giovedì 2 maggio 2013

Recensione ALIS GRAVE NIL di Barbara Schaer



Rieccomi con l'altra recensione, questa volta dal classico siamo passati all'urban fantasy!

ALIS GRAVE NIL
di Barbara Schaer


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Trama

Sara è pronta per un altro giorno della sua solita vita.

La scuola, i dispetti della sorella Reb, le malignità delle vecchie amiche e la certezza di non contare granchè.
E' sicura che l'amore non faccia per lei e che le favole siano solo invenzioni per sognatrici.
Ma proprio quel giorno, in un incontro tutt'altro che casuale, conosce Eric.
Bellissimo e misterioso, protettivo e minaccioso, Sara intuisce che Eric è decisamente più che un ragazzo normale, ma quello che proprio non può immaginare è che la loro storia sia cominciata molto prima di incontrarsi e che le parole latine tatuate sul suo braccio nascondano un inquietante segreto... Senza curarsi di quanto il principe si confonda pericolosamente con il cacciatore, Sara dovrà lottare con tutta se stessa per opporsi alle forze oscure che minacciano di separarli per sempre e far vivere l'amore da fiaba che ha sempre desiderato.



il mio pensiero

"Alis Grave nil" è un romanzo urban fantasy ambientato ai giorni nostri e con protagonista una comunissima adolescente di 16 anni che, dal vivere un'esistenza piuttosto triste e sola, si ritroverà a fare esperienze fuori da ogni logica umana e sicuramente straordinarie.
Di quelle che, diciamoci la verità, da ragazzine abbiamo sognato anche noi e che la lettura di certi generi letterari ancora ci fa sognare...., nonostante non siamo più tanto adolescenti.
Dicevo, la protagonista è la sedicenne Sara, orfana di entrambi i genitori da soli sei mesi, da quando cioè ci fu un terribile incidente in cui mamma e papà persero la vita; lei era con loro ma, sebbene lo schianto sia stato davvero tremendo, ne è uscita inspiegabilmente (...?) incolume, senza riportare neppure in graffio.
Sara vive con la sorella maggiore, Rebecca, chiamata Reb dal gruppo di amiche snob di cui ama circondarsi; Reb è la spina al fianco della povera Sara, che soffre perché consapevole di essere un'insipida ragazza se messa a confronto con la bellissima e carismatica Reb, cui nessun ragazzo sa resistere.
Ma non è solo il confronto imbarazzante - nel quale Sara sa di essere perdente in partenza - a farla soffrire, quanto l'atteggiamento ostile, indisponente e a tratti crudele della sorella verso di lei.
Reb sembra davvero detestare la sorellina, la schernisce come e quando può, facendo leva sui sensi di colpa circa la morte di genitori, sottolineando il suo scarso fascino, insomma, demoralizzandola in ogni modo.
Una sorta di sorellastra cattiva di Cenerentola, avete presente?
A dar supporto alle cattiverie di una sempre più acida e snob Reb, ci pensano le sue amiche, tutte chiamate con nomignoli: Lilli, Fede, Cri, Pi (Paola)...

Anche loro non è che siano un modello di gentilezza per la povera Sara, che si sente emarginata tanto a casa che a scuola; infatti, anche con le compagne non riesce a socializzare ma, insicura com'è, vive le relazioni con gli altri con molto timore e sfiducia.
Finchè... un giorno, apparentemente per caso, viene avvicinata da un ragazzo, Eric.
Eric è praticamente perfetto: bello, con un sorriso affascinante, un fisico possente che non può passare inosservato, due occhi misteriosamente buii e profondi...; due piccoli pozzi senza fondo in cui è celato un segreto che la riguarda.
Sin dal suo primo incontro con Eric, Sara capirà che davanti a sè non ha un ragazzo come gli altri, e non solo perchè sia bello e impossibile ed abbia abbordato proprio lei, ma per certi atteggiamenti e modo di fare che nascondono di certo qualcosa, agli occhi di una ragazza che, sarà pure timida ed imbranata, ma non è certo una stupida, anzi manifesterà "una logica schiacciante" nel valutare gli episodi di cui sarà protagonista, suo malgrado.
Non vorrei dire molto sulla trama però qualche indizio devo darlo per forza ^_^
Eric non è chiaramente un ragazzo comune, bensì è una creatura sovrannaturale, un angelo, e si ritroverà ad essere l'angelo custode di Sara benchè non sia quello il compito primigenio cui era stato chiamato da coloro che sono a capo di una oscura (angelica) setta cui egli appartiene, denominata appunto Alis Grave nil (nulla è pesante per chi ha le ali)....!
Attraverso una serie di peripezie, che se da una parte metteranno in pericolo la vita della ragazza, dall'altra le saranno utili per chiarire molte cose di sè e della sua vita, Sara conoscerà Eric e il suo mondo, la sua natura, sempre meglio, imparando ad amarlo.
.
I suoi sentimenti, che sono qualcosa di nuovo per lei - se si esclude l'illusione nutrita per Fabio, uno sciocco e superficiale ragazzo, amico della perfida Reb, e che l'ha solo presa in giro -, verranno ricambiati da Eric, o siamo di fronte ad un amore impossibile tra un'umana ed un angelo?

Ok, smetto sennò rivelo troppo.
Farò solo alcune considerazioni generali.

Personaggi.
Trovo che siano ben tratteggiati, tanto i principali - Sara e Eric - quanto i secondari, da Rebecca alle sue amiche, agli altri "compari", (ohps, fratelli!) di Eric.
Sara mi fa molta tenerezza, perchè timida e non ancora capace di imporre la propria personalità (in formazione, tra l'altro, considerata l'età), vittima di piccole cattiverie che, se da adulti sembrano cose da niente, per una ragazzina che si sente sola e senza il supporto dei propri genitori, sono difficili da gestire.
Emerge dai dialoghi e dalle sue riflessioni personali tutta la sua personalità curiosa e desiderosa di sapere, la voglia di essere apprezzata da chi la circonda e l'incredulità nel rendersi conto che un ragazzo splendido e perfetto possa interessarsi sinceramente a lei.
Anche Eric è ben disegnato, con i suoi dubbi e le sue elucubrazioni mentali, l'essere combattuto tra il suo dovere di angelo e i sentimenti che comincia a sentire, ben presto, per la giovane e curiosa Sara.
Si possono quasi palpare anche le cattiverie e i dispetti di Reb e delle sue amiche, che  - fatta eccezione per Paola, che è l'unica a mostrare simpatia per Sara - più di una volta mi hanno fatto desiderare che Sara si svegliasse e desse loro un cazzotto in faccia...!

Intreccio.
Essendo un genere che sta andando davvero molto, abbondano sempre più i romanzi in cui son presenti determinate figure sovrannaturali; qui non ci sono vampiri ma angeli, anch'essi comunque abbastanza "utilizzati" in questo tipo di libri; è facile, quindi, che molti elementi li si possa trovare anche altrove, ad esempio il fatto che ci sia un angelo che debba ammazzare un'umana ma poi si innamora e non ci riesce; il riferimento ad un certo momento in cui, in un passato lontano e indefinibile, l'angelo ha fatto quello che non doveva fare ed è "caduto".
Però, a parte questi aspetti comuni, trovo che la trama sia originale e con moltissimi elementi scaturiti direttamente dall'inventiva e dalla fantasia dell'Autrice, il che è sicuramente da apprezzare.
Inoltre, essendo io molto romantica ed amando gli intrecci sentimentali, non posso non apprezzare gli idilli amorosi e i sogni ad occhi aperti (eh, l'adorato principe azzurro....!!!), che aleggiano delicatamente all'interno del libro....

Linguaggio.
Il modo in cui è narrata la storia è sicuramente adeguato alla protagonista e alle avventure da lei vissute; i dialoghi sono senza dubbio molto semplici, con un lessico e un registro colloquiale, ma non lo dico in senso negativo, anzi; sia nelle brevi descrizioni (dettagliate ma mai pesanti) che nei momenti squisitamente narrativo-dialogici, la narrazione risulta molto dinamica e scorrevole, e non presenta la ricerca ossessiva di paroloni ed espressioni complesse (come spesso ho personalmente riscontrato nei romanzi di autori esordienti ).

Anche il titolo mi piace, perchè ha una sua rilevanza all'interno del libro (su cui non mi sono volutamente soffermata, per timore di dire troppe cose) e poi lo trovo originale.

Il giudizio complessivo è assolutamente positivo: Alis grave nil si legge velocemente e con interesse, è scritto bene e la vicenda e i personaggi sono interessanti, riescono ad accattivare l'attenzione del lettore.
Non mi resta che fare i miei in bocca al lupo alla'autrice per eventuali successivi scritti e ne consiglio la lettura...!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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