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LA CURA DELL'ATTESA
di Maria Pia Romano
Ed. Lupo 160 pp 12 euro Gennaio 2013 |
Nel trascorrere degli anni lei ha cercato di scacciare l’immagine inopportuna di un volto riemergente dal passato, è diventata una donna decisa e brillante: un ingegnere capace di spiegare ai suoi studenti il mondo dei motori disegnando alla lavagna curve perfette come il suo grembo, tenero portatore di nuova vita.
Nell’attesa, Alba sfoglia le pagine della sua esistenza: l’infanzia chiusa nel cerchio perfetto della sua casa, gli anni a Ruvo di Puglia, poi il trasferimento nel Salento, la dedizione allo studio, le oscillazioni dell’animo.
Nell’attesa, Alba sfoglia le pagine della sua esistenza: l’infanzia chiusa nel cerchio perfetto della sua casa, gli anni a Ruvo di Puglia, poi il trasferimento nel Salento, la dedizione allo studio, le oscillazioni dell’animo.
E lo sguardo innamorato di Filippo, il suo presente.
Cos’è l’amore? Il calore della sicurezza che accarezza e non delude? Oppure la sottile incertezza che sa infiammarsi di passione, facendo invertire la rotta all’improvviso? Le grandi storie come questa possiedono la forza per navigare in un mare di parole.
L'autrice.
Nata a Benevento nel 1976, Maria Pia Romano è iscritta all’Albo dei Giornalisti dal 2000. Scrive per testate regionali e nazionali e si occupa di comunicazione pubblica, uffici stampa ed organizzazione di eventi. Attualmente è responsabile della Comunicazione di LecceArredo, Salone Nazionale dell’Arredamento, e del Distretto Tecnologico Pugliese, Ditech. Ha vinto una segnalazione in sezione Cultura al Premio “Michele Campione” Giornalista di Puglia, settima edizione 2010. Ha all’attivo quattro raccolte di poesie, Linfa (LiberArs, 1998), L’estraneo (Manni, 2005), Il funambolo sull’erba blu, (Besa, 2008) e La settima stella (Besa 2008) ed i romanzi Onde di Follia (Besa, 2006) e L’anello inutile (Besa, 2011), quest’ultimo lavoro ha ottenuto le “tre penne” di Billy il vizio di leggere, rubrica del TG1, è stato consigliato da Il Sole24ore ed è risultato finalista al “Premio Nabokov”. Il suo racconto Idrusa è inserito nel libro The end, (Il Grillo editore, 2012) Ha ricevuto riconoscimenti in campo nazionale e internazionale per le sue poesie. I suoi libri sono inseriti nel “Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra” a Cesa. È stata tradotta da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il Festival della Letteratura
Italiana in Brasile, estate 2011.
Trama
La carnagione pallidissima, gli occhi azzurri e una manciata di lentiggini a incorniciargli il naso. Joan Blanco ha tratti delicati che stonano con gli stracci che indossa. Sopravvissuto a una pestilenza che non ha risparmiato i suoi genitori, è costretto da un’anziana donna a chiedere l’elemosina.
Cos’è l’amore? Il calore della sicurezza che accarezza e non delude? Oppure la sottile incertezza che sa infiammarsi di passione, facendo invertire la rotta all’improvviso? Le grandi storie come questa possiedono la forza per navigare in un mare di parole.
L'autrice.
Nata a Benevento nel 1976, Maria Pia Romano è iscritta all’Albo dei Giornalisti dal 2000. Scrive per testate regionali e nazionali e si occupa di comunicazione pubblica, uffici stampa ed organizzazione di eventi. Attualmente è responsabile della Comunicazione di LecceArredo, Salone Nazionale dell’Arredamento, e del Distretto Tecnologico Pugliese, Ditech. Ha vinto una segnalazione in sezione Cultura al Premio “Michele Campione” Giornalista di Puglia, settima edizione 2010. Ha all’attivo quattro raccolte di poesie, Linfa (LiberArs, 1998), L’estraneo (Manni, 2005), Il funambolo sull’erba blu, (Besa, 2008) e La settima stella (Besa 2008) ed i romanzi Onde di Follia (Besa, 2006) e L’anello inutile (Besa, 2011), quest’ultimo lavoro ha ottenuto le “tre penne” di Billy il vizio di leggere, rubrica del TG1, è stato consigliato da Il Sole24ore ed è risultato finalista al “Premio Nabokov”. Il suo racconto Idrusa è inserito nel libro The end, (Il Grillo editore, 2012) Ha ricevuto riconoscimenti in campo nazionale e internazionale per le sue poesie. I suoi libri sono inseriti nel “Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra” a Cesa. È stata tradotta da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il Festival della Letteratura
Italiana in Brasile, estate 2011.
LA MEMORIA DEGLI ALBERI
di Bernardo Notargiacomo
Ed. Piemme Narrativa 13,50 euro 182 pp Marzo 2013 |
Ma il destino non si è scordato di lui e, dopo averlo salvato dalla strada, lo consegna nelle mani di una famiglia benestante che gli dà finalmente una casa e una vita normale.
Eppure, anche tra tutti quegli agi, Joan fatica a trovare il suo posto. Silenzioso e diffidente, trascorre le giornate chiuso in se stesso.
Fino alla notte in cui, all’età di dieci anni, intuisce di possedere un dono inestimabile: la capacità di comprendere il linguaggio segreto delle piante.
Sarà l’inizio di un’incredibile avventura, fatta di scoperte uniche, incontri straordinari, emozioni indimenticabili.Joan conoscerà un vero e proprio mondo parallelo, denso di mistero e bellezza. In un tempo in cui gli uomini subiscono il fascino delle esotiche orchidee, e per ottenerne alcuni esemplari sono disposti a spingersi verso l’ignoto, un tempo in cui scienza e filosofia coesistono senza che nessuna delle due abbia tutte le risposte, solo il candore di uno sguardo assoluto è capace di scorgere il volto nascosto della realtà.
Una favola spirituale, un apologo denso di avventura e poesia sull’importanza della sensibilità e della conoscenza.
L'autore.
Nato a Roma nel 1965, Notargiacomo ha iniziato a scrivere all’età di 15 anni. Ha lavorato a lungo come pubblicitario per network internazionali, e ha viaggiato abbastanza da amare mondi diversi e farli propri. La memoria degli alberi è stato scritto con amore, anche in momenti di grande tristezza. È stato portato in giro, quando era ancora un blocco pieno di cancellature, per città affollate dell’Asia e cascate naturali della Polinesia. È il suo primo romanzo.
L'autore.
Nato a Roma nel 1965, Notargiacomo ha iniziato a scrivere all’età di 15 anni. Ha lavorato a lungo come pubblicitario per network internazionali, e ha viaggiato abbastanza da amare mondi diversi e farli propri. La memoria degli alberi è stato scritto con amore, anche in momenti di grande tristezza. È stato portato in giro, quando era ancora un blocco pieno di cancellature, per città affollate dell’Asia e cascate naturali della Polinesia. È il suo primo romanzo.