martedì 7 gennaio 2014

Per le strade di Parigi



Le strade di oggi sono quelle in cui è ambientata la breve storia di "Luna di miele a Parigi".

In Rue Beaumarchais viveva Sophie da nubile.

boulevard beaumarchais


La bella neosposina dei nostri giorni, Liv, si reca al Cafè Hugo, in place des Vosges.
Place des Vosges è una piazza di Parigi situata nel quartiere Marais.
File:Place Vosges Paris Mai 2006 001.jpg
place del Vosges
cafè hugo


In rue Soufflot, 21 vivono in luna di miele Edouard e Sophie..

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On my wishlist



E anche nel 2014 ci sono libri che vorrei poter leggere!!

Due romanzi molto diversi....; voi che ne pensate?

LA LEGGENDA DEL LIBRO CHE NON C'E'
di Thomas Wharton


Ed. Sperling&Kupfer
Traad. M. Maffi
345 pp
17 euro
2003
Trama

In uno spettacolare castello gotico, pieno di passaggi segreti, pavimenti oscillanti e scale in movimento, vive il conte Ostrov. 
La sua intera vita è mossa da un'ossessione: collezionare il maggior numero possibile di puzzle e libri di storie. 
Per questo ha incaricato Nicholas Flood, leggendario tipografo inglese, di realizzare il libro infinito, il racconto assoluto, senza inizio e senza fine. 
Ad assistere Flood nell'impresa c'è Irena, figlia di Ostrov, di cui il giovane si innamora. 
Ma Ostrov venuto a conoscenza della cosa rinchiude Nicholas nelle segrete del castello e Irena in una remota abbazia. 
Passeranno anni prima che Nicholas venga liberato e cominci il suo viaggio per ritrovare l'amore e terminare il libro infinito.






TEMPO DI IMPARARE
di Valeria Parrella


Tempo di imparare
Ed. Einaudi
Supercoralli
136 pp
17 euro
GENNAIO 2014
«E io mi preparo.
La mattina faccio la cartella: elmetto, e mela per la merenda.
Fucile e quaderno a quadretti grandi.
Marca da bollo e penna con l'impugnatura facilitata.
Vestito buono e cuore cattivo.
Mi preparo - ma accettare, quello ancora non riesco».

Trama

Fare il nodo ai lacci delle scarpe, colorare dentro i contorni, lavare bene i denti (anche quelli in fondo), salire scale sempre nuove senza stringere per forza il corrimano. E poi: avere lo sguardo lungo, separare l'ansia dal pericolo vero, vincere, perdere, aspettare, agire, confidarsi, farsi valere, rassegnarsi. 
A dover imparare tutto ciò, in questo romanzo colmo d'energia e dal potere medicamentoso, sono una donna e il suo bambino. 
Lei ha l'esperienza, mentre lui per capire mira all'essenziale; lei ha occhi pronti a cogliere ogni spigolo, mentre lui da dietro gli occhiali le insegna a leggere il mondo a due dimensioni.
Davanti a loro si stagliano tutti gli ostacoli possibili, e per fronteggiarli hanno a disposizione molta paura e altrettante armi. 
La paura è quella di non farcela, e le armi a ben guardare sono le stesse della letteratura: nominare le cose, percorrerle, trasfigurarle, lasciarle andare. 
Tenendosi per mano - ma chi reggendo chi è difficile dirlo - si muovono tra fisioterapisti e burocrati, insegnanti e compagni di classe, barcollando o danzando, ma sempre stringendo nel pugno una parola difficile che comincia per «H», e che sembra impossibile far germogliare.
Perché se hai tatuato addosso il numero 104 - quello della legge sulla disabilità - e vivi in un mondo «che non ha proprio la forma della promessa», mettere un passo dopo l'altro diventa ogni giorno piú difficile. 
Ma c'è chi prima di loro e insieme a loro ha solcato lo stesso mare impetuoso, facendosi le stesse domande: «Stiamo tornando indietro o andando avanti? Quando si è in navigazione da tanti anni si perde la rotta».

Tempo di imparare è un libro scritto in prima persona, in cui «io» e «tu» diventano un'unica cosa: «irriducibili l'uno all'altro, eppure intercambiabili». La voce di Valeria Parrella - intima, abissale - dice il momento in cui la relazione tra ogni genitore e ogni figlio si strappa, il binomio si scompone, e ci si guarda da lontano: per intero.

L'autrice.
Valeria Parrella è nata nel 1974, vive a Napoli.
Per minimum fax ha pubblicato le raccolte di racconti mosca piú balena(2003) e Per grazia ricevuta (2005). Per Einaudi ha pubblicato i romanzi Lo spazio bianco (2008), da cui Francesca Comencini ha tratto l¿omonimo film, Lettera di dimissioni (2011) e Tempo di imparare (2014). Per Rizzoli ha pubblicato Ma quale amore (2010), di prossima ripubblicazione negli Einaudi Super ET. È autrice dei testi teatrali Il verdetto (Bompiani 2007), Tre terzi (Einaudi 2009, insieme a Diego De Silva e Antonio Pascale), Ciao maschio (Bompiani 2009) e Antigone (Einaudi 2012). Per Ricordi, in apertura della stagione sinfonica al Teatro San Carlo, ha firmato nel 2011 il libretto Terra su musica di Luca Francesconi. Ha inoltre curato la riedizione italiana de Il Fiume di Rumer Godden (Bompiani 2012). Da anni si occupa della rubrica dei libri di «Grazia».

Recensione L'ALBERO DEI FIORI VIOLA di Sahar Delijani



Recensione di un libro molto bello e per il quale ringrazio Elle.


L'ALBERO DEI FIORI VIOLA
di Sahar Delijani


Ed. Rizzoli
360 pp
18 euro
MAGGIO 2013 
Una vecchia casa con il portone azzurro, stretta tra i palazzi della moderna Teheran.
E al centro del cortile, un magnifico albero di jacaranda.
È qui, sotto un tripudio di fiori dalle mille sfumature di rosa e di viola, che si intrecciano le storie di Maman Zinat, Leila, Forugh, Dante, Sara e tanti altri.
Membri della stessa famiglia perseguitata da un regime brutale. Voci di un paese esaltato dalla Rivoluzione e subito inghiottito dall’abisso della tirannia.
La giovane Azar, arrestata per motivi politici, partorisce al cospetto della sua carceriera una bimba bellissima: Neda. Capace, con la sua sola presenza, di ridare speranza anche a chi credeva di averla persa per sempre. Maman Zinat aspetta che le sue figlie vengano rilasciate dal carcere e intanto cresce i tre nipotini, tessendo con silenziosa tenacia i sogni e le paure di tre generazioni.
E per due amanti – Leila e Ahmad – separati dalla Storia, altri due trovano il modo di tendersi finalmente la mano. 

L'autrice.
SAHAR DELIJANI è nata a Teheran. Dopo la laurea in Letteratura comparata a Berkeley si è trasferita a Torino, dove vive. L’albero dei fiori viola è il suo primo romanzo.




il mio pensiero

Forte ed intenso, fragile e delicato: questo libro accoglie in sè, in ogni parola, in ogni pensiero espresso, in ogni emozione condivisa, tanto la bellezza e la forza, quanto la fragilità dell'essere umano; non solo, ma apre il velo anche sulla cattiveria, sul cinismo e sulla mancanza di rispetto verso il prossimo, sul tentativo di negare ogni forma di diritto di pensiero e azione; tentativo che però vede anche il suo opposto nella lotta di tanti uomini e donne che dicono NO alla violenza, alla tirannia, alla sopraffazione.

L'albero dei fiori viola ci parla non di una ma di diverse storie di donne e uomini, piccoli e grandi, che hanno dovuto affrontare e subire proprio questa negazione di diritti da parte di coloro che hanno risposto a proteste e slogan di libertà con i maltrattamenti e la prigionia.
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E così Sarah Delijani, autrice di questo scritto - che porta in sè molto elementi autobiografici (lei stessa è nata proprio nella prigione iraniana di Evin, ha vissuto negli Stati Uniti ed oggi vive in Italia, a Torino) -, ci invita a sederci con lei sotto il bellissimo albero di jacaranda, a chiudere gli occhi, lasciandoci avvolgere dall'intenso eppure delicato profumo dei fiori viola e rosa, e ad ascoltare le storie che ha da raccontarci.

Storie che sono caratterizzate da dolore, angoscia, turbamento, confusione, paura, ma anche da speranza, dal desiderio di non lasciarsi sopraffare dal terrore di un regime totalitario che vuole soffocare chi la pensa diversamente; storie di principesse persiane e dei loro bellissimi ma poveri amanti.

Conosciamo così alcune principesse, cioè le donne che Sarah ci presenta nel suo romanzo: c'è Azar che, ancora tanto giovane, è costretta a partorire in una prigione, pregando e sperando di poter un giorno riunirsi al caro marito (anch'egli imprigionato), alla sua piccola e alla famiglia; c'è Leila, che dovrà con dolore scegliere tra prendersi cura dei figli delle sorelle (in prigione) o lasciare l'Iran per seguire l'amore della sua vita.
E ci sono i figli di queste principesse del coraggio: Omid, Forugh, Dante, Sara, Neda..., tutti con il loro carico di dolore, un dolore derivante dal passato dei propri genitori e che inevitabilmente ha segnato anche la loro esistenza, nonostante i familiari che se ne sono presi cura, ed in seguito le stesse madri scarcerate, abbiano cercato in tutti i modi di crescerli nella serenità, allontanando dalle loro anime innocenti ed ignare la bruttura di esperienze che, sperano, non debbano ripetersi per i loro figli.
Ma il passato non può essere cancellato e dimenticato, neanche quando lo si vorrebbe per evitare altra sofferenza, altro dolore; la memoria di vissuti dolorosi può far male anche dopo anni e la mente, spietata, torna sempre a venti-trent'anni prima, a quando qualcuno ha preso a manganellate una ragazza incinta, a quando un uomo si è sentito preso con la forza, bendato ed impiccato; a quando le proprie braccia di madre hanno dovuto vivere lo strazio di chi le strappa con foga il frutto del proprio ventre.

Tante vite, tante emozioni, tutte accompagnate dalla consapevolezza che la crudeltà subita e il dolore provato non possono e non devono passare nell'oblio, perchè le generazioni future devono sapere, devono poter capire cosa è accaduto ai propri padri e quanto essi hanno fatto per difendere la libertà in un Paese in cui tutto deve essere sotto stretto controllo dei "Fratelli" musulmani, pena "una brutta fine".

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Si sente, tra le pagine di questo romanzo accorato e denso di emozioni, l'ineluttabilità di un passato che pesa e che condiziona anche la vita delle generazioni successive, che hanno vissuto con padri e madri silenziosi, con nonne che hanno pianto nel buio i propri figli uccisi, con cugine o amici che i propri genitori non li hanno più visti.
Ma non c'è solo la tristezza e il dolore ad accompagnare questi giovani, che cercano - chi a Teheran, chi a Torino - di costruirsi la propria vita senza mai dimenticare o rinnegare le proprie origini o le lotte dei propri coraggiosi genitori, ma andando oltre l'odio, la vendetta, la paura.

E' un romanzo, quello della Delijani, che parla di donne, di papà, di zie e nonne, di sorelle, fratelli, cugini, di famiglie che hanno resistito e hanno alzato la testa e il pugno contro chi voleva riempire le loro mani di sangue, le loro narici del puzzo del fumo degli spari, le loro orecchie delle minacce e delle urla dei Guardiani della Rivoluzione, il loro cuore di terrore e angoscia....

Uomini e donne che non hanno perso - nonostante la Storia abbia sfregiato il loro presente e il loro futuro, segnandolo comunque per sempre - la voglia e la forza di credere che sia possibile andare avanti, di sperare, di continuare a combattere, ritornando sempre, col pensiero e non solo, sempre lì, sotto i profumati fiori di jacaranda, ad ascoltare meravigliose storie di bellissime principesse e dei loro bellissime amanti.

Un libro davvero toccante, scritto con sensibilità, dolcezza, in cui traspare tutta la fragilità e la forza del cuore delle donne, di donne che hanno vissuto esperienze non certo "comuni"; dei loro sentimenti, della paura e dell'angoscia ma anche dell'amore e della tenerezza, del coraggio e della speranza.

Bello, lo consiglio assolutamente, ci lascia entrare in un mondo di cui sentiamo parlare tanto ma che forse conosciamo ben poco.

lunedì 6 gennaio 2014

Recensione LITHIUM (Marika Cavaletto, Chiara B. D'Oria)



Secondo libro del 2014 terminato, anche se iniziato "un anno fa"!!

LITHIUM
di Marika Cavaletto,
Chiara B. D'Oria


321 pp
(formato mobi)
467 pp (cartaceo)
Costo: 1,99 ePub.
12,00 Cartaceo
Luglio 2013
Trama

Il Destino regola inevitabilmente le nostre vite, intrecciandole, sovrapponendole e poi strappandole senza pietà.
Questa è la storia di Mya e Chrissie, due ragazze che lasciano l'Italia per studiare all'estero, due ragazze che scappano da un passato impossibile da dimenticare. Fuggono, si nascondono, ma il Destino le travolge ancora, rinchiudendole in una realtà da incubo, una realtà dove i mostri sono reali e non solo ricordi insistenti.
Un Dark Fantasy che lega le vite di diverse persone alla ricerca della loro strada, in un mondo irreale, governato da un'entità incurante.
Perché il Destino ci ama e ci odia con la stessa intensità, ma a noi, povere pedine del suo folle piano, l'odio sembra prevalere.

Autrici.
Chiara Bianca D’Oria, nata il 07 dicembre del 1991 a Cento (FE), e Marika Cavaletto, nata il 07 giugno del 1991 a Bentivoglio (BO).
Chiara e Marika si conoscono alle scuole elementari e da allora hanno frequentato, un po’ per scelta e un po’ per destino, le stesse scuole (medie e liceo linguistico) fino al giorno d’oggi: entrambe laureande in Lingue e Culture per l’Editoria a Verona.
Vivono entrambe a Crevalcore in provincia di Bologna.
Cresciute con l’amore per la lettura e per i viaggi, hanno passato un anno di studio a Edimburgo e diversi mesi in Germania. La loro solida amicizia si salda ulteriormente quando in terza superiore decidono di iniziare a scrivere un libro a quattro mani. La scrittura, passione di Chiara sin dalle elementari, è una nuova esperienza per Marika, la quale si lancia volentieri nella nuova sfida. Dovuta a continui cambiamenti e a periodi in cui scrivere non era la priorità, la scrittura del romanzo si protrae per sei anni, finché a luglio del 2013, le due autrici non lo terminano e decidono di pubblicarlo online come e-book, su una piattaforma self-publishing (narcissus.me)
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il mio pensiero
Quanto e come ci si può opporre al Destino?
E' la domanda che, in un certo senso, attraversa questo romanzo fantasy dalla prima all'ultima pagina e alla quale le giovani protagoniste, Mya e Chrissie - due ventenni di origine italiana, che a un certo punto decidono di andare a studiare in Scozia per cambiare vita, provando a dimenticare un passato personale e familiare doloroso - dovranno dare una risposta..
Ma il passato, quando non è "risolto", ci perseguita e ci segue ovunque andiamo e se ad esso si unisce un Destino capriccioso e già scritto..., allora le cose si complicano!

Attraverso una narrazione che è sempre in prima persona ma che è affidata alternativamente a 4-5 personaggi (i principali sono Mya e Chrissie, ma ce ne saranno altri che si inseriranno, da subito, accanto a loro), il lettore è catapultato immediatamente in una realtà che oscilla tra il presente (ai nostri giorni) e il passato (indietro di qualche centinaio di anni).

