mercoledì 8 novembre 2023

[[ CIAK! PILLOLE DI CINEMA ]] L'ULTIMA NOTTE DI AMORE |||| UNSANE

 

Come anticipato qualche giorno fa nel post dedicato alle letture di ottobre, nel mese scorso ho avuto modo di vedere un paio di film e un paio di serie che mi son piaciuti.

In questo post mi soffermerò sui due film.


L'ultima notte di Amore
è un noir poliziesco diretto da Andrea Di Stefano, con
Pierfrancesco Favino e Linda Caridi.

Il protagonista è il poliziotto Franco Amore (Pierfrancesco Favino), che è sulla soglia della pensione ma si ritrova a vivere, proprio la sera in cui la moglie gli ha organizzato la festa a sorpresa per il suo pensionamento, la notte più terribile della propria vita.

Franco vive a Milano con la vivace ed esuberante moglie Viviana; per 35 anni ha servito lo Stato con orgoglio e giustizia ed è famoso, tra i colleghi del dipartimento, per non aver mai sparato a un uomo; Franco è una persona perbene, crede nell’onestà e l’ha sempre perseguita mantenendosi integro e pulito.

Ma durante la notte che precede la fine del suo onorato servizio in polizia, si verificheranno dei tragici eventi che lo metteranno alla prova, facendo vacillare tutte le sue convinzioni, la sua serenità.

Il suo amico Dino, nonché suo partner da diversi anni, rimane ucciso in una rapina di diamanti.

Cos'è successo a Dino, anch'egli poliziotto tutto d'un pezzo? Era forse coinvolto in qualcosa di poco limpido?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare indietro nel tempo, ma di poco: l'amico e cugino della moglie (Cosimo), un po' di tempo prima dell'imminente pensionamento, gli propone un lavoretto non proprio legale ma apparentemente privo di grosse insidie e di pericoli; Franco dovrebbe lavorare, se accetterà, per dei cinesi che commerciano diamanti e il suo compito sarà solo quello di "scortare" la merce ed evitare che finisca in mani sbagliate (= polizia).
Insomma, niente di troppo difficile.

Seppur indeciso circa la bontà di questi affari e restio a impelagarsi in qualcosa di poco chiaro che intaccherebbe la sua moralità di bravo e onesto poliziotto, Franco - anche su incitamento di Viviana - accetta, e proprio durante la fatidica ultima notte (quella della festa per la pensione), mentre è in macchina insieme a Dino (che ha coinvolto senza che questi, in realtà, c'entrasse nulla inizialmente) e alla coppia di cinesi col bottino di diamanti, viene fermato da una pattuglia di carabinieri... e succede il patatrac.

Nello scontro con i quasi colleghi, restano uccisi questi e pure i cinesi e Dino; l'unico a salvarsi è Franco, che riesce non solo a scappare e a lanciare lontano i diamanti, ma anche a bruciare l'auto in modo che non vi siano tracce della sua presenza.

Disperato, l'uomo chiama Viviana al telefono per chiederle aiuto, prima che egli salga su per la festa; la donna si dimostra pragmatica e lucida e supporta Franco, aiutandolo nell'affrontare con più razionalità e sangue freddo possibili, tutto il caos che si è scatenato.

Carabinieri e polizia vogliono sapere che è successo ai rispettivi colleghi; i cinesi sono preoccupati per i diamanti.

E intanto Franco si strugge per aver coinvolto il povero Dino, che lascia il figlioletto orfano e che ha pagato con la vita la decisione di seguire l'irreprensibile Amore in questo losco affare.

Come fare per uscirne vivo e ancora con la reputazione intonsa?
Fortunatamente per Franco, accanto a lui c'è Viviana, che per amore è disposta a tutto e non ha paura di niente, tranne che di vedere distrutta la vita sua e dell'onesto marito. Ed è intenzionata ad evitare che ciò accada.

Il film mi è piaciuto davvero moltissimo; oltre agli attori bravissimi (Favino è super come sempre), è proprio la storia in sé ad avermi coinvolta dal primo momento fino all'ultimo, la tensione emotiva è sempre a mille perché i tragici e adrenalinici avvenimenti avvengono tutti in questa ultima notte; se Viviana colpisce per essere un personaggio femminile dal carattere particolare, un po' eccentrico, dai principi morali meno saldi del marito, quest'ultimo l'ho apprezzato perché tira fuori un lato di sé che per tutta una vita non era mai emerso.
Franco Amore non si è mai venduto, non ha mai tradito i suoi ideali e la convinzione che una vita onesta e integerrima fossero più importanti dei soldi, eppure basta un attimo di cedimento - una sola volta!! - per mettere a rischio tutto il castello costruito fino a quel momento.
Il finale si presta a più di un'interpretazione, il che rende il film ancora più interessante.
Bello, lo consiglio, è fatto proprio bene.



UNSANE  è un thriller diretto da Steven Soderbergh, con protagonista Claire Foy.

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Sawyer Valentini è una giovane donna in carriera che lascia Boston per fuggire dalla minaccia oppressiva di David Strine, uno stalker che la perseguita. 

Consapevole di come questa disavventura la stia rendendo sempre più ansiosa e sospettosa, per risolvere il proprio disagio, la ragazza si rivolge ad una terapista, che però la raggira facendole firmare un ricovero di 24 ore. 

Quando capisce che la permanenza in clinica non è di un'ora ma di più, Sawyer va nel panico, non si dà pace perché sa di non essere matta e di non aver bisogno addirittura di un ricovero forzato, così cerca di convincere medici, direttore e personale che lei ha una vita, un lavoro e non ha alcuna intenzione nè tanto meno bisogno di starsene lì, attorniata da squilibrati.
E si sa: più dici che non sei pazzo, più lo urli e ti agiti... e più lo sembri.

Le sue continue rimostranze non sono affatto gradite ed infatti viene anche legata e obbligata a prendere medicine per stare calma e buona.

L'unica persona che pare crederle e ritenerla in effetti sana di mente, è Nate,  che in realtà è un giornalista che si trova lì per smascherare il marcio che c'è dietro alla clinica e che ha a che fare con le truffe sanitarie...

Mentre la povera Sawyer cerca di contattare la madre per chiederle di farla uscire da lì, la situazione peggiora quando nella struttura, tra gli infermieri, compare proprio il suo stalker, che ha cambiato identità.

La ragazza cerca in tutti i modi di convincere gli operatori che quell'uomo si chiama David e che è pericoloso, ma ovviamente nessuno le crede.
È tutto vero o è la mente della povera Sawyer che vacilla?

Il thriller ha la particolarità di essere stato girato in una settimana con l'IPhone; quello del protagonista ricoverato a forza in una struttura psichiatrica non è una novità, come non lo è che lo stesso si ribelli al TSO, che cerchi di convincere chi gli è intorno della propria ottima salute mentale e che si senta minacciato all'interno dell'ospedale. Insomma, niente di nuovissimo, però il film mantiene una bella tensione almeno per la metà del tempo; certo, poi prende una svolta un po' assurda (troppo?), con risvolti poco realistici, che possono lasciare un attimino perplessi, però nel complesso si lascia guardare e l'attrice che interpreta la regina Elisabetta in The Crown è brava; finale in linea con quanto detto prima (niente di nuovo sotto il sole): la protagonista, alla fine, qualche problemino ce l'ha davvero o no?



FATEMI SAPERE SE AVETE VISTO
QUESTI DUE FILM 
O SE VI INCURIOSISCONO.


2 commenti:

  1. Ciao Angela, non ho visto nessuno dei due film, ma mi incuriosisce Unsane. Leggendo la tua recensione mi stava già venendo l'ansia e l'angoscia.
    Un saluto 😘

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    Risposte
    1. Beh sì, pensare di essere ricoverati a forza in una clinica è angosciante ಠ⁠﹏⁠ಠ

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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