lunedì 6 luglio 2020

Segnalazione: "Il fantasma dell'abate" di Louisa May Alcott



Cari amici, torno sul blog per presentarvi un romance gotico tradotto da Isabella Nanni e poco noto in Italia e scritto dall'Autrice del celeberrimo PICCOLE DONNE, Louisa May Alcott (1832-1888).

Link di acquisto: https://www.amazon.it/dp/B08CBC92YK/



IL FANTASMA DELL'ABATE. La tentazione di Maurice Treherne. 

di Louisa May Alcott


Self-publishing
2.99 euro
Serie: GLI INTRAMONTABILI
(vol.2)
Luglio 2020

Inghilterra, seconda metà del XIX secolo. Maurice Treherne è il rampollo del ramo cadetto della nobile famiglia inglese dei Treherne. Una volta rimasto orfano, viene accolto in casa dagli zii e stringe un vincolo particolarmente profondo con il cugino Jasper, suo coetaneo, con cui condivide piaceri e avventure tipiche dei giovani delle classi agiate.

Nel corso di un soggiorno a Parigi i due cugini sono coinvolti in un misterioso scandalo che li costringe a lasciare in tutta fretta la capitale francese. 
Durante il viaggio di ritorno la nave su cui si sono imbarcati naufraga; Maurice salva la vita al cugino rischiando la propria e resta paralizzato alle gambe. T
ornati in Inghilterra le sventure continuano a perseguitare Maurice che si ritrova inspiegabilmente diseredato dal vecchio zio e lasciato al buon cuore del cugino.

Solo la dolce compagnia della giovane Octavia, la sorella di Jasper, sembra offrirgli un conforto insperato e ridare a Maurice la speranza di un amore puro, contrastato però dalla madre di lei che auspica un’unione diversa. 
In occasione di una festa a casa dei Treherne un anno dopo l’incidente che gli ha stravolto la vita, il passato ritorna a minacciare le prospettive di Maurice, che sarà più volte tentato di svelare il mistero che circonda gli eventi di Parigi, venendo meno alla parola data. 
Ma una strana presenza darà una svolta inaspettata alla vita di tutti…


L'autrice.
Louisa May Alcott (1832-1888) fu una scrittrice statunitense principalmente nota come l'autrice della tetralogia per ragazzi Piccole Donne. Pubblicò anche romanzi gotici per adulti sotto lo pseudonimo A.M. Barnard. In questi romanzi, come Il fantasma dell’abate, dipinge magistralmente amori e passioni forti, profondamente diversi dal mondo domestico e quasi idilliaco delle opere più note.



Estratto 

Le due giovani coppie chiacchieravano amabilmente in parti diverse della stanza e Treherne se ne stava seduto da solo, osservandole tutte con occhi che penetravano sotto la superficie e leggevano i desideri nascosti, le speranze e le paure che le governavano. Un'espressione singolare si formò sul suo viso nel momento in cui il suo sguardo si spostò dal volto limpido di Octavia a quello cupo della signora Snowdon.

Appoggiò la testa sulla mano e si immerse nei suoi pensieri, perché stava attraversando uno di quei momenti fatidici che arrivano a tutti noi e che possono forgiare o rovinare una vita. Tali momenti arrivano quando meno li si aspetta a seguito di un incontro inaspettato, uno stato d'animo particolare, una circostanza apparentemente insignificante o una parola di troppo, e spesso il momento è passato prima che ci rendiamo conto della sua presenza, lasciando gli effetti collaterali a farci capire che cosa abbiamo guadagnato o perso.

… Davanti a lui c'era il genio buono e cattivo della sua natura nelle vesti di quelle due donne. Edith Snowdon aveva già provato a esercitare il suo potere e l'incidente lo aveva solo salvato. Octavia, per quanto ne fosse inconsapevole, non mancava mai di risvegliare e stimolare i più nobili attributi di mente e cuore. Un anno trascorso in sua compagnia aveva fatto molto per lui, e lui la amava con uno strano combinazione di passione, riverenza e gratitudine.

Sapeva perché Edith Snowdon era venuta, sentiva che la vecchia attrazione non aveva perso il suo fascino, e sebbene la paura gli fosse sconosciuta, non era contento di vedere quella bella, pericolosa donna. D'altra parte, capiva che Lady Treherne desiderava che sua figlia evitasse lui e sorridesse ad Annon; riconosceva di non avere il diritto di conquistare la giovane, invalido e povero com'era, e una fitta di gelosia gli strinse il cuore mentre la guardava

domenica 5 luglio 2020

LE MIE LETTURE - BILANCIO DI METÀ ANNO (gennaio-giugno 2020)



Metà 2020 è trascorso e con questo post vorrei fare un po' il bilancio delle mie letture da gennaio a giugno: quali sono state le più coinvolgenti e meritevoli di menzione? Quante pagine mi sono passate sotto gli occhi? Con che generi mi sono confrontata?



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NARRATIVA


Con ALMARINA leggiamo una storia fatta di amore, paura, desiderio di riscatto e di espiazione, di speranza per il futuro (4/5); con BACI DA POLIGNANO è stato come tornare a far visita a vecchi amici, ai quali mi sono affezionata e che mi fanno sorridere con le loro disavventure sentimentali (4/5); MEMORIES - CHI AMA NON DIMENTICA ci ricorda quanto sa essere imprevedibile la vita (4/5); con DOMINO veniamo a contatto con una storia surreale che ha al centro relazioni sentimentali complicate (3/5): il confine tra "normale" e assurdo è molto sottile ne IL CASALE (4/5); ne IL LADRO DI GIORNI al centro dell'avventura on the road c'è il rapporto padre-figlio (4/5); la mafia è la protagonista de IL GIORNO DELLA CIVETTA (4/5); storia di amore e perdono è quella narrata ne IL SALICE (4,5/5): commovente è la storia narrata ne IL TRENO DEI BAMBINI, basata su fatti storici del secondo dopoguerra (4,5/5), il paradosso di una società moderna che non dà il giusto rispetto alla malattia mentale, LA TUA VITA E LA MIA (5/5); atmosfere da Grande Gatsby ne LO SCRITTORE SOLITARIO (3/5); sullo sfondo di una comunità rurale si intrecciano amicizie e amori in SHOTGUN LOVESONGS (4,5/5); fuggevole, precaria e VELOCE LA VITA (4/5); dolore ma anche desiderio di andare avanti in VENTIQUATTRO (4,5/5)
RECENSIONE



LIBRI LETTI: 14

Sul podio mi sento di inserire IL TRENO DEI BAMBINI per lo sfondo storico reale e la trama commovente, raccontata con gli occhi di un bambino; IL SALICE per la capacità di Selby di essere poetico e intenso nonostante lo sfondo crudo del Bronx; VENTIQUATTRO per le emozioni legate all'esperienza del lutto, che comunque è qualcosa che in un modo o nell'altro riguarda ciascuno di noi.




NOIR/GIALLO

Ne I QUATTRO CANTONI l'assassino deve vedersela con la determinata Lolita Lobosco (4/5); DALLA PARTE DELL'ASSASSINO: immoralità e corruzione sono alla base della ricerca di un intelligente serial killer (3,8/5): classicissimo è IL PERSUASORE, dove sulle tracce di assassino seriale vi è un detective poco socievole (3/5); un ragazzino curioso e pieno di domande sulla propria mamma scomparsa è alla ricerca de IL LIBRO NASCOSTO (4/5); il colpo di scena e la finezza psicologica fanno da padrone ne L'APPUNTAMENTO, dove emergono il marcio e la brutalità latente nell'essere umano (5/5); mettono il buon umore le indagini scoppiettanti ne LA VILLA. IL MURATO VIVO (3/5); un'indagine ricca di mistero e colpi di scena tra Italia e Romania in PO210 -POLONIO (4,5/5); mentre i cavalli corrono per gareggiare, qualcuno muore e urge la necessità di scoprire il colpevole in REAZIONE MORTALE (4/5).  

RECENSIONE
Lo inserisco in questa categoria anche se possiede elementi spy e da romanzo d'introspezione SCOGLIERE D'OMBRA (3,5/5).

LIBRI LETTI: 9.

Piergiorgio Pulixi si riconferma uno scrittore di noir psicologici raffinatissimo con L'APPUNTAMENTO







THRILLER/CRIME FICTION


RECENSIONE
Torna Mila Vasquez, alla ricerca di un altro scaltro assassino che la coinvolge in un mondo virtuale pieno di insidie, IL GIOCO DEL SUGGERITORE (4,5/5); suspense e mistero regnano in IL SEGRETO DEL RIFUGIO (4,5/5); una corsa contro il tempo per fermare il sangue che scorre a causa di uno spietato serial killer è narrato in L'ULTIMO RINTOCCO (4,5/5); è alla ricerca infaticabile di uomini che si macchiano di crimini sessuali LIVIA LONE (4,5/5) e i suoi TRAFFICI NOTTURNI (4/5);  PIETRE ci mostra quanto può essere sfaccettato il male presente nella natura umana (4/5).


LIBRI LETTI: 6.



Forse è vero che questo di Carrisi non è il suo libro migliore: troppa carne al fuoco e intrecci complicati... ma è il migliore di categoria per la foga che mi ha accompagnato nella lettura. 



SAGGIO - ATTUALITÀ


CONTRO IL FANATISMO è un breve trattato in cui Amos Oz esprime la propria posizione circa la "questione israelo-palestinese", sostenendo la soluzione dei due Stati (3/5); stesso argomento nel saggio-intervista PALESTINA ISRAELE: CHE FARE? a cura di Frank Barat, che dialoga con Noam Chomsky e Ilan Pappè (4,5/5); la ferocia della guerra è l'esperienza triste e terribile fatta da I RAGAZZI DI ZINCO (5/5); SEPARAZIONE E DIVORZIO NELLA PROSPETTIVA DELL'UOMO VIOLENTO è un trattato utile per chi è interessato a questo argomento (3,5/5); UNA DONNA PUÒ TUTTO racconta il coraggio, il patriottismo e la forza morale delle "streghe della notte", le donne del 588° Reggimento dell'Armata Rossa (4/5).


LIBRI LETTI: 5.


Sono contenta di aver dato più spazio, finora e rispetto agli anni scorsi, a saggi d'attualità perchè sono consapevole di essere lacunosa in questo genere; tra questi, ho trovato molto stimolante PALESTINA ISRAELE: CHE FARE? (l'argomento è scottante e più che mai attuale) e RAGAZZI DI ZINCO per aver detto la verità circa la guerra che i sovietici fecero in Afghanistan, mandando a morire una generazioni di ragazzi. 





NARRATIVA (AUTO)BIOGRAFICA


In FEBBRE Jonathan Bazzi ci parla della scoperta della sieropositività e della sua vita, sin dall'infanzia (4,5/5); Tatiana e Andra Bucci ci raccontano in NOI, BAMBINE AD AUSCHWITZ la loro testimonianza all'interno del Kinderblock, dedicato alle sperimentazioni (5/5); una vita a lottare contro la mafia e la corruzione presenti nel proprio paese è stata la missione di PEPPINO IMPASTATO. UNA VITA CONTRO LA MAFIA (4/5); verace e struggente è il racconto di un'esperienza personale difficile ma profondamente umana in TUTTO CHIEDE SALVEZZA (5/5); UN CIELO DI PAPAVERI ROSSO FUOCO ruota attorno ai ricordi e alla voglia di vivere (2,8/5).


RECENSIONE
LIBRI LETTI: 5.


Meritano, su tutti, FEBBRE per lo stile schietto, crudo e senza peli sulla lingua nel raccontare di sè e di come la propria esistenza sia cambiata in seguito alla scoperta della propria sieropositività; ma ad avermi colpita senza se e senza ma è stata la testimonianza personale di Mencarelli in TUTTO CHIEDE SALVEZZA.






FANTASY

AL DI LÀ DELLA NEBBIA: lettura molto piacevole, un fantasy con sfumature noir ambientato nell’Inghilterra Vittoriana (4/5); "Le Giovanneidi. Giovanni e la terra delle sei pietre" unisce storia e avventura (2,5/5); il Bene e il Male sono sempre in lotta nel fantasy LE GOCCE DI LAHZUL (4,5/5).

RECENSIONE
Inserisco in questa categoria il  DISTOPICO e sequel del Racconto dell'ancella I TESTAMENTI (2/5) e il romanzo L'ULTIMO SPETTACOLO, ambientato in una società in cui la libertà dell'essere umano è molto limitata (3,5/5).


LIBRI LETTI: 5.






WESTERN

RECENSIONE

BULL MOUNTAIN è il racconto di una famiglia contrassegnata al suo interno da dissapori e criminalità, e legata visceralmente alla propria terra (5/5), per la quale è disposta a sporcarsi anche le mani di sangue; WEST è un'epopea in miniatura affascinante e senza tempo, una parabola inquietante della frontiera americana (4/5); in ZUGZWANG - IL DILEMMA DEL PISTOLERO un malinconico ex-pistolero e una vivace ragazza abile col fucile affrontano un viaggio avventuroso (4,5/5).


LIBRI LETTI: 3.





NARRATIVA PER RAGAZZI/INFANZIA


Favole moderne per crescere bambini intelligenti: libro di fiabe e ...

Favole moderne per crescere bambini intelligenti comprende racconti fiabeschi vòlti a far riflettere i bimbi su valori importanti (4/5); ANTENNINA raccomanda ai piccoli di volersi bene e accettarsi per quello che sono (4/5); "Guglielmina di Barbone-Pudel di Baviera" è la simpatica cagnetta che apre le porte di casa ad amici poco... raffinati! (4/5); è possibile costruire un mondo migliore, ci dice LA CONTESSA DEL REGNO DI GOLDON (3/5).


LIBRI LETTI: 4.




RACCONTO

RECENSIONE

DEDICATO: quanti di noi hanno scritto lettere appassionate a un amore adolescenziale, senza avere il coraggio di consegnarle? (3/5); l'essere umano sa essere bizzarro, capriccioso e fragilissimo, e così è in LE GUARIGIONI, l'interessante esordio letterario di Kim Rossi Stuart (4/5).

LIBRI LETTI: 2.






ROMANCE


Amore e passione in IL BARBARO DI ROMA, ambientato nella affascinante Caput Mundi del 54 d.C (4/5), ritratta sempre con accuratezza dall'Autrice; avventura, amore, passione e una serie di cospirazioni caratterizzano INGANNI (4/5); l'amore sotto i riflettori tra una fashion blogger e un calciatore è narrato in PARLAMI DI UN SOGNO (4,5/5).


LIBRI LETTI: 3.





GRAPHIC NOVEL


,
IL SETTIMO SPLENDORE è romantico e malinconico (3/5); LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO ha ironia e senso dell'umorismo (4/5); atmosfere paranormal legate a fatti e luoghi reali sono in PAROLE RUBATE (3,8/5).


LIBRI LETTI: 3.







TOTALE LIBRI LETTI DA GENNAIO A GIUGNO: 60

TOTALE PAGINE LETTE: 14962




CHE NE PENSATE DEI LIBRI CHE MI SON PIACIUTI DI PIÙ PER OGNI CATEGORIA? 
LI CONOSCETE, LI AVETE LETTI? LI LEGGERESTE?

QUALI SONO STATE LE VOSTRE LETTURE PIÙ BELLE 
DI QUESTA PRIMA METÀ DELL'ANNO?


sabato 4 luglio 2020

Recensione: UNA VALIGIA PIENA DI SOGNI di Paullina Simons




Un viaggio in Europa prima di andare al college si trasforma, per quattro amici (nonché due coppie di fidanzati), in un'inaspettata e dolorosa occasione per svelare ipocrisie, mettere in discussione relazioni sentimentali ed amicizie e fare i conti con ciò che davvero vogliono essere nella vita.



UNA VALIGIA PIENA DI SOGNI
di Paullina Simons



Harper Collins
trad. R. Zuppet
705 pp
"Sai cos'è l'amore? Essere disposti a cambiare la propria vita. A cosa sei pronta a rinunciare per me?"

Cosa c'è di meglio che salutare gli anni della scuola e festeggiare il diploma con un bel viaggio oltreoceano insieme ai propri amici?

E' quello che vuol fare Chloe Devine, che è nata, cresciuta e vive in una  zona rurale del Maine: organizzare un viaggio in Europa - direzione Barcellona - con il fidanzato Mason, la migliore amica Hannah e il suo ragazzo, Blake (fratello di Mason).

I quattro si conoscono praticamente da sempre, sono cresciuti insieme, sono legatissimi l'un l'altro, e sono eccitatissimi all'idea di poter fare questo viaggetto e vivere così una bellissima avventura da soli, senza i genitori, prima di prendere ciascuno la propria strada e decidere cosa "fare da grandi".

Non potrebbero essere più diversi caratterialmente, questi due fratelli con le loro fidanzate: lì dove Mason è posato, gentile, bellissimo, premuroso e corteggiatissimo, Blake è esuberante, scherzoso, chiacchierone, solare, sensibile, positivo, simpatico e sempre disponibile. Entrambi sono davvero dei ragazzi d'oro, molto affidabili, responsabili e grandi lavoratori. 
E hanno un sogno nel cassetto: scrivere un racconto/romanzo da presentare a un concorso letterario nelle prossime settimane e chissà...  vincere il primo premio! 
E un viaggio costituisce una ricca opportunità per fare esperienze utili a creare il materiale narrativa; la base c'è ed ha a che fare proprio col viaggiare: una valigia blu. Cosa può nascondere una valigia di misterioso o quale genere di storia è possibile costruirvi attorno?

Se Hannah è una biondina con un fisico longilineo e quasi perfetto, sofisticata, naturalmente elegante e sexy, Chloe è insicura, dalla fisicità prorompente (i seni sono ciò che più di tutto le crea imbarazzo), convinta di essere fin troppo comune e banale (cosa che risalta ancora di più quando è accanto ad Hannah o, peggio, a Mason, costantemente circondato da ragazze invaghite di lui) e quindi poco attraente.

Forse, come spesso accade, è proprio il fatto di essere così differenti a tenerli uniti (secondo la regola "gli opposti si attraggono")?
Il viaggio che li vedrà compagni d'avventura sarà importante per rivelare le reali basi su cui poggiano i loro rapporti di amore e amicizia.

Non è semplice per Chloe convincere i propri genitori a permetterle di partire: Jimmy e Lang (la mamma di Chloe è di origine asiatica) Devine sono severi, attenti ad ogni aspetto della vita della figlia, e anche un tantino apprensivi verso di lei; la ragione risiede non solo in come essi concepiscono l'educazione dei figli, ma anche a motivo di una tragedia famigliare accaduta qualche anno prima e che li ha segnati profondamente, condizionando il rapporto con Chloe, soprattutto nel concederle certe libertà.
E mandarla in giro per l'Europa per loro è una bella sfida, un atto di fiducia davvero grosso!
Sono scettici, non solo perché si tratta di un bel viaggio lungo, ma tanto più a motivo della compagnia: è coscienzioso da parte loro lasciarle un tale margine di libertà? 

Ma a dar man forte a Chloe sopraggiunge inaspettatamente Moody, la nonna paterna, un tipetto dai modi spicci, bruschi, di una schiettezza disarmante e con una punta d'acidità; la donna è disposta non soltanto a perorare la causa di Chloe e dei suoi tre amici, ma anche a finanziarne il viaggio, a una condizione però: devono recarsi prima in Lettonia e poi in Polonia (in particolare al campo di sterminio di Treblinka) e portare a termine alcuni "compiti" importanti.

Seppure un po' reticenti e scocciati, i quattro amici accettano e ha inizio così un viaggio che li porterà in una terra che muove i primi timidi passi dopo il crollo dei regimi comunisti, dove i treni sono rumorosi, affollatissimi, vecchi e puzzolenti (e ce ne sono pochissimi nell'arco di una giornata, per cui se perdi quello della mattina presto, il prossimo è la sera tardi).
Ed è proprio su uno di questi treni che i quattro fanno la conoscenza di una persona che rivoluzionerà la loro vacanza e le loro relazioni...

Ma è soprattutto Chloe quella che ne verrà segnata maggiormente e forse per sempre...

Chloe incontra Johnny Rainbow, un misterioso ragazzo americano che gira il mondo con la chitarra sulle spalle, un sorriso sulle labbra e un oceano di segreti negli occhi; cerca di resistergli in ogni modo ma dal primo istante in cui i loro occhi si incrociano tra i due si crea un'alchimia irresistibile, alla quale sarà difficile opporsi.

Johnny è carino, estroverso, sa un sacco di cose, è esperto delle zone in cui i quattro devono muoversi (Lettonia, Polonia, campi di concentramento...) ed infatti si offre di accompagnarli e di far loro da guida turistica.

Se Mason e Hannah sono affascinati e rapiti dalla natura libera e vivace di questo giovane viaggiatore,  Chloe è imbarazzata e quasi paralizzata in presenza di questo ragazzo affascinante e libero come un uccell di bosco, dalla voce melodiosa (quando canta per le strade incanta chiunque lo ascolti, e infatti riesce a racimolare parecchi soldini con le sue esibizioni), indipendente, solare, allegro, che la fissa con insistenza e si ostina a voler cercare un dialogo con lei nonostante la ragazza ostenti indifferenza.
Ma l'indifferenza di Chloe è frutto della consapevolezza dell'effetto che le fa questo giovanotto, che si rivelerà per lei un fulmine a ciel sereno... O forse un arcobaleno colorato nella vita tutta regole e tranquillità di Chloe Devine?

A esserne invece palesemente disturbato è Blake, che da subito mostra un atteggiamento molto ostile e scorbutico (cosa davvero insolita per lui, essendo una persona molto cortese ed educata) verso l'intruso, che tutti incanta con la sua giovialità e il suo saper tutto su tutti.

In compagnia di Johnny Rainbow i quattro amici attraversano in treno il vecchio mondo, da Carnikava a Treblinka a Cracovia e durante questo viaggio indimenticabile, che li porta nel cuore dell'Europa, vedranno con i loro occhi il campo nazista di Treblinka e - pur non essendovi rimasto praticamente nulla da vedere (fu raso al suolo dai tedeschi, che cercarono di nascondere le tracce delle loro nefandezze) -, vedranno e sentiranno la mano fredda della morte e della desolazione che l'essere umano è capace di produrre a danno dei propri simili e sotto gli occhi impauriti e indifferenti di quanti non hanno voluto vedere l'orrore che si svolgeva non distante da essi.

Sarà un viaggio difficile da molti punti di vista: pratico ed economico (gli inconvenienti non mancheranno e creeranno molti disagi e litigi) ma soprattutto emotivo: il corso degli eventi prenderà una piega davvero "strana", che spesso li dividerà fisicamente e affettivamente; i quattro amici si ritroveranno a litigare un giorno sì e l'altro pure ed emergeranno le loro personalità, quei sentimenti e quei difetti che forse fino a quel momento erano rimasti nascosti, offuscati dall'abitudine e dall'affetto.

Spaventata dalle sensazioni e dai pensieri che le suscita Johnny (il quale è un acuto osservatore e riesce a cogliere le lacune nei rapporti tra i quattro amici, analizzandole con serena lucidità e aprendo gli occhi della ragazza), Chloe cercherà di non cedergli, ma il destino sembra volerla mettere in difficoltà, e quando si ritroverà da sola con lui per diverso tempo, si lasceranno andare a quell'attrazione magica e speciale che li ha uniti profondamente sin dal primissimo istante e che chiede di essere vissuta, come in quest'età bella e sconsiderata si ha diritto a fare.

"Quel ragazzo aveva qualcosa che le trafiggeva il cuore con un misto di gioia e dolore, spaccando il punto da cui aveva origine tutto il suo essere".

Johnny è un personaggio davvero irresistibile, pieno di fascino, dovuto soprattutto al fatto che l'Autrice crea molto mistero attorno al suo passato: il ragazzo è figlio di un uomo che negli USA è un pezzo grosso e il giovanotto, proprio per non creare imbarazzi in famiglia, ha deciso di vivere come vuole, in giro per il mondo e con un falso nome.
Ma come vive Johnny Rainbow?
Pian piano verranno fuori particolari della sua vita, dei suoi tanti errori, delle sue mille fragilità; ha solo diciannove anni ma sembra aver vissuto più vite e di certo tante esperienze, forse troppe per il suo corpo magro, i suoi occhi vivaci ma dentro i quali si celano tanti tormenti, che fanno di lui il ragazzo complesso che è, delle cui sfaccettature l'ingenua Chloe si innamora perdutamente.

Ricambiata.
Ricambiata con ardore, passione, entusiasmo, con quel pizzico di follia propria dei venti anni..., al punto che i suoi progetti per il futuro rischiano di saltare, al punto di mettere in discussione tutto ciò che era convinta di volere, fino a spogliare di ogni falsità e apatia il suo legame con gli amici di una vita.

In questa vacanza memorabile per tutti e cinque i ragazzi, Chloe arriverà anche in Italia, e quando sarà costretta a tornare a casa ad accompagnarla sarà la certezza che comunque vada a finire, qualunque cosa la vita le riserverà..., dopo questo viaggio la sua vita e quella dei suoi compagni non saranno più le stesse.


Il romanzo è corposo, la narrazione è molto dettagliata e "diluita", il ritmo (in particolare nella prima metà del libro) è rilassato, in quanto si seguono passo passo le vicende che accadono ai quattro durante il viaggio dando spazio a molti particolari e non lasciandoci perdere di vista davvero nulla di ciò che dicono e pensano i protagonisti (durante il racconto del viaggio si dà voce a tutti loro, a turno), i quali sono oltretutto lontani anagraficamente da me, e questo all'inizio un po' ha costituito un limite a livello empatico per la sottoscritta.

Ma credetemi, ogni limite viene abbattuto se si ha la pazienza (e la voglia, certo) di proseguire e di godersi tutta l'esperienza che ha al centro Chloe e Johnny e l'evoluzione dei rapporti con gli altri tre.

La Simons ha scritto una storia incantevole e struggente, ricca di momenti molto belli, di un romanticismo mai stucchevole, a mio avviso, ma anzi pieno di dolcezza e intensità.
Sono tantissimi i passaggi che tolgono il fiato e toccano le corde più sensibili, ma sempre, anche quando l'amore e la passione fanno capolino, travolgendo i due giovanissimi amanti, è impossibile non avvertire quella sfumatura di malinconia, dovuta alla consapevolezza che la sabbia nella clessidra scorre e il tempo dell'amore terminerà.

"Ci saranno altri cinque minuti per noi due? (...) Abbiamo fatto accadere questo. Faremo accadere anche altre cose. E' questo che fa l'amore. Rende possibile l'impossibile."

"Johnny bacia la felicità e il dolore negli occhi di Chloe. Non piangere, bellissima ragazza. L'amore ti spezza il cuore, vero? Vuoi che ti dica a chi l'hai spezzato tu? (...) Sai perché piango? Perché mentre lo vivo così felicemente con te, temo che non tornerà mai più"

C'è posto, nel futuro dei due innamorati, per il loro amore nato nel vagone di un lentissimo treno lettone, sussurrato bocca contro bocca nelle notti buie dentro camere di hotel non proprio confortevoli?

Johnny, prossimo a partire per l'Afghanistan nel corpo dei Ranger, è un'anima inquieta e vagabonda, il cui sorriso aperto e sbarazzino, la cui voce  meravigliosa che fa sognare, possono nascondere irrequietudini e debolezze troppo dolorose e difficili da gestire per una persona così giovane.
Per Chloe è e resterà il primo ragazzo in grado di far fare capriole al suo acerbo cuore: lo vedrà un giorno apparire lungo il viale che conduce a casa sua, nel Maine? Si ameranno ancora, per sempre, come meritano due amanti giovani e folli come loro?

Il finale di questo libro rientra, per me, tra quelli indimenticabili, che rimangono a lungo nel cuore; io da un certo momento in poi non ho potuto fare a meno di commuovermi e di sentirmi emotivamente coinvolta; lo struggimento dell'ultima parte del romanzo pervade il lettore, e con esso la consapevolezza che non sempre la vita ci dona ciò che desideriamo, o a volte ce lo dà ma per poco. E quel poco dobbiamo farcelo bastare, e resterà per sempre in quell'angolo del cuore dove riponiamo le cose e le persone importanti, di cui serberemo a vita il ricordo, perchè le sensazioni provate sono state così vere e forti da non poter scadere nell'oblio e ci ricorderanno per sempre che, nonostante le lacrime e la crudeltà di certi destini, la vita è bella.

Che dirvi ancora per darvi l'idea delle emozioni che mi ha regalato la penna sensibile e abile di Paullina Simons, che sa davvero come dar vita a personaggi sempre ben delineati, a trame che prendono via via percorsi e sviluppi che non t'aspettavi?
E' un romanzo bellissimo e tra le sue pagine c'è una sorta di "dono" che la scrittrice fa ai suoi lettori che hanno amato la Trilogia de Il Cavaliere d'inverno. Non vi dirò di che si tratta, ovvio, preferisco lasciarvi col desiderio e la curiosità di scoprirlo e  vi dico solo che riguarda ovviamente il personaggio di Johnny Rainbow.

CONSIGLIATO a chi vuol gustarsi senza fretta un romanzo ben strutturato (da apprezzare la conoscenza storico-geografica dell'Europa dell'Est e in special modo le informazioni sui campi di sterminio), che mescola sapientemente la freschezza propria della giovanissima età dei personaggi con l'intensità, la tenerezza e le vertigini che l'Amore sa donare, anche quando è vissuto per un tempo breve... ma incancellabile.

venerdì 3 luglio 2020

EMPATIA di Pietro Favorito - ebook gratuito



Buongiorno lettori!!

Eccomi con un'interessante segnalazione: per 5 giorni a partire da oggi, La Nave dei Sogni ha deciso di mettere a disposizione di tutti, in maniera GRATUITA, l'e-book del romanzo "Empatia" di Pietro Favorito.

Ecco il link per scaricare l'e-book: https://www.amazon.it/dp/B089QRQPJ8


Si tratta di un noir profondamente introspettivo, in cui viene messo in primo piano, in maniera piuttosto scientifica, il rapporto tra essere umano e un organo fondamentale come il cervello, luogo dove prende vita una delle capacità più affascinanti e spesso troppo trascurate, come l'empatia.
Ed è in quest'ottica che l'argomento violenza sulle donne viene sviluppato: la totale incapacità dei carnefici di provare empatia con le loro vittime, tra le cause principali dei femminicidi.


"Nemmeno la gioia di tutta l'umanità
La Nave dei Sogni
236 pp
può cancellare il dolore di un amore rubato!"


Sin dall'infanzia, la vita di Michael Ferrara è profondamente e irreversibilmente segnata dal ricordo delle violenze compiute dal padre sulle sorelle e sulla madre. E tutto è reso ancora più atroce dal sentire empatico fuori dal comune che costringe Michael a un' esistenza piena di sentimenti forti, dolci e amari che, nati nel cervello, lo travolgono in ogni sua parte. 
L'amore che egli vive all'età di 27 anni illumina per un po' la sua quotidianità ricca di sesso facile ed eccessi in discoteca - è infatti un dj e vocalist del Samsara Beach prima, e poi speaker della radio nazionale m2o - e di pensieri oscuri che lo invadono costantemente. 
Difatti Michael sente il dolore altrui fino a stare male, percependolo in ogni piccola sfumatura come se fosse il proprio, come se le vicende degli altri lo coinvolgessero in prima persona.

"Quanto dolore deve sopportare un uomo prima che dio intervenga, prima che una qualche entità dell'universo decida che ha sofferto abbastanza?".


Altre opere di Pietro Favorito recensite sul blog:

giovedì 2 luglio 2020

Bilancio di letture - giugno 2020



Ed ecco il mio giugno!



  1. L'APPUNTAMENTO di Piergiorgio Pulixi: NOIR PSICOLOGICO breve ma sorprendente per stile, trama, colpi di scena e caratterizzazione dei personaggi (5/5)..
  2. TUTTO CHIEDE SALVEZZA di D. Mencarelli: l'Autore ci mostra quale e quanta umana bellezza si nasconda tra gli angoli oscuri della follia, quanta sofferenza, disperazione, rabbia, impotenza, solitudine, consapevolezza di non essere compresi né tanto meno accettati (5/5).
  3. BACI DA POLIGNANO di L. Bianchini. Ritornare nella bella Polignano e ritrovare don Mimì, Ninella, Damiano, Orlando e tutti gli altri, è come fare un salto in un luogo che hai imparato a conoscere ed amare, e tra personaggi che ormai sembrano diventati "di famiglia" (4/5).
  4. DALLA PARTE DELL'ASSASSINO di P. De Sarlo: c'è qualcuno, nella capitale, che ha iniziato a seminare morti con una tecnica raffinata e silenziosa; le vittime sono tutti uomini invischiati nella vita politica ed economica del nostro Paese, gente importante e potente, la cui morte fa rumore. UN GIALLO ATTUALE E INTRIGANTE (4/5);
  5. PARLAMI DI UN SOGNO di C. Lays: un ROMANCE ROMANTICO E PASSIONALE che dà molto risalto alla forza e alla fermezza di chi investe su se stesso per raggiungere degli obiettivi (4/5).
  6. L'ULTIMO RINTOCCO di D. Pitea: THRILLER AVVINCENTE E DAL RITMO SERRATO; la ricerca dell'intelligente e spietato serial killer da parte dello psicologo Richard Dale tiene col fiato sospeso il lettore a ogni capitolo, che vive con coinvolgimento, insieme al protagonista, il trascorrere delle ore che li separano dal prossimo omicidio (4,5/5).
  7. LO SCRITTORE SOLITARIO di N. Ianuale: una lettura che ruota attorno al potere che la letteratura e la scrittura hanno di formare la coscienza di una persona (3/5).
  8. DEDICATO di Paolo Biagioli raccoglie le lettere d'amore più belle, quelle più intense, travolgenti e appassionate, scritte dall'autore alla ragazza di cui è da sempre innamorato (3,5/5).
  9. ZUGZWANG - IL DILEMMA DEL PISTOLERO di A. Pierandrei: nel Vecchio West, tra pericoli, polvere e pistole fumanti, un malinconico ex-pistolero e una vivace ragazza abile col fucile affrontano un viaggio avventuroso (4,5).


Tra queste letture spiccano assolutamente il libro autobiografico di Mencarelli, intenso e verace, e il racconto di Pulixi, che mozza il respiro; mi ha trasportata in un periodo e in un contesto storico che amo - il selvaggio West - il western di Alessandra Pierandrei.



Attualmente ho in lettura:

- UNA VALIGIA PIENA DI SOGNI, young adult di Paullina Simons;
- IL KILLER DELLE TOMBE di Alexander Hartung  



mercoledì 1 luglio 2020

Thriller dal 2 luglio in libreria (Lisa Jewell - Frank Thilliez - Lisa Unger)




Prossime uscite che mi interessano: la prima perché di Lisa Jewell ho letto (e mi era piaciuto molto) ELLIE ALL'IMPROVVISO (recensione); il secondo è di uno scrittore - Frank Thilliez - di cui vorrei recuperare al più presto l'altro suo romanzo pubblicato l'anno scorso (Il manoscritto), molto apprezzato dalla critica; il terzo è anch'esso di una scrittrice di cui ho letto SEGRETI SEPOLTI.



QUALCUNO TI GUARDA
di Lisa Jewell



Ed. Neri Pozza
trad. V. Guani
A. Biavasco
512 pp
USCITA 
2 LUGLIO 2020
Tom Fitzwilliam è il nuovo dirigente scolastico dell'istituto statale di Melville, a Bristol. 
Ha carisma, è un bell'uomo, dà l'impressione di poter risolvere qualsiasi problema, è insomma quel tipo d'uomo di cui le donne si innamorano e che gli uomini vorrebbero essere. 
Joey Mullen è appena tornata da Ibiza fresca di nozze con l'attraente Alfie Butter, conosciuto nel resort in cui entrambi lavoravano. 
Dopo aver trascorso mesi spensierati nella soleggiata isola, Joey è più che mai decisa a mettere la testa a posto, trovare un lavoro come si deve e una bella casa. 
Ma, nel momento in cui incrocia lo sguardo di Tom, suo vicino di casa, tutte le sue migliori intenzioni sembrano svanire nel nulla. 

Jenna ha solo quindici anni, ma da tempo sta lottando per tenere insieme i pezzi della sua vita. Sua madre sembra ormai preda dei fantasmi della sua mente. Trascorre tutto il giorno spiando i vicini, convinta che una misteriosa banda di stalker la stia perseguitando, entrando in casa di notte per spostarle i soprammobili, svitarle le lampadine e inciderle minuscoli geroglifici sul tavolo della cucina. A complicare la vita di Jenna ci si è messo anche Tom Fitzwilliam, il nuovo preside di cui si è invaghita la sua amica Bess. 
Contrariamente al resto della scuola, Jenna prova uno strano senso di inquietudine al suo cospetto, ed è convinta di averlo già incontrato, anni prima, e in circostanze molto diverse. 

Freddie Fitzwilliam ha intenzione di entrare nell'MI5, dopo l'università. Suo padre gli ha sempre detto che i servizi segreti sarebbero ben contenti di assumere un genio come lui, e Freddie è d'accordo. Nel frattempo, in mancanza di amici, da un anno Freddie ha cominciato a compilare 
Il dossier Melville, una sorta di bollettino in cui annota i movimenti della gente di Melville che osserva dalla finestra di camera sua. 
Un passatempo innocuo, se non fosse che nulla è mai ciò che appare...




IL SOGNO
di Frank Thilliez



Fazi Ed.
trad. F. Angelini
600 pp
USCITA
2 LUGLIO 2020
Se non fosse per le sue cicatrici e le strane foto che tappezzano le pareti del suo ufficio, si direbbe che Abigaël sia una donna come le altre. Se non fosse per i momenti in cui sprofonda nel mondo dei sogni, si giurerebbe che dica il vero. 
Ma Abigaël, la psicologa che tutti si contendono per risolvere i casi criminali più intricati, soffre di una grave narcolessia che le rende tutto più difficile. 
Spesso per lei il confine tra sogno e realtà si confonde, ed è costretta a ricorrere a bruciature e tatuaggi per assicurarsi di essere sveglia e che quello che vede stia realmente accadendo. 
L’indagine a cui sta lavorando insieme al fidanzato poliziotto Frédéric riguarda un rapitore seriale di bambini, Freddy. 
I piccoli scomparsi finora sono tre, a quattro mesi di distanza l’uno dall’altro. Ogni rapimento viene annunciato con uno spaventapasseri che indossa gli abiti del bambino rapito precedentemente. 
Intanto, Abigaël è l’unica sopravvissuta a un terribile incidente d’auto di cui non ricorda nulla e dove hanno perso la vita suo padre e sua figlia. 
Presto capirà che molte cose di quell’episodio non tornano. E si renderà conto che Freddy sa più di quanto dovrebbe. E non è il solo. Ma per Abigaël il nemico più pericoloso rimane uno: se stessa.

Dopo Il manoscritto, un nuovo romanzo a matrioska zeppo di colpi di scena che fonde thriller, pulp e suspense psicologica: un labirinto ipnotico e perfetto in cui perdersi, per sbucare in un finale che riannoda tutti i fili.




IL LATO OSCURO
di Lisa Unger




TimeCrime
324 pp
USCITA 
2 LUGLIO 2020
Anche le brave persone a volte sono attratte dalle cose malvagie... 

La dodicenne Rain Winter è riuscita a sfuggire al suo rapitore mentre andava a casa di un amico. 
I suoi due migliori amici, Tess e Hank, non sono stati così fortunati. Tess non è mai tornata a casa e Hank è stato tenuto prigioniero prima di riuscire a scappare. 
Alla fine il loro rapitore fu catturato e arrestato ma, anni dopo, fu rilasciato.
Poi qualcuno ha deciso di fare giustizia e l'ha ucciso a sangue freddo. 

Oggi Rain ha la perfetta vita di periferia e ha sepolto in profondità l'oscurità della sua infanzia. 
E dopo aver messo da parte la sua carriera di giornalista d'assalto trascorre tutto il suo tempo a prendersi cura di sua figlia. 
Ma quando un altro brutale assassino scampato alla giustizia viene trovato morto, Rain sente di essere inaspettatamente coinvolta nel caso. 
Strane somiglianze con l'omicidio del rapitore di Tess e Hank costringe Rain a ripercorrere a ritroso il passato, fino ai ricordi che ha cercato duramente di lasciarsi alle spalle. 
C'è un giustiziere dietro a tutto questo? Chi è il prossimo obiettivo? Perché Rain non riesce a lasciar perdere?

martedì 30 giugno 2020

Recensione: DEDICATO di Paolo Biagioli




Dedicato raccoglie le lettere d'amore più belle, quelle più intense, travolgenti e appassionate, scritte da Paolo Biagioli alla ragazza di cui è da sempre innamorato.


34 pp
(pdf)
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Tra queste pagine, l'Autore ha riversato i propri sentimenti nei confronti di questa ragazza che è entrata nel suo cuore prendendone possesso, irrimediabilmente.
Si tratta di lettere d'amore scritte negli anni dell'adolescenza e mai consegnate all'oggetto del proprio amore.
Attraverso questi scritti, l'Autore ripercorre gli anni della scuola, le emozioni provate sin dal primo istante in cui si sono incontrati, fino al giorno dell'addio, quando le loro strade si sono separate.

L'Amore, si sa, cambia colui che da esso si lascia travolgere: cambia il modo di vedere ciò che ci circonda - le persone, la natura... -, rende più sensibili e, perché no?, anche più poetici.

La donna amata - cui si rivolge chiamandola con dolcezza "stella" - rappresenta ciò che di più bello hanno mai visto i suoi occhi e l'innamorato dichiara di essersi perduto "in una qualche stanza del tuo cuore!"

Nella solitudine della propria stanza, mentre scrive parole d'amore, sente la mancanza di lei: del resto, quando si ama, si desidera trascorrere più tempo possibile con la persona amata, e ogni secondo trascorso lontano dall'amato sembra un tempo interminabile e trascorso inutilmente.

I pensieri sono sempre rivolti a lei, e le parole che sgorgano dal cuore riflettono tanto la dolcezza del sentimento che gli riempie il cuore, quanto la passione che lei sa risvegliare in lui. 

"Eri dappertutto... eri nell'erba, dentro alle foglie, nei sospiri del vento, e nei colori al tramonto."

La scrittura diventa uno strumento non solo per fermare su carta tutta le bellezza, la fragilità e la forza insieme che risiedono nella ragazza di cui è innamorato, ma anche per scacciare almeno un po' il senso di vuoto e la mancanza provati in assenza di lei.
E lo struggimento e la malinconia permangono fino all'ultima riga, dovuti alla consapevolezza che le loro strade saranno divise, pur restando dentro di lui la forza dirompente di questo sentimento.

Le lettere d'amore di Paolo Biagioli sono belle, intense, rivelano una grande sensibilità, in esse ritroviamo lo slancio sentimentale tipico dell'età giovanile, quando stati d'animo e sensazioni sono amplificati e si vive in modo totalizzante il primo amore, che resterà per sempre nella mente e nel cuore, a prescindere dal fatto che poi la vita ci permetta di goderne per nulla, poco o tanto.
Il linguaggio è consono all'argomento attorno al quale ruotano - l'Amore, appunto -, per cui è ricco di similitudini poetiche ed espressioni struggenti; ho apprezzato i riferimenti letterari (vengono citati alcuni autori famosi e un paio di passaggi molto belli tratti da due libri).

Consigliato a chi desidera immergersi in una lettura breve ma molto romantica, in parole ed emozioni nelle quali ciascuno di noi, che sia mai stato innamorato, si ritrova.

lunedì 29 giugno 2020

Recensione in anteprima: ZUGZWANG - IL DILEMMA DEL PISTOLERO di Alessandra Pierandrei



Sullo sfondo del Vecchio West, tra pericoli, polvere e pistole fumanti, un malinconico ex-pistolero e una vivace ragazza abile col fucile affrontano un viaggio tanto avventuroso quanto necessario per mettere a posto le tessere di un passato non proprio semplice e felice.



ZUGZWANG - IL DILEMMA DEL PISTOLERO
di Alessandra Pierandrei




Nativi Digitali Edizioni
186 pp
Ebook 3.99€
(offerta di lancio 2.99€)
 12€ cart.
USCITA
30 GIUGNO 2020
«È il suo turno, ma qualsiasi mossa deciderà di fare, le costerà un sacrificio. Vede? È costretto a muovere il re, perché il suo pedone è bloccato dal mio e non può avanzare. Ma così facendo perderà il controllo del pedone, che il mio re provvederà a mangiare. I tedeschi chiamano questa particolare situazione “zugzwang”.»


Jasper Stevenson aveva ventisette anni quando, pur essendo uno dei migliori pistoleri del West, decideva di appendere le pistole al chiodo per lasciare l'Oklahoma e trasferirsi nell'Oregon.
Una decisione presa dopo aver attraversato una delle più atroci esperienze che un uomo possa fare.
Una decisione che, una volta presa, ha fatto sì che potesse chiudere, dietro le proprie spalle, la porta a un passato troppo doloroso e pieno zeppo di sensi di colpa e tormenti interiori.

Ma al passato, si sa, non si sfugge, e anzi più esso è negativo e più sembra inseguirti con una tenacia impressionante, da segugio fedele.

È il 1888 e Jasper, ex pistolero leggendario, è seduto nel saloon dell'amico Albert a giocare a scacchi da solo, quando un uomo lo avvicina: il suo nome è Robert Barnett ed è un ricco imprenditore che ha una proposta da fargli.

Una proposta che getta Jasper nuovamente in quel passato buio e angosciante che egli sta cercando di tenere buono e lontano dal pacifico e solitario presente in cui vive: Barnett gli fa sapere che lui e il proprio rivale in affari vorrebbero acquistare dai nativi americani un'area in cui di recente è stato rinvenuto uno giacimento petrolifero.
Ovviamente, gli indiani si rifiutano di vendere tanto a Barnett quanto all'altro imprenditore, il quale però - a detta sempre di Barnett - è disposto ad usare la violenza pur di prendersi ciò che vuole, arrivando a far fuori la tribù, se fosse "necessario".
Può Jasper Stevenson permettere una barbarie di questo tipo? Proprio lui che ha fatto parte, fino a solo sette anni prima, di quella tribù? Non sarà il caso che faccia un salto a Salina (Oklahoma) per fare quattro chiacchiere con gli indiani e farli ragionare su ciò che è meglio per loro?

Jasper è turbato nell'apprendere che la tribù Cherokee insediatasi a Salina, e che lui ha ben conosciuto per ragioni strettamente personali - sta per subire un'ingiustizia di questo tipo (ancora una volta...): cosa è giusto fare, girare la testa dall'altra parte e convincersi che ormai il destino di questa tribù non è più affar suo, o dare il proprio contributo in modo che essa possa accusare dei danni il meno possibile?

Barnett è un individuo supponente e pieno di boria, un prepotente che non sa accettare un “no” come risposta, il tipo cui non faresti mai il minimo favore per quanto è odioso.
Ma è anche scaltro e furbo e sa quale tasto pigiare per affondare Jasper, per smuoverlo dall'indolenza in cui si è accovacciato da sette anni a questa parte.

Sta al pistolero decidere se continuare a tenere chiuse le porte del proprio scottante passato, con il rischio che venga fatto del male a persone a lui care, o aprirle, al costo di dover finalmente fare i conti con se stesso, anche se questo significa scegliere non per il bene (comunque non è giusto togliere la terra ai loro legittimi proprietari, per i quali tra l'altro la natura è sacra) ma per il cosiddetto “male minore”, o almeno per quello che sembra essere tale…

A convincerlo a seguire Barnett nel suo avventuroso, lungo e polveroso viaggio verso l'Oklahoma, ci pensa una ragazza tanto giovane quanto determinata, che gli dice chiaramente che lui non può far finta di nulla davanti all'eventualità che venga perpetrata un'ingiustizia agli indiani di Salina: Katharine Bright.

Katharine lavora nel circo di Buffalo Bill, è un asso nello sparare con i fucili ed è smaniosa di conoscere il mondo e fare esperienze.
Il primo incontro con il malinconico e taciturno pistolero non è dei migliori, anzi battibeccano dal primo istante; ma nonostante non si siano mai incontrati prima di allora, nonostante non sappiano nulla l'uno dell'altra, c'è qualcosa che li accomuna e quel viaggio al quale entrambi prenderanno parte, per raggiungere Salina, sarà per loro una tappa fondamentale per fare la pace col proprio passato.

Jasper e Katharine non hanno avuto molta fortuna con gli affetti famigliari, anche se per ragioni e in modi assolutamente differenti.

L'uomo era felice con la moglie (una nativa americana Cherokee) e la figlia, fino al terribile giorno in cui è accaduta una tragedia orribile, che ha gettato il povero Jasper nell'infelicità più nera.

Katharine è una giovane donna con alle spalle una situazione famigliare difficilissima, fatta di cinghiate e insulti da parte di chi avrebbe dovuto darle una carezza, e di abbandoni e indifferenza da parte di avrebbe dovuto prenderla tra le braccia e proteggerla da tutto e tutti.

Due anime spezzate e provate, nonostante siano ancora giovani; ma mentre la ragazza è decisa a tirar fuori tutto il suo coraggio per prendere a morsi la vita e non farsi abbattere dalle sofferenze subite, Jasper è al contrario troppo abbattuto e demotivato per darsi una scossa, una svegliata, per riappacificarsi con la tragedia vissuta, e dalla quale non ha ricavato altro che sensi di colpa (se lui avesse agito diversamente, ciò che è accaduto alla propria famiglia non si sarebbe verificato?).

Ognuno con i propri fardelli, con i propri timori e speranze, il gruppetto, capeggiato da Barbett, parte.
Con Katharine, Jasper e lo stesso Barnett c'è un brutto ceffo assoldato dall'imprenditore (con lo scopo di proteggerlo), un uomo dall'aspetto poco rassicurante, che cerca in tutti i modi di evitare di incrociare lo sguardo di Stevenson, come se temesse di essere riconosciuto...

Una volta giunti presso la tribù che Jasper ha conosciuto benissimo - e dalla quale si aspetta un atteggiamento ostile, che è uno dei motivi per cui era recalcitrante ad accompagnare Barnett -, il ragazzo non potrà tirarsi indietro dal guardare dentro di sè, dal ritornare con il pensiero a ciò che è accaduto alle persone che ha amato di più al mondo, e dal fare quel che è nelle sue possibilità perché i Cherokee non debbano ancora una volta soffrire per l'egoismo del prepotente uomo bianco, che crede di poter fare ciò che vuole con la terra (e le vite) degli altri.

In questo bel romanzo il lettore viene catapultato nel vecchio West, tra saloon e strade polverose, tra uomini veloci con la pistola (anche donne, of course) e banditi ubriaconi e senza scrupoli: è un mondo che personalmente ho sempre trovato molto affascinante, ed Alessandra Pierandrei sa come raccontarcelo attraverso un gruppo di personaggi ben delineati e inseriti in un contesto accuratamente rappresentato, in cui vien fuori la natura umana in tutte le sue facce: c'è l'egoismo, la malvagità di chi ammazza senza alcun problema, la brama di denaro che guida le azioni di chi crede di poter ottenere tutto ciò che vuole con i metodi che preferisce e infischiandosene delle sofferenze che procura al prossimo; e ci sono anche le debolezze, il senso di impotenza di fronte al male, i rimorsi e i rimpianti, la paura di restare sopraffatti dalle brutte esperienze vissute.

Piacevole e delicata la sfumatura sentimentale: l'amicizia tra Jasper e Kate diventa di giorno in giorno più profonda e sarà per entrambi una sorta di àncora di salvezza, che permetterà loro di affrontare i fantasmi che li perseguitano e di ridisegnare il proprio futuro con più fiducia.

"Zugzwang - Il dilemma del pistolero" - mi è piaciuto davvero molto: lo stile è scorrevolissimo, la scrittura precisa e accurata, la storia - con tutte le dinamiche che si creano - è coinvolgente e narrata in modo interessante; personalmente amo le storie in cui sono coinvolti gli Indiani d'America, mi affascinano le loro tradizioni, i costumi, le leggende, e mi fa tanta rabbia pensare ai soprusi che hanno subito a causa dei coloni americani, che non hanno mai rispettato i diritti delle tribù che abitavano quelle terre da sempre.
Come ho detto in passato, nonostante i film western (quanto meno quelli "vecchi", i classici) li eviti come la peste, quando si tratta di romanzi ambientati nel Selvaggio West, non vedo l'ora di immergermi in quegli anni, in quel passato lontano dal mio mondo, geograficamente, culturalmente ecc..., ma che esercita un forte richiamo su di me.

Davvero un bel libro, non sarei più tornata dal 1888 (datemi una DeLorean!!!) e la narrazione è resa ancora più appassionante dalla presenza di fatti storici e personaggi realmente esistiti (ad es. Annie Oakley, circense celebre per la sua abilità con il fucile, e che nel romanzo è una figura importante per Kate).

Non posso che consigliarvi questo romanzo; ringrazio NATIVI DIGITALI EDIZIONI per la copia omaggio e vi ricordo che questo libro è disponibile da domani 30 giugno.

sabato 27 giugno 2020

Recensione film: REQUIEM FOR A DREAM ( Darren Aronofsky) - A BEAUTIFUL DAY ( Lynne Ramsay)




Requiem for a Dream è un film del 2000 basato sull’omonimo romanzo di Hubert Selby (1978).



REQUIEM


,
Regia Darren Aronofsky

Cast: Ellen Burstyn, Jennifer Connelly, Keith David, Louise Lasser, Christopher McDonald


Il film è suddiviso in tre capitoli che, seguendo metaforicamente l’alternarsi delle stagioni, rappresentano il percorso dei personaggi, vittime della spirale della droga. 

"tutto questo non è vero, o se è vero, poi tutto si aggiusta"


ESTATE

La signora Sara Goldfarb è una casalinga vedova e ossessionata da uno show televisivo; conduce una vita modesta con suo figlio Henry. 
Il pensiero fisso della poverina è perdere peso provando diete che possano aiutarla a raggiungere quest'obiettivo, reso difficile dal fatto che la fame si fa sentire e così la voglia di abbuffarsi.
Spinta dalla continua e morbosa visione dello show da cui è soggiogata, Sara comincia ad assumere anfetamine...

Il figlio, insieme all’amico Tyrone e alla fidanzata Marion, ha una grave dipendenza dall’eroina. 
Per poter avere sempre una dose a disposizione, i tre amici si dedicano al traffico illecito di droghe e la loro attività registra un discreto successo.


AUTUNNO

Parallelamente, Sara è sempre più ossessionata dal suo corpo e, con la speranza di poter prendere parte allo show che tanto ammira, esagera decisamente nell'assunzione delle anfetamine, non riesce a fermarsi, anche perchè si accorge di essere notevolmente dimagrita grazie alla droga, nonostante i brutti effetti che esse le provocano, in primis gravi allucinazioni, e poi insonnia e, quando riesce a dormire, terribili incubi che la lasciano terrorizzata per quanto sono realistici. 

Intanto i tre amici proseguono con il loro traffico di eroina, riuscendo pure a far soldi, fino a quando  Tyrone viene arrestato ed Henry si vede costretto a spendere la maggior parte dei soldi per salvarlo dalla prigione. 
I soldi scarseggiano, le crisi d'astinenza arrivano e si fanno sempre più forti ed insopportabili, e questo spingerà inesorabilmente i ragazzi verso un INVERNO fatto di tormenti atroci, dolore (fisco e psicologico), solitudine, rabbia urlata e sfogata reciprocamente (il rapporto tra Marion ed Henry, di solito molto legati) si incrina terribilmente), ricordi e visioni angoscianti, scelte disperate che li portano verso conseguenze davvero terribili...

Non c'è primavera per questi quattro personaggi, che si lasciano trasportare dal vortice tremendo causato dalle loro dipendenze: non resta che arrendersi davanti a un destino impietoso e pagare il difficile e triste prezzo delle proprie azioni, delle proprie debolezze e fragilità.


E' un film bello tosto.
Già l'argomento è duro di per sé, ma è proprio il modo di affrontarlo che è crudo (molto) e il regista ha reso le ossessioni e le dipendenze dei suoi personaggi in modo realistico, dando vita a incubi e paure con una vividezza che mi ha inchiodata allo schermo e mi ha fatto sentire tutta l'ansia, le paure, le angosce, il male fisico oltre che emotivo e psicologico, il baratro in cui finiscono tutti e quattro progressivamente e la consapevolezza terribile di ciò che sta loro accadendo, unita al senso di impotenza: accorgersi di cadere giù, sempre più giù e sapere che non se ne uscirà, perchè non se ne ha la forza né i mezzi. C'è qualcosa di peggio?

Sin dalla prima scena capiamo che sarà una visione "difficile", di quelle che turbano: una mamma chiusa in bagno per la paura che le suscita il figlio tossico, reso aggressivo dal bisogno compulsivo di danaro con quale prendersi la roba.

La signora mi ha suscitato tanta pietà: sola, fragilissima, con il pensiero martellante e malato di riuscire a portare avanti con successo una dieta senza zuccheri e grassi; la consapevolezza di quanto le riesca difficile seguire fedelmente un regime alimentare la rende frustrata e infelice.
Mi ha fatto molta tristezza perchè è il ritratto di una donna anziana che trascorre in solitudine le giornate davanti alla tv, desiderando di essere più carina e più magra, così da ricevere apprezzamento dagli altri; ha delle amiche ma evidentemente prova un vuoto affettivo che forse è la sua vera droga e il suo vero male.
Gli assilli di Sara, la tentazione che rappresenta il cibo nel frigorifero e gli effetti collaterali ed ingestibili delle "pillolette" che assume, si "materializzano" davanti a lei, dando vita ad allucinazioni spaventose che farebbero impazzire chiunque.


Anche ciò che accade in particolare ad Henry e Marion è terribile; la droga rovina tutto, dalla stabilità mentale ai rapporti interpersonali, rendendo i corpi di questi poveri disgraziati degli involucri rotti, sofferenti, affamati avidamente di un veleno che li rende sempre più schiavi e consumati.

Le scene sono molto brevi, sincopate, hanno un effetto molto disturbante (in particolare una verso la fine, con protagonista Marion) si susseguono con un ritmo "psichedelico" e allucinato, tutto contribuisce a mettere ansia - la stessa vissuta dai personaggi -, a riprodurre il senso di disperazione e di perdita di controllo su corpo e mente, prodotti dall’abuso di sostanze stupefacenti.
Non è un film recentissimo, quindi è probabile che in tanti l'abbiate già visto; io l'ho recuperato non molto tempo fa e mi è rimasto impresso in quanto, ripeto, già di per sé l'argomento è serio e brutale, poi ci sono scene belle forti..., quindi potrebbe non piacervi se siete spettatori particolarmente suggestionabili o se non amate questo tipo di narrativa cinematografica spinta e portata all'esasperazione.




A Beautiful Day è un film del 2017, diretto da Lynne Ramsay, con Joaquin Phoenix e Ekaterina Samsonov. 


Joe è un ex marine e agente dell'FBI, un veterano di guerra con alle spalle un passato fatto di brutalità e torture. 
Attualmente è tornato a vivere nella sua casa d'infanzia insieme all'anziana madre malata, della quale si prende amorevolmente cura, con tanta pazienza e tenerezza, che quasi stridono con quel suo aspetto duro, taciturno, e quel fisico ben piazzato che fanno pensare ad una persona poco tenera.

E davvero Joe sa essere un bruto, se la situazione lo richiede; ma benchè le sue siano spalle possenti, non sono incrollabili: la sua vita non è mai stata facile e a segnarlo dolorosamente è stata in particolare l'infanzia, resa traumatica da un padre violento.

Il presente è interrotto proprio dai flashback del suo passato tormentato, che ancora oggi che è un uomo adulto gli provocano incubi dolorosi.

Disposto a sacrificarsi pur di salvare delle vite innocenti, Joe si guadagna da vivere liberando giovani ragazze dalla schiavitù sessuale a cui erano state costrette. 

Un giorno, un famoso politico di New York lo contatta per chiedergli aiuto. La sua figlia adolescente Nina sembra essere stata rapita da una delle organizzazioni criminali che gestiscono il giro di prostituzione minorile. 
Joe accetta l'incarico e si mette sulle tracce della ragazza, riuscendo a liberarla, ad acquistare la fiducia di questa ragazzina traumatizzata e silenziosa, ma infilandosi in un giro sporco in cui non c'è in ballo "semplicemente" una questione di soldi, ma una vera e propria  rete di persone potenti, molto in vista e anche molto corrotte. 

Joe si trova così invischiato suo malgrado in una spirale molto più grande di lui, fatta di violenza senza scrupoli, che lascerà dietro di sé una scia di sangue e di morti (anche innocenti...) e metterà a repentaglio l'incolumità sua e di Nina.

Questa potrebbe essere l'ultima missione di Joe: cosa ci sarà alla fine di questo "viaggio", la morte o una sorta di "rinascita"?

L'avrò detto altre volte, perchè lo so, sono ripetitiva: adoro Gioacchino, lo trovo efficace praticamente in ogni sua interpretazione, e quindi anche in questa; sa rendere e trasmettere la complessità psicologica del personaggio in ogni sua espressione, e infatti Joe mi è arrivato in un tutta la sua sofferenza, con i suoi tormenti, con la violenza e la brutalità di cui è capace pur di portare a termine i propri lavoretti di mercenario.
I suoi "sogni ad occhi aperti" sono molto vividi e crudi e contrassegnati da pensieri suicidi.

Forse farla finita è l'unica soluzione per mettere fine alle proprie sofferenze, ad una vita fatta solo di un presente squallido e di brutti e soffocanti (e il senso di soffocamento non è solo "psicologico"...) ricordi che rimandano a quel bambino che è stato e la cui anima s'è vista devastata da un padre sadico, da un mostro che non smetterà mai di minare la sua stabilità?

Di sangue che scorre ce n'è, ma con esso potrebbe arrivare, magari, anche per lui e per la povera Nina, la possibilità di aprire gli occhi ad una nuova, bellissima giornata.
Consigliato!!


venerdì 26 giugno 2020

Recensione: L'INVITO - IL FIORE DEL DESTINO di Ilaria Vecchietti



Buongiorno, lettori!

Oggi vi presento due brevi racconti, scritti ambedue dalla stessa autrice, Ilaria Vecchietti.

Il primo - L'INVITO - rientra nella raccolta Le più belle frasi d'amore di Autori Vari, e si è classificato al primo posto nella categoria amore - prosa - racconto.



Al centro de L'invito,  ci sono Isabella e il suo amore per Filippo.
La ragazza si presenta alle 20 in un ristorante, dopo aver prenotato.
E' una prenotazione strana, in un certo senso, perché lei sa bene che la serata potrebbe rivelarsi un fiasco, con la concreta possibilità che lei resti ore seduta al tavolo del locale da sola, ad aspettare invano qualcuno che non probabilmente non arriverà mai.
E quel qualcuno è appunto Filippo, il ragazzo di cui è innamorata.

Lei e Filippo sono stati prima grandi amici per poi lasciarsi andare a un sentimento che ha travalicato l'amicizia per trasformarsi in amore.

Isabella, sola e in attesa di vederlo varcare la soglia del ristorante, ripensa con malinconia al rapporto tra lei e il suo ragazzo, alla dolcezza di ogni gesto e parola d'amore, ma questi ricordi sono dolci e amari insieme perchè adesso tutto sembra finito.
Filippo non si fa più sentire: ha smesso di amarla?
Accetterà l'invito che lei gli ha mandato per cercare di ricucire la loro storia o è davvero finito tutto?

Semplice nel linguaggio e nella trama, è un racconto rosa molto breve, la narrazione del presente è interrotta dai ricordi della protagonista sui suoi sentimenti e stati d'animo e su com'è nata la storia d'amore con Filippo.


Il secondo racconto si intitola IL FIORE DEL DESTINO e fa parte di Cinquantatré vedute del Giappone di AA.VV. (a cura di Linda Lercari e Furio Detti), una raccolta di narrazioni accomunate dal magico mondo del Sol Levante come ambientazione reale o fantasiosa. Cinquantatré “vedute” strettamente personali frutto del rapporto di ognuno degli autori col Giappone, la sua storia, le sue bellezze, la sua cultura. Racconti d’evasione, diari di viaggio, sogni, ritratti storiografici, tutti insieme a comporre un almanacco di nipponismo.

Anche qui il romanticismo impregna le pagine di questo secondo racconto ambientato ad Osaka, in Giappone.
Il protagonista è un giovanotto, Ryan, alla ricerca del suo amore perduto - non per sempre, lui spera -, la bella e incantevole Sakura, con cui ha avuto una importante storia d'amore, terminata a causa di errori da parte di lui.
Adesso che si è reso conto di aver fatto lo sbaglio più grande della propria vita, non tenendosi stretta la sua Sakura, Ryan vola fino in Giappone e in un'atmosfera quasi eterea, evanescente come solo lo sfondo orientale sa essere, in una cornice magica, suggestiva e da sogno, che i bellissimi alberi di ciliegio, con i loro fiori rosa, sanno creare in modo naturale, forse il vero amore ha ancora la possibilità di rinascere.

Ho preferito personalmente questo secondo racconto, a motivo dell'ambientazione giapponese, sempre ricca di fascino e suggestione. 






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