sabato 30 aprile 2016

READING CHALLENGE 2016: bilancio di aprile



Come ogni fine mese, eccomi con il riepilogo delle mie letture, rientranti nella Reading Challenge e non.

Inizio dagli obiettivi raggiunti nella RC.




  • Obiettivo n. 12. Un libro - testo teatrale: "Pamela nubile" di Carlo Goldoni (RECENSIONE). Una commedia che non ci dona personaggi grotteschi, dalla personalità esageratamente buffa e dal tono spiccatamente spiritoso, bensì essi, i loro pensieri e sentimenti ci vengono presentati con un tono equilibrato e posato, senza con questo perdere il colore lievemente ironico e quella leggerezza (anche nel dare un "insegnamento" morale alla fine) che una commedia deve possedere
  • Obiettivo n.20. Libro di un autore siciliano: "La mossa del cavallo" di Andrea Camilleri (RECENSIONE).  Un romanzo giallo denso di sicilianità, il mio primo approccio al maestro Camilleri, che cattura il lettore con la sua narrazione vivace, i suoi personaggi pittoreschi e i suoi colpi di scena.
  • Obiettivo n. 8. Libro di un autore indiano: "BUDDISMO, CRISTIANESIMO E ISLAMISMO. Le mie considerazioni" di Gandhi (RECENSIONE). E' il ritratto di un uomo saggio, dalla profonda spiritualità, franco e diretto nel trattare argomenti che afferiscono alla coscienza e all'interiorità dell'Uomo.
  • Obiettivo n.1 Un libro scritto nell'anno in cui sei nato: UN UOMO di Oriana Fallaci (RECENSIONE). Una lunga e nostalgica lettera all'uomo amato, con cui ha condiviso tre anni di vita, gli ultimi tre della vita di lui, di Alexandros Panagulis, dell'eroe che non voleva essere chiamato eroe, di un simbolo per la Grecia, che non voleva essere visto come tale.
  • Obiettivo n. 14. Un libro che parli di amicizia: NOI SIAMO INFINITO di Stephen Chbosky (RECENSIONE). Racchiude le esperienze di un adolescente nell'arco di un anno, un anno che si rivelerà forse uno dei più importanti della sua vita perchè avrà modo di crescere, di conoscere meglio se stesso, affrontando ricordi dolorosi che rischiavano di fargli del male.



Passiamo ai romanzi letti non rientranti nella "sfida":


Dietro le pagine di I CENTO COLORI DEL BLU (A Different Blue)



Una delle autrici di romance/Young Adult che sto imparando ad apprezzare grazie a due suoi romanzi, è Amy Harmon, della quale ho letto I CENTO COLORI DEL BLU (A Different Blue) e INFINITO+1.

Ho cercato qualche informazione (per lo più attraverso le interviste) per capire da quale idea fosse stato ispirato "I cento colori del blu"; ecco quello (non molto, in realtà) che ho trovato.


Ed. Newton Compton
9.90 euro
456 pp
Trad. L. Feoli,
A. Ricci
APRILE 2014
Trama
Tutti a scuola conoscono Blue Echohawk. A diciannove anni Blue frequenta ancora il liceo.
Abbandonata da sua madre quando aveva solo due anni, non conosce il suo vero nome, né la sua data di nascita. Indossa sempre vestiti attillatissimi e un trucco pesante: il sesso è il suo rifugio, un gioco per dimenticare tutto, per mettere sotto chiave le sue emozioni.
Blue ha iniziato tardi la scuola e non mostra alcun interesse per lo studio.
È un caso disperato.
Eppure il suo nuovo insegnante di storia, il giovane Darcy Wilson, non la pensa così: Darcy crede in lei, e sa che Blue ha bisogno di ritrovare se stessa prima di trovare un posto nel mondo.
E così la sprona a guardarsi dentro e a ripercorrere il suo passato, a scrivere la sua storia, a dar voce alle sue emozioni.
Tra i due nasce una grande amicizia, e forse, a poco a poco, qualcosa di più: un sentimento forte, travolgente, a cui ciascuno dei due tenta in tutti i modi di resistere...






Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerche che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
"

Com'è nato questo libro?

L'Autrice ha dichiarato che, 
poichè nel suo primo romanzo - Running Barefoot - la protagonista Josie era molto simile a lei come personalità, le venne la voglia di scrivere un libro su una ragazza molto diversa da sè. 
Man mano che la storia procedeva (vi ha lavorato su per sei mesi), ha capito che però lei e Blue non erano poi così differenti, e anzi è probabile che tutti noi conosciamo qualcuno come Blue; forse è più giusto dire che tutti abbiamo un po' di Blue in noi. 
Certo, Amy non ha vissuto esperienze come quelle di Blue ma la convinzione dell'Autrice era che ogni donna potesse riuscire ad entrare in profonda empatia con la sua giovane protagonista.

I personaggi di Blue e Wilson non hanno riferimenti a persone reali, sono piuttosto frutto della sola immaginazione di Amy.
Certo, non è difficile credere che in un certo senso essi non siano altro che diverse versioni di se stessa, perché del resto è lei a crearli.
Per quanto riguarda Wilson, egli rappresenta un po' l'uomo dei sogni: ama la musica, ama le parole e la storia, e parla con un accento inglese. E soprattutto, è diverso da qualsiasi altro ragazzo/uomo Blue abbia mai conosciuto. 

In generale, sono state necessarie tante ricerche per scrivere A Different blu, ma chi ha letto il romanzo sa che ci sono tantissimi riferimenti alla civiltà dei nativi americani; la Harmon ha spiegato che tante informazioni su di essi le ha apprese grazie ad un caro amico che ha servito in una missione mormone nella riserva indiana Navajo. 



Blog da cui ho tratto e rielaborato queste informazioni:

http://www.shereadsnewadult.com/
http://www.whirlwindbooksandreviews.com/
https://joyinthemoments.wordpress.com

venerdì 29 aprile 2016

Frammenti da "L'amore è una cosa meravigliosa"



Frammenti di "L'amore è una cosa meravigliosa" di Suyin Han.


"Ci sono persone che non desiderano ricordare i propri tormenti; 
io, invece, mi preoccupo di non dimenticarli. 
Non c'è niente di misericordioso nel cancellare le ferite della memoria 
con cicatrici perfettamente rimarginate. 
Preferisco le piaghe aperte, quando la fitta di dolore è ancora pulsante".



"L'amore non esplode nel momento in cui sboccia: 
è una pianta che cresce lentamente, 
come tutte le cose vive, seguendo un continuo mutamento. 
Così lasciavamo che il nostro amore crescesse tranquillamente, 
e giorno dopo giorno imparavamo a conoscerci meglio".


"...prima di te provavo solo una grande sensazione di vuoto, 
e ora tu sei entrata dentro di me".

Anteprima Newton Compton: dal 5 maggio IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI TE' di Dinah Jefferies



Il romanzo orientaleggiante di oggi è ambientato nello Sri Lanka, nel secolo scorso.


IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI TE'
(Tea planter's wife)
di Dinah Jefferies


Ed. Newton Compton
416 pp
9,90 euro
4.99 euro (ebook)
USCITA:
5 MAGGIO 2016
Trama

Siamo nella Londra degli anni Venti.
Gwendolyn Hooper è una giovane donna inglese, fresca sposina, che si è appena trasferita nella lontana isola di Ceylon per raggiungere il marito. 
Ma l’uomo che ritrova nella piantagione di tè non è lo stesso di cui si era innamorata in Inghilterra tempo prima. 
Distante e indaffarato, Laurence trascorre le giornate nella piantagione, lasciando la sua sposa da sola a occuparsi della casa, della servitù e delle nuove incombenze. 
La grande casa coloniale, agli occhi di Gwendolyn, appare un luogo misterioso, con porte chiuse a chiave e indizi di un torbido passato: in un baule polveroso è nascosto un vecchio velo da sposa ingiallito e le ombre del giardino celano una piccola tomba… 
Quando Gwen rimane incinta, suo marito è finalmente felice e tutto sembra andare per il verso giusto, ma c’è poco tempo per festeggiare. Al momento del parto la neomamma dovrà prendere una decisione terribile, di cui non potrà fare parola con nessuno, neanche con Laurence. 
Quando, infine, arriverà il momento della verità, Gwen sarà in grado di spiegare che cosa ha fatto e perché? 

Un’appassionante storia di tradimenti, colpe e segreti indicibili che avvince il lettore e non lo lascia più andare.

L'autrice.
Dinah Jefferies è nata a Malacca, in Malesia, e si è trasferita in Inghilterra all’età di otto anni. Ha insegnato Studi teatrali e Inglese. Ha iniziato a scrivere nei cinque anni che ha trascorso in un piccolo villaggio sulle montagne andaluse. Ha esordito con il romanzo La separazione, pubblicato da Penguin in Inghilterra e in Italia dalla Newton Compton. Il profumo delle foglie di tè alla sua uscita ha raggiunto il primo posto dei più venduti in Inghilterra e vi è rimasto per diversi mesi.

LA TRAMA VI INCURIOSISCE?

Recensione: LA MOSSA DEL CAVALLO di Andrea Camilleri



Ed eccoci ad un romanzo denso di sicilianità, il mio primo approccio al maestro Camilleri e, stando ai risultati, prevedo non sarà l'unico!


LA MOSSA DEL CAVALLO
di Andrea Camilleri


Ed. Rizzoli
250 pp
2001
"Questa vicenda prende lo spunto da una nota di Leopoldo Franchetti per la sua inchiesta controgovernativa sulle condizioni socio-economiche della Sicilia nel 1876. L'elaborazione romanzesca accentua alcuni dati che rendono appunto la storia di allora storia dei nostri giorni. 
La trama del libro è largamente definibile gialla e dal sapore paradossale, considerata l'ambientazione in una società nella quale il gioco di prestigio di una realtà di continuo manipolata rende difficile l'accertamento 
delle verità individuali e collettive". (A.C.)


Come si evince dalle parole di Camilleri stesso, questo romanzo prende spunto da un episodio raccontato da Franchetti in Politica e mafia in Sicilia (1876) e ha come protagonista un ispettore capo ai mulini di Montelusa, Giovanni Bovara, un genovese di origini siciliane, che dopo tanti anni torna nella sua sconosciuta terra natia per esercitare il proprio lavoro, ritrovandosi invischiato in vicende drammatiche che hanno un che di surreale, un po' "alla Kafka", se volete.

La nostra storia ha inizio il 1° settembre 1877 e termina un mese e mezzo dopo; da subito ci sfilano davanti agli occhi i diversi personaggi di queste vicende dal tocco quasi teatrale, e conosciamo il parroco del paese, "patre Carnazza", uomo dalla carne debole che ha diverse amanti, tra cui la bella vedova, Trisina, donna di facili costumi.

Tra pettegolezzi tra comari di quartiere, che quotidianamente passano il miglior tempo a criticare chiunque, ed ostilità dovute a beghe per l'eredità, l'ispettore genovese è uno dei pochi che cerca di fare il proprio ldovere con impegno ed onestà.

Il suo Nord gli manca e la sua frustrazione verso quella che è sì la sua terra d'origine, ma che in realtà per lui costituisce un mondo sconosciuto, emerge nella sua fiumana di pensieri che l'Autore ci rende in genovese stretto, in contrapposizione al siciliano che imperversa ad ogni pagina e che rappresenta la realtà in cui vive e che gli è ostile.

Un siciliano che l'uomo trova difficoltoso capire non solo a livello linguistico ma in special modo in riferimento alla mentalità gretta e decisamente poco irreprensibile dei cittadini, superiori e colleghi compresi.

Scopre con disappunto che l'illegalità abbonda anche nell'ambiente lavorativo; in particolare, i sottoispettori non solo non rendono conto del proprio operato, ma chiudono tutti e due gli occhi quando si tratta di controllare l'attività dei mulini, in cambio di favori; il principale favorito è Cocò Afflitto, che dà un po' l'idea del boss di paese, di cui tutti hanno timore e che nessuno osa contraddire.

Nel corso delle proprie indagini, Bovara si ritrova ad assistere ad un omicidio; è l'unico testimone e, dopo aver raccontato come sono andati i fatti, verrà accusato di essere l'assassino.

Alla parte squisitamente narrativa si alterna una "epistolare", che rende noto - attraverso carteggi - lo sviluppo della vicenda nelle parole di Bovara stesso, dell'unico collega che lo sostiene, dei superiori chiamati a valutare la posizione dell'ispettore, e di altri personaggi a modo loro coinvolti nella farsa.
 
Attorno al povero Bovara ci sono solo nemici che cercheranno a tutti i costi di screditarlo, e questi nemici - ed è questo il fatto più triste - non sono soltanto i mafiosetti di Montelusa, ma anche gente che dovrebbe avere a cuore la giustizia, e che invece sono pieni di corruzione.

Bovara sembra spacciato man mano che il tempo passa, nessuno crede alla sua versione e alla sua innocenza, e l'uomo rischia di vedersi rovinate carriera ed esistenza, mentre gli astuti nemici sghignazzano nel constatare come le proprie menzogne stiano avendo i risultati desiderati.

Ma nonostante la disperazione e lo sconcerto, Bovara continua a pensare, a meditare... e capisce che per battere il nemico deve svestire i panni del genovese e calarsi completamente in quelli del siciliano doc, assumendo il suo modo di ragionare e parlare.
Solo con un'inaspettata "mossa del cavallo" potrà darsi la possibilità di scavalcare gli altri pezzi di questa imprevedibile scacchiera e tentare di uscirne salvo.

Un giallo reso vivace dalle vicende narrate, dai pittoreschi personaggi coinvolti, dall'uso del dialetto siciliano, che inevitabilmente immerge il lettore nel contesto di questa Sicilia antica ma non così distante dai tempi di oggi, in cui le storie di sopraffazione, ingiustizie, rivalità, tradimenti, corruzione (tra il popolo e "nei piani alti") fanno da padrone. e dove la realtà sembra essere soggetta a manipolazioni da parte di chi è convinto di essere potente.
Essendo questo il mio battesimo con Camilleri, non nego che l'uso diffuso del dialetto mi ha inizialmente spiazzato e i (non tanti, in verità) passaggi in genovese mi hanno mandata quasi in crisi, ma lo sconcerto è durato davvero poco, perchè la genialità, l'ironia e la leggerezza con cui l'Autore presenta il peggio dell'uomo senza negarci un barlume di onestà, cattura inevitabilmente l'attenzione del lettore regalandogli una lettura davvero molto piacevole.


20. Un libro di un autore siciliano

giovedì 28 aprile 2016

Anteprima: LA SIRENA MECCANICA di Giada Bafanelli



Cari amici e lettori, eccomi con una segnalazione!
Si tratta del nuovo breve romanzo di una bookblogger, Aenor di Pagine Magiche, in uscita il 3 maggio, ma già disponibile per la prenotazione.


LA SIRENA MECCANICA
di Giada Bafanelli


Editore: Autopubblicato
Prezzo: 0,99 
(disponibile solo in formato ebook)
ASIN: B01EM8GZ2W
Pagine: 136
Data di pubblicazione: 
3 Maggio 2016

LINK UTILI

  Goodreads        Amazon

Blog        Facebook      Twitter 

Trama

Da quel che ricorda, Nym ha sempre vissuto nelle profondità del mare, metà ragazza e metà cyborg. 
Ma quando la sua memoria riaffiora, inizia a farsi delle domande.
L’oceano è una distesa calma e blu che conosce alla perfezione, ma cosa c’è oltre?
Quando salva un marinaio dopo il naufragio di un’aeronave, il desiderio di vivere in superficie si fa di giorno in giorno più forte. 
Ma il mondo al di là delle onde è cupo e spietato, e non c’è spazio per chi è diverso.

Ispirato alla favola “La sirenetta” di Hans Christian Andersen, “La sirena meccanica” unisce sentimenti e avventura.

L'autrice.
Giada Bafanelli ha ventotto anni e le sue più grandi passioni sono sempre state la musica e la narrativa, specialmente di genere fantasy. Oltre a “La sirena meccanica” ha pubblicato il racconto urban fantasy “Alone. Il solitario”, il romanzo fantasy ispirato alla mitologia norrena “La figlia della vendetta” e il romance contemporaneo “Un altro domani”
.



Epigrafe da "La mossa del cavallo" (A. Camilleri)



Domattina pubblicherò sul blog la recensione del giallo "La mossa del cavallo" di Camilleri; intanto vi lascio l'epigrafe:


"Il cavallo è l'unico pezzo del gioco che può scavalcare gli altri. 
Si muove in un modo davvero speciale, disegnando una "L":  
prima di due caselle in orizzontale o in verticale, come una torre,
e poi di una casella a destra o a sinistra.
Un particolare da non dimenticare: un cavallo che muove da una casella nera
arriva sempre in una casella bianca.
Al contrario, un cavallo che muove da una casella bianca arriva
sempre in una casella nera.
Il cavallo può scavalcare qualunque pezzo".

A. Karpov, Il manuale degli scacchi



ANCHE IL LIBRO CHE STATE LEGGENDO VOI 
HA UNA CITAZIONE INTRODUTTIVA O UNA BELLA DEDICA



"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...