Altri due libri finiti in wishlist.
Li conoscete? Li avete letti?
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RESTA ANCHE DOMANI
di Gayle Forman
Ed. Mondadori Trd. S. Mambrini 252 pp 15 euro Luglio 2014 |
Trama
Eppure la musica continua a uscire dall'autoradio, attraverso le lamiere fumanti. E Mia continua a sentirla, mentre vede se stessa sul ciglio della strada e i genitori poco più in là, uccisi dall'impatto con il camion. Mia è in coma, ma la sua mente vede, soffre, ragiona e, soprattutto, ricorda. La passione per il violoncello e il sogno di diventare una grande musicista, l'ironia implacabile di Kim e la scazzottata che ha inaugurato la loro amicizia, l'amore di un ragazzo che sta per diventare una rockstar e la prima volta che, tra le sue mani, si è sentita vibrare come un delicato strumento.
Ma ricorda anche quello che non troverà al suo risveglio: la tenerezza arruffata di suo padre, la grinta di sua madre, la vivacità del piccolo Teddy, l'emozione di vivere ogni giorno nella famiglia di un ex batterista punk e un'indomabile femminista. A tanta vita non si può rinunciare.
Ma cosa rimane di lei, adesso, per cui valga la pena restare anche domani?
CHRISTIANE DEVE MORIRE
di Veronica Tomassini
Gaffi editore collana Godot 169 pp Luglio 2014 |
"Christiane deve morire" è la storia di una donna di trent'anni che vive a Siracusa.
Dopo una vita coniugale fatta di piccole cose e reciproche attenzioni, il marito la lascia per un'altra.
Senza più certezze sul futuro, si aggrappa al proprio lavoro di cronista per un quotidiano locale.
Incalzata dal direttore, mediocre personaggio alla ricerca morbosa dello scoop a ogni costo, frequenta un campo rom. Conosce così Vera, Zofia, Skender, Ruska... donne e uomini sconfitti da un mondo che ne ha svilito la dignità.
Le loro vite ai margini, la costringono a fare i conti con il proprio passato: anni consumati in periferia assieme a ragazzi segnati da una difficile condizione sociale.
Sono ricordi di amore e di morte, dove la droga non è tanto trasgressione o vizio, ma il rifugio che anestetizza la disperazione, il futuro che non c'è, il non senso dell'esistenza.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz