Come potete vedere dalla copertina a lato, sto leggendo il romanzo storico "La figlia del boia" di Oliver Potzsch.
La storia è ambientata nel 1624, a Schongau.
E' un'antica cittadina medievale, che sorge su una collina adagiata lungo le sponde del fiume Lech. In passato Schongau ha ospitato i Wittelsbach e ha fatto da fortezza di frontiera grazie alle sue belle mura ricche di torri e porte d’ingresso.
Nel centro storico di Schongau il fulcro è la piazza Marienplatz, circondata da antiche case in stile gotico, dal Rathaus e dalla chiesa in rococò bavarese, ricca di stucchi e affreschi, realizzata dall’architetto Zimmermann.
Lungo le mura si susseguono numerose torri e porte d’ingresso, tra le quali la bella Frauentor.
A circa 2 chilometri da Schongau c’è l’Altenstadt, l’antico insediamento della città. Al suo interno la grande chiesa romanica di St. Michael del XIII secolo è ancora ben conservata.
A circa 2 chilometri da Schongau c’è l’Altenstadt, l’antico insediamento della città. Al suo interno la grande chiesa romanica di St. Michael del XIII secolo è ancora ben conservata.
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Il romanzo ha come sfondo il terribile periodo in cui imperava la caccia alle streghe.
La "caccia alle streghe" si concentrò soprattutto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Seicento e conobbe due ondate: una dal 1480 al 1520 e l'altra dal 1560 al 1650.
Le presunte streghe (e a volte anche i loro figli, soprattutto se femmine) appartenevano perlopiù alle classi sociali inferiori ed erano di solito vedove, levatrici ed herbarie.
La stragrande maggioranza delle presunte streghe era composta da persone innocenti, spesso "levatrici" e guaritrici o prostitute, i cui decotti ed infusi a base di piante costituivano perlopiù gli unici possibili rimedi, meno costosi di quelli dei medici, per la povera gente.
La stragrande maggioranza delle presunte streghe era composta da persone innocenti, spesso "levatrici" e guaritrici o prostitute, i cui decotti ed infusi a base di piante costituivano perlopiù gli unici possibili rimedi, meno costosi di quelli dei medici, per la povera gente.
Veniva considerata "strega" anche chi possedeva gatti neri, aveva i capelli rossi o un neo nell'iride dell'occhio (il cosiddetto "segno del diavolo").
Moltissime "streghe" vennero torturate (per ottenere la confessione) e bruciate vive con le motivazioni ufficiali più varie; uno dei casi giudiziari più sconcertanti fu quello riguardante la famiglia Pappenheimer, i cui membri furono ferocemente torturati e condannati a morte nel 1600 in Baviera (le sevizie e il rogo non furono risparmiati neanche al piccolo Hoel, bambino di soli dieci anni).
Moltissime "streghe" vennero torturate (per ottenere la confessione) e bruciate vive con le motivazioni ufficiali più varie; uno dei casi giudiziari più sconcertanti fu quello riguardante la famiglia Pappenheimer, i cui membri furono ferocemente torturati e condannati a morte nel 1600 in Baviera (le sevizie e il rogo non furono risparmiati neanche al piccolo Hoel, bambino di soli dieci anni).
L'ultima strega condannata a morte in Europa fu Anna Göldi, uccisa nel 1782 a Glarona, in Svizzera, la cui figura è stata riabilitata dal parlamento cantonale nel 2008.
E' stato stimato che in Alsazia, Baviera, Brandeburgo, Lorena, Savoia, Scozia, Regione Tolosana
Regione Trentina, tra il 1550 ed il 1600 siano state uccise oltre 300.000 persone.
In particolare, ci si accanì oltremodo contro povere innocenti, con torture barbari moltissime esecuzioni, proprio in Germania e comunque nei territori di lingua tedesca.
fonte su Schongau
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz