lunedì 21 gennaio 2013

Recensione: "UN GIORNO" di David Nicholls



Come anticipato ieri, ecco una delle due recensioni, sperando di poter fare anche l'altra!
Ho terminato sabato...


UN GIORNO
di David Nicholls


Ed. Neri Pozza
Collana Bloom
416 pp
18 euro
2010
Trama
È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, l'indomani lasceranno l'università. È il 15 luglio 1988, e per la prima volta Emma e Dexter si amano e si dicono addio. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza, sempre consapevole dei suoi privilegi, delle sue possibilità economiche e sociali. Ad attendere Emma è invece un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra, nachos e birra, una costante insicurezza fatta di pochi soldi e sogni irraggiungibili. Ma per loro il 15 luglio rimarrà sempre una data speciale. Ovunque si trovino, in qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte d'estate tornerà a brillare. Dove sarà Dexter, cosa starà combinando Emma? Per venti anni si terranno in contatto, e per un giorno saranno ancora assieme. Perché quando Emma e Dexter sono di nuovo vicini, quando chiacchierano e si corteggiano, raccontandosi i loro amori, i successi e i fallimenti, solo allora scoprono di sentirsi bene, di sentirsi migliori. Comico, intelligente, malinconico, Un giorno cattura l'energia sentimentale delle grandi passioni: i cuori spezzati, l'intricato corso dell'amore e dell'amicizia, il coraggio, le attese e le delusioni di chiunque abbia desiderato una persona che non può avere.

IL MIO PENSIERO

Un giorno è un romanzo che sicuramente può essere definito sentimentale, ma non per questo alla fine risulta banale o sdolcinato.
Devo confessarvi che, prima di stendere la mia piccola recensione su questo libro, mi sono "scontrata" con le diverse opinioni di altri lettori e i pareri sono, come spesso accade, davvero contrastanti: c'è chi lo ha amato, definito bellissimo e da leggere assolutamente, e c'è chi invece lo ha ritenuto insulso e banale.
Beh, se lo leggerete vi farete una vostra personalissima idea, io intanto vi dico ciò che ne penso io... ^_^
A me è piaciuto  l'ho letto molto molto volentieri dall'inizio alla fine!
Non mi sono affatto annoiata nel leggere le avventure e disavventure vissute dai due protagonisti Emma e Dexter, che seguiremo passo passo nel corso di venti anni.

Tutto inizia nel 1988, precisamente il 15 luglio: Em e Dex sono due compagni di università che, appena laureati, dopo una notte di festeggiamenti in cui hanno alzato un po' il gomito, si trovano nello stesso letto, a parlare con tono leggero del futuro.
Entrambi sono imbarazzati, quando la mattina dopo la sbronza è passata e non sanno cosa dirsi e cosa promettersi: da subito emerge che, nonostante i due 22enni siano intenzionati a non dare importanza a quella notte di sesso (che probabilmente sarà anche l'unica!,  ipotizzano), tra loro si crea subito un legame, un'affinità, che continuerà fino al 2004.
Nell'arco di questi 16 anni, i due amici non sempre avranno modo di vedersi e stare insieme, ma si scriveranno e telefoneranno con costanza, consapevoli entrambi di avere bisogno l'una dell'altro.

L'Autore ci fa incontrare - fisicamente  o meno - Emma e Dexter sempre il 15 luglio di ogni anno, facendo di questa data un punto di riferimento temporale che di anno in anno resta un'occasione per ritrovarsi, di modo che, ovunque/con chiunque essi siano e qualunque cosa stiano facendo, il loro pensiero vada all'altro.
Emma è e resterà una donna sempre alla ricerca di quel quid che dia slancio ed entusiasmo alla propria vita; si creerà dei legami "sentimentali" (con il comico Ian, ad esempio) ma senza abbandonarsi davvero, sempre un po' inquieta, insoddisfatta, consapevole, molto più di Dexter, dell'amore che prova per lui e che le impedisce di innamorarsi davvero di un altro uomo.
A livello professionale, avrà meno soddisfazioni iniziali rispetto all'amico: lavorerà come cameriera in uno squallido ristorantino messicano, farà l'insegnante - con qualche piccola soddisfazione con i suoi alunni - fino a quando si deciderà a dedicare le proprie forze per realizzare il suo sogno nel cassetto: scrivere un libro.

Per Dex invece, il climax di realizzazione professionale sarà in discesa: inizierà come affermato conduttore tv di programmi di discutibile livello culturale ma il mondo dello spettacolo, così come in fretta dà, altrettanto in fretta si riprende tutto, e la carriera da pseudo-vip di Dexter subirà un brutto colpo.
Ad essere causa e conseguenza di questo suo "declino" è il suo stile di vita, il suo essere un tipo irrequieto, sempre alla sfrenata ricerca del piacere, che siano donne, o droghe, alcool....
Insomma, una giovinezza quasi del tutto sprecata dietro ad abitudini malsane, che non solo gli faranno perdere il lavoro, ma che lo allontaneranno anche dagli affetti importanti.
Dex proverà a maturare, ad autoconvincersi che ce la può fare a mettere la testa a posto, ma non sempre i suoi buoni propositi verranno premiati.

Non posso nascondere che un po' di irritazione Dexter me l'ha suscitata, per la sua puerilità, il suo auto-commiserarsi davanti alle difficoltà, la sua assenza di carattere e di capacità decisionale, per il suo ostinarsi a bruciare i pochi neuroni che aveva con l'alcool...!
Nella vita dei due protagonisti, tante persone passeranno come satelliti, entrando e uscendo, ma solo loro due saranno sempre presenti l'un per l'altro, nonostante Emma cercherà di cancellare Dex dalla propria vita, conscia del fatto che tra i due non ci potrà mai essere un rapporto d'amore, forse perché si conoscono troppo, forse perché non hanno colto la palla al balzo da subito, o magari è colpa di Dexter e della sua immaturità...: certo è che il lettore, per buona parte della narrazione, aspetterà il tanto sospirato ricongiungimento tra i due...

Ci sarà? Non ci sarà e resteranno sempre e solo amici, che si desiderano fisicamente, che si attraggono mentalmente, che si comprendono e punzecchiano, che provano un sentimento sempre più forte - e che nessuno dei due "accetta la sfida" di chiamare AMORE - ?
Non ve lo svelo, vi lascio solo con questa frase tratta da una canzone famosissima di Antonello Venditti:

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano,
amori indivisibili, indissolubili, inseparabili...!
Ma amici mai, per chi si cerca come noi non è possibile
odiarsi mai, per chi si ama come noi basta sorridere".


Ho apprezzato lo stile divertente e fresco dell'Autore, con non pochi momenti comici alternati ad altri romantici e drammatici; certo, forse è da riconoscere una certa prolissità, un prolungare alcune situazioni, senza che esse fossero poi sempre veramente utili all'evolversi della narrazione, ma nel complesso si legge con facilità e non posso dire di essermi annoiata mai, leggendolo.
Anzi, il climax della tensione narrativa sale, soprattutto dopo la seconda metà del romanzo.

Un libro che intenerisce, fa sorridere, fa riflettere su quanto siano importanti certe persone nella nostra vita, su come la possano cambiare quando i sentimenti sono forti e superano il tempo, le difficoltà, le diversità, le sofferenze, la morte.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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