonetta Agnello Hornby ha scritto racconti che, attraverso vicende affioranti dalla sua memoria e ancor più attraverso casi affrontati in veste di avvocato, danno una vividissima e articolata rappresentazione del segreto che a volte si nasconde dentro le pareti domestiche.
Con la sapienza narrativa che le è propria, evoca l’esibizione del teatro della violenza in Sicilia, i silenzi comprati da un marito abusante, il dolore dei figli abusati, la complicità fra vittima e carnefice. Marina Calloni, docente alla Bicocca, traduce la consapevolezza secondo la quale viviamo in città in cui “si uccidono le donne” in una visione sintetica e in una stringente serie di dati. 
Il male che si deve raccontare è insieme un atto di denuncia – il male che si deve strappare al silenzio – e uno strumento a disposizione delle associazioni che, anche in Italia, lottano da tempo contro questa violenza, offrendo aiuto, mezzi e protezione alle vittime. I proventi di questo libro contribuiscono alla creazione della sezione italiana di Edv e alle attività che, attraverso la Fondazione, hanno come obiettivo l’eliminazione della violenza domestica.


Nessuno può toglierti il sorriso
di Pitzalis Valentina


Ed. Mondadori
Valentina aveva comunicato al marito la sua volontà di separarsi. 
Lui, incapace di farsene una ragione, l'ha cosparsa di liquido infiammabile e le ha dato fuoco, morendo lui stesso tra le fiamme. 
Lei si è svegliata in un letto d'ospedale col volto completamente sfigurato, una mano amputata e l'altra gravemente danneggiata. 
Era l'aprile del 2011 e da allora Valentina Pitzalis è diventata il simbolo della violenza sulle donne, per la forza con cui ha reagito alla tragedia, la sensibilità con cui ha raccontato e ha analizzato l'accaduto, il coraggio e la speranza che è capace di comunicare.




martedì 17 novembre 2015

"IL GIARDINO DELLE MELE. La violenza non deve vincere" di Maria Giovanna Farina (segnalazione libro + evento)



Buon pomeriggio, amici e lettori.

Il libro che desidero segnalarvi oggi tratta un argomento tristemente attuale ma di cui è importantissimo che si parli: la violenza sulle donne, e più precisamente si tratta di un saggio tascabile divulgativo che nasce con lo scopo di prevenirla.

Se abitate a Milano e dintorni, potreste essere interessati a partecipare agli degli incontri con l'Autrice che si terranno il 25 Novembre - in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne.

Cliccando sull'immagine, verrete rimandati sul sito della CE dove potrete ingrandire l'immagine della locandina.




IL GIARDINO DELLE MELE
di Maria Giovanna Farina


Silele Edizioni
112 pp
10 euro

Dobbiamo arrivare prima della violenza, dell'abuso e del massacro del femminile.
Il giardino delle mele parte da una riflessione che capovolge ironicamente la storia di Adamo ed Eva e prosegue concentrandosi sulla auspicata parità tra i sessi, sulla prevenzione e sull'amore come antidoto alla violenza.
Caratterizzato da istruzioni pratiche evidenti ma anche da cogliere tra le righe, è un libro di prevenzione veloce ed accattivante: un alleato prezioso per aiutare le donne a non diventare vittime della violenza.

Il giardino è un luogo fecondo dove far fiorire la cultura dell'amore e del rispetto nei confronti di tutto ciò che è femminile. Perché femminile vuol dire vita.
Passo dopo passo, gradino dopo gradino, possiamo incamminarci verso una società in cui la violenza sarà incanalata altrove, non più sulla donna.
La violenza non può vincere, non arrendiamoci ricordando a tutti fin dall’infanzia la sacralità del grembo femminile.
Raggiungere la parità prevede di dimenticare la propria appartenenza politica, religiosa, di genere…


L'autrice.
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Maria Giovanna Farina, filosofa, consulente filosofico e analista della comunicazione, è autrice di libri per aiutare le persone a vivere meglio. Pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, fonda lo studio professionale Heuristic Institution dove si dedica anche alla ricerca di metodi e strategie da applicare alla risoluzione delle difficoltà esistenziali. Esperta di relazioni umane, è autrice di numerosi articoli su varie riviste, ha intervistato anche in video alcuni tra i più noti personaggi della cultura e dello spettacolo. Creatrice della rivista filosofica on-line L’accento di Socrate, dirige la collana in e-book Filosofia pratica per l’editore KKIEN Publishing International con pubblicazioni scientifiche, divulgative e tecniche. È attiva in rete anche come blogger. Con Silele è uscito nel 2014 Dimmi che mi ami, un romanzo di formazione sentimentale.
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