lunedì 6 luglio 2015

Recensione: LETTERE A UN AMORE PERDUTO di Iona Grey



Una storia d'amore forte, struggente, che nè il trascorrere inesorabile del tempo nè le tristi vicende della vita riescono a spegnere.

LETTERE A UN AMORE PERDUTO
di Iona Grey


Ed. Giunti
trad. S. Castoldi
Pagine: 512
Prezzo € 14
Uscita: 20 maggio 2015

Nel 2011, nel Maine, negli USA, vive il tenente Dan Rosinski, ormai anziano e malato, che scrive ed invia una struggente lettera alla sua "adorata ragazza", Stella, che non vede da ben settant'anni, sperando la riceva e che non sia troppo tardi perchè le loro strade, seppure per un breve momento, possano incrociarsi ancora.

Contemporaneamente, a Londra, una giovane, spaventata e disperata, fugge di notte tra le strade della capitale cercando di allontanarsi il più possibile da colui che credeva essere il suo amore, ma che si è poi rivelato, in realtà, un violento ed uno sfruttatore. Jess Moran sta scappando dal suo ragazzo, Dodge, che finora e per mesi, l'ha tenuta stretta a sè a suon di botte e umiliazioni. Stanca, la ragazza è riuscita finalmente a scappare da lui, riuscendo a trovare rifugio in una casa abbandonata... E in questa casa una mattina giunge una lettera dagli States, da parte di Dan Rosinski a una certa Stella Thorne. 

Chi è questa Stella? - si chiede Jess, visto che quella casa sempre appartenere ad una certa Nancy Price?

Ma quella è solo l'ultima di tutta una serie di lettere ingiallite, riposte in un cassetto, che testimoniano dell'amore grande e appassionato che ha legato Stella e Dan...

E poi, c'è lui, il giovane avvocato Will Holt che, pur appartenendo ad una famiglia ricchissima e molto in vista, vive in solitudine, privo di agi e soprattutto del rispetto della sua famiglia, che vede di mal occhio e con disprezzo lo stile di vita e la infima professione di Will, il quale lavora in uno studio legale che si occupa di ricerche testamentarie.
Sarà proprio questo lavoro - non proprio gratificante a causa di un datore davvero poco simpatico e comprensivo - a mettere sulla sua strada la bella e sola Jess e, allo stesso tempo, a  far incrociare le loro vite con quelle di Dan e la sua amata Stella.

La storia narrata inizia nel 2011 per poi fare un salto nel 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, e tutto il libro procederà in questa alternanza temporale, tra presente e passato.

Apprendiamo così che nel'agosto del 1942 la giovanissima Stella Holland, un'orfana che per tutta la sua breve vita ha vissuto ed è cresciuta insieme ad altre ragazze nell'istituto Woodhill School, vive quello che dovrebbe essere uno dei giorni più belli della sua esistenza: il proprio matrimonio.
Lo sposo è il vicario di King's Oak, Charles Thorne, un uomo molto più grande di lei, riservato, dall'aria da eterno intellettuale, sempre sulle sue - un po' troppo... -, scostante e freddo negli atteggiamenti, salvo nei momenti in cui in chiesa predica dal pulpito le proprie omelie.
Seppure spaventata e insicura, Stella è emozionata all'idea di avere finalmente un marito, una casa, una famiglia tutta sua; sente e spera che la sua vita possa prendere una piega positiva e che, nonostante ci sia la guerra, la felicità stia bussando alla sua porta.
Ciò che però ben presto comprenderà è che la felicità è passata oltre la sua porta e quel matrimonio appena iniziato non sembra essere accompagnato da alcuna gioia, da nessun gesto d'affetto, d'amore, di comprensione, di intimità.
Stella è delusa nel constatare che il suo novello sposo Charles è totalmente preso dalla sua vita nel vicariato, dalle vicende dei parrocchiani, e che è più eccitato quando deve ricevere la visita del reverendo Stokes o dell'amico Peter, che non quando deve star solo con la mogliettina, che si guarda bene anche soltanto dallo sfiorare. 

Come mai? Cos'ha Stella che non va? Perchè suo marito non riesce a toccarla, a volerle bene?

A portarle un minimo di conforto ci pensa la signora Ada, una parrocchiana gentile e generosa - forse una delle poche che l'accolgono amorevolmente a King's Oak - ma soprattutto l'amica di sempre, Nancy Price, cresciuta anch'ella nell'orfanotrofio; le due ragazze sono come sorelle, nonostante abbiano caratteri differenti.
Tanto Stella è equilibrata, dolce, paziente, amorevole, timida, quanto Nancy è sfacciata, impertinente, di una bellezza sensuale e sfrontata, malvista da chi la conosce e la osserva, giudicandola.
Eppure, Nancy resterà per anni un perno per la bella ma sprovveduta Stella, e in qualche modo le sarà d'aiuto in diversi momenti difficili. Tanto per cominciare, quando Charles decide di partire volontario per il fronte come cappellano, lasciando sola soletta la povera mogliettina, Nancy insisterà perchè l'amica non resti in casa a piangere il marito, ma esca e si diverta com'è giusto alla sua età.
Ed è proprio andando in giro con Nancy e i suoi amici, che il destino metterà il suo zampino facendo incontrare Stella e il bellissimo e gentile tenente Dan.

Tra i due scatta immediatamente un'attrazione forte, la sensazione che ci sia tra i due un legame che li unisce e li avvicina; come se fossero il completamento l'uno dell'altra.
Ma Stella è una donna sposata e sa che deve stare al suo posto e non dar confidenza agli uomini, per quanto siano belli, affascinanti e galanti.
Ciò che Stella ignora, però, è che quello che la lega al marito non è nulla in confronto all'amore forte che la legherà per sempre a Dan, che farà di tutto per vivere questo sentimento, per proteggere e aiutare Stella, per farle sentire quanto l'ama.
Tra i due ci sarà una fitta corrispondenza, che terrà vivo il pensiero e l'affetto tra i due, dando alla infelice sposina un motivo per amare la vita, per sperare che ci sia posto anche per lei per l'amore e la passione, e a lui la forza e la speranza di non soccombere durante le missioni aeree nei cieli d'Europa.

La guerra e Charles, insieme al contesto di allora, saranno i principali ostacoli a questo amore, che avrà bisogno di tanta forza per resistere e sperare di vincere.
Stella e Dan riusciranno ad amarsi liberamente e a vivere felici?

Tanti anni dopo, Jess leggerà con commozione le lettere che Dan scrisse alla sua amata Stella e capirà che finora non aveva mai conosciuto l'amore, prima di leggere le amorevoli parole di Dan, che le sembra così familiare ed intimo, come se lo avesse conosciuto di persona.

Il desiderio di rintracciare Stella e di dirle che Dan l'ama e la cerca ancora è così forte da diventare il pensiero fisso di Jess, e il caso - o chi per esso - farà sì che lo stesso Will si unisca a questa ricerca, a questa lotta contro il tempo, che potrebbe far rivivere un amore meraviglioso, che sembrava perduto... ma che forse...
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Lettere a un amore perduto per me è stata una lettura molto bella, dolce e romantica, in cui il vero protagonista è l'amore: l'amore come forza che muove e dà senso e valore alle persone, alla vita, ai gesti e alle scelte, alle rinunce e alle lacrime; l'amore che alimenta e tiene viva la speranza anche quando non sembrano esserci più delle vere ragioni per sperare.
Un amore - quello di Dan e Stella - onesto, forte, tenero e passionale, che chiede il diritto di essere vissuto, di vincere e superare le macerie della guerra, la nebbia degli anni passati, l'ombra e il peso di scelte obbligate e colpe attribuite.
Questo è il tipo di amore che forse ogni persona vorrebbe, e tra questi ci sono anche loro, i giovani Will e Jess, le cui vite finora hanno avuto grossi buchi e lacune affettive che entrambi non vedono l'ora di colmare.
E forse proprio l'esempio di questo grande amore - che non può restare sepolto e morto tra le righe di lettere scritte tanti anni prima, ma che va "recuperato" - sarà per loro la via giusta per trovare la felicità?

I personaggi principali che danno senso a questa storia - Dan, Stella, Jess e Will - hanno una loro ben delineata personalità, che emerge nel corso della storia, facendoceli conoscere e amare, sperando con loro e per loro che "tutto finisca bene".
Viviamo con Stella le sue pene, le sue tristezze, i suoi dubbi, i palpiti d'amore; la tenerezza e la devozione di Dan sembra uscire dalle pagine e travolgere il lettore; si fa il tifo per Jess e Will, affinché anche per loro arrivi il vero amore.
L'Autrice ci fa immergere nel 1942/44, in un periodo tanto difficile, in cui scarseggiavano i generi di prima necessità, e la paura delle bombe o che i propri cari non tornassero era qualcosa di quotidiano. A questo si aggiungono le difficoltà personali di chi - come Stella e Jess - deve imparare a vivere e a cavarsela nel mondo, perchè la possibilità di perdere ciò che si ha o si desidera sono fin troppo concrete.

Un romanzo molto bello, dai toni drammatici e romantici insieme, senza essere mai stucchevole, attraversato da un'ombra di nostalgia e rimpianto che è però compensata da un altrettanto buona e positiva dose di speranza.
Assolutamente consigliato, a chi ama le storie d'amore travolgenti.

2 commenti:

  1. Un libro che rileggerò sicuramente. All inizio l ho trovato difficile da continuare ma poi mio dio, mi ha travolta. Emozionante. E non mi vergogno a dire che mi sono lasciata emozionare alla fine.

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    1. Ciao, sono assolutamente d'accordo con te, io mi sono emozionata molto! Lo rileggerei... se non l'avessi regalato (lo donai a una cara amica proprio perché mi piacque tanto e desideravo condividerlo).

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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