Abbiamo a che fare con una storia di licantropi e vampiri, due razze straordinarie che da tempo
immemore si combattono tra loro ed, allo stesso tempo, hanno nell'essere umano un nemico comune.
Tra i due violenti e sovrannaturali popoli, a un certo momento della loro storia, c'è stato un evento che ha spezzato gli equilibri; un evento che ha a che fare con il sentimento che rivoluziona sempre tutto: l'amore, in questo caso l'amore tra una vampira ed un licantropo, unione da cui nascerà un esserino che chiaramente è un ibrido, e che sarà definito "l'eletto", colui che è destinato a dare il colpo finale nella guerra tra le due opposte fazioni.
I vampiri, dal canto loro, sono dotati di cacciatori, che vanno in giro cercando ed ammazzando i nemici; non solo, ma anche i vampiri stessi devono stare attenti ai cacciatori che sono alle loro calcagna, tra cui spicca la bella Kate, che accoglierà in casa sua le due studentesse, Mya e Chrissie, affidando a quest'ultima una missione pericolosa e incredibile.

Le amiche, diverse tra loro ma molto affiatate, verranno da un giorno all'altro messe a contatto con la realtà sovrannaturale di vampiri e lican e le loro vite riceveranno inevitabilmente una bella scossa..., soprattutto quando l'amore farà nuovamente il suo ingresso in questa battaglia per sovvertirne gli esiti, per confondere gli scopi e le aspettative.

Mya si ritroverà innamorata di un cacciatore di lican (il bel Dorian) e Chrissie, peggio ancora, di William, un ragazzo "pericoloso", oggetto di temibili ed oscure profezie che non prevedono nulla di buono per quanti saranno invischiati in questa guerriglia ai limiti della realtà.

Si torna spesso indietro nel tempo, molti sono i flashback che aiutano il lettore a dare la giusta lettura agli eventi del presente; all'inizio, per il fatto che la parola passa da un personaggio all'altro da subito, oltre che a motivo dei salti temporali, il lettore rischia di perdersi e di non ricordare il ruolo di un personaggio o il filo stesso della narrazione; devo dire che un po' di smarrimento l'ho percepito però, andando avanti con la lettura, i tasselli vanno a posto e tante cose si chiariscono man mano.

La narrazione procede in modo abbastanza scorrevole, le descrizioni e le "informazioni" di carattere storico (chiaramente, intendo la storia dell'ostilità tra le due razze fantastiche) non danno fastidio e non appesantiscono, anzi hanno un che di suggestivo, "antico", che incuriosisce, soprattutto grazie all'introduzione dell'elemento narrativo più originale, il muro di St. Jillian e il suo "ruolo" nella guerra in corso.
I personaggi principali sono interessanti; Mya e Chrissie sono quelli meglio tratteggiati, ma si dà spazio anche ad altri "minori" (il che, però, ha i suoi contro, sempre nel senso di disperdere l'attenzione dal soggetto principale; dall'altro, dà un quadro  più largo di tutto, offrendo diverse prospettive e punti di vista, anche degli stessi eventi).
Il linguaggio è molto "giovanile"..., il che, se da una parte potrebbe aiutare a rendere i dialoghi e i personaggi più verosimili, dall'altra può finire per dar fastidio, soprattutto per l'abbondante utilizzo di parolacce, che, se ripetute troppo spesso, rischiano di rendere puerili e antipatici gli stessi protagonisti.

La storia narrata è sufficientemente contestualizzata, in particolare grazie alla presenza di pochi ma ben precisi luoghi che fanno un po' da punto di riferimento: il negozio di articoli magici, Lithium (che poi è una sorta di base per la caccia a lican e vampiri), il Rose pub, la biblioteca in cui lavora Chrissie e tutto è, all'occorrenza, accompagnato da un'atmosfera dark e gothic.

Il titolo del libro ha a che fare con la sostanza - il litio, appunto - che nella fantasia delle autrici, è capace di fermare i cattivissimi succhiasangue, i vampiri, come anche gli aggressivi lupacchiotti.

La storia di per se' non è affatto banale, anzi ha diversi elementi originali ed interessanti, oltre che complessi; vero è che si ha l'impressione che tutto accada, nella vita di Mya e Chrissie (che sono comunque due umane), fin troppo velocemente, il che rende alcune cose poco convincenti (in particolare, mi riferisco al fatto che le stesse accolgono come se nulla fosse il dato di fatto che nel mondo esistono vampiri e licantropi).

Nel complesso, come esordio direi che è da apprezzare e le autrici possono contare su una buona fantasia per eventuali e future storie dark romance-fantasy, con la dovuta attenzione alla forma e all'intreccio narrativo, in quanto (mia opinione personale) se è vero che avere tante idee è positivo, avere fretta di metterle giù tutte insieme senza collegarle in modo chiaro e graduale, rischia di confondere il lettore.

Però, ripeto, Lithium è stata una lettura interessante, in particolare nella seconda parte il mio interesse era cresciuto e avevo voglia di scoprire cosa sarebbe accaduto ai personaggi coinvolti.

Ringrazio le Autrici Chiara e Marika per avermi dato modo di leggere questo romanzo e faccio loro i miei in bocca al lupo..! :)

Dal libro al cinema: "Le ceneri di Angela", storia di un irlandese pieno di speranza



cineromanzo


Il libro portato al cinema di cui oggi vi parlerò è in lettura, sono all'inizio ma per ora mi sta piacendo; sarà l'ironia e la tenerezza in esso presenti, saranno i personaggi, a tratti bizzarri a tratti commoventi, fatto sta che è una lettura piacevole.

Vi presento il romanzo, anzitutto.

LE CENERI DI ANGELA
di Frank McCourt


Ed. Adelphi
Trad. C.V. Letizia
377 pp
11 euro
2000
«Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un’infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto. Ma un’infanzia infelice irlandese è peggio di un’infanzia infelice qualunque, e un’infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora».

Uno dei romanzi degli ultimi anni più amati in tutto il mondo.

Trama

Non capita spesso che la passione, condivisa da innumerevoli lettori, per il libro di uno sconosciuto si manifesti con tanta, travolgente, immediatezza. 
E dire che Frank McCourt, un sessantenne al suo esordio letterario, aveva previsto che Le ceneri di Angela sarebbe stato definito «come per lo più avviene con i libri irlandesi di memorie, “incantevole e lirico”» e che avrebbe avuto come unico esito un certo numero di «brevi e simpatiche recensioni».
Ma che cosa incontriamo nelle pagine delle Ceneri di Angela
La storia di «un’infanzia infelice irlandese», il che «è peggio di un’infanzia infelice qualunque, e un’infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora». Siamo negli anni fra le due guerre e le travagliate vicende coinvolgono una famiglia così misera che può guardare dal basso alla povertà, fra un padre perennemente ebbro e vociferante contro il mondo e gli inglesi e i protestanti e una madre che sbrigativamente trascina la sua tribù verso la sopravvivenza. 
Materiale pregiato per ogni sorta di patetismo. 
E invece qui avviene uno stupendo rovesciamento. Tutto ci arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le sue avventure. 
Questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a ogni sentimentalismo, implacabile osservatore – come solo certi bambini sanno esserlo –, crea con le sue parole, con il suo ritmo, un prodigio di comicità e vitalità contagiose, dove tutte le atrocità, pur senza perdere nulla della loro spesso lugubre asprezza, diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso una terra promessa che sarà, nei sogni infantili di quegli anni come in quelli del Karl Rossmann di Kafka, l’America.

Le ceneri di Angela è apparso per la prima volta nel 1996.

1930-2009
L'autore.
Frank McCourt è nato a Brooklyn nel 1930 da genitori irlandesi. Giovanissimo, torna con la sua famiglia in Irlanda. Dopo un'infanzia miserabile a Limerick rientra di nuovo negli Stati Uniti. Sopravvive grazie a piccoli e miseri lavoretti e poi si arruola nell'esercito americano, prima di cominciare gli studi di Letteratura che gli apriranno la strada alla professione futura. 
Diventa infatti professore prima alla scuola superiore e poi all'Università. 
Autore esordiente all'età di settant'anni, si è deciso a raccontare la sua infanzia e ascensione sociale nel nuovo mondo, pubblicando i due primi volumi delle sue memorie: Le ceneri di Angela (1997), dove le ceneri sono quelle del camino con le quali la madre Angela si riscaldava aspettando il ritorno del marito andato al pub a bersi lo stipendio e Che paese, l'America, apparso per la prima volta nel 1999. Le ceneri di Angela gli è valso il premio Pulitzer e il National Critics Award e l’ha consacrato come uno dei più grandi scrittori del Novecento per la rara e originale capacità di raccontare miserie e tristezze con l’occhio ironico e mai privo di speranza di un bambino.

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IL FILM 

Sinossi

Brooklyn, 1935. Angela, madre di quattro figli, è sconvolta dal dolore per la prematura morte dell'ultima nata.
 Il marito Malachy, dedito al bere, perde regolarmente i lavoretti che gli capitano. 
Frank, il maggiore dei figli, cerca di proteggere i più piccoli. 
Costretta dalla miseria, la famiglia McCourt torna allora in Irlanda dalla nonna materna. 
A Limerick affittano un piccolo e mal ridotto appartamento. 
Malachy è malvisto dai parenti di Angela perché è di Belfast e non educa i figli secondo la religione cattolica. Nuove tragedie attendono la famiglia McCourt...


GENERE: Drammatico
REGIA: Alan Parker
SCENEGGIATURA: Alan Parker, Laura Jones
ATTORI: Emily Watson, Robert Carlyle, Andrew Bennett, Michael Legge, Devon Murray, Eanna MacLiam.
ANNO: 1999
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NOMINATION 2000 PER LA MIGLIORE COLONNA SONORA.
 IL LIBRO DI FRANK MCCOURT HA RICEVUTO IL PREMIO PULITZER PER LA SAGGISTICA ED E' RIMASTO PER 117 SETTIMANE NELLA CLASSIFICA DEI LIBRI PIU' VENDUTI FATTA DAL NEW YORK TIMES.

Titoli ... e promesse



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I titoli di oggi hanno come soggetto delle PROMESSE, di quelle che forse tutti vorremmo sentirci dire, tanto più in certi momenti della vita...

QUAL è LA PROMESSA CHE AVRESTE BISOGNO/VOGLIA DI SENTIRVI DIRE?

Io... PROMETTIMI CHE CI SARAI...

PROMETTIMI CHE CI SARAI
(C. Brunt, Ed. Piemme, 2014)



TI ASPETTERO' PER SEMPRE (MA NON METTERCI TROPPO)
(L. Dave, Mondadori, 2008)



QUANDO CADRA' LA PIOGGIA TORNERO'
(T. Ichikawa, Teadue, 2011)



SE HAI BISOGNO, CHIAMA
(R. Carver, Einaudi, 2010)


domenica 5 gennaio 2014

Anteprime Mondadori di metà gennaio



In arrivo a metà gennaio:

LA CONTINENTALE
di Silvana La spina


La continentale
Ed. Mondadori
216 pp
16 euro
USCITA 14 GENNAIO
2014
Sinossi

La continentale è una donna del Nord - bella come un'attrice del cinematografo, bionda - il cui promettente futuro si incrina il giorno disgraziato in cui sposa un siciliano. È allora che lascia Padova e si trasferisce in Sicilia, dove vive per tutta la vita coltivando un'avversione profonda per la terra che l'ha accolta e per tutti coloro che la abitano. A rievocare quell'ostilità, che ha la forza, l'assurda, incolmabile energia del pregiudizio, è la figlia, che si muove tra il punto di vista consapevole della scrittrice che oggi è diventata e quello disarmante della bambina che è stata.
Una bambina divisa dunque tra Nord e Sud, tra madre e padre. Ma che, a dispetto di tutti i pregiudizi, vive un'infanzia luminosa, tra cicale ubriache di sole e corse sfrenate, riti arcaici, feste religiose, dissidi tra il sindaco e il parroco degni di Guareschi, giochi in piazza con bambini cenciosi e pidocchiosi, tra cui lei scatena risse e rivalità... perché lei è la figlia della continentale, come a dire una privilegiata. Ma anche un ibrido, un'assurdità, una sorta di mostro.

L'autrice
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Silvana La Spina è nata a Padova da madre veneta e padre siciliano. Ha pubblicato il volume di racconti Scirocco (La Tartaruga 1992, premio Chiara) e i romanzi: Morte a Palermo (La Tartaruga 1987, Baldini Castoldi 1999; premio Mondello),L'ultimo treno da Catania (Bompiani 1992),Quando Marte è in Capricorno (Bompiani 1994),Un inganno dei sensi malizioso (Mondadori 1995),L'amante del paradiso (Mondadori 1997),Penelope (La Tartaruga 1998), La creata Antonia(Mondadori 2001). Sempre per Mondadori sono usciti i tre romanzi dedicati alle indagini del commissario Maria Laura Gangemi: Uno sbirro femmina (2007), La bambina pericolosa (2008) eUn cadavere eccellente (2011)
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LA MADRE ASSENTE
di Hanne Vibeke Holst


La madre assente
Ed. Mondadori
Omnibus
Trad. E. Kampmann,
M. D'Avino
420 pp
19 euro
USCITA 14 GENNAIO
2014
Trama

Helena Tholstrup è una celebrità. Di origine danese, a capo dell'Opera di Berlino, la donna ha un'unica figlia, Sophie, della quale si è occupata pochissimo, preferendo dedicarsi interamente al lavoro. 
La sera in cui le viene conferito un prestigioso premio alla carriera, arriva anche la ragazza, che vive a Copenaghen, accompagnata dal fidanzato, un musulmano di nome Khalil.
Helena è sorpresa e imbarazzata, in realtà non ha mai saputo gestire il difficile rapporto con la figlia, ma ciò che proprio non si aspetta è che Khalil la prenda in ostaggio insieme a Sophie, minacciando di ucciderla se non chiederà pubblicamente scusa ai musulmani per avere autorizzato in un'opera un riferimento blasfemo a Maometto.
Ma non tutto è come sembra e il rapimento diventa l'occasione per tornare indietro nel tempo e ripercorrere l'appassionante storia della famiglia di Helena, che si snoda per tre generazioni dagli anni Quaranta a oggi.
Conosciamo così suo nonno Thorvald, un pastore protestante, elemento di spicco della Resistenza durante la Seconda guerra mondiale, che dietro la facciata irreprensibile nasconde un'esistenza costruita sulla menzogna.
Seguiamo il morboso e intrigante triangolo amoroso di cui sono protagonisti i suoi due figli gemelli, Leo e Leif, entrambi ossessionati dalla stessa donna, la capricciosa e infelice Ninni, madre della nostra protagonista, che insegue invano il sogno frustrato di diventare una famosa cantante lirica. 
13319117
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Ma chi è davvero il padre di Helena? Anche Ninni, come Helena, trascura la figlia convinta che la sua carriera sia stata rovinata dalla precoce maternità.
Attraverso continui flashback tra passato e presente, l'autrice racconta con una scrittura elegante un'emozionante dramma familiare.

Un romanzo di grande impatto che trasporta il lettore dalla Danimarca alla Svezia, dalla Germania a Parigi fino alla Russia.

L'autrice.
Hanne-Vibeke Holst, nata in Danimarca nel 1959, ha al suo attivo nove romanzi legati all'attualità del suo paese. Autrice di grande successo nel panorama della letteratura danese, è un'appassionata femminista e avvocato impegnato nel difendere i diritti delle donne e la libertà di espressione. I suoi libri sono spesso occasione di dibattito per gli interrogativi che sollevano
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sabato 4 gennaio 2014

Un'anteprima da serie tv: IL SEGRETO di Alejandra Balsa



Per quanti sono appassionati della serie spagnola che sta facendo furore sui canali Mediaset, sappiate che è in arrivo il prequel de Il segreto, dove i protagonisti sono l'antipaticissima donna Francisca, madre del protagonista maschile della serie - Tristàn - e Raimundo, l'uomo della locanda, padre della dolce Emilia, amica della protagonista femminile - Pepa-:

IL SEGRETO
di Alejandra Balsa


Ed. Sperling&Kupfer
Pandora
16.90 euro
USCITA 14 GENNAIO
2014
Trama

Quali segreti si celano nel villaggio di Puente Viejo? 
Che cosa si nasconde nel passato dei Montenegro, la potente famiglia del giovane Tristán? 

Spagna, seconda metà dell'800. A Puente Viejo, villaggio circondato da immense proprietà terriere, si incrociano le vite e i destini di tutti gli abitanti. 
Soprattutto si incontrano – e si scontrano – le due famiglie più importanti: i Montenegro, la cui tenuta domina l'intero paese, e gli Ulloa, che si contendono da decenni con i Montenegro la supremazia nel villaggio. 
Ma, ignari di tanta rivalità, sin da bambini gli eredi delle due casate crescono insieme: i fratelli Francisca e Miguel Montenegro sono da sempre grandi amici di Raimundo Ulloa, finché una tragedia non incrina definitivamente i rapporti fra le due famiglie. 
Francisca però è una ragazza volitiva e determinata, sempre pronta a sfidare le convenzioni, che non può accettare il ruolo previsto per lei dal padre. 
Sarà proprio lei a segnare, con una sola decisione dettata dal cuore - e da cui non potrà più tornare indietro - la storia dei Montenegro. 
Una storia che si rivelerà molto dolorosa, fatta di grandi tragedie e grandi perdite, ma che sarà, soprattutto, la storia di un amore tormentato e fortissimo, che il tempo e il destino condanneranno a una fine drammatica.

Separata con inganni e tradimenti dall'uomo che mai cesserà di amare, Francisca si troverà costretta ad accettare il matrimonio con un uomo che conosce appena. 
Ma custodirà nel cuore, rovente e doloroso, il suo segreto, fino al giorno della nascita del piccolo Tristán, destinato a ripetere i suoi passi e a vivere anche lui un amore tragico e incompiuto. 
Tradimenti, ricatti, promesse mai mantenute e amori travolgenti: la storia di Puente Viejo è tutto questo, e molto altro ancora. 

Dalla serie spagnola che ha conquistato anche in Italia milioni di telespettatori, il romanzo che svela tutti i retroscena, e vi trasporta magicamente nel mondo dei protagonisti.

venerdì 3 gennaio 2014

Recensione LUNA DI MIELE A PARIGI di Jojo Moyes



Ed eccoci alla prima recensione del 2014!!
E' un racconto romantico, breve e leggerlo è stato molto piacevole!!
Essendo poi il prequel di un romanzo che nei prossimi mesi uscirà per la Mondadori, la curiosità per quest'uscita è molta.

LUNA DI MIELE A PARIGI
di Jojo Moyes



Luna di miele a Parigi
Ed. Mondadori
Trad. M.C. Dallavalle
96 pp
3.90 euro
USCITA 2 GENNAIO
2014
Trama

Al centro di questo racconto due romantiche e tormentate storie d'amore - quella di Sophie e Édouard Lefevre in Francia durante la Prima guerra mondiale e, circa un secolo dopo, quella di Liv Halston e suo marito David.

Luna di miele a Parigi - uscito in Inghilterra solo in ebook - si svolge alcuni anni prima degli eventi narrati nel nuovo e attesissimo romanzo La ragazza che hai lasciato, quando le due coppie si sono appena sposate.
Sophie, una ragazza di provincia, si ritrova immersa nell'affascinante mondo della Belle époque parigina ma si rende conto ben presto che amare un artista apprezzato come Édouard implica qualche spiacevole complicazione.
Circa un secolo più tardi anche Liv, travolta da una storia d'amore appassionante, scopre però che la sua luna di miele parigina non è la fuga romantica che aveva sperato...




recensioni

Poche pagine ma intrise di un delicato romanticismo nel  presentarci due storie che si susseguono parallelamente pur essendo distanti 100 anni: le storie d'amore, appena sbocciate, di Edouard Lefevre e Sophie, sposatisi prima dello scoppio del primo conflitto mondiale, e di David e Liv, sposatisi nel 2002.

paris,tour eiffel
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Parigi fa da sfondo a queste due brevi storie romantiche e così la sua atmosfera affascinante, suggestiva, caratterizzata tanto da eleganza e ricchezza quanto da elementi "popolari", semplici.

Il primo personaggio che incontriamo è la ventitreenne Liv, in viaggio di nozze a Parigi col suo giovane marito, David, che però si è portato dietro anche le incombenze lavorative.
Così i due, invece di andar gironzolando per la bellissima capitale e passare insieme giorno e notte, godendo della presenza l'uno dell'altra, passano le ore a bisticciare perchè lei si sente trascurata dal suo aitante e indaffarato marito, che sembra in viaggio d'affari e non in luna di miele.
Pochi giorni che però bastano a rattristare i due sposini e instillare in lei i dubbi circa la giustezza o meno di essere convolata a nozze con un quasi-perfetto sconosciuto, considerati i tempi di fidanzamento.

Ma il piano temporale si sposta e fa un salto indietro di un secolo, per farci conoscere un'altra coppietta di neo sposi: il pittore Edouard Lefevre e la sua bella mogliettina Sophie.

I due sono molto diversi, per esperienza, modo di vivere, ambienti ed amicizie frequentati: lui è brillante, dongiovanni, estroverso come lo può essere un artista di talento, abituato alle belle donne, generoso e un po' incosciente quando si parla di amici (o presunti tali); lei è ingenua ma forte, una "provinciale", che ha fatto la commessa fino a prima di sposarsi.
Due personalità diverse che si incontrano grazie ad un sentimento fortissimo che li avvicina, l'amore!
Ma anche qui... piccoli ed insidiosi dubbi fanno capolino nella testa della spaesata Sophie e rischiano di rovinare la sua luna di miele, finendo per trasformare lei in una... moglie dalla luna storta!!
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Riusciranno le due coppie a superare bronci, litigate, diversità caratteriali e a tener viva la fiamma dell'amore e della passione?

Un prequel molto carino, che si legge in poco tempo, scorrevole, breve ma capace di dare un quadro (è proprio il caso di dirlo!) generale delle due coppiette, dei caratteri di ciascuno dei quattro protagonisti, lasciandoci con un finale (che poi finale vero e proprio non è) che soddisfa il lettore.
Inoltre, a rendere le storie interessanti e aperte a nuovi sviluppi, è il legame che c'è tra esse, costituito non solo dall'ambientazione (Parigi), dalla medesima situazione di partenza (coppie appena spostate e in luna di miele), ma anche per la presenza di un quadro che, in un certo senso, racchiude le storie d'amore di tutti e quattro...

E' il mio primo approccio con la Moyes, che so essere un'autrice molto apprezzata per le sue storie emozionanti.

Aspetto di leggere "La ragazza che hai lasciato" e vi lascio la trama.

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Il romanzo racconta la storia di Sophie, nel 1917 e di Liv, ai giorni nostri, le cui vite sono unite nel corso del secolo da un quadro misterioso. 

Francia, 1917. Sophie sposa il pittore Lefevre, allievo di Matisse, che parte per il fronte allo scoppio della Guerra. 
La donna ritorna a St Peronne occupato dai tedeschi e aiuta le famiglie in difficoltà, suscitando l'ammirazione del locale comandante delle truppe tedesche, complice il ritratto fatto di lei dal marito Edouard.
Quando giunge la notizia che suo marito è stato catturato, Sophie chiede aiuto al comandante offrendogli in cambio il bellissimo quadro, intitolato "La ragazza che hai lasciato", che il tedesco ammirava da tempo. La sua proposta viene però fraintesa dall'uomo che crede che Sophie si proponga come amante e s'infuria. 
Il giorno dopo Sophie viene arrestata e portata in un campo di lavoro. Riuscirà a riunirsi al suo amato? 

Parallelamente a questa vicenda si svolge la storia di Liv, che a soli 30 anni vive l'esperienza dolorosissima della morte del marito. Ma ad un certo punto incontra Paul e tra i due scatta un certo feeling. 
L'uomo lavora per una società che si occupa di rintracciare opere d'arte scomparse e trafugate durante la guerra e proprio a casa di Liv vede il quadro che stava cercando da tempo, quello appartenuto un secolo prima a Sophie, che il marito di Liv le ha regalato per le nozze. 
Una serie di fraintendimenti porta i due a separarsi malamente. Cosa succederà tra di loro? E cosa ne sarà del dipinto?

Il potere della lettura ad Auschwitz



LA BIBLIOTECA PIU' PICCOLA DEL MONDO
di Antonio G. Iturbe


Ed. Rizzoli
486 pp
18 euro
USCITA 8 GENNAIO
2014
Trama

Il Blocco 31 è la parte di Auschwitz che i nazisti mostrano agli ispettori della Croce Rossa per convincerli che si tratta di un "normale" campo di lavoro, l'unico in cui vivono i bambini. 
Come uccelli rari in gabbia, i piccoli passano le loro giornate nel blocco 31, in questa baracca, che è poco più di una stalla.
Fredy Hirsch, un trentenne ebreo tedesco, ha organizzato una scuola clandestina, dotata addirittura di una vera biblioteca.
Gli otto volumi che la compongono – fra cui La breve storia del mondo di H.G. Wells, un trattato di Freud, Il buon soldato Švejk e Il conte di Montecristo – sono affidati alle cure della quattordicenne cecoslovacca Dita.
Squadernati, strappati e malridotti, i libri sono arrivati al campo per vie clandestine e pericolose, e difenderli non è certo semplice.
E Dita è disposta anche a rischiare la vita per salvare il suo tesoro, l’unico che le permette di fuggire dal dolore e dal plumbeo grigiore del campo di sterminio. 
Sarà proprio la sua fiducia nel potere dei libri a consentirle di sopravvivere all’orrore. 

Una storia vera di coraggio e speranza.

L'autore.
Antonio Iturbe (1967) è un autore spagnolo, di Barcellona, ha lavorato come giornalista; il suo esordio nel mondo letterario è avvenuto nel 2005 e ha scritto anche libri per ragazzi.
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