Chi mi segue sa che, nel leggere un libro, mi piace far caso ad alcuni dettagli, come i luoghi, le canzoni o i libri citati.
Nel corso della lettura del "giallo siciliano" QUATTORDICI SPINE di Rosario Russo vengono citati alcuni libri, tra cui due di Leonardo Sciascia.
A CIASCUNO IL SUO di Leonardo Sciascia (RECENSIONE).
Pubblicato nel 1966, questo romanzo dell’oscura, crudele Sicilia è universalmente considerato una delle maggiori imprese narrative di Sciascia.
Sobrio, amaro, sottilmente sarcastico, e insieme netto e preciso nei contorni, racconta la storia di un farmacista che «viveva tranquillo, non aveva mai avuto questioni, non faceva politica», e un giorno riceve una lettera anonima che lo minaccia di morte.
Da questo punto in avanti tutta la realtà comincia a traballare, e il sospetto, l’insinuazione e il sangue dominano la realtà del paese, nell’entroterra siciliano.
Tutta l’arte di Sciascia sta nell’aggrovigliare e dipanare questa matassa. Nulla sfugge al groviglio, e alla fine qualcuno vi rimarrà soffocato...
IL GIORNO DELLA CIVETTA di L. Sciascia.
In una cittadina siciliana l'uccisione del piccolo imprenditore Salvatore Colasberna provoca un'inchiesta, condotta dal capitano dei carabinieri Bellodi giunto da Parma e animato da un alto senso della giustizia. Il capitano si convince subito che il delitto è una questione di mafia e di appalti e riesce a superare il muro d'omertà della gente e a ricostruire la trama dei fatti, nonostante l'assassinio di un testimone e di un confidente dei carabinieri. Arriva ai sicari e al mandante, il boss locale Mariano Arena. Ottiene perfino la confessione di uno degli assassini. A Roma intanto alcuni ambienti politici sono preoccupati che l'indagine possa svelare complicità di personaggi vicini al governo, e in una conversazione privata si decide di produrre prove false per scagionare i colpevoli...
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Enzo Marangolo.
Il romanzo è ambientato ad Acireale negli anni che corrono dallo scoppio del secondo conflitto mondiale allo sbarco alleato in Sicilia e alla caduta del fascismo. Città natale dello scrittore, in provincia di Catania, scenario privilegiato di tragedie riconducibili tuttavia a ogni luogo e a ogni tempo, Acireale è intenta a rifarsi il trucco per celare all'ospite immedicabili ferite. Nulla sembra scalfire lo scudo protettivo dei suoi abitanti, per quanto duri e drammatici siano gli accadimenti bellici, dirompenti negli aspetti, sconvolgenti negli esiti: bombardamenti e invasioni, soldati dispersi e nobili in pericolo; e ancora personaggi che appaiono e scompaiono, crollo di miti, ruoli illusori.
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Francis Chisholm è un prete "scomodo", un ribelle nel nome del Vangelo. Il suo cammino verso Dio è una selva di ostacoli, è come se Dio lo mettesse continuamente alla prova, seminandogli la strada di continue calamità e tentazioni. Guerre, cataclismi, pestilenze, violenze sono il prezzo che Francis Chisholm paga per le anime guadagnate alla fede e per la conquista delle "chiavi del regno".
Concludo questo post di curiosità con una canzone menzionata nelle prime pagine:
UNA GIORNATA UGGIOSA (L. Battisti)
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RispondiEliminaMi piace questa attenzione ai dettagli come ad esempio un libro o una canzone citati nel libro che si sta leggendo. Hai avuto davvero una bella idea.
RispondiEliminaCiao! Grazie per essere passato a lasciare un commento :)
EliminaMi piace questo post, fa comprendere la cura e l'attenzione che metti in ogni lettura.
RispondiEliminaE che canzone spettacolare...
Battisti è sempre evergreen :)
Eliminasempre felice di leggere le tue bellissime recensioni..adoro Sciascia e come non ricordare _" Il giorno della civetta" e pure Cronin e le sue trattazioni. Piaceva tanto a mio padre e come figlia seguo le sue orme
RispondiEliminaBacio notturno..
Il giorno della civetta non l ho letto, A ciascuno il suo invece sì.
EliminaCronin ce l'ho ma ancora non lo leggo :))