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PETALI DI LOTO E VESTITI OCCIDENTALI
di Pang-Mei Natasha Chang
Ed. Baldini Castoldi
Trad. Ombretta Marchetti
282 pp
2004
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Ne risulta un affascinante libro di memorie: il ritratto della vita di una giovane ribelle nella Cina di inizio secolo intrecciato con la storia tutta occidentale di chi la interroga.
In Cina una donna non conta nulla, così inizia il racconto di Yu-i alla pronipote mentre gustano insieme, come ogni giorno dopo pranzo, tè e biscotti alle mele.
Cresciuta negli anni turbolenti a cavallo tra la fine dell'Impero cinese e la Rivoluzione comunista, la storia della protagonista è segnata da una serie di ribellioni. La più significativa - e suggestiva - è la sua opposizione alla tradizionale fasciatura dei piedi, una tortura prolungata per far sì che diventino piccoli e belli come "petali di loto".
In Cina una donna non conta nulla, così inizia il racconto di Yu-i alla pronipote mentre gustano insieme, come ogni giorno dopo pranzo, tè e biscotti alle mele.
Cresciuta negli anni turbolenti a cavallo tra la fine dell'Impero cinese e la Rivoluzione comunista, la storia della protagonista è segnata da una serie di ribellioni. La più significativa - e suggestiva - è la sua opposizione alla tradizionale fasciatura dei piedi, una tortura prolungata per far sì che diventino piccoli e belli come "petali di loto".
Man mano che Yu-i le rivela sogni e fantasmi, Pang-mei comincia a riconoscere anche la propria ambivalenza verso la sua eredità di sangue e la scissione mai ricomposta del suo appartenere a due mondi, la Cina e l'Occidente, rispettivamente il legame alle origini e la nuova vita in America.
Un libro toccante e profondo, anche se scritto con mano leggera, che racconta il coraggio e la determinazione di due donne, simili eppure molto diverse, a confronto.
"Indugiando davanti al baule, ho immaginato per un attimo che Yu-i fosse accanto a me. Ho piegato con cura il mio abito bianco, il mio cheongsam rosso e quello nero di Yu-i, inserendo tra l'uno e l'altro dei fogli di carta. Quindi li ho sistemati nel baule, l'uno accanto all'altro, e ho chiuso con calma la cassa dei ricordi della mia famiglia".
L'autrice.
Pang-Mei Natasha Chang, nata da genitori cinesi ma vissuta e cresciuta negli Stati Uniti, si è laureata ad Harvard in Lingua e letteratura cinese e ha conseguito una seconda laurea in Legge alla Columbia University. Ha esercitato la professione forense a New York prima di trasferirsi a Mosca, dove risiede con il marito. "Petali di loto e vestiti occidentali" è il suo primo libro.
QUI tempo fa trattai brevemente la terribile pratica-tortura della fasciatura dei piedi, dopo aver letto il romanzo "Fiore di Neve e il ventaglio segreto" (recensione).
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz