Ed ecco un altro romanzo - di recente pubblicazione e che spero di leggere presto - che passa al vaglio di questa rubrica del sabato, dedicata alle "storie dietro le storie".
IL MINIATURISTA
di Jessie Burton
Ed. Bompiani 19 euro in libreria: 26 FEBBRAIO 2015 |
Trama
In un freddo giorno di autunno del 1686 la diciottenne Nella Oortman arriva ad Amsterdam per iniziare una nuova vita, come moglie di un ricco mercante, Johannes Brandt.
In un freddo giorno di autunno del 1686 la diciottenne Nella Oortman arriva ad Amsterdam per iniziare una nuova vita, come moglie di un ricco mercante, Johannes Brandt.
La casa in cui giunge Nella, benché splendente, non sembra essere accogliente nei suoi confronti: Johannes è freddo con lei, anche sessualmente, sempre preso dalle sue attività commerciali, oppure chiuso nel suo studio.
Così Nella rimane sola con la sorella di suo marito, Marin, che non sembra gradire la nuova e giovane presenza, guarda Nella con sospetto ma nasconde una seconda vita, dietro l'apparenza dell'istitutrice.
Il mondo di Nella cambia quando Johannes le fa un dono di nozze: una miniatura perfetta della casa in cui vivono.
dietro le pagine |
Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.
La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (proverò a darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerche che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?"
L'Autrice, a proposito di come le è venuto in mente il soggetto del romanzo, ha dichiarato che si trovava nel muse di Rijksmuseum di Amsterdam nel 2009, quando le è capitato di vedere la casa di bambola che apparteneva a Petronella Oortman (Amsterdam 1656 – Amsterdam 1716), la moglie di un mercante di seta del 17 ° secolo (qualche info QUI).
Questa donna l'aveva commissionata nel 1686, era una replica esatta della loro vera casa, ed era di una bellezza mozzafiato: un oggetto decorativo pieno di dettagli complicati.
Per arredarla, Petronella aveva ordinato le miniature da luoghi lontani come l'Indonesia e il Giappone, si è fatta arrivare il marmo italiano, serigrafie, e vetro veneziano; per arredare le stanze della casa in miniatura aveva speso la stessa quantità di denaro che avrebbe potuto spendere se si fosse occupata di una vera casa.
La casa delle bambole, per l'Autrice, è il luogo della libertà dell'immaginazione, all'interno di in uno spazio limitato. Può succedere di tutto all'interno di una casa delle bambole, perché non esistono le solite regole della fisica. Allo stesso tempo, queste piccole case sono delle repliche esatte della nostra vita e ci infondono un senso di controllo, pur restando ancora fuori della nostra portata, come se fossero sfuggenti e dotate di un proprio scopo. Sono un luogo di rifugio per alcuni, e di paura per gli altri.
La casa in miniatura diventa una sorta di metafora della vita della protagonista, Nella: un modo per esercitare un controllo che in realtà non aveva nella vita reale, nella società.
La storia è ambientata ad Amsterdam, e la Burton si è informata sulla città, ha consultato libri, quadri, letto testamenti, inventari e liste di debiti. Ha anche usato un libro di ricette dal 1671.
fonti
http://www.washingtonindependentreviewofbooks.com/
http://bookpage.com/
Alcune immagini prese dal web
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz